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 Oggetto del messaggio: Finanza news
MessaggioInviato: 06/08/2010, 12:16 
NEWS E COSE VECCHIE SULLA FINANZA INTERNAZIONALE
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Il Fondo Monetario Internazionale chiede che tutti i paesi applichino misure drastiche d’austerità assieme al taglio nei livelli di vita in Usa e in Europa; oltre al salvataggio delle banche, vuole una strategia fiscale che assicuri che il debito pubblico sia sostenibile, nel senso che i grandi creditori siano rimborsati da parte dei paesi debitori, altrimenti, afferma, potrebbero verificarsi nuove turbolenze finanziarie.

A tal fine, per la stabilizzazione finanziaria ed evitare la disintegrazione del sistema, suggerisce alla Banca Centrale Europea di versare altri trilioni alle banche, oltre al rinnovo dei prestiti a scadenza settimanale ora vigenti, suggerisce alle banche centrali di espandere la scorta monetaria (favorendo così l’inflazione che riduce realmente il debito) e suggerisce agli stati di ridurre i deficit di bilancio riformando la spesa pensionistica ed i sistemi sanitari.

Poiché in Europa il mercato dei prestiti interbancari e dei prestiti per gli investimenti produttivi è congelato, il prof. Manfred Neumann, docente all'università di Bonn, ha sostenuto che gli attuali trasferimenti finanziari dalle nazioni ricche a quelle povere causerà la disgregazione dell’euro; per evitare questo effetto, ha proposto di concedere ai paesi in maggiore difficoltà di uscire dalla moneta comune e di riadottare una moneta nazionale (il che potrebbe favorire il ritorno alla speculazione suoi cambi valutari, di cui soprattutto l’Italia ebbe a soffrire).

Altri hanno affermato che sarebbe meglio che la Grecia dichiarasse l'insolvenza, invece di chiedere ai contribuenti di altri paesi di salvarla o di chiedere sacrifici ai propri contribuenti. A questi argomenti si è opposto Barroso, presidente della commissione europea, che ha affermato che con le insolvenze a catena sarebbe a rischio la democrazia in Europa; mentre Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della BCE, ha affermando che qualsiasi paese che uscisse dall'euro andrebbe in bancarotta, ha affermato anche, senza spiegarsi, che non si può ristrutturare il debito “in modo pulito”.

Come si sa, per gli italiani, stanchi dei loro governi, l’Europa è ancora un dogma, è la provvidenza e la fonte di salvezza, comunque, in Europa, esistono altri eurofanatici, non sempre disinteressati. Intanto c’è stato il ricorso di cinque professori universitari alla corte costituzionale tedesca contro le misure della BCE, che secondo loro lederebbero il trattato europeo Maastricht, il ricorso dei cinque professori ha concrete possibilità di successo.

Questo ricorso ha spinto l'ex ministro di Prodi, Tommaso Padoa-Schioppa, ad affermare che un serio ostacolo alla "governance" europea è rappresentato dalla corte costituzionale tedesca, contraria ad ulteriori cessioni di sovranità a favore delle istituzioni europee. Bisogna dire che la Germania, viste le inflazioni belliche da essa sofferte, tiene alla solidità della moneta, rimpiange il suo marco e si sta stancando della solidarietà a suo carico a favore dell’Europa. Le forti esportazioni tedesche aiutano l’equilibrio della bilancia commerciale europea e la stabilità dell’euro, eppure, forse per gelosia, il presidente francese ha accusatori i tedeschi di esportare troppo (invece di delocalizzare le industrie all’estero come hanno fatto Usa, Inghilterra e Italia); la Germania sta ancora pagando riparazioni di guerra.

La Germania è il primo contribuente netto dell’Europa e l’Italia è il secondo, però la direzione politica dell’Europa è in mano a Francia e Germania, mentre l’Inghilterra, come un burattinaio, tira le fila nell’ombra, stando fuori dell’euro. Intanto il 22 luglio 2010 il Parlamento ungherese, per ridurre il disavanzo, ha approvato una tassa sulle banche, per rappresaglia, il Fondo Monetario Internazionale ha bloccato la tranche rimanente di 5,5 miliardi di Euro di un prestito di 20 miliardi concesso due anni fa all’Ungheria.

Il governo ungherese ha dichiarato che, nonostante le pressioni dell'FMI, non ha intenzione di spremere ulteriormente i poveri e che intende ristabilire la sovranità economica dell'Ungheria, perché senza di essa non c'è alcuna crescita economica; poiché l’Italia è un paese semisovrano, il suo governo non è abituato a parlare così. L'accordo con il FMI, firmato dal precedente governo, ungherese aveva spinto il paese in una trappola debitoria; il debito è lo strumento per rendere schiavi persone e stati, comunque, il governo ungherese ha insistito sulle differenze tra il capitalismo speculativo e capitalismo produttivo, sottolineando che l’Ungheria ha risolutamente adottato quest'ultimo, cioè non si ha nostalgie per il comunismo.

Esiste il timore che, se l'Ungheria introduce una tassa sulle banche, altri grandi paesi europei potrebbero seguire l'esempio, a tale proposito, su questo tema, l’Ungheria ha ricevuto il sostegno da Repubblica Ceca, di Slovacchia e Polonia. Il Primo Ministro slovacco ha annunciato che non continuerà con i drastici tagli al bilancio decisi dal governo precedente; ha dichiarato che il popolo ha sofferto molto negli anni novanta e all'inizio del millennio, quando i suoi livelli di vita furono ridotti del 10% per salvare il sistema bancario.

Invece di sostenere le iniziative di questi paesi in difesa delle loro popolazioni, i governi francese e tedesco, che amano spesso muoversi coordinandosi, propongono di imporre dure sanzioni sugli stati che non accettano i criteri di Maastricht; perciò oggi ogni governo europeo occidentale ha pronta una manovra durissima per la propria popolazione, è probabile però che questi governi non sopravvivranno ai programmi d’austerità da essi imposti.

La politica dei tagli di bilancio è una politica deflazionistica che riduce domanda, produzione e occupazione, in Italia la popolazione ha valutato negativamente il programma d’austerità del governo Berlusconi, facendogli perdere consenso nei sondaggi. Intanto, mentre si sostiene che gli investimenti pubblici sono utili a rilanciare l’occupazione, il Presidente Obama ha espresso l'opinione che il programma spaziale è uno spreco di denaro ed ha chiesto la fine dei voli umani nello spazio; invece la Russia sta finanziano un nuovo cosmodromo nell’estremo oriente e punta anche ad incrementare le infrastrutture ferroviarie, compresa una linea ad alta velocità che dovrebbe andare da Pechino a Parigi.

Esiste un patto di ferro tra Bill Clinton e George Soros, avventuriero della finanza e della speculazione. George Soros passò dai giochi di borsa, a manovrare il capitale off-shore in grande quantità, capace di destabilizzare stati e monete, con l’appoggio politico della Casa Bianca, divenne il magnate del capitale-in-nero e della massa-speculativa e l’arbitro dei destini planetari. Negli anni ‘70 Soros speculò sulla lira e negli anni successivi sulla sterlina; nell’estate 1997, con queste speculazioni, fece saltare le economie di Thailandia, Malesia, Indonesia e Korea del Sud, ossia le cosiddette Tigri Asiatiche, che stavano viaggiando a tassi di crescita superiori al 10 percento annuo.

Nessuno stato asiatico era preparato ad un cataclisma del genere, comprare valanghe di Baht, la moneta thailandese, immettere altrettanti dollari nell’economia thailandese e riversare in un sol colpo nel mercato tutti i Baht accumulati, per favorirne la speculazione, fu la parte finale della trappola di Soros. Il Baht precipitò nonostante gli acquisti massicci della moneta da parte di tutti gli altri governi asiatici, coalizzati nel disperato tentativo di salvare la Thailandia.

Mentre il ministro delle finanze tailandese dovette rassegnare le dimissioni, George Soros fu promosso da Clinton a rappresentante ufficiale della politica estera americana; da oscuro tessitore di trame speculative, divenne super-ministro senza portafoglio degli Stati Uniti d’America. A quel punto, Soros non era più un losco figuro che manovrava nell’ombra per speculare, ma una super-pedina dell’America capace di entrare negli uffici del Fondo Monetario e della Banca Mondiale, dettando politiche draconiane ai direttori generali delle massime istituzioni finanziarie e monetarie, imponendo alle Banche Centrali di Giacarta, Seul e Bangkok drastiche svalutazioni, come politiche d’austerità ai governi.

Perciò quelle stesse istituzioni imposero alle vittime asiatiche di Soros le loro amarissime medicine e i loro piani di risanamento, George W. Soros era il medico che andava, tramite interposti funzionari, al capezzale di quelle economie un tempo fiorenti ed invidiate, che lui stesso aveva trasformato ad arte in morenti e disgraziate. Negli anni successivi, gli impegni di Soros si concentrarono nelle opere di reinvestimento e nell’inviare i suoi scagnozzi e i suoi finanzieri in giro per la Thailandia, per l’Indonesia e la Malesia, a comprare aziende, titoli, miniere, banche ed assicurazioni.

Se prima della crisi del ‘97 una banca thailandese valeva 100 milioni di dollari, ora poteva essere comprata con 10 o 20 milioni al massimo; ancora oggi, se vai in Indonesia, rilevi la forte inflazione che n’è derivata della rupia locale, a causa di questi interventi di Soros. Il colpo mortale fu inferto da Soros non solo all’Asia, ma anche all’Italia e all’Europa, che stavano esportando in massa verso i paesi asiatici e avevano lasciato solo le briciole agli americani.

Con la politica del dollaro svalutato rispetto all’euro e delle valute asiatiche svalutate, tutti i paesi asiatici pagano il triplo i prodotti dell’area Euro; i cambiavalute dell’Asia, quasi tutti indiani e mussulmani, abituati da sempre a considerare il dollaro una valuta sicura e affidabile, furono colpiti dalla svalutazione prolungata dei loro pacchetti di dollari, conservati tra le loro riserve bancarie.

Dopo questi fatti, l’Asia odierna è molto più sveglia e realista dell’Europa, la nomina recente di Hilary Clinton a Segretario di Stato è vista in Asia, come una mossa piena d’insidie e di tranelli per il nuovo presidente Barack Obama. Le relazioni USA-Indonesia hanno oscillato parecchio negli ultimi anni, gli USA erano allarmati dalle posizioni filo-comuniste di Sukarno e perciò nel 1965 appoggiarono il colpo di stato del generale Suharto.

I legami di Clinton con Soros, di Clinton con Gates, di Clinton con i centri di potere economico e sanitario che gravitano intorno ad Atlanta, sono motivo di gravi preoccupazioni, non solo in Indonesia, ma anche in India, in Cina e Vietnam, dove Clinton, nota bene, è visto come nuovo direttore della farsa Aids. Grazie a lui, in ogni paese del mondo sono nate fondazioni Aids che manovrano cifre da far impallidire, istituzioni corrotte e criminali stanno dettando ordini ai ministeri della sanità, alle USL, ai pediatri ed ai disorientati medici del mondo intero.

George Soros ha fondato il gruppo Quantum, dominato da finanzieri svizzeri e italiani, la Svizzera è sede della nobiltà nera d’origine italiana, sparsa in Europa e in Usa; nel 1987 speculò contro la borsa di New York, nel 1992 contro lira e sterlina, nel 1996 contro il Messico, nel 1997 contro le borse asiatiche e nel 1998 contro le borse russa e giapponese. Grazie alle notizie apocalittiche della stampa internazionale sulla situazione italiana, Soros speculava al ribasso sulla lira; nel 1992, speculando sulla lira, fece uscire l’Italia dallo Sme, nel 1995 il Messico, a causa di queste speculazioni, dichiarò la bancarotta e ricevette altri prestiti per rimborsare i suoi debiti.

Nel 1992 George Soros favorì la svalutazione della lira, a seguito di un attacco speculativo, non contrastato dalla Banca d’Italia, allora governatore della Banca d’Italia era Ciampi e direttore generale Dini, che avrebbero dovuto vigilare. Nello stesso anno, precisamente il 2.6.1992, banchieri anglo olandesi parteciparono alla privatizzazione delle partecipazioni statali italiane, a prezzi stracciati; per l’Italia era presente Mario Draghi, direttore generale del Tesoro e il ministro Beniamino Andreatta. Il 30.10.95 Soros ricevette una laurea “honoris causa” dall’università di Bologna, sostenuto da Romano Prodi, anche Sindona era stato chiamato salvatore della lira, anche se aveva speculato sulla lira.

Forse per alleggerire la sua coscienza, oggi la proposta di creare una Tobin Tax sulle transazioni finanziarie internazionali, fatta nel 1972 dall’economista James Tobin, è sostenuta da George Soros. George Soros è ebreo come Kissinger, Rockefeller, Rothshild, perché in finanza internazionale essere ebrei fa chic; però non è sicuro che questi personaggi siano ebrei veramente, Soros e Rothshild sono cazari originari del Volga convertiti all’ebraismo.

Soros è nato in Ungheria e con una sua fondazione è a favore del libero mercato della droga e per la liberalizzazione dell’eutanasia, è nemico dello stato nazionale ed ha creato a Budapest una fondazione per combattere i risorgenti nazionalismi nell’est europeo. Queste fondazioni sono motori per creare attivisti politici, anche certe ONG sono creature di altissimi finanzieri; Soros difende i contadini indios del Chiapas, che coltivano coca sotto la protezione dell’esercito zapatista; anche le FARC colombiane comuniste si finanziano con lo spaccio di coca.

Nel 1994 i fratelli Teddy e James Goldsmith lanciarono il progetto ”Eurotopia”, per l’abolizione degli stati europei e la loro sostituzione con 75 macroregioni, in grado di resistere meno degli attuali stati agli indirizzi dell’élite. Al World Social Forum di Porto Alegre del 2001, in Brasile, oltre ad Agnoletto, c’era Teddy Goldsmith, miliardario, ecologista e speculatore sui metalli preziosi, uno dei dieci uomini più ricchi del mondo e cugino dei Rothschild.

Teddy Goldsmith ha fondato la rivista “The Ecologist”, suo figlio è il leader di un gruppo anarchico legato ai Black Bloc ed era presente al Genoa Social Forum; la rivista The Ecologist è collegata anche a Greenpeace ed al WWF, nato per volontà del principe Bernardo d’Olanda e di Filippo d’Edimburgo. Quante beffe si fanno lor signori del popolo, il popolo si alimenta regolarmente con la credulità popolare.

Un ex coordinatore di Greenpeace, Mike Rostelle, ha fondato una società per l’addestramento in USA e Canadà degli antiglobal che devono affrontare la polizia. Teddy Goldsmith ha profetizzato che Stati Uniti sono destinati a spaccarsi, questo obiettivo rende più facile ai supercapitalisti o élite di espandersi senza l’ostacolo dei grandi stati, anche per l’Europa esiste questo disegno.

Soros nel 1992 ha speculato anche contro la sterlina e il franco francese, ha detto che lo ha fatto perché la legge lo permette, opera con il suo fondo d’investimento Quantum Fund, registrato nelle Antille olandesi, che ha anche degli italiani nel consiglio d’amministrazione. Questo fondo è controllato da Rothschild e specula sui derivati e sulle valute; per speculare sulle valute dispone di notizie riservate, provenienti dai vertici dei paesi soggetti alla speculazione, inutile rammentare che la legge vieta di utilizzare queste notizie riservate per speculare su titoli o valute.

Anche Goldman Sachs opera nel mercato dei derivati ed è stata coinvolta nel piano di privatizzazione italiano; il Quantum Fund di Soros ha ripetuto l’operazione di privatizzazione con i paesi ex comunisti e, per mezzo delle sue fondazioni, ha convertito gli ex comunisti dell’Europa orientale in liberisti. Tra i maggiori investitori del fondo è la regina Elisabetta II, il grosso degli investimenti viene però da Rothschild, che a sua volta potrebbe essere prestanome dell’alta aristocrazia europea, che non ama comparire direttamente nell’attività bancaria.

Nelle Antille olandesi si riciclano i proventi della droga e gli agenti della corona inglese sono dentro questi traffici. Uno dei consiglieri del Quantum Fund è De Picciotto, socio di Carlo De Benedetti, De Picciotto è in rapporto con trafficanti d’armi e con la mafia russa, comunque, la maggior parte degli investitori nel Fondo sono anonimi, sicuramente non mancano i Windsor ed il Vaticano, gli stranieri possono scorazzare in Italia solo con il permesso del Vaticano.

Tornando alla speculazione della lira del 1992, allora ministro del tesoro era Piero Barucci, che dirigeva la politica finanziaria con Amato, Draghi, Ciampi e Dini, che oggi è presidente della AFV, che fa speculazioni finanziarie ed è in rapporto con il Quantum Fund. Oggi Soros sostiene la liberalizzazione della droga e la dottrina sociale della chiesa e si presenta come un pentito della speculazione, pare molto vicino a Rothshild, in pratica ai Windsor, e al Vaticano, che si sono riconciliati contro il popolo.

Alcuni stati volevano tenere l’Italia fuori dalla moneta unica europea, per potere continuare a speculare sulla lira, le ricorrenti crisi di governo italiane e gli attentati terroristici avevano aiutato a speculare sulla lira sia italiani che stranieri. Le banche possiedono gli Usa e gli altri paesi e possono provocare artificialmente crolli economici e di borsa, con la stampa diffondono notizie false per favorire la loro speculazione in borsa; quando non ci sono soldi per i comuni cittadini, i banchieri trovano il denaro per finanziare le guerre, che sono sempre un buon affare per alcuni.

A controllare il sistema finanziario mondiale sono forse solo tredici persone, fiduciari di Rothschild, Rockefeller, Vaticano, Windsor, del sultano del Brunei, della famiglia Saud d’Arabia, degli emirati arabi, della regina Giuliana d’Olanda e di finanzieri giapponesi, cinesi, arabi, russi, tutti legate alle mafie, che a loro volta sono collegate alla massoneria o sono loro braccia armate.

Al vertice di questo sistema vi è la commissione bancaria internazionale di Ginevra e la banca dei regolamenti internazionali, che ha pure sede in Svizzera, che ufficialmente coordina le banche centrali nazionali europee. Anche George Soros era entrato nelle privatizzazioni italiane, soprattutto con la conglomerata alimentare Sme, è stato interessato anche alle privatizzazioni argentine, degli altri paesi dell’America Latina e a quelle russe. L’Italia è stato un laboratorio sperimentale inglese nel processo d’unità, nelle speculazioni valutarie e nella privatizzazione d’imprese statali.

Soros è un ebreo americano d’origine ungherese, aveva studiato a Londra ed a Wall Street fondò il Quantum Fund, un fondo d’investimento, con sede nelle Antille olandesi, che garantiva profitti elevati ai suoi investitori, era amico di Enrico Cuccia, Achille Occhetto e Giorgio Napoletano. Come aveva fatto con la lira, ha speculato sulla sterlina e sul franco francese, ovviamente ha lavorato con soldi non suoi, come generalmente fanno i banchieri, i mandanti volevano restare anonimi; ha lavorato in collaborazione con la banca Rothschild, con le banche svizzere e con la banca Morgan di Ginevra; da ricordare che in Svizzera, come in Usa e in America Latina, sono forti gli interessi economici del Vaticano.

Soros ha creato 18 fondazioni in Europa dell’est, con borse di studio e programmi culturali, lì, una volta caduto il comunismo, la massoneria anglo-americana e la chiesa cattolica hanno voluto mettere le mani sulle attività economiche di questi paesi; comunque, in Ungheria Soros è stato accusato di ordire un complotto giudaico-massonico. Le privatizzazioni italiane non sono servite a risanare il debito italiano, in queste privatizzazioni erano advisor delle banche d’affari straniere incaricate di valutare il prezzo delle imprese da privatizzare e di prestare assistenza nella vendita.

La Britannia, dove si fecero le trattative, era una barca della regina Elisabetta II d’Inghilterra, carica di banchieri, perché la casa reale inglese e quella olandese erano interessate direttamente alle nostre imprese. Gli stranieri erano interessati al settore farmaceutico, a quello alimentare, a quello bancario e a quello meccanico; alla campagna acquisto parteciparono americani, olandesi, svizzeri, inglesi, francesi: Le banche erano fiduciarie di potentati anonimi e della chiesa; gli stranieri non vedevano nelle imprese italiani dei partner da sviluppare, ma delle aziende da acquisire per controllare il mercato italiano, dopo averne licenziato parte dei dipendenti.

Il mercato dei derivati è una specie di gioco d’azzardo sugli indici borsistici dei contratti a termine, il capo della Cia, William Colby, ha diretto per gli Usa anche lo spionaggio economico, i mercati finanziari sono considerati area strategica per gli USA, in perenne deficit della bilancia dei pagamenti; ambasciate e consolati americani, sparsi per il mondo, sono servite anche per raccogliere risparmio da inviare in Usa.

David Rockefeller, con l’aiuto dei Rothschild di Londra, divenne la famiglia più importante in USA, anche Gorge Soros opera per conto dei Rothschild, a Londra è la testa del serpente che governa il mondo. La regina Elisabetta II Windsor è comandante delle forze armate, perciò in grado di dirigere con la forza lo stato, ha un esercito privato, il suo cugino duca di Kent è a capo della massoneria moderna, gli agenti della corona fanno traffici illegali.
Lord Nicholas Bethell, agente dei servizi segreti e gentiluomo della casa reale, fu implicato nella manipolazione della guerra in Afghanistan e nelle organizzazioni terroriste; le società segrete inglesi dipendono dal consiglio della corona, favoriscono insurrezioni, attentati, terrorismo e destabilizzano governi, aiutarono anche l’unità italiana. La famiglia reale è vicina ai servizi segreti ed opera al di fuori delle regole democratiche, tutti gli ufficiali dell’esercito giurano fedeltà alla regina e non al governo.

Per conto degli inglesi, la BCCI o Banca di Credito e Commercio Internazionale Pakistana, con filiali in tutto il mondo, nata nel 1972 e poi chiusa per gli scandali, finanziava operazioni clandestine, gruppi terroristici e colpi di stato. Le fughe di capitali fanno crollare monete ed è accaduto che, per salvare gli speculatori in perdita, le autorità economiche hanno sacrificato i piccoli risparmiatori.

Per la commissione massonica trilaterale, la democrazia deve esse modernizzata per il bene del business; Soros ed i Rockefeller dipendono funzionalmente da Londra, cioè formalmente da Rothshild e sono in collegamento con la nobiltà nera d’origine italiana, cioè soprattutto i guelfi neri papisti, i Rockefeller decidono chi deve diventare presidente degli Stati Uniti. Il frammassone Alexander Kerensky spodestò i Romanov, finanziato da Wall Street; Trotsky e Lenin entrarono in Russia finanziati da Rockefeller e dalla Germania, anche Hitler fu finanziato dalla confraternita.

Nel 1915 in America era nata l’American International Corporation, per finanziare la rivoluzione russa, finanziata dai Rockefeller, Rothschild, Du Pont, Harriman, Riserva Federale e da Walzer Bush, nonno di Gorge Bush; a tale scopo nel 1917 furono versati 50 milioni di dollari a Lenin e Trotsky. Finita la guerra, Lenin rimborsò i debiti, mentre le banche inglesi s’impossessarono del tesoro dello zar depositato a Londra.

La commissione trilaterale è stata creata in USA da Rockefeller, per coordinare le azioni di Stati Uniti, Europa e Giappone. Con l’aiuto dei Rothshild, David Rockefeller, divenne la famiglia più importante in USA, i Rockefeller sono membri della tavola rotonda; David Rockefeller è stato presidente dalla Chase Manhattan Bank, ha formulato il piano Marshall, è stato presidente del Consiglio per le relazioni estere e creò la commissione trilaterale, guidata da Henry Kissinger; sta dietro a tutti i presidenti USA, perché controlla i media e la politica, assicurandosi che entrambi i candidati alla presidenza rispondano direttamente a lui.

L’impero dei Rockefeller è stato creato dai Rothschild, i Rockefeller hanno finanziato la ricerca eugenetica e il controllo demografico, la fluorizzazione dell’acqua potabile ed il controllo mentale, hanno interessi nel petrolio, nei farmaceutici, nelle fondazioni e nelle banche. Nel 1991 David Rockefeller ha ammesso che da decenni esisteva una cospirazione mondiale tesa ad instaurare, in segreto, un governo mondiale, cioè il Nuovo Ordine Mondiale, sotto il controllo dell’alta finanza; in questo quadro, Rothshild ha ricevuto anche il titolo di barone dalla regina d’Inghilterra.

Negli ultimi anni le banche si sono specializzate a fare profitti senza rischiare, ma fanno rischiare ai loro clienti, strano modo di fare impresa. Ha detto Henry Ford che è un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, scoppierebbe la rivoluzione; un Rothshild ha affermato che, nell’esercizio del potere e per fare soldi, è più importante il controllo della leva monetaria che il controllo della legislazione.

Oggi si mira a creare un governo mondiale occulto, con la fusione di banche e imprese strategiche e di servizi e con la creazione d’organismi mondiali come l’Unione Europea, le Nazioni Unite, il WTO, la Banca Mondiale, il FMI e il G8; dietro questo processo di centralizzazione ci sono famiglie imparentate, come i Windsor, i Rothschild, i Rockefeller, i Goldsmith e gli altri potentati come la chiesa, le grandi famiglie aristocratiche e le cupole delle varie mafie mondiali

Nunzio Miccoli http://www.viruslibertario.it; numicco@tin.it,

Fonti:

“Il segreto più nascosto” di David Icke – Macroedizioni,
“La verità vi renderà liberi” di David Icke – Macroedizioni,
“Storia di un processo politico” di Giancarlo Lehner – Mondadori,
“Il denaro sterco del demonio” di Massimo Fini - Marsilio Editore,
“No Global” di Massimo Blondet - Editore Aures,
“L’anno dei complotti” di Andriola e Arcidiacono – Editore Baldini e Castaldi,
“Politica, magia e satanismo” di Giuseppe Cosco – Edizioni Segno,
«www.Movisol.org; http://www.larouchepac.com” di Lyndon LaRouche,
“www.valdovaccaro.blogspot.com” di Valdo Vaccaro.


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