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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 15/06/2015, 19:28 
Thethirdeye ha scritto:
L'esperienza di Malanga è soggettiva e COMUNQUE, fa riferimento ad un gruppo specifico di "utenti/pazienti".
Dire che le anime tutte, siano tontolone, oltre a non essere affatto vero, è un no sense. Sotto tutti i punti di vista.

Non sono mai stato un malanghiano ma non ho mai potuto trascurare il lavoro che ha svolto, migliaia di sedute di ipnosi
Ho sempre pensato che si fosse sbagliato ma nel costesto di altri ricercatori prende senso anche la sua ricerca

Cita:
Il fatto che le anime poi, nell'aldilà, facciano riferimento alla condizione di Amore Universale, può essere un aspetto positivo della vicenda.
Perchè quindi, paragonarlo alle "mucche di allevamento"? Non sarà che il vero allevamento, è qui, sulla terra, cioè sul piano della materia?
Domando eh?

Vero, Potrebbe essere un aspetto positivo, infatti quel libro può essere interpretato positivamente
Le entità potrebbero essere viste come angeli custodi che ci aiutano
Il problema è che non trovo mai spiegazioni su chi/cosa siano ne da dove provengono queste entità superiori e nemmeno sulle motivazioni di questa organizzazione
Se prendiamo in considerazione questo tipo di ricerca (ipnosi regressive e NDE) emerge chiaramente che c'è una organizzazione dietro al meccanismo della reincarnazione, non è solo quel libro.
Una cosa è certa: la realtà che emerge da queste ricerche è ben diversa da quella che descrive Pierluigi, non siamo affatto liberi di creare la nostra realtà, qualcuno/qualcosa ci guida imponendoci limiti e regole.
Ma se preferisci puoi trascurare questo tipo di ricerca ...


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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 15/06/2015, 19:29 
Giudizio..., evoluzione dell' anima... [:189]

Perchè dovremmo essere stati creati imperfetti ?
Potremmo incarnarci semplicemente per provare emozioni.



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Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 15/06/2015, 19:42 
Thethirdeye ha scritto:
rew63 ha scritto:
Angel_ ha scritto:
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Grazie Angel per la segnalazione,ho letto il libro e onestamente non fa che aumentare la mia diffidenza e le mie convinzioni sulla teoria della reincarnazione.Da anime veniamo "giudicati" da un "consiglio di anziani" il quale in modo deciso ma"amorevole"ci invita a ridiscendere nella terra a compiere il "percorso",essi predispongono tutto perchè vedono i nostri "desideri",si potrebbe decidere di non ridiscendere e completare "l'evoluzione"anche in quella dimensione ma anima viene scoraggiata a farlo perchè richiederebbe "troppo tempo",infine dopo "pressioni" anima accetta e lo stesso consiglio si aspetta che anima onori il "contratto"stipulato.
Di questi "giudicanti" non mi fido, mi sembra di essere nel film Il Padrino dove Corleone mi fa una proposta che non posso rifiutare.Non credo a tutta questa bontà di intenti da parte degli "anziani"
Io credo che bisogna diffidare di tutto questo"amore" che anima riceve ritornando all'origine,questa "pulizia" che riceve per "rimuovere" episodi negativi,in modo da essere "ripristinata"per una nuova discesa


E' stupendo.... si diffida, come fa gippo, delle "ricerche troppo soggettive" e poi un libro,
un singolo libro, sembra dettare verità inoppugnabili da spalmare sull'intero Universo.

Posso sorridere (con tutto il rispetto dovuto al testo segnalato da Angel)?

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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 16/06/2015, 01:11 
Angel_ ha scritto:
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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 16/06/2015, 10:38 
Thethirdeye ha scritto:
Angel_ ha scritto:
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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 16/06/2015, 13:49 
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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 17/06/2015, 15:08 
Riporto anche in questo thread con l'aggiunta di un ragionamento contorto in coda su cui vorrei il vostro parere

Atlanticus81 ha scritto:
Karma e Reincarnazione

Immagine

Il Karma è la legge di causa-effetto, ogni effetto deve avere una causa, non può sorgere dal niente. Quando noi vediamo una pianta sappiamo che è nata da un seme, sappiamo che non è sorta dal nulla e la logica ci dice che così è per tutte le cose, anche se a volte questo nesso causale ci sfugge, perchè non è così ovvio. Nel '600 i naturalisti dell'epoca erano convinti che i pesci e tutti gli animali inferiori nascessero dal fango inanimato, cioè dal nulla.

Se uno sosteneva il contrario veniva bruciato sul rogo, ci vollero due secoli per dimostrare la vera causa e cioè che la vita nasce dalla vita e non dal nulla. Oggi sono ancora in molti a credere che l'anima nasca insieme al corpo e che nasca con tutte le sue caratteristiche personali dal nulla, cioè senza nessun passato o causa precedente. Lo spirito è il prodotto di tutto il suo percorso passato.

Tutto quello che ci accade è per una ragione precisa. Non esistono errori. Non esiste il caso. Non esistono capricci divini. Il motivo risiede in qualcosa che abbiamo fatto in precedenza, o in questa vita o in qualcuna delle precedenti esistenze terrene. E non ci accade per punizione, ma per darci la possibilità di cambiare e migliorare, ossia di evolverci. E siamo noi stessi ad aver scelto le nostre prove, ben prima di nascere, proprio per questa finalità. In realtà, subiamo tanti condizionamenti da chi ci circonda, spesso senza neanche accorgercene, ma la scelta è sempre e solo nostra.

Ogni qual volta una persona ci fa del male siamo noi ad aver creato quella situazione e quella persona, inconsapevolmente, ci sta in realtà regalando l’opportunità di cambiare, di vincere il nostro orgoglio, i nostri cattivi sentimenti. Se noi reagiamo male abbiamo fallito la prova, la prova che noi stessi ci siamo messi davanti, abbiamo sprecato un’opportunità per evolverci. La prova dipende esclusivamente da noi, la responsabilità è sempre e solo nostra se vogliamo o non vogliamo cambiare, sbagliamo se ce la prendiamo con chiunque altro.

Ogni qual volta noi soffriamo per un qualunque motivo è perché non abbiamo compreso qualcosa e la sofferenza è l’ultimo rimedio che ci viene dato quando non vogliamo proprio capire la lezione, data la nostra incapacità di non averla voluta capire con “le buone”. L’esistenza terrena è esattamente una scuola, un corso di studi, il mondo è una palestra dove ciascuno viene per imparare, fare esperienze, evolversi. Quasi sempre, sono le esperienze più dure e difficili, quelle che ci fanno soffrire di più, proprio quelle da cui impariamo di più, quelle che ci fanno cambiare maggiormente. Quando tutto è rose e fiori, quando tutto è facile e in discesa allora è molto difficile che una persona si sforzi di cambiare, è probabile anzi che si divenga viziati, proprio come le persone che hanno tutto, il vizio le rende peggiori, non migliori.

Quando invece una persona nasce in mezzo alle difficoltà è costretta a rimboccarsi le maniche e a migliorare. Ecco perché gli individui, quando pianificano il loro karma, cioè il programma del loro viaggio terreno, prima di incarnarsi, scelgono spesso vite difficili e piene di ostacoli, altrimenti sarebbe una passeggiata ed è probabile che si finisca con il non imparare nulla e questo viaggio sia inutile e che debba essere ripetuto. Paradossalmente la prova più difficile è proprio quella di chi ha tutto, perché è rarissimo che si resista alle forti tentazioni del vizio e si diventi una persona semplice, con grande umanità e altruismo. Quello che accade può avere un legame anche con il futuro, non solo con il passato.

Un esempio accaduto realmente può chiarire il concetto. Un uomo nacque mentalmente ritardato. Visse una vita intera dove subì emarginazione e mancanza di carità da parte degli altri. Questo handicap non gli accadde perchè aveva fatto qualcosa di male in una vita precedente, ma in preparazione di un'esistenza futura. Infatti quell'uomo si reincarnò in una vita successiva dove fu un uomo di grandissima carità. Lui stesso scelse quella dura vita di handicap per imparare ad essere caritatevole.

Gesù disse: "Tommaso, non ti lamentare, se tutto ti va di traverso. In fondo, queste prove che tu devi superare, le inventasti tu stesso. Quanti dal cielo, si affacciano per vedere se cadi nelle trappole che tu stesso ti sei preparato! Felice l'uomo che supera queste prove perchè, al di là, egli trova la Vita" (Vangelo di Tommaso)

“Le anime vengono assegnate al loro luogo o regione o condizione in base alle loro azioni prima della vita presente. Dio ha organizzato l'universo sul principio di una retribuzione assolutamente imparziale, Dio non creò secondo alcun favoritismo ma diede alle anime un corpo secondo i peccati di ognuno. Se l'anima non ha avuto una pre-esistenza, perchè alcuni sono ciechi dalla nascita, non avendo peccato, mentre altri nascono senza alcun difetto?

È chiaro che alcuni peccati erano stati commessi prima che l'anima entrasse in un corpo e, come risultato di tali peccati, ogni anima riceve una ricompensa in proporzione a ciò che merita. Ogni anima viene in questo mondo rafforzata dalle vittorie o indebolita dalle sconfitte della sua vita passata”. (Origene, uno dei più importanti Padri della Chiesa Cristiana)

Il paragone seguente può aiutare a far capire le peripezie della vita dell’anima. Immaginiamo una lunga strada sulla quale, ad intervalli irregolari, si trovino foreste da dover attraversare; all’entrata di ognuna di queste, la strada, larga e comoda, si interrompe per continuare poi all’uscita. Un viaggiatore segue la strada ed entra nella prima foresta; ma non trova nessun passaggio battuto: solo un dedalo inestricabile in cui si perde.

La luce del sole è sparita, nascosta dai rami fitti e folti; il viandante vaga senza sapere dove va; infine, dopo innumerevoli fatiche, arriva ai margini della foresta: ma è allo stremo delle forze, le spine lo hanno ferito ed i sassi stordito. Ritrova così la strada e la luce, e prosegue il suo cammino tentando di guarire dalle varie ferite che ha subito. Proseguendo, incontra un’altra foresta dove lo attendono difficoltà simili; ma, poiché ha già un po’ di esperienza, ne esce con contusioni minori. In una di queste foreste, trova un boscaiolo che gli indica la direzione da seguire affinché non si perda.

Ad ogni nuova foresta, la sua abilità aumenta, cosicché gli ostacoli sono di volta in volta superati con maggiore facilità; cosciente di ritrovare la strada buona all’uscita, ha il conforto di questa fiducia; e poi, sa orientarsi per trovarla più facilmente. La strada termina sulla cima di un’alta montagna, da cui scopre tutto il percorso seguito fin dal punto di partenza; vede anche le diverse foreste attraversate e ricorda allora le vicissitudini che ha dovuto superare, ma questo ricordo non ha nulla di pesante, poiché egli è arrivato alla meta.

E’ come il vecchio soldato che, nella calma del focolare domestico, si sovviene delle battaglie cui ha preso parte. Le foreste disseminate lungo la strada si presentano ai suoi occhi come punti neri su un nastro bianco; e dice tra sé e sé: «Quando mi trovavo in quelle foreste, soprattutto nelle prime, mi sembravano lunghissime da traversare! Mi sembrava che non sarei mai arrivato alla fine; intorno a me, tutto appariva immenso e invalicabile. E quando penso che, senza quel bravo boscaiolo che mi ha indicato la retta via, potrei essere ancora là... Ora che considero queste stesse foreste dal punto in cui mi trovo, mi sembrano piccolissime! Mi sembra che avrei potuto superarle con un solo passo; dirò ancora di più, la mia vista le penetra tanto da farmene distinguere i più piccoli dettagli; vedo perfino i passi che ho fatto».

Allora, un vecchio gli dice: «Figlio mio, eccoti arrivato alla fine del viaggio; ma un infinito riposo sarebbe per te causa di noia mortale, e cominceresti allora a rimpiangere le vicissitudini provate e che davano attività alle tue membra ed al tuo spirito. Puoi vedere da qui un gran numero di viaggiatori sulla stessa strada che tu hai già percorso e che, come te, corrono il rischio di smarrire la via; tu hai ormai l’esperienza, non hai più paura di nulla; va’ loro incontro e prova a guidarli grazie ai tuoi consigli, perché arrivino più presto». «Ci vado con gioia», risponde il nostro uomo; «ma perché non esiste una strada diretta che arrivi qui dal punto di partenza? questo risparmierebbe ai viaggiatori l’attraversamento di quelle terribili foreste». «Figliolo», riprende il vecchio, «guarda attentamente e ne vedrai molti che ne evitano un certo numero; sono quelli che, avendo acquisito prima l’esperienza necessaria, sanno prendere un cammino più diretto e più breve per arrivare; ma questa esperienza è il frutto del lavoro di cui hanno avuto bisogno durante i primi attraversamenti; cosicché, anche loro arrivano qui soltanto in ragione del loro merito.

Cosa sapresti tu stesso se non le avessi attraversate? L’attività che hai dovuto svolgere, l’immaginazione di cui hai avuto bisogno per crearti un sentiero hanno aumentato le tue conoscenze e sviluppato la tua intelligenza; senza questo, saresti sprovveduto come al momento della partenza; e poi, cercando di trarti d’impaccio, hai tu stesso contribuito al miglioramento delle foreste che hai attraversato; ciò che hai fatto è certamente cosa piccola ed impercettibile; ma pensa alle migliaia di viaggiatori che fanno altrettanto e che, pur lavorando per loro stessi, lavorano, senza saperlo, per il bene comune. Non è forse giusto che ricevano il premio per la loro pena e fatica con il riposo di cui godono qui? Quale diritto avrebbero a questo riposo se non avessero fatto nulla?».

«Padre mio», riprende il viandante, «in una di queste foreste ho incontrato un uomo il quale mi ha detto che al margine della foresta si trova un baratro che deve essere superato con un salto; ma, su mille che ci provano, uno solo ci riesce; tutti gli altri cadono in una fornace ardente e sono perduti senza possibilità di ritorno! Questo baratro io non l’ho mai visto». «Figliolo, non esiste, altrimenti si tratterebbe di una trappola abominevole tesa a tutti i viaggiatori che vengono da me. So bene che devono sormontare diverse difficoltà, ma so anche che prima o poi le sormonteranno; se avessi creato un’impossibilità per uno solo sapendo che avrebbe dovuto soccombere, sarebbe stata crudeltà pura, e lo sarebbe stato ancor di più se lo avessi fatto per la maggioranza. Questo baratro è un’allegoria di cui vedrai ora la spiegazione.

Guarda la strada, nell’intervallo tra le foreste; tra i viaggiatori, ne vedi alcuni che camminano lentamente con aria felice; vedi quegli amici che si sono persi di vista nei labirinti della foresta e che sono felici di ritrovarsi all’uscita; ma vicino a loro ce ne sono altri che si trascinano con fatica; sono storpi e implorano la pietà dei passanti, perché soffrono molto a causa delle ferite che per colpa loro si sono procurati attraverso i rovi; ma ne guariranno, e questa sarà per loro una lezione di cui si ricorderanno alla prossima foresta che dovranno traversare e da cui usciranno meno straziati e contusi. Il baratro rappresenta i mali che devono sopportare, e affermando che, su mille, un uomo solo lo supera, quell’uomo ha avuto ragione, perché il numero degli imprudenti è grande; ma ha avuto torto nel dire che una volta dentro non se ne esce più; c’è sempre un modo per arrivare fino a me.

Và, figliolo, và a mostrare questo modo a quelli che si trovano in fondo al baratro; và ad aiutare i feriti sulla strada e mostra il cammino a quelli che attraversano le foreste». La strada è l’immagine della vita spirituale dell’anima, sul cui percorso si è più o meno felici; le foreste rappresentano le esistenze fisiche in cui si lavora al proprio avanzamento ed al tempo stesso al bene comune; il viaggiatore arrivato al termine e che ritorna ad aiutare quelli che si trovano indietro è l’immagine degli angeli custodi, dei missionari di Dio, che trovano la loro felicità nel vederlo, ma anche nell’attività che svolgono per fare il bene ed obbedire al Maestro supremo. da “Opere Postume”,

Allan Kardec.

http://www.vitaoltrelavita.it/karma-e-r ... zione.html


L'altro giorno abbiamo postato sul nostro profilo un articolo sul demiurgo che grossomodo diceva che svolgiamo il ruolo che lui ci impone, in poche parole della mia vita non ne faccio ciò che voglio. Oggi postiamo questo che afferma che siamo noi a creare la nostra realtà. Giustamente mi viene richiesto da alcuni utenti su facebook di spiegare brevemente come, dal mio punto di vista, queste due teorie siano compatibili.

Per cercare di rispondere farò un passo indietro... il demiurgo per gli gnostici è il creatore di questo universo ma soprattutto dell'illusione della materia nella quale le anime risultano essere imprigionate.

Questa visione è corretta, ma a mio parere limitante, in quanto riduce l'intera esistenza a una forma di prigionia dalla quale dobbiamo scappare... invece io, pur aderendo molto all'interpretazione gnostica della cosa, ritengo l'esistenza non una prigione da cui fuggire, ma una scuola in cui apprendere, evolvere attraverso l'esperienza.

Detto questo, e forse dall'articolo karma e reincarnazione potrebbe evincersi, ciascuno di noi si autodefinisce una esistenza non priva di ostacoli a livello materiale, al fine di avere l'opportunità di evolvere.

Quindi noi siamo, inconsapevolmente, demiurghi di noi stessi poiché abbiamo definito consapevolmente a livello metafisico (ma non a livello materiale) questa realtà materiale all'inizio della nostra esistenza attuale.

Di fatto recitiamo un copione che noi stessi ci siamo definiti ancora prima di nascere... ma non considerarlo un copione... più che altro un canovaccio, o meglio ancora, noi abbiamo definito la scenografia e il ruolo da svolgere... il come verrà svolto è ancora tutto da definire e dipende solo ed esclusivamente da noi.

Troppo contorto?

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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 17/06/2015, 16:47 
Atlanticus81 ha scritto:
L'altro giorno abbiamo postato sul nostro profilo un articolo sul demiurgo che grossomodo diceva che svolgiamo il ruolo che lui ci impone, in poche parole della mia vita non ne faccio ciò che voglio. Oggi postiamo questo che afferma che siamo noi a creare la nostra realtà. Giustamente mi viene richiesto da alcuni utenti su facebook di spiegare brevemente come, dal mio punto di vista, queste due teorie siano compatibili.
Per cercare di rispondere farò un passo indietro... il demiurgo per gli gnostici è il creatore di questo universo ma soprattutto dell'illusione della materia nella quale le anime risultano essere imprigionate.
Questa visione è corretta, ma a mio parere limitante, in quanto riduce l'intera esistenza a una forma di prigionia dalla quale dobbiamo scappare... invece io, pur aderendo molto all'interpretazione gnostica della cosa, ritengo l'esistenza non una prigione da cui fuggire, ma una scuola in cui apprendere, evolvere attraverso l'esperienza.
Detto questo, e forse dall'articolo karma e reincarnazione potrebbe evincersi, ciascuno di noi si autodefinisce una esistenza non priva di ostacoli a livello materiale, al fine di avere l'opportunità di evolvere.
Quindi noi siamo, inconsapevolmente, demiurghi di noi stessi poiché abbiamo definito consapevolmente a livello metafisico (ma non a livello materiale) questa realtà materiale all'inizio della nostra esistenza attuale.
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Forse la storia è più semplice ...
Forse bisognerebbe de-mitizzire i racconti gnostici come ha fatto Sitchin con i Sumeri e Biglino con la Bibbia
A quel punto potrebbe emergere qualche similitudine fra Annunaki, Elohim e il Demiurgo. Forse il demiurgo non è il creatore dell'universo conosciuto esattamente come non lo è il dio della bibbia.
Quindi la storia assumerebbe un aspetto molto più terra terra con ben poca trascendenza, il trascendente sta oltre e potrebbe non essere diverso da come lo raccontano Pierluigi e TTE ma, adesso qui, abbiamo a che fare con una realtà di sopravvivenza e la sopravvivenza, si sa, usa spesso l'inganno.


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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 18/06/2015, 11:28 
Atlanticus81 ha scritto:
il demiurgo per gli gnostici è il creatore di questo universo ma soprattutto dell'illusione della materia nella quale le anime risultano essere imprigionate.
Questa visione è corretta, ma a mio parere limitante, in quanto riduce l'intera esistenza a una forma di prigionia dalla quale dobbiamo scappare... invece io, pur aderendo molto all'interpretazione gnostica della cosa, ritengo l'esistenza non una prigione da cui fuggire, ma una scuola in cui apprendere, evolvere attraverso l'esperienza. Detto questo, e forse dall'articolo karma e reincarnazione potrebbe evincersi, ciascuno di noi si autodefinisce una esistenza non priva di ostacoli a livello materiale, al fine di avere l'opportunità di evolvere. Quindi noi siamo, inconsapevolmente, demiurghi di noi stessi poiché abbiamo definito consapevolmente a livello metafisico (ma non a livello materiale) questa realtà materiale all'inizio della nostra esistenza attuale.


Untitled-3.jpg


Tratto da....
http://www.esoterismoemisteri.com/files ... miurgo.pdf


Atlanticus81 ha scritto:
Di fatto recitiamo un copione che noi stessi ci siamo definiti ancora prima di nascere... ma non considerarlo un copione... più che altro un canovaccio, o meglio ancora, noi abbiamo definito la scenografia e il ruolo da svolgere... il come verrà svolto è ancora tutto da definire e dipende solo ed esclusivamente da noi.

Caro Atlanticus... vorrei avere il tempo per poter trovare degli estratti più cogrui ed essenziali.
Per ora mi limito a questo.... tratto da un testo (che forse andrebbe letto per intero)....

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Magari approfondiamo, se pensi sia il caso..... [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 18/06/2015, 12:16 
Approfondiamo certamente... perché per me non sembra per nulla né assurdo né pazzesco, ma anzi sembra tutto così estremamente logico...

[:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 20/06/2015, 20:52 
Thethirdeye ha scritto:
Angel_ ha scritto:
Leggete questo libro, che IMHO, rispetto a certi "messaggi", è ben più attinente alla possibile realtà...
http://www.amazon.it/Apocalisse-Aliena- ... B00DJAB3NQ


Non ho letto e ne prenderò certamente visione. Tuttavia, puoi dire che è più attinente rispetto
alla tua personale realtà, o visione complessiva delle cose... e non necessariamente alla realtà
"reale" dell'Universo... [:)]

In ogni caso, riporti, molto proibabilmente, qualcosa che appartiene alla "verità - punto di passaggio" successiva.
Perchè quindi fare questi confronti? Per sostenere meglio la tua tesi..... cioè quella che è "tutto brutto e cattivo" o che
solo con quella parte dell'esistente dovremo necessariamente confrontarci? Io domando eh? [:I]
cut

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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 23/06/2015, 13:47 
La rivoluzione della coscienza: la vera rivoluzione del presente

La rivoluzione di questo tempo presente, non viene lanciata per risistemare il dominio delle forme, come dovesse sostituirne di nuove a quelle scadute e vecchie. La rivoluzione del nostro tempo, è la Rivoluzione della Coscienza

Se diamo uno sguardo agli eventi del nostro mondo, ci rendiamo facilmente conto di vivere in tempi rivoluzionari. Ai giorni nostri la rivoluzione, tuttavia, è totalmente differente da ogni altra rivoluzione nella storia umana. Questa rivoluzione non viene lanciata per risistemare il dominio delle forme, come dovesse sostituirne di nuove, dinamiche e vivide rispetto a quelle scadute e vecchie. Questa rivoluzione è in grado di portare l’umanità oltre le forme. La rivoluzione del nostro tempo è la Rivoluzione della Coscienza.

Quella Coscienza che per migliaia di anni è stata assai addormentata sotto l’incantesimo della identificazione con le forme, ai giorni nostri si sta lentamente svegliando. C’è un impulso allarmante e in aumento ed il numero delle persone sensibili alla chiamata del risveglio, sta sempre piu’ crescendo.

Tutti sentono gli effetti di questo impulso, che ci sta risvegliando dal nostro sogno di identificazione con le forme e a volte lo sentiamo piu’ volte al giorno.

Ma molti di noi non sono consapevoli di cio’ di cui stiamo facendo esperienza; tutto cio che sentiamo è che il successo raggiungibile nel mondo è sempre meno attraene per noi . Riconsociamo che dietro i successi terreni e i fallimenti deve esserci qualcosa di piu’ profondo nella nostra vita.

Di giorno in giorno vediamo che un numero sempre maggiore di giovani mette in discussione l’opportunità degli obbiettivi offerti dalla educazione religiosa e sociale.

Essi si scrollano di dosso quelle mani che cercano di portarli “sulla giusta via” e come conseguenza, si rendono vulnerabili ad esperienze di vuoto e disperazione.

La società offre una “soluzione al problema” con i prodotti dell’ intrattenimento e dell’industria farmaceutica, che sono oggi industrie molto prospere e lucrative. Offrono “aiuto” ai giovani sopprimendo la paura e trattando altri sintomi di superficie.

C’è solo una porta che conduce fuori da questa situazione: il momento presente. Siamo in grado solo di spostare il centro di gravità della nostra vita, dalle periferie al centro. Che significa questo?

Il limite è lo stato attuale di Consapevolezza in cui vive la stragrande maggioranza delle persone.Questo è lo stato di identificazione con la mente, quella della Consapevolezza dormente, che sogna e che racconta la nostra storia personale.

Questo è lo stato di perfetta identificazione con i pensieri e le emozioni e i desideri , dove cerchiamo gli obbiettivi della nostra vita, solo nel mondo delle forme, sia che esse siano rozze forme materiali (il mondo sperimentato con i nostri organi di senso ) o sottili forme della materia (pensieri ed emozioni) . Il motore della nostra esistenza alla fine è l’ambizione di diventare qualcosa o qualcuno ed essere in controllo per tutto il tempo.

Il punto centrale, la Coscienza risvegliata ed il mondo del silenzio interno, sono oltre la mente. Non mi riferisco al silenzio interno raggiunto forzatamente con tecniche chiamate meditazione (a dire il vero in questo caso concentrazione) , ma il vivente vuoto interno, indescrivibile, inesplicabile. Li non c’è sforzo, non c’è desiderio ed ambizione e rinunciamo all’ultimo bastione del controllo, del voler essere in controllo. E’ lo stato di perfetto abbandono e sottomissione di noi stessi al Momento Presente, all’ORA.

La Rivoluzione della Coscienza sta percio’ avendo luogo Ora, nel momento presente. Non ci sono strategie, nè grandi leader in questa Rrivoluzione, ma solo eroi che comprendono il progresso evolutivo della Coscienza e sono aperti a far si che i processi avvengano in loro stessi.

http://www.thelivingspirits.net/una-nuova-cultura/la-rivoluzione-della-coscienza-e-il-quiz-del-risveglio.html


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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 05/07/2015, 17:29 
Mi piacerebbe capire quale è il grado di attendibilità dell'ipnosi regressiva

Considerando il numeo dei ricercatori che hanno cercato prove sull'esistenza di vite precedenti possiamo concludere che esiste la reincarnazione?
Alcuni sostengono che in realtà non sarebbero i ricordi della vita precedente di una persona specifica ma di ricordi che giacciono in una sorta di coscienza collettiva e che vengono in qualche modo captati dall'uomo
Quindi l'uomo sarebbe una sorta di portale di accesso alla "memoria collettiva" che pesca i ricordi di altre vite
Personalmente non sono daccordo soprattutto perchè le persone hanno ricordi in prima persona, parlano di se stessi.
Sulla base dell'operato dei ricercatori che usano l'ipnosi regressiva considero come oggettivi gli indizi sulla reincarnazione

Ma devo fare lo stesso anche per i ricercatori che parlano dei periodi che passano fra una reincarnazione e l'altra?
L'ipnosi regressiva è uno strumento attendibile?
Se lo è possiamo considerare "oggettivi" tutti i risultati di tali ricerche?


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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 05/07/2015, 17:48 
gippo ha scritto:
L'ipnosi regressiva è uno strumento attendibile?
Se lo è possiamo considerare "oggettivi" tutti i risultati di tali ricerche?


Dopo che ci ha lavorato sopra il CICAP, guarda caso, la comunita' scientifica considera questa pratica come pseudoscienza. (ma forse sto attribuendo un'importanza al CICAP che in realta' non ha)

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100297

Ovviamente ci sono anche quelli a favore, come ad esempio Weiss, Stevenson, Moody e anche Angelo Bona. Su quest'ultimo ricorderete sicuramente l'accesa discussione che ci fu su queste pagine e che porto' all'allontanamento di qualcuno. Purtroppo, forse anche a causa di quegli utenti, non abbiamo piu' avuto riscontri dal nostro iscritto nuvolo, che avrebbe potuto riportare un'esperienza diretta. Chissa', forse in futuro si fara' ancora vivo.



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 Oggetto del messaggio: Re: 12 sintomi di
MessaggioInviato: 06/07/2015, 01:11 
zakmck ha scritto:
Dopo che ci ha lavorato sopra il CICAP, guarda caso, la comunita' scientifica considera questa pratica come pseudoscienza. (ma forse sto attribuendo un'importanza al CICAP che in realta' non ha)
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100297

Tuttavia ci sono stati diversi casi di riscontri oggettivi dove le memorie di vite precedenti hanno trovato l'identificazione in una reale esistenza
Abbiamo diversi casi di bambini che sono riusciti a risalire alle famiglie e abitazioni della vita precedente, riscontri di una vita effettiva non di un ricordo astratto
Probabilmente il CICAP, in questi casi, parla di truffe
Penso ci siano troppi indizi per archiviare la cosa come fa il CICAP
Cita:
Ovviamente ci sono anche quelli a favore, come ad esempio Weiss, Stevenson, Moody e anche Angelo Bona.

Credo che bisognerebbe valutare tutti questi ricercatori per identificare un unico filone di ricerca
Se lo strumento dell'ipnosi regressiva è valido deve dare sempre gli stessi risultati


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