Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
Non posso fare un'esegesi (tanto meno io ..), però ognuno di noi sa cos'è un peccato: la coscenza te lo dice.
Riguardo la Bibbia, come tante cose, va anche spiegata; perché è stata scritta per quel tempo, anche se è valida anche oggi ...
Più che altro non si vuol ... capire! perché fa .... comodo.
Ti sei mai chiesto perchè verso il Corano non hai lo stesso riguardo che hai nei confronti della Bibbia?
Te lo chiedo in quanto, in alcuni passi, i due testi sembrano quantomai simili, specialmente per quanto concerne la figura femminile (perlomeno nell'antico testamento)
Si chiama relativismo culturale e geografico Ufologo... e lo stesso relativismo ce lo abbiamo nei confronti della definizione di peccato.
Ciò che si definisce un peccato per me, non lo è per te e viceversa.
La Bibbia non è un testo religioso Ufologo, ma la storia del popolo ebraico e sono proprio gli ebrei, non Biglino, a sostenerlo per primi.
Cita:
L'ebreo vede in esso soprattutto il testo della sua storia e della legislazione della nazione ebraica. Ovviamente, essendo la Storia un insieme di eventi sotto la guida divina ed essendo la Legislazione dettata dal Legislatore supremo, le due cose incidentalmente coincidono.
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=64412156La Bibbia è quindi la Storia del Popolo e la sua Legislazione guidata da un dio che per me, non ha nulla di trascendentale, anzi, trattasi di Elohim/Anunnaki in carne ed ossa come altri presenti sulla scena del tempo.
Ciò nulla toglie al discorso Inferno, Purgatorio, Paradiso affrontato nel thread, che ribadisco essere nè più nè meno che rappresentazioni mentali/cerebrali degli stati dell'anima (coscienza)