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MessaggioInviato: 04/09/2009, 13:01 
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Aurin ha scritto:

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ariel ha scritto:

Ci sono stato due volte e non ho visto nulla di speciale.
....
Non dico che il Cristiano (che ci crede) non deve RISPETTARE E ONORARE Maria di Nazareth (in quanto Madre di Cristo, che per il Cristiano non è uno qualunque).
Dico che non è possibile SOSTITUIRE IL CULTO DEL CREATORE, CON IL CULTO MARIANO.
La devozione è una cosa, l'adorazione come se fosse Dio, è altro. La sostituzione della preghiera a Madonna e santi, tralasciando completamente il Creatore è un atendenza molto diffusa, sopraqttutto nel meridione d'Italia ed in America Latina, che la Chiesa cattolica non corregge adeguatamente.


Ciao Ariel, come sempre hai un esposizione molto pacata ed equilibrata. Questo mi piace molto.
Ti dico come la penso io:

A Dio, secondo me, non gli importa nulla in che "modo" crediamo in lui. Se un suo figlio trova piu familiare comunicare alla sua parte di DIO Padre allora si rivolge a quello che corrisponde come "iconografia" al Dio Israelita, al Padre del Vecchio Testamento...
Se un figlio ha bisogno della Madre, DIO Madre si rivolge a lui attraverso il suo volto Materno, la Madonna che è il volto femminile di Dio.
Se un figlio ha bisogno di un Fratello trova Gesù.
Se un figlio ha bisogno della parte trascendente, di quella mistica, impalpabile, invisibile eppur presente di Dio allora lo Spirito Santo è li per questo.
Eppure tutti questi aspetti apparentemente "separati" son UNO.
E il Dio che apparentemente si venera come una Figura disgiunta dall'idea che ognuno di noi puo avere di Lui, in realtà è sempre lo stesso: UNO.
Io sto semplificando terribilmente, ma tu sei una persona sensibile e intelligente e capirai il senso profondo di queste frasi che tutto sono fuorchè superficiali.
Io credo che Dio è talmente Grande che è Lui che si "adatta", senza tradirsi mai, alle esigenze spirituali del sigolo figlio anzicchè chiedere uno sforzo (vano, vanissimo e impossibile) di far abbracciare a un suo figlio la sua Interezza (Impossibile). Quindi è lui che si fa "a immagine e somiglianza", è lui che scende sulla terra e che si rende "comprensibile".
E in questo ci vedo un Amore veramente spropositato per noi. Come un adulto che ha fra le braccia un bambino piccolissimo, farebbe di tutto per lui ed è l'adulto che si adatta al "piccolo" mondo del neonato non viceversa.
Credo che nei tempi che viviamo, Dio stia mostrando questi suoi volti per dare la possibilità a tutti, colti e meno colti, bisognosi di una Madre o di un Padre, di un Fratello o di una Sorella oppure del suo Spirito Trascendente, spiriti semplici o complessi, di avere un rapporto con lui SINGOLO e senza intermediazioni. Perche, tu certo mi insegnerai visto che questo aspetto nella parte Ebraica del Monoteismo è più presente che in altri aspetti del Monoteismo, Dio è Geloso, Gelosissimo del rapporto che riesce a creare singolarmente con ogni suo figlio.
Quindi, a parte le manifestazioni che si possono più o meno condividere, di culto, in sostanza credo che Dio guardi alla SOSTANZA delle cose e non a quello che "sembra" a noi figli.

Questo è quello in cui credo.
Ti rinnovo la mia stima e leggo con piacere e interesse i tuoi interventi.
Un caro saluto da me!
[:D] ecco una bella visione quadrimensionale della cosa. brafo


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MessaggioInviato: 04/09/2009, 22:48 
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Aurin ha scritto:

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ariel ha scritto:

Ci sono stato due volte e non ho visto nulla di speciale.
....
Non dico che il Cristiano (che ci crede) non deve RISPETTARE E ONORARE Maria di Nazareth (in quanto Madre di Cristo, che per il Cristiano non è uno qualunque).
Dico che non è possibile SOSTITUIRE IL CULTO DEL CREATORE, CON IL CULTO MARIANO.
La devozione è una cosa, l'adorazione come se fosse Dio, è altro. La sostituzione della preghiera a Madonna e santi, tralasciando completamente il Creatore è un atendenza molto diffusa, sopraqttutto nel meridione d'Italia ed in America Latina, che la Chiesa cattolica non corregge adeguatamente.


Ciao Ariel, come sempre hai un esposizione molto pacata ed equilibrata. Questo mi piace molto.
Ti dico come la penso io:

A Dio, secondo me, non gli importa nulla in che "modo" crediamo in lui. Se un suo figlio trova piu familiare comunicare alla sua parte di DIO Padre allora si rivolge a quello che corrisponde come "iconografia" al Dio Israelita, al Padre del Vecchio Testamento...
Se un figlio ha bisogno della Madre, DIO Madre si rivolge a lui attraverso il suo volto Materno, la Madonna che è il volto femminile di Dio.
Se un figlio ha bisogno di un Fratello trova Gesù.
Se un figlio ha bisogno della parte trascendente, di quella mistica, impalpabile, invisibile eppur presente di Dio allora lo Spirito Santo è li per questo.
Eppure tutti questi aspetti apparentemente "separati" son UNO.
E il Dio che apparentemente si venera come una Figura disgiunta dall'idea che ognuno di noi puo avere di Lui, in realtà è sempre lo stesso: UNO.
Io sto semplificando terribilmente, ma tu sei una persona sensibile e intelligente e capirai il senso profondo di queste frasi che tutto sono fuorchè superficiali.
Io credo che Dio è talmente Grande che è Lui che si "adatta", senza tradirsi mai, alle esigenze spirituali del sigolo figlio anzicchè chiedere uno sforzo (vano, vanissimo e impossibile) di far abbracciare a un suo figlio la sua Interezza (Impossibile). Quindi è lui che si fa "a immagine e somiglianza", è lui che scende sulla terra e che si rende "comprensibile".
E in questo ci vedo un Amore veramente spropositato per noi. Come un adulto che ha fra le braccia un bambino piccolissimo, farebbe di tutto per lui ed è l'adulto che si adatta al "piccolo" mondo del neonato non viceversa.
Credo che nei tempi che viviamo, Dio stia mostrando questi suoi volti per dare la possibilità a tutti, colti e meno colti, bisognosi di una Madre o di un Padre, di un Fratello o di una Sorella oppure del suo Spirito Trascendente, spiriti semplici o complessi, di avere un rapporto con lui SINGOLO e senza intermediazioni. Perche, tu certo mi insegnerai visto che questo aspetto nella parte Ebraica del Monoteismo è più presente che in altri aspetti del Monoteismo, Dio è Geloso, Gelosissimo del rapporto che riesce a creare singolarmente con ogni suo figlio.
Quindi, a parte le manifestazioni che si possono più o meno condividere, di culto, in sostanza credo che Dio guardi alla SOSTANZA delle cose e non a quello che "sembra" a noi figli.

Questo è quello in cui credo.
Ti rinnovo la mia stima e leggo con piacere e interesse i tuoi interventi.
Un caro saluto da me!


Caro Aurin, i tuoi complimenti sono esagerati! non valgo tanto, ma credimi dopo una giornata dura (sono chirurgo ortopedico e dirigo un reparto di trincea!), fa veramente bene allo spirito una parola come questa.

Torniamo al nostro ragionamento.
La tua visione è senza dubbio interessante, ma necessita di una serenità d'animo e di una visione molto equilibrata della religiosità, cioè del modo di vivere e rapportarsi alla religione.
Noi però facciamo i conti con una diversità incredibile da essere umano a essere umano e, stando così le cose, ognuno degli uomini avrebbe bisogno di una religione personalizzata.
In questo momento mi spoglio della mia storia, della mia ebraicità e mi vesto da uomo qualunque, uno dei tanti mliardi di esseri umani del pianeta.
Il tuo modo di vedere è, oserei dire, "sociologico e pedagogico", una sorta di "buddismo cristiano" o "cristianesimo orientale", dove ciò che conta è il risultato. bene fai a dire che la grandezza del Creatore è tale che poco importa il modo di amarlo!
ora torniamo a me ebreo. Della visione ebraica del mondo, degli uomini e della religione non si sa molto, per varie ragioni.
Innanzitutto a causa delle persecuzioni di 2500 anni il Popolo d'Israele ha sempre evitato di far sapere troppo fuori di casa.
In secondo luogo l'ebraismo proibisce il proselitismo ed il tentativo di conversione.
Perché? perché per l'Ebraismo non occorre essere Ebreo e Israelita per salvarsi, in quanto TUTTI SARANNO SALVI, attraverso le altre religioni e, in particolar modo Cristianesimo e islam, purchè rispettino le sette leggi di Noè, che valgono per ogni essere umano. L'Ebreo è tenuto all'ossevanza di 613 precetti (mitzvot), perché deve essere di esempio, ma gli altri no e agli occhi di Dio, hanno lo stesso merito.
Quindi questo concetto viene a coincidere (con le debite differenze) con quelli che tu hai esposto così bene. "Ben venga una conversione" quale che sia la strada, purché venga.

Il problema nasce però per la tendenza della natura umana a esagerare e degenerare.
D'accordo quindi con un "sano" rispetto per i santi e la Madonna, ma attenzione agli eccessi e alle degenerazioni.
Anche gli Ebrei pregano Dio (HaShem:"IL Nome", in quanto non lo pronunciamo), "PER L'INTERCESSIONE E PER I MERITI DI.....Abramo, Isacco, Giacobbe, Rachel Lea ecc", non diversamente dal modo in cui un Cristiano dovrebbe pregare e chiedere una grazia NON A SAN PIO, SANT'ANTONIO , MADONNA DELLE GRAZIE, MADONNA DEL CARMINE, MADONNA DI POMPEI, MADONNA DELL'ARCO, MADONNA DELLA NEVE, MADONNA DELLA LIBERA, MADONNA DEL MARE E COSì VIA" MA SOLO PER I MERITI DI...." PER L'INTERCESSIONE DI....". Voglio dire che, fermo restando rispetto, devozione e amore per tale persona pia o santa, la preghiera andrebbe sempre rivolta al Creatore, in quanto il comandamento contro il crischio idolatrico, è uguale per tutte e tre le confessioni monoteiste. Ti assicuro che questa è la posizione ANCHE della Chiesa cattolica, ( per non parlare dell'Islam) per esplicita affermazione di molti teologi, con i quali ne ho discusso.. Diciamo però che la Chiesa è tollerante verso queste cose, entrate ormai nella tradizione di un popolo e nel suo folklore.
Io le capisco bene, ma certamente non le posso condividere, perché per noi la Torah (pentateuco) è LEGGE DI DIO e queste cose sono fermamente proibite.
Ma ripeto questa è la nostra posizione e vale per noi.
talvolta la gente semplice, (quelli che HaShem ama di più), nella loro ingenuità e semplicità, hanno bisogno di queste cose e non sarò certamente io a condannare i semplici e puri di cuore e sono anche certo che HaShem non li giudica male per nulla.
però credo anche che, seppur con tatto e rispetto, dobbiamo, nei limiti del possìbile evitare gli eccessi e tutto ciò che sfocia in manifestazioni un po' deliranti di massa, dove si rischia di perdere il senso della religione e si passa nel fanatasmo e nell'obnubilazione.
Un esempio: ho guardato con profondo rispetto e perfino con grande ammirazione per l'immensa fede dimostrata, i penitenti che a Fatima strisciano in ginocchio per tutta l'esplanade, verso la Madonna, fino a romperle a sangue.
Non vi pare, sottolineando ancora il rispetto che ho per chi ha tale fede, che siano manifestazioni di tipo "flagellanti medioevali"?
Un Carissimo saluto
Non diventa angosciosa una visione della fede e della religione di siffatto colore?



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MessaggioInviato: 05/09/2009, 12:10 
tutto cio' per arrivare a dire cosa? che volete il formaggio sulla pasta? [:D]


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MessaggioInviato: 05/09/2009, 12:45 
Per discutere ed esprimere idee, semplicemente.
Il formaggio sulla pasta non è necessario. alcuni lo mettono, altri no. Il mondo è bello perché è vario
nessuno vuole convincere nessuno ed i consensi non ci servono, anzi, ci sono più utili i dissensi.
Siamo qui solo per confrontarci amichevolmente.
la discussione non è basata su affermazioni personali, ma ho iniziato a rispondere nel primo post cercando di presentare le due principali posizioni rispetto a questi fenomeni di religiosità popolare che per alcuni sono manifestazioni, di santità, per altri sono superstizione e fanatismo e per altri ancora possono avere un senso di aiuto spirituale alla persona in una ricerca di Dio.
Tutte posizioni legittime e rispettabili.
la mia opinione non conta, è solo la mia opinione, nulla di più e vale quanto le altre, altrettanto giuste e rispettabili



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MessaggioInviato: 05/09/2009, 13:53 
erra un modo carino per ... o lascia stare [;)]


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Scusami, la mia risposta non era polemica, solo che a volte, nel virtuale, non si riesce sempre a capire la battuta.



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CosmoSantel ha scritto:

Ok Endi.. te la sei fatta pure tu. Grazie per la tua testimonianza^^


Questa battuta non l'ho capita....


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eee.. ragazzi... alta filosofia da bagno.. [:D] [:I] [;)]


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Ter tornare sul tema; io sono stato tre volte a MEdjugorje come "infiltrato" e si posso assicurare che vi e' una quantita' nettamente percepibile di energia di tipo "sottile" ... questo ve lo posso confermare.


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Cita:
CosmoSantel ha scritto:

eee.. ragazzi... alta filosofia da bagno.. [:D] [:I] [;)]


La mia non era una testimonianza, era semplicemente il mio modo di interpretare la vicenda, anche se tu non l'hai presa sul serio.
Di fatto, il mondo è pieno di luoghi dove appare la Madonna. Una volta, molti anni fa, sentii Enzo Bianchi a una conferenza che diceva che c'erano ben 225 posti dove compariva! 225 luoghi! Mica scherzi!
E nessun posto dove invece compare il Cristo! Perché?
Chissà perché è sempre la Madonna, la Madre Celeste, che appare.... secondo me è una cosa che nasce da una sorta di inconscio collettivo, o un modo in cui l'umanità esprime il suo rapporto con il Divino.
Secondo me, l'uomo, quando si avvicina alla Divinità, quando ne sente il bisogno, sente molto più vicina la figura della Madre a quella del Padre.
Questo perché la madre è la prima persona con cui abbiamo rapporti quando nasciamo, e anzi ancora prima di nascere.
La vicinanza con Dio è quindi vissuta istintivamente da tutti noi come la vicinanza con la Madre, con il grembo originario di tutte le cose.
Per questo è la Madonna ad apparire, e non Dio Padre o il Figlio.
Di fatto, poi, anche la diffusione di culti come quello dei Pentecostali e dei Carismatici ha a che fare con simili tendenze, dato che il culto dello Spirito Santo ha dei legami con il culto della Madonna, e di fatto lo Spirito Santo ha un carattere, diciamo così, femminile e materno.
Qui purtroppo il discorso sarebbe troppo lungo da discutere. Fatto sta che in origine lo Spirito Santo era, come dire, la paredra del Dio Padre e la sua forza generatrice, dunque materna, identificata con la Dea Madre del tempo, Ishtar. Infatti lo Spirito Santo è simboleggiato da una colomba, che è il simbolo della Dea Venere, la versione greca di Ishtar.
Inoltre, in ebraico "Spirito" è una parola femminile, "Ruah".
Da notare che nel Cristianesimo lo Spirito Santo è sempre stato un po' messo da parte, infatti non parla mai nelle Scritture, e non ha un volto definito, a parte appunto la Colomba. Io penso che proprio perché è l'unica persona della Trinità ad essere femminile, è stata come dire messa in second'ordine.....
Poi la filosofia da bagno la puoi usare come lassativo, se ti va....


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Senza offesa Endi.. sono di famiglia!!! quindi nno sono io a non averti preso sul serio sei tu che non hai colto la mia "sfumatura".


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MessaggioInviato: 19/09/2009, 13:02 
Cita:
CosmoSantel ha scritto:

Senza offesa Endi.. sono di famiglia!!! quindi nno sono io a non averti preso sul serio sei tu che non hai colto la mia "sfumatura".


Non è che non l'ho colta... non l'ho capita! E continuo a non capire cosa vuoi dire!


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 Oggetto del messaggio: Re: medjugorie
MessaggioInviato: 22/04/2015, 15:23 
Padre Livio: “Stanno per avverarsi i10 segreti”

“Oggi il mondo si trova di fronte a un passaggio decisivo. Mezzi di distruzione di massa quali armi chimiche e batteriologiche e ordigni atomici di fabbricazione artigianale a disposizione di un terrorismo selvaggio sono in grado di far piazza pulita dell’umanità”. Così esordisce Padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria in una intervista rilasciata alla Luce di Maria.

Immagine

“Il mondo è a un bivio”, ha detto il Papa consacrando il nuovo millennio a Maria; l’odio dilaga, e Satana, ci informa la Madonna col messaggio del 1° gennaio 2001, è ora addirittura sciolto dalle catene.

Questo suggerisce a padre Livio che siamo entrati “nella zona dei dieci segreti” affidati dalla Madonna ai veggenti di Medjugorje (tre dei quali per ora ne conoscono solo nove) perché siano divulgati nell’imminenza degli eventi che preannunziano.

“Tali eventi, per la maggior parte drammatici, porteranno gli uomini tutti a un tale grado di disperazione che essi potranno trovare speranza di salvezza solo nella croce, ossia nelle preghiere e nei sacrifici di quell’esercito di devoti che la Madonna si sarà nel frattempo costituita con le sue apparizioni e i suoi messaggi.

Mentre Satana metterà alla prova la fede dei credenti, tra cui solo i più saldi resisteranno, Dio sottoporrà alla prova del fuoco le religioni: al termine della “tribolazione”, tutta l’umanità dovrà riconoscere di essere stata salvata da Cristo grazie all’intercessione della Vergine:

Le religioni stesse verranno pertanto delegittimate al cospetto di quella cattolica; vi sarà un profluvio di conversioni, si avrà il trionfo del Cuore immacolato di Maria e si instaurerà il nuovo mondo della pace e dell’amore, ossia quel “tempo di primavera” che la Vergine ha promesso all’umanità.

Considerando la conclusione luminosa della vicenda, anche il “tempo dei segreti” va ritenuto un tempo di grazia, in cui si avrà una straordinaria manifestazione della misericordia divina”.

Alla base di tale previsione sta una particolare interpretazione della vicenda del “Terzo segreto” di Fatima.

Immagine

Questo, dice padre Livio, è stato rivelato dopo i fatti che esso annunciava proprio perché tutti potessero constatarne la veridicità e fossero quindi meglio disposti a credere ai dieci segreti di Medjugorje: con lo svelamento a posteriori il Cielo ha voluto esibire una sorta di credenziale per avvalorare quella “pedagogia dei segreti” destinata appunto a continuare con Medjugorje.

Anche gli eventi preannunziati a Fatima erano drammatici ma al tempo stesso destinati a produrre un bene più grande: il sangue dei martiri alla fine salvava un gran numero di anime peccatrici; e anche a Fatima, come ora a Medjugorje, appariva determinante l’intercessione di Maria.

Unica sostanziale differenza il fatto che a Medjugorje gli avvenimenti saranno annunciati prima che si svolgano. E questo perché ora il mondo, a differenza di un secolo fa, “è a rischio di distruzione”, sicché il Cielo vuole magnanimamente concederci questa estrema occasione di ravvedimento.

Fin qui padre Livio, la cui esposizione profetica suggerisce immediatamente alcune osservazioni.

È indiscutibile che il terrorismo e le armi di distruzione di massa, per quanto temibili possano essere e costituiscano per l’umanità nel suo complesso un pericolo grande e molto forte, e il rischio autodistruzione è reale.

Nei tanti messaggi e colloqui privati coi veggenti, in oltre trent’anni, la Madonna avrebbe dunque affidato ai 6 veggenti molte rivelazioni del disegno divino che si dice sia il più importante nella storia del mondo dopo la Redenzione.

Padre Livio ripete continuamente che egli non fa che riferire quel che ha detto la Madonna, aggiungendovi di suo qualche ipotesi, comunque sempre presentata come tale.

Soprattutto insiste sul fatto che ogni discorso relativo ai segreti deve evitare di alimentare vane curiosità e speculazioni sul futuro,è non deve diventare il centro della nostra vita di fede.

Si tratta evidentemente di una proiezione rivolta al futuro , in quanto tutto, nella problematica dei segreti, è orientato verso il futuro: futuro prossimo per quanto riguarda i dieci eventi fatidici, futuro più lontano per quanto riguarda lo sbocco felice promesso dalla Vergine.

E abbiamo già detto della strategia della Madonna, che ha annunciato i segreti, confidandoli ai veggenti, con decenni di anticipo, e che ora intorno ad essi fiorisca la curiosità è normale.

Padre Livio non è riuscito a sapere da Miriana, nè dagli altri veggenti neppure approssimativamente,quando i segreti verranno svelati. Confida di riuscire ad assistere alla rivelazione, in quanto a detta dei veggenti “non è poi tanto vecchio”; e in effetti ha solo sei anni più di padre Petar, che è del 1946.

Qui ci limitiamo a ricordare che il direttore di Radio Maria, quando viene interrogato in proposito, ama citare la seconda epistola di Pietro: “Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo”.

Del resto, non si sa neppure quale sarà la durata complessiva della “rivelazione” e il manifestarsi degli eventi “rivelati”.

Gli capita ad esempio di scrivere rispondendo a chi non crede: : ‘Perché un così lungo tempo e così tanti messaggi?’ La presenza della Madonna a molti sembrava superflua” La risposta di Padre Livio è che una mamma passa tanto tempo con i propri figli perchè ne hanno bisogno”.

http://www.retenews24.it/rtn24/religion ... edjugorie/


Io, più leggo queste cose, e più mi sembra che dietro le apparizioni mariane di Fatima e Medjugorie ci sia un disegno intelligente propedeutico al NWO e alla presentazione del falso messia (progetto blue beam)...

Escluderei per il momento il caso di Lourdes da questa analisi "negativa" attribuita a Fatima e Medjugorie, in quanto non riscontro nel caso di Bernadette nulla che possa essere utile alla realizzazione di un NWO di carattere messianico.



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 Oggetto del messaggio: Re: medjugorie
MessaggioInviato: 22/04/2015, 15:52 
[:)] Vedi perché ritengo inutile parlare con te ...? [:306]
(Quando uno ha altre convinzioni è inutile il dialogo; si protende per pagine e pagine senza conclusione) [:287]
Io è da 34 anni che seguo queste apparizioni, ti pare che non sia informato e che non sia al corrente di tutti gli studi fatti?
E' inutile per chi non vulo capire ... (O PREFERISCE non capire) [:205]


Comunque, tanto per farti un esempio ....


I sei ragazzi veggenti - oggi diventati quarantenni - si sono sottoposti, negli anni, ad ogni tipo di esame specialistico.
Tra le tantissime testimonianze di carattere scientifico abbiamo deciso di pubblicare qui quella del Prof. Giorgio Sanguineti, psichiatra e docente di criminologia presso l'Università di Milano.

E' una testimonianza un po' lunga, ma consiglio di leggerla integralmente, perchè mi sembra piuttosto interessante, avvincente, scritta con piglio neutro, e autorevole:

Questo commento si riferisce alle mie esperienze avute a Medjugorje, in Jugoslavia nei giorni 26, 27 e 28 aprile 1985. I ragazzi e le ragazze «veggenti» da me conosciuti sono stati: Vicka, Marija, Ivanka, Ivan e Jakov.

Sia nell'incontro avuto nella casa di Jakov che in quello successivo avvenuto in canonica, ove i «veggenti» vivono la loro esperienza trascendente, ho cercato di porre in atto il più possibile la mia conoscenza ed esperienza di psichiatra per osservare le circostanze che descriverò in una prospettiva puramente clinica e libera da ogni aspettativa magica o condizionamento emotivo particolare.
Credo di esserci riuscito senza particolari difficoltà. Una prima osservazione che emerge sia dai colloqui avuti separatamente con i ragazzi e le ragazze «veggenti», sia dalla mia osservazione successiva avvenuta prima, durante e dopo la loro «visione», fu quella di non cogliere nella loro mimia, nel loro comportamento o nelle loro parole alcunché di psicopatologico, di tipo delirante, allucinatone od isterico. In una esperienza delirante, sindrome che ben conosco per i numerosi deliri paranoici a sfondo mistico da me osservati in clinica emerge sempre, anche se con modalità diverse, una carica di onnipotenza non necessariamente espressa con clamorosità o fanatismo manifesti ma certe volte con un sottile e compiaciuto silenzio che nasconde la convinzione di un illusorio trionfo di rapporto privilegiato per la trascendenza.
L'idea mistica delirante è inoltre una convinzione costante di questi pazienti che altera una critica normale della realtà inquinandola con modalità interpretative, con pratiche religiose spesso incongrue, irrazionali e stereotipe e sempre accompagnate da malcelata aggressività, da diffidenza e da facile irritabilità e sostenute da un pensiero rigido e unidirezionale. Globalmente il rapporto del delirante con gli altri è alterato, privo di autentica capacità di spontanea comunicazione ed i suoi interessi sono poveri od assenti, in quanto tutto il suo essere ruota attorno al sentimento imperativo ed onnipotente della missione religiosa o del rapporto col soprannaturale. Pur dichiarandosi variamente servi di Dio sembra che questi soggetti, anche in una apparente umiltà, si identifichino con Dio. Se il loro convincimento delirante viene criticato o messo in dubbio reagiscono con irritazione e veemenza non tollerando di essere contraddetti. Il loro sguardo non è mai sereno ma esprime o una situazione emotiva di tensione ansiosa e di aggressività o, nell'estasi del delirio, una fissità devitalizzata che ricorda gli occhi di una bambola. Meno delineato patologicamente può apparire il soggetto che struttura, come difesa o compenso di natura isterica, una convinzione (più o meno ritenuta vera dallo stesso soggetto) di rapporto privilegiato con il trascendente.

In questi casi, la convinzione mistica risulta meno rigida e sistematizzata, spesso incostante e mutevole nei suoi contenuti e facilmente esaltata dalla presenza e partecipazione degli altri. Il soggetto può allora assumere comportamenti clamorosi di fervore mistico con gestualità teatrali. Queste manifestazioni possono insorgere anche se il soggetto è solo ma con il segreto intento di attirare l'attenzione altrui.
Se interrogato sulle sue esperienze mistiche egli cercherà ancora di ottenere il massimo interessamento dell'interlocutore o del pubblico sia con una loquace ridondanza di notizie, sia con un atteggiamento estatico e sognante, sia con rifiuti e silenzi capricciosi.
Egli comunque esprimerà una situazione emotiva incongrua: o gioia suprema, o sofferenza clamorosamente espressa od ancora un distacco un po' «snob» verso l'esperienza mistica (la «belle indifférence» degli isterici).
Quest'ultima certamente pecca, all'opposto, per una eccessiva piattezza emotiva verso l'evento vissuto. Va inoltre ricordato che l'esaltazione mistica di tipo isterico può facilmente essere indotta da un personaggio che il soggetto investe di particolare autorevolezza e che sfrutta la grande suggestionabilità dell'isterico.
Questa suggestionabilità, che è un po' in tutti noi, ma soprattutto in persone immature e particolarmente sensibili a stimolazioni altamente emotive, può allora indurre comportamenti di tipo isterico collettivi in cui, attraverso un reciproco condizionamento, l'intero gruppo cade in un'esaltazione mistica fino alla percezione di esperienze allucinatone collettive.

A questo punto ritengo fondamentale precisare che in tutti i miei contatti con i ragazzi «veggenti» di Medjugorje, non ho mai rilevato, in nessuna occasione, alcun pensiero, sguardo, discorso, atteggiamento o comportamento tra quelli patologici ora da me elencati. Innanzi tutto conviene precisare che i «veggenti» conducono vita normale, integrati nella loro comunità e nelle loro famiglie, che vengono trattati dagli altri (parenti, amici, preti) come se veggenti non fossero e che essi stessi si comportano con le altre persone come se non fossero diversi dagli altri o da loro stessi prima che diventassero «veggenti».
Non esiste pertanto il fenomeno della suggestione collettiva a cui prima accennavo.
Si differenziano dagli altri solo per il tempo dedicato alla pratica religiosa ed alle visioni; ma svolgono questi ruoli con grande naturalezza, senza apparenti fervori né compiacimenti; anzi con una ricerca di discrezione ed un garbato tentativo di sottrarsi, se possibile, all'assillante assalto dei pellegrini. Nella conversazione si dimostrano disponibili al colloquio traendo un vago sforzo di rassegnata pazienza a dover sempre rispondere alle stesse domande ed in queste non sono né appassionati, né reticenti, né esibizionisti.
Risultano invece pacati, tranquilli e gentili. Non cercano di convincere, né vanno oltre quanto è loro chiesto; il loro sorriso non è trionfante, né malizioso, né stereotipo.
La loro mimica esprime solo gentilezza e buona volontà. Certamente non cercano né un pubblico, né ascoltatori; non danno interpretazioni od opinioni personali sulle loro esperienze mistiche; si limitano a riferire i fatti ed a dichiararsi contenti.
Al momento delle «visioni» si raccolgono in una stanza della canonica particolarmente ingombra di oggetti di ogni genere (funge da camera da letto e di studio di un frate).

Su una parete vi sono alcune immagini religiose di scarso risalto. Intendo dire che già l'ambiente in cui si manifestano le «visioni» è privo di quegli elementi decorativi che potrebbero contribuire ad esaltare un particolare sentimento di religiosità. I presenti, oltre ai «veggenti», sono di solito ridotti alla presenza di un solo frate che ho visto pacato, di poche parole, un po' brusco e nemico di ogni sollecitazione al magico ed al soprannaturale.

Altri presenti possono, a volte, essere solo persone ammesse per poter documentare gli eventi, o giudicarli sotto un profilo scientifico; sempre in numero molto ridotto (tre nel mio caso).
Il frate ed i «veggenti» si siedono su degli sgabelli e recitano il rosario con atteggiamento pensoso e raccolto. Improvvisamente, con una sincronicità che stupisce, i ragazzi si alzano e si allineano davanti ad una parete della stanza.

Tutti portano simultaneamente lo sguardo verso l'alto, senza mai guardarsi reciprocamente e i loro occhi sembrano fissare intensamente e molto lontano, diretti a qualcosa che sia fuori dall'ambiente.
Tengono le mani unite in preghiera e alcuni muovono le labbra senza che venga udita la loro voce.
Dopo circa un minuto (nella mia osservazione) essi, con una sincronicità di nuovo sorprendente, esprimono col corpo un fugace tremito e si allontanano tutti insieme.
Il loro sguardo è già tornato ad essere quello di tutti noi. Con piena normalità si dirigono verso un tavolino, senza parlare ed ognuno di loro si impadronisce di una biro e di un quaderno intestato col proprio nome. Allora si siedono e, sempre senza consultarsi, scrivono con rapidità e senza pause il messaggio loro trasmesso nel momento della «visione».

La lunghezza dei testi varia da uno all'altro. Quando hanno terminato depongono il quaderno e la penna e salutano con una rapida stretta di mano per poi uscire dalla stanza, ognuno diretto alle sue incombenze.
So che questa descrizione delle «visioni» è già stata riportata da altri testimoni: mi è parso tuttavia utile descriverla a mia volta dopo aver tracciato il profilo di comportamenti mistici psicopatologici perché il lettore possa, confrontando, rilevare la normalità psichica dei giovani «veggenti».
Qualcosa di non comune, di eccezionale esiste ma risulta strettamente limitato al breve periodo della «visione». Nulla tuttavia autorizza a sostenere che in quella loro esperienza i «veggenti» esprimono un qualsiasi disturbo della loro personalità. Sembrano solo trovarsi in un mondo inaccessibile alla percezione altrui e a loro volta essere usciti dalla nostra sfera percepibile.

http://mysterium.blogosfere.it/post/975 ... ta-su-me-4

I VEGGENTI SONO CREDIBILI ?
http://medjugorje.altervista.org/doc/pl ... dibili.php


Di esperimenti scientifici ne sono stati fatti a decine!
Bye! [;)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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 Oggetto del messaggio: Re: medjugorie
MessaggioInviato: 22/04/2015, 23:20 
buoi in un recinto questo siete altro che esperimenti scientifici.



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