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Emilio Salsi ha scritto:
Veritas,
diventa sempre più evidente che le analisi critiche da me pubblicate sul “Cristo Storico” al solo ed unico scopo di verificare l’autenticità degli scritti neotestamentari sotto il profilo storico, involontariamente, hanno sconvolto tesi che lei ha formulato anni addietro; anni dedicati a studi finalizzati a cercare sostegni, pretestuosi, pescati qua e là, facendo confusione, una vera e propria miscellanea, fra storia, pura e semplice, con “storia clericale” (gli esegeti la chiamano “tradizione”) già contraddittoria a se stante, e “credo ebraico”: gli manca solo aggiungere qualche “pizzico” di “islamismo” e la fricassea sarà pronta e servita.
"..anni dedicati a studi finalizzati a cercare sostegni, pretestuosi, pescati qua e là.."Se si deve parlare di sostegni 'pretestuosi' allora ci si deve rivolgere al mondo dei 'negazionisti'!...
La tesi negazionista è TOTALMENTE ignorata dall'erudizione ufficiale, quella con la 'e' maiuscola!.. Ed io non ho certo bisogno di ricorrere a 'sostegni pretestuosi' per sentirmi a fianco di tali eruditi!. I miei 'sostegni pretestuosi' secondo tale sconcertante logica, diventerebbero 'tout-court' anche quelli dell'erudizione ufficiale: cosa assurda al solo pensarlo!..
In alcuni forums americani a volte spunta fuori il nome di Cascioli, insieme a qualche commento; tuttavia, NON è stato ancora pubblicato un saggio erudito a sostegno o a confutazione delle tesi di Cascioli, a tangibile testimonianza che la sua tesi è totalmente ignorata. Questo, almeno per me, NON significa affatto che quello che Cascioli sostiene ed ha pubblicato, sia tutto sbagliato. Io sono perfettamente d'accordo con lui quando afferma che per la 'creazione' del Gesù Cristo venne operata una sostituzione di persona (Giovanni di Gamala), così come sono convinto della storicità di tale personaggio (forse anche più di lui, visto che gli indizi che io ho 'scovato' circa questa figura storica, lui li ignora). Quello che io gli contesto sono le sue conclusioni, che io giudico errate, in quanto il Gesù di Nazareth fu personaggio REALMENTE storico, e NON solo un nome 'appiccicato' alla figura di Giovanni di Gamala!
"..gli manca solo aggiungere qualche “pizzico” di “islamismo” e la fricassea sarà pronta e servita."Chiaramente c'è della prevenzione nelle sue elaborazioni... Proprio dal fronte musulmano (Corano ed antichi documenti redatti da storici arabi di area mesopotamica) io sono riuscito a recuperare importantissimi dati, l'ultimo dei quali mi ha permesso di capire che gli ebioniti che ripararono ad Harran, per sfuggire le persecuzioni dei cattolici, e che verranno poi chiamati 'sabei', furono 'ebioniti-gesuani', mentre quelli che riparano a sud-est della Mesopotamia, dove già vi era insediata una comunità di 'nasurei' (discendenti dei seguaci di Giovanni il Battista, oggi chiamati Mandei) furono invece degli ebioniti giovanneo-giacobiti, i quali erano in rotta con i 'gesuani'. (negli scritti dei Mandei Gesù è definito 'un traditore'). L'antagonismo tra i seguaci di Giovanni il Battista e quelli di Gesù è vagheggiato anche nei vangeli canonici.
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Secondo gli “Atti” Agrippa disse: “Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello !”.
L’errore che lei ha commesso, sin dall’inizio, è stato quello di leggere gli scritti pervenutici al solo, unico, scopo di ricavarne indizi su cui impiantarvi la sua tesi.
Ho già scritto numerose volte in proposito: qui mi ripeto. I motivi che spinsero i falsari della prima ora a redigere la cosiddetta letteratura neotestamentaria, furono sostanzialemnte due: fornire un supporto dottrinario alla documentazione che essi avevano, e da cui sono partiti per 'confenzionare' il culto catto-cristiano, la quale, evidentemente, non aveva (il supporto dottrinario); il secondo motivo fu quello di fornire, alla platea dei loro 'creduli devoti' (una massa 'informe' di emarginati e schiavi senza speranza) una versione 'ad-hoc' dei profili dei personaggi coinvolti nella vicenda evangelica e dei fatti di cui essi furono protagonisti.
Dal momento che tutto ciò era ben conosciuto ai giudei della diaspora, grazie alle informazioni che essi ricevevano dalla madre patria, i falsari fondatori furono costretti a delle vere e proprie acrobazie mistificanti, al fine di confenzionare una versione dei fatti e dei personaggi che potesse far apparire le voci dei 'nemici' anticattolici come delle menzogne e delle calunnie(*), a fronte della 'santa' verità da essi confenzionata!
Non fu una cosa facile, in quanto, per perseguire un tale obiettivo, i falsari della prima ora incapparono in una tale messe di amenità ed oggettive improbabilità da far ridere anche i polli. Tutto ciò li costrinse più volte ad editare le loro 'opere' neotestamentarie. Lo scrittore neoplatonico Celso ci informa che i 'missionari cristiani' furono costretti a riscrivere 4 o 5 volte il loro 'libri' (leggi vangeli)(**)
Il materiale di partenza, di cui disponeva il 'team' dei fondatori, era piuttosto eterogeneo. La parte più importante era costituita dalla famigerata "Kerigma Petrou", vale a dire la 'predicazione di Pietro', redatta da un 'certo' Marco (personaggio realmente storico).
In realtà, piuttosto che di una 'predicazione' si trattò di una 'cantata': quella che l'anziano Pietro, sottoposto a torture, fece ai suoi aguzzini, prima di venire crocifisso a testa in giù. Tale confessione, documento realmente storico, venne conservato 'passivamente' negli archivi imperiali sino alla fine del terzo decennio del II secolo, quando esso passò in mano al team incaricato di fondare il culto catto-cristiano.
Altro materiale era composto da brevi registrazioni 'sparse' e, soprattutto, dalla trasmissione 'orale' da parte di personaggi che 'avevano sentito qualcosa'. Tutto questo materiale venne 'cucito' insieme attraverso abbondante materiale redazionale, teso a dare una qualche organicità al 'collage' di materiale promiscuo e, come già detto, per fornire, in modo il più possibile organico, una base dottrinaria che evidentemente il materiale di partenza non aveva.
Fu così che vide la luce il prototipo dell'attuale vangelo di Marco.
La citazione che lei ha fatto, vale a dire «Agrippa disse: “Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!“ », non rappresenta altro che materiale redazionale (cioè di 'fanatasia') che i falsari utilizzarono per collattare insieme un certo numero di semplici e scarne registrazioni e vaghi e confusi ricordi mnemonici di terza o quarta 'mano'.
Può esser certo che Agrippa non pronunciò mai una tale frase o, se effettivamente egli la pronunciò, si riferiva a tutt'altra cosa, come, ad esempio, la notizia fornita da Paolo/Saul circa il fatto che Gesù di Nazareth era ancora vivo e che si apprestava a raggiungere Gerusalemme alla testa di un piccolo 'esercito'. I suoi interlocutori del momento credevano che Gesù fosse morto: ma NON a causa della crocifissione, evento che, per quanto riguardò Gesù, MAI VERIFICATOSI, ma perchè lo ritenevano perito in tutt'altra circostanza!
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Questo non è un modo razionale di procedere in una ricerca; lo lasci agli storici genuflessi, ferventi ispirati il cui obiettivo è quello di far apparire che il Cristianesimo, come lo conosciamo oggi, è stato sempre così, sin dall’Avvento del loro Gesù: essi sono obbligati da questa logica, noi no!.
Cosa ci sia di razionale nel portare avanti le vostre assurde istanze negazioniste, le quali fanno il pieno gioco del clero falsario, io proprio non lo capisco!...
Per dimostrare che il culto catto-cristiano si fonda su un'allucinante cumulo di menzogne e di inganni, difeso ad oltranza, con decine di milioni di vittime da che è iniziata la storia del cristianesimo, io non ho bisogno di speculare sull'assurdo, sull'estrema improbabilità di tesi che non stanno nè in cielo nè in terra!..
Per sostenere il vostro assurdo negazionismo, siete costretti a negare l'esistenza storica di gran parte dei personaggi del primo secolo dell'era cristiana: persino di Giuseppe Flavio, il quale, applicando le vostre 'teorie razionali', potrebbe essere stata un totale invenzione del clero falsario, atta ad inserire nei suoi 'presunti' scritti passaggi che confermano la storicità di Gesù.
E che dire dei vari Paolo di Tarso, di Simon Mago, di Apollonio di Tyana, di Dositeo, di Menandro di Antiochia (un altro mago simile a Simon Mago), etc. etc.?... E' vero, di Dositeo parlano anche i rabbini, oltre che i patristi. Ma si sa che i rabbini rappresentano una fonte inattendibile, come del resto sostengono gli stessi apologisti cattolici, e quindi non fanno testo.
Ed Apollonio di Tyana?... All''infuori di Filostrato, scrittore pagano, ne parla solo Giustino Martire(***): ergo, anche lui sicuramente un personaggio inventato. Si potrebbe comporre una lista infinita di personaggi a cui è possibile applicare l'etichetta 'inventato'!... Tutto questo a beneficio di chi?..
Per esempio, la tesi di un Gesù non storico piace molto agli strateghi del Vaticano, in quanto essi sanno bene che simili assurdità non avranno MAI un seguito nel mondo dell'erudizione ufficiale, il quale, nelle persone di studiosi di fama mondiale, continuano a sfornare saggi su saggi, zeppi di ipotesi circa un 'probabile' Gesù Cristo: ma MAI ipotesi su un Gesù di finzione! (salvo, ovviamente, una piccola 'corrente' di nicchia, la quale non fa assolutamente testo)
Il clero vaticano teme molto di più lo studio approfondito su un Gesù storico, ma diverso da quello della fede, piuttosto che la tesi di un Gesù mai esistito. Ne è la dimostrazione pratica la vicenda di Cascioli e quella di Dan Brown. Sebbene non si possa fare un paragone diretto tra il rilievo avuto da Cascioli e quello di Brown, tuttavia ilCascioli, con la sua singolare azione giudiziaria, si è fatto conoscere in tutto il mondo. Ebbene, NULLA di ciò ha destato la minima preoccupazione fra le teste d'uovo porporate del Vaticano, mentre al contrario, Dan Brown, il quale non ha MAI parlato di un Gesù inventato, ma solo di un carattere diverso da quello 'scolpito' dal clero falsario, ha sollevato una marea di velleitarie proteste contro il suo arcinoto romanzo! QUESTE sono le cose che fanno 'paura' al clero, NON le tesi circa un Gesù non storico!...
In altri forums mi è capitato di imbattermi in sedicenti 'atei', i quali si dimostravano essere più 'realisti' del re, in quanto arrivavano a sostenenere tesi spudoratamente filoclericali, a cui gli stessi apologeti avevano ormai rinunziato da tempo, stante la loro assoluta improbabilità! Questa è la nuova frontiera della 'strategia' obnubilante del clero falsario: far sostenere da propri pasdaran, sedicenti atei, istanze che una volta erano sostenute da floclericali tutt'altro che atei!
Non è necessario 'torturarsi' il cervello per capire i meccanismi perversi di tale strategia: dal momento che le tesi dei filo clericali, a supporto delle 'sante' verità evangeliche, lasciano ormai il tempo che trovano, detti strateghi hanno pensato che se le stesse istanze venissero perorate da 'atei', esse apparirebbero più 'credibili' al perduto mondo dei plagiati..
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Ebbene, come per i numerosi “mistici docenti profondamente ispirati”, leggendo i suoi studi, ritengo doveroso, da parte mia, dichiarare che sono basati sul nulla. Glielo ho già detto: non si può criticare, scientificamente, una Fede con un’altra Fede. Inevitabilmente diventa un dialogo fra religiosi: “Credo” contro “Credo”.
"..ritengo doveroso, da parte mia, dichiarare che sono basati sul nulla "Io ho presentato un 'nulla' formato da un set di domande; di 'perchè' elaborati secondo una modalità strettamente razionale. Per essere confutate seriamente, per dare una risposta credibile ad esse, è necessario proporsi in modo altrettanto razionale. Girare attorno alla questione, evitando di affrontarla, a me non sembra affatto un metodo razionale, ma un attegiamento 'diversivo', simile a quello clericale; come quando gli apologeti, non essendo in grado di ribattere in modo diretto e coerente a certi argomenti 'imbarazzanti', si abbandonano a voli 'sofistici', con giri di vuote parole che MAI toccano il problema reale.. Di ciò ho un'esperienza ultradecennale!
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La prego, non mi faccia più perdere tempo con le sue argomentazioni campate in aria…nascoste dietro uno pseudonimo. Piuttosto si assuma la responsabilità di quanto afferma sottoscrivendolo con un vero nome e cognome.
Questo è un discorso che non 'c'azzecca' nulla con il tema del dibattito... Che uno si chiami Paperino o Topolino non ha alcun rilievo circa la validità di ciò che scrive, dal momento che è la sostanza e non le apparenze che determinano il valore di un costrutto!
Comunque, può stare tranquillo che non abuserò più del suo tempo, almeno sino a quando non avrà deciso di fornire una risposta razionale ai miei 'perchè'.
Saluti
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Note:
(*) - ancora oggi gli ameni apologisti cattolici sostengono a spada tratta che i rabbini abbiano scritte delle 'infamità' e delle 'calunnie' all'indirizzo di Gesù e di sua madre!..
(**) - anche se la cosa può apparire incredibile, tuttavia abbiamo testimonianza di ciò anche nelle pagine di uno scrittore arabo (forse un 'sufi'), vissuto tra il X-XI secolo, il quale sembra che avesse a disposizione antichi documenti di origine manichea.
Veritas
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