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 Oggetto del messaggio: Giovanni dalla Teva: la natività di Gesù Nazareno
MessaggioInviato: 07/12/2009, 17:38 
Se una persona vuol comprendere come è stata costruita dalla chiesa cristiana l'impostura della nascita del Gesù di Nazareth, deve prima aver compreso a grandi linee la costruzione dei vangeli sinottici cioè di Marco, Matteo, Luca.

Già nella Chiesa antica è stato notato che fra i primi tre vangeli esistono concordanze sbalorditive:
• presentano lo stesso contenuto;
• possiedono una struttura complessiva simile e, soprattutto nella seconda parte, la sequenza dei singoli capitoli corre parallela;
inoltre, si trovano addirittura passi dal testo identico.

Particolarmente sorprendente è che quasi tutto il vangelo secondo Marco — ovvero 630 su 661 versetti, il 95,3% — si ritrovi in Matteo.
Nel vangelo secondo Luca si ritrovano 550 su 661 versetti, l'82,3% del vangelo secondo Marco.

Osservando la sequenza del contenuto, Matteo e Luca concordano l’uno con l’altro solo quando in questa sequenza corrono paralleli anche con Marco.
Se uno dei due, Matteo o Luca, non osserva la sequenza comune con Marco, la sua disposizione dei contenuti non concorda più nemmeno con quella che l’altro evangelista ha strutturato nel suo vangelo.



In altre parole, se Luca non si muove più parallelamente a Marco, non lo fa nemmeno con Matteo.

Così, subito dopo il terzo annuncio della passione da parte di Gesù (Mc 10,32-34), Marco racconta di rivalità fra i discepoli; esse vengono provocate dal fatto che Giovanni e Giacomo, i figli di Zebedeo, aspirano a una posizione particolare (Mc 10,35-40). Luca, al contrario, colloca questa disputa dopo l’Ultima Cena (Lc 22,14-23), anche se manca il riferimento a Giovanni e Giacomo (Lc 22,24-30). Luca pone l’istituzione dell'eucaristia prima di Marco. In Matteo la sequenza sia del l’annuncio della passione (Mt 20,17-19), sia del la cena (Mt 26,26-29) corrisponde a quella di Marco.

Da ciò emerge che il filo rosso comune che Matteo e Luca seguono è il vangelo secondo Marco.

Ciò è possibile solo se il vangelo secondo Marco, essendo la più antica delle tre opere, si trova a disposizione degli altri due evangelisti.
Questa osservazione è la cosiddetta teoria delle diverse fonti.

La teoria delle diverse fonti spiega un altro particolare che salta agli occhi nel rapporto fra i tre vangeli:
• a tratti i tre vangeli concordano nella sequenza, nel contenuto e nella lettera;
• spesso si incontrano solo Matteo e Luca, senza che si possa trovare un testo corrispondente in Marco;
• inoltre, vi sono brani che si trovano solo in Luca e altri che sono presenti solo in Matteo.

Matteo e Luca, infatti, raccontano storie completamente differenti dell’infanzia di Gesù o delle apparizioni del Risorto.
Qui non si può dimostrare nessun contatto fra Luca e Matteo. Singole parabole, come quella del buon samaritano o del figliol prodigo, si trovano solo in Luca.


Quando Matteo scrive il suo vangeli, ha a disposizione tre libri che trattano direttamente di Gesù:
Il vangelo di Tommaso;
Il vangelo degli Ebioniti;
Il vangelo di Marco;
l'Antico Testamento;
e materiale simile a quello ritrovato nelle grotte di Qumran;
e usa questi libri come aiuto e schema — come fonte — per formulare il suo vangelo.

Quando Luca scrive il suo vangeli, ha a disposizione tre libri che trattano direttamente di Gesù:
Il vangelo di Tommaso;
Il vangelo degli Ebioniti;
Il vangelo di Marco;
l'Antico Testamento;
materiale simile a quello ritrovato nelle grotte di Qumran;
e anche tutti gli scritti di Giuseppe Flavio
e usa tutto questo materiale come aiuto e schema — come fonte — per formulare il suo vangelo.
Sia Matteo sia Luca usano la struttura principale del vangelo di Marco per costruire la struttura portante del loro vangelo e poi copiano dalle altre fonti scritte anche modificandole nella forma letterale e contenutistica, ma in modo indipendente l’uno dall’altro e aggiungendo in pochi casi anche altro materiale.

Nella stesura dei loro vangeli, Matteo e Luca utilizzano il vangelo secondo Marco come struttura portante. Organizzano i contenuti, che traggono dal vangelo secondo Marco prevalentemente secondo la sequenza che già trovano in Marco.
Ciò spiega i parallelismi fra tutti e tre i vangeli.


Il vangelo di Marco o chi per lui, o il gruppo di persone per lui, inizia con le seguenti parole:
1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Come è scritto nel profeta Isaia:

"ecco io mando il mio messaggero davanti a te, a prepararti la via.

3 Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, appianate i suoi sentieri ",


4 (così avvenne che) Giovanni il Battista si recò nel deserto a predicare un battesimo di penitenza per la remissione dei peccati..................
9 In quei giorni venne Gesù di Nazareth della Galilea e si fece battezzare da Giovanni nel Giordano.

Possiamo subito sottolineare che già nella prima riga di tale vangelo compare una falsificazione successiva, perchè codici autorevoli, quindi i primi manoscritti, come il Sinaitico omettono questa precisazione.

Secondo la chiesa, l'evangelista Marco omette interamente il così detto vangelo dell'infanzia narrato successivamente da Matteo e da Luca, poiché segue le tracce della predicazione primitiva, la quale conteneva il vangelo tra l'attività del Battista e la risurrezione di Cristo. Da ciò si può comprendere che, nessuno in quel tempo, ne sapeva niente.

Per ben comprendere l'improvvisazione e il pressappochismo dell'evangelista Marco o chi per lui, basta osservare il seguente errore.
Il passo che dice:"Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, appianate i suoi sentieri ", appartiene a Malachia e non invece a Isaia come sostiene l'evangelista.

Anche in 1,9 "In quei giorni venne Gesù di Nazareth della Galilea e si fece battezzare da Giovanni nel Giordano", contiene la falsificazione successiva nell'inserimento di Nazareth.

Infatti, Il nome Nazareth nel vangelo di Marco compare solo una volta in 1,9; ebbene nei relativi versi sinottici di Matteo e di Luca non compare.
Si può dedurre che, Matteo e Luca in questi versi ricopiano tutto Marco, tranne il nome Nazareth, perchè evidentemente e certamente quando loro copiarono per scrivere i loro vangeli, non c'era il nome Nazareth, nel vangelo di Marco. Nazareth è stato quindi aggiunto dai falsari, nel vangelo di Marco molto più tardi nel tempo successivo alla stesura dei vangeli di Matteo e di Luca.

Poiché l'evangelista Marco non scrive nulla sulla natività del Gesù Nazareno, successivamente, agli altri due evangelisti viene a mancare il filo conduttore. Ed ecco che si inventano due natività completamente diverse, poiché l'evangelista Marco, o chi per lui, non sapeva cosa scriveva l'evangelista Luca, o chi per lui, e viceversa.

Infatti, l'evangelista Matteo 1,18 prende lo spunto come data e avvenimenti per la nascita del suo Gesù Messia , dalla nascita del figlio primogenito di Giuda il Galileo, cioè Giovanni. E sarà caratterizzata successivamente dalla fuga in Egitto, come descritto in Matteo 2,13 per paura di Re Erode il Grande. Mentre l'evangelista Luca, avendo a disposizione tutti gli scritti di Giuseppe Flavio, costruisce la sua straordinaria nascita del Suo Gesù Messia, riferita alla nascita dell'ultimo figlio maschio di Giuda il Galileo cioè Giuseppe, falsificato successivamente come ho dimostrato in altra parte, in Menahem; in data 6 d.c. al tempo del censimento di Quirinio. (Luca 2,1 e seguenti).

Di tutto questo, una piccola traccia rimane anche nei vangeli, infatti,
Osservando i Vangeli di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? Ebbene l'evangelista Matteo 1,18 prende lo spunto come data e avvenimenti per la nascita del suo Gesù Messia , dalla nascita del figlio primogenito del falegname invece, l'evangelista Luca costruisce la sua straordinaria nascita del Suo Gesù Messia, riferita alla nascita dell'ultimo figlio maschio del falegname.

Ecco la tabella riassuntiva delle contraddizioni

cliccare sopra per ingrandirla



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67,99 KB





La chiesa cristiana ha costruito il suo quinto vangelo (sostenuto anche con vari film, per le persone non esperte dell'argomento) per nascondere queste lampanti contraddizioni ed è pronta a recitarlo ad ogni Natale, la festa pagana del Dio Mitra, che ha sostituito; così strutturato:

Apparizione dell'angelo a Giuseppe;
Apparizione dell'angelo a Maria;
Visita di Maria ad Elisabetta;
Venuta a Betlemme su asinello perchè arrivati da Nazareth a causa del censimento;
Nascita il giorno di Natale dell'anno zero, da dove si incomincia a contare gli anni;
In una grotta con bue e asinello;
Angeli e pastori;
Arrivo Re Magi guidati da stella;
Presentazione al tempio;
Fuga in Egitto;
Strage innocenti;
Ritorno dall'Egitto a Nazareth.



Ah!!! dimenticavo il vangelo di Giovanni.
L'apostolo e evangelista Giovanni che secondo la Chiesa, per anni ha seguito il Messia Gesù il Nazareno, non sa niente della sua nascita, però lo fa nascere nel 14 a.c., ricavato dal suo scritto "Come fai a dire che hai visto Abramo se non hai ancora 50 anni?" Gv 8,57.


Un caro saluto a tutti.


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 18:27 
Carissimo Giovanni

Nel Vang. Dell’Infanzia [2/1](nell’)Anno 309 dell'era di Alessandro, uscì un decreto di Augusto affinche‚ ognuno si facesse recensire nel suo luogo d'origine.
Alessandro Magno morì l’anno 323 a.e.v . [323 – 309= 14]
Anche il vangelo Arabo dell’infanzia ci dice che Gesù è nato il 14 a.e.v

Giovanni oltre questo mio appunto ti invito a leggere il libro della professoressa Acharya S “La Cospirazione di Cristo” è una lettura molto lunga, ma vale molto affrontare questa fatica, perche ci sono moltissime cose da sapere.
http://files.meetup.com/294043/La%2...%20Parte.pdf

Tanti saluti Cecco


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 18:38 
abbiamo anche "l'altra campana" pero'....http://spiritualrationality.wordpress.c ... acharya-s/


Questo articolo su Nazaret è il primo che prendo in esame per dimostrare che la testimonianza evangelica e la tradizione cristiana non sono basate su falsificazioni o rimaneggiamenti posteriori. Il problema delle ricerche dei vari Holley, Massey, Ancharya S., citati nell’articolo, è che non sono propriamente dei lavori storici, ma dei romanzi di fantasia, dove si parte da un preconcetto e si va alla ricerca di elementi, non importa se totalmente assurdi e scollegati tra di loro, che lo possano provare. Ma il metodo della ricerca storica non è questo. Prima si cercano gli elementi oggettivi, i documenti storici, le evidenze archeologiche, ecc.. e poi si formula una versione dei fatti che può dirsi “storica”.

Ma veniamo a Nazaret. L’articolo dice testualmente: ““Non c’è alcun luogo di nome Nazaret nel Vecchio Testamento o nelle opere di Giuseppe, o nelle prime mappe della Terra Santa. Il nome fu apparentemente una invenzione più tarda”. Di fatti, la città ora designata come Nazaret è vicina al M. Carmelo, che indica che furono i Carmelitani che lo crearono”.

Non è la prima volta che mi capita di leggere tali enormità e mi sono sempre chiesto come possano essere ancora contrabbandate quando sono ormai passati 45 anni dalla scoperta da parte dell’equipe di archeologi israeliani diretta dal prof. Avi Jonah, dell’università di Gerusalemme, presso le rovine di Cesarea Marittima, sede estiva dei procuratori romani in Giudea, di una lapide in marmo grigio, di circa 15 centimetri per 12, con quattro righe di iscrizione in scrittura ebraica quadrata, sicuramente non posteriore al terzo secolo prima di Cristo, in cui vi era riportato il nome della città di Nazaret.

Le prove dell’esistenza di Nazaret sono molte, si possono distinguere in letterarie (citazioni) ed archeologiche. Tra le citazioni riporto:

•Giulio Africano (circa 200 a. C.), citato da Eusebio (Storia Ecclesiastica 1.7.14), parla di Nazaret come un villaggio ebreo, e nello stesso passo parla di desposynoi, o parenti di Gesù, che provenivano da Nazaret e dalla vicina Cochaba e conservavano nota della loro discendenza con grande cura.

•Un martire chiamato Conone, che morì in Panfilia sotto Decio (249-251 d.C.), dichiarò al suo processo: “Io sono della città di Nazaret in Galilea, e sono un parente di Cristo che io servo, come i miei antenati hanno fatto”. (Clemens Kopp, Die heiligen Stätten der Evangelien [I luoghi sacri dei vangeli], Friedrich Pustet, Regensburg, 1959: pagina 90).

Queste citazioni ci informano del fatto che nel III secolo si parla ancora di una discendenza, annotata con cura, di parenti di Gesù. E’ evidente che la storia secondo la quale il “mito” di Nazaret sarebbe stato creato dai Carmelitani (sic!) sia una vera e propria panzana, visto che questi monaci si stanziarono negli anfratti del monte Carmelo, vicino l’odierna Haifa, solo tra il 1189 e il 1192 in concomitanza della terza crociata..

Importantissime sono, poi, le evidenze archeologiche:

•La vita umana più antica nella regione di Nazaret è attestata dal cranio trovato nel 1934 da R. Neuville in una caverna circa un miglio e mezzo a sud-est della città, un cranio che potrebbe essere più antico di quello dell’uomo di Neandertal. Nella stessa Nazaret un complesso di caverne sepolcrali è stato trovato nella città alta nel 1963, nel quale vi era del vasellame della prima parte della media età del bronzo (Revue Biblique 70 [1963], p. 563; 72 [1965], p. 547).

•Nell’area della Basilica latina dell’Annunciazione, c’era certamente un antico villaggio abitato per lungo tempo. Gli scavi archeologici dentro e intorno a questa chiesa sono stati condotta di Benedict Vlaminck nel 1892, da Prosper Viaud nel 1889 e 1907-1909 e da Bellarimo Bagatti dal 1955 in poi, quando la preesistente chiesa del XVIII secolo (1730) fu demolita per fare posto alla nuova e più grande Basilica dell’Annunciazione. L’area sotto e intorno alla chiesa, così come alla chiesa di San Giuseppe non lontano, era chiaramente quella di un villaggio agricolo. C’erano numerose grotte, silos per il grano, cisterne per acqua e olio; presse per uva e olive, e pietre di mulino. Mentre i silos sono di un tipo trovato a Tell Abu Matar fin dall’era del Calcolitico, il vasellame più antico ritrovato in essi qui a Nazaret è della seconda età del ferro (900-600 a.C.). Delle numerose grotte almeno alcune sono servite per uso domestico e sono state anche modificate nell’architettura per questo scopo.

•Sono state trovate anche ventitré tombe, la maggior parte a una distanza dai 200 ai 700 metri dalla basilica verso nord, ovest, e sud. Siccome queste devono essere state fuori del villaggio, la loro posizione dà un’idea dei limiti dell’insediamento. Diciotto delle tombe sono del tipo kokim, che era noto in Palestina circa dal 200 a.C., e diventò in pratica il tipo standard di tomba ebraica. Quattro delle tombe erano chiuse con pietre rotolate, un tipo di chiusura tipico del tardo periodo ebraico fino al 70 d.C.. Dalle tombe, pertanto, si può concludere che Nazaret era un insediamento fortemente ebraico nel periodo Romano. (The Archaeology of the New Testament, Princeton University Press: Princeton, 1992: pages 44-46)

•Furono ritrovate anche quattro basi di colonne di calcite, che furono riutilizzate in una struttura posteriore, ma sono datate prima della Guerra dalla loro somiglianza stilistica con sinagoghe e costruzioni romane della Giudea del I secolo, e dal fatto che contengono iscrizioni nabatee (che suggeriscono una costruzione precedente a quando i sacerdoti ebrei migrarono a Nazaret dopo la guerra), e anche dal loro materiale povero (calcite invece di marmo); inoltre sono stati trovati frammenti di marmo con iscrizioni aramaiche datate paleograficamente verso la fine del I secolo o inizio del II, che dimostrano che a Nazaret vi erano strutture di marmo poco dopo l’epoca in cui i Vangeli furono scritti (se non prima). [Nazareth,' Avraham Negev & Shimon Gibson, eds., Archaeological Encyclopedia of the Holy Land, new ed. (2001); e B. Bagatti, Excavations in Nazareth, vol. 1 (1969)],

La ricerca storica è una scienza che si basa su elementi oggettivi. Questa ci informa che non esiste alcun dubbio circa l’esistenza di Nazaret al tempo di Gesù. Tutto ciò conferisce la più alta attendibilità storica alla notizia di Mt 2, 23. Mentre, invece, cadono nel ridicolo tutte le astruse congetture sul mito del nome “nazareno” e dei suoi presunti legami con il culto del sole. E’ impossibile non ritenere il testo “The Christ Conspiracy” di Acharya S., una vera falsità.
Un saluto



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MessaggioInviato: 07/12/2009, 19:21 
BRAVO NEMO !

Invito tutti gli utenti del forum a esternare i loro dubbi e manifestare le loro proposte.

Garantisco come zio to kenobi che non saranno sbranati dalle belve Arpiolidi.

Il post sopra è opera di un certo Louis.

Non so chi sia più ubriaco, se lui o la Acharya.

ad ogni modo dobbiamo rispondere al valoroso Nemo.


Che intanto su Nazareth invito a leggere qui :

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3766



e più in esteso

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=42605807

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=42592634


consiglio anche

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=42095816

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=35842464


Suggerisco di rispondere a Louis/Nemo a piccoli colpi, per dar modo di avviare il dibattito.



zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 07/12/2009, 19:50, modificato 1 volta in totale.


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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 07/12/2009, 21:35 
Carissimo Nemozero

Vedo che anche tu sei molto attaccato alle favole patristiche, ai bambini piacciono molto le favole. Per quello riguardante la piccola lapide 12x15, per caso l'hai vista? la lapide è 12cm. lato superiore. 15 cm. lato destro. 8-9 cm.
lato di base. il lato sinistro è rotto da 8-9 di base si congiunge al lato superiore 12 cm.. Questo mio dire perche; nel lato rotto è mancante
la lettera (G) che la lapide indica G_E_N_E_Z_A_R_E_T_H. Indicante una cittadina esistita fino al 6/7° secolo a.e.v.. Poi abbiamo la piana di GENEZARETH. poi anche il lago di GENEZARETH come lo chiama diverse volte Giuseppe Flavio. Certo che non cambiate mai, vi attaccate perfino ai francobolli 7q5 per asserire il niente. Ci sono interi versi evangelici copiati dagli ESSENI ma neanche li nominate. Beati voi. E' certo, per voi la terra sarà sempre piatta.

saluti Cecco


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 22:20 
Cita:
Sig. memozero scrive:

Non è la prima volta che mi capita di leggere tali enormità e mi sono sempre chiesto come possano essere ancora contrabbandate quando sono ormai passati 45 anni dalla scoperta da parte dell’equipe di archeologi israeliani diretta dal prof. Avi Jonah, dell’università di Gerusalemme, presso le rovine di Cesarea Marittima, sede estiva dei procuratori romani in Giudea, di una lapide in marmo grigio, di circa 15 centimetri per 12, con quattro righe di iscrizione in scrittura ebraica quadrata, sicuramente non posteriore al terzo secolo prima di Cristo, in cui vi era riportato il nome della città di Nazaret.



Egregio Signore La ringrazio vivamente del suo intervento e se rispondo non é certo per contraddirla, ma solo per ricordare a me stesso alcune cose che forse mi ero dimenticato.


Riporto attraverso una foto la famosa lapide, e dove si legge chiaramente dal commento del Reverendo e stimatissimo Don Silvio Barbaglia che tale reperto è datato del III secolo dopo Cristo e non prima di Cristo, una bella differenza di seicento anni.

cliccare sopra per ingrandire


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Per avallo riporto anche il commento del Sig. John Bowker professore associato di religione dell'Università della Carolina e consulente dell'Unesco, ("Il manuale della Bibbia" Mondadori pag. 321) il quale sostiene, che al di fuori del Nuovo Testamento e delle prime fonti cristiane, Nazareth non compare fino al 300 d.C circa quando il suo nome è citato in un'iscrizione di Cesarea che elenca i turni sacerdotali in Galilea.


Inoltre, nell’iscrizione in ebraico contenuta nella lapide di Cesarea Marittima, si può osservare che da destra verso sinistra si sono conservate quattro lettere, una nun parzialmente danneggiata ma comunque ben leggibile, una tsadi, una resh e una taw.
Queste quattro lettere darebbero luogo alla parola Nazareth, aggiungendo opportunamente le vocali.
[size=175]Sfortunatamente la parte destra della lapide è rotta quindi l’iscrizione potrebbe anche fare riferimento a un nome simile a Nazareth,
; l’antico metodo di scrittura senza vocalizzazione rende non facilmente risolvibili problemi di interpretazione come questo.[/size] Dubbio ancora più rilevante constatando che è stata ritrovata a Cesarea Marittima molto lontano dal luogo che dovrebbe documentare

Un caro saluto.


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 23:39 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Nemozero

Vedo che anche tu sei molto attaccato alle favole patristiche, ai bambini piacciono molto le favole. Per quello riguardante la piccola lapide 12x15, per caso l'hai vista? la lapide è 12cm. lato superiore. 15 cm. lato destro. 8-9 cm.
lato di base. il lato sinistro è rotto da 8-9 di base si congiunge al lato superiore 12 cm.. Questo mio dire perche; nel lato rotto è mancante
la lettera (G) che la lapide indica G_E_N_E_Z_A_R_E_T_H. Indicante una cittadina esistita fino al 6/7° secolo a.e.v.. Poi abbiamo la piana di GENEZARETH. poi anche il lago di GENEZARETH come lo chiama diverse volte Giuseppe Flavio. Certo che non cambiate mai, vi attaccate perfino ai francobolli 7q5 per asserire il niente. Ci sono interi versi evangelici copiati dagli ESSENI ma neanche li nominate. Beati voi. E' certo, per voi la terra sarà sempre piatta.

saluti Cecco


Cecco, porca boia , c'e' bisogno di abbaiare così ???

Nemo ha espresso un suo legittimo dubbio , citando le parole di un altro utente !

La cui scuola, sappiamo bene, è quella di far trapelare verità sempre parziali.

Notizie verosimilì, spesso molto ben montate e con una documentazione precisa al millimetro, ... nel non dire le cose come stanno veramente.

Basta un dettaglio anche minimo.

Infatti, la famosa scritta è datata al III , MA DIREI MOLTO PIU' PROBABILMENTE AL IV SECOLO D.C.

Abbiamo , leggendo IN EBRAICO da DESTRA a SINISTRA

NUN TZADI RESH TAU.

Potrebbe essere Natzrat , ma tenendo conto che ci troviamo in un minimo frammento in scriptura continua potrebbe anche essere un frammento di discorso.

Infatti , NUN TZADI RESH ,

formano la parola NETZER , che vuol dire ragazzo giovane, rampollo.

cui possono seguire seguire con l'iniziale TAV almeno un centinaio di sostantivi ad es

TAV YOD SHIN : TAISH , caprone.

Giovane caprone.

Altro che Nazareth ...


Ora, con gentilezza , continuiamo a rispondere a Nemo.



zio ot [;)]



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Carissimo Nemozero

Ritengo importantissima la timonianza di Giulio l'Africano,
uscita dalla bocca-PENNA di Heusebio, falsario di mestiere.
E' come Marcione, quando si presenta a Roma 1 secolo dopo, dicendo; QUESTE SONO LE LETTERE DI PAOLO. Persona sconosciuta, ma dobbiamo
crederci ad occhi chiusi e bocca aperta. Ricorre il detto, miracoli della fede.

saluti Cecco


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e meno male che non dovevano sbranarmi!

comunque un appunto ve lo faccio visto che riporto parole non mie.....

cosa dice il corano? gesu e' presente o meno?

la chiesa bara questo e' risaputo ma un gesu' figlio di cristo o gesu' maestro esseno sono esistiti?

la contrapposizione di parti e' uguale a noe' diluvio universale arca che quindi e' reale esistito inconfutabile a gilgamesh diluvio universale arca mito non reale

sono reali tutti e due o sono miti tutti e due?



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Nemo, Gesù è citato nel Corano 25 volte, é ritenuto il 5° più grande profeta del' ISLAM , dove sono accolti molti Dogmi della Chiesa Cattolica. Fra cui il concepimento virginale.

Ma nessun Muslim ha commistione di interessi con lo stato Italiano.

Al contrario del Vaticano.


zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 08/12/2009, 23:27, modificato 1 volta in totale.


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Che la natività del Gesù di Nazareth fosse tutta una falsificazione degli evangelisti Matteo e Luca o chi per loro scrisse come dimostrato precedentemente, lo conferma anche il libro degli atti degli apostoli.

Infatti l'autore degli atti degli apostoli in 10.37, fa dire a Pietro durante il suo discorso alla casa di Cornelio:

37"Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, [size=175]dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere dei diavolo, perché Dio era con lui. 39E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce"


Quindi l'autore stesso degli atti degli apostoli afferma in questo caso, che nessuno conosceva la vita del Gesù di Nazareth prima del suo battesimo presso Giovanni.

Tutto ciò viene confermato anche dall'evangelista Luca nel suo vangelo, che dopo aver inventato la natività, essendo a corto di fantasia, va a copiare gli scritti di Giuseppe Flavio per trovare qualcosa da appiccicare al periodo dell'adolescenza del suo Gesù di Nazateth.

Così facendo, come in altre sue copiature, l'evangelista Luca o chi per lui, dimostra di ritenere lo storico Giuseppe Flavio molto affidabile, l'opposto di quanto sostiene in questi giorni, l'Egregio Sig. Hard Rain nel suo forum cristianesimo primitivo.

Ora leggendo l’inizio dell’opera di Giuseppe Flavio, AUTOBIOGRAFIA 2.7 - a cura di Elvira Migliaro - bur- pag. 71:

“Quander’ero ancora poco più di un bambino,all’incirca sui quattordici anni, grazie alla mia passione per lo studio ricevevo gli elogi di tutti, dato che venivo di continuo avvicinato dai sommi sacerdoti e dalle persone più importanti della città che richiedevano il mio parere per interpretazioni particolarmente sottili della legge

Quel furbacchione di Luca a corto di fantasia, prende lo spunto e lo riporta nel suo Vangelo ricucendolo addosso al suo Messia, cioè al suo personaggio giovanile di Gesù il Nazareno Il futuro Cristo figlio di Dio dei Cristiani. Per chi non è convinto vada a leggersi Luca 2,41 fino a 2,52:

44 "Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti ; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme . 46 Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava . 47 E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte .41Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: « Figlio, perché ci hai fatto questo?"

Queste sono le uniche informazioni sulla giovinezza di Gesù e ora sappiamo anche da dove provengono. Certo, per rendere ancora più stupefacente l’episodio e non renderlo proprio uguale, il caro Luca toglie due anni al suo protagonista fantasioso.[/size]

Un caro saluto a tutti.


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[quote]nemozero ha scritto:

abbiamo anche "l'altra campana" pero'....http://spiritualrationality.wordpress.c ... acharya-s/



Le prove dell’esistenza di Nazaret sono molte, si possono distinguere in letterarie (citazioni) ed archeologiche. Tra le citazioni riporto:

•cut..................



Egregio signore,
a prescindere che lei cita Eusebio il padre di tutti i falsari e tal Conone che per quel che riguarda la Storia che a lei piace tanto potrebbe corrispondere a Cappuccetto Rosso, restando tra le cose serie, ovvero l'archeologia, è un vero peccato che tra tutti i ritrovamenti archeolgici di cui lei ciancia e che non dimostrano nulla se non delle forzature di cui alcuni lettori le hanno già dato sentenza, ,non si siano mai trovati nè i resti della famosa sinagoga in cui il suo eroe avrebbe predicato , nè il famigerato ''precipizio'' da cui i suoi nemici volevano gettarlo.
Se però si facesse un viaggetto a Gamala, magari potrebbe trovare sia i resti della sinagoga sia quel famoso ''precipizio'' .
Magari potrebbe anche scoprire che Nazareth sta a 40 km dal '' mare''
e che quando il mitico si svegliava al mattino, per montare sulla barca doveva farsi una bella svolazzata, cosa possibile per lui che era un dio ma alquanto improbabile per le migliaia di seguaci
Buona festa del Sol Invictus


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Cita:
nemozero ha scritto:

e meno male che non dovevano sbranarmi!

comunque un appunto ve lo faccio visto che riporto parole non mie.....

cosa dice il corano? gesu e' presente o meno?

la chiesa bara questo e' risaputo ma un gesu' figlio di cristo o gesu' maestro esseno sono esistiti?

la contrapposizione di parti e' uguale a noe' diluvio universale arca che quindi e' reale esistito inconfutabile a gilgamesh diluvio universale arca mito non reale

sono reali tutti e due o sono miti tutti e due?






egregio signore
lei crede che un ridicolo testo come il corano scopiazzato dalla bibbia 700 anni dopo i presunti fatti, possa rendere testimonianza ?
complimenti, lei è davvero realista


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MessaggioInviato: 10/12/2009, 10:11 
[quote]nemozero ha scritto:

abbiamo anche "l'altra campana" pero'....http://spiritualrationality.wordpress.c ... acharya-s/



Le prove dell’esistenza di Nazaret sono molte, si possono distinguere in letterarie (citazioni) ed archeologiche. Tra le citazioni riporto:



.

Importantissime sono, poi, le evidenze archeologiche:

•La vita umana più antica nella regione di Nazaret è attestata dal cranio trovato nel 1934 da R. Neuville in una caverna circa un miglio e mezzo a sud-est della città, un cranio che potrebbe essere più antico di quello dell’uomo di Neandertal.


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Quindi se in Australia si dovesse trovare una moneta con l'effige di Cesare dovremmo dedurre che l'impero romano arrivò fino a lì ?


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Complimenti!

Sono entrato in un circolo ristretto di storici e non me ne sono accorto!

si ristretto anche di cervello pero'!

Barionu
Nemo, Gesù è citato nel Corano 25 volte, é ritenuto il 5° più grande profeta del' ISLAM , dove sono accolti molti Dogmi della Chiesa Cattolica.

Pope0
egregio signore
lei crede che un ridicolo testo come il corano scopiazzato dalla bibbia 700 anni dopo i presunti fatti, possa rendere testimonianza ?
complimenti, lei è davvero realista

e quindi sarei io il realista!

comunque tutti i testi sono degni di menzione anche topolino se insegnano qualcosa!

rimanete nel vostro circolo che e' meglio va!



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