27/04/2010, 09:28
Massimo Franceschi ha scritto: (in merito alla datazione del Papiro Ryland P52)Veritas:
"Per documenti così antichi, è buona norma attenersi a stime che non scendono al disotto di un arco di un centinaio di anni, come del resto hanno fatto i paleografi più seri".
Una stima 'ad saeculum' è quasi inutile...
«.. Qui signor Veritas scende sul campo paleografico, nel quale posso dire di essere abbastanza competente. E' vero che gli stili non cessano di colpo, e che esistono pre fenomeni di revival. Però l'indicazione di fondo rimane: il centro di gravitazione della datazione non può che essere l'età adrianea (117-138 d.C). Quindi direi che l'età adrianea non è solo il terminus post quem, ma anche il riferimento cronologico più probabile. Ovviamente, non vi è nulla di certo.
Quanto a Wikipedia, nessuno studioso serio può ritenere a priori attendibili le informazioni contenute in questa enciclopedia libera priva di controlli. E' un monito ulteriore a diffidare di ciò che si trova in rete.»
28/04/2010, 09:45
Saulnier ha scritto: ( http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=47315745 )
Il problema dei nuovi apologeti è che mentre gli scritti degli autori che Tertulliano ed i suoi numerosi epigoni denigravano sono andati irrimediabilmente perduti, (troppo spesso dunque è impossibile stabilire la veridicità delle loro affermazioni) tale non è il caso per l’autore in questione, Robert Taylor per l’appunto.
Ora aprendo il Diegesis a pag.429 ecco cosa vi troviamo scritto:
http://www.archive.org/details/diegesis00unkngoog
The version of first translation of the Jewish scriptures into Greek, made by 70 or 72 translators called in proof, the Septuagint is properly the Alexandrian version, as having been made at Alexandria in Egypt, about 250 years b.C.
Taylor, dunque, ha semplicemente affermato (con ragione) che la versione greca della Bibbia, comunemente nota come versione dei Settanta, è stata redatta ad Alessandria d'Egitto intorno al 250 a.C. e non che l’intera Bibbia sia stata inventata in quegli anni.
Si tratta dunque solamente di una calunnia gratuita per delegittimare l’autore e di conseguenza la possibile autenticità dell’aneddoto, sulla quale in verità vi è moltissimo da dire e sul quale nei prossimi giorni tenteremo di dare una, quantomeno verosimile, interpretazione storica.
28/04/2010, 12:57
29/04/2010, 22:18
05/05/2010, 10:24
Cecco ha scritto:
L’illuminato sulla via di Damasco;
Prendendo alcuni report del bravissimo David Donnini, “Paulus II°(alias Veritas) estrae solo la parola Nazzareno per costruire il suo vangelo, (vangelo secondo Veritas) su Gesù di Nazareth da Lidda.
**7 - le evidenze archeologiche mostrano che quel luogo era abitato molti secoli prima di Cristo, ma poi era stato completamente distrutto; non esistono resti evidenti di sinagoghe del I sec. d.C., solo in epoca bizantina la città si sviluppò perché la chiesa vi aveva localizzato arbitrariamente la presunta città di Gesù all'incirca ai tempi dell'imperatore Costantino;
8 - il Vangelo di Filippo, un testo gnostico dichiarato apocrifo dalla chiesa, dissocia il titolo "nazareno" dalla città di Nazaret e afferma che ha tutt'altro significato…………….**
“la città si sviluppò perché la chiesa e Veritas vi ha localizzato arbitrariamente la presunta città di Gesù. La cosa più importante è la !?!VASCA!?!, prova essenziale in questo suo vangelo.
Cecco
05/05/2010, 11:17
Cecco ha scritto:
«...“la città si sviluppò perché la chiesa........" e Veritas vi ha localizzato arbitrariamente la presunta città di Gesù. La cosa più importante è la !?!VASCA!?!, prova essenziale in questo suo vangelo.»
05/05/2010, 12:11
05/05/2010, 14:02
Cecco ha scritto:
Cecco ha scritto:
«...“la città si sviluppò perché la chiesa........" e Veritas vi ha localizzato arbitrariamente la presunta città di Gesù. La cosa più importante è la !?!VASCA!?!, prova essenziale in questo suo vangelo.»
Dal momento che è umanamente impossibile essere fessi sino a questo punto (anche un bambino, alla fine, capirebbe cosa si nasconde dietro tutto ciò) è più che legittimo il sospetto che il 'compare' abbia compreso benissimo 'l'antifona', ma che, a causa del suo 'impegno' preso con i suoi referenti in tonaca nera, egli si 'dimeni' come un esilarante 'bastian contrario' per supportare la tesi che oggi più che mai piace agli 'strateghi' clericali: quella 'negazionista'!.. Gli auguro che almeno il 'gioco' valga la candela, altrimenti la figura peregrina che sta facendo è solo per la 'gloria!....
L’essere [u]inconsapevole[/u] dell’”ARIA FRITTA—HOT AIR che propali “ICI” è molto grave, così ti do un consiglio; corri di corsa a trovare il Prof. F. Liggio, fatti fare una attenta ed oculata visitina. Ne hai tanto bisogno.
Adieu
06/05/2010, 07:29
Veritas ha scritto:
Dal momento che i Nazareni facevano strettissimo riferimento alla figura di Mosè, è altamente probabile che le conoscenze mediche degli esseno-nazareni (in Egitto 'therapeutes', a prescindere dall'attributo 'nazareni') abbiano avuto radici lontanissime, vale a dire nell'arte medica degli antichi egizi, nota ed apprezzata in tutto il mondo occidentale di allora.
06/05/2010, 09:11
06/05/2010, 11:17
peppe ha scritto:Veritas ha scritto:
Dal momento che i Nazareni facevano strettissimo riferimento alla figura di Mosè, è altamente probabile che le conoscenze mediche degli esseno-nazareni (in Egitto 'therapeutes', a prescindere dall'attributo 'nazareni') abbiano avuto radici lontanissime, vale a dire nell'arte medica degli antichi egizi, nota ed apprezzata in tutto il mondo occidentale di allora.
Il "Racconto di Sinuhe" è l'opera più documentata del Medio Regno (1987-1640 a.c.); è stata ritrovata su papiri, ostraka e vasi interi (vaso di Oxford). E'un romanzo storico, l'equivalente dei nostri "Promessi Sposi", e appartiene al filone egiziano cosidetto "lealistico" ovvero a quei racconti che hanno una morale incentrata sulla lealtà al sovrano e di come questa dia comunque esito positivo anche se una persona ha passato diverse traversie. Sinuhe, in egiziano SA NEKHET, figlio del Sicomoro (albero sacro della Dea Hathor), era l'addetto all'appartamento regio sotto il sovrano Amenemhat I e si pensa sia esistito veramente. Nel nuovo regno, il racconto di Sinuhe fu trascritto più e più volte nelle scuole degli scribi che scrivevano sotto dettatura per imparare il geroglifico, alle volte riportando madornali errori di distrazione (a noi pervenuti!). Per gli egiziani si trattava dell'opera più famosa della loro "età classica". Sappiamo che il racconto di Sinuhe era il romanzo preferito di Senmut, architetto e amante della Faraona Hatshepsut.
fonte>>> http://www.spaziodi.it/fatti/n0111/view ... olo&id=114
ps il film è programmato periodicamente dalla TV nazionale, si consiglia la visione.
06/05/2010, 23:36
07/05/2010, 03:30
Margherita M. ha scritto:
Gesù Esseno _ Qual'è la verità ?!!! ( http://www.youtube.com/watch?v=E5Vw3yNjWfM )
Diversi anni fa, per un evento fortunoso, sono stati scoperti a Qumran e nel Mar Morto importanti documenti di assoluta valenza storica che narrano di una storia completamente diversa che riguarda Gesù. ...
07/05/2010, 11:41
07/05/2010, 12:23