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 Oggetto del messaggio: Lettera a Giacobbo sul Cristo storico
MessaggioInviato: 14/09/2011, 14:12 
Nella puntata del 12 settembre 2011 della trasmissione televisiva "Voyager" è stato presentato un servizio sul "Cristo storico" a seguito del quale non ho potuto fare a meno di inviare la sotto riportata lettera al conduttore R. Giacobbo il quale, almeno fino ad ora, si è ben guardato dal rispondermi (ovviamente...).

Inutile nascondere la delusione nel dover constatare che perfino il conduttore di una trasmissione televisiva che ritenevo libera e "non allineata", non ha avuto il coraggio di "alzare la testa".

Dopo aver girato la lettera ai miei lettori, estimatori ed iscritti alla mailing list, mi permetto di inserirla in questo validissimo forum e prego tutti di diffonderla a propria volta nei propri blog e siti web (senza alterarne il contenuto), contribuendo così a dare sostanza ai nostri sforzi nella lotta a favore della storia e della verità.

Grazie 1000

Egr. dott. Giacobbo

Sono Giancarlo Tranfo, curatore del sito web ww.yeshua.it ed autore del saggio “La Croce di Spine- Gesù: la storia che non vi è ancora stata raccontata” edito dalla Chinaski di Genova nel 2008 ed attualmente in ristampa perché esaurito.
Quando uscì il mio libro gliene inviai una copia.
Tempo fa deve averle scritto qualche mio lettore suggerendole un mio possibile coinvolgimento su tematiche inerenti il Cristo storico ma, come purtroppo ho avuto modo di costatare nel servizio su tale argomento della puntata di Voyager del 12 settembre u.s., la metodologia scientifica applicata all’analisi storica non sono di casa nella sua trasmissione.

Abbiamo sentito dire che nessuno può dubitare dell’esistenza storica di
Cristo, quando invece esiste un’immensa letteratura post illuminista che
afferma e dimostra il contrario.

Abbiamo sentito dire che Tacito e Giuseppe Flavio offrono prove documentali dell’esistenza del Cristo dei vangeli ma non era presente chi avrebbe potuto dimostrare- prove alla mano- che in entrambi i casi si tratta di vergognose interpolazioni ascrivibili al III- IV sec d.c. per le quali, soprattutto con riguardo al secondo, è straordinariamente evidente la paternità di Eusebio di Cesarea.

Che dire, poi, della sinagoga di Nazareth datata al III sec. d.c. sotto la
quale “sicuramente ci sarebbero i resti di una sinagoga precedente”?

Peccato, caro dott. Giacobbo, che nel I secolo Nazareth ancora non esisteva e fu creata nei secoli successivi per giustificare il titolo di “Nazareno” dovuto all’appartenenza del “messia” ad un ordine religioso e militare a sfondo rivoluzionario.
Peccato che c’è solo una città nelle vicinanze del lago di Tiberiade, a corrispondere perfettamente a tutte le descrizioni estrapolabili dai racconti neotestamentari.

La città è Gamala:

- con una sinagoga del I secolo;
- collocata in cima a un monte;
- sul ciglio di un precipizio;
- nei pressi del lago di Tiberiade
- ad est del lago stesso (secondo alcuni dettagli dai quali si può ricostruire
la dinamica degli spostamenti di Gesù e dei suoi discepoli).

Tutto questo mentre Nazareth:

- come già detto ha una sinagoga del III secolo;
- non si trova in cima ad un monte ma in pianura;
- non si trova sul ciglio di un precipizio;
- è ben lontana dal lago di Tiberiade (35 Km di distanza,);
- è a sud del lago rispetto al quale non è situata ad oriente ma eventualmente
ad occidente.
-
Gamala, guarda caso roccaforte dell’avanguardia zelota, era la città di Giuda che, come il personaggio di Gesù, era chiamato “il Galileo” la cui politica trova straordinari punti di contatti con scorie testuali ascrivibili a Gesù, sopravvissute alle censure stratificate nei racconti neotestamentari (es. “Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re" – Luca, 23, 2).

Per brevità non sto a citarle le numerose simili “mine testuali” rimaste nei vangeli, sulle quali lei ha sorvolato, esattamente come accade da secoli nelle omelie che piovono dai pulpiti.
Non è solo il mio libro ad individuarle ed analizzarle tutte.
Da anni decine di autori di libri e siti web con le proprie evidenze cercano di superare il muro di silenzio imposto dalla chiesa e dai media asserviti.

Vedrà che ci riusciremo dott. Giacobbo, anche senza e contro di lei.

Davvero l’unica contraddizione sulla data di nascita è tra Matteo (4 a.c.) e la ricostruzione del monaco Dionigi? Perché nella sua trasmissione si è
sorvolato sulla datazione di Luca (6 d.c.)? Non sarà perché due testimonianze dello stesso livello, vista la divergenza di ben 10 anni, si privano reciprocamente di credibilità?

Nella sua trasmissione, alla domanda sulla credibilità storica dei racconti neotestamentari, è stata data risposta positiva enfatizzando la prossimità temporale della redazione dei testi ai fatti narrati.

Ma quale prossimità?
Tra i più antichi frammenti recanti versi dei vangeli, soltanto l’1,78% (93
manoscritti su 5700, peraltro quasi tutti frammentari) risale ai primi cinque secoli, mentre i rimanenti 5600 circa, divisi tra papiri e onciali, sono successivi al V secolo!!!
Questi sono dati innegabili anche per la paleografia “allineata” che farebbe “carte false” per datare magari un solo frammento al I secolo!

Praticamente i più antichi frammenti dei quali è stato possibile per noi
moderni prendere visione, risalgono al terzo o quarto secolo, con la sola
esclusione di pochi frammenti in parte rinvenuti a Oxyrhynchus, risalenti pare al secondo secolo (il più antico in assoluto potrebbe essere , forse, quello denominato P52 ovvero “papiro di Rylands”, risalente secondo alcuni al 125 d.c.).

La verità, egregio dottore, è che non c’è un accidenti di prova documentale o, più in generale, archeologica attestante l’esistenza di Cristo e del cristianesimo nel I secolo!

La stessa datazione ufficiale dei vangeli è frutto di congetture riferite come dati reali!

La verità è che tutte le prove, accompagnate dal silenzio assoluto degli
storici del tempo, dimostrano in maniera lampante e inconfutabile che Cristo e il cristianesimo sono un’invenzione dei secoli successivi al I (dal secondo in poi) , frutto di un ripensamento storico di fatti occorsi nel I secolo a personaggi ben diversi dal mite “agnus Dei” di ispirazione ellenistica.

Tale ripensamento fu conseguente al definitivo abbandono del sogno
rivoluzionario di riscatto del popolo ebraico, sepolto per sempre da Adriano nel 132 d.c.

La favola neotestamentaria, ispirandosi, appunto, alla vicenda storica di un ribelle crocifisso figlio di Giuda il Galileo e di un taumaturgo dei decenni successivi accusato dagli ebrei di apostasia e stregoneria, si forgiò di tutti gli archetipi appartenenti ai culti orientali e a quelli misterici (ellenistico, persiano, egizio, mesopotamico ecc.) sui quali creò un personaggio letterario assegnandogli un carattere storico.

La verità è che l’immagine del nostro attuale cristianesimo, ben lungi dall'essere vicina alla realtà (nonostante le asserzioni dei suoi ospiti) non è altro che il risultato di lunghe contrapposizioni e lotte tra “eresie” ed “ortodossie”, scomuniche e contrasti spesso politici, in quella travagliata gestazione che, passando attraverso i concili, darà alla luce quel cristianesimo che possiamo considerare “definitivo”).

In altre parole, per dirla con B. D. Ehram (“I Cristianesimi perduti-
apocrifi, sette ed eretici nella battaglia per le Sacre Scritture”, Carocci
Editore, trad. it. 2005), il cristianesimo attuale, che voi ascrivete alla
storia e al reale, non è che quello “vincente” a scapito di infiniti altri
“perdenti” spesso dimenticati.

I vangeli, privi di qualsiasi credibilità storica, e la stessa dottrina della
chiesa sono il frutto di un ininterrotto gioco di contrapposizioni e
compromessi che nel IV secolo sfoceranno nell’illogica formulazione del “credo” nieceano e nella definitiva coniazione dell’assurdo dogma trinitario, dove qualsiasi coerenza o logica (esclusa, appunto, quella del compromesso) cede il passo ad una forzatura che sfugge a qualsiasi umana comprensione...

Ma lei su tutto questo ha preferito sorvolare, accennando appena e vagamente a possibili discrepanze tra fede e storia e nel fare questo ha volutamente dimenticato che il cristianesimo è una fede fondata su una pretesa di storicità (realtà dell’esistenza di Cristo e della sua resurrezione ) e che se privata di tale caratteristica non ha più alcun significato.

Dott. Giacobbo…. Come mai le “voci contrarie” non erano presenti nella sua trasmissione?

Per “onorare” la verità non basta accennare “a denti stretti” all’esistenza di teorie contrarie.

Perché ha voluto far giocare ai suoi ospiti una partita senza avversari?

Glielo hanno imposto o è una sua scelta?

Se non avesse voluto chiamare me o altri perché privi di titoli accademici…
non avrebbe potuto chiamare ad es. Odifreddi (tanto per nominarne uno)?

Con la sua “indagine” sul “Cristo storico”, pensa davvero di aver reso un servizio alla storia e alla verità?

Le invio i miei saluti.


dott. Giancarlo Tranfo
Mail: giancarlo.tranfo@libero.it


p.s. mi riservo di diffondere integralmente la presente attraverso più siti
web italiani ed esteri.


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MessaggioInviato: 14/09/2011, 14:18 
ciao Gianfranco, ne stiamo abbondantemente parlando qui... c'è pure la tua lettera

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=11291

Saluti



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MessaggioInviato: 14/09/2011, 19:48 
Bellissima lettera, mi auguro davvero che almeno in forma privata Giacobbo ti risponda.. ah l'ignoranza e i media... il mondo viene tenuto sotto scacco: MENO MALE che esistono ancora liberi pensatori e indagatori che non si fidano mai della prima cosa che trovano, ma vanno in profondità


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MessaggioInviato: 14/09/2011, 20:50 
Bella ma non utile per lo share, sicuramente l' avrà cestinata.
Che tristezza !!!!!!! [xx(]



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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/09/2011, 02:30 
Cita:
Sirius ha scritto:


Bellissima lettera, mi auguro davvero che almeno in forma privata Giacobbo ti risponda.. ah l'ignoranza e i media... il mondo viene tenuto sotto scacco: MENO MALE che esistono ancora liberi pensatori e indagatori che non si fidano mai della prima cosa che trovano, ma vanno in profondità



Quoto.




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Cita:
Giancarlo Tranfo ha scritto:


Vedrà che ci riusciremo dott. Giacobbo, anche senza e contro di lei.



Giancarlo Tranfo mi è già simpatico. [;)]





.... anche se, come è già stato detto qui, il sig. Giacobbo è tenuto per le “sfere”, più di tanto non ci si può aspettare.







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नमस्ते

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MessaggioInviato: 15/09/2011, 02:42 
Ragazzi , non mettiamo in Croce il povero Giacobbo ... [:81] [:81] [:81]

Vedrete , vedrete ...


zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 15/09/2011, 08:16 
Ammesso pure che la lettera riesca ad arrivare a Giacobbo ed ai responsabili del programma, dubito che possa essere presa in considerazione anche per il tono, diciamocelo tra noi, un tantino arrogante...O no?



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MessaggioInviato: 15/09/2011, 11:04 
Mi dispiace molto essere la pecora nera del gruppo, soprattutto perché le vedo esattamente allo stesso modo dell'autore della lettera.

Il problema che rimarco è il modo in cui è stata scritta.
Questa lettera non mi è piaciuta affatto.
Se Giacobbo la cestinerà non farà un soldo di danno.
Il modo in cui è scritta è accusatorio, critico anche su punti che possono essere (a mio avviso) discutibili e denota una posizione dell'autore troppo interessata.

Capisco che le problematiche riportate sono scottanti ed infervorano facilmente gli animi, ma l'autore di un testo di questo tipo dovrebbe essere assolutamente sopra le parti.

La cosa che rimprovero è questa.

Nessuno me ne voglia, ... ma io la vedo così. [;)]


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 11:05 
Cita:
Hannah ha scritto:

Ammesso pure che la lettera riesca ad arrivare a Giacobbo ed ai responsabili del programma, dubito che possa essere presa in considerazione anche per il tono, diciamocelo tra noi, un tantino arrogante...O no?


Scusa Hannah, non avevo letto la tua risposta. [;)]


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 11:51 
Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Cita:
Hannah ha scritto:

Ammesso pure che la lettera riesca ad arrivare a Giacobbo ed ai responsabili del programma, dubito che possa essere presa in considerazione anche per il tono, diciamocelo tra noi, un tantino arrogante...O no?


Scusa Hannah, non avevo letto la tua risposta. [;)]


Figurati è una conferma che la mia non fosse un'impressione. [;)]

Se non si sta attenti, Crociate ed Anticrociate finiscono per essere sullo stesso piano e sortire gi stessi effetti in termini di intolleranza.


Ultima modifica di Hannah il 15/09/2011, 11:52, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 12:13 
Ne approfitto per riportare una mia considerazione presente in un altro 3d sulla trasmissione "voyager"

Cita:
purtroppo ho avuto modo di costatare nel servizio su tale argomento della puntata di Voyager del 12 settembre u.s., la metodologia scientifica applicata all'analisi storica non sono di casa nella sua trasmissione.


Per quanto anche io abbia espresso i miei dubbi circa la conduzione del servizio, avrei una obiezione:
Esistono differenti scuole di pensiero, solo in questo forum è possibile rintracciarne quattro differenti sul Gesù della storia, e tutte si richiamano a un metodo scientifico. Annotiamo poi l'esistenza di una scuola completamente mitologica, di una che afferma l'esistenza di un Gesù zelota, di una che afferma che Gesù fosse un membro della comunità di qumran. Ora mi pare evidente che qualcosa non torna, se tutte quante si richiamano ad una metodologia scientifica ma i risultati sono talmente differenti. Ce ne passa tra l'affermare che Gesù era un mito e l'affermare che faceva parte di qumran, ce ne passa tra l'affermare che era un filosofo cinico e l'affermare che era Giovanni Galileo.
Ora viene la domanda: esiste un criterio per definire la scientificità di una ricerca, in modo tale da poter selezionare la teoria che effettivamente si basa su presupposti scientifici da quella in qualche modo inquinata da metodologie non razionali?

Vi ringrazio cortesemente per l'attenzione.
A rileggerci


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 13:05 
Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Mi dispiace molto essere la pecora nera del gruppo, soprattutto perché le vedo esattamente allo stesso modo dell'autore della lettera.

Il problema che rimarco è il modo in cui è stata scritta.
Questa lettera non mi è piaciuta affatto.
Se Giacobbo la cestinerà non farà un soldo di danno.
Il modo in cui è scritta è accusatorio, critico anche su punti che possono essere (a mio avviso) discutibili e denota una posizione dell'autore troppo interessata.

Capisco che le problematiche riportate sono scottanti ed infervorano facilmente gli animi, ma l'autore di un testo di questo tipo dovrebbe essere assolutamente sopra le parti.

La cosa che rimprovero è questa.

Nessuno me ne voglia, ... ma io la vedo così. [;)]



Il supporto tecnico storico della lettera è in linea con quello che il prima fila Arpiolide Tranfo ha sempre sostenuto , e rispetto alla esposizione becera e curiale della trasm è anche troppo blando .

Ma la cosa da rimarcare è che anche Giacobbo ha molti dubbi sulla figura del Gesù Romano, visto che me lo ha detto di persona .

Ragazzi , nel 2012 ( sperem ) ne vedrete delle belle ...

Anche se il maxi-botto arriverà dopo le prox elezioni .



zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 15/09/2011, 13:56, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 14:39 
Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Il modo in cui è scritta è accusatorio, critico anche su punti che possono essere (a mio avviso) discutibili e denota una posizione dell'autore troppo interessata.

Capisco che le problematiche riportate sono scottanti ed infervorano facilmente gli animi, ma l'autore di un testo di questo tipo dovrebbe essere assolutamente sopra le parti.

[;)]



Perchè dovrei essere "sopra le parti"? Non lo è stata la trasmissione e non lo sono io.
Perchè la mia posizione sarebbe "interessata"? Dov'è l'utile che ne trarrei?
Se sono "accusatorio e critico" è perchè mi rivolgo a chi merita l'"accusa" e "la critica".
La pacatezza e la sobrietà lasciamola a loro visto che:

1) diversamente da noi hanno la possibilità di affacciarsi dallo schermo ultrapiatto nelle cucine degli italiani ;

2) sono in torto perchè mentono sapendo di mentire e nel farlo sono più subdoli della stessa chiesa cattolica, visto che godono di immeritata stima da parte di appassionati delle "verità non ufficiali" e di onesti ricercatori e liberi pensatori a tutti i livelli;

3) sono obbligati ad una coerenza quantomeno apparente tra il linguaggio dell'apologia della favola cristiana e il mite messaggio dell'"agnello" suo protagonista.

Io (noi) invece:

1) parlo soltanto a chi vuole sentire (pochi) e quindi diciamo che le mie parole restano "in famiglia" e se le voglio far arrivare appena un pò più lontano sono costretto ad urlare...;

2) non mento, anzi sono convinto di aver "fatto centro" insieme a molti altri e comunque se mento.... non so di farlo;

3) non ho obblighi di "coerenza" lessicale o di abattimento del volume e del tono in quanto non ho padroni. Loro infatti sono ricchi e servi, io (e come me molti) da quando mi sono liberato dal fardello idiota di quella che con Tacito mi piace chiamare "un'esiziale superstizione", sono diventato povero e libero.

Voyager ha fatto giocare una "partita senza avversari" a degli squallidi tromboni che pur di accreditare il Cristo dei vangeli alla storia, hanno detto delle assurdità da voltastomaco ed io per denunciarli pubblicamente .... devo parlare piano e usare toni dimessi????

Siamo impazziti????

Giancarlo Tranfo


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 14:50 
giancarlo sono pienamente daccordo con te! fare certe affermazioni sapendo che sono delle falsità è la cosa più grave secondo me, si prendono in giro milioni di persone che magari vogliono sapere di più su molti misteri della vita [:(]



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MessaggioInviato: 15/09/2011, 15:06 
Egregio Dott. Tranfo

Cita:
La pacatezza e la sobrietà lasciamola a loro visto che:

1) diversamente da noi hanno la possibilità di affacciarsi dallo schermo ultrapiatto nelle cucine degli italiani ;

2) sono in torto perchè mentono sapendo di mentire e nel farlo sono più subdoli della stessa chiesa cattolica, visto che godono di immeritata stima da parte di appassionati delle "verità non ufficiali" e di onesti ricercatori e liberi pensatori a tutti i livelli;


Se posso convenire con Lei sul punto 1, ho delle riserve sul punto 2 da Lei espresso.

Personalmente non credo che elementi come Corrado Augias mentano sapendo di mentire, così come sono convinto che nemmeno lei menta sapendo di mentire.

Ciò nonostante, appare del tutto evidente anche a un non addetto ai lavori che proponiate visioni totalmente contrapposte di eventi verificatisi qualche millennio or sono.

Anche io ho espresso le mie riserve sulla condizione della trasmissione, senza però fare un passo più lungo della gamba accusando di disonestà intellettuale gli autori della trasmissione.

Avrei voluto vedere senza dubbio più spazio anche allo sviluppo della ricerca storica su Gesù, dalle varie concezioni (il mito, lo zelota, l'esseno, il terapeuta); però non dimentichi che si tratta pur sempre di quello che è: un servizio, oltretutto non specialistico e che lascia il tempo che trova.

Cita:
Io (noi) invece:

1) parlo soltanto a chi vuole sentire (pochi) e quindi diciamo che le mie parole restano "in famiglia" e se le voglio far arrivare appena un pò più lontano sono costretto ad urlare...;


- Di questo non si preoccupi: se lei ha trovato effettivamente la chiave di volta per risolvere un mistero millenario, la storia non potrà che darle ragione.

Cita:
2) non mento, anzi sono convinto di aver "fatto centro" insieme a molti altri e comunque se mento.... non so di farlo;


- Le vorrei fare una domanda a bruciapelo: secondo lei i sostenitori delle varie tesi sono sinceri(mitica, zelota, esseno, filosofo, terapeuta e via dicendo), o effettivamente mentono sapendo di mentire? Se si, per quale ragione?

Cita:
Loro infatti sono ricchi e servi, io (e come me molti) da quando mi sono liberato dal fardello idiota di quella che con Tacito mi piace chiamare "un'esiziale superstizione", sono diventato povero e libero.

Temo di non capire. Pensavo che il passo di Tacito fosse da lei ritenuto un falso

Rinnovo per ultimo una osservazione, perchè in questo modo rischiamo di non venire a capo di una seppur interessante discussione

Cita:
purtroppo ho avuto modo di costatare nel servizio su tale argomento della puntata di Voyager del 12 settembre u.s., la metodologia scientifica applicata all'analisi storica non sono di casa nella sua trasmissione.


Per quanto anche io abbia espresso i miei dubbi circa la conduzione del servizio, avrei una obiezione:

Esistono differenti scuole di pensiero, solo in questo forum è possibile rintracciarne quattro differenti sul Gesù della storia, e tutte si richiamano a un metodo scientifico.

Annotiamo poi l'esistenza di una scuola completamente mitologica, di una che afferma l'esistenza di un Gesù zelota, di una che afferma che Gesù fosse un membro della comunità di qumran.

Ora mi pare evidente che qualcosa non torna, se tutte quante si richiamano ad una metodologia scientifica ma i risultati sono talmente differenti.

Ce ne passa tra l'affermare che Gesù era un mito e l'affermare che faceva parte di qumran, ce ne passa tra l'affermare che era un filosofo cinico e l'affermare che era Giovanni Galileo.

Ora viene la domanda: esiste un criterio per definire la scientificità di una ricerca, in modo tale da poter selezionare la teoria che effettivamente si basa su presupposti scientifici da quella in qualche modo inquinata da metodologie non razionali?

Vi ringrazio cortesemente per l'attenzione.
A rileggerci


Ultima modifica di Ceckdrum il 15/09/2011, 15:09, modificato 1 volta in totale.

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