Coscienza, arte e creatività nel percorso evolutivo
e nella conoscenza del sè
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27/11/2011, 19:36

E' difficile dichiarare qualsiasi altra scelta in ambito religioso, in Italia.... se sei un non-cattolico devi tacere sul tuo non-cattolicesimo. Di fatto, anche se la legge dovrebbe garantire la libertà religiosa, di fatto si tratta di una libertà limitata, in quanto puoi praticare il tuo culto, o non praticare nessun culto, ma non ti è permesso di esercitare una qualche influenza sulla società italiana. Possiamo parlare di una certa tolleranza, ma non certo di libertà e di pluralismo religioso.

27/11/2011, 20:12

Secondo me chi è ateo dovrebbe avere il rispetto di non dare dell'idiota a chi crede in qualcos'altro, e chi crede dovrebbe lasciare la presunzione che l'istituzione religiosa insegna velatamente.

Anzi spesso è proprio la mancanza di rispetto da entrambe le parti ad allargare la sfiducia gli uni per gli altri, esistono diversi modi di vedere le cose e diversi modi per avere fede e diverse fedi in cui credere... dare dell'imbecille a chi va in chiesa è altrettanto cafone quanto dare del cretino (seriamente) a chi tifa una squadra di calcio avversaria o del ******** chi vota uno schieramento politico diverso (...)

Non mi porta a cosa si crede, se a Maometto, Budda, Cristo, alla Chiesa di Roma o anche solo semplicemente al Bene & Male delle persone, per me la cosa fondamentale e avere il buon senso di dare almeno il minimo di rispetto a chi ci sta intorno.

Questo non significa che se uno fa lo scorretto* (e qui il correttore mi cambia il termine) non debba trattarlo da scorretto*, ma almeno evitare inutili perdite di tempo o di peggiorare le cose.

Vabbè, forse il mio intervento è abbastanza qualunquista, da parte mia ci provo a fare quello che ho scritto e posso solo dire che a volte è veramente difficile dar rispetto a chi lo pretende ma di fatto si attira l'opposto... se un maiale lo vedo felice di sguazzare nel suo letame non insisto oltre e lo lascio volentieri libero di divertirsi da solo.

27/11/2011, 20:30

il fatto, byrus, è che per il reato di ateismo, non pochi sono finiti a morte. E non c'è stato bisogno della chiesa cattolica, anche Socrate, se ben ricordo fu condannato con questa accusa infamante da un tale Meleto. All'epoca, e forse anche dopo, la cosa era giustificata perché la religione era null'altro che una manifestazione della fedeltà alla cosa pubblica, non un'espressione della propria sensibilità personale, come si tende a ritenere oggi. Fatto sta che le "persecuzioni" se così vogliamo chiamarle, in Cina o negli altri paesi rossi degli ultimi decenni, sono proprio nulla in confronto alla persecuzione di atei nel corso dei millenni.
Questo non per dire che sia giusto rendere pan per focaccia, per carità. Dico però il mea culpa, non va fatto dagli atei, che almeno qui in occidente, non mi risulta abbiano, né abbiano voluto neppure a livello di intenzione, condannare nessuno a morte o all'esilio, o alla perdita delle proprietà e della cittadinanza, per aver insistito nel Credere.

01/03/2012, 14:32

Margherita Hack, il comitato vieta il teatro
«Una serata che reca offesa alla Chiesa»

La scienziata attesa il 6 aprile per presentare il libro "La stella più lontana", sul tema della bioetica. I componenti parrocchiali del comitato di gestione del teatro San Pietro di Mezzolombardo (Trento) scrivono al sindaco: «E' un incontro contrario alla dottrina della Chiesa»

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/02/29/news/margherita-hack-il-comitato-vieta-il-teatro-una-serata-che-reca-offesa-alla-chiesa-5658750
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