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MessaggioInviato: 07/11/2009, 18:09 
Egregio Sig. Cecco La ringrazio per le informazioni che ho potuto apprendere dal suo intervento, era da molto tempo che le ricercavo.

Complimenti ancora per la sua ricerca.

Cita:
Sig. Veritas scrive:

Dovresti andare dal rabbino Di Segni e farti spiegare il perchè i suoi precursori dei secoli passati, furono massacrati dai 'pii' cattolici (oltre 200 giudei bruciati nella sola Parigi) a cagione di ciò che c'era scritto nel Talmud e nelle Toldoth a proposito di un certo 'Yeshu' e di sua madre...




E' mia opinione che gli Ebrei furono massacrati, non per quello che c'era scritto nel Talmud e nelle Toldoth, ma perchè si rifiutavano e giustamente, di testimoniare e avvallare i contenuti degli scritti cristiani.

Gli Ebrei erano di scandalo di ostacolo, di inciampo ai cristiani, perchè i contemporanei al presunto Gesù di Nazareth, non ne testimoniavano l'epopea prodigiosa e miracolosa, cosa che pure i sassi della Palestina dovevano fare secondo i mistici cristiani.

Gli Ebrei di quel tempo non lo poterono fare, perchè mai videro un Gesù di Nazareth il Cristo il Figlio di Dio e i suoi prodigi, semplicemente perchè non c'è mai stato.

Tutte le notizie riguardanti Gesù di parte Ebraica, sono di gran lunga posteriori e fanno il verso, cioè cercano di contrastare la figura di Gesù come descritto dai vangeli nella sua invenzione anch'essa tardiva e credevano migliore la strategia dello screditarlo completamente in negativo, migliore di quella di negarlo in assoluto.
Cioè cercano di contrastare la favola del Gesù di Nazareth ma nello stesso tempo, erroneamente, l'avvallano.


Celso confutato da Origene insegna. altrimenti sarebbe stato incenerito.

Un caro saluto all'amico Cecco e a tutti.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 07/11/2009, 18:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 07/11/2009, 19:43 
Cita:
Giovanni dalla Teva ha scritto:

Egregio Sig. Cecco La ringrazio per le informazioni che ho potuto apprendere dal suo intervento, era da molto tempo che le ricercavo.

Complimenti ancora per la sua ricerca.

Cita:
Sig. Veritas scrive:

Dovresti andare dal rabbino Di Segni e farti spiegare il perchè i suoi precursori dei secoli passati, furono massacrati dai 'pii' cattolici (oltre 200 giudei bruciati nella sola Parigi) a cagione di ciò che c'era scritto nel Talmud e nelle Toldoth a proposito di un certo 'Yeshu' e di sua madre...



E' mia opinione che gli Ebrei furono massacrati, non per quello che c'era scritto nel Talmud e nelle Toldoth, ma perchè si rifiutavano e giustamente, di testimoniare e avvallare i contenuti degli scritti cristiani.

Gli Ebrei erano di scandalo di ostacolo, di inciampo ai cristiani, perchè i contemporanei al presunto Gesù di Nazareth, non ne testimoniavano l'epopea prodigiosa e miracolosa, cosa che pure i sassi della Palestina dovevano fare secondo i mistici cristiani.

Gli Ebrei di quel tempo non lo poterono fare, perchè mai videro un Gesù di Nazareth il Cristo il Figlio di Dio e i suoi prodigi, semplicemente perchè non c'è mai stato.



Scusa se te lo dico, ma queste sono delle pure masturbazioni mentali, le quali denunciano, purtroppo, la nascita di un incipiente dogma: QUELLO NEGAZIONISTA!

Gli ebrei della diaspora vennero fatti massacrare dalla santa inquisizione cattolica perchè avevano scritto nel loro Talmud che Gesù era stato lapidato, che egli era un 'bastardo' (mamtzer), figlio di Pandera (Panthera per Celso) e che la madre, sebbene di discendenza principesca, 'giocò a fare la prostituta con dei CARPENTIERI!"

Malgrado gli esilaranti tentativi di parte apologetica, tesi a far apparire tutto ciò come un intento blasfemo da parte giudaica, si tratta, in realtà, di VERITA' 'SONANTE'!!...

I contenuti 'proibiti', della letteratura rabbinica, cominciarono ad essere vagamente noti già dal nono secolo (se non addirittura prima). Tuttavia, la grande persecuzione contro di loro si ebbe con il card. Raimondo Martini, un apostata ebreo che svelò molte cose circa i contenuti segreti del Talmud e, soprattutto, delle Toldoth Yeshu, in virtù del fatto che egli, essendo ebreo, conosceva molto bene l'ebraico.


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 07/11/2009, 19:55 
Carissimo Leviatan
Sollevandoti da una ardua richiesta te la posto io che so già dov’è.
In questo posto non ricostruito, Gesù faceva le sue belle passeggiate, soprattutto nelle giornate e notti piovose. Non parliamo poi quanti miracoli ha visto il colonnato, con il quale era stato ricostruito con le sacre penne amanuensi:

Cap. Compimento del tempio e situazione degli Operai
Libro XX:219 - 7. Proprio ora era stato completato il tempio. Il popolo vide che gli operai, erano più di diciottomila, non lavoravano e sarebbero rimasti senza paga, perché col lavoro del tempio guadagnavano da vivere; ma per timore dei Romani non volevano tenere del denaro custodito nel deposito.
Libro XX:220 Dunque, oltre alla custodia, scelsero di spendere per gli operai i loro tesori, cosicché anche se ognuno non avesse lavorato più di un'ora al giorno, riceveva subito la ricompensa; spinsero così il re a innalzare il portico orientale.
Libro XX:221 Questo portico era parte del lato esterno del tempio e dava su di una valle profonda; aveva mura di quattrocento cubiti di lunghezza ed era costruito con pietre quadrate, completamente bianche, ognuna di esse aveva la lunghezza di venti cubiti e sei cubiti di altezza. Questa era un'opera del re Salomone, che per primo eresse tutto il tempio.
Libro XX:222 Il re, al quale Claudio Cesare aveva affidato la cura del tempio, pensava che è sempre facile demolire una struttura, ma difficile erigerne un'altra e ancor più [u]nel caso di questo portico, in quanto il lavoro avrebbe richiesto tempo e notevole quantità di denaro, respinse perciò la loro richiesta,[/u] ma non vietò la pavimentazione della città con pietre bianche.
Saluti Cecco


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MessaggioInviato: 07/11/2009, 20:34 
Per Veritas

http://www.terrasantalibera.org/SiSiNoN ... aismo2.htm

I cristiani scoprono il Talmùd e gli ebrei corrono ai ripari

Nel corso del XIII secolo vi furono i famosi attacchi dei Cristiani contro il Talmùd, ma ciò avvenne, come spiega Shahak, perché degli Ebrei convertiti avevano rivelato le nefandezze contenute in tale opera. Infatti «prima, le autorità cristiane attaccavano il Giudaismo con argomenti generali o tratti dalla Bibbia, ma sembravano ignorare tutto del Talmùd. […] Essi l’hanno attaccato grazie alla conversione di alcuni ebrei, versati nella scienza talmudica… Innanzitutto riconosciamo che il Talmùd …contiene delle espressioni… assai ingiuriose soprattutto nei confronti del Cristianesimo. Per esempio il Talmùd, oltre una litania di accuse oscene contro Gesù, dice che il suo castigo in inferno è di essere immerso in uno stagno di escrementi bollenti… Citiamo anche il precetto di bruciare, pubblicamente se possibile, ogni esemplare del Nuovo Testamento. Precetto non abolito e applicato recentemente: il 23 marzo 1980, centinaia di esemplari del Nuovo Testamento sono stati bruciati pubblicamente e ritualmente a Gerusalemme»[25]. Né vi è soltanto il Talmùd, vi è anche tutta una letteratura talmudica, per esempio il Mishneh Torah di Maimonide, «opera piena di precetti i più ingiuriosi riguardo ai pagani, ma anche di violenti attacchi chiarissimi contro Gesù e il Cristianesimo, che l’autore menziona sempre con l’aggiunta: “Perisca il nome dell’ infame!”»[26]. Occorre sapere che il nome di Gesù equivale, per l’ Ebraismo ortodosso, ad un’ingiuria ed ogni volta che si vuol insultare qualcuno gli si dice: “Gesù”!
Siccome la reazione al Talmudismo era diventata troppo forte, gli Ebrei escogitarono di «sopprimere o modificare i passaggi talmudici ostili al Cristianesimo o ai non-ebrei… Inutile dire che tutto ciò fu una menzogna deliberata… infatti a partire dalla fondazione dello Stato d’Israele, i rabbini sentendosi al sicuro, hanno ristabilito tutti i passaggi ingiuriosi in tutte le nuove edizioni». Per esempio, il Talmùd (Trattato Berakhot, 58 b) ingiunge ad ogni ebreo che passa davanti ad un cimitero di benedirlo se è un cimitero ebraico, e di maledire le madri dei defunti se è un cimitero non-ebraico. Il professor Shahak commenta: «Questi usi non possono essere spiegati come semplici reazioni all’Antisemitismo; essi derivano da un’ostilità selvaggia nei riguardi di tutti i non-ebrei». «Nel 1962, una parte del Codice di Maimonide “Il Libro della conoscenza”, che contiene le regole elementari della fede e della morale giudaica post-templare, è apparso a Gerusalemme in edizione bilingue (ebraico-inglese). Il testo ebraico è stato restaurato nella sua “purezza” originale e l’ordine di sterminare tutti gli ebrei infedeli vi appare esplicitamente: “è un dovere sterminarli con le proprie mani”.
Ma chi sarebbero questi infedeli? “Gesù di Nazareth e i suoi discepoli.
«Il Giudaismo – conferma il prof. Shahak – nutre un odio viscerale nei confronti del Cristianesimo… esso risale ai tempi in cui il Cristianesimo era ancora debole e perseguitato (tra gli altri proprio dagli Ebrei) ed è stato manifestato dagli Ebrei che non avevano subito mai persecuzioni da parte di Cristiani… Questo atteggiamento ha due fonti principali:
L’odio per Gesù… i racconti fantasiosi e diffamatori del Talmùd e della letteratura talmudica…
questi falsi racconti hanno determinato buona parte dell’attitudine ostile degli Ebrei contro il Cristianesimo. Tutte le fonti ebraiche classiche, che parlano dell’esecuzione di Gesù ne rivendicano la responsabilità e ne gioiscono… i Romani non son neanche nominati. Il nome di Gesù è per gli Ebrei un simbolo di tutte le abominazioni.

Saluti Cecco


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MessaggioInviato: 07/11/2009, 21:19 
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Sig. Veritas scrive:
Scusa se te lo dico, ma queste sono delle pure masturbazioni mentali, le quali denunciano, purtroppo, la nascita di un incipiente dogma: QUELLO NEGAZIONISTA!

Gli ebrei della diaspora vennero fatti massacrare dalla santa inquisizione cattolica perchè avevano scritto nel loro Talmud che Gesù era stato lapidato, che egli era un 'bastardo' (mamtzer), figlio di Pandera (Panthera per Celso) e che la madre, sebbene di discendenza principesca, 'giocò a fare la prostituta con dei CARPENTIERI!"

Malgrado gli esilaranti tentativi di parte apologetica, tesi a far apparire tutto ciò come un intento blasfemo da parte giudaica, si tratta, in realtà, di VERITA' 'SONANTE'!!...

I contenuti 'proibiti', della letteratura rabbinica, cominciarono ad essere vagamente noti già dal nono secolo (se non addirittura prima). Tuttavia, la grande persecuzione contro di loro si ebbe con il card. Raimondo Martini, un apostata ebreo che svelò molte cose circa i contenuti segreti del Talmud e, soprattutto, delle Toldoth Yeshu, in virtù del fatto che egli, essendo ebreo, conosceva molto bene l'ebraico.




L'inizio delle prime tribulazioni degli Ebrei ebbero luogo da san Paolo e dai successivi vangeli canonici.
I Cristiani, che consideravano gli Ebrei alla stregua di eretici, negarono a Israele il suo carattere di “popolo eletto” e reinterpretarono il messianismo giudaico come attesa della seconda venuta di Cristo. Erano questi i primi grandi passi nell’ambito dello sviluppo dottrinale della Chiesa paleocristiana, finalizzati all’emancipazione del Cri stianesimo dal giudaismo, sua religione madre.
Non gli Ebrei, pertanto, ma i Cristiani erano, ora, l”Israele di Dio”; non i Cristiani, ma gli Ebrei, i rinnegati. I Cristiani si appropriarono dell’Antico Testamento e, attra verso un’elaborazione teorica, spacciata come interpretatio christiana, lo usarono qua le arma contro gli Ebrei. Si trattò di un processo singolare che non trova eguali nella storia delle religioni e che, forse, costituisce l’unico aspetto originale del pensiero cri stiano. “La vostra Scrittura” affermava, nel TI secolo, Giustino, “o meglio, più che la vostra, la nostra Scrittura!” Sempre Giustino sosteneva che gli Ebrei “non fossero in grado di comprendere il senso della Scrittura”. Attraverso un inquietante lavoro di esegesi, infatti, i Cristiani vennero anteponendo a un’interpretazione letterale del testo sacro, un’interpretazione cosiddetta “spirituale”, imputando agli Ebrei “una totale incomprensione della Scrittura”. Di quanto era contenuto nella Bibbia, la Chiesa sfruttò a proprio vantaggio ciò che era positivo, o ritenuto tale, le lodi, le promesse, gli eroi luminosi, persino i patriarchi e i profeti, mentre venne identificando con gli Ebrei, le figure negative, i “cattivi”, e in quest’ottica interpretò anche tutti i discorsi minatori.

San Paolo sfruttò l’Antico Testamento contro gli Ebrei. A questi rinfacciava, per esempio, la persecuzione dei profeti e la morte di Gesù; anche in seguito, i due più efficaci cavalli di battaglia cui la Chiesa ricorse nella sua po lemica antiebraica. In realtà queste accuse, perlomeno per come sono formulate nei Vangeli, rappresentavano uno stratagemma, piuttosto goffo, per “scaricare sugli Ebrei tutta la responsabilità” della condanna di Gesù. Paolo accusava gli Ebrei in modo ge nerico, affermando che essi praticavano l’adulterio, rubavano, saccheggiavano i templi. L’apostolo considerava la ricaduta nell’ebraismo tanto grave quanto quella nel paganesimo. Dalle testimonianze più antiche del Nuovo Testamento, desumeva che gli Ebrei erano maledetti “fino alla fine del mondo”. Paolo, dunque, “il più entusiasta annunciatore del Vangelo” utilizzava le stesse espressioni stereotipate dell’ antisemitismo antico e definiva il patrimonio religioso e spirituale degli Ebrei semplicemente, “immondezza”.

Negli Atti degli Apostoli, i Giudei vengono di continuo bollati come “assassini e traditori”, nella lettera agli Ebrei sono un popolo “che ha lapidato, torturato, massacra to, ucciso con la spada”. Nel Vangelo di Giovanni, il testo più antisemita di tutta la Bibbia, essi figurano, per più di cinquanta volte, come nemici di Gesù, incessantemen te impegnati ad attentare alla sua vita. Rappresentano, per così dire, l’essenza della malvagità, sono i figli del diavolo. L’ antisemitismo di Giovanni spinse l’evangelista a una rappresentazione semplicisticamente manichea: da un lato, vi erano i figli dì Dio, la luce, la verità, la fede; dall’altro, i figli di Satana, le tenebre, l’inganno, l”eresia”. “Mai sull’ebraismo nel suo complesso - secondo il teologo Weinel - fu espresso un giudizio più inappellabile. L’Apocalisse definisce gli Ebrei la “sinagoga di Satana”.

Ignazio, vescovo di Antiochia, in Siria, scrisse, nel II secolo, numerose epistole in cui riprendeva la polemica antisemita. “Se qualcuno vuole parlarvi della religione ebraica - predica Ignazio - non prestategli ascolto”. Sempre secondo Ignazio, quelli dell’ebraismo erano “falsi insegnamenti”, “perfidie”, “dicerie vecchie e inutili”, “orribili artifici”, erano “come colonne funebri e camere mortuarie”. Gli Ebrei “non avevano conseguito la Grazia”, anzi avevano perse guitato “i profeti illuminati dal Signore”. Esortava Ignazio: “Allontanate, dunque, il lievito cattivo


Efrem (306-373), definito “cetra dello Spirito Santo”, “incarnazione della mitezza”, “rappresentante della pace di Dio”, fu uno dei nemici più implacabili degli Ebrei non solo nell’ambito della propria epoca. Nato in una famiglia cristiana, già in età giovani le si era mostrato incline alla maldicenza e crudele, avendo lapidato a morte la mucca di un pover’uomo. Successivamente, con la stessa inesorabilità, avrebbe sferzato gli Ebrei. Docente presso la scuola cristiana di Nisibi alla con fluenza del Tigri e dell’Eufrate, amava bollare i Giudei come canaglie, nature servili, gente folle, servitori del diavolo, criminali, insaziabilmente assetati di sangue, “99 volte peggiori dei non Giudei”. Se per molti dottori della Chiesa essi erano stati gli “assassini di Dio”, ora erano “assassini” tout court! Fu Efrem, verosimilmente, a comporre i primi canti della Chiesa, fu questo santo antisemita “il primo creatore dei canti di Na tale della Cristianità”. “Egli istituì un coro di vergini che intonasse tali canti nelle chiese.

Con una certa insistenza, Giovanni Crisostomo torna sul tema dell’ eterna schiavitù degli Ebrei e, richiamandosi a Paolo e ai profeti, minaccia “i castighi più terribili” per la loro miscredenza. Persino quando Paolo cerca appigli “per presentare le cose in toni più sfumati”, Giovanni può affermare compiaciuto che, per come stanno le cose, è impossibile trovare tali appigli, anzi da quanto l’apostolo afferma non può che emerge re ancora un’altra pesante accusa contro gli Ebrei, e dunque una nuova condanna di questo popolo. La maledizione scagliata contro i Giudei, per cui “sui loro occhi ca dranno le tenebre, perché non possano più vedere, e le loro schiene verranno piegate”, non necessita per Crisostomo di alcun commento. “Quale momento è migliore dell’og gi per prendersela con i Giudei? Per colpirli più facilmente? Quando mai ha deciso Dio di piegare così duramente le loro schiene come ora? Quel che più conta è che non vi è rimedio a questi mali”.
Affermare che questo era il momento giusto per colpire gli Ebrei, non significava istigare a perseguitarmi? Gli Ebrei erano “per Giovanni la grande luce del mondo”; essi erano “come bestie irrazionali”, che “si riempiono di vino e di cibo.., una profonda malvagità li contraddistingue... non hanno accettato di seguire Cristo e il suo insegna mento... Simili bestie non sono atte al lavoro, ma solo al macello. Così è accaduto anche agli Ebrei: si sono rivelati inabili al lavoro e, dunque, sono pronti per essere macellati. Anche Cristo ha detto: “I miei nemici, che non mi hanno voluto come loro re, portateli qui e sopprimeteli” (Lc. l9,27).

Come si può capire tutte persone che non avevano letto né il Talmud né le Toldoth.

Un caro saluto.


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MessaggioInviato: 07/11/2009, 23:03 
Cita:
Cecco ha scritto:

Ma chi sarebbero questi infedeli? “Gesù di Nazareth e i suoi discepoli.
«Il Giudaismo – conferma il prof. Shahak – nutre un odio viscerale nei confronti del Cristianesimo… esso risale ai tempi in cui il Cristianesimo era ancora debole e perseguitato (tra gli altri proprio dagli Ebrei) ed è stato manifestato dagli Ebrei che non avevano subito mai persecuzioni da parte di Cristiani… Questo atteggiamento ha due fonti principali:
L’odio per Gesù… i racconti fantasiosi e diffamatori del Talmùd e della letteratura talmudica…
questi falsi racconti hanno determinato buona parte dell’attitudine ostile degli Ebrei contro il Cristianesimo. Tutte le fonti ebraiche classiche, che parlano dell’esecuzione di Gesù ne rivendicano la responsabilità e ne gioiscono… i Romani non son neanche nominati. Il nome di Gesù è per gli Ebrei un simbolo di tutte le abominazioni.

Saluti Cecco



A parte questa generosa ed esemplare lezione di antisemitismo, di cosa ti preoccupi?... In fondo Gesù non è mai esistito...


Saluti


Veritas


PS: perchè non proponi questo tuo post presso il forum 'consulenzaebraica'? Vedremo così Negev o qualcuno altro cosa hanno da dire a proposito delle copie del Nuotestamento bruciate sulla piazza di Gerusalemme... A me mi sa tanto di 'bruciato'.... Un po' come i 'Protocolli dei savi di Sion', su cui ancora oggi molti 'pii' cattolici giurano e spergiurano!...

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MessaggioInviato: 08/11/2009, 09:41 
Carissimo Veritas

Io sono la persona che raccontando delle piccole storie vere, le faccio diventare parabole-esempi come facevano i patristi chiesastici.
Vado alla “parabola”; Tantissimi-issimi-issimi-issimi anni fa, avevo un professore di storia, che veniva a farci lezione da fuori sede. Questo nostro professore era un patito motorizzato.
Aveva un Motoguzzi Galletto color sabbia, con i suoi parasgrizzi-ginocchia, era attrezzato al massimo, quando arrivava a scuola sembrava un extraterrestre. Bene, cosa gli è successo una volta a questo povero professore. Per arrivare da noi doveva attraversare un piccolo ponticello con parapetti in mattoni. Prima del parapetto di destra cera incastonata per terra una grossa pietra arrotondata.
Percorrendo il rettilineo che precedeva il ponticello posizionato in curva, malgrado quella strada la percorreva da tempo, si fissa ed inizia a dire, bisogna evitare quella pietra, bisogna evitare quella pietra, per lui, quel giorno il grosso sasso era al centro della strada; a non l’ho detto, il professore aveva poca vista portava gli occhiali a lenti rotonde molto spesse, e sopra indossava pure gli occhialoni alla Nuvolari. Totale bisogna evitare quella pietra, bisogna evitare quella pietra, la fisima era talmente forte che gli è finito addosso. Completando la storia-parabola, è finito dentro il fossato. Questa, è, una vera storia parabol-ica, dedicata tutta a te.
Ps. Non ti accorgi che tutti,tutti sono falsi, per te, mentre e vero solo il tuo TOPOLINO? Ricorda sempre anche la parabola, “la luna nel pozzo”.

Salutissimi Cecco


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MessaggioInviato: 08/11/2009, 19:41 
Cita:
Giovanni dalla Teva ha scritto:

Cita:
Sig. Veritas scrive:
Scusa se te lo dico, ma queste sono delle pure masturbazioni mentali, le quali denunciano, purtroppo, la nascita di un incipiente dogma: QUELLO NEGAZIONISTA!


L'inizio delle prime tribulazioni degli Ebrei ebbero luogo da san Paolo e dai successivi vangeli canonici.



Ma, ai tempi di S. Paolo non erano i cristiani che 'tribolavano'?... Non è detto che Nerone fece uccidere non so quanti 'cristiani', mentre i giudei se la spassavano allegramente? (sembra addirittura che la stessa Poppea si fosse convertita al giudaismo!)

Verso la metà del II secolo, quando VERAMENTE nacque il catto-cristianesimo, gli ebrei dovettero operare 'in sordina' riguardo a Gesù di Nazareth e la sua vicenda umana. Tuttavia Giustino Martire li accusò comunque di parlare male di Gesù e dei cristiani alla componente dominante pagana (v. Celso, Luciano di Samosata, etc.)

Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il catto-cristianesimo nacque perchè sponsorizzato dal potere secolare, sebbene i falsari cattolici di tutti i secoli abbiano cercato spudoratamente di nasconderlo, esibendo 'martiri' i quali, in realtà, appartenevano alla parte avversa: eretici e gnostici gesuani! Tutto ciò grazie all'asservimento ai vescovi delle autorità locali, voluto dal governo imperiale.

Emblematico è l'episodio dei cosiddetti 'martiri di Lyone': gnostici 'marcosiani' uccisi dai romani, su denuncia, quasi sicuramente, del 'santo' Ireneo e dei suoi 'accoliti', il quale era stato inviato a Lyone dal vescovado romano proprio per debellare l' 'eresia' marcosiana, generatasi in Gallia per opera di Giovanni Marco, il SECONDOGENITO DI GESU'"!!!.... Ecco quanto importava veramente di Gesù agli insulsi falsari che diedero vita al culto catto-cristiano!!...

Cita:
..San Paolo sfruttò l’Antico Testamento contro gli Ebrei..."



????!..... Qui francamente non vi seguo più.... Ma se fino ad adesso avete sostenuto che la figura di Paolo è fittizia, inventata insieme a quella di Gesù di Nazareth??..

Cita:
...Con una certa insistenza, Giovanni Crisostomo torna sul tema dell’ eterna schiavitù degli Ebrei e, richiamandosi a Paolo e ai profeti, minaccia “i castighi più terribili” per la loro miscredenza. Persino quando Paolo cerca appigli “per presentare le cose in toni più sfumati”, Giovanni può affermare compiaciuto che, per come stanno le cose, è impossibile trovare tali appigli, anzi da quanto l’apostolo afferma non può che emerge re ancora un’altra pesante accusa contro gli Ebrei, e dunque una nuova condanna di questo popolo.



Giovanni Crisostomo, o Giovanni d'Antiochia: Antiochia, 344/354 – Comana Pontica, 14 settembre 407.

Forse non lo avrai notato, ma Giovanni Crisotstomo visse nel IV-V secolo, mentre la compilazione del Talmud avvenne entro il II secolo, sebbene le notizie di cui si servirono i compilatori vennero registrate già a partire da prima del I secolo della nostra era.

Se hai scelto un 'esempio' per dimostrare che i giudei avrebbero avuto tutti i motivi per scrivere cose 'non vere', calunniose ed infamanti contro Gesù e sua madre, temo tu abbia sbagliato di grosso. Non mi risulta che nel secondo secolo i cattolici abbiano operato direttamente delle sanguinarie repressioni contro gli ebrei, come invece fecero a partire dalla seconda metà del IV secolo sino a quello appena trascorso. Per quale motivo, allora, i rabbini giudei avrebbero dovuto scrivere, per 'ripicca', delle falsità nel Talmud, un testo ritenuto SACRO al pari della Torah?!...

Partendo da tale assunto, tipico del mondo cattointegralista, bisognerebbe pensare allora che anche la Bibbia, su cui si fonda la religione cattolica, non sia altro che un insieme di falsità, scritte da rabbini 'degeneri' che ce l'avevano a morte con i popoli che li circondavano!

Cita:
Affermare che questo era il momento giusto per colpire gli Ebrei, non significava istigare a perseguitarmi? Gli Ebrei erano “per Giovanni la grande luce del mondo”; essi erano “come bestie irrazionali”, che “si riempiono di vino e di cibo.., una profonda malvagità li contraddistingue... non hanno accettato di seguire Cristo e il suo insegna mento... Simili bestie non sono atte al lavoro, ma solo al macello. Così è accaduto anche agli Ebrei: si sono rivelati inabili al lavoro e, dunque, sono pronti per essere macellati. Anche Cristo ha detto: “I miei nemici, che non mi hanno voluto come loro re, portateli qui e sopprimeteli” (Lc. l9,27).



"...Simili bestie non sono atte al lavoro, ma solo al macello..."

Se oggi ci si rivolgesse in tali termini nei confronti del mondo catto-cristiano, si rischierebbe seriamente un condanna per 'vilipendio della religione cattolica'!.. Questa la dice lunga sull'estrema falsità e spudoratezza di 'certo' mondo cattolico, il quale, tra l'altro, trova del tutto 'naturale' officiare certe 'messe' a favore dell'infanzia...(che sia così, lo dimostra l'assoluta copertura legale nei confronti dei clerici maggiormente coinvolti in reati che la magistratura ordinaria è solita punire con pene piuttosto pesanti...)

Infine, per chiudere, vorrei ricordare che Crisostomo fu lo stesso individuo che scrisse che gli schiavi dovevano addattarsi a vivere accettando 'serenamente' la loro condizione di schiavi, senza ribellarsi o tentare di fuggire (procurando così danno ai loro padroni!), perchè questo era il disegno di Dio, in vista del 'premio finale' che essi avrebbero ricevuto dopo la morte: a patto che in vita si fossero comportati da 'buoni schiavi'!..

ECCO QUAL'E' IL VERO MESSAGGIO 'ETICO' CRISTIANO FONDATO SULL'AMORE E SULLA FRATELLANZA!!....

Non v'è dubbio alcuno che l'infame Crisostomo si sia rifatto all'epistolario neotestamentale.


Saluti


Veritas

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Carissimo Veritas

Voglio solo ricordarti, che Giovanni è mille volte che scrive; Paolo (o chi per lui) per una volta che non mette il patronimico,(exemplo) tu peschi subito, !!!Scandalo!!!. scordi molto presto quello che si è scritto precedentemente.(o è un vizietto). Se ancora non hai capito che il cosiddetto cristianesimo, senza Costantino sarebbe morto insieme al tuo Gesù di Nazareth da LIDDA. Molto, molto, molto, molto prima che tu lo scoprissi.
saluti Cecco


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Sig. Cecco scrive:
Carissimo Veritas

Voglio solo ricordarti, che Giovanni è mille volte che scrive; Paolo (o chi per lui) per una volta che non mette il patronimico,(exemplo) tu peschi subito, !!!Scandalo!!!. scordi molto presto quello che si è scritto precedentemente.(o è un vizietto). Se ancora non hai capito che il cosiddetto cristianesimo, senza Costantino sarebbe morto insieme al tuo Gesù di Nazareth da LIDDA. Molto, molto, molto, molto prima che tu lo scoprissi.
saluti Cecco


Come sempre La ringrazio tantissimo Sig. Cecco sia per il suo sapere, sia per la sua encomiabile attenzione.

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Sig. Veritas scrive:
Forse non lo avrai notato, ma Giovanni Crisotstomo visse nel IV-V secolo, mentre la compilazione del Talmud avvenne entro il II secolo, sebbene le notizie di cui si servirono i compilatori vennero registrate già a partire da prima del I secolo della nostra era.




Nacque così il Talmud, vera e propria enciclopedia delle antiche conoscenze, espressione di un universo culturale blindato nella componente etnica, a difesa della propria integrità storica e nazionale. Le più antiche discussioni (fino al II secolo) sono raccolte nella Mishnah, mentre la Ghemarah (completamento), risalente al II -IV secolo, è un insieme di successivi approfondimenti e commenti analitici della Mishnah.
Esistono due diverse versioni del Talmud: quello detto di Gerusalemme (Talmud Yerushalmì, IV -VI secolo d.c.) in lingua ebraica, e quello babilonese (Talmud Bavlì, V — VII secolo d.c.), nel quale la sola Ghemarah è scritta in aramaico.
Tra le due versioni quella babilonese, più completa e che divenne il riferimento principale del giudaismo posteriore, presenta un interessante accenno ad un personaggio di nome Yeshua:
“Alla vigilia della Pasqua, Yeshu fu appeso. Per quaranta giorni prima dell’esecuzione, un araldo........ gridava: “Egli sta per essere lapidato perché ha praticato la stregoneria e ha condotto Israele verso l’apostasia”.
Il nome “Yeshu” e il termine “appeso”, secondo alcuni interpreti, sono evidenti riferimenti a Gesù Cristo e alla crocifissione. In realtà, il richiamo all’araldo e ai quaranta giorni che precedettero l’esecuzione non ha alcun riscontro nei testi evangelici.

Inoltre, secondo l’accezione biblica, il termine “appeso” è da riferirsi alla crocifissione, ma tale modalità non riguarda la nota pratica romana per l’esecuzione delle condanne, quanto piuttosto la pubblica esposizione del cadavere ad una sorta di gogna, successiva alla morte procurata per lapidazione: il citato passo, d’altra parte, lo lascia chiaramente intendere parlando della condanna disposta e aggiungendovi il termine “appeso”.

Ci soffermeremo ancora sull’uomo al quale è verosimilmente riferito il passo in questione, richiamando però l’attenzione sin da ora sul valore relativo da riconoscere alle attestazioni talmudiche e, più in generale, a tutte quelle ascrivibili alla letteratura rabbinica di carattere polemico e anticristiano, nelle quali l’attendibilità storico testimoniale potrebbe essere sensibilmente inficiata dall’esigenza, avvertita dal mondo ebraico, di difendere se stesso dalle infamanti accuse di deicidio rivoltegli dal cristianesimo.
In tale prudenziale ottica devono essere viste, ad esempio le Toledoth (storie o dicerie), un genere letterario tradizionale spesso relativo ad argomenti scritturali.
In particolare la Toledoth Yeshu è una storiella polemica che presenta una particolare chiave di lettura del Gesù dei Vangeli, fondata sulla derisione e sulla condanna.

I documenti noti risalgono almeno al tardo Medioevo ma si riferiscono, non si può attestare quanto fedelmente, a tradizioni molto antiche, probabilmente risalenti ai primi secoli, visto che numerosi spunti narrativi riportano alla primitiva polemica antigiudaica promossa dai primi Padri della Chiesa, quali Tertulliano e Origene.
Per altri aspetti, nella Toledoth sono riconoscibili anche temi già presenti nei testi di origine rabbinica databili ai primi secoli dell’era cristiana.

L’immagine labile di Yeshua, così come emerge dalle Toledoth e dal Talmud, si presenta agli occhi dell’esegeta in un’indistinguibile impasto, con spunti polemici e aggiunte favolistiche (entrambi di tardo inserimento) di scarsa credibilità.

Tali innesti, a volte di contenuto grottesco, sembrano più fondate sulla conoscenza delle stesse fonti canoniche cristiane, alle quali sembrano intente a “fare il verso”, che non sulla effettiva memoria storica.

Da "La croce di spine " di Giancarlo Tranfo pag. 247

Colgo l'occasione per ringraziare il Sig. Giancarlo Tranfo, per il suo prezioso contributo alla ricerca, di una verità più vicina alla realtà storica, sul cristianesimo primitivo.
Un caro saluto.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 08/11/2009, 22:52, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 09/11/2009, 04:29 
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Giovanni dalla Teva ha scritto:

Nacque così il Talmud, vera e propria enciclopedia delle antiche conoscenze, espressione di un universo culturale blindato nella componente etnica, a difesa della propria integrità storica e nazionale. Le più antiche discussioni (fino al II secolo) sono raccolte nella Mishnah, mentre la Ghemarah (completamento), risalente al II -IV secolo, è un insieme di successivi approfondimenti e commenti analitici della Mishnah.
Esistono due diverse versioni del Talmud: quello detto di Gerusalemme (Talmud Yerushalmì, IV -VI secolo d.c.) in lingua ebraica, e quello babilonese (Talmud Bavlì, V — VII secolo d.c.), nel quale la sola Ghemarah è scritta in aramaico.
Tra le due versioni quella babilonese, più completa e che divenne il riferimento principale del giudaismo posteriore, presenta un interessante accenno ad un personaggio di nome Yeshua:
“Alla vigilia della Pasqua, Yeshu fu appeso. Per quaranta giorni prima dell’esecuzione, un araldo........ gridava: “Egli sta per essere lapidato perché ha praticato la stregoneria e ha condotto Israele verso l’apostasia”.
Il nome “Yeshu” e il termine “appeso”, secondo alcuni interpreti, sono evidenti riferimenti a Gesù Cristo e alla crocifissione. In realtà, il richiamo all’araldo e ai quaranta giorni che precedettero l’esecuzione non ha alcun riscontro nei testi evangelici.



Non faccio fatica a capire che tu abbia tratto le tue notizie dal 'parto' di quella mente eccelsa che è il Nicolotti.

Il termine 'apostasia' è una gratuita interpretazione dell'autore, in quanto nei testi inglesi, sinora da me consultati, figura la frase "..e per aver condotto Israele fuori della retta via", reso in inglese con il termine 'astray'. La traduzione con 'apostasia' è totalmente arbitraria, anche perchè l'attività 'predicatrice' di Gesù si espletò essenzialmente fuori della Palestina, e quindi egli non portò all'apostasia ALCUN GIUDEO! (ancora oggi gli apologisti falsari cercano spudoratamente di far credere che 'migliaia' di giudei si convertirono al culto cristiano: cioè ad un culto, almeno alle origini, PALESEMENTE pagano!)

"..Il nome “Yeshu” e il termine “appeso”, secondo alcuni interpreti, sono evidenti riferimenti a Gesù Cristo e alla crocifissione

Il termine 'appeso' significa APPESO! Che poi qualche autore lo abbia utilizzato quale 'sinonimo' per crocifisso (come ad esempio in alcuni testi 'apocrifi', anche se la cosa è fortemente dubbia) non vuol dire che tutte le ricorrenze del termine abbiano lo stesso significato, attribuito ad esso in modo piuttosto arbitrario (se non sospetto), visto che per esprimere l'immagine concettuale del crocifisso, esisteva un termine apposito anche in aramaico. (crocifisso nel senso di 'inchiodato' e non semplicemente di 'legato')

L'autore del testo, da cui hai tratto le tue notizie, finge bellamente di ignorare che nel Deuteronomio è riportato che i corpi dei lapidati, dopo averne accertato la morte, dovevano essere appesi (ad un ramo o ad un sostegno sporgente), affinchè il loro sangue 'impuro' non contaminasse il suolo della 'Terra Santa'. Ergo, l'utilizzo del termine 'appeso', nel passaggio talmudico, è perfettamente congruente con la lapidazione precedentemente citata! Naturalmente i falsari, i quali hanno l'urgenza di ribadire che Gesù venne crocifisso e non lapidato, interpretano spudoratamente in modo 'allegorico' quanto riportato nel Talmud!... Come si fa a non prendere atto della cosa?... Eppure a me sembra che sia sin troppo palese....

Cita:
Inoltre, secondo l’accezione biblica, il termine “appeso” è da riferirsi alla crocifissione, ma tale modalità non riguarda la nota pratica romana per l’esecuzione delle condanne, quanto piuttosto la pubblica esposizione del cadavere ad una sorta di gogna, successiva alla morte procurata per lapidazione: il citato passo, d’altra parte, lo lascia chiaramente intendere parlando della condanna disposta e aggiungendovi il termine “appeso”.



Ma dove sta scritto tutto questo??.. Forse sarebbe il caso di chiedere 'lumi' agli amici israeliani del forum 'consulenzaebarica'...

La prassi della crocifissione era ASSOLUTAMENTE aliena alle tradizioni dell'antico ebraismo, a cui si riferisce gran parte della Bibbia ebraica. Il motivo di ciò è semplicissmo: per gli antichi ebrei la croce non aveva un valenza 'infamante', così come era invece presso le popolazioni latine dell'antica Roma. Per gli ebrei, al contrario, la croce era simbolo di 'buon presagio' e 'portafortuna', tant'è che è narrato che quando gli ebrei dell'Esodo dovevano sostenere un combattimento con uno dei popoli vicini (come ad esempio gli Amalechiti) Mosè si metteva in piedi su di una collina, da cui si poteva scorgere il campo di battaglia, con le braccia distese, in modo da formare una croce virtuale con il proprio corpo. Sino a che le sua braccia erano ben distese, allora le sorti della battaglia volgevano a favore dei combattenti ebraici, mentre, al contrario, quando tendevano ad abbassarsi, per effetto della stanchezza, allora la sorte favoriva i loro nemici. Si trattò, quasi sicuramente, della solita 'favoletta', tesa a mistificare la vera origine dell'importanza della croce nel contesto del primo ebraismo: vale a dire della croce di 'ANKH" (o 'croce ansata', simbolo della vita stessa), celebre 'amuleto' del popolo egizio, dalla cui matrice provenivano gli esuli dell'Esodo biblico!

Il fatto che in alcuni testi, come nelle Antichità di Giuseppe Flavio, si parli di crocifissioni volute da qualche tiranno giudaico (v. Alessandro Janneo), ciò fu sicuramente dovuto ad un'involuzione dei costumi giudaici, conseguente all'invasione ed alla successiva dominazione ellenica. I greci, come i romani poi, ricorrevano alla crocifissione dei 'lestai' (briganti, ma anche sovversivi) per dare un preciso monito alla popolazione sottomessa.

"...quanto piuttosto la pubblica esposizione del cadavere ad una sorta di gogna, successiva alla morte procurata per lapidazione"

Tutto ciò è pazzesco!....E' la prima volta che sento dire che i giudei crocifiggevano i cadaveri dei lapidati!!...

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Ci soffermeremo ancora sull’uomo al quale è verosimilmente riferito il passo in questione, richiamando però l’attenzione sin da ora sul valore relativo da riconoscere alle attestazioni talmudiche e, più in generale, a tutte quelle ascrivibili alla letteratura rabbinica di carattere polemico e anticristiano, nelle quali l’attendibilità storico testimoniale potrebbe essere sensibilmente inficiata dall’esigenza, avvertita dal mondo ebraico, di difendere se stesso dalle infamanti accuse di deicidio rivoltegli dal cristianesimo.
In tale prudenziale ottica devono essere viste, ad esempio le Toledoth (storie o dicerie), un genere letterario tradizionale spesso relativo ad argomenti scritturali.
In particolare la Toledoth Yeshu è una storiella polemica che presenta una particolare chiave di lettura del Gesù dei Vangeli, fondata sulla derisione e sulla condanna.



Ripeto ancora una volta che questo significa 'gingillarsi' con la propria fantasia!...Mi dispiace dirlo, ma è così...

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I documenti noti risalgono almeno al tardo Medioevo ma si riferiscono, non si può attestare quanto fedelmente, a tradizioni molto antiche, probabilmente risalenti ai primi secoli, visto che numerosi spunti narrativi riportano alla primitiva polemica antigiudaica promossa dai primi Padri della Chiesa, quali Tertulliano e Origene.
Per altri aspetti, nella Toledoth sono riconoscibili anche temi già presenti nei testi di origine rabbinica databili ai primi secoli dell’era cristiana.



Queste tesi non sono più sostenute neppure dal clero cattolico, tanto improbabili esse appaiono! E' solo una frangia 'irriducibile' che continua a farlo, e, sicuramente, il Nicolotti è di questa frangia..

Con la scoperta della 'genizah' del Cairo, gli eruditi hanno potuto stabilire che la compilazione delle Toldoth risale ad anche prima che il V secolo! E' dunque assolutamente puerile il tentativo, da parte 'cattofalsaria', di far risalire la redazione di tale documento al 'tardo' Medioevo, con il malcelato obiettivo di sostenere, secondo la ben nota teoria dei cattofalsari, che un documento tanto più è recente, tanto meno è la sua attendibilità: come se una menzogna detta 'ieri' (vedi le panzane evangeliche) debba avere necessariamente più valore di una verità detta tra un anno!

Comunque, a prescindere dalla 'genizah' del Cairo, nel mondo erudito ebraico è tutt'ora viva la convinzione che la redazione delle Toldoth sia antichissima, e comunque sicuramente a molto tempo prima di quanto vogliono far credere i cattofalsari. Nel Medioevo, semmai, venne resa pubblica la circostanza che gli ebrei della diaspora si tramandassero in segreto di simili documenti, grazie al fatto che erano in pochissimi, fuori della comunità ebraica, a conoscere l'ebraico. Del resto, lo scopo di tale 'memoria storica' era funzionale per il solo popolo giudaico della diaspora, visto che i giudei erano avulsi dal fare proselitismo...

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L’immagine labile di Yeshua, così come emerge dalle Toledoth e dal Talmud, si presenta agli occhi dell’esegeta in un’indistinguibile impasto, con spunti polemici e aggiunte favolistiche (entrambi di tardo inserimento) di scarsa credibilità.

Tali innesti, a volte di contenuto grottesco, sembrano più fondate sulla conoscenza delle stesse fonti canoniche cristiane, alle quali sembrano intente a “fare il verso”, che non sulla effettiva memoria storica.

Da "La croce di spine " di Giancarlo Tranfo pag. 247

Colgo l'occasione per ringraziare il Sig. Giancarlo Tranfo, per il suo prezioso contributo alla ricerca, di una verità più vicina alla realtà storica, sul cristianesimo primitivo.
Un caro saluto.



Lo Yeshu e la Miryam M'gaddela del Talmud e delle Toldoth, sono riferiti rispettivamente a Gesù di Nazareth ed a Maria Vergine. E questo non perchè lo dice Veritas, ma perchè lo affermano una miriade di studiosi ed esegeti di tutto il mondo. Se non ne sei convinto, prova a leggere "Il cristianesimo nel Talmud e nella Misnah" di R. Travers Herford.

Se il TALMUD, testo sacro per gli ebrei, al pari della Torah su cui si fonda anche la religione cristiana, appare come un 'impasto', ciò lo si deve all'operato della 'santa' inquisizione, la quale, a partire dalla seconda metà del IV secolo, perseguitò costantamente i giudei della diaspora sino ai nostri giorni. Tutto questo costrinse gli autori talmudici a 'mascherare' le figure di Gesù e di sua madre come meglio poterono, al fine di sviare l'attenzione dei 'pii' assassini dell'inquisizione! Il risultato è 'l'impasto' che tu hai citato.

Non riconoscere tutto ciò, puntualmente denunciato anche dagli eruditi di area cattolica (non da tutti, ma comunque da una parte significativa, stante le prove di onestà intellettuale precedentemente date), significa chiaramente avere delle 'debolezze' filoclericali... Contuttociò, non voglio innescare una polemica in merito..


Saluti

Veritas

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MessaggioInviato: 09/11/2009, 04:51 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Voglio solo ricordarti, che Giovanni è mille volte che scrive; Paolo (o chi per lui) per una volta che non mette il patronimico,(exemplo) tu peschi subito, !!!Scandalo!!!. scordi molto presto quello che si è scritto precedentemente.(o è un vizietto). Se ancora non hai capito che il cosiddetto cristianesimo, senza Costantino sarebbe morto insieme al tuo Gesù di Nazareth da LIDDA. Molto, molto, molto, molto prima che tu lo scoprissi.
saluti Cecco



"..Voglio solo ricordarti, che Giovanni è mille volte che scrive; Paolo (o chi per lui) per una volta che non mette il patronimico,(exemplo) tu peschi subito, !!!Scandalo!!!. "

Francamente non capisco a cosa tu voglia riferirti.....

Vuoi dire che laddove egli ha scritto che "..San Paolo sfruttò l’Antico Testamento contro gli Ebrei..." non si debba leggere Paolo ma qualcun altro? Sfido chiunque che voglia sostenere che si doveva intendere ciò!...

"..scordi molto presto quello che si è scritto precedentemente."

Sei proprio sicuro che sia io a dimenticarlo?...

Questo mi fa rinvenire in mente la storiella dell'asino che, per poter ottenere prestigio tra gli abitanti della foresta, si coprì con la pelle di un leone, fingendosi tale. Sollecitato a pronunciare un discorso dai suoi 'sudditi', egli, dimentico del nuovo 'ruolo', si mise allegramente a ragliare!...

"..Se ancora non hai capito che il cosiddetto cristianesimo, senza Costantino sarebbe morto insieme al tuo Gesù di Nazareth da LIDDA "

Credimi, sono moltissime le cose che tu non hai capito. Ma la cosa più grave è che tu non vuoi capirle... Contento te..


Saluti


Veritas

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Sig. veritas scrive:
Vuoi dire che laddove egli ha scritto che "..San Paolo sfruttò l’Antico Testamento contro gli Ebrei..." non si debba leggere Paolo ma qualcun altro? Sfido chiunque che voglia sostenere che si doveva intendere ciò!...




Certamente per chi mi conosce da lungo tempo come il grandissimo amico Cecco è talmente ovvio che talvolta mi dimentico di scriverlo, e perciò mi scuso con tutti se ho generato confusione.

Un caro saluto


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Carissimo Veritas

Tuo:..San Paolo sfruttò l’Antico Testamento contro gli Ebrei..."
????!..... Qui francamente non vi seguo più.... Ma se fino ad adesso avete sostenuto che la figura di Paolo è fittizia, inventata insieme a quella di Gesù di Nazareth??..
Amico Veritas, inizio a pensare che tu non ascolti neanche quello che scrivi tu stesso.

Arriva un signore da te, dicendoti, queste lettere sono di Paolo, dopo cento anni dalla sua !!!presunta esisenza!!!. Persona sconosciuta da tutte le scritture, storiche e patristiche. Come fai ha credere che sia esistito. Questa è solo fede, credere senza vedere, peggio ancora senza sapere. Meglio scrivere (chi per lui) è cosa molto piu onesta.

Saluti Cecco


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Giovanni dalla Teva ha scritto:

Cita:
Sig. veritas scrive:
Vuoi dire che laddove egli ha scritto che "..San Paolo sfruttò l’Antico Testamento contro gli Ebrei..." non si debba leggere Paolo ma qualcun altro? Sfido chiunque che voglia sostenere che si doveva intendere ciò!...




Certamente per chi mi conosce da lungo tempo come il grandissimo amico Cecco è talmente ovvio che talvolta mi dimentico di scriverlo, e perciò mi scuso con tutti se ho generato confusione.

Un caro saluto




Già, certo...ora è tutto chiaro.... Tuttavia la faccenda dell''asino' continua a solleticare la parte peggiore del mio 'spirito'...


Saluti


Veritas

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