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MessaggioInviato: 27/12/2009, 10:01 
Carissimo Giovanni
Giuseppe Flavio scrisse le sue opere avente in mano tutti gli atti sinedrici, da lui salvati. Tacito, come ci fa notare Alessandro Galimberti, la sua fonte è stata l'opera Flaviana. (condiviso anche da me)
Se è questo il nostro rilievo, perche le date non coincidono?
Chi ci da le possibili date false, la fonte, o chi si abbevera in quella fonte?
Nel libro VI capitolo 11 fino al 40, troviamo 4 date, tutte poste ad inizio esposizione racconto, e tra parentesi, ed a me sinceramente, datosi che la mia lettura di Tacito è fresca fresca, la cosa mi puzza molto di bruciato. Io sinceramente preferisco la fonte, non gli eventuali e possibili amanuensi.
Salutissimi amico mio.
Cecco


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 11:23 
A parte il resto,che non so a che cosa serva, se non a convincervi tra di voi,ma uesta frase:

Il Vangelo primitivo parlava di Giovanni (non fatto da “san Giovanni”, l’Apostolo fritto in padella da Domiziano

é disgustosa

Io aggiungerei,Isaia tagliato a fette con una sega,i martiri cristiani sbocconcellati a dovere dai leoni nel circo massimo,
per arrivare agli ebrei cotti a dovere nei forni crematori....

Se volete contestare una religione fatelo,a me personalmente non mi frega un azz,fatelo anche nel modo più astuto e documentato possibile,
ma risparmiateci certe frasi....un po' di buon gusto.

Altrimenti io potrei anche scrivere: un topic ben costruito con il solito scopo e scritto in sals...i ac(cecc)ante e cosî via...

Non sono certo un dogmatico o un bigotto,neppure praticamente o affiliato a una fede particolare,ma ho il massimo rispetto per le persone e i personaggi di cui si parla e di molti altri ancora.

Per uanto poi riguarda la resurrezione spero proprio non sia mai avvenuta,perché l'idea di ritrovarmi in eterno con alcuni critici storici
in salsa tartara non mi attira di certo.

eh eh eh muah....l'avete poi voluta voi!


un saluto da starman(risparmiatevi eventuali polemiche perché non ho tempo da perdere.stando mangiando spaghetti con un'ottima salsa)



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MessaggioInviato: 29/12/2009, 12:51 
Signor Starman,

comprendo il suo disgusto riguardo a un "san Giovanni fritto in padella da Domiziano", ma ha sbagliato indirizzo nel rinfacciarlo a me, usando, peraltro, un linguaggio offensivo.
Quando ho letto la fonte di questa ultima "scoperta" sono rimasto di stucco ... poi mi è scappato da ridere.
Digiti sul suo computer:

La Satira IV di Giovenale ed il Supplizio di san Giovanni a Roma sotto Domiziano

Ilaria Ramelli
Milano. Iniversità Cattolica del S. Cuore


Dopo che avrà letto il documento ufficiale diramato da una Università, pagata anche con i suoi soldi, con la "dimostrazione scientifica" del supplizio di san Giovanni fritto in padella da Domiziano, se questo la disturba, per coerenza, invii una protesta formale presso la Santa Sede ... ovviamente sottoscritta col suo vero nome.

Signor Starman, è da circa due mesi che invio analisi degli scritti evangelici comparate con la storia senza mai offendere nessuno.
Peraltro, sottoscrivendo gli studi con il mio vero nome, sono consapevole che potrei essere denunciato.
Anch'io esigo da lei lo stesso rispetto che ho per gli altri.

Chiedo ai responsabili del forum di tenere presente questo aspetto formale e, qualora dovesse ripetersi, bannare lo scritto per impedire che il dibattito si trasformi in una rissa verbale.

Emilio Salsi


Ultima modifica di Emilio Salsi il 29/12/2009, 12:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 13:21 
Cecco,

continui a cantilenare: “Pomponio è morto nel 33 e poi non c’era più nessuno”…
No! C’erano 30.000 legionari agli ordini di ufficiali generali, anche prima di Pomponio. La colpa di Tiberio fu quella di “aver lasciato la Siria senza legati consolarinon senza legioni.
Stabilito ciò, ammettiamo, per assurdo, la tua tesi (ma solo per assurdo):
un pinco pallino qualsiasi riuscì a neutralizzare le forze romane che presidiavano la Giudea e, preso il potere, si fece incoronare Re dei Giudei. Scegli tu l’anno che credi.
Quanto tempo avrebbe impiegato una trireme a portare la notizia a Roma? E quanto tempo avrebbe impiegato una o più trireme per trasferire ad Antiochia un nuovo Console o Proconsole scelto da Tiberio con il seguito di esperti ufficiali di sua fiducia?
Due settimane, un mese, due, tre mesi … decidi pure tu: tanto Gerusalemme sarebbe rimasta sempre là e la vendetta di Roma, al contrario di quella divina, sarebbe giunta puntuale ed inevitabile … come sempre avvenuto prima.
Cosa risaputa da tutti gli Ebrei … e questo dimostra perché non poté avvenire prima della entrata in guerra di Artabano, capo di un Impero, contro la Roma imperiale.
La differenza tra “prima” e “dopo” non dipese né da Vitellio né da Pomponio o chiunque avesse scelto Tiberio … ma dalla nuova situazione internazionale creata da Artabano in quello scacchiere.
La tua conclusione: “La storia è tutta falsificata in Antichità perché Artabano fu sistemato da Vitellio prima della morte di Filippo nel 34”; è sbagliata perché le vicende narrate iniziano dalla morte di Filippo e si concludono dopo l’intervento di Vitellio per la Pasqua del 36; cioè con la guerra mossa da Areta IV contro Erode Antipa avvenuta nell’estate/autunno del 36 d.C.
I numeri dei paragrafi riportati nei libri non possono rappresentare datazioni dirette, bensì, è solo dalla lettura dei contenuti che ricaviamo i dati precisi della vicenda narrata.
Dimostrare che un brano di storia, riportato da uno scriba dell’epoca, è stato interpolato o manomesso richiede una analisi testuale, e, spesso, anche filologica, lunga e complessa che deve avvalersi di riscontri incrociati. Lo studio diventa particolarmente difficile quando ci troviamo di fronte ad un “vuoto”, o ad una “censura”.
Ma, anziché attenerti a questi criteri minimi, dopo aver riportato i passi dell’ebreo, concludi la “dimostrazione” al Libro XVIII par. 106 che riporta la morte di Filippo e, ignorando che stai leggendo l’inizio di una vicenda che si diparte da quell’evento, concludi che “la situazione di Artabano fu sistemata da Vitellio prima della morte di Filippo” (34 d.C.), però aggiungi ancora, “Pomponio Flacco è morto nel 33 (giusto) poi non c’era più nessuno”, pertanto prendi l’accetta e tagli sia la testimonianza di Giuseppe che quella di Tacito. Ebbene, provo a seguire il tuo buon senso e faccio un esempio che potrei applicare su tutte le deposizioni a noi pervenuteci per verificare cosa viene fuori.

Antichità, Lib. XVIII par. 153: “Vi era una contesa tra il popolo di Damasco e quello di Sidone a proposito dei confini: Flacco era in procinto di sentire il caso dei damasceni …” par. 154 “ … quando, disaminato il caso, Flacco trovò che era proprio così, infranse l’amicizia con Agrippa”.

1 - Leggendo Giuseppe da dove hai arguito che Flacco si chiamava Pomponio dal momento che non lo cita mai con questo nome?
2 - Poiché questo “Flacco Proconsole” spunta fuori nei versi dal 150 al 154, quindi, secondo la tua logica, dopo la morte di Filippo, allora vuol dire che Pomponio Flacco morrà dopo Filippo.
3 – Non ti accorgi che l’anomalia consiste proprio nel fatto che Pomponio Flacco non viene chiamato in causa da Giuseppe prima. Questo dato, unitamente a molti altri, serve, innanzitutto, a dimostrare che è stato creato un vuoto nella storia; di conseguenza, un ricercatore ha il dovere di attingere tutti i dati possibili per ricostruire il “vuoto” … mai prendere l’accetta per recidere le testimonianze perché, così facendo, si finisce con l’eliminare prove utili a ricostruirla.
4 – Tutto ciò premesso, le date, per te, non coincideranno mai: come potrebbero “coincidere” se ti privi dello strumento necessario per capire autonomamente. Perché, vedi, se ti accodi al Galimberti per concludere che la fonte di Tacito è stato Giuseppe Flavio ti appoggi ad una tesi non comprovata.
Al contrario, se Tacito si fosse basato sugli scritti dell’ebreo non avrebbe fatto confusione tra Giovanni di Giscala e Simone bar Ghiora.

So che stai per “confutare”, ma, consentimi di prevenirti:
ho aperto questa discussione con l’intento di esporre, in modo sequenziale, una serie di analisi critiche sulle fonti evangeliche neotestamentarie per dibatterle e verificarne la validità attraverso argomentazioni serie comparate con la storia, quella vera. Intendo proseguire senza soffermarmi oltre in sterili discussioni col risultato di stancare e allontanare chi è interessato a seguire il filo logico degli eventi.
Sono in procinto di aprire un'altra argomentazione di primario interesse storico:
la dimostrazione che le due brevi testimonianze di Cornelio Tacito e Giuseppe Flavio sull’esistenza di Gesù Cristo sono dei falsi interpolati per intero nelle loro opere. Dal momento che hai già letto il libro sai bene che si sono rese necessarie un centinaio di pagine con sequele di riscontri incrociati per comprovare questa affermazione, viceversa, se avessi usato l’accetta, mi sarebbero bastate poche righe …
Il mio problema, adesso, è quello di sintetizzare lo studio in maniera tale da poter essere pubblicato nel forum.

Ho riferito questo perché non voglio più essere interrotto da altri interventi sballati su Lucio Vitellio: apri anche tu un apposito “canale” per trattarlo ed invita i lettori interessati a leggere le vere “Antichità” ed “Annali” del redivivo “Giuseppe Cornelio Flavio Tacito, detto Cecco”… ovvero, lo scriba … con l’accetta.

Stammi bene. Emilio



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MessaggioInviato: 29/12/2009, 14:34 
Signor Saulnier,

l’anno è quello riferito dagli storici dell’epoca e odierni (sia laici che clericali): la guerra di Areta contro Antipa avvenne nel 36 d.C., pur se, da una lettura attenta di Giuseppe Flavio e Tacito, la storia ci permette di collocarla nell’estate o tutt’al più nell’autunno. Svetonio e Cassio Dione riportano pochi dati su Lucio Vitellio. Seguendo i suoi movimenti con quelli di Erode Antipa - che gli si era attaccato alle costole per un solo unico, vitale, scopo - nonché quelli degli Arabi, Artabano e Tiridate, ricaviamo, senza ipotizzare, le date precise che videro coinvolti importanti uomini in guerra tra loro. Un prezioso scorcio del nostro passato che si concluse, per Artabano, negli accordi presi sul fiume Eufrate; mentre, per Areta, con la ritirata a Petra dopo aver abbandonato i territori conquistati ad Erode Antipa.

Un torno di tempo, talmente prezioso, che eminenti docenti spiritualisti, in coro, dall’alto delle loro cattedre, fanno di tutto per mascherarlo arrogandosi il “diritto” di modificare, con interpretazioni assurde, le testimonianze degli scrittori dell’epoca.
Signor Saulnier, non sono il primo ad accorgersi del valore di una simile documentazione, al contrario, pur anziano, sono fra gli ultimi arrivati. Con una differenza: io sento il dovere di rispettare le prove giunte sino a noi e salvaguardarle, altri, viceversa, pur avendo il compito istituzionale per farlo, subordinano l’etica deontologica professionale … all’apostolato.



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MessaggioInviato: 29/12/2009, 14:49 
Cita:
Emilio Salsi ha scritto:

Signor Starman,

comprendo il suo disgusto riguardo a un "san Giovanni fritto in padella da Domiziano", ma ha sbagliato indirizzo nel rinfacciarlo a me, usando, peraltro, un linguaggio offensivo.
Quando ho letto la fonte di questa ultima "scoperta" sono rimasto di stucco ... poi mi è scappato da ridere.
Digiti sul suo computer:

La Satira IV di Giovenale ed il Supplizio di san Giovanni a Roma sotto Domiziano

Ilaria Ramelli
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Dopo che avrà letto il documento ufficiale diramato da una Università, pagata anche con i suoi soldi, con la "dimostrazione scientifica" del supplizio di san Giovanni fritto in padella da Domiziano, se questo la disturba, per coerenza, invii una protesta formale presso la Santa Sede ... ovviamente sottoscritta col suo vero nome.

Signor Starman, è da circa due mesi che invio analisi degli scritti evangelici comparate con la storia senza mai offendere nessuno.
Peraltro, sottoscrivendo gli studi con il mio vero nome, sono consapevole che potrei essere denunciato.
Anch'io esigo da lei lo stesso rispetto che ho per gli altri.

Chiedo ai responsabili del forum di tenere presente questo aspetto formale e, qualora dovesse ripetersi, bannare lo scritto per impedire che il dibattito si trasformi in una rissa verbale.

Emilio Salsi





signor Salsi,guardi che io non pago nessuna universitâ con i miei soldi visto che non sono italiano,abito all'estero e daltronde,userei i miei soldi per cose un po' più utili,come ad esempio dare una casa ai terremotati,aumentare le pensioni,ecc...

Per uanto riguarda il fatto di firmare con il nome e il cognome,non vedo perché lei non potrebbe denunciare chiunue sul forum violasse le leggi
sulla privacy e la legislazione italiana nei suoi confronti,anche se si firmasse con un nik,starman ad esempio.

Io ho relazionato parecchie volte con la polizia informatica italiana,
in un paio di casi facendo saltare siti pedofili,in un altro facendo saltare il responsabile di un forum per ueste violazioni.

Perciô so bene dove posso arrivare su un forum:non ha bisogno di invocare l'aiuto dei mod ,il mio post é nei limiti del regolamento
e il suo "aita aita" non mi riguarda.

Per uanto riguarda la forma,poi,io sono abituato a parlare chiaramente e direttamente con i miei interlocutori,siano critici o meno,anche se fossero duri con me:non ho bisogno di sentirmi chiamare "signore" anche perché non siamo a bordo di Star Trek e sul forum siamo tutti sullo stesso piano...

In altre parole,vulnerabili,attaccabili,criticabili,FALLACI E NEPPURE INDISPENSABILI ma solo necessari in uanto utenti e interlocutori.

Considero chiusa la faccenda .

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MessaggioInviato: 29/12/2009, 15:14 
Starman, la faccenda è chiusa perchè Salsi ha citato espressamente uno studio presente sul net

http://revistas.ucm.es/ghi/02130181/art ... 20343A.PDF

anche se doveva specificarlo subito.

Ma nell'immane pentolone di tutti i dati storici la cosa può anche sfuggire ...

Mi ricordo della vigliaccata che venne fatta al Conte GDT che venne bannato solo per una semplice dimenticanza.


zio ot



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MessaggioInviato: 29/12/2009, 16:18 
Cita:
barionu ha scritto:



Starman, la faccenda è chiusa perchè Salsi ha citato espressamente uno studio presente sul net

http://revistas.ucm.es/ghi/02130181/art ... 20343A.PDF

anche se doveva specificarlo subito.

Ma nell'immane pentolone di tutti i dati storici la cosa può anche sfuggire ...

Mi ricordo della vigliaccata che venne fatta al Conte GDT che venne bannato solo per una semplice dimenticanza.


zio ot


ecco baroniu,dici bene

ma perché poi se l'é presa cosî tanto...eh eh eh...poteva porgere l'altra guancia....amare il mio post come i suoi...muah

vedi,uesto é ciò che succede uando uno di concentra cosî tanto sulla ricerca storica,le date, i personaggi,le citazioni,ecc... al punto tale che poi si dimentica di un fatto molto ma molto più semplice e facile:

ciò che conta sono i contenuti e i contenuti migliori io li trovo nel discorso della montagna,in alcune parabole ecc...

Non mi importa se il contenitore dei...contenuti storicamente sia opinabile,falsificabile,inesistente,eccc...non mi importa neppure dell'iconografia e della mitologia relativa....mi importa solo di ciò che leggo e trova riscontro nella mia esperienza umana aiutandomi a tirar fuori il meglio di me.

il resto non mi interessa ritengo sia una ricerca storiografica mirata alla storia e alla storiografia senza confusione de i piani logici
del discorso : i contenuti dei vangeli convergono sul discorso della montagna,alcune parabole e in generale sulla linea di comportamento
relativa a credenti e non credenti (i miracoli possono essere letti in chiave simbolica,l'atteggiamento contro i farisei ,gli scribi e i dottori della legge anche...)

Io preferirei discutere le parabole come tecniche di comunicazione e contenuti specifici,il discorso della montagna ,i miracoli (anche solo come insegnamenti simbolici e non reali) piuttosto che bere come scrivi bene un pentolone di date,citazioni,brani,riferimenti...

I contenuti contano e con tano i contenuti che contano anche alla luce della conoscenza moderna.

ciau [^]


Ultima modifica di starman il 29/12/2009, 16:39, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 16:31 
Infatti uno degli scopi di questa sezione è separare il messaggio originale di Gesù dalle manipolazioni storiche .

Se vuoi discutere dei Logia di Gesù lo puoi fare a Origine delle Religioni se i criteri di indagine hanno un carattere filologico storico,
o a Spritualità ed Arte se hanno un carattere filosofico teologico

zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 29/12/2009, 16:58, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 18:47 
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Cita:
Il Sig. starman scrive:

Non mi importa se il contenitore dei...contenuti storicamente sia opinabile,falsificabile,inesistente,eccc...non mi importa neppure dell'iconografia e della mitologia relativa....mi importa solo di ciò che leggo e trova riscontro nella mia esperienza umana aiutandomi a tirar fuori il meglio di me.

il resto non mi interessa ritengo sia una ricerca storiografica mirata alla storia e alla storiografia senza confusione de i piani logici
del discorso : i contenuti dei vangeli convergono sul discorso della montagna,alcune parabole e in generale sulla linea di comportamento
relativa a credenti e non credenti (i miracoli possono essere letti in chiave simbolica,l'atteggiamento contro i farisei ,gli scribi e i dottori della legge anche...)




Ringrazio vivamente il Sig. Starman, per i suoi interventi che mi hanno aiutato a riflettere maggiormrnte sulla mia condotta di vita.

Io personalmente mi impegno con tutte le mie forze, anche se sono misere, affinchè le beatitudini incomincino proprio e prima di tutto in questo mondo, se poi dovessero proseguire anche nell'altro tanto meglio, io lo auguro a tutti.

Mi scuso profondamente, se fino a quando mi sarà permesso; cercherò di individuare per evitarli, i contenitori sporchi, logori, bucati e magari costruiti con materiale riciclato che possono inquinare anche le mie migliori intenzioni, specialmente con l'ipocrisia del rimandare al domani incerto, quello che potrei fare di certo oggi.

Io cerco di amare il mio prossimo, non come me stesso ma più di me stesso.


Un carro saluto a tutti.


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 23:43 
bene,concordo sulla distinzione chiara e netta dei diversi piani logici ed esperienziali del discorso.

Era ciò che volevo fosse davvero chiaro.

buona discussione [^]



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 00:11 
Cita:
barionu ha scritto:

Infatti uno degli scopi di questa sezione è separare il messaggio originale di Gesù dalle manipolazioni storiche .

Se vuoi discutere dei Logia di Gesù lo puoi fare a Origine delle Religioni se i criteri di indagine hanno un carattere filologico storico,
o a Spritualità ed Arte se hanno un carattere filosofico teologico

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Sono daccordo con Barionu,apri l'argomento su Origini delle Religioni Starman.
Questa specifica sezione del forum non dovrebbe essere disturbata da stupidi interventi come il tuo precedente e il mio di adesso.
Sii piu' chiaro pero' su cio' che intendi per discorso della montagna:forse ti riferisci alle beatitudini?
Relativamente al rispetto che che ognuno di noi dovrebbe portare per le credenze altrui,sappi che il rispetto bisogna meritarselo.Non dico di piu'

Un saluto


Ultima modifica di leviatan il 30/12/2009, 00:12, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 30/12/2009, 14:28 
Signor Starman, o “uomo stella”,

lei è convinto che gli italiani siano tutti rincitrulliti.
Dopo che gli ho dimostrato che “san Giovanni l’Apostolo fritto in padella da Domiziano” è l’ultimo “martirio” inventato dalle Università Cattoliche, all’improvviso, tutto il “disgusto” manifestato contro di me in modo offensivo … gli è passato. Tace! Fa lo gnorri!
Perché le rimostranze che ha fatto a me, convinto fossi io l'autore, non le indirizza ai veri artefici di questa colossale sciocchezza con una lettera aperta usando lo stesso linguaggio ostentato nei miei confronti e firmando con il suo vero nome ?
E’ troppo facile auto assolversi rimanendo nell’anonimato.
Lei afferma di “non essere un dogmatico bigotto” ma dimostra di essere un “beato povero di spirito”, detto in italiano: uno che ha subito il più grande lavaggio del cervello che l’umanità abbia mai conosciuto.
E’ la Chiesa a dichiarare ufficialmente che “Gesù Cristo” è vissuto realmente e comprovato dalla storia. Così come, secondo Essa, sono esistiti Apostoli, Vescovi e i martiri che ne hanno testimoniato l’Avvento.
Quando si è reso conto che i fatti dimostrano tutt’altro, sconfessa la “storicità” di Cristo, riaffermata tutt'ora dal Papa con il suo seguito di Cardinali, Vescovi, Monsignori (vostri signori), Reverendi e Don (titoli nobiliari sopravvissuti a un passato nostalgico), e risolve, a suo modo, il tutto tirando fuori dal cilindro magico le “beatitudini”.
Il suo intervento contro di me trabocca di una rabbia impotente: è incapace di confutare le analisi critiche lette. Di fronte alla realtà che gli viene sbattuta in faccia dalla storia non le rimangono che due scelte: riconoscere di essere stato una ingenua vittima che si è fatto abbindolare … o scagliarsi contro chi gli ha provato di essere tale.
Si consoli pure con le “beatitudini” … chi le ha inventate le destinò ai “beati” come lei con lo scopo di farsi mantenere e campare senza faticare in questa vita terrena … sapendo benissimo che non esiste alcuna vita ultraterrena. Questo fu l'inizio che si è consolidato nei secoli.
Con i soldi estorti, anche ai contribuenti atei, lo Stato mantiene la Chiesa: un’organizzazione elefantiaca fatta di preti, parroci, frati, suore, Conventi, Scuole private religiose, Centri di Studi Biblici, 15.000 docenti di religione, passati di ruolo, col compito di indottrinare giovani cervelli portati ad essere condizionati.
La Chiesa è la più grande multinazionale esistente proprietaria di beni immobili su cui non paga tasse.
E’ proprietaria di Banche, attività a scopo di lucro come alberghi, ristoranti, pensioni; gestisce turismo “pellegrino” e “miracolistico”. Una colossale organizzazione parassitaria che grava sul bilancio dello Stato in misura abnorme.
Gli stessi enti assistenziali, gestiti dalla Chiesa, sono finanziati dallo Stato. I suoi Ospedali sono convenzionati e le loro prestazioni pagate con i nostri soldi.
Le “beatitudini” … mi scappa da ridere. Apra pure un suo topic: saremo in molti e ben lieti a intervenire sull’argomento “Chiesa” con resoconti dettagliati sul suo potere secolare e finanziario accumulato grazie alle chiacchiere sulle “beatitudini”.
Lei dice che “considera la faccenda chiusa”. Ma chi crede di essere per decidere di “aprire” e “chiudere” a suo piacimento argomentazioni di interesse vitale che riguardano la società tutta.

Noi atei non potremo mai “considerare la faccenda chiusa” sino a che voi credenti non verrete costretti da una legge a mantenere, con i vostri soldi, il vostro partito politico religioso ed i "Ministri" del vostro Dio con relativi vostri docenti indottrinatori i quali, vadano a inculcare la vostra dottrina nelle vostre Parrocchie e nelle vostre Chiese … non nelle scuole di tutti.

Emilio Salsi



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Cita:
barionu ha scritto:



Starman, la faccenda è chiusa perchè Salsi ha citato espressamente uno studio presente sul net

http://revistas.ucm.es/ghi/02130181/art ... 20343A.PDF

anche se doveva specificarlo subito.

Ma nell'immane pentolone di tutti i dati storici la cosa può anche sfuggire ...

Mi ricordo della vigliaccata che venne fatta al Conte GDT che venne bannato solo per una semplice dimenticanza.


zio ot


Barionu, in merito al tuo "giudizio" uno stenterello non avrebbe saputo fare di meglio:

1 - ho molte volte postato, nelle analisi prodotte, la fonte del nuovo martirio di san Giovanni adottato dalle Università Cattoliche;
2 - non avevo e non ho alcun obbligo di farlo dal momento che è una infomazione pubblica con relativa fonte; peraltro prettamente religiosa e destinata al credente il quale, lui per primo, avrebbe dovuto saperlo.
3 - se l'uomo stella "beato povero di spirito" non ne è al corrente il problema è suo non mio pertanto non ero e non sono "tenuto a dover specificare subito" ... un bel niente.

Emilio



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 15:56 
cit. Salsi
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Signor Saulnier,

l’anno è quello riferito dagli storici dell’epoca e odierni (sia laici che clericali): la guerra di Areta contro Antipa avvenne nel 36 d.C., pur se, da una lettura attenta di Giuseppe Flavio e Tacito, la storia ci permette di collocarla nell’estate o tutt’al più nell’autunno.


La ringrazio per la risposta.
Concordo anche io sul fatto che questa guerra debba essere collocata nell’anno 36 d.C., ma questo dato mi sembra discordante con la morte di Flacco nel 33 d.C. (io credo in effetti che questa sia avvenuta nel 35 d.C. e che non vi sia stato alcun vuoto di legatura in Siria tra Flacco e Vitellio).
Preciso che tutto questo non inficia in alcun modo la sua analisi che mi sento di condividere in pieno (l’assenza o la presenza delle legioni romane in Siria costituisce l’elemento decisivo per la determinazione del momento propizio piuttosto che quella effettiva del legato).
Il pretesto per il conflitto fu secondo Giuseppe Flavio il ripudio della figlia di Areta da parte di Antipa e il suo matrimonio con Erodiade, avvenuti dopo la morte di Filippo il tetrarca (33/34 d.C.). Antipa, in effetti, pianifica il matrimonio con Erodiade andando a Roma (probabilmente per chiedere a Tiberio la tetrarchia del fratellastro morto). In Antichità Giudaiche vediamo Agrippa I soggiornare da Erodiade ed Antipa (quindi dopo la morte di Filippo) e assumere per poco tempo la carica di governatore di Tiberiade. In conseguenza ad attriti con l’Antipa, Agrippa I soggiorna in Siria proprio presso il governatore Flacco (che prendendo alla lettera Tacito a questo punto dovrebbe essere morto). Di seguito (A.G. 18,155) vediamo lo stesso Agrippa I, al seguito di ulteriori incomprensioni con Flacco, tornare in Italia in un viaggio che si colloca cronologicamente nel 36 d.C., infatti A.G.18,126

Intanto Agrippa, figlio di Aristobulo, quando si presentarono i mezzi andò a Roma per trattare certi suoi affari con l'imperatore, un anno prima della morte di Tiberio, per avere qualche promozione a corte.

La causa del viaggio di Agrippa a Roma nel 36 d.C. è specificata in Guerre Giudaiche.
Trattasi di accuse che Agrippa voleva muovere presso Tiberio contro Erode Antipa (per il trattamento ricevuto durante la sua permanenza presso di lui??).

Sulla morte di Flacco nel 33 d.C. ci sono peraltro obiezioni molto importanti riassunte da Shurer di cui cito di seguito un passaggio significativo (A history of the Jewish people in the time of Jesus Chist, 1891)

L. Pomponius Flaccus, A.D. 32-35 (?)
Dacchè Lamia lasciò la carica di governatore di Siria in A.D. 32, Flaccus, che era stato console in A.D. 17, gli successe in quell’anno. La morte di Flaccus è riportata da Tacito nei suoi Annali VI,27, in immediata connessione con il passaggio sopra menzionato su Lamia, con le seguenti parole: exim (che è come dire, dopo la morte di Aelius Lamia) Flacco Pomponio Suriae pro paetore defunto recitantur Caesaris literae, quis incusabat egregium quemque et regendis exercitibus idoneum abnuere id munus, seque ea necessitudine ad preces cogi, per quas consularium aliqui capessere provincias adigerentur, oblitus Arruntium, ne Hispanium pergeret, decumum jam annum attineri.
Giacchè Tacito, comunque, menziona ciò tra gli eventi dell’anno 33, il primo suggerimento che occorre nella testa del lettore è che la morte di Flacco ebbe luogo quello stesso anno. E questa è l’opinione quasi universalmente accettata. Tuttavia, in ogni caso non si può considerare impossibile che Tacito abbia raccolto questi fatti concernenti Lamia e Flaccus da materiali che gli sono stati forniti e che la morte di Flacco non sia da riferirsi ad una data successiva. Infatti Keim ha avanzato la supposizione, con un alto grado di probabilità, che Flaccus non morì prima dell’anno A.D. 35. In favore di questa visione delle cose possono essere allegate:

1) L’osservazione di Tacito che ai tempi della morte di Flacco, Arruntius era stato trattenuto per 10 anni dall’andare nella sua provincia, la Spagna. Per Hispania può intendersi esclusivamente Hispania cierior poiché l’Hispania ulterior era una provincia senatoriale (vedi Tacito, Annali, IV,13). Ma che quella provincia non divenne vacante prima di A.D. 25 (Tacito, Annali IV, 45). Coerentemente i 10 anni di Arruntius devono corrispondere ad A.D. 35.

2) Agrippa I andò a Roma nella primavera dell’anno 36 (Ant. Giud. XVIII,5.3) dopo aver visitato non molto tempo prima Flaccus in Siria (Ant. Giud. XVIII, 6.2-3). Se poi, ammettendo che intralci e ritardi possono essere capitati, si può ammettere trascorso un intero anno tra il viaggio a Roma e la sua visita a Flaccus (Ant. Giud. XVIII, 6, 3-4), allora è necessario ammettere che Flaccus era in Siria in A.D. 35.
Inoltre, deve essere ancora menzionato in favore del A.D. 35 come morte di Flaccus, che in tal modo il suo successore Vitellius, che certamente andò in Siria in A.D. 35, è governatore immediatamente a seguire, altrimenti si dovrebbe ammettere che la carica sia rimasta vacante per un periodo.


Inoltre, una moneta di Flacco fu coniata tra l’Ottobre del 33 d.C. e l’Ottobre del 34 d.C. menzionata in Eckhel, Doctr. Num III

http://www.archive.org/details/doctrina ... 00grangoog

Tacito non sempre segue nella narrazione un ordine cronologico stretto. Leggendo Annali, XII, 23 dovremmo collocare la morte di Agrippa I, nel 49 d.C., sappiamo al contrario che questa avvenne nel 44 d.C.



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