----------------------
Il tempo delle mele
Nel tempo delle mele, d'estate sospesa,
camminavi leggera tra i sogni e la resa.
I tuoi occhi brillavano come cieli al tramonto,
e io, in silenzio, cercavo un racconto.
Le ore passavano come foglie al vento,
senza dire parola, ma con ogni momento
scrivevamo un romanzo tra i banchi di scuola,
tra un sorriso nascosto e una musica sola.
Reality cantava, ma il cuore era vero,
ti guardavo da dietro un pensiero sincero.
Era dolce, Miryam, quel tempo rubato,
come un bacio sognato, mai del tutto sfiorato.
E adesso che il mondo ci porta lontani,
con la pioggia d’autunno tra i nostri domani,
vorrei dirti che ancora sento quell’eco,
di te che sorridevi tra i rami di un melo.
Era poco, era tutto, era come una stella
che si accende e poi resta impressa,
sorella di tutte le notti in cui ho sperato
che il tempo delle mele non fosse passato.
-----------------------
Sposa del mio cuore.
Nel giorno in cui il cielo si veste d’argento,
e l’aria profuma di pane e di fiori,
ti guardo, Miryam, e il tempo si ferma:
sei promessa che diventa eternità.
Ogni tuo passo è un battito d’arpa,
un canto che scioglie le ombre del giorno,
e io, nell’abito del mio amore,
vengo a te con mani vuote e cuore colmo.
Hai portato la luce nei miei inverni,
la danza nel silenzio delle attese,
e oggi, davanti al mondo e a Dio,
ti chiedo di essere casa, rifugio, fuoco.
Sarai l’aurora dei miei risvegli,
la sera che chiude dolce ogni affanno,
sposa mia, compagna mia,
libro che ogni giorno imparo a leggere.
E il nostro “sì” non sarà un punto d’arrivo,
ma l’inizio di mille partenze insieme,
tra pioggia e sole, gioia e pianto,
nel giardino segreto dell’anima nuda.
Ti scelgo, Miryam, nella grazia del tuo nome,
nella tua fede antica, nel tuo passo fiero.
Ti scelgo perché sei ponte e canto,
la mia metà che mi rende intero.
E se un giorno le parole taceranno,
che il silenzio dica ciò che oggi giuriamo:
che il nostro amore sia luce e shalom,
e che il matrimonio sia l’inizio del mondo.
( di Andrea Del Cotto )
|