Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 30 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/10/2010, 13:14 
Cita:
Kasimir ha scritto:
Concordo in assoluto con questa frase:

Cita:
Aztlan ha scritto:
l' Uomo potrebbe fare benissimo a meno delle religioni,
ma NON certo della Spiritualità.



Esatto..... [:)]

Cita:
Enkidu ha scritto:
"Spirito e Materia sono aspetti diversi e complementari di un'unica Natura."


Assolutamente vero..... [:)]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2900
Iscritto il: 20/01/2009, 21:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/10/2010, 10:31 
Cita:
barionu ha scritto:

Cit da Enkidu


Per le religioni monoteistiche lo Spirito è sopra e oltre il mondo e le cose fisiche,

per i pagani lo Spirito invece è dentro di esse, è tutt'uno con la Materia,

o meglio Spirito e Materia sono aspetti diversi e complementari di un'unica Natura.





Grazie Enk per questo diamante .



zio ot [;)]


In realtà, nemmeno nelle religioni monoteistiche c'è questa dicotomia assoluta, ma è solo uno dei filoni.

Non conosco bene l'ebraismo e l'islamismo ma nel cristianesimo (non intendo necessariamente la religione cattolica) anche il corpo ha una sua sacralità, è tempio dello Spirito Santo. Tutti i riti che chiamano in causa aspetti materiali: acqua, vino, pane ne mettono in luce l'aspetto simbolico e spirituale che poi viene coperto con parole che rendono il tutto più oscuro (ad es. transustanziazione).
Ad es. Atti 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana



_________________
Giovanni 8:32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13684
Iscritto il: 05/12/2008, 22:49
Località: Laveno Mombello (Va)
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/10/2010, 21:32 
Un lento ma costante ritorno alle origini. [:D]



_________________
Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

Immagine
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/10/2010, 19:26 
Cita:
Hannah ha scritto:

Cita:
barionu ha scritto:

Cit da Enkidu


Per le religioni monoteistiche lo Spirito è sopra e oltre il mondo e le cose fisiche,

per i pagani lo Spirito invece è dentro di esse, è tutt'uno con la Materia,

o meglio Spirito e Materia sono aspetti diversi e complementari di un'unica Natura.





Grazie Enk per questo diamante .



zio ot [;)]


In realtà, nemmeno nelle religioni monoteistiche c'è questa dicotomia assoluta, ma è solo uno dei filoni.

Non conosco bene l'ebraismo e l'islamismo ma nel cristianesimo (non intendo necessariamente la religione cattolica) anche il corpo ha una sua sacralità, è tempio dello Spirito Santo. Tutti i riti che chiamano in causa aspetti materiali: acqua, vino, pane ne mettono in luce l'aspetto simbolico e spirituale che poi viene coperto con parole che rendono il tutto più oscuro (ad es. transustanziazione).
Ad es. Atti 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana


In un certo senso quello che dici è vero, Hannah... però purtroppo lo è in un senso purtroppo astratto.... e mi spiego.
É vero che nel Cristianesimo esiste una "sacralità del corpo", perché altrimenti il Cristianesimo non predicherebbe la dottrina della resurrezione del corpo, anch'esso chiamato alla vita eterna come l'anima.
Inoltre i simboli della carne e del sangue di Cristo attraverso la consacrazione del pane e del vino dimostrano del pari una certa sacralità del corpo, ma questo non influisce più di tanto sulle specificazioni che ho fatto prima.
Perché? Perché il Cristianesimo vive una fatale contraddizione che alla fine l'ha condannato a una sorta di schizofrenia nei confronti del corpo: da un lato dice che il corpo "è tempio di Dio", ma di fatto poi sacralizza il corpo senza sacralizzarne la vita e le abitudini.
Se il corpo è "sacro", ne deve conseguire per esempio che l'immagine della sua nudità non può essere meno sacra del corpo stesso.... eppure la visione di un corpo nudo è per la tradizione cristiana "indecente" e gli artisti rinascimentali hanno dovuto combattere molto contro certo bigottismo....
E se il corpo è sacro, allora hanno una loro sacralità anche tutte le funzioni del corpo: il nutrirsi, la sessualità, il dormire e anche lo stare in buona salute.
Eppure invece il Cristianesimo ha considerato il piacere fisico del corpo, in particolar modo appunto il nutrirsi, il riposare e la sessualità come "peccati" dando loro nomi specifici: gola, lussuria e pigrizia, quando non rientrano in determinati limiti molto ristretti ed ascetici.
Inoltre ha sempre esaltato il dolore fisico come espiazione dei peccati, mortificando e lesionando il corpo con digiuni, veglie, privazioni, ferite autoinflitte, esaltazione della malattia. Al punto di dire che persino lavarsi era peccato! Se un monaco non si lavava mai, veniva ritenuto un san'uomo, e se una donna invece si lavava spesso, veniva ritenuta una prostituta!
Bel rispetto del corpo!
Tale "sacralità" del corpo ha fatto in modo che un certo Papa dell'inizio XIX secolo (non mi ricordo quale, devo andare a vedere) affermasse che il vaiolo era una punizione divina, e chi si vaccinava contro il vaiolo andava contro la volontà di Dio.....
Quindi ne consegue che la "sacralità" del corpo di cui si parla nel Cristianesimo è puramente astratta e contraddittoria, e riguarda un corpo angelicato e irreale, (quello della Resurrezione futura) che non ha niente a che vedere con la corporeità reale e presente degli esseri umani concreti.
Che è quella che interessa invece non solo a noi pagani, ma anche a tutte le prospettive non-religiose (chiamale pure "atee" o "materialiste" o "laiche" se preferisci) sull'uomo nella modernità.
Oggi, una religiosità ascetica, fondata sulla mera rinuncia ai beni materiali, non convince più nessuno. Perché la Divinità dovrebbe essere nemica dei piaceri della vita? Perché bisognerebbe dover sempre scegliere fra la Verità e la propria felicità personale?
Certo, la rinuncia e il sacrificio sono inevitabili nella nostra vita, e per raggiungere la Verità bisogna prima o poi rinunciare a qualcosa.... ma perché la nostra vita dovrebbe essere solo e sempre sacrificio e rinuncia?
Eppure questa è sempre stata la linea morale delle Chiese cristiane, chi più chi meno.
Il detto evangelico "ognuno prenda la sua Croce e mi segua" è sempre stato interpretato come "ogni cosa della tua vita deve essere una Croce, così sei più sicuro di andare in Paradiso"..... chi può essere disposto oggi a credere ancora così?


Ultima modifica di Enkidu il 17/10/2010, 19:32, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1821
Iscritto il: 31/12/2008, 15:10
Località: Lato Oscuro
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/10/2010, 21:33 
quotone a enkidu, ha espresso benissimo una delle cose più illogiche e secondo me incomprensibili del cristianesimo


Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 31/10/2010, 19:43 
Grazie Darth..... a scanso di equivoci, non voglio apparire eccessivamente polemico a eventuali membri cristiani del forum. Non intendo dire che il Cristianesimo è per sua natura nemico della corporeita... dico solo che l'INTERPRETAZIONE che ne hanno dato le Chiese tradizionali lo hanno reso nemico della corporeità, a tal punto che adesso un cristiano ha molte difficoltà a liberarsi da tali interpretazioni, dato che dovrebbe buttare a mare un enorme bagaglio di tradizioni...., ma comunque esistono anche interpretazioni diverse del messaggio di Cristo, e infatti esistono Chiese e movimenti cristiani che seguono linee diverse, distaccandosi quindi molto dalle interpretazioni tradizionali del Vangelo e delle Sacre Scritture....


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/12/2010, 21:06 
Penso che possa essere pertinente riportare qui qualche pensiero del matematico italiano Arturo Reghini, dichiaratamente pagano (di tradizione romana) e pitagorico, sul tema dell'aritmetica pitagoricamente intesa:
Pensieri tratti dal prologo all'opera "Dei Numeri Pitagorici", dal capitolo intitolato "l'aritmetica pitagorica"; le sottolineature sono mie:

"La scienza dei numeri prescinde da ogni altra condizione, da ogni forma di antropocentrismo e di geocentrismo, da ogni tipo di vita e di universo, fisico ed iperfisico, prescinde da ogni intuizione del tempo e dello spazio"


"Essa è intrinsecamente universale; vale per gli uomini e per gli Dei; può essere studiata nel natio borgo selvaggio e può essere insegnata nella Città del Sole. Questa scienza, ossia il complesso delle proprietà dei numeri, può essere appresa e posseduta da tutti quegli esseri, umani o no, che siano dotati di congrue facoltà intellettive, come ad esempio il raziocinio, oppure l’intuizione oppure altri sensi speciali e trascendenti. L’aritmetica non è né intuitiva né razionale, essa è semplicemente aritmetica. Ma, si capisce, non è ammissibile che il risultato raggiunto con l’intuizione sia in contrasto con il risultato raggiunto con la logica; se questo accadesse vorrebbe dire che si è commesso un errore; se tra i due risultati vi è differenza senza esservi opposizione vuol dire che uno almeno dei risultati è parziale"

Infatti l'intelletto astratto raziocinante è lo strumento privilegiato per attingere alle verità matematiche, ma non è l'unico; ma il conflitto non è ammesso:

"Codesti uomini antichi e divini, (. . . ), che per primi si chiamarono filosofi, cioè amici della sapienza, hanno certo fatto uso di tutte le corde del loro arco per attingere una conoscenza, anche di quelle corde che la scienza moderna ignora o dispregia: l’intuizione, il senso estetico, l’anamnesi, l’esperienza interiore e le pratiche dei misteri

Va da sé che Reghini usava il termine "uomini divini" in un senso diverso da quello che comunemente si potrebbe attribuire a questa espressione oggi; ancora:

"L’aritmetica ha bisogno soltanto della nozione dell’ordine nella successione dei numeri naturali. Questa successione è essenzialmente discontinua, discreta, ed intrinsecamente ordinata. Si passa da un elemento al consecutivo mediante l’aggiunta di un quantum che è l’unità"

Criticando l'uso delle tecniche mantiche basate sull'attribuzione di un valore numerico alle lettere di un alfabeto nazionale, sia esso quello greco o quello ebraico (con riferimento alla cabala), dopo una lunga disquisizione sui modi greci di rappresentare con lettere i numeri scrisse:

"L’alfabeto greco deriva da quello fenicio ed è indubbio che, nel trasportare l’alfabeto, i greci mantennero l’ordine in cui si susseguivano le 22 lettere dell’alfabeto fenicio, dall’aleph che divenne l’alfa al tau .... Non è noto quando come e perché venne fissato questo ordine. Esso non è un ordine naturale come credono quelli che armeggiano con la cabala e con le lettere dell’alfabeto, mentre invece esiste la serie naturale dei numeri interi o numeri naturali".

E ancora:
"La scuola pitagorica o scuola italica, occidentale per davvero, non aveva testi sacri e rivelati da cui ricavare con calcoli artificiosi ed interpretazioni balzane la verità".


Ultima modifica di quisquis il 11/12/2010, 21:09, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/05/2011, 21:15 
Inno a Zeus di Cleante (III secolo A.C.)

O più glorioso degli immortali, sotto mille nomi sempre onnipotente,
Zeus, signore della natura, che con la legge governi ogni cosa,
Salve; perché sei tu che i mortali han diritto d'invocare.
Da te infatti siam nati, provvisti dell'imitazione che esercita la parola,
Soli tra tutti gli esseri che vivono e si muovono sulla terra;
Così io ti celebrerò e senza sosta canterò la tua potenza.
É a te che tutto il nostro universo, girando attorno alla terra,
Obbedisce ovunque lo conduci, e volentieri subisce la tua forza;
Così grande é lo strumento che tieni tra le tue mani invitte,
Il fulmine a due punte, fiammeggiante, eterno.
Sotto i suoi colpi, tutto si rafferma;
Per suo mezzo reggi la Ragione universale, che attraverso tutte le cose
Circola, mista al grande astro e ai piccoli;
Grazie ad esso sei diventato così grande ed eccoti re sovrano attraverso i tempi.
Senza di te, o Dio, non si fa niente sulla terra,
Né nel divino etere del cielo, né nel mare,
Tranne che quel che ordiscono i malvagi nella loro follia.
Ma tu sai riportare gli estremi alla misura,
Ordinare quel che é senz'ordine, e i tuoi nemici ti divengono amici.
Perché tu hai armonizzato così bene insieme il bene e il male
Che vi é per ogni cosa una sola Ragione eterna,
Quella che fuggono e abbandonano i perversi tra i mortali,
Disgraziati, che desiderano senza sosta il possesso dei (pretesi) beni,
E non badano alla legge universale di Dio, né l'ascoltano,
Mentre, se le obbedissero con intelligenza avrebbero una nobile vita;
Da se stessi si gettano, insensati, da un male all'altro;
Questi, spinti dall'ambizione, alla passione delle contese;
Quelli, volti al guadagno, senza alcun principio;
Altri, sfrenati nella licenza e nei piaceri del corpo,
(Insaziabili) vanno da un male all'altro
E fan di tutto perché succeda loro proprio il contrario di quel che desiderano.
Ah! Zeus, benefattore universale, dai cupi nembi, signore della folgore,
Salva gli uomini dalla loro funesta ignoranza;
Dissipa questa, o padre, lungi dalle loro anime; e concedi loro di scorgere
Il pensiero che ti guida per governare tutto con giustizia,
Affinché, onorati da te, ti rendiamo anche noi grande onore,
Cantando continuamente le tue opere, come si conviene
Ad un mortale, poiché né per gli uomini é più grande privilegio
Né per gli dèi, di cantare per sempre, nella giustizia, la legge universale.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/05/2011, 08:39 
Cita:
Aztlan ha scritto:
Purtroppo in famiglia non vogliono che "butti soldi in altri libri"


Che brutta cosa!!! se lo dirò mai ad un mio futuro figlio, gli do il permesso di insultarmi pesantemente.
Se i soldi sono tuoi, e non avete problemi di tipo economico vari in famiglia, il consiglio è di fregartene e comprare quello che ti interessa leggere [xx(]


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 583
Iscritto il: 28/04/2011, 00:53
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/05/2011, 13:20 
Cita:
Messaggio di Aztlan

Salute a tutti,

apro questa discussione sotto l' impulso di una meravigliosa già presente in questa stessa sezione: e cioè "Gli Ultimi Pagani".

In essa si riportava un articolo su di una comunità lettone che ha eccezionalmente conservato gli antichi culti pagani nonostante l' arrivo del Cristianesimo nella regione, che come sappiamo ha sempre usato metodi tristemente noti per sradicare qualunque religiosità differente: persecuzioni, processi somari, esecuzioni, torture e tutto il corredo vario.


Su questi argomenti vorrei consigliare un libro che ho letto molti anni fa e non so se è stato ristampato (forse si può tentare in eBay):

Giorgio Galli, Occidente misterioso. Baccanti, gnostici, streghe, i vinti della storia e la loro eredità, Rizzoli, 1987.



_________________
Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/11/2011, 21:45 
Cita:
Messaggio di Aztlan

Matrimonio



Le cerimonie matrimoniali neopagane tendono a differenziarsi tra una tradizione e l'altra.



Forse è poco noto che in Italia, nei decenni passati e negli ambienti di coloro che si richiamano al paganesimo (termine secondo me poco adatto) romano, ci sono stati anche dei matrimoni, sia confarreati che non confarreati.
Può essere utile infatti ricordare che la famiglia e l'educazione dei figli sono di grande importanza in questo tipo di visione del mondo, della vita e del sacro.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 27/11/2011, 10:58 
Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
Messaggio di Aztlan

Matrimonio



Le cerimonie matrimoniali neopagane tendono a differenziarsi tra una tradizione e l'altra.



Forse è poco noto che in Italia, nei decenni passati e negli ambienti di coloro che si richiamano al paganesimo (termine secondo me poco adatto) romano, ci sono stati anche dei matrimoni, sia confarreati che non confarreati.
Può essere utile infatti ricordare che la famiglia e l'educazione dei figli sono di grande importanza in questo tipo di visione del mondo, della vita e del sacro.



Perdona la mia ignoranza.... cosa vuol dire "confarreato"?


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 27/11/2011, 11:46 
Dei tre tipi di matrimonio con manus (cioè tali che la moglie entrava nella famiglia del marito) generalmente in uso in Roma antica, ossia la confarreatio, la coemptio e l'usus, la confarreatio era la forma più stringente di matrimonio; era detta cosi perché si offriva una focaccia di farro (con + farro) agli Dei. L'uso rituale del farro presso i romani ed i popoli dell'Italia centrale per certi aspetti è paragonabile all'uso dell'orzo presso i Greci, o del riso presso i popoli orientali. Il riso ancora oggi è di grande importanza in alcuni rituali shinto.
Comunque il tutto nasce dal fatto che il farro è un cereale presente in Italia da tempi molto antichi, quindi le popolazioni agricolo-pastorali dell'Italia centrale ne facevano largo uso nella vita quotidiana e quindi anche nei loro rapporti con gli Dei.
La coemptio era una sorta di compravendita , prima reale e poi simbolica, della sposa al marito da parte del padre di lei.
L'usus invece era una convivenza che, se protratta per almeno un anno, dava luogo ad un matrimonio riconosciuto dalla legge.

Il matrimonio senza manus invece era più libero, di facilissimo scioglimento; con esso la moglie non entrava nella famiglia del marito.

In tempi moderni si è praticato in passato l'usus, riadattato alla mentalità e alle leggi di oggi, e la confarreatio. In tutti i casi (che io sappia) si è contemporaneamente rispettato il matrimonio civile secondo le leggi dello stato italiano. Era questo che intendevo per confarreato e non confarreato.

Non so se si sono praticati matrimoni senza manus, non lo escludo.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 27/11/2011, 12:01 
Beh, sarebbe giusto.... l'idea che possano esistere diversi tipi di legame non è sbagliato. Il guaio è sempre che la cultura cristiana da cui proveniamo, che tende ad assolutizzare tutto, ha fatto in modo che per la legge o si è legati in matrimonio, o non si è un bel niente! Neanche la convivenza è riconosciuta....


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 27/11/2011, 14:06 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Beh, sarebbe giusto.... l'idea che possano esistere diversi tipi di legame non è sbagliato. Il guaio è sempre che la cultura cristiana da cui proveniamo, che tende ad assolutizzare tutto, ha fatto in modo che per la legge o si è legati in matrimonio, o non si è un bel niente! Neanche la convivenza è riconosciuta....


Il mondo romano offriva una gamma di opportunità; si poteva scegliere, in linea di principio, quella più adatta al caso proprio.
E' vero poi che vincoli sociali e culturali premevano in una direzione per qualcuno ed in una direzione per qualcun altro, ma comunque le diverse direzioni erano previste e riconosciute.

Su questo tema a mio modo di vedere, con la fine dell'evo antico, c'è stato un netto peggioramento.

Ma comunque è giusto così, ognuno è artefice del proprio destino. Per il resto, queste sono cose che rientrano nella sfera privata.

Tra l'altro il matrimonio confarreato era ancora più stringente di quello cattolico, nemmeno con la morte si poteva sciogliere. C'era un rito particolare di diffarreatio, usato raramente ed in casi molto particolari; era considerato molto pericoloso.

Gli altri tipi di matrimonio graduavano il vincolo del legame; ognuno poteva scegliere.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 30 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 16/06/2024, 07:55
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org