MONTI DICE SI' ALLA DISCARICA !!!!!!!!!!!!!!http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 22515.html(di Gabriele Santoro)
- La nuova discarica di Roma, che il prefetto-commissario Giuseppe Pecoraro vuole realizzare a Corcolle, a poche centinaia di metri dagli scavi di Villa Adriana, scuote il governo.
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha confermato la sua fiducia piena al prefetto Giuseppe Pecoraro, da sempre pro-Corcolle, suscitando le ire del ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi e l'intervento del ministro dell'interno Annamaria Cancellieri che chiede un ''approfondimento da parte del consiglio dei ministri''.
Un coro di proteste e' poi arrivato dal mondo della cultura e dell'ambientalismo, fuori e dentro la politica. Il sindaco Gianni Alemanno e la Provincia di Roma hanno ribadito il loro no a Corcolle. Unica a confortare la scelta di Pecoraro il presidente della Regione Lazio Renata Polverini.
Monti aveva rinnovato la fiducia al prefetto raccomandando pero' un'attenzione sul versante inquinamento, visto che la discarica insistera' su falde acquifere, ma in serata e' arrivata la precisazione che la fiducia a Pecoraro non entrava nel merito della questione discarica. Ma i malumori nel governo erano gia' esplosi.
''Ero e rimango contrarissimo'' ha tuonato il ministro Ornaghi, che ha dovuto incassare oggi anche l'addio, per protesta, dell'ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali Andrea Carandini: ''Esistono limiti di tolleranza.
Questa e' la goccia del mio vaso'' le parole dell'esperto. Ma il prefetto resta convinto della sua scelta: sulla base di uno studio dell'Universita' di Tor Vergata, l'area di Corcolle e' la migliore possibile per il sito provvisorio che dovra' sostituire la maxidiscarica di Malagrotta.
A quanto si apprende, inoltre, Pecoraro sarebbe fortemente motivato a fissare, per la ditta che allestira' e gestira' la discarica dopo la gara di assegnazione, solidi vincoli che impongano progetti di riqualificazione per il 'post mortem' del sito quando esaurira' la sua funzione.
Ma e' il 'pre mortem' ad accendere la rabbia di comitati e ambientalisti: la fascia di rispetto di Villa Adriana e' a soli 700 metri, spiega Legambiente, ma soprattutto ''sotto il sito c'e' il condotto dell'Acqua marcia che porta l'acqua a Roma'' e ''la falda sotterranea'' che alimenta i pozzi di Acea, cioe' i rubinetti della Capitale.
Sono gli appunti che al progetto Corcolle oppose l'altro ministro contrario, cioe' il titolare dell'Ambiente Corrado Clini. E sono i punti sui quali si concentra la nota di Palazzo Chigi.
Vi viene espresso esplicitamente il ''convincimento che il commissario sapra' salvaguardare con le opportune opere le falde, ed evitare altre forme di inquinamento assicurandosi che nella discarica venga depositato solo materiale gia' trattato''.
Cio' detto, prosegue la Presidenza, preso atto dei pareri dell'Universita' di Tor Vergata e di quelli giuridici presentati dal prefetto lo scorso 18 maggio, Pecoraro puo' ''portare avanti nell'esercizio pieno dei suoi poteri il mandato''.
Insomma, le motivazioni di Pecoraro sembrano aver convinto Monti, e puo' aver pesato, non ultimo, lo spauracchio Napoli. Ci sarebbe inoltre, a quanto pare, un documento che proverebbe che nel 2010 la stessa Soprintentenza avrebbe dichiarato l'area del sito, che di per se' al di fuori della cinta di vincolo, ''archeologicamente sterile''.
Ma Ornaghi non cede: ''I vincoli non sono derogabili per nessun motivo - ha spiegato - Non possiamo permetterci un'ondata di legittime critiche internazionali. Per il bene del Paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati''. Parole durissime, come quelle dell'Idv, del Sel.
Inoltre 77 europarlamentari di diversi Paesi, su iniziativa di Guido Milana (Pd), hanno inviato una lettera di protesta al premier.