Ufologo 555 ha scritto:
Perché ti interessi SOLO della Chiesa?
![Dubbioso [:291]](./images/smilies/UF/dubbioso.gif)
Logico: perché la odi da sempre ...
![Non allineato [:298]](./images/smilies/UF/non_allineato.gif)
NO , è perche , purtroppo, ce l' abbiamo in casa .
Leggilo , caro u , vedrai che la situazione è molto , molto peggio di ogni immaginazione
e totalmente irrecuperabile , santa romana è un carcinoma da asportare dallo stato laico italiano leggete qui :
https://www.marcotosatti.com/2019/02/17 ... mccarrick/Sodoma, il libro di Frederic Martel di cui abbiamo trattato nei giorni scorsi, riserva una notizia clamorosa.
Secondo l’autore, nella versione inglese del testo, e di offriamo qui una nostra traduzione, papa Bergoglio fu realmente informato dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò dei trascorsi di predazione verso seminaristi e giovani preti, non considerò il fatto importante.
E di conseguenza non solo lo sollevò dalle restrizioni che Benedetto XVI gli aveva imposto (la cui esistenza è stata confermata, oltre che da Viganò, dal cardinale Marc Ouellet) ma lo utilizzò sia come consigliere per le nomine negli Stati Uniti (la promozione di Kevin Farrell a Camerlengo e affidare a Blase Cupich l’organizzazione del summit sugli abusi a minori ne sono le ultima conferme, se mai ce ne fosse stato bisogno) e lo ha utilizzato come suo inviato personale sia negli Stati Uniti (con Obama) che all’estero in Cina, Armenia, Iran e Cuba.
Si tratta a nostro avviso, di un caso di “fuoco amico” straordinariamente interessante; anche perché se c’è qualcuno di cui Frederic Martel parla bene, quando non entusiasticamente, nella sua lunga opera, è proprio papa Bergoglio. Martel, come sappiamo, è stato aiutato e ospitato in Vaticano, per svolgere il suo compito.
In un’intervista televisiva ha accennato ad almeno quattro alti prelati vicini al Pontefice che lo hanno favorito e incoraggiato. Ha detto di avere incontrato più volte il Direttore della Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro sj; nel libro c’è un’intervista a Spadaro, e un’intervista al cardinale Lorenzo Baldisseri, il grande regista dei Sinodi (più o meno taroccati) sulla famiglia e sui giovani. Cioè un famiglio del Pontefice, un suo uomo di fiducia. Quindi dobbiamo credere a Martel, in particolare perché mette fra virgolette la frase centrale. Ecco il piccolo brano che abbiamo tradotto:
<…cardinali e vescovi della Curia romana e dell’episcopato americano che, secondo lui, presero parte in questa enorme copertura: è una lista senza fine di nomi di prelati, fra i più importanti in Vaticano, che furono così “outed” (fecero outing), giusto o sbagliato che fosse. (Quando il papa respinse le accuse, il suo entourage mi ha indicato che Francesco ‘fu inizialmente informato da Viganò che il cardinale McCarrick aveva avuto relazioni omosessuali con seminaristi non minori, ma che questo non era abbastanza ai suoi occhi per condannarlo’)>.
Se Martel scrive il vero – e non c’è motivo di credere il contrario, visto che non è certamente un conservatore omofobo fariseo moralizzatore e ipocrita – si impongono alcune considerazioni.
La prima: anche se i seminaristi non erano minori di età, se un persona gerarchicamente in posizione elevata, e che può decidere del destino di un suo sottoposto, lo molesta sessualmente, non si tratta più di sesso fra adulti consenzienti: c’è una forma di violenza. Adesso sappiamo che al Pontefice questa circostanza non sembra importante. O perlomeno, non così importante da non favorire e usare il molestatore fino a quando questo legame non diventa troppo imbarazzante, e allora lo si sacrifica all’opinione pubblica.
Secondo: sono mesi e mesi che si attende una risposta: Viganò ha mentito o no? Sembra che secondo Martel, e secondo l’entourage del Pontefice – che abbia detto la verità.
Allora perché non ammetterlo? Perché non dire, da uomo e da cristiano, “è vero sono stato avvisato, ma ho pensato che non fosse così grave. Ho sbagliato nel mio giudizio, perdonatemi”?.
Un comportamento del genere avrebbe un effetto ben diverso dalle reazioni scomposte con cui gli uomini di mano e di penna del Pontefice, coadiuvati da mass media compiacenti, si sono scatenati nell’aggressione della persona di Viganò, cercando di far risalire le responsabilità dell’ascesa e della gloria di McCarrick a papi precedenti, cercando di negare che Benedetto XVI avesse imposto le restrizioni che si potevano imporre allo stato dei fatti, e che queste restrizioni erano di fatto state annullate da papa Bergoglio. Non dimentichiamoci che il Nunzio Viganò scrisse al card. Parolin, Segretario di Stato, una lettera in cui chiedeva se le sanzioni contro McCarrick dovessero considerarsi abolite. Senza ricevere mai risposta…
Un’ultima considerazione riguarda il cinismo sottinteso alla reazione del Pontefice.
Per alleggerire un tema drammatico, chi ha la mia età si ricorda dei cortei degli anni ’70. Parafrasando uno slogan di allora possiamo dire: “È il Papa – che lo ha insegnato – molestare un prete – non è reato (o peccato, se siete rigidi e farisaici)”.
zio ot
![Tranquillo e sicuro [:305]](./images/smilies/UF/tranquillo_e_sicuro.gif)