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Coscienza, arte e creatività nel percorso evolutivo
e nella conoscenza del sè
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Credere in Dio Verità Assoluta

14/03/2010, 01:42







16/03/2010, 14:18

A volte mi è stato chiesto come mai sono così fermamente convinta dell'esistenza di Dio...cosa mi dà questa certezza?
A me, in un certo senso, piacerebbe tirare in ballo discorsi teologici e filosofici ( ma no..non è vero...teologia e filosofia non hanno mai reso l'uomo migliore di quello che è...semmai ancora più confuso e idiota di quanto già non sia ) ma quello che rispondo sempre e questo: io non ho fede in Dio...non è che in Dio ci credo....io lo sò che c'è...perchè lo sento, lo percepisco..in modo quasi tangibile..è come se dicessi :" ho fede nel fatto che il cielo è azzurro...o che al mattino sorge il sole...non è "fede", non è una convinzione...lo sò, lo sò perche è lì...gli parlo..mi risponde...sempre..sempre..è una cosa talmente naturale per me, percepirlo, che davvero non capisco come possa essere altrimenti...il mio rapporto con Lui non è sempre stato lineare...ci ho litigato...l'ho offeso duramente (a parole)...non gli ho più rivolto la parola per interi periodi.. ...periodi molto duri,di grandissimo travaglio interiore...ma non credo di aver passato un solo secondo della mia vita, senza essere certa della sua esistenza....

16/03/2010, 19:17

All'inizio per me Dio era semplicemente una percezione, una necessità dell'anima, per cui lo vivevo in modo puramente sentimentale, emotivo. Non avrei saputo dire perché ci credevo. Semplicemente ci credevo, anche se avevo le idee molto più confuse, come capita a chi ha un rapporto puramente fideistico con la Divinità.
Poi sono cresciuto, ho cominciato a studiare filosofia e le idee si sono chiarite, tante superstizioni e idee errate si sono obliate a poco a poco, adesso non ho la pretesa di dire qual è l'esatta natura di Dio, però so che è il principio unificatore e razionale di tutte le cose, l'Essere in se stesso, l'unità dell'Essere nella differenza di tutte le cose, e la differenza di tutte le cose nell'unità dell'Essere.
Questo non è oggetto di fede, ma frutto di una consapevolezza filosofica che, purtroppo, molti ancora non possono comprendere.
Penso che la maggior parte delle persone hanno ancora un rapporto puramente emotivo e superstizioso con la Divinità, ma che l'umanità sta lentamente crescendo e a poco a poco si emanciperà dal fideismo, anche se la strada sarà molto lunga, ma alla fine la Divinità non sarà più oggetto di fede, come nell'era cristiana e delle altre fedi tradizionali, ma oggetto di conoscenza diretta, e per conoscere Dio non dovremo andare lontano, basterà che andiamo dentro noi stessi, perché è là che si nasconde e si rivela. E' là dentro che ci attende.
Ultima modifica di Enkidu il 16/03/2010, 19:18, modificato 1 volta in totale.

16/03/2010, 23:07

calicò ha scritto:
...è come se dicessi :" ho fede nel fatto che il cielo è azzurro...o che al mattino sorge il sole...non è "fede", non è una convinzione...lo sò, lo sò perche è lì...gli parlo..mi risponde...sempre..sempre..è una cosa talmente naturale per me....


Vero Calicò [:)]...anche per me è così [;)]

Enkidu ha scritto:
....l'umanità sta lentamente crescendo e a poco a poco si emanciperà dal fideismo, anche se la strada sarà molto lunga, ma alla fine la Divinità non sarà più oggetto di fede, come nell'era cristiana e delle altre fedi tradizionali, ma oggetto di conoscenza diretta, e per conoscere Dio non dovremo andare lontano, basterà che andiamo dentro noi stessi, perché è là che si nasconde e si rivela. E' là dentro che ci attende.


Ognuno percorre la strada che gli è più congeniale...l'importante è arrivare.
Hai espresso un concetto che mi piace tantissimo....grazie Enkidu [:)]
La divinità si rivela nell'ultimo posto dove gli uomini pensano di andare a guardare...dentro se stessi [;)]
Ultima modifica di Sognatore il 16/03/2010, 23:10, modificato 1 volta in totale.
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