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Cita: Il sottoscritto ha scritto: Ora in base alle mie osservazioni tra il vangelo di Luca o chi per Lui e gli scritti di Giuseppe Flavio (Guerra Giudaica, Antichità Giudaiche e Vita) ho notato due tipologie di contatti;
a) Parallelismi, cioè copiature dell'evangelista Luca dagli scritti di Giuseppe Flavio;
b) Versetti di vangelo che compaiono solo in Luca, che vennero inseriti per allontanare, contrastare l'opinione dei lettori che potevano comprendere che il mito storico del Gesù Nazareno veniva mutuato in parte dall'epopea storica di un figlio di Giuda il Galileo, molto probabilmente il primogenito, molto probabilmente di nome Giovanni.
Tra il primo gruppo rientrano:
Il censimento; Gesù tra i dottori del tempio; I precipizi di Gamala; La storia di Archelao con la parabola dei dieci servi. Gesù pianse su Gerusalemme; Inizi della vita pubblica; La necessità della conversione; Emmaus (la sua distanza da Gerusalemme);
la necessità della conversionevangelo di Luca 13:1-3.13,1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».Potrebbe riguardare, un episodio accaduto e riportato da Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche, libro XVIII capitolo III e successivamente censurato cioè tagliato. L' evangelista Luca aveva a disposizione l'opera di Giuseppe Flavio completa, quindi prima della sua manomissione. In questo caso L'evangelista Luca o chi per esso, come in altre parti del suo vangelo, avvertì la necessità di riaffermare che il suo Gesù Nazareno, facendogli dire "«Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo", non avesse nulla a che fare con il movimento rivoluzionario, armato e sovversivo che aveva come obiettivo la liberazione dai romani.
Da "Vangeli e atti degli apostoli" nuova versione ufficiale della CEI, Paoline edizione libri 2008, a pag. 282 leggiamo: " Il massacro dei Galilei, trucidati per ordine di Pilato mentre stavano sacrificando i loro agnelli, è noto soltanto a Luca. Ma da quando sappiamo di Pilato, attraverso lo storico ebreo Giuseppe Flavio, un massacro dei genere non sarebbe affatto improbabile. Giuseppe Flavio riferisce intatti di un massacro di samaritani durante un raduno religioso e, in un'altra occasione, dell'uccisione di molti ebrei che si erano opposti a Pilato quando aveva cercato di impadronirsi di denaro appartenente al tesoro dei tempio per costruire un acquedotto a Gerusalemme."
Successivamente, resta molto probabile, che gli interpolatori abbiano cancellato il massacro dei Galilei in Antichità Giudaiche, riportato da Giuseppe Flavio, perchè avvenne proprio in concomitanza della vita pubblica del Gesù Nazareno, e in qualche modo forse ad Egli collegato, in quanto mutuato dall'epopea storica della famiglia di Giuda il Galileo.
Oppure una persona può credere, che dopo settanta anni circa,o più, da questo fatto sanguinoso, non riportato da nessun storico e dagli altri evangelisti, l'evangelista Luca sia l'unica persona informata da una tradizione orale, che ricordava perfino le precise parole pronunciate da Gesù in quel momento.Un caro saluto.
Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 30/03/2010, 18:20, modificato 1 volta in totale.
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