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MessaggioInviato: 17/04/2013, 23:00 
Qui c'è qualche titolo.... ma non avendo letto questi libri, non so giudicarne la qualità, al momento.
http://www.unilibro.it/find_buy/findres ... rismo_.htm


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Ok, grazie mille!


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MessaggioInviato: 14/07/2013, 19:03 
IL CULTO DELLA LUCE E DELLA FIAMMA: ZOROASTRISMO, MONOTEISMO ED ENOTEISMO INDOEUROPEO, ARIANESIMO, DRUIDISMO, NAZISMO, CIVILTA’ MEGALITICHE, PLATONISMO, NEOPLATONISMO, AGOSTINISMO, FILOSOFIA GANDHIANA, FENOMENI DI PRE-MORTE.
Sì, lo so…. Il titolo fa paura!
Troppa carne al fuoco? Forse, ma in realtà, per poter fare un discorso approfondito sui legami fra Zoroastrismo e civiltà occidentale, è necessario fare un discorso molto ampio e arduo.
In questa fase della ricerca sullo Zoroastrismo, parlo di quelle connessioni con le culture occidentali che vanno aldilà del solo Cristianesimo, legami di cui, ancora di più dei legami cristiani-zoroastriani, conoscono solo gli specialisti.
Lo Zoroastrismo, come abbiamo visto, è una religione molto antica, presumibilmente la più antica religione rivelata.
Così antica da non poterne determinare con certezza la vera origine, in quanto essa è certamente nata da forme religiose più antiche, di cui Zoroastro fu il riformatore, più che l’iniziatore assoluto.
Non c’è certezza che Ahura Mazda non fosse adorato prima di Zoroastro, ma si presume che in ogni caso la sua figura sia derivata da un archetipo divino molto antico, comune a tutte le culture indo-ariane.
Alcuni teologi zoroastriani tradizionalisti puntano molto sul fatto che lo Zoroastrismo sia una religione indoeuropea, e non semitica. Anzi, LA religione indoeuropea, quella che ne rappresenta meglio la cultura e l’etica.
Tali teologi pongono una contrapposizione fra religioni monoteistiche semitiche da un lato e religioni monoteistiche indoeuropee, o ariane, dall’altro.
Non è un caso infatti che il nome attuale della Persia, l’Iran, derivi da un nome più antico, Aryan, che significa appunto “Terra degli Ariani”.
Naturalmente sono quei teologi che vorrebbero che lo Zoroastrismo rimanesse una religione etnica come l’Ebraismo e non universalistica come il Cristianesimo, l’Islamismo e il Buddismo, come di fatto era originariamente.
Si noti la somiglianza con certe teorie del nazismo, anche se lo spirito che le anima è completamente diverso: lo Zoroastrismo sarebbe l’anima religiosa dei popoli ariani, mentre invece religioni come l’Ebraismo e l’Islamismo sarebbero espressione dei popoli semitici, e perciò considerate come una forma di religiosità derivata ed inferiore, che predicano un Dio vendicativo, tirannico ed intollerante, mentre Ahura Mazda sarebbe invece pura benevolenza, espressione di una religiosità superiore e più evoluta.
Sembrerebbe, per questi pensatori, che il monoteismo semitico non sarebbe altro che una “brutta copia” dell’originario monoteismo ariano.
Fatto sta che nella religione zoroastriana si notano i caratteri tipici delle religioni dei popoli indoeuropei, sia nelle credenze, che nei riti, che nel linguaggio dei termini religiosi.
A questo proposito, bisogna partire dall’etimologia della parola “dio” nelle lingue indoeuropee.
Tale parola infatti deriva dalla radice “deu”, che significa “luce”.
Da questo termine deriva il latino “deus” e il greco “theos”, e anche il nome di Zeus, e con esso anche il nome di altre divinità indoeuropee, come il germanico Tiwas, l’indiano Pitar Dyaus, e del pari il nome delle divinità indiane, i Deva. Anche l’italica Diana pare che derivi dall’originario nome Diviana, che significherebbe “la Splendente” o “la Luminosa”.
Alla base della religiosità indoeuropea pare si trovi un concetto della divinità come pura Luce, di volta in volta simboleggiata dal fuoco, o dal cielo, o dal sole e dalla luna.
Nello Zoroastrismo e nelle religioni da esso derivate (Manicheismo, Mitraismo, Catarismo, Yezidismo) Dio viene rappresentato come Luce Infinita, e simboleggiato preferibilmente dal fuoco, che viene tenuto perennemente acceso all’interno dei templi zoroastriani.
Si noti la somiglianza con l’antico culto romano delle Vestali, preposte a tenere sempre acceso il fuoco di Vesta, la Dea del Focolare, e considerate “spose di Giove”, cioè Zeus, Signore del Cielo e della Folgore, massime fonti di luce.
Ahura Mazda significa Signore della Saggezza, e in quanto Luce Infinita porta appunto infinita saggezza e conoscenza ai suoi adoratori. Del pari, lo Spirito Maligno, Angra Mainyu, che porta solo inganno e menzogna, è rappresentato dalla Tenebra, che nasconde la verità così come la Luce la rivela.
Si spiega quindi perché è così importante, per i Zoroastriani, che pregando Ahura Mazda ci si rivolga sempre a un fuoco acceso o al disco solare o lunare, in pratica sempre a una fonte di luce, perché ogni fonte di luce è vera immagine di Dio.
È a questa associazione Luce-Verità-Dio che dobbiamo guardare per capire appieno lo sviluppo della civiltà occidentale attraverso l’evoluzione di questa spiritualità che accomuna i popoli indoeuropei allo Zoroastrismo e che poi genererà l’evoluzione del Cristianesimo.
Gli storici delle religioni pensano che Ahura Mazda abbia avuto originariamente un carattere essenzialmente solare, e che tale impronta abbia fatto parte di quel generale culto del sole, della luce e del fuoco che avrebbe caratterizzato la religiosità indoeuropea.
Sotto questo punto di vista, c’è una somiglianza fra lo Zoroastrismo e la religione degli antichi Druidi.
La principale divinità dei Celti era notoriamente Lug, il cui nome significa appunto “il Luminoso”, divinità che dal suo nome rivela un carattere solare e igneo.
Il suo corrispondente nella religione germanica era l’astuto Loki, il Dio del Fuoco di cui si parla nel poema scandinavo dell’Edda, figlio di Odino, il Re degli Aesir, gli Dei di Asgard, e fratello di Thor, il Dio del Tuono, affine al greco Zeus e all’indiano Indra, che del pari era armato di martello.
Loki alla fine fu identificato con Lucifero, come dimostra il fatto che nella mitologia germanica egli svolge il ruolo di traditore degli Aesir, che alla fine si allea con i malvagi Jotuni, i Giganti nemici degli Dei di Asgard. Entrambi sono portatori di Luce, ma entrambi si volgono paradossalmente al male, quasi come se il Cristianesimo, la cui influenza andava aldilà dei suoi confini, avesse identificato gli Dei della Luce e del Fuoco con l’emblema di un culto avverso e rivale.
Da notare che il termine Aesir, ha la stessa origine del termine Ahura, che compone la prima parte del nome di Ahura Mazda, e che significa “Signore” (Ahura Mazda significa appunto “Signore Saggio”), e del termine indiano Asura, una schiera divina nemica dei Deva.
Infatti nello Zoroastrismo i Deva sono gli spiriti demoniaci nemici di Ahura Mazda, che chiedono culti immorali basati sui sacrifici di animali e sull’uso di droghe. Nell’Induismo invece, che ha le stesse origini dello Zoroastrismo ma che ha avuto uno sviluppo diverso, sono gli Asura ad essere le divinità malvagie relegate negli Inferi, mentre i Deva sono i saggi signori dei cieli.
Da notare che è una costante di gran parte delle tradizioni indoeuropee la credenza in due distinte schiere di divinità, una celeste e luminosa e l’altra ctonia, sotterranea, oscura, in genere nemiche tra loro. In questa contrapposizione si può vedere già un simbolo della contrapposizione etica fra luce-bene e tenebre-male che caratterizzerà prima lo Zoroastrismo e poi tutte le altre religioni da esso derivate o influenzate, monoteistiche o meno.
Il celtico Lug, comunque, al pari dell’Aesir Loki era astuto e intelligente, tendenzialmente ingannatore come lui, ma fondamentalmente portatore della luce della conoscenza agli uomini, signore delle arti e delle scienze.
Più o meno come il titano greco Prometeo che, portando agli uomini il dono del fuoco, porta loro anche la conoscenza e lo sviluppo della civiltà.
Poiché la Luce è Conoscenza, il Dio della Luce illumina le menti degli uomini, e li conduce sia alla saggezza personale, sia al cammino collettivo della civiltà.
Non è un caso che i Druidi fossero ritenuti i depositari di una grande conoscenza da parte degli autori classici greci e latini.
Culto della Luce e culto della Conoscenza vanno di pari passo, ed è indubbio la somiglianza fra Druidi e Magi, l’antica casta sacerdotale degli Zoroastriani. Infatti i Magi, come i Druidi, erano ritenuti una casta di sapienti, a cui erano attribuiti addirittura poteri magici, come erano attribuiti ai Druidi, originati dalla loro conoscenza segreta.
Difatti, i termini italiani “mago” e “magia” derivano direttamente dagli antichi Magi.
Ma altri particolari fanno pensare a una certa corrispondenza fra Magi e Druidi.
La città sacra dei Druidi era Lione, che in origine si chiamava Lugdunum, che significa appunto “Città di Lug”, ovverossia “Città della Luce”. Il che fa pensare a una religione organizzata come le grandi religioni attuali, le quali hanno quasi tutte una città sacra di riferimento. Gli Ebrei Gerusalemme, i Cristiani Roma, i Musulmani La Mecca, gli Induisti Benares.
Di recente, sono venuto a sapere da fonte attendibile (cioè mia nipote che è laureanda in Lingue con una tesi di mitologia medioevale anglosassone) che il Druidismo in realtà non si sarebbe realmente estinto, ma avrebbe finito con il fondersi con il Cattolicesimo celtico medioevale.
Si sa che i Druidi furono sconfitti ed estromessi dal dominio romano quando le truppe imperiali conquistarono prima la Gallia e poi la Britannia.
Ma i Romani non giunsero mai in Irlanda, al tempo chiamata Ibernia, e quindi là il potere dei Druidi rimase intatto fino all’avvento del Cristianesimo, avvenuto nel VI secolo d. C. circa.
La cristianizzazione dell’Irlanda però non avvenne in modo violento. Pare che i Druidi si convertirono progressivamente al Cristianesimo, affermando che la loro religione non era poi tanto diversa dal Cristianesimo, anzi che poteva esistere un fondamentale accordo fra i due culti.
È ben noto che nel medioevo i monaci irlandesi furono particolarmente attivi come missionari in tutta Europa, e che fondarono molti monasteri in molti paesi anche molto distanti dall’Irlanda.
Sembra strano che un paese così periferico come l’Irlanda, che fu escluso dalla civilizzazione romana, abbia poi giocato un ruolo così fondamentale nella civilizzazione del Medioevo, soprattutto nei paesi “barbari” del Centro ed Est Europa.
Ed è da notare che fra il clero missionario irlandese e quello cattolico romano ci fu una fondamentale rivalità, se non un’aperta contrapposizione fra il centralismo romano, che voleva omologare e dominare tutti gli ordini e le varie chiese locali, e questi ordini celtici che invece sembravano avere una liturgia, delle regole e forse anche delle dottrine per conto proprio.
Ma quel che è sconcertante, è che il clero irlandese sembrava svolgere un ruolo missionario in Europa già prima della conversione al Cristianesimo.
Pare che già i Druidi inviassero i loro missionari in giro per l’Europa, anche in Italia, per cui viene da pensare che la conversione al Cristianesimo sia stata una cosa in parte “di facciata”, e che i Druidi si siano semplicemente adeguati all’establishment religioso del tempo per poter continuare ad agire indisturbati e indipendentemente, dando l’impressione di essere “obbedienti”.
D’altra parte, il campo delle ipotesi può spaziare liberamente perché, si sa, i Druidi non lasciarono, purtroppo, nessuna tradizione scritta. I loro insegnamenti, le loro tradizioni e le loro dottrine se le trasmettevano solo per via orale, evidentemente per evitare che venissero rivelate all’esterno.
Di quali fossero le loro vere dottrine, si possono fare solo ipotesi basate sui pochi dati trasmessi dall’archeologia, dai “sentito dire” degli autori classici e poi dal sistema di simboli e di riferimenti presenti nella mitologia celtica, in particolar modo irlandese.
Si suppone che credessero in una forma di reincarnazione e in una catastrofe finale che avrebbe distrutto e ricostruito il mondo, caratteristica che li accomuna allo Zoroastrismo, segnato fortemente da attese apocalittiche di palingenesi universale.
Ora, c’è da chiedersi se fra Druidi e Magi ci sia stato un qualche rapporto di parentela storica. Cioè se il Druidismo e lo Zoroastrismo possano essere derivati, almeno in parte, da una religione originaria fondata sul culto del Dio-Luce e di una forte fede nell’aldilà.
Una religione che sarebbe stata patrimonio comune delle popolazioni indoeuropee almeno 4000 anni fa, quando gran parte dei popoli indo-ariani vivevano ancora nelle grandi pianure fra Caucaso, Russia ed Asia Centrale.
E poiché Druidismo, Zorastrismo e Cristianesimo sarebbero state tutte e tre religioni simili ed imparentate fra loro, si spiegherebbe come i Druidi irlandesi sarebbero progressivamente divenuti monaci cattolici e avrebbero continuato a trasmettersi dottrine e liturgie druidiche nei secoli del Medioevo.
Di fatto, se il Cristianesimo fosse in realtà una forma di Zoroastrismo “giudaizzato”, in pratica esso non si sarebbe distinto fondamentalmente dall’originaria religione enoteistica o monoteistica indoeuropea.
In pratica, il fatto che il Cristianesimo si sarebbe diffuso prevalentemente in Europa sarebbe stato dovuto al fatto che il contesto culturale sarebbe stato già pronto ad accoglierlo, in quanto il Cristianesimo sarebbe stato solo in parte un “corpo estraneo” proveniente dall’Oriente, mentre in realtà avrebbe avuto concetti, simboli e dottrine di derivazione indo-ariana e non semitica.
Ma si può fare un’altra ipotesi: alcuni pensano che il Druidismo derivi dall’originaria religione preistorica pre-indoeuropea che avrebbe regnato nella civiltà megalitica delle Isole Britanniche e che avrebbe costruito i misteriosi monumenti megalitici come Stonehenge in Inghilterra e Newgrange in Irlanda, opere che sono chiaramente legate a un forte culto del Sole e degli spiriti dei defunti.
Secondo questa teoria, quando i Celti giunsero in Britannia in varie ondate intorno al VI e V secolo a. C., avrebbero assorbito la religione locale, creando la casta sacerdotale dei Druidi.
Se fosse vero questo, allora certamente il Druidismo non avrebbe potuto derivare in alcun modo dallo Zoroastrismo, ma semmai il contrario. Dato che sia le origini del Druidismo sia quelle dello Zoroastrismo sono avvolte dal mistero di epoche remote, è difficile pretendere di conoscere con certezza la genealogia delle religioni.
O forse, la religione della Luce e della Fiamma avrebbe un’origine ancora più lontana nel tempo, e non sarebbe stata originata dal primordiale ceppo indoeuropeo, ma da una cultura ancora più remota.
Per il momento mi fermo qui, la prossima volta cercherò di delineare ulteriormente i caratteri di questa ipotetica religione originaria della Luce e i suoi legami con la civiltà occidentale, e non solo.


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MessaggioInviato: 14/07/2013, 21:37 
Enkidu, questi tuoi approfondimenti sullo zoroastrismo sono estremamente interessanti e affascinanti.

Tre immeduiati pensieri che la lettura del tuo intervento mi ha suggerito.

Quella che tu citi come la religione "della Luce e della Fiamma" potrebbe essere la reinterpretazione in chiave mistica della scienza e della tecnologia di una civiltà antidiluviana in possesso dei segreti della fisica quantistica ove tutto è energia?

Lugdunum, ovvero Lione, è uno dei vertici del triangolo magico insieme a Praga e Torino.

Alla fine non vi è differenza tra paganesimo e religioni tradizionali.

E questo ci dovrebbe fare capire quanto è stata "segmentata" la Verità e il Sapere da parte di alcuni, di modo da poter offrire solo un segmento.



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MessaggioInviato: 14/07/2013, 21:52 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Enkidu, questi tuoi approfondimenti sullo zoroastrismo sono estremamente interessanti e affascinanti.

Tre immeduiati pensieri che la lettura del tuo intervento mi ha suggerito.

Quella che tu citi come la religione "della Luce e della Fiamma" potrebbe essere la reinterpretazione in chiave mistica della scienza e della tecnologia di una civiltà antidiluviana in possesso dei segreti della fisica quantistica ove tutto è energia?

Lugdunum, ovvero Lione, è uno dei vertici del triangolo magico insieme a Praga e Torino.

Alla fine non vi è differenza tra paganesimo e religioni tradizionali.

E questo ci dovrebbe fare capire quanto è stata "segmentata" la Verità e il Sapere da parte di alcuni, di modo da poter offrire solo un segmento.







Potrebbe essere stata originata da una civiltà precedente a quelle conosciute, sì.... ma a questa ipotesi vorrei arrivarci a poco a poco, ci sono parecchie cose da analizzare...


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MessaggioInviato: 15/11/2014, 13:49 
Ciao, ho raggiunto dei collegamenti più recenti nella storia allo Zoroastrismo, sulla discussione Portali Interdimensionali

L'anello che regala Efestione ad Alessandro nel film testuale dice " L'ho trovato in Egitto, la persona che me lo ha venduto ha detto che risale ad un tempo quando si adoravano Il Sole e le stelle "

L'anello che poi alla fine nell'ultimo istante prima di morire alza in alto e lo dona all'aquila che prende la sua anima? Dio che prende le anime, simbologia Zoroastriana lasciare i cadaveri per 3 giorni, e poi la lotta per il cadavere, gli avvoltoi che mangiano gli occhi, le immagini che possiamo vedere alla fine del film Alexander sono simbologia pura Zoroastriana. Oliver Stone Oliver Stone amici


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MessaggioInviato: 15/11/2014, 13:53 
« Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure! »Così parlò Zarathustra.

Un libro per tutti e per nessuno (tedesco: Also sprach Zarathustra. Ein Buch für Alle und Keinen) è il titolo di un celebre libro del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, composto in quattro parti fra il 1883 e il 1885.

Dopo aver letto l'analisi stupefacente di Enkidu, sto pensando che oggi abbiamo a che fare con il male più dì ogni altro momento.


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https://www.youtube.com/watch?v=-mR2cbqSs3A


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http://it.wikipedia.org/wiki/Ahura_Mazd%C4%81


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MessaggioInviato: 15/11/2014, 18:01 
cari amici
metto anche qui il testo
http://www.liberliber.it/mediateca/libr ... _parlo.pdf
ciao
mauro



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Cita:
junglesoldier ha scritto:

« Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure! »Così parlò Zarathustra.

Un libro per tutti e per nessuno (tedesco: Also sprach Zarathustra. Ein Buch für Alle und Keinen) è il titolo di un celebre libro del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, composto in quattro parti fra il 1883 e il 1885.

Dopo aver letto l'analisi stupefacente di Enkidu, sto pensando che oggi abbiamo a che fare con il male più dì ogni altro momento.




Più la luce della consapevolezza sarà potente e luminosa, più nera e scura sarà l'ombra che proietterà...



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MessaggioInviato: 16/11/2014, 11:57 
cari amici e caro Enkidu
Cita:
Per il momento, l'unico testo in italiano di cui sono a conoscenza è lo Zend Avesta stesso, cioè le Sacre Scritture dello Zoroastrismo, edito dalla UTET, e costa la bellezza di 83 euri. Farò una ricerca in proposito, ma temo che ci sia ben poco in lingua italiana....


l'unico riferimento allo ZEND AVESTA che ho trovato in italiano è in questi link
http://www.docstoc.com/docs/160305814/Z ... or-Fechner

http://www.docstoc.com/docs/160305823/Z ... or-Fechner

non so valutarne il valore, non avendo avuto il tempo di leggerli [:(]

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 16/11/2014, 13:27 
Mauro, ho letto un po' dei libri che hai messo nei link. Mi sembra molto interessante, li stamperò per leggerli.


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MessaggioInviato: 16/11/2014, 13:38 
https://laplacamadre.wordpress.com/tag/zoroastro/

E' in spagnolo ma le immagini che possiamo vedere sono un ulteriore prova di quello che stiamo cercando e analizzando


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MessaggioInviato: 16/11/2014, 14:36 
caro junglesoldier
Cita:
li stamperò per leggerli.


purtroppo è a pagamento [:(]

Cita:
E' in spagnolo


col traduttore ,è praticamente italiano [;)]

ciao
mauro



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