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 Oggetto del messaggio: Il Cristo Storico di Veritas
MessaggioInviato: 07/11/2009, 07:36 
Tesi a confronto


Dunque, arrivati a questo punto del dibattito e vista l'inconciliabilità delle vari posizioni sin qui espresse, penso che valga la pena riassumere lo "stato dell'arte", a beneficio di coloro che leggono e che hanno difficoltà a riassumere le varie posizioni.


1 - Tesi cristiana di un unico carattere storico: Gesù di Nazareth.

E' questa la tesi che attualmente la fa da padrona, in virtù dei 19 secoli trascorsi alla mercè del totale 'magistero' catto-cristiano ed a cui si dovevano adeguare, volenti o dolenti, tutti i sudditi dei vari stati oligarchici, a cominciare dallo Stato Pontificio, di gran lunga il più reazionario di tutti, vista la paura del 'santo' clero circa ciò che sarebbe potuto accadere se il 'sacro' inganno fosse stato scoperto e fosse diventato di dominio pubblico (quasi sicuramente pochi lo sanno, ma il clero 'volpino' ha già pronta la sua 'giustificazione' innocentista, qualora che un'eventualità del genere dovesse verificarsi!). Questa tesi è accettata, correntemente, da più di un miliardo di fedeli, sudivisi tra le varie chiese 'cristiane'.

2 - Tesi italiana(*) di un unico carattere storico: Giovanni di Gamala.

Questa tesi è nata in Italia, sotto la spinta dell'iniziativa di Luigi Cascioli, il quale è arrivato addirittura a fare 'guerra' al Vaticano, dietro l'accusa di 'sfruttamento della credulità popolare'. Secondo tale tesi, Gesù di Nazareth non sarebbe mai esistito, mentre, al contrario, sarebbe esistito Giovanni di Gamala, un personaggio di cui nessuno storico parla: nè cristiano, nè ebreo, nè pagano. Per i sostenitori di tale tesi, il falsari che diedero origine al culto cristiano chiamarono la presunta figura storica Giovanni di Gamala, con il nome Gesù Cristo. La tesi gode attualmente di un modestissimo seguito tra quelli che vengono chiamati correntemente, in ambito Internet, gli 'arpiolidi': aggettivo che deriva da Arpiola di Mulazzo, il nome della località in cui si è tenuto un convegno ufficiale tra i maggiori sostenitori di tale tesi.

3 - Tesi di Veritas di due caratteri storici: Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala.

Tale tesi, attualmente sostenuta dal solo Veritas, anche se non mancano 'simpatizzanti', contempla l'esistenza storica di entrambi i personaggi di cui sopra. Questa tesi ritiene che il carattere fittizio 'Gesù Cristo' sia stato ottenuto per somma letteraria (o sincretica) di due caratteri storici ben distinti: Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala: più esattamente dalla 'sovrapposizione' sincretica della prima figura sulla seconda. In base a quanto sostenuto dal fondatore di tale tesi, Gesù di Nazareth, pur essendo realmente esistito, fu tuttavia un carattere totalmente diverso da quello 'commercializzato' dal santo clero falsario oltre 19 secoli fa. Insieme a lui molti dei personaggi che la tesi precedente eslcude (tesi Giovanni di Gamala), sono realmente esistiti, pur caratterizzati anch'essi da profili storici nettamente diversi da quelli elaborati dai padri falsari di 19 secoli fa. Gesù di Nazareth, intorno al suo 66° anno di età, venne giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda (oggi Lud), situata a circa 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Insieme a lui venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso.

Per ciò che attiene il secondo personaggio, il suo profilo non si discosta di molto da quello elaborato e sostenuto dagli 'arpiolidi', vale a dire che egli fu un figlio (forse il primogenito) di Giuda il Galileo, discendente asmoneo e quindi con pretese di legittimo pretendente al trono di Israele, visto che gli Asmonei furono gli ultimi, legittimi regnanti di Israele, prima che l'idumeo Erode il Grande usurpasse loro il trono. Sempre secondo questa tesi, Giovanni di Gamala sarebbe stato arrestato in seguito a dei tumulti (la cui narrazione venne espunta dalla Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio e sostituita dal 'testimonium flavianum') scoppiati verso la fine del mandato di Pilato in Giudea. Dopo essere stato processato da un tribunale romano, Giovanni di Gamala venne condannato alla croficissione, insieme ad alcuni suoi compagni di 'avventura' catturati insieme a lui (probabilmente più dei due 'ladroni' citati nei vangeli canonici).


Saluti

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Nota:

(*) - la tesi 'negazionista' (negazione della storicità della figura nazarena) imperante nel mondo anglossassone, non contempla la figura di Giovanni di Gamala, dal momento che essa è meno attestata di quella dello stesso Gesù di Nazareth. Secondo tale tesi, l'inventore del cristianesimo sarebbe stato l'imperatore Costantino I, coadiuvato da un 'team' di esperti, tra cui spicca la figura di Eusebio di Cesarea, ritenuto il falsario per eccellenza. Sebbene caratterizzata attualmente da numerose 'varianti', che tuttavia non si discostano molto da quella 'storica', tale tesi gode dell'attenzione di vari scrittori moderni, tra cui la celebre Acharya S.

Veritas

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MessaggioInviato: 07/11/2009, 08:18 
Cita:
Messaggio di Veritas
Tale tesi, attualmente sostenuta dal solo Veritas, anche se non mancano 'simpatizzanti', contempla l'esistenza storica di entrambi i personaggi di cui sopra.


SIMPATIZZO [^] [^] [^]



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MessaggioInviato: 07/11/2009, 13:27 
Errata corrige

Cita:
....Sempre secondo questa tesi, Giovanni di Gamala sarebbe stato arrestato in seguito a dei tumulti (la cui narrazione venne espunta dalla Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio e sostituita dal 'testimonium flavianum')



"..venne espunta dalla Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio.."


Chiedo scusa per il 'lapsus'. In realtà si trattò di Antichità Giudaiche dello stesso autore.



Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 07/11/2009, 13:30 
Cita:
peppe ha scritto:

Cita:
Messaggio di Veritas
Tale tesi, attualmente sostenuta dal solo Veritas, anche se non mancano 'simpatizzanti', contempla l'esistenza storica di entrambi i personaggi di cui sopra.


SIMPATIZZO [^] [^] [^]



OK!...Un buon punto di partenza!.. [;)]


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 07/11/2009, 16:33 
per Veritas


Gesù di Nazareth, intorno al suo 66° anno di età, venne giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda (oggi Lud), situata a circa 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Insieme a lui venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso.

Ma Tommaso (Theuda)detto didimo,non era il fretello di Giovanni di Gamala?
Che strano:un altro Tommaso,un altro didimo,un messia diverso !!


Ultima modifica di leviatan il 07/11/2009, 17:17, modificato 1 volta in totale.

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QUOTO IL 3D !


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MessaggioInviato: 07/11/2009, 18:37 
Cita:
Sig. Leviatan scrive:
per Veritas


Gesù di Nazareth, intorno al suo 66° anno di età, venne giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda (oggi Lud), situata a circa 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Insieme a lui venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso.

Ma Tommaso (Theuda)detto didimo,non era il fretello di Giovanni di Gamala?
Che strano:un altro Tommaso,un altro didimo,un messia diverso !!



Complimentandomi con l'attenta osservazione del Sig. Leviatan, sono incuriosito dalla risposta del Sig. Veritas.

Un caro saluto


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MessaggioInviato: 07/11/2009, 19:06 
Cita:
leviatan ha scritto:

per Veritas

Gesù di Nazareth, intorno al suo 66° anno di età, venne giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda (oggi Lud), situata a circa 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Insieme a lui venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso.

Ma Tommaso (Theuda)detto didimo,non era il fretello di Giovanni di Gamala?
Che strano:un altro Tommaso,un altro didimo,un messia diverso !!



"..Ma Tommaso (Theuda) detto didimo, non era il fretello di Giovanni di Gamala?"

Dipende dalla tesi che uno desidera 'sposare'.... Prova a dare un'occhiata agli Atti di Tomaso, così forse potrai renderti conto di persona a chi fosse gemello Giuda. (Didimo Giuda Tomaso)

Gesù, tra i fratelli, ne aveva uno che si chiamava Giuda..Non ti sembra una 'coincidenza' un po' strana?...Gli eruditi di tutti i tempi si sarebbero dovuti chiedere come mai i santi falsari avvertirono l'esigenza di mistificare il fatto che Giuda fosse stato il fratello gemello di Gesù, al quale assomigliava come due 'gocce d'acqua' (Atti di Tomaso).

Ovviamente, la spiegazione più logica è quella che così facendo si cercò di salvare la 'perpetua' verginità della Madonna, la quale, tra l'altro, ebbe anche un terzo figlio: Giacomo il minore (o 'Giacomino'), detto anche il 'Giusto', perchè tutti quelli che appartenevano alla setta a cui egli apparteneva, erano chiamati i 'Giusti'. Tuttavia, nella decisione di rendere Giuda Tomaso un gemello 'apolide', pesò molto anche l'aspetto teologico, innestato sulla figura di Gesù il Nazareno.

Da tenere presente, inoltre, che l'attributo Theuda NON venne applicato a Giuda Tomaso, ma ad un altro apostolo. Si trattò, praticamente, di una sorta di 'fattore ereditario'!


Saluti


Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 07/11/2009, 19:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/11/2009, 20:04 
Cita:
Sig. Veritas scrive:

"..Ma Tommaso (Theuda) detto didimo, non era il fretello di Giovanni di Gamala?"

Dipende dalla tesi che uno desidera 'sposare'.... Prova a dare un'occhiata agli Atti di Tomaso, così forse potrai renderti conto di persona a chi fosse gemello Giuda. (Didimo Giuda Tomaso)


Per conoscenza.


Il racconto delle imprese dell’apostolo Tommaso, negli Atti di Tommaso scritto probabilmente in Siria nel secolo III, è il primo a presentare la nota leggenda per cui l’apostolo Tommaso sarebbe stato missionario in India; una delle caratteristiche più notevoli dell’opera è che afferma che Tommaso era il fratello di Gesù: il nome “Tommaso” è l’equivalente aramaico della parola greca Didymos, che significa “gemello”, quindi Tommaso sarebbe stato il gemello di Gesù altrimenti noto come Giuda (Marco 6.3) o Didimo Giuda Tommaso.
Ci si potrebbe chiedere come i primi cristiani abbiano potuto pensare che Gesù avesse un fratello gemello. Se sua madre era vergine e Gesù fu presumibilmente l’unico figlio di Dio da lei partorito, come poté allo stesso tempo partorire un fratello mortale, suo gemello e per di più
identico? Purtroppo nessuno dei testi che presenta o presuppone la tra-
dizione ci aiuta a rispondere,
Conosciamo tuttavia situazioni simili nell’antica mitologia greca e
romana, esempi del figlio di un dio nato da una mortale che ha un fra-
tello gemello il cui padre è un mortale. Il caso più noto è quello del gre-
co Eracle (Ercole per i Romani), il cui gemello mortale era Ificle. La sto-
ria del loro concepimento affascinò i narratori antichi: una donna di
nome Alcmena aveva concepito un figlio da suo marito, Anfitrione, ma
poi risultò irresistibilmente affascinante agli occhi del dio Zeus, che sce-
se sullà terra e fece l’amore con lei in forma umana, cioè con le sembianze di Anfitrione. La donna non conobbe mai la differenza: nel suo grembo si svilupparono due bambini che poi vennero alla luce, uno figlio di un mortale, l’altro figlio di un dio.
Forse i Siriani che ritenevano Tommaso una figura di fratello ge-
mello di Gesù escogitarono una soluzione simile, cioè che Giuseppe e
Maria avessero concepito un bambino tramite rapporto sessuale e che
dopo (o forse prima) lei avesse concepito grazie allo Spirito Santo? Non
si può obiettare che questo non venga detto nel Nuovo Testamento: ri-
cordiamoci che questi cristiani un Nuovo Testamento non l’avevano!
In ogni caso, gli Atti di Tommaso narrano le avventure di Tommaso,
il fratello di Gesu, durante il suo viaggio verso l'India e poi nella missio-
ne in quella terra. La trama e alquanto basilare: gli apostoli tirano a sorte per decidere chi andrà in quale regione a diffondere il Vangelo, e l’India
capita a Tommaso, che dice ai suoi compagni che e l'ultimo posto sulla
terra in cui vorrebbe andare: «Mandatemi dovunque volete, ma da
un’altra parte. Io dagli Indiani non ci vado!» Ma Gesù, che è asceso al cielo, ha in mente altri piani per il suo ge-
mello mortale. Un mercante indiano arriva a Gerusalemme cercando
un bravo falegname per costruire un castello per il re dell’India. Gesù
scende dal cielo in forma corporea, compare al mercante e gli dice che
ha uno schiavo che sarebbe l’ideale per quel lavoro (dopotutto era stato
per anni apprendista di suo padre, il falegname Giuseppe). Gesù scrive
un atto di cessione al mercante, che quindi va da Tommaso e gli chiede
se è lo schiavo di Gesù, e Tommaso non ha altra scelta che rispondere
sinceramente: «Sì, egli è il mio Signore». L’affare è fatto: Tommaso vie-
ne portato in India.
La narrazione è finalizzata a mostrare che Tommaso, come gli altri
apostoli, ha il potere soprannaturale di operare miracoli (può predire il futuro, espellere demoni, curare i malati, resuscitare i morti), ma anche che una fonte di potere soprannaturale, e di fatto anche di qualunque rapporto corretto con Dio, deriva da una vita di rinuncia, priva di qual siasi attività sessuale persino in un contesto matrimoniale. In uno degli episodi più interessanti all’inizio del testo, Tommaso e il suo mercante- datore di lavoro giungono nella città di Antiochia in tempo per un grande banchetto nuziale. Il re della città ha una sola figlia, che quel giorno è data in sposa, e tutti sono invitati a partecipare. Tommaso re sta coinvolto piuttosto controvoglia nelle procedure e gli viene chiesto di benedire la lieta coppia di sposi novelli, visto che stanno per consumare il matrimonio nella camera nuziale, portando così prosperità e un radioso futuro alla vita della comunità.
Dopo la sua preghiera, alquanto evasiva, in cui chiede al Signore Gesù di «dar loro ciò che li aiuta, che gli fa bene e che è vantaggioso per loro», Tommaso si allontana con gli altri ospiti, in modo che la sposa e il marito possano dare il via ai festeggiamenti privati. Allora il marito alza la tenda della camera nuziale per prendere l’amata tra le sue braccia, ma la trova a parlare con Tommaso, o almeno con qualcuno che sembra proprio lui. Inutile dire che la cosa crea un po’ di costernazione, non solo perché il marito ha atteso bramosamente il momento ma anche perché ha appena visto Tommaso andarsene e non riesce a capire come sia riuscito a rientrare nella stanza.
Si scopre infine che non si tratta di Tommaso ma del suo gemello identico, Gesù, sceso dal cielo per persuadere marito e moglie ad aste nersi dal consumare il matrimonio: «Se vi astenete da questo sozzo rap porto, sarete templi santi e puri, privi di afflizioni e turbamenti, noti e ignoti, e non sarete coinvolti nelle preoccupazioni della vita e dei figli, che finiscono nella distruzione» (Atti di Tommaso 12). Gesù prosegue col dimostrare che i figli sono un peso enorme e che diventano o posse duti dai demoni e malati o fannulloni destinati a peccati nefandi e alla peggiore condanna. È meglio, sostiene, astenersi del tutto dal sesso e vi vere una vita di purezza, che non metterà al mondo altri peccatori, ed essere sposati solo ed esclusivamente a Dio.
Come ci si potrebbe aspettare da un’opera cristiana, Gesù è del tutto persuasivo e convince immediatamente la coppia. Per tutta la notte «essi si trattennero dalla sozza lussuria», con grande dispiacere del re che giunge il mattino dopo e trova la figlia lieta e illibata. Come dice lei stessa al padre: «Ho rinunciato a questo marito e a queste nozze [ perché ho contratto un matrimonio diverso. Non ho avuto alcun rapporto coniugale con un marito temporaneo, che finirebbe nel pentimento e nell’amarezza d’animo, perché sono stata unita al mio vero marito» (Atti di Tommaso 14). Su tutte le furie, il re dà l’ordine di arrestare Tommaso, «quello stregone», ma troppo tardi: è già salpato.
da "I cristianesimi perduti"

Spero di avervi fatto conoscere un'altra favola che prende luce e spunto da quella principale, cioè quella di Gesù di Nazareth.

Un caro saluto a tutti.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 07/11/2009, 20:14, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 08/11/2009, 09:55 
Per Veritas


Dipende dalla tesi che uno desidera 'sposare'.... Prova a dare un'occhiata agli Atti di Tomaso, così forse potrai renderti conto di persona a chi fosse gemello Giuda. (Didimo Giuda Tomaso)

Sposare? a cosa ti riferisci?Non eri stato tu a dire che i due personaggi ,Gesu' e Giovanni di Gamala erano conciliabili entrambi ?
Ammettiamo!ma che avessero tutt'e e due un fratello che si chiamava Tommaso Didimo Giuda Taddeo mi sembra davvero improbabile!
Gli atti di Tommaso?La prima volta che lo lessi mi soffermai su quell’inno della perla che e’ un vero e proprio inno alla idiozia !
Negli atti di Tommaso non viene mai nominato Taddeo,se ben ricordo!Ma viene nominato Giuda Tommaso
Nei vangeli non si parla mai di Giuda Tommaso ma di un certo Gemello detto Gemello;pertanto Tommaso non lo possiamo considerare un nome di persona!
Nel vangelo di Matteo e Marco (togliendo Tommaso che non e un nome) compare il nome di di Taddeo mentre in quello di Luca compare Giuda di Giacomo e non Taddeo.Come si vede o compare l'uno o compare l'altro.
Pertanto il “Giuda”degli Atti di Tommaso altri non e’ che il Giuda di Giacomo !
Ora se la matematica non e’ una opinione il Taddeo di Matteo e Marco altri non e’ che Giuda di Giacomo ovvero Giuda Tommaso degli atti suddetti.
Ma se Taddeo(Teuda),l’unico storicamente probabile, dovesse risultare l’uomo ucciso da Cuspio Fado ( 44,46) ovvero il fratello di Giovanni di Gamala,come potrebbe essere il “Tommaso” fratello di Gesu’ ucciso a Lidda?

Che casino !!!!

Un saluto


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MessaggioInviato: 08/11/2009, 11:30 
Cita:
Sig. Leviatan scrive:

Che casino !!!!



Ebbene, provo a sintetizzare:

L’uomo che i cristiani identificano con Gesù il Nazareno il Cristo figlio di Dio, era Giovanni di Gamala il Galileo, figlio di Giuda il Galileo che sarà crocifisso nell’anno 36 d. c. dai romani.

Lo spostarsi in ambienti sempre diversi, senza una fissa dimora è la caratteristica tipica del guerrigliero e del sedizioso, motivo per cui successivamente verrà crocifisso.

La sua non era una predicazione rivolta alla pace, come descritta in seguito sotto l’influenza di Paolo di Tarso o chi per lui, ma bensì alla ribellione, cercando di coinvolgere il popolo, aiutato dagli apostoli che corrispondevano ai suoi più stretti collaboratori, cioè i suoi fratelli; esattamente, il ripetersi dell’epopea di Mattatia e dei suoi figli nel 170 circa a. c..

Tra i suoi prodigi figurava quello raccontato dal vangelo di Mc 5,1 dove viene espresso in maniera chiara che la squadra dei discepoli del Cristo era in realtà la banda dei Boanerghes figli del tuono (nel libro del Sig. Giancarlo Tranfo - La croce di spine - chinaski edizioni, si legge a pag. 190, che la giusta traduzione di questa parola potrebbe essere “figli della vendetta") In tale racconto viene espresso, oltre l'odio che i rivoluzionari portavano contro i romani invasori, anche quello che era il loro programma di liberazione della Palestina.

Sia i cinque figli di Mattatia, sia i cinque figli di Giuda il Galileo, tutti subirono una morte violenta.

Giovanni di Gamala aveva tutti i requisiti fin dalla nascita per rivendicare il trono di Israele e sicuramente ci sarebbe riuscito a riconquistarlo se non ci fossero stati i Romani con le loro legioni ad opporsi. In un secolo di storia, la situazione politica si era capovolta. I Romani avevano nel frattempo tolto i loro favori agli Asmonei e dati agli Erodi.


I figli di Giuda il Galileo furono:

Giovanni il Galileo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17".

Chi scrisse il primo vangelo chiamato di Marco ispirandosi al Gesù Cristo fantasioso di Saulo, il San Paolo successivo, lo identificò con l'epopea storica dei Galilei infatti così scrisse:

Non è costui il falegname,il figlio di Maria, il fratello di Giacomo,di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi? (Marco 6,3)

Matteo che copia tale e quale marco scrive:

Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)

Ebbene solo due evangelisti riportano i nomi dei fratelli di Gesù:
perchè non conoscevano le opere di Giuseppe Flavio.

Chi scrisse il vangelo di Luca invece conosceva bene gli scritti di Giuseppe Flavio e si limitò solo a riportare che aveva dei fratelli per non contraddire gli evangelisti precedenti.

Solo con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco e Matteo, confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio, si riesce ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileo.
Questo Marco e Matteo non lo potevano sapere o prevedere.


Successivamente chi scrisse gli atti degli apostoli 5,34, cercò di coinvolgere Gamaliele, un fariseo, un dottore della legge, stimato da tutto il popolo a testimoniare che la famiglia di Giuda il Galileo e i suoi figli non avevano nulla a che fare con il pacifico e mite Gesù Nazareno, ma non ci riuscì, nonostante abbia falsificato sull'ordine cronologico della loro esistenza.

Mentre l'ultimo evangelista Giovanni, cercò di raddrizzare la barca come poteva, cercando di confondere i fratelli con i discepoli.
Sempre per confondere le idee, successivamente i cristiani si chiamarono tutti fratelli tra di loro.


"Dopo questo fatto, discese a Cafarno insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni "(Gv. 2,12).

" i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai" (Gv. 7,3).

" Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui' (Gv. 7, 5)

"Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto." (Gv. 7,10)

" Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: lo salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro»." (Gv. 20,17)

Ma anche al di fuori dei Vangeli non mancano chiari riferimenti ai fratelli:

"Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui (At. 1, 14)


Davanti a tante affermazioni canoniche la Chiesa per sostenere la verginità della madonna sostiene che in aramaico veniva adoperato lo stesso termine per indicare i fratelli ed i cugini stretti e quindi tutti i summenzionati personaggi non sarebbero altro che cugini di Gesù.

Sennonché, i Vangeli, all'origine, sono stati scritti in greco e in tale lingua "fratello" non significa altro che... "fratello"!

La Chiesa vuole imporre in modo morboso la verginità della Madonna attraverso dogmi perché venga cancellata la memoria storica dei fratelli di Gesù e quindi il pericoloso legame, la sovrapposizione, tra il Cristo e la setta essena-zelota rivoltosa dei Galilei di Gamala.


Ognuno di questi personaggi aveva il proprio nome di battaglia perchè in clandestinità e ricercati:

Giovanni il Galileo, Salvatore il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"

Giuda, Teuda decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99" Riportato da marco doppiato, Tommaso e Taddeo; riportato da matteo doppiato, Tommaso e Taddeo; riportato da luca doppiato Tommaso e Giuda di Giacomo; riportato da giovanni come Tommaso Didimo

Giacomo, il Giusto crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102 riportato dagli evangelisti come Giacomo figlio di Zebedeo.

Simone, Kefas pietra crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102" riportato dai vangeli come san Pietro il primo papa di Roma.

Giuseppe, Menahem negli scritti di Giuseppe Flavio fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17". riportato nei vangeli come Giuseppe d'Arimatea.

sempre secondo una vecchia usanza asmonea nella lotta di liberazione.


E' possibile ricostruire le loro evoluzione da nomi propri ai nomi di battaglia, ripercorrendo a ritroso, le falsificazioni usate, per nascondere le loro vere identità.

Questi personaggi avevano come padre Giuda il Galileo l'ideatore della quarta filosofia.

Introducendo concetti pagani, e mantenendo sempre valido e costante, il concetto base "che solo Dio è loro guida e padrone", è nato il cristianesimo. ad esempio una vergine fecondata da un Dio, la resurrezione, ascensione al cielo, i miracoli, eccetera

La trasformazione è stata lenta e continua, e non è possibile stabilire il momento preciso in cui la quarta filosofia è diventata cristianesimo.

Si possono però individuare degli eventi importanti inerenti all'evoluzione.

Se qualche passaggio non è chiaro, Le chiedo scusa, ma sono sempre a sua disposizione, con ringraziamento anticipato, per il suo interesse.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 08/11/2009, 12:10, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 08/11/2009, 17:05 
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leviatan ha scritto:

per Veritas


Gesù di Nazareth, intorno al suo 66° anno di età, venne giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda (oggi Lud), situata a circa 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Insieme a lui venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso.

Ma Tommaso (Theuda)detto didimo,non era il fretello di Giovanni di Gamala?
Che strano:un altro Tommaso,un altro didimo,un messia diverso !!





Mi piace il modo di operare di Veritas.

Ragazzi, stiamo indagando sul più grande cover up e debunking della storia,

e Veritas procede come un segugio nel labirinto non tralasciando nessun
sentiero, mezzo viottolo, vicolo e semi vicolo, sbirciando i tutte le botole e pertugi ...

faccio notare che su Didimo Tommaso il grande Robert Ambelain dedica un intero capitolo del suo IL SEGRETO DEI TEMPLARI.

zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 08/11/2009, 19:44 
Cita:
barionu ha scritto:

Cita:
leviatan ha scritto:

per Veritas


Gesù di Nazareth, intorno al suo 66° anno di età, venne giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda (oggi Lud), situata a circa 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Insieme a lui venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso.

Ma Tommaso (Theuda)detto didimo,non era il fretello di Giovanni di Gamala?
Che strano:un altro Tommaso,un altro didimo,un messia diverso !!





Mi piace il modo di operare di Veritas.

Ragazzi, stiamo indagando sul più grande cover up e debunking della storia,

e Veritas procede come un segugio nel labirinto non tralasciando nessun
sentiero, mezzo viottolo, vicolo e semi vicolo, sbirciando i tutte le botole e pertugi ...

faccio notare che su Didimo Tommaso il grande Robert Ambelain dedica un intero capitolo del suo IL SEGRETO DEI TEMPLARI.

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Obbligato!.. [;)]


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 09/11/2009, 01:50 
Cita:
leviatan ha scritto:

Per Veritas

Cita:

Dipende dalla tesi che uno desidera 'sposare'.... Prova a dare un'occhiata agli Atti di Tomaso, così forse potrai renderti conto di persona a chi fosse gemello Giuda. (Didimo Giuda Tomaso)



Sposare? a cosa ti riferisci?Non eri stato tu a dire che i due personaggi ,Gesu' e Giovanni di Gamala erano conciliabili entrambi ?



Se si ha il dubbio di aver capito male o di aver frainteso, è sempre meglio chiedere un supplemento di spiegazioni, prima di scrivere cose che potrebbero apparire delle enormità...

In un precedente messaggio io avevo elencato tutta una seria di analogie tra le figure di Gesù di Nazareth e di Giovanni di Gamala. E' altamente probabile che queste analogie finirono con lo stimolare la 'fervida fantasia' di una mente 'geniale',(*) tra coloro che fecero parte del 'team' a cui il governo imperiale aveva affidato l'incarico di fondare il nuovo culto, secondo gli schemi approntati a 'tavolino'.

Tra queste analogie, io ho citato il fatto che SIA Gesù di Nazareth, SIA Giovanni di Gamala ebbero due fratelli che si chiamavano l'uno Giacomo e l'altro Simone (questi due nomi figurano nell'elenco dei fratelli di Gesù che si rinviene nei vangeli 'canonici')

Per ciò che concerne Giovanni di Gamala, i suoi fratelli furono quelli che nel Nuotestamento figurano come Giacomo il 'maggiore' e Simone lo zelota detto Cephas: termine riferito a QUESTO Simone e NON a Simon Pietro!.. Il perchè dell'attributo 'zelota' non è neppure necessario spiegarlo, tanto è ovvia la cosa. Questi due personaggi vennero fatti crocifiggere tra il 46 ed il 48, per volere del procuratore romano Alessandro Tiberio, nipote del famoso Filone Alessandrino.

Al fine di scaricare di tale responsabilità il funzionario romano (che, in quanto tale, il team dei fondatori doveva salvaguardarne l'immagine, così come si era cercato di fare con il Pilato dei vangeli), l'episodio venne retrodatato a prima del 44, per attribuirne la responsabilità all'odiato re erodiano Agrippa I(**).

Dal momento che il 'curriculum vitae' di tale Simone non era sporco come quello di Simon Pietro, conosciuto, tra l'altro, anche come il massacratore dei coniugi Anania e Sapphira, i fantasiosi falsari pensarono di utilizzarne l'immagine come una sorta di 'alter ego', dal momento che si era scelto di far diventare Simon Pietro come il fondatore della chiesa di Roma, per il fatto che era attestata la sua presenza nella Capitale dell'Impero ai tempi di Nerone.

Per raggiungere un tale obiettivo, i falsari si inventarono il salvataggio in extremis di Simone lo zelota (fatto diventare 'Simon Pietro' negli Atti degli Apostoli e creando così quell'ambiguità tra i due personaggi durata sino ad oggi), operato addirittura dall'Onnipotente attraverso i suoi angelici 'agenti' segreti!

Cita:
Ammettiamo!ma che avessero tutt'e e due un fratello che si chiamava Tommaso Didimo Giuda Taddeo mi sembra davvero improbabile!



Francamente non riesco a capire dove tu abbia letto questo!.. I due personaggi, vale a dire Gesù e Giovanni di Gamala, ebbero DUE fratelli, tra gli altri, i quali avevano nomi identici: Giacomo e Simone!...Cosa c'entra Giuda Didimo Tomaso, fratello gemello del SOLO Gesù di Nazareth?...

Cita:
Gli atti di Tommaso?La prima volta che lo lessi mi soffermai su quell’inno della perla che e’ un vero e proprio inno alla idiozia !



Potresti spiegarmi questo tuo punto di vista?... Intendi dire che ciò che è riportato nei vangeli canonici sia molto più intelligente di ciò che è riportato negli Atti di Tomaso?...

In NESSUN testo antico, sia esso neotestamentario, o 'eretico, o 'gnostico' o patristico, è riportata la completa VERITA' su Gesù di Nazareth, sua madre, gli 'apostoli' e su tutti i personaggi che interagirono nella cosiddetta 'lieta novella' (Euaggelion).

Tuttavia, in ognuno di tali testi vi è contenuto almeno un frammento, più o meno grande, della completa verità. Quando si è fortunati vi si trova anche più di un singolo frammento. Grazie alle meravigliose macchine che sono i computer, è possibile poi rimettere insieme tali frammenti, per recuperare almeno il profilo di quell'affascinante mosaico rappresentato dalle origini del cristianesimo. Successivamente, con l'inserimento di nuove 'tessere' (nuovi dati) nel mosaico, si rende sempre più dettagliata l''immagine' originaria.

Bisogna porsi davanti a tale letteratura, come ad esempio gli Atti di Tomaso, esattamente come ci si pone davanti alla letteratura rabbinica, in cui si parla di Gesù di Nazareth e/o di sua madre.

Un testo che avesse contenuto TUTTA o quasi la verità su Gesù, non sarebbe MAI GIUNTO, sino a noi! I testi 'receptus' sono testi che contengono solo frammenti della verità globale, diluiti in un numero enorme di parole: cosa questa che costringe qualunque serio ricercatore a 'visitare' un numero notevole di tali testi, alfine di ricavarne importantissime 'briciole' di verità. (un po' come fanno i cercatori d'oro!)

Cita:
Negli atti di Tommaso non viene mai nominato Taddeo,se ben ricordo!Ma viene nominato Giuda Tommaso
Nei vangeli non si parla mai di Giuda Tommaso ma di un certo Gemello detto Gemello;pertanto Tommaso non lo possiamo considerare un nome di persona!



Neppure nel vangelo di Tomaso (o Didimo Giuda Tomaso) si parla di 'Taddeo' e questo per il semplicissimo motivo che tale attributo, malgrado gli esilaranti tentativi dei falsari di farlo apparire altrimenti, NON ERA riferito a Giuda, ma ad un altro 'apostolo'!

Cita:
Nel vangelo di Matteo e Marco (togliendo Tommaso che non e un nome) compare il nome di di Taddeo mentre in quello di Luca compare Giuda di Giacomo e non Taddeo.Come si vede o compare l'uno o compare l'altro.



Come sopra! La tua riflessione è la stessa che sino ad oggi ha ingannato la quasi totalità (se non tutta) degli eruditi. Ripeto ancora: l'attributo Taddeo NON venne coniato per Giuda (Giuda Tomaso), ma per un altro apostolo. Si trattò, in pratica, di una sorta di 'fattore ereditario'...

Cita:
Pertanto il “Giuda”degli Atti di Tommaso altri non e’ che il Giuda di Giacomo !



Perfettamente d'accordo!..

Cita:
Ora se la matematica non e’ una opinione il Taddeo di Matteo e Marco altri non e’ che Giuda di Giacomo ovvero Giuda Tommaso degli atti suddetti.



Nient'affatto!.. L'attributo Taddeo NON PUO' ESSERE riferito a Giuda, anche se si ha questa impressione, sicuramente voluta dai falsari alfine di obnubilare la figura del VERO Taddeo, ovverosia del vero personaggio a cui tale attributo venne 'appiccicato'.

Detto questo come premessa, va tuttavia fatta una doverosa riflessione. I due fratelli gemelli, Gesù e Giuda Tomaso, vennero sicuramente catturati insieme (forse presso la città di Tiberiade), processati e poi giustiziati insieme mediante lapidazione. Ci sono confortevoli indizi secondo i quali Gesù ebbe un comportamento non proprio coraggioso davanti al tribunale sinedriale (insomma, si comportò da 'vigliacco' impaurito). Non è escluso, allora, che in tale contesto il suo fratello gemello, Giuda Tomaso, abbia mantenuto un comportamento più dignitoso, vale a dire da 'coraggioso'. Tutto questo, comunque, non toglie il fatto che il personaggio che gli evangelisti, nelle loro liste 'apostoliche', celano dietro l'attributo 'Taddeo', sia stato diverso da Giuda Tomaso.

Cita:
Ma se Taddeo(Teuda),l’unico storicamente probabile, dovesse risultare l’uomo ucciso da Cuspio Fado ( 44,46) ovvero il fratello di Giovanni di Gamala,come potrebbe essere il “Tommaso” fratello di Gesu’ ucciso a Lidda?

Che casino !!!!

Un saluto



Chi l'ha detto che 'Theudas' sarebbe stato il fratello di Giovanni di Gamala?... Qualunque interpretazione si voglia dare a tale personaggio (Theudas), ti assicuro che egli non ebbe NULLA a che vedere con Giovanni di Gamala!


Saluti

_____________________________

Nota:

(*) - non è da escludere che questa 'mente geniale' possa essere stata quella di Valentino di Alessandria, il quale fece parte anche lui del 'team' dei fondatori, tanto che allo scadere dell''impegno' di Pio I egli concorse, nel 156, alla cattedra di vescovo di Roma, 'soffiatagli' poi da Aniceto attraverso la corruzione (questa fu la VERA chiesa cattolica delle 'origini'!)

(**) - per spiegare l'origine di tale odio, il discorso si fa molto complesso e necessita di un'esposizione a parte.

Veritas
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MessaggioInviato: 09/11/2009, 11:47 
Cita:
Giovanni dalla Teva ha scritto:

Cita:
Sig. Veritas scrive:

"..Ma Tommaso (Theuda) detto didimo, non era il fretello di Giovanni di Gamala?"

Dipende dalla tesi che uno desidera 'sposare'.... Prova a dare un'occhiata agli Atti di Tomaso, così forse potrai renderti conto di persona a chi fosse gemello Giuda. (Didimo Giuda Tomaso)


Per conoscenza.

Il racconto delle imprese dell’apostolo Tommaso, negli Atti di Tommaso scritto probabilmente in Siria nel secolo III, è il primo a presentare la nota leggenda per cui l’apostolo Tommaso sarebbe stato missionario in India; una delle caratteristiche più notevoli dell’opera è che afferma che Tommaso era il fratello di Gesù: il nome “Tommaso” è l’equivalente aramaico della parola greca Didymos, che significa “gemello”, quindi Tommaso sarebbe stato il gemello di Gesù altrimenti noto come Giuda (Marco 6.3) o Didimo Giuda Tommaso.



L'esistenza della città di Troia nei tempi antichi, come narrato da Omero, è attestata più che confortevolmente dalle scoperte del tedesco Schliemann, scopritore dei resti di quella città. Tuttavia, il fatto che fu storica l'esistenza di Troia, non vuol dire che siano vere tutte le vicende fantastiche narrate da Omero, anche se taluni personaggi sicuramente lo furono.

Il fatto che negli Atti di Tomaso siano narrate ANCHE delle favole (almeno in apparenza), non vuol dire che tutto quello che vi è narrato sia da interpretare necessariamente come 'favola'.

Più esattamente, si dovrebbe parlare di verità 'interpretata', come ad esempio il fatto che Gesù non sembra, stante il racconto, di essersi recato anch'egli in 'India' insieme al fratello Giuda Tomaso (e, sicuramente, anche insieme ad altri personaggi, tra cui l'ELETTA: al secolo Maria Salome di Magdala). Tuttavia l'autore, al quale, al pari di tutti gli altri esponenti della 'sacra congrega', premeva tenere nascosto il fatto che Gesù si fosse recato in Oriente (lasciamo stare l'India, per il momento), lo fa 'semplicemente' apparire come una 'visione' (esilarante dispositivo letterario, pesantemete usato ed abusato dagli ameni falsari!) accanto al fratello gemello Giuda Tomaso, al quale assomigliava come DUE gocce d'acqua!

Altro aspetto estremamente importante che contribuisce a dare validità al racconto, a fronte del suo aspetto 'favolisitico', è la narrativa relativa alla perorazione del celibato fatta da Gesù ai due poveri novelli sposi, praticamente invitati a non avere contatti carnali, evitando così di mettere al mondo figli: obiettivo finale della forzata astinenza!... (probabilmente una scelta teologica da mettere in stretta relazione con il pensiero gnostico-gesuano)

Che tale caratteristica sia stata tipica del pensiero di Gesù, ne abbiamo un indizio dagli stessi vangeli canonici, laddove Gesù esorta all'autoevirazione (rendersi 'eunuchi': pratica nota in certi luoghi 'sacri' di quei tempi). Ma la prova tangibile l'abbiamo in Paolo e Tecla, dove l''apostolo delle genti' perora la causa del celibato, attirandosi le ire della famiglia della ragazza con cui interloquisce e del fidanzato della stessa (c'è da capirlo!). Tra l'altro, in quest'opera sono riportate, con molta probabilità, le vere 'beatitudini' pronunciate da Gesù di Nazareth.

Cita:
Ci si potrebbe chiedere come i primi cristiani abbiano potuto pensare che Gesù avesse un fratello gemello. Se sua madre era vergine e Gesù fu presumibilmente l’unico figlio di Dio da lei partorito, come poté allo stesso tempo partorire un fratello mortale, suo gemello e per di più identico?



Coloro che furono indotti a credere nelle panzane dei 'missionari' cristiani, perchè plagiati, non credevano affatto che Gesù avesse avuto un fratello gemello (e quindi carnale) in quanto i 'promotori' del nuovo culto cattocristiano non glielo avevano insegnato.

Tuttavia, c'era chi parlava di un certo 'tomà' (negli ambienti ebraici) e di un certo 'didymos' (negli ambienti greci) 'stranamente' legati alla figura del Nazareno. Dal momento che i falsari avevano operato una sorta di 'scissione' del personaggio Giuda, fratello gemello di Gesù, ottenendo il personaggio fittizio Tomaso (pseudo nome ottenuto truffaldinamente dall'ebraico 'toma', diventato in greco 'thomas') per far credere ai plagiati analfabeti (l'obiettivo prediletto del 'santo' clero di allora) che Tomaso fosse un carattere distinto da Giuda, arrivarono sino all'assurdo di scrivere, nel vangelo di Giovanni, 'Tomaso detto Didimo'!!...Pazzesco!.. E poi si pretende che gli Atti di Tomaso siano meno attendibili dei vangeli, sic!

Cita:
Forse i Siriani che ritenevano Tommaso una figura di fratello gemello di Gesù escogitarono una soluzione simile, cioè che Giuseppe e Maria avessero concepito un bambino tramite rapporto sessuale e che dopo (o forse prima) lei avesse concepito grazie allo Spirito Santo? Non si può obiettare che questo non venga detto nel Nuovo Testamento: ri-
cordiamoci che questi cristiani un Nuovo Testamento non l’avevano! In ogni caso, gli Atti di Tommaso narrano le avventure di Tommaso, il fratello di Gesu, durante il suo viaggio verso l'India e poi nella missione in quella terra.



"..Forse i Siriani che ritenevano Tommaso una figura di fratello gemello di Gesù.."

Tutto questo non ha senso... Esistono testimonianze patristiche che affermano che Giuda Tomaso era fratello di Gesù: in pratica il Giuda che è citato nella lista dei fratelli di Gesù. Ora tu stesso riconosci che Tomaso stava per gemello (nel vangelo di Tomaso abbiamo: Didimo Giuda Tomaso) e quindi il passo successivo è scontato. Gemello, ma di chi?.. perchè gli evangelisti non hanno spiegato di chi era gemello questo Giuda?... Ci hanno pensato i patristi a farci sapere (cosa comunque superflua) che Giuda Tomaso era il fratello di Gesù.

A me sembra che tu non voglia prendere atto di questa evidenza, quando 'escogiti' improbabili soluzioni per giustificare il motivo per cui Giuda era definito 'gemello'!

E poi, in definitiva, se a voi 'negazionisti' importa sostenere che Gesù non è mai esistito, che differenza fa per voi, per la vostra tesi, se Giuda Tomaso fu o no il gemello di Gesù?..

Sono questo tipo di contraddizioni che portano fatalmente a chiedersi a cosa verte tanta accesa polemica intorno al fatto che Gesù fu un personaggio storico, su cui, tuttavia, il clero falsario vi fondò una religione totalmente falsa, sfruttando la vicenda umana di questo personaggio. Non è, o forse non dovrebbe essere lo stesso obiettivo di chi sostiene che non Gesù, ma Giovanni di Gamala fu colui che finì sulla croce'?...Lo scopo non dovrebbe essere, dunque, quello di denunciare alla massa dei credenti l'assoluta falsità del contesto religioso cattolico?..

Per ciò che concerne la figura di Gesù di Nazareth, si dispone di una certa serie di testimonianze storiche, esibite con 'orgoglio' da un gran numero di siti cattolici (quello del Nicolotti è nel novero). Tuttavia voi 'negazionisti' affermate che esse sono insufficienti a provare la reale storicità del personaggio di Nazareth.

Di Giovanni di Gamala non si ha alcun tipo di testimonianza, nè da parte cristiana, nè da parte ebraica, nè da parte 'gentile'. Tuttavia, voi negazionisti ritenete 'certa' la storicità del personaggio... Tutto questo è semplicemamente allucinante!!...

Se non riuscite a risolvere 'intervos' queste abissali contraddizioni, come sperate di apparire credibili nell'esporre ad oltranza le vostre tesi?... Avete evitato accuratamente di ribadire alle mie domande del messaggio dei 'perchè'... Come si dovrebbe intrepretare tutto ciò?..


Saluti

Veritas

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