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MessaggioInviato: 20/12/2014, 01:44 
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Quindi non è il cristianesimo ha commettere orrori ma uomini degenerati


Il Cristo non ha designato i successori di Pietro come suoi vicari ?
Nessuno scarico di responsabile è ammissibile.


Ultima modifica di Xanax il 20/12/2014, 01:45, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 20/12/2014, 09:59 
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Xanax ha scritto:

Cita:
Quindi non è il cristianesimo ha commettere orrori ma uomini degenerati


Il Cristo non ha designato i successori di Pietro come suoi vicari ?
Nessuno scarico di responsabile è ammissibile.




Quello a cui tu fai riferimento è il Gesu paolino,che poco ha che fare con quello discusso qui.



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MessaggioInviato: 20/12/2014, 14:18 
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rew63 ha scritto:

Cita:
Xanax ha scritto:

Cita:
Quindi non è il cristianesimo ha commettere orrori ma uomini degenerati


Il Cristo non ha designato i successori di Pietro come suoi vicari ?
Nessuno scarico di responsabile è ammissibile.




Quello a cui tu fai riferimento è il Gesu paolino,che poco ha che fare con quello discusso qui.



Anche perché non è nemmeno confermabile che fosse davvero Pietro il prescelto per erigere la Chiesa che Cristo voleva.

Anzi, sembra che sia stato Pietro ad arrogarsene il diritto, estromettendo per esempio la Maddalena.

Poi arrivò Nicea e Costantino... e 2000 anni di inganni e mistificazioni.



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MessaggioInviato: 20/12/2014, 18:52 
Cronologia dei dogmi: come la Chiesa inventò il Cattolicesimo

Immagine

Qualsiasi struttura di potere rimane tale solo se ha un ampio consenso tra la popolazione. Sembrerà paradossale, ma anche il potere, se non riesce più a contrastare le forze innovatrici è costretto ad adattarsi per sopravvivere. La religione si è dovuta adeguare alla morale sociale della maggioranza o rischiare l’abbandono di massa. A dimostrazione di questo si può vedere come i dogmi della Chiesa, i pilastri su cui fonda il credo Cattolico, ritenuti dai fedeli espressione di un volere divino, sono in realtà soggetti ai tempi e alle opinioni umane:

375 – Mentre i primi cristiani veneravano solo Dio, la Chiesa introdusse il culto dei SANTI e degli ANGELI, per compiacere le tendenze politeiste del popolo.

431 – Il Concilio di Efeso, sulla base di forti pressioni popolari che “reclamavano” per l’assenza di “divinità femminili” nel Cristianesimo, proclamò MARIA “Madre di Dio”. Tale rassicurante e superstiziosa venerazione colmava il “vuoto” lasciato dalle varie Dee della religione pagana.

593 – Il vescovo di Roma Gregorio Magno “inventa” il PURGATORIO. Questa leggenda permetterà alla Chiesa, per molti secoli, fino a tutt’oggi, di “vendere” suffragi, indulgenze, “promozioni” in paradiso.

788 – La chiesa cattolica adotta ufficialmente l’adorazione della croce, delle immagini e delle reliquie dei santi. I primi cristiani, proprio come gli ebrei, consideravano IDOLATRIA ogni pratica di questo tipo, poiché il secondo dei famosi DIECI COMANDAMENTI di Mosè proibiva il culto delle immagini, e ciò poteva turbare i sinceri devoti, la chiesa MODIFICO’ addirittura la lista dei dieci comandamenti, CENSURANDO il secondo e dividendo i 2 l’ultimo.

995 – Giovanni 14° introduce la “canonizzazione dei santi”. Nel Nuovo Testamento il termine “santi” si riferisce a TUTTI I MEMBRI della comunità. Paolo conclude le sue lettere con la tipica espressione “un saluto a tutti i santi”. Si potrebbero fare molti altri esempi. L’idea che essere “santo” sia una condizione pressoché IRRAGGIUNGIBILE per le persone comuni ha una precisa funzione POLITICA in quanto avvalora l’idea di una società GERARCHICA, dove i poveri, i semplici e gli umili possono soltanto sottomettersi ai “potenti” (sia del Cielo che della… Terra!) ed invocare la loro MISERICORDIA piuttosto che reclamare GIUSTIZIA!

1079 – papa Gregorio 7° introduce il CELIBATO DEI PRETI. Prima di allora infatti i preti potevano sposarsi ed aver figli che ereditavano il patrimonio del genitore.

1215 – Papa Innocenzo 3° proclama il “dogma” della TRANSUSTANZAZIONE. Ovvero, il pane dell’eucarestia (in seguito ostia) cessa di essere un semplice SIMBOLO della COMUNIONE per diventare “vero corpo e vero sangue” di Gesù.

1215 – Nello stesso anno in cui fu introdotta la “transustanzazione”, Innocenzo 3° rese OBBLIGATORIA la cosiddetta “confessione auricolare” ovvero quella fatta all’orecchio del prete. I primi cristiani offrivano solo a Dio il loro pentimento, nella loro interiorità. In questo modo la Chiesa entrò in possesso dei segreti di molti potenti.

1311 – Il battesimo per aspersione dei fanciulli viene reso legale dal Concilio di Ravenna. I primi cristiani battezzavano solo gli adulti, in quanto il battesimo rappresentava un semplice rito simbolico di rinascita, adatto a sottolineare l'”iniziazione” dei convertiti.

1439 – Il Concilio di Firenze trasforma in “dogma” di fede la leggenda popolare del PURGATORIO. Non c’è assolutamente nulla nelle scritture cristiane che alluda ad un simile “luogo” metafisico. Tale credenza viene incoraggiata dalla chiesa cattolica con il solo scopo di spaventare i fedeli e, al tempo stesso, per renderli più dipendenti dalle interessate indulgenze della Chiesa.

1854- Papa Pio IX proclama il nuovo dogma della cosiddetta Immacolata Concezione. Prosegue dunque il processo di “divinizzazione” di Maria, perché la chiesa cattolica, abile manipolatrice di menti e di popoli, sa molto bene che più si accentua il ruolo delle divinità “materne” e più la gente regredisce a livello infantile, diventando così ancora più sottomessa all’autorità della Chiesa (che guarda caso, anch’essa si autodefinisce come “santa madre”).

1870- Papa Pio IX impone alla chiesa cattolica un assurdo privilegio che nessun Papa precedente aveva osato mai reclamare: quello della INFALLIBILITA’ DEL PAPA. Guarda caso, ciò è accaduto nello stesso anno in cui la Chiesa, con la presa di Roma, ha perso definitivamente il potere temporale. Quasi una “rivincita” dunque, sul piano di una pretesa autorità assoluta in campo spirituale e morale.

1950 – PIO XII proclama che il corpo di Maria sarebbe “volato via”, in cielo (dogma della cosiddetta ASSUNZIONE). Dove si troverebbe ora? In orbita intorno alla Terra? I fedeli cattolici, ormai immunizzati ad ogni senso del ridicolo, privi di ogni capacità critica, si accontentano del fatto che nel calendario ci sarà un giorno festivo in più, ovvero il 15 agosto, ripristinando un’antica festa in onore della dèa Diana.

Alla luce di tutto questo è assurdo continuare a credere che i dogmi siano frutto del volere di una divinità onnisciente e infallibile. I dogmi sono stati introdotti dalla Chiesa per motivi politici.

Ora che lo sapete dovreste rendervi conto che dando appoggio alla Chiesa non state facendo il volere di Dio ma di un gruppo di uomini che manipolano l’umanità da millenni. Ho fatto l’esempio della Chiesa Cattolica perché è quella che conosco meglio, ma si può dimostrare lo stesso per ogni altra religione.

Smettila di credere e incomincia a pensare.

Fonte: http://www.bubblews.com/news/5942186-cr ... tolicesimo


Ultima modifica di Atlanticus81 il 20/12/2014, 18:54, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/12/2014, 14:10 



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MessaggioInviato: 25/12/2014, 11:22 
Oggi si festeggia il natale,nascita di Gesu,il salvatore,la chiesa romana indica nel 25 dicembre tale evento ma in questo giorno si celebravano altre ricorrenze,come il Sole invitto per i Romani o la nascita di altri Dei in altri paesi

Voglio soffermarmi sulle figure del bue e dell'asino all'interno della mangiatoia.La chiesa ci dice che erano li per "riscaldare"il bambino appena nato.Ma se analizziamo le due figure in modo "simbolico" la spiegazione è differente
L'asino rappresenta la materia con tutte le sue tribolazioni,un uomo durante la propria vita cedendo ad essa si trasforma in asino "identificazione"come Collodi ci descrive magnificamente nel suo libro Pinocchio.Il bue rappresenta l'immobilismo del'uomo,il non fare,passare la vita a"ruminare"incessantemente,fame atavica che mai avrà fine
Dunque il bue e l'asino si prostrano davanti al "bambino" affinchè apra loro una nuova via,il bue cerca la "sazietà",l'asino "vera vita"



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MessaggioInviato: 27/12/2014, 20:21 
Questo documentario della serie Il Filo d'Oro - realizzata dal ricercatore Werner Weick - esamina da una prospettiva inedita alcuni elementi della prima religione occidentale, reinterpretando in chiave gnostica eventi, scritture e pensieri del cristianesimo classico.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=pgw6RubXCi8[/BBvideo]



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MessaggioInviato: 02/01/2015, 21:28 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=PgKJQtEE_aE[/BBvideo]



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MessaggioInviato: 03/01/2015, 00:00 
Persino il dogma della trinità è una contaminazione post concilio

Cita:
RISOLUZIONE DEL RAPPORTO TRA DIO E GESU'
Roberto Renzetti


Anche qui avrò l'eccellente guida di Karlheinz Deschner, Il gallo cantò ancora (Massari, 1998), che è uno dei più grandi ed eruditi teologi contemporanei ed al quale rimando per ogni referenza bibliografica. Alcune volte riporterò suoi interi brani.

Ho già discusso del fatto che all'inizio Gesù era considerato come un profeta che piano piano fu divinizzato. La cosa non è però così semplice ed infatti sorsero vari problemi teologici non da poco. Che rapporto c'è tra Gesù e Dio ? Sono due dei ? sono cioè distinti ? sono coesistenti ? e se sono distinti, vi è una gerarchia tra loro ?

Occorreva risolvere la cosa altrimenti il prezzo sarebbe stata una totale frantumazione delle comunità cristiane che già avevano problemi grossi con l'introduzione del culto dei santi (ad imitazione del culto pagano degli eroi e del politeismo) e del culto della verginità di Maria (preso di sana pianta da miti pagani).

Anche nella soluzione dei problemi posti vi era la presenza delle tradizioni pagane che avevano tutte una trinità da venerare (Iside, Osiride e Horus; Zagreo, Fane e Dioniso; Giove, Giunone, Minerva; ...).

Sulla divinizzazione di Gesù molto contribuì Paolo anche se non lo considerava identico al padre, iniziando la teoria subordinazionista (il padre è più importante del figlio). Per Paolo solo il padre è Dio (JeoV), mentre il figlio è Signore (kurioV). La cosa si ritrova nel Vangelo di Giovanni, dove Gesù dice: Il Padre è più grande di me (Giovanni 14, 28). E la cosa venne accettata da tutte le comunità cristiane e da tutti i pensatori (Ireneo, Tertulliano, Origene, ...) almeno fino al IV secolo. Fu allora che Ario sostenne le stesse cose di precedenti Padri della Chiesa e venne trattato da idolatra ed eretico. Ciò che era accaduto era solo che il processo di divinizzazione di Gesù era avanzato grandemente.

Fu Teofilo di Alessandria il primo a condannare la posizione subordinazionista e con essa Origene (che verrà condannato definitivamente dal V Concilio della Chiesa nel 553) ed Ario.

Ma vi erano altre complicazioni. Certamente Dio era puro spirito (come si legge in Giovanni) ma la Chiesa operò una divisione ulteriore, introdusse lo Spirito Santo ad imitazione dello Spirito Santo dell'Iran (spenta manju) che dovette aspettare per un adeguato riconoscimento.

Gesù non conosceva la Trinità: l'ordine che in Matteo viene posto sulla bocca del «risorto» di battezzare «in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» è unanimemente considerato un falso dalla ricerca critica. Se Gesù pensò a uno Spirito di Dio, lo fece forse nel senso della concezione veterotestamentaria dello «Spirito di Jahve» (ruach Jahve), menzionato nel Vecchio Testamento ben 378 volte .

Neppure Paolo conosce una dottrina trinitaria o contiene allusioni trinitarie; lo «Spirito» di cui scrive è completamente collegato a Cristo, il che Paolo esprime persino con l'equivalenza: «Ma il Signore è lo Spirito» (2 Cor. 3, 17); anche quando parla dello Spirito di Gesù Cristo, dello Spirito del Figlio e simili, parla insieme dello «Spirito del Signore» e del «Signore dello Spirito» .

Nel N.T. esiste anche la formula trinitaria o piuttosto la giustapposizione di Dio, Cristo e gli Angeli e in verità assai spesso, dato che nel Giudaismo essa si era già costituita.
Nell'Apocalisse incontriamo la trinità Dio padre, i Sette Spiriti e Gesù Cristo (Apocalisse 1,4 sg.); in seguito si manifestano persino accenni a una quaternità: intorno al 150 Giustino parla della quaternità formata da Dio Padre, il Figlio, le schiere degli Angeli e lo Spirito Santo (Just.Apol. 1,6).

Gli antichi cristiani trovarono il dogma della trinità attestato tanto esiguamente nella Bibbia, che nel IV secolo si pervenne a una delle più celebri interpolazioni neotestamentarie, al Comma Johanneum, un falso insinuato in parecchi Codici. Per l'esattezza il passo della Prima Lettera di Giovanni

«Sono tre che generano: lo spirito, l'acqua e il sangue, e i tre sono uno», venne modificato in : «Sono tre che generano nel ciclo: il Padre e il Verbo e lo Spirito Santo; e i tre sono uno» .

La dottrina della fede nello Spirito Santo sorse gradualmente nel II secolo nella Confessione di fede apostolica. Ma anche in seguito le concezioni intorno allo Spirito Santo tradirono una confusione terribile: spesso lo si equiparò a Cristo o si vide in lui un Angelo o addirittura la madre di Gesù, la quale lo afferrò «a uno dei capelli» e lo portò sul monte Tabor, oppure lo si identificò semplicemente con l'interiorità dell'uomo .

Alla fine del II secolo e nei primi anni del III teologi come Ireneo e Tertulliano ritennero lo Spirito Santo un'entità interna alla divinità; invero Tertulliano lo subordinò al Figlio, come già il Figlio al Padre. Del pari Origene dichiarò lo Spirito Santo come una creatura subordinata al Figlio e proibì, come mima di lui il Padre della Chiesa Clemente, la preghiera alla terza persona divina . Generalmente nelle loro speculazioni sulla trinità divina i Padri della Chiesa di questo periodo spesso si dimenticarono dello Spirito e parlarono solo di due Persone . Lo Spirito Santo ottenne la divinità piena solo nel 381 in occasione del Secondo Sinodo ecumenico di Costantinopoli.

In un Sinodo, quello di Antiochia, convocato e guidato da Osio di Cordoba nel 324-325, si condannò Ario per sostenere la subordinazione del figlio al padre. A tale Sinodo parteciparono 56 persone e le decisioni furono prese da ben pochi fratelli esperti in faccende di fede ecclesiastica.

Il sinodo d'Antiochia fu solo una sorta di preludio all'assemblea chiesastica prevista da Costantino in un primo tempo in Ancira (l'odierna Ankara), poi tenuta nel 325 nella sua residenza estiva di Nicea (oggi Iznik, a 130 Km da Istanbul), nell'Asia Minore nordoccidentale, il primo Concilio ecumenico, vale a dire universale, cui presero parte circa trecento vescovi provenienti da ogni parte del mondo.

In verità la massima parte dei delegati proveniva dall'oriente; l'occidente fu rappresentato solo da un vescovo gallico, uno calabrese e uno pannonico, inoltre erano presenti il vescovo spagnolo Osio di Cordoba, Ceciliano di Cartagine e due preti romani delegati in rappresentanza del vescovo di Roma Silvestro, che era ammalato.

Il livello intellettuale di molti padri sinodali era oltremodo basso; un contemporaneo, sicuramente a torto, parla maliziosamente di un «sinodo di veri e propri cretini».

La grandissima parte dei chierici cattolici nemmeno oggi ha grande dimestichezza con la teologia storico-critica, ma per altre ragioni. A Nicea, in ogni caso, come già in Antiochia, solo pochi padri sinodali si mostrarono capaci di autonomia di giudizio, ma neppur essi riuscirono a concludere nulla.

Da maggio o giugno fino all'agosto ospiti dell'imperatore, restarono impressionati dalla pompa, dalle adulazioni del monarca, da come egli baciava le cicatrici dei martiri e dall'appellativo di «amici» e «amati fratelli», col quale si rivolgeva ai presenti; così il credo niceno fu esattamente la formulazione che l'imperatore voleva: nulla accadde contro la sua volontà.

Costantino aprì il concilio, intervenne nel dibattito e ne determinò l'andamento.

Non furono approntati protocolli oppure essi furono fatti sparire ad opera della Chiesa. Quando gli Ariani lesserò il loro credo, al portavoce fu strappato di mano il foglio e ridotto in mille pezzi, prima ancora che avesse finito.

Oltre la questione ariana, si tentò di regolamentare anche altre questioni che in definitiva riguardavano il portare la concordia nella Chiesa perché una chiesa divisa non gli serviva.

Assecondando i desiderata imperiali, alla fine ai vescovi venne proposta una formula che non era stata sostenuta da nessuno dei due gruppi contendenti, che affermava l'uguaglianza di sostanza del Figlio col Padre, l'identità di una sostanza divina in entrambe le persone (la cosa era stata già rigettata da un altro Sinodo - Antiochia 268 - e anche nella Bibbia non era prevista).

In tal modo furono poste fuori gioco tutte le concezioni subordinazionistiche in relazione al rapporto Padre-Figlio. Da dove proveniva questa idea ? La Chiesa non ce lo ha fatto mai sapere esplicitamente fino agli inizi del Novecento. Da allora sappiamo che l'idea è di derivazione gnostica. Anche il concetto numerico di «triade», che si trova alla base del dogma trinitario, come concetto dogmatico è di derivazione gnostica. Il Valentiniano Teodoto fu il primo cristiano a definire Trias Padre, Figlio e Spirito Santo, mentre la Chiesa non aveva assolutamente inventato nulla di simile nella sua tradizione più antica.

E così un imperatore, per giunta neppure battezzato detta dogmi alla chiesa. E questo è solo l'inizio del vero miracolo non di Gesù o Dio ma della Chiesa: la completa distruzione del messaggio del Cristo delle origini. E la Chiesa continuò per secoli ad essere governata da imperatori e, come accennato, nel 381, nel sinodo ecumenico di Costantinopoli, nacque la Trinità come legge dello Stato. Una invenzione che l'antica comunità cristiana non si sarebbe mai sognata, che non compare nei Vangeli dove semmai il dogma viene contradetto.

http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1123.htm


Ultima modifica di Atlanticus81 il 03/01/2015, 00:07, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Essere Gnostici - Fiero di essere Eretico
MessaggioInviato: 03/02/2015, 18:34 
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 Oggetto del messaggio: Re: Essere Gnostici - Fiero di essere Eretico
MessaggioInviato: 12/02/2015, 16:07 
"Governare è far credere" - Niccolò Machiavelli

Cita:
C®edere

Riflessione:

le religioni (tutte) ti passano una versione della realtà, ognuna diversa dalle altre, a cui i relativi “fedeli” sono chiamati a “c®edere” (nota: 1- il marchio registrato, 2- il “credere” che è, anche, 3- il “cedere”. Quale finezza frattale è contenuta nei termini riutilizzati, così… inconsapevolmente).

Domanda:

ogni altra “teoria” perché vale meno, rispetto a queste (che si auto annullano logicamente, di conseguenza)?

Constatazione (amichevole):

ad ogni altra teoria, i “fedeli e la cupola”, (ri)chiedono le “prove” di quanto viene asserito, come se (come se…) le religioni e, dunque, "la teoria in auge", fossero basate sulla relativa (com)provata realtà... della teoria stessa.

Ok?

Da “qua” non ci si (dis)costa, perché le “teorie sono tutte teorie”, sino a quando una non viene "provata". Il provare significa dimostrare ed avere dimostrazione diretta, dell’assunto che (pre)tende di governare la “logica” di una intera platea di individui (Massa, società, umani).

Dimostrare significa:

(com)provare dalla “a alla z”, l’intero excursus sul quale si basa la teoria che, solo in seguito, diventa “qualcosa di totalmente fondato/a”.

Ora… tutte le religioni su cosa si basano e cosa ti (ri)chiedono?
• uno o più “libri sacri”
• la necessità della “Fede”.

Dunque, si tratta di un “Credo”… di una logica (af)fondata sulla (ri)conoscenza a fondo perduto, o meglio, sul “pagherò”, da parte dell’ente religioso interposto al Dio di turno, che garantisce – un “domani” – qualcosa per il quale, ora ed in futuro, tu dovrai iniziare da subito a “pagare”.

Sì, perché ti viene (ri)chiesto di aderire ad una forma di reale, che (cor)risponde ad una “forzatura”, rispetto a quello che faresti se… una simile “(com)pressione” non esistesse.

Ossia, tu vieni “(s)piegato/(in)curvato” da una (com)presenza, che non ti dimostra realmente nulla, sino al momento in cui “non ci sarai più” (sarai morto) e solo allora “capirai”.

Anche le religioni basate sul ciclo della (re)incarnazione, non si differenziano sostanzialmente dalle altre. Perché, anch’esse, costituiscono un “castello di carte, campato per aria”.

Tutte le religioni tendono a “possederti”, così come il politico tenta di fare, allo stesso modo, quando ti (pro)mette "mare e monti", ma solo in fase (pre)elettorale (programma).

Ora, dimmi quale differenza esiste (nella sua sostanza) tra:

• tesi alternativa

e

• tesi ufficiale

La religione (af)ferma una teoria (in)dimostrata perché, ti dicono, è (in)dimostrabile (fidati! Credi!)...

Immagine

http://realtofantasia.blogspot.it/2015/02/cedere.html


E la stessa cosa la si applica su ogni aspetto della vita sociale dell'uomo:
- politica
- economia
- società
- scienza
- istruzione
- informazione
- etc.etc.



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 19/02/2015, 10:02 
Atlanticus81 ha scritto:
Cita:

Al di sotto del mondo dell'ineffabile e inaccessibile si trova il mondo della luce pura, la terra della luce pura, con tre immense regioni:

1) la regione del tesoro della luce ove sono raccolte le anime che ricevettero i misteri; quivi si trovano le emanazioni e gli ordini con i sette amen, le sette voci, i cinque alberi, i tre amen, il fanciullo del fanciullo, i dodici salvatori preposti ai dodici ordini, i nove custodi delle tre porte del tesoro della luce;

2) vi è poi la regione di destra o luogo della destra con sei grandi principi aventi il compito di estrarre dagli eoni e dal cosmo inferiore le particelle di luce e ricondurle nel tesoro; grande messaggero è Jeu, detto pure primo uomo, vescovo della luce,provveditore del cosmo inferiore;

3) la terza è la regione di mezzo nella quale troviamo sei grandi entità di maggiore spicco: 1) Melchisedec il grande ricevitore della luce; 2) il grande Sabaoth detto anche padre di Gesù in quanto prese la sua anima e la gettò nel grembo di Maria; 3) il grande Jao avente al suo servizio 12 diaconi dai quali Gesù trasse le anime dei 12 apostoli; 4) il piccolo Jao, dal quale Gesù prese una forza luminosa e la gettò nel grembo di Elisabetta per la nascita di Giovanni Battista, suo precursore; 5) il piccoloSabaoth; 6) al di sopra di questa entità eccelle la vergine luce giudicatrice delle anime e quindi dispensatrice di felicità eterna e di tormenti: al suo servizio vi sono i ricevitori, sette vergini luminose con quindici assistenti.



All'inizio del tuo topic parli della cosmogonia.
Guarda nella pratica del sciamanesimo

Lo sciamano viaggia nella realtà non ordinaria in quelli che sono chiamati il Mondo di Sotto e il Mondo di Sopra e, a volte, in parti del Mondo di Mezzo. Il Mondo di Sotto è un mondo immateriale percepito esistere sotto la superficie della Terra e si raggiunge scendendo per un Tunnel. Il Mondo di Sopra è un mondo etereo che esiste dall’altro lato del cielo, cioè oltre l’universo fisico; vi si accede passando per un varco nelle nubi o nella volta del cielo. Il Mondo di Mezzo è il mondo dell’esistenza umana, che ha pure una sua dimensione spirituale o non ordinaria



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MessaggioInviato: 22/02/2015, 18:09 
Rileggere alcuni aspetti del Cristianesimo

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Un quadro contraddittorio

In un suo recente articolo intitolato “E’ in atto una campagna anti-cristiana per sradicare ciò che resta del senso religioso”, 2014, il Professor Francesco Lamendola denuncia la crociata contro il Cristianesimo a favore di un’ideologia materialista ed atea. Che la nostra società sia dimentica del sacro è indubbio.

Nella sua polemica contro filosofastri contemporanei, tardo-marxisti, tardo-nietzschiani, tardo-freudiani, l’autore dipinge un ritratto icastico di codesti stanchi epigoni. “Sono figure, in fondo, folcloristiche e tutto sommato pochissimo interessanti: accettarli come interlocutori in un serio dibattito culturale significa conferire loro una dignità intellettuale che non possiedono e alimentare l’arroganza, il narcisismo e la spavalda faciloneria che costituiscono il loro abito mentale. Essi, semmai, rappresentano dei buoni esempi di quel che si intende per supponenza dello scientismo; degli esempi in negativo di tutto ciò che non è autentico spirito scientifico né autentico senso storico, perché della scienza e della storia essi vedono sono quel che fa loro comodo vedere e negano o travisano con la massima impudenza tutto il resto. Sono pertanto dei faziosi, dei partigiani, dei militanti di un’ideologia totalitaria che si cela dietro una serie di formule, facili ed accattivanti, di sapore libertario e di largo smercio presso un pubblico che non va troppo per il sottile sul piano intellettuale”.

E’ fantastico: questo è anche il ritratto perfetto, l’ipotiposi dei negazionisti!

Il discorso, però, è più complesso di quanto si potrebbe pensare: rifuggirei da una schematica e tranquillizzante opposizione tra i buoni (i Cristiani, anzi i Cattolici) ed i cattivi (atei, agnostici, massoni...). Si può solo concordare con il Nostro quando demolisce l’idealizzazione del paganesimo gioioso e solare: l’età antica, come ogni epoca umana (umana?) è un groviglio inestricabile di bene e di male. Con i monumenti letterari, filosofici, artistici, scientifici… , alte testimonianze del mondo classico, stridono le efferatezze delle guerre, dei giochi gladiatori, delle stragi, della schiavitù…

Tuttavia ciò non vale forse anche per il Medioevo cristiano? Monasteri in cui pazienti amanuensi copiavano i testi antichi, chiese impreziosite da mosaici e da affreschi, eccelse opere d’arte... : la media tempestas fu un’età splendida, eppure... Eppure accanto a questi fasti, come in un dittico, si assiepano orrori e bugie innominabili: l’omicidio di Ipazia su istigazione di Cirillo, vescovo di Alessandria, le pie frodi di alcuni padri della Chiesa, le menzogne di Eusebio, le persecuzioni ai danni di Pagani, Manichei, Ebrei, Ariani dopo l’editto di Tessalonica, promulgato da Teodosio il Grande nel 380 d.C. fino alla simonia ed alla corruzione esecrate da Dante, fino al Tribunale dell’Inquisizione... La Chiesa cattolica non vanta molti rivali, quanto a numero di vittime: dalle persecuzioni dei Donatisti (cristiani ostili a qualsiasi collaborazione con l’Impero) sino alle atroci carneficine perpetrate dagli Ustascia cattolici in Jugoslavia, è difficile contare quanti uomini e donne furono massacrati in nome di Cristo.

Eppure è doveroso tessere un elogio del Cristianesimo: qui mi riferisco per lo più alle chiese ariane che furono di solito migliori della rigida chiesa nicena (cattolica dall’anno 867). Ariano fu il re degli Ostrogoti Teodorico che si adoperò per una coesistenza pacifica tra Ariani (i Goti) e Niceni (gli Italici). Il suo progetto fallì soprattutto a causa dell’intrigante diplomazia bizantina.

La sconfitta degli Ariani

Non dimentico che la Chiesa celtica è in nuce ariana: il suo patrimonio culturale è notevole. La Chiesa celtica, che sa integrare la tradizione gaelica, è costretta ad assoggettarsi a Roma con il sinodo di Whitby del 664 d.C. Mi pare che l’Arianesimo, secondo cui Cristo è una creatura intermediaria tra Dio-Padre e l’umanità, offra una dottrina non solo un po' più aderente agli Evangeli, ma pure estranea ai cervellotici dogmi del simbolo niceno-cattolico.

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Con Costantino, lo scaltro e spregiudicato imperatore che vede nella religione un instrumentum regni, benché egli riceva il battesimo, in articulo mortis, secondo il rito ariano, la Chiesa nicena vince la prima battaglia. Vince la guerra – come è noto – con Teodosio. Tuttavia la Chiesa dal IV secolo in poi è ancora “cristiana”? Non si avvia piuttosto a trasformarsi in un’istituzione che, tra alti e bassi, con persone sia degne sia indegne, mira ad un potere culminato nella granitica teocrazia del Basso Medioevo, nello sterminio di altri cristiani “eretici”, nella logorante lotta con l’Impero?

Le acque sorgive del Cristianesimo scorrono nelle correnti esoteriche ed eretiche, quelle che alimentano l’immortale poesia di Dante (fu cristiano in senso stretto?) o l’arte sublime di Michelangelo. La Chiesa ufficiale con il passare dei secoli si secolarizza ed il suo tesoro, in buona parte ereditato dall’Urbe pagana, si disperde. Certo, alcuni vescovi, cardinali e papi sono mecenati, ma il Vaticano, in età moderna, è ormai una sontuosa monarchia retta per lo più da pontefici fatui: mi chiedo che cosa sia rimasto del Cristianesimo, ammesso che tale termine abbia un significato univoco e non lo ha.

Il Cristianesimo primitivo è quello dei Nazirei cui subentra l’audace rielaborazione soteriologica di Shaul-Paolo. Nei secoli seguenti la religione, impropriamente definita cristiana, si impone nell’Impero romano.

Tra IX e XI secolo il Cristianesimo si divide tra Cattolici ed Ortodossi: quali sono i “veri” cristiani?

La storia del Cristianesimo è costellata di luoghi comuni: è assodato che le persecuzioni contro i proseliti del nuovo credo non furono feroci, a differenza di come le hanno enfatizzate certi romanzi e film pseudo-storici quali “Quo vadis?”

Diocleziano tenta di estirpare la superstitio, ma le persecuzioni nella parte orientale dell’Impero sono piuttosto blande, anzi il Cesare Galerio si decide nel 311 d.C. a promulgare l’editto di Serdica con cui si riconosce la liceità di tutte le religioni monoteiste. In fondo sacrificare agli dei significa solo bruciare qualche grano d’incenso di fronte all’effigie del principe. La celebrazione dei martiri più che altro alimenta l’infocata retorica degli apologeti. La teologia cristiana successiva, però, accantona gran parte della polemica anti-pagana per recuperare idee e valori della cultura classica: è ancora cristiana?

Così Agostino media tra Platone e Cristo: si inventa l’anima immortale, l’inferno, il peccato originale, anche se nella Bibbia non si trova neppure un cenno a tale macula primigenia. Sta nascendo una nuova filosofia denominata, a torto, cristiana. E’ fondamentale il contributo del vescovo d’Ippona che nel "De civitate Dei” fornisce i capisaldi ideologici al C., mentre le “Confessioni” (sopravvalutate, se si escludono i brani sulla memoria e sul tempo, il libro è poca cosa), sembrano ripercorrere più una carriera ecclesiastica che un’esperienza interiore.

I cliché interpretativi più stucchevoli riguardano Costantino: non esiste alcun editto di Milano emanato nel 313 d.C., ma una circolare applicativa del provvedimento voluto da Galerio. Costantino non inventa il monogramma cristologico, contrassegno più antico. Favorevole ai Niceni e, pur con qualche retromarcia agli Ariani, vede nelle varie comunità cristiane delle possibili alleate nel consolidamento del suo potere. Profondamente pagano, Costantino, prima della battaglia di Ponte Milvio, scorge nel firmamento la costellazione del Cigno: ecco spiegata la pia leggenda della Croce e la frase “In hoc signo vinces”.

La cosiddetta “pace della Chiesa” attribuita ad un Costantino, uomo della Provvidenza, coincide con le più crudeli vessazioni nei confronti di tutte quelle comunità cristiane che in ottemperanza degli insegnamenti evangelici, rifiutano ogni compromesso con le autorità di un mondo il cui Principe (Arconte) è Satana.

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Potrei continuare a snocciolare altre distorsioni sulla storia del C., a sfatare altre storie edificanti, ma mi fermo qui, perché vorrei riprendere la questione centrale. Ha senso evocare una una campagna anti-cristiana per sradicare ciò che resta del senso religioso, dal momento che il concetto di C. è tanto controverso?

Questa etichetta si può attaccare un po’ a tutto ed al contrario di tutto: dal Cattolicesimo alle fanatiche congregazioni statunitensi, dai Testimoni di Geova alla sparuta comunità tedesca di cristiani vegetariani. Riferirsi ad una crociata anti-cristiana mi pare una semplificazione, tanto più riduttiva quanto più il quadro è complesso e contraddittorio.

Ammettiamo pure per assurdo che la Chiesa di Roma non sia almeno in uno dei suoi vertici pesantemente coinvolta nel mondialismo più empio che ateo, anche per mezzo del presente gesuitico papa, si può ritenere che essa custodisca il senso del sacro o, nel migliore dei casi, non è oggi una specie di sindacato dei poveri e dei derelitti? Anche qui, però, le incongruenze sono colossali: infatti, mentre prelati e sacerdoti si sgolano per invocare la giustizia, il rispetto per il creato, l’amore per la verità e tante altre belle cose, non solo non accennano mai alle questioni decisive (geoingegneria clandestina, potere delle banche, élites sataniste…), ma soprattutto agiscono nella direzione opposta.

Il Vaticano è una costola della C.I.A., una protesi della N.A.S.A., un’articolazione della N.A.T.O. Ha interessi enormi nel mondo finanziario e persino nell’industria bellica, attraverso l’Opus Dei, lo I.O.R. e le banche cattoliche. E’ favorevole alle sementi transgeniche, alle vaccinazioni, alla medicina ufficiale. Sostiene i governi totalitari, come quelli italiani. Coopera con criminali come Kissinger o Obama. Propaga le menzogne sui cambiamenti climatici dovuti al biossido di carbonio.

L’ateismo di Michel Onfray e sodali è risibile, quando si pensa al sacrilego “culto” degli Oscurati, questo sì foriero di sradicamento del sacro come del profano, insulto allo Spirito come alla Natura. Fino ad oggi non si è levata ancora, all’interno delle chiese cristiane o sedicenti tali, una sola autorevole ed intrepida voce contro la cupola globalizzatrice, a difesa della vita, della verità, dei valori spirituali.

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 Oggetto del messaggio: Re: Essere Gnostici - Fiero di essere Eretico
MessaggioInviato: 22/02/2015, 19:29 
Cita:
Così Agostino media tra Platone e Cristo: si inventa l’anima immortale, l’inferno, il peccato originale, anche se nella Bibbia non si trova neppure un cenno a tale macula primigenia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Essere Gnostici - Fiero di essere Eretico
MessaggioInviato: 08/03/2015, 00:10 
Gli Esseni: un popolo silenzioso e mirabile
Franco Libero Manco

Al tempo di Gesù la Palestina pullulava di movimenti e sette religiose.

Tra queste gli Esseni, un movimento spirituale di derivazione ebraica tra i più conformi ai dettami della legge dei grandi profeti.
La loro presenza storica va dal 2° sec. a.C. al 1° secolo d.C.

La scomparsa degli Esseni resta un mistero.

Ci fu una qualche osmosi tra gli Esseni e il cristianesimo primitivo.

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Molti divennero cristiani col nome di Ebioniti e Nazorei. S. Epifanio dice che gli Esseni erano vegetariani ed Egisippo dice che Pietro essendo Nazireo era di conseguenza vegetariano come Giovanni, Giacomo e Stefano.

Filone scrive: “Sono votati interamente al servizio di Dio e non sacrificano animali”.

Simone, prima di essere discepolo di Gesù, era discepolo di un certo Dositeo che era Esseno. Pare che Giovanni Battista abbia avuto contatti con gli Esseni e che lo stesso Giovanni evangelista prima di essere discepolo di Gesù sia stato discepolo di Giovanni Battista.

Plinio il Vecchio chiama questo popolo silenzioso e mirabile.

Si presume che gli Esseni fossero circa 4000 ...

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La loro filosofia è riportata oltre che da molti cronisti del tempo anche nei famosi manoscritti, in paleoebraico ed aramaico, composti da 800 rotoli e 15.000 frammenti, prodotti tra il 170 a.C. ed il 60 d.C. trovati nel 1947 in 30 grotte a Qumran nei pressi del Mar Morto, quartiere esseno sul Sion dove Gesù celebrò l’Ultima Cena.

Gli Esseni vivevano, pensavano, pregavano ed operavano allo stesso modo di Gesù per questo è plausibile pensare che Gesù abbia seguito o abbia risentito di questo movimento.

Alcuni Padri della Chiesa Latina e Greca affermavano che Gesù, come tutti gli uomini spirituali del tempo, si astenevano dal mangiare carne. C’è una profonda analogia tra il pensiero di Gesù con quello degli Esseni, e se questi erano vegetariani è ragionevole supporre che anche Gesù lo fosse, anche perché diversamente gli Esseni incarnerebbero un sentimento di rispetto, carità e compassione più elevato di quello di Gesù che limita tale sentimento ai soli membri della specie umana.

Nel “Vangelo degli Esseni” vi sono molte similitudini con i Vangeli canonici: “L’amore è paziente, gentile, tutto sopporta, l’amore è più forte della morte…” Le tre grandi virtù dell’uomo: la fede, la speranza e l’amore, ma l’amore è la più grande di tutte. “Se uno dice, ‘amo il Padre Celeste ma odio mio fratello’ è un bugiardo: se non ama suo fratello che vede come potrà amare il Padre Celeste che non vede”? Altre analogie con lo spirito dei Vangeli: la santificazione dei pensieri, la povertà, l’abbandono in Dio.

Per gli Esseni essere benevoli verso gli animali era una regola di vita. Significativo era il giuramento che l’adepto doveva pronunciare: “Giuro di adorare ed onorare Iddio, di serbare giustizia e carità alle sue creature, di non nuocere a nessuno…” Furono il primo popolo che condannò la schiavitù. Non mangiavano carne né bevevano liquidi fermentati. Suonavano vari strumenti musicali. Giuseppe Flavio dice che erano longevi, che i più di essi superava i 100 anni e che a motivo della loro semplicità di vita godevano di ottima forza ed una notevole resistenza alle fatiche.

Professavano la carità verso gli indigenti. Erano guaritori, esorcisti per imposizione delle mani. Si chiamavano i poveri in spirito, misericordiosi. La loro casa era aperta a tutti.

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Edmond Bordeaux Szekerly, professore di filosofia e psicologia Sperimentale in Francia, sosteneva che Gesù fosse un membro della setta essena.

Fondatore nel 1928 della Società Biogenica internazionale, con l’aiuto di Monsignor Mercati ebbe accesso agli archivi segreti del Vaticano, nonché agli archivi del monastero benedettino di Montecassino, scopre antichi manoscritti originali ed inalterati che traduce dall’aramaico e assembla in “Il vangelo di pace di Gesù”, “I libri esseni sconosciuti”, “I rotoli dispersi della comunità essena”, “L’insegnamento degli eletti”.

Pitagora può essere considerato il fondatore dell’ordine degli esseni. Gli esseni infatti venivano chiamati neopitagorici e incarnavano le regole del grande filosofo. In sostanza si può dire che pitagorismo, essenismo e cristianesimo costituiscano diverse fasi di un unico movimento.

Gli Esseni sono i custodi di un modo di vita originale, ancestrale, in armonia con la Madre e con tutti i regni. Attraverso i secoli, la loro preoccupazione rispetto all’equilibrio è sempre stata la stessa. Oggi più che mai, il loro modo di vedere il mondo deve essere conosciuto e proposto affinché un altro futuro sia possibile per tutti.

Essere Esseni: un’altra visione del mondo

“Il modo con cui guardiamo il mondo agisce su noi stessi e sul mondo.”

” Gli Esseni sono i custodi di un modo di vita originale, ancestrale, in armonia con la Madre e con tutti i regni. Attraverso i secoli, la loro preoccupazione rispetto all’equilibrio è sempre stata la stessa. Oggi più che mai, il loro modo di vedere il mondo deve essere conosciuto e proposto affinché un altro futuro sia possibile per tutti.

Essere Esseno: un’arte di vivere diversamente

“Un Esseno desta i suoi sensi per percepire il mondo così com’è, grazie alla pratica della meditazione e della disciplina specifica tramite la sua tradizione.

E’ un addestramento, un’arte di vivere.

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Un materialista vedrà il mondo con i sensi materialistici della tradizione, della credenza, della religione.

Parlare di “religione materialistica” non è una provocazione, poiché una religione è qualcosa che collega gli esseri in una percezione comune del mondo. Un cristiano, un musulmano, un buddista vedrà il mondo secondo i sensi formati dalla sua cultura. È la stessa per tutti i popoli.

Un Esseno cerca di raggiungere la percezione universale, quella che è libera dalle credenze elaborate dagli uomini, ma che attinge direttamente all’origine della Natura Vivente e nell’aura dei grandi Maestri.

Questa volontà di percepire il mondo così come è e di destarsi in una coscienza superiore dà tutta la sua originalità alla saggezza ed all’arte di vivere Essenica.

Il modo con cui osserviamo il mondo agisce su noi stessi e sul mondo, sul nostro ambiente, sulla nostra qualità della vita.

Un materialista non vede il mondo nello stesso modo di un cristiano. Questa percezione non è neutrale: genera una coscienza, una convinzione, una determinazione, un atteggiamento, un comportamento, delle pratiche di vita, delle relazioni. Dal punto di vista delle terapie Esseniche, si può anche parlare di “patologia”, di “malattia”, di sregolamento, di possesso, d’invasione.

Cosa pensare di uomini e di donne che, in nome di una credenza nel Dio dell’amore, sono arrivati ad uccidere e bruciare milioni di donne e di bambini innocenti nel corso di guerre di religioni? Cosa pensare di uomini e di donne che, per soddisfare delle bisogni fabbricati ed un modo di vita artificiale, arrivano ad inquinare un pianeta ed a distruggere completamente delle specie?

All’origine, si tratta di una massa inconsapevole sia di cristiani, che di materialisti o di tifosi di calcio, e quando arriva uno Stalin, un Mao Tsé Toung, un hooligan: tutto crolla. In questa massa incosciente, l’uno resterà passivo, un altro passerà anche all’azione sotto l’impulso di quello che è appena emerso. Andrà fino alla fine della percezione culturale del mondo che coinvolge questo stesso capo, e di come lui lo capisce. L’umanità conoscerà poi le conseguenze materiali della visione del mondo portata da questi stessi esseri.

Un Esseno cerca di destare la sua percezione in ciò che è vero e puro. Ciò è una volontà, anzi un motore nell’istruzione Essena.

Un Esseno non crede ad una cosa perché è affermata, adottata come essendo vera da milioni di esseri. Se mette in pratica una cosa, è perché nel suo essere più intimo, più sacro, ne fa l’esperienza e ciò desta la risonanza con il libro della Natura Vivente e la saggezza che tutti i giorni scrive questo libro.

La verità è sempre universale e non ha come virtù di separare gli esseri, bensì di collegarli. Un Esseno cerca l’unione. Quest’unione deve inizialmente esistere nei piani superiori della coscienza e della comprensione; è soltanto in seguito che essa può scendere attraverso le relazioni ed il corpo fisico.

Un Esseno cerca naturalmente di comprendere e di destarsi davanti alla visione di un cristiano, di un materialista o di un comunista. Non respinge ciò che vede, ma cerca di percepirne la saggezza, il senso profondo. Resterà calma se percepirà una chiusura e sarà caloroso e generoso se percepisce una possibilità di dialogo.

Nel silenzio e nella parola dell’Esseno vive la generosità.”

http://crepanelmuro.blogspot.it/2015/03 ... oso-e.html



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