07/01/2015, 13:25
07/01/2015, 17:28
MaxpoweR ha scritto:
L'informazione non può essere distrutta, e noi non siamo altro che informazione
Finito il ciclo del nostro corpo fisico la coscienza che captiamo col cervello viene trasferita in qualche altro essere vivente o diluita in qualche altra forma e continuerà a produrre informazione mentre l'informazione già prodotte dal "lavoro" generato dal corpo rimarranno in eterno nell'universo sotto altre forme, magari veicolate e diluite mediante il campo magnetico nella coscienza collettiva umana, nelle coscienze e nei cervelli di chi ci ha conosciuto, pur non conservando una "identità" specifica cosciente.
La vita eterna e la reincarnazione rappresentano secondo me un diverso approccio per descrivere lo stesso fenomeno. Le differenze tra le 2 visioni (per esempio quella cattolica e quella chessò induista o buddista) sono solo ideologiche.
Con la differenza che le discipline orientali pare descrivano LA REALTA' nella sua forma più complessa come sta riscoprendo la meccanica quantistica, e vengono veicolate come religioni per renderle ACCESSIBILE nei concetti DI BASE in modo che tali concetti risiedano nella cultura umana in modo che le menti più geniali possano averne l'illuminazione ed indagare, le religioni monoteiste invece veicolano solo PAURA E TERRORE e pretendono OBBEDIENZA pena una vita di eterna sofferenza ^_^
gippo ha scritto:
Perdere i propri ricordi, quelli condivisi con le persone care, è una perdita che già conosciamo. Tutte le nostre esperienze si affievoliscono nel tempo e sappiamo che non torneranno, i nostri ricordi di 10 anni fa sembrano quasi vissuti da altre persone. Ma perdere se stessi, la propria identità, il percorso che ci ha portati fino al presente ... in altre parole non esistere più, come si fa ad accettarlo? Ma anche solo prenderlo in considerazione?
gippo ha scritto:
Ma riesci ad accettare questa possibilità?
Se avessi tale certezza penso che andrei fuori di testa...
07/01/2015, 19:22
Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:
L'informazione non può essere distrutta, e noi non siamo altro che informazione
Finito il ciclo del nostro corpo fisico la coscienza che captiamo col cervello viene trasferita in qualche altro essere vivente o diluita in qualche altra forma e continuerà a produrre informazione mentre l'informazione già prodotte dal "lavoro" generato dal corpo rimarranno in eterno nell'universo sotto altre forme, magari veicolate e diluite mediante il campo magnetico nella coscienza collettiva umana, nelle coscienze e nei cervelli di chi ci ha conosciuto, pur non conservando una "identità" specifica cosciente.
La vita eterna e la reincarnazione rappresentano secondo me un diverso approccio per descrivere lo stesso fenomeno. Le differenze tra le 2 visioni (per esempio quella cattolica e quella chessò induista o buddista) sono solo ideologiche.
Con la differenza che le discipline orientali pare descrivano LA REALTA' nella sua forma più complessa come sta riscoprendo la meccanica quantistica, e vengono veicolate come religioni per renderle ACCESSIBILE nei concetti DI BASE in modo che tali concetti risiedano nella cultura umana in modo che le menti più geniali possano averne l'illuminazione ed indagare, le religioni monoteiste invece veicolano solo PAURA E TERRORE e pretendono OBBEDIENZA pena una vita di eterna sofferenza ^_^
Wooow!
Cos'altro aggiungere?
07/01/2015, 20:16
Thethirdeye ha scritto:
Wooow!
Cos'altro aggiungere?
Tutto si trasforma Gippo. Non perderai proprio nulla. Addirittura non perderai neanche i tuoi cari. Perchè li incontrerai di nuovo... in un'altra dimensione e in una forma diversa. E non perderai neanche i ricordi... perchè continueranno ad accompagnarti e a vivere nel tuo "corpo mentale". L'unica cosa che perderai, è il "vestito", lo "scafandro biologico" che in questa vita ti ha permesso di fare esperienze nel piano fisico. Cioè il corpo. Tutto il resto, caro Gippo, vivrà nell'Eterno presente.... all'infinito.
Questa è la vera immortalità.
Personalmente ho accettato alla grande questa possibilità.
E penso che andrei "fuori di testa" se così non fosse.....
In quel caso, davvero TUTTO sarebbe perduto.... per sempre.
Non ti pare?
07/01/2015, 20:17
07/01/2015, 20:48
MaxpoweR ha scritto:
anche se la mia coscienza non esisterà più in forma unitaria (è una eventualità da non poter scartare a priori purtroppo) so che comunque divisa in più segmenti rimarrà in eterno, se pure tutti i fotoni o le particelle che veicolano le informazioni della mia coscienza saranno sperate da miliardi di anni luce queste rimarranno comunque veicolo di una informazione specifica, ciò che sono e sono stato.
Sempre meglio di niente no?
07/01/2015, 20:54
gippo ha scritto:
Questo significa perdere la propria individualità che non è molto diverso dall'inesistere.
La coscienza si disperde in altre forme, quindi non esiste più come identità
Se avessi questa certezza penso che diventerei un eroinomane, tutto perderebbe senso.
07/01/2015, 21:33
zakmck ha scritto:
Quindi gippo, non ho capito. Come pensi che sopravvivera' la coscienza? E poi con coscienza tu intendi la mente?
07/01/2015, 21:47
07/01/2015, 21:50
gippo ha scritto:
Questo è uno dei motivi che mi porta a pensare che qualcuno/qualcosa ci sta manipolando e ci smemorizza ogni volta.
07/01/2015, 21:51
zakmck ha scritto:gippo ha scritto:
Questo è uno dei motivi che mi porta a pensare che qualcuno/qualcosa ci sta manipolando e ci smemorizza ogni volta.
Non ci avevo mai pensato, ma tutto questo sistema assomiglia in modo sorprendente a un computer.
07/01/2015, 21:56
zakmck ha scritto:gippo ha scritto:
Questo è uno dei motivi che mi porta a pensare che qualcuno/qualcosa ci sta manipolando e ci smemorizza ogni volta.
Non ci avevo mai pensato, ma tutto questo sistema assomiglia in modo sorprendente a un computer.
MaxpoweR ha scritto:
Così come la coscienza dell'essere vivente formato dalle formiche è dispera nei singoli cervelli dei simpatici invertebrati e che tutti insieme, pur non essendo coscienti di se (forse), singolarmente formano un essere cosciente evoluto o quanto meno infinitamente più intelligente della singola unità;
allo stesso modo io immagino che probabilmente le nostre coscienze separandosi dal corpo fisico andranno a far parte della coscienza collettiva della nostra specie o una coscienza collettiva globale, chi lo sa, e pur non conservando la propria unicità (ma magari la conserva non lo può sapere) sarà unica per il contributo UNICO che darà al complesso.
Tra l'essere nulla e l'essere se stessi in eterno io, quanto su detto, lo trovo un buon compromesso e sarei comunque contento se fosse davvero così come me lo immagino
Alla fine il senso delle nostre azioni secondo me è il compiere l'azione stessaTrovo solo esercizi inutili domandarsi il perchè ed il percome chi siamo da dove veniamo e gli altri bla bla bla.
L'unica frase che conta è Penso, dunque sono; stop
07/01/2015, 22:13
gippo ha scritto:
Però la reincarnazione potrebbe essere un indizio della conservazione dell'identità
07/01/2015, 22:28
07/01/2015, 22:30
zakmck ha scritto:gippo ha scritto:
Però la reincarnazione potrebbe essere un indizio della conservazione dell'identità
Si, ma dove finiscono i dati?