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MessaggioInviato: 14/06/2011, 13:40 
I RACCONTI DI VIBORG 01 – LA MASCHERA DEL DUCA

I mostri esistono. Giunsero a bordo di astronavi grottesche per il loro aspetto da gargoyle, puntuali allo scoccare del 21 Dicembre del 2012, come le profezie terrestri avevano previsto. Erano predatori di un esercito feroce, venivano una piega temporale della nostra galassia. Nessuna forza umana sembrò poter arginare quell’orrore. Poi un giorno il cielo venne illuminato dalle astronavi di Figli di Adam, uomini che riscattarono la colpa agli occhi di Dio, riconquistando il posto nell’Eden .Ma sino a quel momento nessuno di noi sapeva della loro esistenza. I “Fratelli Maggiori” arrivarono da un sistema di mondi ultradimensionale, dove era celato il cuore del regno di Re Adam, l’Eden. Quando si posarono dal cielo, maestose, sul mare, la più potente portaerei degli Stati Uniti, sembrava solo un minuscolo battello in confronto. Erano guerrieri poderosi con le barbe e dai capelli fluenti. Erano il Sangue Reale della razza umana. => http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=5988



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

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MessaggioInviato: 14/06/2011, 14:12 
Grazie Bliss ^^
spero che vi sia gradito quest'altro racconto . ^__^



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Alessandra Biagini Scalambra

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MessaggioInviato: 22/06/2011, 12:47 
I RACCONTI DI VIBORG O2 – LE GEMME DI MARDUK


Ánam asuràtanen ryn amàbaramæ qàtarymidypæ sidæmàsaræ àlawarotoum”

“Ho Combattuto il Drago sino all’Ultima Stilla del Mio Sangue”


È la sentenza finale che leggono i nostri nemici, mentre li falciamo senza tregua nell’urto della battaglia, è la frase incisa sui grandi scudi appuntiti della Stirpe di Adam. Abbiamo combattuto il Drago, per il trono di Adam, per il nostro onore e quello dell’Eden. Siamo gli unici Uomini a essersi messi fra l’esercito dei Draghi e la vostra salvezza. Accadde nel 1989, una data che i Figli di Caino ricordano molto bene. Quando le vostre linee difensive erano ormai in putrefazione, Re Adam, mio padre, decise di inviarmi a organizzare la difesa dell’Europa Centrale. Io sono il Duca Erede al Trono di Adam, e i miei Cavalieri rappresentano l’elite guerriera dello sterminato esercito del Dio Alath. Insieme ai miei Uomini ho liberato l’Europa dai Pirenei sino ai confini Mongoli, distruggendo le orde degli invasori. La mia nave si è posata nell’Oceano Atlantico, travolgendo le ultime portaerei prima del loro ultimo e inutile tentativo di difesa con i missili nucleari. E, seppur atterriti dalla nostra discesa, in qualche modo vi siete sentiti sollevati. Un contrattacco nucleare, i vostri generali lo sapevano molto bene, avrebbe solo accelerato la vostra fine.

Comincerò a raccontare da quando mi schierai in guerra al vostro fianco. Anzi, al posto vostro, visto che i soldati dei Figli di Caino mi sono del tutto inutili oggi, come lo furono allora.
continua => http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6000



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MessaggioInviato: 30/06/2011, 14:58 
RACCONTI DELL’ATHI’DA 01 – IL GIOCO DI ALATH 01: GLI ANTICHI MAESTRI
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6107


[...]
Dalle Memorie di Re Adam XXIV.

I)

Qual era la storia più segreta chiusa negli scantinati della storia umana?

Mai come in quel momento gli occhi tondi e umidi di Himmler erano vicini alla risposta.

L’angelo biondo era una creatura enorme, tre volte un soldato ariano selezionato all’interno dell’oscura cerchia di Wewelsburg. Non c’era paragone tra i lineamenti, la barba dorata di quell’essere maestoso e il più tipico maschio selezionato nel Sole Nero, fra la crema del sangue SS.

Era il punto d’arrivo, il bene assoluto, ciò per cui un popolo deve combattere. Lo sfolgorio della sua corazza argentea abbacinava lo sguardo della mente. Era un guerriero di un altro tempo, di un’altra umanità. L’Antico Maestro perduto. Era L’Uomo.

“Heinrich, avvicinati.” Sentì dirsi. Tutto in lui si scosse. Himmler era un omino insignificante, dal torace prominente e il viso liscio come un uovo. Era stato chiamato laddove ogni verità venne nascosta alle origini dei tempi, per non essere mai più accessibile . Lui, l’allevatore di polli, troppo giovane per la Grande Guerra, l’Impresa Tedesca del Fronte, troppo esile per essere un guerriero, ora si trovava innanzi a Colui che diede origine alla stirpe perfetta. Madame Blavastky li aveva descritti così i Maestri ancestrali, durante le sue visioni. La medium, molto tempo prima di lui, li percepì in un limbo sospeso fra le primordiali memorie della razza ariana e il sogno della stirpe tedesca, gli Antichi Maestri dell’Età dell’Oro...=> continua http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6107



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MessaggioInviato: 30/06/2011, 15:01 
Grazie Bliss, di cuore! ^^
spero ti piacciamo anche questi racconti ^^



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MessaggioInviato: 07/07/2011, 12:47 
ADAMARAN 03 – GLI ABISSI DELLE VANDÀM
TRAILER O7
http://www.youtube.com/watch?v=t63ZbywpoWA

Questa storia accadde su Erat, l’ultimo dei Mondi della Creazione, molto tempo prima della scelta di Adam, quando gli Uomini erano Nomadi e viaggiavano attraverso i mondi , dopo gli entusiasmanti giorni dell’ esecuzione dell’Inno.

Graegor era uno degli Uomini dell’Inno, possente, dai capelli cresciuti oltre le spalle e selvatici come le ondate marine. Lui e i suoi fratelli si erano sparsi ciascuno per una terra diversa, data la loro natura di migratori, era difficile che si concentrassero tutti in una zona. Era l’unico Uomo dell’Inno su quel mondo. Navigava spesso il fiume Van in quelle zone impervie e buie, canticchiando le vecchie canzoni degli enormi Enres. Era di ritorno dal Nord, la zona delle cascate, con due casse piene di libri e rotoli di carta scritta. Le regioni più settentrionali rimanevano chiuse nella notte per buona parte dell’anno, gli Uomini che le abitavano trascorrevano la maggior parte del tempo scrivendo storie e canzoni. Graegor faceva spesso visita a quegli Uomini, erano, come li chiamava con Adam: “Coloro che sono arrivati dopo”, figli e nipoti degli Uomini dell’Inno. Da quegli incontri ricavava storie nuove da cantare ai suoi amici, una volta tornato a casa. C’è un punto del Van che costringe il flusso in una stretta ansa, lì si spalancano gli abissi delle Vandàm. Si tratta di grotte scavate dall’acqua attraverso le ere. Nessuno sa quanto siano profonde. Si aprirono per accogliere l’Inno, quando Adam compose il tema della Creazione. E una leggenda diceva che Adam vi si inoltrò per donare al cuore del pianeta la sua melodia. Nessun Uomo o altro vivente andò così in profondità. Si raccontava che sul tramonto dell’estate, all’impallidire del sole, le Vandàm affidassero al vento autunnale la melodia di Adam. E la si poteva udire assieme al soffiare delle tempeste. Durante l’inverno vi si riparavano nelle sale più superficiali, gli animali in cerca di una tana per il letargo. Non era consigliabile inoltrarvisi, perciò, se non si voleva destare un grosso Orso delle Caverne...=> http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6119



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MessaggioInviato: 09/07/2011, 18:37 
Grazie Bliss ^^ [:D] [:D] [:D]



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MessaggioInviato: 27/07/2011, 21:30 
ADAMARAN 04 – GLI ABISSI DELLE VANDÀM: PARTE II
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6146
TRAILER 08

I

Il Raduno


Gli Uomini si erano riuniti per dividere carne e pesce fra loro, il Raduno era divenuto un evento vitale nelle terre inferocite dal Grande Freddo. Chi migrava sui mari e attraverso i fiumi, per le strade di ghiaccio sui laghi, era diventato abile nell’infilare gli ami attraverso fori sulle calotte congelate. Gli Uomini che camminavano nell’entroterra avevano della carne di selvaggina. Se solo le terre si fossero scaldate, coloro che seguirono Adam sarebbero tornati anche alla raccolta di tuberi e orzo selvatici, ma per ora la carne dominava le loro cene. In quell’epoca crescevano più branchi di Gh#345;enne che piante commestibili. La penuria di vegetazione obbligava a uccidere almeno una preda ogni due o tre mesi, seccarla e barattarla con formaggio, uova o carne di altro genere. Adam non cercava cibo, ne aveva una scorta a sufficienza, se mai cercava di scaricare l’eccedenza. Un Oponandro, un gigantesco nomade anfibio, grande più di qualsiasi altro carnivoro acquatico, aveva sfidato i Myarmar mentre questi si erano abbeverati in un estuario, tenendo loro l’imboscata. Adam e il grande maschio si batterono per salvare la mandria. Ebbero la meglio, lo fecero fuggire, ma l’Oponandro tornò alla carica e, nella foga della caccia, si avvicinò troppo a una spiaggia di pietre. L’urto con gli scogli acuminati gli aprì una ferita sul ventre che lo uccise nel giro di pochi istanti, prima che Adam potesse dargli aiuto. Una volta morto, tutta quella carne sarebbe bastata per nutrire un centinaio di Uomini. E le carni di Oponandro erano le migliori in un clima simile. Se affumicate con il loro grasso duravano quasi più di un anno. Erano essenziali per le traversate dei deserti di ghiaccio.

“Salute, Primo Uomo!” sentì una voce squillante e familiare giungergli da dietro, seguita da una poderosa pacca sulla spalla. Continua=>http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6146



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ADAMARAN 05 – GLI ABISSI DELLE VANDÀM: PARTE III
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6156
TRAILER 09

Oscure Evocazioni
I)



Non era ancora sorto il pallido sole del Grande Freddo, e la sagoma avvolta dal pesante mantello del marinaio, aspettava al molo. Le barbe dei due Uomini erano intirizzite dalla gelida condensa del vapor acqueo.

“Ti ringrazio per il tuo interesse e il tuo tempo, Adam.” Fece il coriaceo navigatore “Vieni a bere del the, così ci scalderemo.” Entrarono nella Madrilang. Fecero colazione. Ragùl offrì dei dolci portati da Jagbad, dopo un lungo viaggio nei mari del Sud. Adam ne prese un bel po’, convinto che sarebbero stati una gradevole sorpresa per il giovane Allaghèn. Per non abusare dell’ospitalità di Ragùl, Adam gli lasciò delle erbe molto rare, adatte a curare febbri e nausea.

“Hai scoperto qualcosa di quel pezzo di carta?” chiese Ragùl.

“Prima dimmi una cosa, amico mio. Oltre questo, c’erano altri fogli?”

“Mankaas prima che partissi, mi parlò di un posto insolito, avvistato durante una traversata. Mi descrisse la sua insolita conformazione; non distava molto da dove abbiamo raccolto questo foglio.”

“Cos’è che aveva visto con esattezza Mankaas?” chiese Adam.

Ragùl scosse il volto, innervosito:“Di preciso non lo saprei. Parlò di un’isola. La cosa mi suonò strana, perché sulla rotta che abbiamo preso non c’è alcun’isola. Lasciammo a dopo le spiegazioni, Mankaas mi disse che ne avremmo riparlato con te, qui.”

“Non mi hai detto nulla di quest’isola, prima.”
Continua=>http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6156



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ADAMARAN 06 – GLI ABISSI DELLE VANDÀM: PARTE IV
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6183


Echi dalla Prima Era: Jumažup


Il risveglio di Adam la mattina dopo, fu alquanto brusco. A destarlo fu un vociare concitato all’esterno della tenda. S’infilò in fretta la veste e il mantello e uscì.

“Adam! Stavamo venendo a chiamarti.” Fece Ragùl.

“Cosa succede?” chiese, ancora intontito.

Duvall, lo stesso Uomo che trovò Maankas per primo, si fece avanti: “Abbiamo radunato una squadra per la ricerca, siamo pronti a perlustrare ogni angolo di questa regione, se necessario!”

Garaegor, sopraggiunto subito dopo Adam cercò di capire: “Signori, se ci spiegaste cosa sta accadendo…”

Ragùl era mortificato: “Non lo so! Mankaas è uscito questa notte, delirando frasi assurde ed ha preso la mia barca, non ho idea di dove sia andato, ma stanotte il mare era in pessime condizioni!”

“Suicida!” scattò Duvall “Sta montando una tempesta che lo distruggerà!”

“Dobbiamo cercarlo Adam, altrimenti non ho idea di che fine possa fare!”

“Lo cercheremo, Ragùl, certo. Prima dimmi qualcuno ha letto il papiro oltre voi due?”

Ragùl, frastornato: “Sì, i Lacerta che l’hanno trovato. Ma di Uomini, no, solo tu dopo di noi.”

Adam pensò fra sé e sé: “Io, i Lacerta e l’Allaghèn. Asamoad non mi ha scritto alcun accenno alla follia dei suoi cacciatori, né della sua. L’Allaghè non da segni di squilibrio, e io pure sembro impassibile al delirio che ha colto i due Uomini.”

Una voce acuta come il grido di un falco, ammise: “So dov’è!” Era l’Allaghèn.
Continua=>http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=6183



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