Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 252 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 12, 13, 14, 15, 16, 17  Prossimo
Autore Messaggio

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/08/2011, 00:10 
http://www.libero-news.it/news/398446/Silvio-entro-tre-anni-la-prima-centrale-nucleare.html
Cita:
...L'accordo sul nucleare - In cima all'agenda dei colloqui di oggi tra Putin e Berlusconi c'è la sicurezza energetica. Così è stato siglato un accordo tra i due dicasteri della ricerca scientifica per un progetto di ricerca della fusione nucleare, con programma 'Ignitor'. Il programma si avvale degli esperimenti realizzati dal professore Bruno Coppi e sostenuti da emeriti scienziati russi e italiani. "Abbiamo parlato molto del futuro dell'energia nel mondo, e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future e aprire una nuova frontiera dell'energia nucleare", ha detto Berlusconi. Il Cavaliere ha colto l'occasione per annunciare che in Italia, i lavori per la prima nuova centrale nucleare, "cominceranno entro tre anni". ...


tralasciando i tre anni che saranno 300, ma il programma 'Ignitor'???? [?]



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Non connesso


Messaggi: 3020
Iscritto il: 07/05/2011, 21:43
Località: rovigo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/08/2011, 12:37 
IGNITOR, programma ITALIANO (che va avanti dagli anni '70) di fusione nucleare. Prevede costi ridottissimi e quindi la possibilità di sviluppo nazionale. Su wikipedia (evvabbè...) dicono che sarebbe praticamente finito, basta solo costruire la centrale, che costerebbe 226 milioni di euro. Ora, o non è vero niente, oppure siamo (e mi rifiersico in particolar modo a B) dei cogl...i totali, perchè questo Governo voleva comperare le centrali francesi che costano MILIARDI l'una. Ma, dico io, usare una parte infima di quei miliardi per costruire il prototipo a FUSIONE e investire gli altri nelle rinnovabili, no? Ma porca XXXXXXXX eccetera, abbiamo la fusione pronta in casa e NON SI TROVANO I FONDI? NON SI TROVANO 200 MILIONI DI EURO?!

Sapete come finirà, vero? Che gli americani faranno la centrale a fusione (o, in alternativa, tedeschi o cinesi o indiani o katanghesi dell'alto Ruanda-Urundi) e noi italiani, che ce l'avevamo già, la andremo a comperare al doppio del valore (ma perchè solo il doppio? Anche il triplo...). Non che possa dire tanto, ma un bel VAF..... mi nasce proprio dal cuore, spontaneo...


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2011, 16:01 
Nucleare: l’ora di uscirne

17 settembre 2011 14:47

http://informarexresistere.fr/2011/09/1 ... i-uscirne/

Dopo il recente incidente, peraltro minore, alla centrale nucleare di Marcoule in Francia, è il caso di chiedersi se i paesi nuclearisti d’Europa non debbano pianificare una rinuncia, graduale ma irreversibile, a questa fonte di energia. Magari sotto l’egida dell’Unione Europea. Il vento sembra essere cambiato in maniera stabile e paesi come la Germania, la Svizzera e l’Italia hanno già imboccato la strada delle fonti sicure, autoctone e pulite.

di Marzio Galeotti* (fonte: Lavoce.info http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002559.html)

Un provvedimento che si proponesse di combattere l’inquinamento dell’aria mediante la sostituzione immediata dell’intero parco di vetture vecchie ancora circolanti sarebbe certamente improponibile. Ma una misura come l’Ecopass milanese è riuscita a orientare le scelte di chi aveva deciso di cambiare il proprio mezzo a favore di quelle a metano, Gpl, ibride e comunque più efficienti. Un provvedimento che mirasse a ridurre i consumi energetici del settore civile attraverso l’abbattimento di tutte le vecchie abitazioni non sarebbe naturalmente perseguibile. Ma una politica come la certificazione energetica degli edifici è efficace nell’improntare la costruzione dei nuovi alloggi verso una maggiore efficienza energetica. È la differenza tra lo stock – l’esistente – e il flusso – il nuovo, l’aggiuntivo.

Un processo graduale, ma irreversibile

Pur con tutti i distinguo necessari, una riflessione di questo tipo si impone anche per gli impianti che producono energia (elettrica) in Europa. L’incidente di qualche giorno fa a Marcoule in Francia, non lontano dal nostro confine, induce a domandarsi se non sia giunto il momento per l’Unione Europea e per i suoi Stati membri di dare inizio a un graduale, ma irreversibile, processo di uscita generale dal nucleare.

Gli accadimenti degli ultimi mesi hanno probabilmente cambiato in modo permanente l’atteggiamento della pubblica opinione dei paesi industrializzati verso il nucleare e progressivamente anche quello dei loro governanti. All’indifferenza e al disinteresse dei più, si sono lentamente sostituite attitudini che vanno dalla mera consapevolezza dei rischi di questa fonte di energia al misurato timore, fino a una distinta paura. Se è vero che le convinzioni delle posizioni estreme pro e contro il nucleare non sono probabilmente mutate, innegabile è il fatto che le classi politiche e i governanti dei paesi occidentali stanno cambiando, in misura diversa beninteso, opinione. Da questo punto di vista, la vera notizia relativa a Marcoule non è l’incidente all’impianto di riconversione dei rifiuti nucleari, quanto la dichiarazione di Martine Aubry, possibile candidata all’Eliseo, riportata due giorni fa dal Corriere della Sera: per l’esponente di spicco dei socialisti d’Oltralpe si deve uscire “progressivamente sì, ma senza indugi” dal nucleare. Una dichiarazione non proprio da poco per un politico francese di livello.

Fenomeni climatici e reattori

Vi sono due fatti fondamentali che determinano il crescente cambiamento di convinzioni sul nucleare, che ribalta quello che si affermò negli anni Sessanta e che fino a tutti gli anni Ottanta ha prodotto risultati, cioè nuovi reattori nucleari e nuove tecnologie costruttive. Il primo è rappresentato dal fatto che il mondo sta scoprendo come gli impianti nucleari, i cui incidenti passati e futuri agitano l’immaginario collettivo, siano potenzialmente soggetti ai fenomeni climatici estremi. I lettori più attempati non ricordano di avere sentito in passato notizie allarmanti sulla sicurezza delle centrali nucleari per lo scoppio di un grande incendio, o per l’arrivo di un uragano o per il verificarsi di un terremoto o maremoto. In questo inizio di ventunesimo secolo abbiamo invece visto cosa può succedere a una centrale nucleare se uno tsunami invade le coste del paese su cui sorge. Abbiamo sentito esprimere preoccupazione per i reattori che si trovano su un ampio territorio russo interessato da una vastissimo incendio. E abbiamo ascoltato i media americani raccontare non solo la paura di New York per il passaggio dell’uragano Irene, ma anche la notizia che la centrale nucleare di Oyster Creek in New Jersey è stata chiusa per prudenza. Non si tratta di fenomeni climatici causati dal riscaldamento globale, anche se questo pare avere un ruolo nella loro maggior frequenza e accresciuta intensità.

Centrali sempre più vecchie

Il secondo fatto fondamentale è il progressivo invecchiamento delle centrali che le rende per forza di cose più vulnerabili agli incidenti. Marcoule come Fukushima si inquadrano in tale contesto: gli impianti non sono più pericolosi, soprattutto se manutenzione e vigilanza sono condotte con tutti i crismi, ma l’età crescente accresce la probabilità di malfunzionamenti e incidenti. Il problema riguarda naturalmente i paesi che per primi hanno ospitato impianti nucleari, come Stati Uniti, Europa e Giappone. La durata media della vita di un reattore è stimata dall’Agenzia internazionale dell’energia tra i 40 e i 50 anni. L’età media dei 435 reattori nucleari attualmente in attività nel mondo è di 25 anni, mentre nell’Europa occidentale il 75 per cento è nell’ultima metà del ciclo di vita. In particolare, il 65 per cento dei reattori europei ha un’età tra 21 e 30 anni, mentre un ulteriore 20 per cento opera da oltre trenta anni. L’esplosione all’impianto di Marcoule – che ospita la più vecchia centrale francese del 1955, quella che ha determinato l’entrata dei cugini transalpini nel club delle potenze nucleari – ha fatto tornare alto l’allarme sugli impianti nucleari in Europa.

I risultati degli stress test, disposti dall’Unione europea dopo la catastrofe di Fukushima sui 196 reattori dei Paesi membri e degli Stati confinanti, non saranno definitivi prima di giugno 2012. Nel frattempo, sono cresciute le proteste degli ambientalisti per le centrali meno sicure del continente. Dei tredici impianti a circa 200 chilometri dall’Italia, a preoccupare sono soprattutto quello di Fessenheim, in Alsazia, la più vecchia delle strutture francesi costruita sulla faglia del Reno, e il reattore di Krsko, in Slovenia, teatro negli ultimi anni di numerosi guasti e incidenti. Più distanti, ma altrettanto pericolose, sono la centrale di Kozloduy in Bulgaria, della quale l’Unione Europea ha chiesto da anni la chiusura, e il complesso di Metsamor, ribattezzato la “Chernobyl d’Armenia”, con gli identici, antidiluviani reattori di fabbricazione sovietica.

E mentre restiamo in attesa di azioni concrete prima che succeda qualcosa di grave, le scelte di uscita dal nucleare di Germania e Svizzera e l’esito del referendum italiano suggeriscono un orientamento che anche gli altri paesi europei potrebbero fare proprio, magari all’interno di una generale riflessione europea. Quella della graduale sostituzione degli impianti nucleari, a partire dai più vecchi e pericolosi, con le nuove fonti che si vanno prepotentemente affermando, stando ai dati degli ultimissimi anni, sarebbe una strategia non solo ragionevole ma ormai storicamente inevitabile. Si accelererebbe così il raggiungimento della grid parity, l’uguale convenienza economica con altre fonti di origine fossile, si accrescerebbe l’indipendenza energetica e la riduzione delle emissioni.

Un’operazione del genere non si può realizzare concretamente nel giro di una notte né nel giro di anni, ma l’espressione ufficiale di tale orientamento sarebbe un grandissimo risultato politico per l’Europa. E ancora una volta, in questo ambito, sarebbe in anticipo sugli altri grandi paesi e se possibile in anticipo sul prossimo eventuale incidente.

* E’ professore ordinario di Economia dell’ambiente e dell’energia presso la Facoltà di scienze politiche dell’Università degli studi di Milano. Dopo la laurea in Discipline economiche e sociali presso l’Università Bocconi di Milano ha conseguito il dottorato in economia (Ph.D.) presso la New York University di New York. E’ direttore di ricerca presso il Centro di ricerca sull’economia e politica dell’energia e dell’ambiente (Iefe) dell’Università Luigi Bocconi. E’ stato Expert Reviewer del terzo e del quarto rapporto sui cambiamenti climatici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), gruppo di lavoro III sulla mitigazione e membro della delegazione italiana alla 9a sessione dell’Ipcc Working Group III (Mitigation) (30 aprile – 3 maggio 2007) e alla 26a sessione dell’Ipcc (4 maggio 2007) a Bangkok, Tailandia. E’ stato coordinatore del programma di ricerca in modellistica e politica dei cambiamenti climatici della Fondazione Eni Enrico Mattei. Ha pubblicato estesamente in riviste scientifiche nelle aree della scienza economica, dell’economia delle ambiente e dell’energia.


Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... ne/157872/



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/09/2011, 21:45 
E nessuno che protesta....da non credere.....[:(!]

Cita:
Otto centrali nucleari francesi a rischio

Otto delle 19 centrali nucleari francesi non risponderebbero ai parametri di sicurezza resi necessari dal dopo Fukushima, soprattutto per quanto riguarda il rischio inondazioni e terremoti.


8 CENTRALI A RISCHIO - L’Autorité de Sureté Nucléaire (ASN) ha ammonito le società che gestiscono i reattori, invitandole a mettersi a norma. In una nota del 23 agosto scorso inviata dall'ASN al direttore dell’impianto di Cattenom, nella regione della Lorena, si afferma: “Non siete stati in grado di specificare agli ispettori quale sarebbe il vostro piano d’azione post-sismico in seguito a scosse gravi”. In particolare sono emerse delle lacune nei sistemi di sicurezza di otto impianti, e cioè in particolare, secondo Le Journal du Dimanche, in quelli di Golfech, Civaux, Cattenom, Flamanville, Penly, Gravelines, Saint-Alban e Le Blayais.

PERICOLO TERREMOTI - Tra gli aspetti meno adeguati, quelli che riguardano la gestione delle emergenze, la capacità di mantenere la stabilità del reattore anche in caso di black-out e conseguente interruzione delle fonti di raffreddamento, oltre alla resistenza a disastri naturali quali appunto inondazioni e terremoti. L’Authority francese ha quindi imposti ai direttori degli impianti di mettere in atto ben 200 “azioni correttive”.

SIEMENS: “STOP AL NUCLEARE” - Nel frattempo, Siemens ha annunciato la decisione di abbandonare definitivamente il settore dell’energia nucleare. In un’intervista a Der Spiegel, il presidente Peter Loescher ha dichiarato: “Noi non saremo più coinvolti nella gestione totale della costruzione di centrali nucleari o nel loro finanziamento, questo capitolo è chiuso per noi. In futuro continueremo a consegnare parti convenzionali, come turbine a vapore. Ciò significa che ci limitiamo a tecnologie che si trovano anche nelle centrali a gas o a carbone”.

Fonte: http://www.reporterliveitalia.info/2011/09/otto-centrali-nucleari-francesi-rischio.html



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/09/2011, 02:01 
Anche la Finlandia vuole fare il referendum
contro il nucleare “all’italiana”


21 settembre 2011 23:00

di Salvatore Baglieri

http://informarexresistere.fr/2011/09/2 ... litaliana/



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/02/2012, 12:17 
Per tutti i nuclearisti. [;)]

Fonti autorevoli prevedono che la catena di fornitura dell'Uranio entrera' in crisi entro il 2016, un anno in ritardo rispetto alle precedenti previsioni. Questo ritardo e' imputabile al disastro di Fukushima, che ha di fatto bloccato i consumi di Uranio Giapponesi, dando quindi un po' di respiro al settore.

Comunque la crisi risulta piu' che evidente: gia' nel 2010, la produzione mineraria mondiale di Uranio si era attestata sui 53,5 milioni di chilogrammi a fronte di un consumo di 86,1 milioni di chilogrammi nello stesso anno. La differenza e' stata colmata con il riutilizzo del minerale ottenuto dalla riconversione degli arsenali atomici.

Le conseguenze immediate si sono viste sulle quotazioni della materia prima: i prezzi dell'uranio sono saliti da 45 dollari per libbra a metà del 2010 a oltre 70 dollari all'inizio dell'anno scorso.


Fonte



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/02/2012, 13:05 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Sapete come finirà, vero? Che gli americani faranno la centrale a fusione (o, in alternativa, tedeschi o cinesi o indiani o katanghesi dell'alto Ruanda-Urundi) e noi italiani, che ce l'avevamo già, la andremo a comperare al doppio del valore (ma perchè solo il doppio? Anche il triplo...). Non che possa dire tanto, ma un bel VAF..... mi nasce proprio dal cuore, spontaneo...


Non ce l'avevamo, nessuno ha mai costruito una centrale a fusione perché nessuno è mai riuscito, finora, a stabilizzare il plasma in modo da accendere e sostenere le reazioni in modo che possano autosostenersi a lungo e restituire più energia di quella spesa per attivarle e mantenerle.

Ignitor è ricerca, utilissima ricerca, ma non reattore industriale.

Magari si fosse già arrivati ad ottenere un reattore industriale , a quel punto poco importa se ad arrivarci per primi fossero gli USA, o l'Europa, o i Giapponesi o altri. Avremmo finito di soffrire tutti quanti, andremmo a idrogeno, andremmo ad acqua veramente, con pochissime scorie o, per certe reazioni, scorie nulle.


Ultima modifica di quisquis il 05/02/2012, 13:09, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 08/04/2012, 22:51 
Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
sezione 9 ha scritto:
Sapete come finirà, vero? Che gli americani faranno la centrale a fusione (o, in alternativa, tedeschi o cinesi o indiani o katanghesi dell'alto Ruanda-Urundi) e noi italiani, che ce l'avevamo già, la andremo a comperare al doppio del valore (ma perchè solo il doppio? Anche il triplo...). Non che possa dire tanto, ma un bel VAF..... mi nasce proprio dal cuore, spontaneo...


Non ce l'avevamo, nessuno ha mai costruito una centrale a fusione perché nessuno è mai riuscito, finora, a stabilizzare il plasma in modo da accendere e sostenere le reazioni in modo che possano autosostenersi a lungo e restituire più energia di quella spesa per attivarle e mantenerle.

Ignitor è ricerca, utilissima ricerca, ma non reattore industriale.

Magari si fosse già arrivati ad ottenere un reattore industriale , a quel punto poco importa se ad arrivarci per primi fossero gli USA, o l'Europa, o i Giapponesi o altri. Avremmo finito di soffrire tutti quanti, andremmo a idrogeno, andremmo ad acqua veramente, con pochissime scorie o, per certe reazioni, scorie nulle.


A proposito di Iter, bella notizia che dimostra come, nel campo delle ricerche relative alla fusione nucleare, in questo caso per via "calda", l'Italia non è mai rimasta indietro (nonostante tante difficoltà):


Italia in prima fila nelle ricerche sulla fusione
Promuove l'esperimento Fast per mantenere il primato

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubr ... 40021.html


Ultima modifica di quisquis il 08/04/2012, 22:56, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 6968
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2012, 00:31 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Germania, addio nucleare, reattori spenti entro 2022

Sara' la prima potenza industriale a rinunciare all'atomo

Immagine

30 maggio, 14:00

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 34738.html

BERLIN0 - La Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando così la prima potenza industriale a rinunciare all'energia atomica. Lo ha annunciato oggi il ministero dell'Ambiente tedesco.

I tre reattori più moderni del Paese di fermeranno al più tardi a fine 2022, ha dichiarato il ministro Norbert Rottgen (Cdu) dopo una riunione tra i leader della coalizione e la cancelliera Angela Merkel. Otto dei 17 reattori tedeschi già tagliati, dopo la catastrofe di Fukushima, dalla produzione di energia elettrica non saranno più riattivati, ha aggiunto Rottgen, definendo la decisione "irrevocabile".






Nel frattempo, la questione in Italia è paragonabile al più desolante
dei teatrini...... il governo fa di tutto per scappare del referendum e
per lasciare inascoltato il parere degli italiani.

Ma una differenza forse c'è.

In Germania, ci sono manifestazioni antinucleari dal giorno del terremoto
in Giappone. In ItaGlia NO. Meglio preoccuparsi della finale dell'Inter, del
nuovo fidanzato della velina di turno o del programma televisivo per
dementi che macina ascolti.


I super tecnici si erano sbagliati, il no all'atomo fa bene alla Germania

Aumenta l'uso delle rinnovabili e scendono del 2% le emissioni di Co2

Roma, 23 mag. (Adnkronos) - I super tecnici si erano sbagliati. Ad un anno di distanza dall'abbandono del nucleare da parte della Germania con lo spegnimento immediato dei primi otto impianti, il Paese non è precipitato nell'emergenza energetica e non si è verificato nessun black-out (sfiorato però a febbraio nelle aree più industrializzate del Paese). I contraccolpi si sono limitati ad una riduzione nelle esportazioni di energia, passate da 70 terwattora a 7 terawattora. Un bel salto, non c'è che dire ma che non scalfisce la posizione di esportatore netto del Paese.

Eppure le stime allarmistiche erano state più che precise per un Paese che importa il 70% del suo fabbisogno e si erano spinte addirittura a disegnare scenari quasi catastrofici che prevedevano l'aumento dell'uso delle energie convenzionali' (carbone in testa) con conseguente aumento dell emisisioni di Co2. In effetti nel Paese è stata autorizzata la costruzione, entro il 2020, di 69 nuove centrali elettriche a gas e a carbone, ma di pari passo i tedeschi hanno diminuito i consumi di energia elettrica nelle case e nelle aziende, compensando la maggiore richiesta di energia durante l'inverno ed ottimizzando i cicli produttivi dell'industria.

Nel 2011 le emissioni di Co2 in Germania sono scese del 2% e ben il 60% dell'energia venuta a mancare con lo spegnimento delle centrali nucleari è stata sostituita con energia prodotta da fonti rinnovabili. Anche sul fronte dei prezzi le cose non sono andate come gli esperti avevano previsto: a fronte di un immediato aumento dopo la chiusura delle centrali, ora i prezzi si sono stabilizzati ad un livello inferiore del 15%, ed anche questo risultato è strettamente legato al maggior impiego di rinnovabili, arrivate al 20% del fabbisogno energetico totale.

http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibil ... 64559.html


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 12044
Iscritto il: 05/02/2012, 12:22
Località: Milano
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/05/2012, 20:14 
Penso valga la pena citare questa notizia in questo thread, giusto per ricordarci delle scelte giuste e di quelle sbagliate...

TERREMOTO: A 30 KM DALL'EPICENTRO, IL GOVERNO VOLEVA COSTRUIRE UNA CENTRALE NUCLEARE

Ostiglia era uno dei siti prescelti dal governo per la realizzazione di un impianto nucleare

La centrale di Ostiglia, dove stamani è crollata una scuola - già evacuata nei giorni scorsi - era uno dei siti prescelti dal governo per la realizzazione di un impianto nucleare. Lo propose nel 2010 il ministro Paolo Romani, insieme a Caorso.

La centrale termoelettrica sorge sulla riva sinistra del Po, ed è stata trasformata nel 2003 in ciclo combinato a gas. La potenza installata è di 1.482 MegaWatt.

Fonte: http://www.cadoinpiedi.it/2012/05/29/te ... leare.html


Energie alternative, subito!



_________________
Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/05/2012, 20:58 
Giusto Atlanticus...Vale proprio la pena pensarci.



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/10/2012, 21:53 
Cita:
A rischio 19 centrali nucleari in Francia dopo gli stress test

Gli stress test europei post Fukushima in Francia hanno rivelato criticità sulla sicurezza per tutti e 58 i reattori nucleari in funzione sul territorio. Ma nessun blocco della produzione di energia sembra possa essere preso in considerazione da Bruxelles.

Secondo Le F igaro l’ENSREG (ossia il consorzio di tutte le autorità nazionali di sicurezza) avrebbe:

constatato centinaia di carenze in tutto il continente. Sembra, tuttavia, che queste siano concentrate in Francia in 19 centrali nucleari.

Le F igaro dichiara di aver ricevuto il rapporto in anteprima e in via confidenziale. Il documento in questione recensisce i test di resistenza durati un anno e condotti sui 134 reattori nucleari presenti in Europa e dovrà essere convalidato dalla Commissione domani.

Nel documento anche le raccomandazioni che saranno sottoposte ai capi di stato di ogni governo degli stati membro probabilmente in questo mese ma nessun fermo sembra essere stato predisposto.

Ha detto Günther Oettinger, Commissario europeo all’Energia:

In generale la situazione è soddisfacente ma non dobbiamo compiacercene.

le criticità rilevate, ad esempio, riguardano i mancati adeguamenti alla misurazione sismica sulla base di quanto accaduto a Fukushima; oppure che i gruppi di soccorso non hanno attrezzature adeguate per le emergenze a differenza di quanto accade in Germania,Spagna o Svezia. Le carenze sono state rilevate dall’ASN, l’Autorità per la sicurezza nucleare francese e comunicate a EDF, il gestore che dovrà impegnarsi nel correggere queste mancanze.

Infine i costi non sono un dettaglio irrilevante in questo rapporto. Infatti viene valutata la spesa di adeguamento agli standard di sicurezza richiesti per gli impianti nucleari tra i 10 e i 25 nei 14 paesi europei pari ai 30 - 200 milioni di euro per reattore nucleare. Solo per i reattori nucleari di EDF la Corte dei conti nel rapporto pubblicato lo scorso gennaio richiedeva una spesa di 5,6 miliardi di euro per 14 anni. Direi che il nucleare non è proprio molto conveniente.


Fonte

Fonte originale




_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 27/10/2012, 01:48 
La Svizzera finanzia scienziati per uscire dal nucleare

Immagine

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8149.7

Il Consiglio federale della Svizzera paga cervelli per completare l’uscita dal nucleare. Infatti mettono nel piatto 202milioni di franchi svizzeri per quattro anni. La loro missione sarà trovare soluzioni innovative per produrre energia o per consumarne meno. Il denaro servirà così a finanziare ricerche che saranno poi sviluppate e usate a livello industriale. Protagonista della ricerca energetica svizzera è la Ecoles polytechniques fédérales (EPF) di Losanna che lavorerà sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili.

L’EPF metterà perciò da parte le sue ricerche sul nucleare. Questa la nota inviata in proposito dal Consiglio federale: Gli esperti stimano che la fusione nucleare non sarà sufficiente alla copertura del fabbisogno energetico al 2035 al 2050. Di conseguenza le ricerche sulla fusione che si realizzano principalmente al Centre de recherches en physique des plasmas (CRPP) de l’EPF, essenzialmente a Losanna non sono più una priorità per il sostegno alla nuova politica energetica sia a medio sia a lungo termine.

L’EPF non dovrà soffrire troppo per il cambiamento del vento. Dal 2009 al 2011 ha già proceduto alla ristrutturazione in favore della ricerca energetica con la creazione della facoltà dell’ambiente naturale, architettonico e lo sviluppo di un Centro per lo stoccaggio dell’energia e delle rinnovabili e la creazione di una catena di distribuzione. Da qui al 2020 sette poli di competenza in forma di ricerche interuniversitarie saranno costituiti nei seguenti campi prioritari di ricerca: efficienza energetica; ricerca e componenti dei sistemi energetici; stoccaggio; fornitura di elettricità; economia, ambiente, diritti, comportament; concepts, processi e componenti efficaci nei trasporti e industria, biomasse. I 202milioni di franchi svizzeri messi a disposizione dal Consiglio federale per il 2013-2016 non sono che un anticipo. Infatti la Confederazione andrà a investire in tutto 746milioni per la ricerca energetica nei prossimi 4 anni. Sono perciò richiesti ricercatori in matematica, informatica, scienze naturali e tecniche.


Fonte:
http://www.ecoblog.it/post/36317/la-svi ... l-nucleare
http://www.lematin.ch/suisse/La-Suisse- ... y/26139713



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11043
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 27/10/2012, 02:35 
Aspetta di sentire quando in Germania costruiranno le centrali a carbone prima di gioire.

Allora vedremo i conti con la CO2, aumentata del 200%... e ne riparliamo.

Ma sono sicuro vi sarete dimenticati....


Quanto ho da dire su questo argomento l' ho già espresso puntualmente, se ritrovo il post lo metto qui. Non intendo riscriverlo da capo.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 20/06/2013, 09:53 
Se persino i Francesi, non senza forte imbarazzo, si sono accorti di quanto sia insostenibile il nucleare credo che ormai rimangono solo i fessi a sostenerlo.


Cita:
Francia: dal 2013 "transizione energetica ed ecologica"
La Francia vuole ridurre la sua dipendenza dal nucleare nella produzione di energia elettrica e ha aperto un dibattito pubblico. Si tratterà di ridurre dal 75% al 50% la produzione di energia elettrica proveniente dal nucleare entro il 2025, creando almeno 100.000 nuovi posti di lavoro nei settori dell’efficienza energetica. Sarà davvero una “transizione ecologica”, com’è stata definita?

di Laura Pavesi

Pochi giorni fa, il Ministro francese dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’Energia, Delphine Batho, ha dichiarato: “L’anno appena iniziato sarà l’anno della transizione energetica, durante il quale i francesi parteciperanno a scelte decisive per il paese: le scelte sulla politica energetica nazionale”. La discussione pubblica si a concluderà a fine giugno 2013 con una nuova Legge di programmazione energetica nazionale, che dovrà essere il più possibile condivisa e partecipata.

La transizione energetica del 2013 si accompagnerà alla “transizione ecologica”, che – nelle intenzioni del Ministero dell’Ecologia - ha due priorità: da una parte, la creazione di almeno 100.000 nuovi posti di lavoro nei settori dell’efficienza energetica, green economy, gestione idrica e gestione dei rifiuti; e dall’altra, la tutela dell’ambiente e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini francesi.

Attraverso la transizione energetica, il governo si augura di poter concretizzare la “promessa elettorale” di ridurre dal 75% al 50% la produzione di energia elettrica proveniente dal nucleare entro il 2025. Tutti i cittadini francesi e gli esperti del settore sono chiamati ad esprimere le loro opinioni in merito a 4 punti principali: la definizione di un “mix energetico” (nello specifico, un “mix elettrico”) da attuare entro il 2025; la politica di risparmio ed efficienza energetica; lo sviluppo delle energie rinnovabili; e il finanziamento della politica energetica.


Delphine Batho, Ministra francese dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’Energia
Secondo Delphine Batho, è necessario investire sulle reti elettriche: “Tra le decisioni che dovremo prendere, avrà grande importanza la fornitura di energia, che dovrà essere accompagnata da nuovi investimenti sulle reti elettriche”. Il Ministro, in occasione di una recente visita a RTE e ERDF – filiali di EDF che si occupano della gestione delle reti elettriche – ha elogiato “il lavoro dei tecnici del servizio energetico pubblico, che lavorano per garantire la fornitura di energia elettrica, affinché tutti possano usufruire di illuminazione e riscaldamento 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, Capodanno compreso”.

Il Ministro, infine, ha lanciato una serie di “giornate del patrimonio energetico”, che accompagneranno tutto il dibattito sulla politica energetica nazionale. “Mi auguro che durante questa discussione pubblica, alla quale tutti i francesi possono partecipare, si organizzino le “giornate del patrimonio energetico”, durante le quali tutti gli impianti energetici francesi potranno essere visitati dai cittadini”, anche se - ha subito puntualizzato - alcuni siti particolarmente “sensibili”, forse, non verranno aperti al pubblico.

Fonte




_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 252 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 12, 13, 14, 15, 16, 17  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 29/03/2024, 00:40
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org