Cita:
Negev ha scritto:Cita:
«..In effetti, l’aggettivo “Nazareno” non aveva, in origine, alcun riferimento geografico..»
Si potrebbe anche pensare che, analogamente a Shimshon (Sansone), avesse fatto il voto di Nazireato cioè di consacrazione a D-O e in tal senso andrebbero il celibato e l'uso di portare i capelli lunghi (anche se vi è la contraddizione dell'astensione da bevande alcoliche o inebrianti, che non era il caso di gesù che amava la convivialità).
Quindi sarebbe satato defininito in tal senso Nazireo (In greco Nazoraios)
Assolutamente no. 'Notzri' (nazareno) non è la stessa cosa che 'nazireo': attributo derivato da 'nazireato', vale a dire un particolare voto fatto da un fedele giudaico.
Da tenere presente che giudeo e nazareno NON sono la stessa cosa!.. Inoltre Epifanio ci parla di 'nosoraioi' e 'nazoraioi', vale a dire dei 'nasurei'(*), i seguaci della setta di Giovanni il Battista (oggi Mandei), e dei 'nazareni', vale a dire dei 'nazoraioi', come di due sétte distinte. Ora, in nessun testo giudaico è citato che i 'nazirei' si riunivano insieme per formare una setta all'interno del giudaismo: cosa del tutto ovvia dal momento che il voto di nazireato era qualcosa di personale che riguardava il singolo individuo e non una collettività.
Vale la pena di ricordare che l'ebreo Schonfield, un famoso studioso che si è occupato a lungo delle sétte ebraiche presenti nella Palestina dei tempi di Gesù ed anche prima, ha sostenuto che i rabbini (ma prima di loro i sacerdoti) hanno 'rimosso' dall'immaginario comune e dal tradizionalismo giudaico, una comunità che un tempo era presente nelle antiche tradizioni e nel tessuto sociale dei tempi precedenti.
Non ci vuole molto ad intuire che questa comunità fu proprio quella dei 'nazareni' (o dei 'benè Abba'), in quanto tale comunità, la quale era rimasta fedele all'ebraismo delle origini, o ebraismo 'mosaico', era la testimonianza vivente della fraudolenta riforma impressa all'ebraismo delle origini, essenzialmente politeistico, dal re Giosia e dal sommo sacerdote Helkya(**): riforma che, almeno in parte, non è negata dall'attuale corpo rabbinico, il quale, tuttavia, la giustifica pienamente in quanto assolutamente necessaria (secondo loro).
Occorre tenere presente che i Nazareni, al pari dei samaritani (i quali vennero definiti, per questo, dei semi-goym dai giudei successivi alla riforma)(***), non accettarono la riforma monoteistica e decisero di rimanere fedeli all'ebraismo delle origini. Probabilmente essi, al pari di molti altri, rimasero vittime delle feroci rappresaglie scatenate da Giosia contro tutti quelli che non vollero accettare la sua riforma, concertata insieme ad Helkya, e fu per questo che essi furono costretti ad abbandonare il loro territorio natio (quello della 'tribù di Beniamino') e trasferirsi nell'area in cui insiste la catena montuosa del Monte Carmelo, dove, non molto distante da esso, i nazareni costruirono l'abitato di Nazareth, oltre ad altri dispersi nell'area circostante. A quel tempo l'area del Monte Carmelo era sotto il dominio dei politeisti fenici e da essi i nazareni non avevano nulla da temere.
Sia i 'nasurei' (nosoraioi) che i 'nazareni' (nazoraioi) ebbero una comune matrice: quella dei 'benei Abba', o 'figli del Padre', laddove quest'ultimo non era affatto YHWH ma un antico patriarca, vale a dire un 'Padre' assolutamente terreno. In ordine di tempo, si sono avuti prima i nazareni e poi i nasurei: probabilmente a seguito della dominazione ellenica della Palestina, visto che lo gnosticismo nasureo (quello di Giovanni il Battista) era un miscuglio di kabbalismo ebraico, reminescenze egizie e, soprattutto, pitagorismo. Fu proprio il pitagorismo ad informare la cosmogonia numerica del mondo nasureo, come appare palesemente dalla cosmogonia di Dositeo (un allievo di Giovanni il Battista) e di molte sétte gnostiche ruotanti attorno alla figura di Gesù, a testimonianza dell'impronta giovannea nello gnosticismo insegnato dal Nazareno, anche lui allievo di Giovanni, insieme a Simon Mago e Dositeo.
Un altro aspetto importante, per ciò che concerne i 'nasurei', riguarda la loro eredità kabbalistica, che li ha portati a vedere nella figura di Enoch/Enosh (un personaggio della mitologia biblica, ritenuto originario delle tradizioni mitologiche egizie) il personaggio carismatico padre della loro gnosi. Infatti, secondo i convincimenti degli ebrei kabbalisti, Enoch era ritenuto depositario di una conoscenza segreta che risaliva direttamente a YHWH, il quale l'avrebbe trasmessa a lui a motivo delle sue grandi virtù morali. Enoch, infatti, era definito dai kabbalisiti come il 'GIUSTO che camminò con D-o'.
Fu per tale motivo che gli appartenenti alla setta del Battista erano detti anche i 'GIUSTI'. Giacomo il 'minore', infatti, era detto il 'Giusto' non perchè avesse delle particolari doti di giustizia (poteva anche averne avute, ma non era ciò che determinava il suo attributo), ma perchè aveva fatto parte della comunità guidata da Giovanni il Battista, di cui, tra l'altro, ne aveva raccolto l'eredità nella guida dei superstiti della setta giovannea. (da qui la falsa affermazione patristica, secondo la quale Giacomo sarebbe stato il 'vescovo' della chiesa di Gerusalemme: in realtà Giacomo non solo non ebbe nulla a che vedere con il cristianesimo, sia giudaico che cattolico, ma nemmeno con lo gnosticismo gesuano, in quanto egli rimase fedele a quello giovanneo)
Saluti
____________________________________
Note:
(*) - è tuttavia possibile che il termine 'nasurei', con il quale ancora oggi vengono appellati i Mandei della Mesopotamia, estremo epigono di quella che un giorno fu la setta di Giovanni il Battista, possa avere avuto una qualche attinenza con la figura del 'nazireo', in quanto anche gli appartenenti alla setta di Giovanni (i nasurei) usavano mantenere la capigliatura lunga come i nazirei.
(**) - Questo è anche il motivo per cui Nazareth, villaggio abitato dai Nazareni, non è citato in nessun testo giudaico o ebraico in generale.
(***) - anche in questo caso abbiamo una sorta di 'rimozione' dall'immaginario comune. Per giustificare il fatto che i samaritani, sebbene di matrice ebraica, presentassero un culto squisitamente pagano (perchè TALE ERA l'ebraismo delle origini!) i riformatori 'falsari' si inventarono che i samaritani si 'convertirono' al paganesimo in seguito alla conquista assira della Samaria: cosa asolutamente pazzesca, se si pensa che gli ebrei trasferiti in cattività in Babilonia dai caldei, mantennero intatta la loro fede pur essendo immersi nel paganesimo babilonese!.. Come si può accettare l'idea che gli ebrei samaritani, sebbene in casa loro, abbiamo avvertito l'esigenza di doversi convertire al paganesimo??..