Storia e origini delle Religioni Monoteistiche
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17/01/2010, 20:32

Veritas ha scritto:

leviatan ha scritto:

Dice Veritas:

"...Quanto ho postato circa l'incendio della Roma di Nerone, è solo un 'remake', dal momento che il mio primo intervento in merito a ciò risale a circa 10 anni fa. Pubblicai il mio articolo in diversi forums e qualcuno lo ha anche ripreso per pubblicarlo nel suo sito. Tutto ciò a testimonianza dell'interesse suscitato dalla mia 'speculazione' su tali fatti. E' bene rimarcare che, a causa di questa allucinante mistificazione e manipolazione storica, ancora oggi il mondo crede che durante il regno di Nerone vi sia stato un incendio così devastante, quando, in realtà, esso va ricollocato al tempo dell'imperatore Tito"

Di quest'ultimo incendio ti risulta che G. Flavio ne parlo' nelle sue opere ?
Anche in questo caso non averne parlato sarebbe stato molto strano ,non credi ?

Un saluto



E' molto meno strano di quanto credi, dal momento che la narrativa di Antichità Giudaiche si arresta a prima dello scoppio della prima guerra giudaica (66-70); mentre quella di Guerra Giudaica finisce attorno al 73, con la caduta di Masada.

Il catastrofico incendio della Roma di Tito si sviluppò intorno al 79.


Saluti


Veritas

.



Antichita’ Giudaiche furono scritte intorno alla meta’ degli anni 90’,il fatto che il racconto di Flavio si fermi agli avvenimenti del 74 (presa di Masada) ,significa soltanto che lo storico ebreo non trovo’dopo quella data ,niente altro di rilevante da raccontare .
Se come tu dici il catastrofico incendio avvenne nel 79, Flavio,sicuramente lo avrebbe raccontato inserendolo alla fine di Antichita Giudaiche .Non lo fece ed io lo trovo molto strano.
Morale della favola :non racconto' dell’incedio del 64 ma nemmeno di quello del 79.

Un saluto
Ultima modifica di leviatan il 17/01/2010, 20:34, modificato 1 volta in totale.

18/01/2010, 16:58

leviatan ha scritto:

Veritas ha scritto:

...E' molto meno strano di quanto credi, dal momento che la narrativa di Antichità Giudaiche si arresta a prima dello scoppio della prima guerra giudaica (66-70); mentre quella di Guerra Giudaica finisce attorno al 73, con la caduta di Masada.

Il catastrofico incendio della Roma di Tito si sviluppò intorno al 79.


Saluti


Veritas



Antichita’ Giudaiche furono scritte intorno alla meta’ degli anni 90’, il fatto che il racconto di Flavio si fermi agli avvenimenti del 74 (presa di Masada), significa soltanto che lo storico ebreo non trovo’dopo quella data ,niente altro di rilevante da raccontare .
Se come tu dici il catastrofico incendio avvenne nel 79, Flavio,sicuramente lo avrebbe raccontato inserendolo alla fine di Antichita Giudaiche .Non lo fece ed io lo trovo molto strano.
Morale della favola :non racconto' dell’incedio del 64 ma nemmeno di quello del 79.

Un saluto



Antichità Giudaiche si ferma a prima che scoppiasse la guerra giudaica del 66-70. Il testo di Guerra Giudaica, invece, tratta esclusivamente degli eventi connessi a tale disastroso avvenimento e si ferma laddove essò cessò: vale a dire al 73, anno della caduta di Masada. Per quale motivo Giuseppe, trattando un argomento così specifico, avrebbe dovuto dilungarsi oltre, descrivendo fatti che nulla ebbero a che vedere con il tema della guerra giudaica, come l'incendio di Roma del 79. (vale a dire diversi anni dopo la fine della guerra).

Il presunto incendio di Roma del 64 sarebbe avvenuto, invece, nel periodo utile della sua narrativa. Ripeto che egli nel 64 si trovava a Roma e non avrebbe non potuto parlare di un incendio così devastante, se esso veramente si verificò, visto che l'incendio avrebbe potuto minacciare la sua stessa incolumità.

La verità, confermata dal silenzio assoluto degli storici della chiesa in merito a tale argomento, è che in quell'anno NON VI FU alcun incendio a Roma, nè tantomeno vi furono 'cristiani' puniti a causa di ciò, come vorrebbe far intendere l'autore prezzolato del falso passaggio attribuito a Tacito, vale a dire quello del cap. 44 del XV libro degli Annales!!.... A questo punto, ogni persona che si picca di essere un provetto esegeta e ricercatore storico, dovrebbe domandarsi per quale motivo si arrivò ad una tale allucinante menzogna storica, destinata a riempire i libri di storia ancora ai giorni nostri!

Il falso venne prodotto (quasi sicuramente ad opera dell'eclettico umanista Poggio Bracciolini) nei primi decenni del XV secolo. In quell'epoca la residenza del papato era ad Avignone, dove vi era stata trasferita a causa della pesante ingerenza della monarchia francese negli affari della chiesa cattolica. Gli 'orfani' della curia cardinalizia romana peroravano da tempo la causa del ritorno del soglio pontificio a Roma, stigmatizzando il fatto che era proprio la capitale dell'ex impero romano la sede naturale del papato, anche in virtù del fatto che a Roma morirono due figure chiave del culto cattolico: vale a dire Pietro e Paolo.

A sostegno di questa tesi, l'apparato cardinalizio romano ravvisò la necessità di fornire un'evidenza storica circa l'effettiva morte dei due apostoli a Roma, visto che le cronache riportate dai testi apocrifi non erano sostenibili (dagli Atti di Pietro risulta inequivocabilmente che Pietro venne fatto giustiziare da Nerone per aver attentato alla vita di Simon Mago). Nè, del resto, esistevano prove certe circa l'effettivo 'martirio' di Paolo a Roma (evento MAI verificatosi!). A tutto ciò avrebbe dovuto rimediare la panzana dell'incendio di Roma 'voluto' dal 'malvagio' Nerone. In conseguenza della presunta rappresaglia contro i 'cristiani', scatenata da quest'ultimo, sarebbero morti 'fatalmente' anche i SS. Pietro e Paolo!


Saluti


Veritas
.

19/01/2010, 09:09

Per Veritas

Antichità Giudaiche si ferma a prima che scoppiasse la guerra giudaica del 66-70. Il testo di Guerra Giudaica, invece, tratta esclusivamente degli eventi connessi a tale disastroso avvenimento e si ferma laddove essò cessò: vale a dire al 73, anno della caduta di Masada. Per quale motivo Giuseppe, trattando un argomento così specifico, avrebbe dovuto dilungarsi oltre, descrivendo fatti che nulla ebbero a che vedere con il tema della guerra giudaica, come l'incendio di Roma del 79. (vale a dire diversi anni dopo la fine della guerra).

Forse non mi sono spiegato !Guerra giudaica fu pubblicata nel 75 circa,e' ovvio che non poteva contere fatti avvenuti nel 79',qualuque ne fosse stata la natura.
Ma Antichita' Giudaiche fu scritta nel 93 circa ;se Giuseppe Flavio fosse stato a conoscenza dell'incendio devastante che colpi'Roma nel 79',come tu sostieni ,lo storico avrebbe avuto tutto il tempo per parlarne in ques'ultima sua opera .
Passo e chiudo


Un saluto
Ultima modifica di leviatan il 19/01/2010, 09:10, modificato 1 volta in totale.

19/01/2010, 21:12

leviatan ha scritto:

Per Veritas

Antichità Giudaiche si ferma a prima che scoppiasse la guerra giudaica del 66-70. Il testo di Guerra Giudaica, invece, tratta esclusivamente degli eventi connessi a tale disastroso avvenimento e si ferma laddove essò cessò: vale a dire al 73, anno della caduta di Masada. Per quale motivo Giuseppe, trattando un argomento così specifico, avrebbe dovuto dilungarsi oltre, descrivendo fatti che nulla ebbero a che vedere con il tema della guerra giudaica, come l'incendio di Roma del 79. (vale a dire diversi anni dopo la fine della guerra).

Forse non mi sono spiegato !Guerra giudaica fu pubblicata nel 75 circa,e' ovvio che non poteva contere fatti avvenuti nel 79',qualuque ne fosse stata la natura.
Ma Antichita' Giudaiche fu scritta nel 93 circa ;se Giuseppe Flavio fosse stato a conoscenza dell'incendio devastante che colpi'Roma nel 79',come tu sostieni ,lo storico avrebbe avuto tutto il tempo per parlarne in ques'ultima sua opera .
Passo e chiudo


Un saluto



La narrativa delle Antichità Giudaiche si interrompe all'anno 66, circa, prima che scoppiasse la guerra giudaica. Questa fu una scelta redazionale dello stesso Giuseppe. Per quale motivo, dunque, a fronte di una tale scelta, egli avrebbe dovuto citare fatti i quali non riguardavano direttamente la Palestina e che accaddero diversi anni dopo il 66?...

Tra questa data ed il 79, accaddero sicuramente molti altri fatti storici, cioè sicuramente accaduti, e non solo l'incendio di Roma del 79, come ad esempio la tragedia dell'eruzione del Vesuvio. Anche di questo Giuseppe avrebbe dovuto parlare, se però non avesse scelto di terminare la sua seconda opera, Antichità Giudaiche, all'anno 66....


Saluti


Veritas
.

20/01/2010, 01:17

Francesco M. ha scritto:

«.. A proposito del testimonium flavianum, qual è il vostro giudizio su tale vexata quaestio?..»



Sebbene il famigerato 'testimonium flavium' sia un insulso quanto allucinante falso storico (o forse una glossa 'a latere', una nota, finita poi 'accidentalmente' nel testo flaviano durante una sua ricopiatura), tuttavia, quasi sicuramente, Giuseppe F. parlò di Gesù di Nazareth, il quale, tra l'altro, egli conobbe di persona! (esistono evidenze di ciò, le quali, paradossalmente, l'erudizione ufficiale sembra ignorare!)

Nello spazio relativo al testo delle Antichità Giudaiche, in cui oggi ritroviamo il 'testimonium', sicuramente in origine vi era presente un'ampia descrizione delle vicende che furono da sfondo all'ultimo periodo della permanenza di P. Pilato in Palestina. Si trattò di vicende drammatiche, la cui dinamica è tutt'ora sconosciuta agli storici di tutto il pianeta, a causa della cinica falsificazione delle opere di Giuseppe Flavio, come anche degli storici pagani che vissero in quei tempi.

Tale descrizione venne espunta perchè (evidentemente) troppo compromettente per la 'santa' verità evangelica, raccontata a 'tavolino' dai padri 'fondatori'!. Al suo posto venne inserita la probabile glossa: forse già presente 'a latere' prima ancora dell'espunzione della parte di testo originario.

Da tenere presente che al tempo della falsificazione (presumibilmente fine del III secolo, inizio del IV), nessuno dubitava dell'esistenza storica di Gesù di Nazareth: ergo, l'inserimento del falso 'testimonium' NON fu determinato dalla necessità di voler stabilire una prova circa l'esistenza storica di Gesù, quanto piuttosto di cercare una valida testimonianza circa il fatto che Gesù fosse stato un essere 'divino', oltre che il 'Messia' atteso dai giudei.

La prima testimonianza della presenza del 'testimonium' nel corpo letterario di Antichità Giudaiche, ci viene da Eusebio di Cesarea (uno dei più grandi falsari storici, per ciò che concerne il comparto cristiano di ogni tempo!), il quale morì attorno a 336. In quei tempi, come gli eruditi ben sanno, circolavano molti scritti pagani (v. Celso, Porfirio, Hierocles, etc.) i quali mettevano in dubbio la presunta 'divinità' di Gesù, NON la sua esistenza storica! Ecco dunque il motivo del falso 'testimonium': vale a dire quello di far 'affermare', dalla 'penna' autorevole dello storico ebreo Giuseppe Flavio, che Gesù era 'più che un uomo'. (cioè un dio!)

....Inoltre vorrei conoscere qual è il vostro giudizio critico sul testo arabo di Agapio..



Quella di Agapio è una versione 'rimaneggiata' del 'testimonium flavianum' classico, fatta da una persona che, giustamente, riteneva improponibile un Giuseppe Flavio, ebreo convinto, nato ebreo e morto ebreo, il quale potesse affermare che Gesù fosse qualcuno 'più di un uomo', cioè un dio!

Da tenere presente che la versione slava di Giuseppe Flavio (un testo che riassume parte delle Antichità Giudaiche e della Guerra Giudaica) è totalmente assente il 'testimonium flavianum', come del resto nello 'Josippon', la versione giudaica di Giuseppe Flavio.

Vale tuttavia la pena di sottolineare che nel basso Medioevo, al fine di 'superare' l'imbarazzo dell'incongruenza flaviana, veniva fatta circolare, almeno negli ambienti confessionali, la 'voce' secondo cui Giuseppe Flavio si sarebbe convertito al cristianesimo(*). Naturalmente, oggigiorno nessun erudito che si rispetti può prendere seriamente la cosa. Per me è stato lo stesso, almeno sino a quando non sono venuto a conoscenza del lavoro del giornalista ebreo che si firma con il pseudonimo Abelard Reuchlin, vale a dire il libretto titolato 'Il vero autore del Nuovotestamento'.

Dopo averne letto varie recensioni, anche presso il forum aperto a suo tempo e dedicato espressamente a lui, mi si è accesa la classica 'lampada' sulla testa, e tutto mi è apparso chiaro in brevissimo tempo. In base a ciò, ho potuto intuire che la voce secondo la quale Giuseppe Flavio si sarebbe convertito al cristianesimo, sebbene non sia una verità 'canonica', non è neppure una completa menzogna. Insomma, un piccolo nucleo di verità storica probabilmente vi è davvero in tale supposizione ed essa è, quasi sicuramente, strettamente legata al tentativo di dar vita ad un nuovo culto giudaico 'riformato', soprattutto per ciò che concerne la figura del messia atteso: in una parola, il culto GIUDEO- CRISTIANO!.. Il personaggio scelto per tale messia 'riformato' fu il 'fantomatico' Giovanni di Gamala. (quasi sicuramente una figura realmente storica)


Saluti

_______________________________________

Nota:

(*) - per quanto possa apparire singolare, se non addirittura sconcertante, in alcuni settori della conservazione clericale c'è chi ancora oggi sostiene una tale tesi, vale a dire che GIuseppe Flavio si sarebbe convertito al cristianesimo; forse perchè i padri fondatori o padri 'acchiappatutto', avevano fatto del giudeo-cristianesimo una loro 'proprietà'!


Veritas

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20/01/2010, 09:39

Veritas ha scritto:

leviatan ha scritto:

Per Veritas

Antichità Giudaiche si ferma a prima che scoppiasse la guerra giudaica del 66-70. Il testo di Guerra Giudaica, invece, tratta esclusivamente degli eventi connessi a tale disastroso avvenimento e si ferma laddove essò cessò: vale a dire al 73, anno della caduta di Masada. Per quale motivo Giuseppe, trattando un argomento così specifico, avrebbe dovuto dilungarsi oltre, descrivendo fatti che nulla ebbero a che vedere con il tema della guerra giudaica, come l'incendio di Roma del 79. (vale a dire diversi anni dopo la fine della guerra).

Forse non mi sono spiegato !Guerra giudaica fu pubblicata nel 75 circa,e' ovvio che non poteva contere fatti avvenuti nel 79',qualuque ne fosse stata la natura.
Ma Antichita' Giudaiche fu scritta nel 93 circa ;se Giuseppe Flavio fosse stato a conoscenza dell'incendio devastante che colpi'Roma nel 79',come tu sostieni ,lo storico avrebbe avuto tutto il tempo per parlarne in ques'ultima sua opera .
Passo e chiudo


Un saluto



La narrativa delle Antichità Giudaiche si interrompe all'anno 66, circa, prima che scoppiasse la guerra giudaica. Questa fu una scelta redazionale dello stesso Giuseppe. Per quale motivo, dunque, a fronte di una tale scelta, egli avrebbe dovuto citare fatti i quali non riguardavano direttamente la Palestina e che accaddero diversi anni dopo il 66?...

Tra questa data ed il 79, accaddero sicuramente molti altri fatti storici, cioè sicuramente accaduti, e non solo l'incendio di Roma del 79, come ad esempio la tragedia dell'eruzione del Vesuvio. Anche di questo Giuseppe avrebbe dovuto parlare, se però non avesse scelto di terminare la sua seconda opera, Antichità Giudaiche, all'anno 66....


Saluti


Veritas
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Ne deduciamo quindi,che sia il devastante incendio di Roma,sia l'eruzione del Vesuvio avvennero nell'estate del 79 !!TROPPA GRAZIA SANT'ANTONIO !!
Tuttavia mi appare piuttosto singolare il comportamento di Tacito alla toccante lettera di Plinio il Giovane, che descrive l'eruzione di quell'estate del 79;io gli avrei risposto cosi':Caro Plinio tieniti pure i c..zzi tuoi ,che qui a Roma abbiamo purtroppo i c..zzi nostri:brucia tutto !!

Un saluto

Un saluto

20/01/2010, 14:39

leviatan ha scritto:

Ne deduciamo quindi,che sia il devastante incendio di Roma,sia l'eruzione del Vesuvio avvennero nell'estate del 79 !!TROPPA GRAZIA SANT'ANTONIO !!
Tuttavia mi appare piuttosto singolare il comportamento di Tacito alla toccante lettera di Plinio il Giovane, che descrive l'eruzione di quell'estate del 79;io gli avrei risposto cosi':Caro Plinio tieniti pure i c..zzi tuoi ,che qui a Roma abbiamo purtroppo i c..zzi nostri:brucia tutto !!

Un saluto



Non ho capito bene ciò che intendi dire, se non il fatto che per te il cerchio deve quadrare in ogni modo...

L'eruzione del Vesuvio avvenne nel 79, mentre il devastante incendio della Capitale si verificò poco meno di un anno dopo. Pensi che abbia provocato io tali accidenti per far sbollire la tua stizza?... Quand'è così, meglio rimetterci al giudizio di chi legge...


Saluti


Veritas

.

20/01/2010, 14:54

Boooooni, state boooni. [;)] [:D]

Piuttosto, qui ( mio ultimo post indata di oggi 20 gennaio 2010 ) , un annuncio importante per TUTTI.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7 ... 3035#85076



zio ot [^]
Ultima modifica di barionu il 20/01/2010, 15:05, modificato 1 volta in totale.

20/01/2010, 18:40

caro Veritas,
di disillusi non c'è solo il nostro "amico" comune ma anche questo bloggher, sembra che questa storiella della volpe che non arrivava all'uva sia sempre attuale.


E' possibile sapere qualcosa sul Gesu' storico?
Nell'ultimo "Bible and Interpretation", Mark Goodacre, della Duke University, scrive un interessante saggio sulla possibilita' di giungere a sapere qualcosa di sicuro sul personaggio storico Gesu' di Nazaret (se leggete l'inglese, il testo, breve ed efficace, si trova qui). Goodacre ricorda i 125 anni dalla nascita di Rudolf Bultmann, probabilmente il piu' importante studioso del Nuovo Testamento del Novecento: Bultmann riteneva che non ci fosse "quasi" nulla di storicamente accertabile su Gesu'. In effetti, per Bultmann la cosa non era molto importante, perche', da buon ortodosso luterano, per lui l'unica cosa essenziale era la resurrezione: il mio maestro, Cacitti, ama sempre ricordare che, in conseguenza di questo ragionamento, quando Bultmann scrisse una storia del cristianesimo antico, mise il Gesu' storico fra le premesse!
Giudiziosamente, Goodacre ci dice che la conoscenza del Gesu' della storia e' "quasi" impossibile perche' il numero e la qualita' delle fonti a nostra disposizione e' insufficiente a garantire una conoscenza affidabile al di la' di pochi elementi che sono invece quasi sicuri (ad esempio, che Gesu' ha avuto dei discepoli, che e' stato crocifisso dai Romani e cosi' via). Secondo Goodacre, questa e' una situazione che la ricerca su Gesu' condivide con il resto della storia antica: le fonti che sono sopravvissute sono troppo poche e troppo frammentarie per poter soddisfare tutte le nostre domande.
Non c'e' dubbio che Goodacre abbia ragione, ma io penso che ci sia anche un'altra ragione per smettere (per almeno 25 anni, come dico sempre agli studenti) di scrivere libri e articoli sul Gesu' della storia. La ricerca sul Gesu' storico e' iniziata nell'Europa dell'Ottocento ed e' stata sempre accompagnata da concezioni filosofiche che potremmo riassumere usando il termine "individualismo". Si pensava che fosse importante sapere qualcosa sull'uomo Gesu', perche' si riteneva che un "uomo", maschio e bianco, poteva aver cambiato da solo il corso della storia. In realta', oggi sappiamo bene che questo non e' possibile: che, se mai, la storia e' stata cambiata dalle migliaia di uomini e donne che hanno creduto, senza dimenticare le grandi forze storiche e sociali dei secoli successivi alla nascita di Gesu'. Per non continuare a mantenere il pregiudizio individualista, sarebbe meglio cominciare a guardare al quadro generale, lasciando perdere per un po' l'uomo Gesu'.
Pubblicato da Giovanni Bazzana a mercoledì, agosto 26, 2009
Etichette: Bultmann, Gesu' storico
fonte>>> http://ta-biblia.blogspot.com/2009/08/e ... -gesu.html

21/01/2010, 18:51

DICE VERITAS:


Per quale motivo Giuseppe, trattando un argomento così specifico, avrebbe dovuto dilungarsi oltre, descrivendo fatti che nulla ebbero a che vedere con il tema della guerra giudaica, comeL'INCENDIO DI ROMA DEL 79'. (vale a dire diversi anni dopo la fine della guerra).


DICE VERITAS:


Tra questa data ed il 79, accaddero sicuramente molti altri fatti storici, cioè sicuramente accaduti, e non solo L'INCENDIO DI ROMA DEL 79', come ad esempio la tragedia dell'eruzione del Vesuvio


DICE VERITAS:


L'eruzione del Vesuvio avvenne nel 79, mentre il devastante INCENDIO NELLA CAPITALE SI VERIFICO POCO MENO DI UN ANNO DOPO. Pensi che abbia provocato io tali accidenti per far sbollire la tua stizza?.

Dico io:
POCO MENO DI UN ANNO DOPO CIOE' NELL'OTTANTA!


Come vedi eri tu ad insistere sull'anno "79"

UN saluto

21/01/2010, 20:41

leviatan ha scritto:

DICE VERITAS:


Per quale motivo Giuseppe, trattando un argomento così specifico, avrebbe dovuto dilungarsi oltre, descrivendo fatti che nulla ebbero a che vedere con il tema della guerra giudaica, comeL'INCENDIO DI ROMA DEL 79'. (vale a dire diversi anni dopo la fine della guerra).


DICE VERITAS:


Tra questa data ed il 79, accaddero sicuramente molti altri fatti storici, cioè sicuramente accaduti, e non solo L'INCENDIO DI ROMA DEL 79', come ad esempio la tragedia dell'eruzione del Vesuvio


DICE VERITAS:


L'eruzione del Vesuvio avvenne nel 79, mentre il devastante INCENDIO NELLA CAPITALE SI VERIFICO POCO MENO DI UN ANNO DOPO. Pensi che abbia provocato io tali accidenti per far sbollire la tua stizza?.

Dico io:
POCO MENO DI UN ANNO DOPO CIOE' NELL'OTTANTA!


Come vedi eri tu ad insistere sull'anno "79"

UN saluto



Mi sembra una 'pedanteria' priva di senso.... Che differenza fa??...

E poi io NON HO DETTO nel 79, ma 'intorno' al 79!.. Proprio perchè in quel momento non ricordavo l'anno esatto in cui si verificò l'incendio nella Roma di Tito...


Saluti


Veritas

.

21/01/2010, 21:12

Dal forum 'consulenzaebraica' (http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=39931853&st=45)

Negev ha scritto @ 18/1/2010, 23:19
Shazarahel ha scritto @ 18/1/2010, 23:02

domanda:
mi sfugge perché sia così tanto importante per voi sapere se Gesù fosse sposato o no: cosa cambierebbe al suo personaggio e al suo messaggio per i cristiani?



Suppongo perché sconfesserebbe l'assurdità del celibato del matrimonio che dal 1100 circa la Chiesa ha imposto , sulla base del celibato del Nazareno e sul famoso "Lascia tutto ciò che hai e seguimi". (in realtà era solo per evitare che i beni dei preti andassero agli eredi e non piuttosto alle casse della chiesa)



Io credo che il motivo sia ben altro....

Io ritengo che intorno a Gesù ed alla SUA CONSORTE circolassero delle voci estremamenti sconcertanti: voci che i falsari, autori dei 'sacri' testi, ritennero più 'igienico' e salutare censurare... E' da ciò, dunque, che scaturì l'esigenza della versione di un Gesù 'celibe': condizione che, per le tradizioni della comunità in cui Gesù venne allevato e cresciuto, corrispondeva anche a quella del 'vergine'.(*)

Qualcosa di analogo accadde anche per la celebre vicenda di Lazzaro. A causa dei suoi 'torbidi' risvolti (messi praticamente alla luce dalla lettera di Clemente Alessandrino, rinvenuta da Morton Smith presso il monastero di Mar Saba, nelle vicinanze di Gerusalemme) ben TRE evangelisti su QUATTRO preferirono 'eclissare' tale episodio!

E' evidente che un motivo molto grave ci doveva pur essere, per arrivare ad una tale drastica decisione che, sebbene gli apologisti cattolici fingano 'elegantemente' disinteresse, ha introdotto uno dei più colossali e paradossali 'non-sense' di tutta la letteratura 'sacra' cristiana: vale a dire il fatto che ben tre evangelisti ignorassero un evento così stupefacente, come la resurrezione di Lazzaro, la quale, stante il racconto del vangelo di Giovanni, ebbe come testimoni gli stessi giudei del tempo!

Ma non solo essi 'ignoravano' Lazzaro e la sua 'straordinaria' resurrezione, in quanto insieme a lui essi ignoravano anche il personaggio Nicodemo, citato sempre da Giovanni... Perchè?.... Grazie alla lettera di Clemente, oggi gli eruditi sono in grado di capirlo: perchè 'Lazzaro' e Nicodemo furono la stessa, identica persona!..

Quasi sicuramente, il pseudo nome Lazzaro fu una scelta redazionale, sulla scorta del mitico personaggio egizio 'El-Azarus' (Eleazar in ebraico), morto e poi resuscitato a nuova vita dal dio Horus: un semi-modello per il Gesù della 'fede'!..

Da notare che l'aspetto 'torbido' della vicenda 'Lazzaro' ha, in pratica, una stupefacente conferma negli scritti di un autore pagano!


Saluti

____________________________________

Nota:

(*) - Giovanni detto 'Marco', secondogenito di Gesù, venne detto il 'vergine' proprio per tale motivo, in quanto, a differenza del fratello primogenito, egli non si sposò. Ciò rispondeva ad un preciso precetto della comunità in cui crebbe insieme al fratello, secondo la quale il rapporto coniugale, e quindi il contatto con la consorte, era giustificato per il solo scopo procreativo. Quando un componente della famiglia aveva adempiuto a tale scopo, vale a dire quello di mettere al mondo un figlio maschio, allora gli altri fratelli più piccoli, qualora ve ne fossero, dovevano astenersi dal prendere moglie.


Veritas

.

01/02/2010, 19:00

Maria Maddalena: una delle più complesse figure del Nuovo Testamento

da: http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Madd ... ite_note-2

Maddalena moglie di Paolo?

Secondo Daniel Meurois-Givaudan, Maria Maddalena sarebbe stata moglie di Saul di Tarso, almeno fino a quando non decise di abbandonarlo per divenire discepola di suo cugino Gesù. Il metodo di studio seguito da questo autore è a dir poco bizzarro, ecco infatti cosa si legge nella pagina di presentazione del suo libro "Il vangelo di Maria Maddalena": «Alla fine dell'Ottocento venne scoperto un manoscritto, da allora noto come il Vangelo di Maria Maddalena; esso si presenta come un vangelo incompleto. Daniel Meurois-Givaudan, però, ha deciso di risalire alla fonte servendosi di un'antica tecnica essena che gli permette di trasferire la coscienza nella dimensione akashica. Si immerge nel libro del tempo e riporta a galla i frammenti perduti e il testo originale. Maria Maddalena è ben altro che la peccatrice pentita dei testi ufficiali…»



Non c'è da meravigliarsi del tono di 'scettico dissacrante' assunto dall'estensore dell'articolo, il quale illustra il lemma Maria Maddalena su Wikipedia. E' noto, infatti, che questo importantissimo strumento di ricerca, nato con intenti 'super partes', si sia trasformato con il tempo in un 'feudo' cattolico, dove disinformatori 'professionisti', al soldo della 'santa' cupola, la fanno ormai da padroni.

Evidentemente questo personaggio ignora (o forse finge di ignorare) che, durante il culmine della sua potenza (primo decennio del 1800), Napoleone Bonaparte invase lo Stato Pontificio, provocando la 'santa' fuga del papa presso i devoti regnanti del Regno di Napoli (i famigerati Borboni). Come contropartita, Napoleone fece sequestrare tutto il materiale giacente negli archivi vaticani per poi farli trasportare in Francia, dove, secondo le sue intenzioni, fidati esperti del mondo intellettuale parigino si sarebbero occupati dello 'spulciamento' di tale messe documentale, nella speranza di far emergere le prove delle menzogne e degli inganni orchestrati dal clero cattolico negli oltre 19 secoli della sua storia.

Non si sa di preciso a che punto siano arrivati tali esperti, anche perchè i documenti più compromettenti la 'carovana' papalina diretta a Napoli se li portò dietro. Tuttavia, dati molto importanti pullulavano dispersi anche in documenti considerati di secondaria importanza. Documenti che avrebbero richiesto un lungo studio per potersene servire. (a quel tempo non c'erano i computer nè tantomeno Internet!). Persino i documenti patristici e non, oggi a disposizione del grande pubblico attraverso Internet, contengono di tali dati, dispersi in un numero impressionante di documenti utili: ergo, possiamo immaginare quanti dati potessero contenere i documenti tenuti segretati e quindi non accessibili al pubblico dei 'curiosi'.

Con la caduta di Napoleone, le potenze vincitrici costrinsero il governo francese a restituire al Vaticano il 'maltolto' da parte dei napoleonici, meno un certo numero di casse di documenti che, secondo la versione 'ufficiale', sarebbero andati perduti in seguito alla caduta di alcuni carri in un corso d'acqua. Questa versione potrebbe anche essere vera, tuttavia è difficile stabilire quanti documenti andarono efettivamente perduti e quanti, invece, vennero trattenuti in segreto dagli uomini di Napoleone, facendoli apparire come 'perduti'. Emblematico è il fatto che Tony Bushby, autore di "The Bible Fraud'", abbia affermato che per le sue ricerche si sia giovato di archivi esclusivi 'top secret, il cui accesso era riservatissimo, limitato solo a poche persone e per giunta 'raccomandate'.

Per ciò che mi concerne, tanto Meurois-Givaudan che il Bushby hanno riportato aspetti di una verità stupefacente che a me, grazie alle lunghe ricerche condotte in merito, era già apparsa in tutta la sua evidenza. Ergo, tali informazioni i due scrittori NON potevano averle acquisite nel modo convenzionale, ma solo in maniera 'riservata', in quanto esse prefigurano aspetti di una verità mai citati da alcuno studioso o ricercatore e pefettamente sconosciuti ai maggiori esponenti dell'erudizione ufficiale!


Saluti


Veritas

.
Ultima modifica di Veritas il 01/02/2010, 19:01, modificato 1 volta in totale.

02/02/2010, 01:22

Veritas, sulla questione Maddalena penso che il libro più interessante ( ovviamente non citato da wikipedia ) sia quello


di Igor Sibaldi " libro del giovane Giovanni "

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/ ... ovanni.php


Molti spunti del mio studio attuale cul Cenacolo di Leonardo li ho sviluppati da lì.


zio ot [;)]
Ultima modifica di barionu il 02/02/2010, 01:26, modificato 1 volta in totale.

02/02/2010, 04:23

barionu ha scritto:

Veritas, sulla questione Maddalena penso che il libro più interessante ( ovviamente non citato da wikipedia ) sia quello

di Igor Sibaldi " libro del giovane Giovanni "

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/ ... ovanni.php

Molti spunti del mio studio attuale cul Cenacolo di Leonardo li ho sviluppati da lì.

zio ot [;)]



Nel corso delle mie ricerche, ho imparato ben presto che non ci si può fermare solo a qualche testo, per nutrire la speranza di scoprire quella verità troppo a lungo tenuta sommersa dalla macchina della menzogna clericale. I dati utili non sono concentrati in un solo testo o in pochi testi, perchè se così fosse stato questi testi non sarebbero mai giunti sino a noi, o comunque non nella loro forma originale, ma profondandamente 'deturpati' dalla più bieca macchina mistificatrice della storia, la quale avrebbe provveduto ad estirpare tutto ciò che riteneva compromettente: esattamente come è avvenuto ai testi che conosciamo e che oggi, grazie a 'mamma' Internet, sono disponibili anche alla ricerca 'secondaria' (vale dire a quella non 'professionale' o non erudita completamente).

Fortuna ha voluto che, malgrado il vaglio maniacale a cui sono stati sottoposti tali testi, al fine di espungere da essi tutto cià che vi era di 'imbarazzante', un certo numero di preziosissimi dati sono rimasti, forse perchè sfuggiti al vaglio o forse perchè all'epoca non erano ritenuti pericolosi (senza i computers e senza la rete WEB che permette di fare raffronti con le sorgenti più disparate, tali dati non solo sarebbero stato difficili da individuare, ma sarebbero stati di pochissima utilità, in quanto non sarebbe stato possibile effettuare con essi delle ipotesi esegetiche da comparare con altre ottenute attraverso altre vie. Questo è esattamente ciò che è avvenuto agli studiosi del passato, i quali non erano certo più 'fessi' di noi!...Semplicemente essi non avevano a disposizione delle così potenti macchine di riserca ed elaborazione, come invece abbiamo noi oggi.

E' per tutto ciò che io sono praticamente costretto a rifarmi esclusivamente alle opere in formato elettronico, dove, grazie al motore di ricerca interno di Windows, posso posizionarmi subito nell'intorno del dato cercato per valutarne l'utilità. L'operazione, compiuta su altri testi e su altre sorgenti, mi permette poi di valutarne anche l'affidabilità, secondo il mio metodo 'ermeneutico', il quale si basa principalmente sui riscontri oggettivi dei dati, soprattutto se verificati con varie sorgenti.

Sfruttando la tua segnalazione, ho potuto espandere la transitoria ricerca ed imbattermi così nella presentazione del libro "La Vita di Gesù in India", come sotto riportato.


La Vita di Gesù in India

Holger Kersten

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/ ... -india.php

Perché il Cristianesimo ha scelto di ignorare i legami con le religioni dell'Oriente e di respingere ripetutamente i numerosi indizi che indicano che Gesù passò gran parte della Sua vita in India? Questo libro coinvolgente presenta prove inoppugnabili che Gesù ha vissuto veramente in India, dove è morto in tarda età.

La vita di Gesù in India è il risultato di molti anni di indagini e ricerche e porta il lettore in tutti i luoghi storicamente collegati con Gesù in Israele, nel Medio Oriente, in Afghanistan e in India.

Dopo avere rivelato antichi legami fra gli Israeliti e l'Oriente, le evidenze trovate dal teologo Holger Kersten portano alle seguenti sorprendenti conclusioni:

- In giovane età Gesù ha seguito l'antica Via della Seta fino all'India, dove ha studiato il Buddhismo, ne ha adottato le dottrine ed è divenuto un Maestro spirituale.
- Gesù è sopravvissuto alla crocifissione.
- Dopo la "resurrezione " Gesù è ritornato in India, dove è morto in età avanzata.
- Gesù è stato sepolto a Srinagar, la capitale del Kashmir, dove ha continuato ad essere riverito come un uomo santo.
- La tomba di Gesù esiste tuttora in Kashmir



L'autore del libro, secondo ciò che è possibile evincere dalla breve presentazione, ha toccato sicuramente interessanti aspetti. Tuttavia, proprio perchè i suoi orizzonti di ricerca sono stati sicuramente troppo ristretti e, soprattuto, indugianti pedissequamente su antiche tradizioni e leggende, non sottoposte ad adeguata analisi critica, tale ricerca finisce con l'essere del tutto compromessa e scarsamente valida sul piano esegetico.

Per la cronaca, NON E' VERO che Gesù si recò in India, ma è vero che egli si recò in Mesopotamia, sino a portarsi nella città di Babilonia, insieme all'"eletta", al figlio 'Marco', al gemello Giuda, al discepolo Bartolomeo (bar Tolomeo) e ad alcuni altri personaggi.

In quell'epoca, vale a dire il primo secolo della nostra era, la Mesopotamia orientale (tra cui Babilonia) era sotto il dominio della Parthia, la quale era ritenuta, dal popolino non erudito di allora, già come India(*). Questo fu uno dei motivi che diede origine alla 'leggenda' di Gesù in India, ma non il solo!.. Infatti, ve ne fu un altro legato ai convincenti (o 'pseudo convincimenti') reincarnazionisti del Nazareno: un aspetto teologico-esistenziale che Gesù mutuò dalla scuola gnostica di Giovanni il Battista, il quale, con tutta probabilità, non si riteneva affatto la 'reincarnazione di Elia', come riportato dagli evangelisti falsari, ma di ENOCH! (Gesù, indicato come la reincarnazione di Giovanni il Battista, sic!, si spacciò, durante il suo periodo palestinese, come la reincarnazione di SETH, il 'Figlio dell'UOMO', vale a dire di Adamo|)

Saluti

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Nota:

(*) - è altamente probabile che tale diffusa convinzione, possa essere stata la conseguenza della frase presuntuosa (ma non troppo!) pronunciata dal persiano Ciro il Grande, dopo la sua conquista dell'Egitto. Ciro, infatti, affermò che il suo impero si estendeva dall'India all'Etiopia. Questo ha fatto sì che, con tutta probabilità, nell'immaginario comune occidentale del tempo, si sia formata l'errata convinzione secondo cui l'India fosse un territorio immenso, il quale comprendeva la stessa Etiopia!.. Infatti, esistono indizi secondo cui gli etiopi erano indicati anche come 'indiani'. (v. La vita di Apollonio di Tyana)

Veritas
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