shighella ha scritto:
Sottovento pensa che lui ha fede per libera scelta..
Non considera o non vuole considerare le millenarie persecuzioni cristiane contro gli eretici, le quali volenti o nolenti hanno contribuito pesantemente alla direzione delle nostre scelte...
Tutti abbiamo (dovremmo) credere in ciò che crediamo per libera scelta! In ciò la religione cattolica ci lascia totalmente liberi. Ad ogni modo sappi che sono il primo a condannare quelle persecuzioni che citi, finanche gli scandali legati ad episodi ben più moderni ma, come dicevo in precedenza, la fede è un credo e la differenza sulla Terra la fanno gli uomini in come la vivono, la interpretano e la applicano, qualora essi appartengano al mondo ecclesiastico.
Chi è un minimo documentato in materia, e aimè non tutti lo sono, sanno che l'era della Chiesa guerrafondaia e inquisitoria è terminata ben prima di quando i papi abbandonarono la poltrona portata a spalla benché ci saranno sempre comportamenti criticabili e condannabili, la Chiesa sarà sempre un tramite tra l'uomo e Dio perché la sua primaria funzione è nella confessione e nell'Eucarestia se si ha la capacità di comprenderlo.
Mi sono convertito molto tardi. In precedenza conducevo una vita direi smodata e piena di vizi. La fede ha rappresentato per me una rinascita, una speranza, il mettermi al cospetto di qualcosa in cui identificarmi che non fossero le banalità quotidiane cui ero sottostato per una vita. Non sono certo divenuto un Santo, ma ho trovato una mia dimensione che mi fa star bene.
Io non credo per fare il buon samaritano, non credo per rifarmi una verginità, non credo per farmi perdonare particolari sbagli nel corso della mia vita (non credo di averne fatti), credo semplicemente come forma di arricchimento interiore, come nuova esperienza spirituale che non avevo mai fatto, come nuovo percorso di vita in una vita che non posso pensare finisca con la morte terrena così come non riesco ad accettare che chi ha vissuto una vita di stenti e sofferenze non debba avere un'altra possibilità.
Come sempre credo che il carattere, le esperienze, la formazione personale e tutto ciò che forma la personalità di un individuo giochino un ruolo fondamentale per fare di una persona un credente, un cattivo credente o finanche un ateo. Non importa, a vita è mediamente abbastanza lunga per consentire a tutti di trovare il proprio percorso.