26/02/2010, 12:07
Thethirdeye ha scritto:
La domanda da porsi è.....
come mai il 100% della casistica indica che le persone
che vivono questo dramma sono sempre dei fanatici religiosi?
Possibile che non ci sia neanche un "ateo" tra i prescelti?
Mah.....
Thethirdeye ha scritto:
Ciò su cui mi stavo soffermando è il fatto che certe persone, per retaggi culturali, educazione religiosa, etc, sono portate ad INTERPRETARE la possessione di "entità basse" (o in gergo "larve") con la possessione del Demonio, di Satana o Belzebù. Che semmai, sono pure invenzioni delle religioni. Non esiste l'Inferno e non esiste Satana....
Thethirdeye ha scritto:
Ciò che non approvo, nel modo più assoluto, è il fatto che la ricerca spirituale (anche questa in senso lato) debba passare solo attraverso la prostrazione dell'uomo di fronte a Dio o attraverso la genuflessione di fronte ai concetti espressi dai suoi rappresentanti... o presunti tali.
Thethirdeye ha scritto:
Cme ho detto in un altro post, chi ha la "sfortuna" o vive sulla propria pelle un'esperienza come quelle che padre Amorth descrive, non è andato necessariamente a cercare il contatto con il "demonio".... ma, più semplicemente, ci si è trovato davanti. Esattamente come gli addotti che hanno trovato delle entità aliene negative in camera da letto, non sono necessariamente andate a cercare il "contatto" con gli extraterrestri. E' pericoloso cercare un contatto con l'aldilà, se si fa senza cognizione di causa.... così come è pericoloso cercare un contatto che gli extraterrestri. Ma non è SEMPRE E COMUNQUE negativa l'esperienza in sè. Per il semplice fatto che il "bene" e il "male" è avunque.
26/02/2010, 22:05
Sognatore ha scritto:
Quanto hai detto non è assolutamente vero. Il fanatismo religioso non è l'elemento determinante di questa casistica. Così come non è vero che non c'è neppure un "ateo" ha vissuto casi di questo tipo.
Bisogna anche capire cosa intendi per ateo: se chi non crede in una qualche idea di Dio oppure chi non pratica/osserva alcuna dottrina religiosa? Perché c'è differenza...anche se credo che tu questo lo sappia più che bene
Vivere queste vicende o viverne altre non credo si affatto una questione di fortuna ne un qualcosa dettato dal caso. Consapevolmente o inconsapevolmente le situazioni vengono cercate, volute e determinate dal pensiero che ognuno mette in atto. Qualsiasi forma di contatto con le dimensioni di esistenza a noi più prossime avviene perché l'individuo tende...poi a seconda della polarità di pensiero espressa di entra in contatto con un determinato tipo di entità. Quindi più che conoscere nozionisticamente la materia, che resta comunque importante, bisognerebbe prima sondare con cura ed attenzione i propri pensieri, le proprie inclinazioni interiori e mettere chiarezza dentro noi stessi.
Che ci piaccia o noi attiriamo quello che siamo...da quello che attiriamo possiamo capire cosa siamo. La sperimentazione del negativo aiuta (o sarebbe meglio dire dovrebbe, in quanto non sempre accade) a comprendere il positivo e la sperimentazione del positivo alimenta ed accresce la positività. Il senso di ogni esperienza dolorosa dovrebbe essere sempre interpretato in questa ottica, perché solo in questa interpretazione ha senso.
Siamo noi che scegliamo quale strada percorrere...se la via larga o la via stretta...più si allarga la via e più le possibilità di deviazioni aumentano. Certo..è comoda e comporta molta meno necessità di analizzare se stessi ed il proprio procedere.
La via stretta è si più scomoda, ma molto più diretta e veloce.
Senza un minimo di sforzo non si può crescere.
In conclusione, tutto quello che ci accade è l'effetto di una causa che noi abbiamo in qualche modo scatenato. Tutto quello che ci accade, sia esso positivo o negativo, noi lo cerchiamo.
Ecco perché è sempre stato raccomandato da più parti di esercitare la virtù del discernimento...determinare l'effetto prima di attuare la causa può solo aiutare ad evitare problemi e situazioni non necessarie.
27/02/2010, 12:59
Thethirdeye ha scritto:
.... portatemi in questo topic UN CASO che sia UNO, in cui il soggetto presumibilmente "impossessato" sia un ateo o un NON praticante/osservante di una dottrina religiosa. E allora mi ricrederò...... te lo assicuro
Thethirdeye ha scritto:
Su questo sono sostanzialmente d'accordo con te. Tuttavia, quando parlavo di "sfortuna" mi riferivo al karma. Cioè al fatto che un'esperienza del genere, secondo il mio modesto punto di vista, è qualcosa che serve alla persona stessa, nel senso che serve alla sua evoluzione spirituale.... esattamente come serve qualsiasi altra esperienza negativa che colpisce qualunque essere umano.
27/02/2010, 14:07
Sognatore ha scritto:
Padre Amorth dice:
Rispondo ora alla prima domanda: tutti possono essere colpiti da possessione diabolica, tanto più gli agnostici, gli atei, i non praticanti, perché sono più indifesi. L’esorcista può esorcizzare chiunque: sono ricorsi a me maomettani, buddisti, persone prive di qualsiasi credo religioso. Naturalmente, nel richiedere la cooperazione necessaria, mi regolo secondo la persona che ho davanti: raccomando ad ognuno di seguire con fedeltà la sua fede religiosa o le sue convinzioni morali.
27/02/2010, 17:34
Thethirdeye ha scritto:
A proposito dell'argomento trattato, posto una cosetta interessante scritta da Odearean sull'argomento:
...Rifuggite tutte le occasioni di acquisire benefici attraverso rituali, anche se questi dovessero sembrarvi innocui. L'importante è tentarvi, farvi desiderare quello che non avete facendolo sembrare importante. Una volta entrati in questo meccanismo, sarete più facilmente in suo potere...
27/02/2010, 17:37
tommaso ha scritto:
Grandissimo Odearean...
28/02/2010, 20:23
24/08/2010, 21:49
18/10/2016, 21:21