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 Oggetto del messaggio: IL CRISTO STORICO DI ROBERTO RENZETTI
MessaggioInviato: 10/04/2012, 00:05 
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"Alla ricerca di un uomo chiamato Gesù"


di Roberto Renzetti


Dopo una breve storia di quei territori, che avevano da un lato il grande Impero egiziano e dall'altra i Regni seleucidi eredità di Alessandro Magno, con l'importante evento dell'occupazione di Roma da Pompeo in poi, si passa a descrivere con Flavio Giuseppe la divisione esistente tra i vari gruppi ebraici che abitavano la Palestina:

SADDUCEI (~ II sec. a.C.) => Aristocrazia conservatrice => Sacerdoti custodi del Tempio (vale solo la legge scritta) => Per ogni scelta difendono dai Farisei => sono ricchi e privilegiati => sono collaborazionisti con Roma => Furono sterminati da altri ebrei nella I Guerra Giudaica



FARISEI => Aristocrazia colta della conoscenza biblica => contrari all'ellenismo => si separarono dagli Asmonei => rigidi esecutori della dottrina (accettano anche la tradizione orale) => un fariseo fu maestro di Paolo => tolleranti con Roma => dopo la distruzione del Tempio (70 d.C.) si aggregarono a loro le varie correnti del giudaismo



ESSENI (~ II sec. a. C.) => ogni cosa è nelle mani di Dio => ricerca di giustizia => officiano fuori dal Tempio => persone eccellenti dedite ai campi => hanno averi in comune => nemici di Roma hanno come fine la liberazione della Giudea



ZELOTI (~ I sec. a. C.) => gruppo fondato da Giuda il Galileo di Gamala => concordano con i Farisei su tutto ma sono difensori strenui della libertà => solo Dio è guida e padrone => sono nemici di Roma [tra gli Zeloti "si distingueva per disegni delittuosi e per la temerità il gruppo dei Galilei; erano stati infatti costoro a portare al potere Giovanni, ed egli li ricompensava del predominio che gli avevano procurato concedendo a ciascuno di fare ciò che voleva". (Guerra Giudaica, 4. 559)] => furono sterminati dai romani a Masada.



L'indagine va quindi a districare il nodo delle varie falsificazioni costruite per nascondere, nei Vangeli, l'appartenenza o la vicinanza di Gesù con esseni o zeloti (in ogni caso, certamente, tra gli apostoli, vi furono degli zeloti come Simone che sguainò la spadda tagliando un orecchio ai 600 armati che andarono presso i "pacifici" apostoli sul Monte degli Ulivi).

E si discute dell'origine del nome Nazareno assegnato a Gesù, in nessun caso da legare a Nazaret. Questa cittadina, da alcuni messa addirittura in discussione di esistenza all'epoca, non risponde ai racconti evangelici: Gesù si recava ogni mattina a predicare ai pescatori del Lago di Tiberiade ma Nazaret dista 30 km dal Lago; nella città di Gesù vi sarebbero dei burroni che non esistono a Nazaret; dalla città di Gesù si vedeva il Lago che da Nazaret non si vede; ... secondo recenti scoperte e ricostruzioni Gesù era di Gamala (ma forse si voleva nascondere questa origine perché di Gamala era il fondatore della setta Zelota, Giuda il Galileo).

Ci si chiede poi se Gesù sia davvero esistito e si fa una intera disamina di tutta la documentazione storica esistente con particolare riferimento al Testimonium Flavianum ed alle Storie di Tacito. Evidentemente la storicità di Gesù resta molto dubbia ed in ogni caso il riferimento è ad una persona e non certo ad un Dio del quale non vi è traccia degli innumerevoli miracoli e prodigi di cui sarebbe stato interprete secondo i Vangeli.

Si tenta di capire quale sarebbe il passaggio dal Vecchio al Nuovo Testamento se Gesù continua ad affermare che egli non è venuto per distruggere la Legge ma per affermarla (e qui vi è un breve riferimento alla crudeltà del Dio del Vecchio Testamento, comunque Dio SOLO del popolo d'Israele)

Si scoprirà lungo l'arco dell'intero scritto che Gesù, da ebreo qual era e voleva restare, intendeva modernizzare l'ebraismo spogliandolo di molti riti e rituali ma soprattutto portandolo ad essere più vicino ad ogni diseredato, sofferente, malato ed escluso. La frase cardine della transizione è il "Non fare agli altri ciò che n on vorresti fosse fatto a te", transizione comunque tutta interna all'ebraismo perché Gesù e gli apostoli erano e restano ebrei fino alla fine (Giovanni, l'apostolo prediletto secondo i Vangeli canonici, morirà ad Efeso come sacerdote in un Tempio ebraico).

Naturalmente un ruolo importante, nell'indagine l'hanno i Vangeli. Chi li ha scritti e quando ? Ma, soprattutto, le continue contraddizioni al loro interno per non parlare di falsificazioni ed interpolazioni (clamorosa quella che si trova in Giovanni - l'Anziano - secondo cui gli Apostoli avrebbero dovuto andare a predicare a TUTTE le genti in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: una Trinità che spunterà solo dopo il Concilio di Nicea del 325 d.C. si troverebbe in un testo del 120 d.C.).

Si analizzano i Vangeli canonici cercando di ricostruire il chi e perché li ha resi tali, essendo i Vangeli almeno 64. Gli altri, anche se ve ne sono alcuni scritti prima del primo Vangelo, quello di Marco, sono ritenuti Apocrifi, non affidabili. E pensare che una gran quantità di cristianesimo da catechismo proviene da quei Vangeli non affidabili, come il bue e l'asinello ad esempio.

I Vangeli, comunque sono un crescendo di divinizzazione per Gesù. Per Marco Gesù è un uomo eccezionale ma uomo. Via via negli anni, anche perché la situazione degli ebrei sotto il dominio di Roma era diventata sempre più pesante (il Tempio era stato distrutto nel 70 d.C.), quel Gesù, Messia e quindi liberatore, acquisisce sempre maggiori attributi fino all'esplosione in Giovanni.

I miracoli hanno un ruolo fondamentale per accreditare Gesù come divinità (fu solo il Concilio di Calcedonia del 451 a stabilire che Gesù è veramente Dio e veramente uomo). Ma questi miracoli, a parte la resurrezione di un cadavere putrefatto di cui ci parla un solo evangelista, erano stati già fatti da molte altre divinità precedenti ed anche da profeti nel Vecchio Testamento (il profeta Elia, un vero assassino, ed anche Eliseo, altro assassino, avevano già moltiplicato i pani e l'olio - non i pesci -; nel culto di Dioniso vino in quantità sgorgava da alcune fonti; ...).

Gran parte della storia di Gesù è costruita nei Vangeli in modo da rispondere ad antiche profezie veterotestamentarie anche se i redattori non sono mai stati in Palestina perché si cimentano in continui svarioni geografici. Uno degli aspetti rilevanti a proposito di un Messia della tradizione ebraica è la sua discendenza da David che nei Vangeli viene realizzata assegnandola a Giuseppe tramite la città di Betlemme ed a Maria (altro svarione perché mai nell'ebraismo vi erano discendenze al femminile).

Chi prese in mano Gesù e lo rese digeribile ai gentili fu Paolo di Tarso. Costui era un cives romanus che aveva interlocutori colti rispetto alla povera gente con cui aveva a che fare Gesù. Era un commerciante di tessuti ed in particolare forniva le tende in cui accampavano i soldati di Roma. Gli insegnamenti di Gesù non erano un qualcosa possibile da comunicare ai gentili in genere benestanti e Paolo prese solo il corpo martoriato di Gesù, il suo sangue, che serviva alla redenzione ed alla salvezza. Gli insegnamenti di vita, il suo essere con i poveri, i derelitti, i sofferenti, ... fu spazzato via.

Anzi ! L'ebreo Paolo si sbarazzò dei riti dell'ebraismo che non potevano essere ammessi dai gentili (ad esempio la circoncisione) ma riprese il peggio del Vecchio Testamento, in particolare l'odio verso le donne (il misogino Paolo, malato anche di epilessia, aveva una costituzione fisica che spiega bene la sua misoginia: era alto 1 metro e 30 centimetri; aveva una grande testa spelacchiata; un grande torso e gambe sottili). Sta di fatto che le donne, per Paolo, diventano solo strumenti di piacere e quindi di distrazione per l'uomo, meglio tenerle lontano e comunque esse non devono parlare in assemblee o in luoghi pubblici restando coperte dal velo.

Ben altro rispetto a Gesù che aveva rapporti privilegiati proprio con le donne, di qualsiasi estrazione. Vi è l'apocrifo Vangelo di Maria Maddelena, in cui è proprio Maria Maddalena l'apostolo prediletto ed è lei che capisce molte delle cose che dice Gesù e le spiega agli apostoli non in grado di capire.

Per le sue posizioni Paolo si scontro con gli apostoli. Nacquero liti furibonde con denigrazioni reciproche molto forti. L'idea di Pietro e Paolo uniti nella lotta è pura fantasia (basta leggere alcune delle Lettere di Paolo). Fu comunque Paolo che vinse e mise in piedi il Cristianesimo. Da osservare che Paolo era di Tarso, uno dei maggiori centri in cui si era insediato il culto di Mitra, culto di provenienza orientale che fu importato a Roma dalle truppe dislocate in vari territori.

Il Mitraismo aveva avuto una grande penetrazione mai repressa perché non antagonista rispetto ad altre religioni e, soprattutto, all'Impero. Ebbene il Cristianesimo di Paolo è sovrapponibile, certamente per i riti che sono fondamentali per il popolo dei credenti, al culto del Dio Mitra.

Si passa poi a discutere di quanto studiato da Donnini: davanti a Pilato vi erano due Gesù: il Gesù Nazareno (e quindi sospetto terrorista contrario all'occupazione romana) ed il Gesù Barabba (come risulta da documenti antichi: il nome di Barabba era Gesù mentre il termine Barabba era un titolo, non un nome di persona, che voleva dire in aramaico Figlio del Padre). E perché viene condannato il primo Gesù ? Perché risultava una minaccia sia per Roma che per i sacerdoti che sapevano sarebbe stato distrutto il Tempio in caso di rivolte. L'altro Gesù era il Messia sacerdotale, che non preoccupava nessuno. Fu così crocifisso Gesù insieme a due "ladroni" che nel linguaggio di Roma (latrones) erano zeloti.

Ma anche sulla crocifissione raccontata dai Vangeli vi sono molte cose che non tornano con quanto ci si sarebbe dovuto aspettare da quel supplizio orrendo come monito per coloro che trovavano cadaveri in putrefazione sulla croce. Anche qui la crocifissione viene raccontata in modo da rispondere a vecchie profezie bibliche (i cadaveri vengono subito levati dalla croce; i due latrones vengono aiutati a morire con le mazzate che spezzano loro le ossa delle gambe; a Gesù non occorre fare medesima operazione perché la lancia al costato fa capire che è già morto).

Nel libro vi sono moltissime altre cose. E' un lavoro di 380 pagine non riassumibili senza entrare in sofisticate citazioni a confronto.

La conclusione che viene tratta è che Gesù come appare, scrostato da ogni metafisica, era un uomo eccellente che rompe una gran quantità di tabù in quella società sclerotica. In seguito è stato preso ed utilizzato per costruirci sopra una Chiesa che Gesù non aveva minimamente in mente: egli predicava perché la fine del mondo sarebbe avvenuta prestissimo ed ognuno avrebbe dovuto operare bene per prepararsi ad essa ed essere chiamato alla destra di Dio. E quando si crede ad un mondo che sta per finire non solo non si pena ad una Chiesa ma neppure a scrivere, tanto è vero che il primo Vangelo è di due generazioni dopo Gesù.

La nascita della Chiesa, il nuovo Calvario di Gesù, sarà discussa in un successivo lavoro.






Roberto Renzetti
20 ottobre 2011



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MessaggioInviato: 10/04/2012, 00:16 
Avevo scritto e invitato Roberto a ufoforum tempo fa.

Lui gentilmente mi ha risposto subito inviandomi questa presentazione.

Sapete che imbranato sono al PC..... l' avevo persa ... [xx(] [xx(] [xx(]

Ritrovata oggi ... [8D]



zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 11/04/2012, 11:03 
Cita:
ZELOTI (~ I sec. a. C.) => gruppo fondato da Giuda il Galileo di Gamala => concordano con i Farisei su tutto ma sono difensori strenui della libertà => solo Dio è guida e padrone => sono nemici di Roma [tra gli Zeloti "si distingueva per disegni delittuosi e per la temerità il gruppo dei Galilei; erano stati infatti costoro a portare al potere Giovanni, ed egli li ricompensava del predominio che gli avevano procurato concedendo a ciascuno di fare ciò che voleva". (Guerra Giudaica, 4. 559)] => furono sterminati dai romani a Masada.


Aggiusterei (~ I sec. a. C.) con (~ I sec. d. C.)
Mi piacerebbe capire come arrivano i suoi studi a Giovanni... il tanto affezionato tra gli arpiolidi.



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