Il regista di anime giapponesi, che ha collaborato a serie storiche come Rocky Joe, Remi e Lady Oscar, si è spento all'età di 67 anni per un tumore ai polmoni.
Il regista Osamu Dezaki, tra i più apprezzati e influenti registi dell'animazione seriale giapponese, è morto ieri a 67 anni per le complicazioni di un tumore ai polmoni. Pur avendo sempre lavorato su soggetti scritti da altri, Dezaki ha saputo imprimere uno stile personale e riconoscibile alle serie da lui dirette, caratterizzato da soluzioni registiche originali e innovative (lo split screen, il fermo immagine) e da un pessimismo di fondo che imprimeva, spesso, un taglio più adulto a serie destinate a un pubblico di giovanissimi.
Nato a Tokyo il 18 novembre del 1943, Dezaki inizia la sua formazione nella Mushi Productions di Osamu Tezuka, dove lavora come disegnatore e direttore dell'animazione in serie storiche degli anni '60 come Astro Boy, Kimba il leone bianco e Monkey. Nel 1970 gli viene affidata la regia di Rocky Joe, grandissimo successo in Giappone (e più tardi in Italia), che tuttavia segna la rottura con Tezuka per varie incomprensioni, e la formazione della casa di produzione Madhouse. Da allora, la carriera di Dezaki diventa prolifica e ricca di grandi successi, tra cui vanno ricordati Jenny la tennista (1973), Il tulipano nero (1975, di cui fu autore dello storyboard), Capitan Jet (1977) e L'isola del tesoro (1978).
I suoi lavori più noti, quelli a cui il suo nome viene maggiormente associato, sono tuttavia Remì (1977), dolente odissea nella povertà tratta dal romanzo Senza famiglia di Hector Malot e Lady Oscar (1979) in cui Dezaki subentrò a partire dal diciannovesimo episodio, dopo il calo di ascolti che la serie stava riscontrando. Tra gli anni '80 e i '90 si trasferisce negli USA, dove insegna tecnica dell'animazione e dirige serie e lungometraggi destinati a un pubblico più adulto: tra questi ultimi, si ricordano Space Adventures Cobra (1982), Golgo 13 (1983) e Golgo 13: Queen Bee (1998).
_________________ « Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)
« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata » (Margaret Mead)
Grossa perdita nel mondo anime! Chi vive condividendo le proprie doti (e ha la fortuna di averne) col mondo secondo me, vive una vita un pizzico più piena... Riposi in pace. Lascia un discreto patrimonio artistico e sicuramente ha fatto scuola a modo suo. Quel retrogusto amaro in cartoni come Remì, Lady Oscar e Rocky Joe, mi ha lasciato davvero il segno dentro. Non sapevo fossero sue ma il pessimismo che trasuda è evidentemente comune...
_________________ Scienza e religione studiano la Realtà; se sono in antitesi, o l'una o l'altra o entrambe, sono in errore.
umm...è vero questi anime hanno un retrogusto amaro,ma non parlerei di pessimismo, anzi...la sofferenza rappresentata da Osamu Dezaki è quasi l'altra faccia della poesia della vita.
_________________ « Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)
« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata » (Margaret Mead)
Sufficiente vedere la tristezza che traspariva in Remì.
_________________ "Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Comunque è suo anche l'esilarante e geniale Giatrus e il divertente e spensierato Monkey
per non parlare dell' indimenticabile Lupin III
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