18/04/2016, 12:17
20/04/2016, 11:50
Rifletto in che modo questo è avvenuto. Chi mi ha trasportato in prigionia lontano dal mio luogo e dalla mia dimora, dalla casa dei miei genitori che mi hanno allevato ?
20/04/2016, 15:51
20/04/2016, 17:32
21/04/2016, 14:30
shighella ha scritto:L'argomento da te proposto è molto interessante rew, grazie.
Ulisse provava una forte passione per Calipso (dal poco che ricordo). Trascorre 7 anni sull'isola,
che non sono pochi per un mortale, ma che ha comunque deciso di spendere con lei in virtù di quella passione.
La passione senza amore di Ulisse ha fatto si che Egli tornasse in terra natia e l'amore di Calipso ha fatto si che Ella non lo trattenesse a se (essendo una Dea avrebbe potuto farlo).
Ulisse, avrebbe mai conosciuto se stesso se fosse rimasto sull'isola di Calipso?
Rew attendo il seguito..
Ps:Che significato può avere l'ulivo secondo te?
24/04/2016, 19:22
24/04/2016, 22:54
rew63 ha scritto:Loto
Ulisse e i suoi uomini sbarcano su un'isola i cui abitanti avevano "strani usi " era consuetudine per loro "cibarsi" del loto,una pianta dagli effetti "nefasti" per l'uomo
Consumandone il frutto,la "memoria" vacillava,il senso di angoscia spariva,tutti i problemi non esistevano piu,continuando nel consumo si
arrivava a un punto in cui nessuno riconosceva più se stesso.Inebriati da tale stato il ricordo del ritorno alla vera casa svaniva
È senza dubbio una via dannosa per l'essere,già identificato nella realtà in cui vive,consumare qualsiasi stupefacente
Usarla per spegnere la voce dei demoni che abbiamo dentro (invece di affrontarli) attribuendo ad essa poteri miracolosi,le voci per un tempo limitato
scemano ma dopo ritornano più forti di prima,impedendoci di vivere veramente
La vita va affrontata senza paura,tutte le droghe hanno lo stesso effetto creano illusione del fare
Ma la magia del fare non viene dall'utilizzo di certe sostanze ma dalla vera comprensione della vita
Intanarsi in un'isola e inebriarsi di droga dimenticando la nostra vera meta vuol dire fare un grande favore agli "dei",avranno cibo per l'eternità
Ulisse parla ai suoi uomini,li sprona al ricordo iniziale,riaccende il "fuoco" che era spento ,quella fiamma che deve essere sempre
accesa e che invece le identificazioni nella vita tendono a spegnere
25/04/2016, 10:26
shighella ha scritto:rew63 ha scritto:Loto
Ulisse e i suoi uomini sbarcano su un'isola i cui abitanti avevano "strani usi " era consuetudine per loro "cibarsi" del loto,una pianta dagli effetti "nefasti" per l'uomo
Consumandone il frutto,la "memoria" vacillava,il senso di angoscia spariva,tutti i problemi non esistevano piu,continuando nel consumo si
arrivava a un punto in cui nessuno riconosceva più se stesso.Inebriati da tale stato il ricordo del ritorno alla vera casa svaniva
È senza dubbio una via dannosa per l'essere,già identificato nella realtà in cui vive,consumare qualsiasi stupefacente
Usarla per spegnere la voce dei demoni che abbiamo dentro (invece di affrontarli) attribuendo ad essa poteri miracolosi,le voci per un tempo limitato
scemano ma dopo ritornano più forti di prima,impedendoci di vivere veramente
La vita va affrontata senza paura,tutte le droghe hanno lo stesso effetto creano illusione del fare
Ma la magia del fare non viene dall'utilizzo di certe sostanze ma dalla vera comprensione della vita
Intanarsi in un'isola e inebriarsi di droga dimenticando la nostra vera meta vuol dire fare un grande favore agli "dei",avranno cibo per l'eternità
Ulisse parla ai suoi uomini,li sprona al ricordo iniziale,riaccende il "fuoco" che era spento ,quella fiamma che deve essere sempre
accesa e che invece le identificazioni nella vita tendono a spegnere
Eppure...
Col tempo, nel vivere quotidiano, si sono insinuati usi e costumi che hanno teso a rendere la ghiandola pineale inattiva o quasi...E' possibile che un tempo essa funzionasse appieno quindi possiamo supporre che, grazie alla sua capacità di secernere dimetiltriptammina, l'uomo "arcaico" avesse insito un metodo naturale per spegnere, volendolo, le voci dei demoni...o anche per affrontarli sullo stesso piano e comunicare "alla pari" con essi...
Personalmente ho idea che probabilmente non tutte le cosiddette droghe rendono vulnerabili ai demoni.
Se è vero che essi sono i governanti di questo piano materiale, perchè tanto ostracismo alla cannabis addirittura per scopi terapeutici, quando vengono liberamente usate molecole con livelli di tossicità inauditi che a confronto il THC è acqua fresca?
25/04/2016, 12:01
Loto
Ulisse e i suoi uomini sbarcano su un'isola i cui abitanti avevano "strani usi " era consuetudine per loro "cibarsi" del loto,una pianta dagli effetti "nefasti" per l'uomo
Nel loto, i fiori, i semi, le foglie giovani e i rizomi sono tutti commestibili. In Asia, i petali vengono mangiati mentre le foglie sono solitamente utilizzate come piatto per il cibo. I rizomi (pning in Cinese, ngau in Cantonese, bhe in India e Pakistan, e renkon in Giapponese) sono utilizzati come condimento per una zuppa o fritti. Petali, foglie e rizomi possono essere consumati anche crudi, ma il rischio di trasmissione di parassiti ne consiglia una consumazione cotta.
25/04/2016, 12:15
Molte e svariate sono state le proposte di identificazione di questa pianta, peraltro in gran parte simbolica. La più comune vuole che si tratti del giuggiolo di Barberia (Zizyphus lotus), dai cui frutti si può ottenere una bevanda alcolica dagli effetti inebrianti.
26/04/2016, 14:43
mauro ha scritto:trovato questoMolte e svariate sono state le proposte di identificazione di questa pianta, peraltro in gran parte simbolica. La più comune vuole che si tratti del giuggiolo di Barberia (Zizyphus lotus), dai cui frutti si può ottenere una bevanda alcolica dagli effetti inebrianti.
https://it.wikipedia.org/wiki/Lotofagi
naturalmente il neretto è mio![]()
ciao
mauro
26/04/2016, 16:05
02/05/2016, 10:32
04/05/2016, 23:13
rew63 ha scritto:Giuramento e propositi
Ulisse in viaggio costeggia l'isola del sole,i suoi compagni stanchi chiedono di fermarsi per ristorasi ma Ulisse, avvertito da Tiresia, sa che è meglio
proseguire poiché fermandosi i suoi compagni potrebbero cadere in "cattive tentazioni"
Chiede loro di proseguire ma sono irremovibili, vogliono sbarcare,allora si fa promettere che nessuno di loro toccherà le vacche che si trovano sull'isola in quanto
sono sacre agli dei. Tutti giurano di non toccarle
Ma il "destino" è befferdo,nessun vento si levò per piu di un mese,"calma piatta" che proibiva la ripresa della navigazione,le provviste finirono,
sull'isola non vi era altro cibo che le vacche ma sono "sacre" e non possono essere mangiate
Gli uomini cercano di "resistere" ma i morsi della "fame" sono incensanti,amplificati dagli stessi dei,decidono di cibarsene anche se avevano giurato di non farlo
Ulisse "dorme",svegliatosi da rumori di festa scorge i suoi uomini che banchettano con la carne delle vacche,tutti ne mangiarono solo Ulisse si astenne dal farlo,
Il loro destino era segnato,ripartiti morirono tutti ,solo Ulisse sopravvive
Ci sono periodi nella vita in cui si è soggetti alle "leggi del destino",quella "calma piatta" diventa padrona della nostra vita,antagonista della magia del fare,ci mette alla prova per testare il nostro essere
Promesse,buoni propositi,credenze,giuramenti,tutto viene messo in discussione
Per la maggior parte di noi sarà partita persa,noi non siamo dei ma ancora "umani",quel "qualcosa" che può sopravvivere alla morte non è ancora un "io" permanente
Per quanta "fame" ha Ulisse,egli non mangia di quella carne
Dentro di noi ci sono parecchi "io" che decidono "autonomamente"gli uni dagli altri,un "io" al mattino prende decisioni,promette,giura che "farà"
ma a sera un'altro "io" metterà in discussione e agirà in maniera opposta dalle decisioni prese dal "io" del mattino
L'osservazione o ricordo di Se ci aiuta a mettere ordine nel "caos" che c'è dentro di noi
05/05/2016, 18:04
shighella ha scritto:
A livello emozionale è una condizione molto forte quella di fare un giuramento e mortificante non poterlo assolvere..
Ricordo che da bambina quando facevamo un giuramento tra amiche incrociavamo gli indici e li baciavamo come a voler sigillare la promessa di quel giuramento...
(Mi capita con più facilità di non assolvere le promesse che faccio a me stessa che non quelle fatte agli altri...)