Invece il Verbo "Ama DIO e fotti il tuo prossimo", è stato attuato nella pratica da sempre dai fedeli religiosi..

Caro Mauro, ti ringrazio della esaudiente risposta e del link a margine, tuttavia non mi ritengo soddisfatto né tantomeno insinua dubbi sulla mia Fede. Ma non tanto perché quelle cose non le abbia lette e quelle domande non me le sia poste, tutt'altro! Io come detto sono stato un ateo convinto e andavo a cercarmele tutte le possibili prove per non credere.

E la sai una cosa? Sai cioè da quando sono divenuto credente? Da quando la Fede da leggerla sono passato a viverla. Nb: purtroppo voi critici vi fermate solo alle teoria provandovi del passo successivo, come se io mi fermassi a giudicare un ristorante soltanto guardando il menù esposto fuori.

infatti non ti sto dicendo di ritornare ateo o di abbandonare la tua fede,ma di separare il grano dal loglio,
e soprattutto non giudicare atei i partecipanti del forum che invece si dedicano alla ricerca di una fede non imposta.



anche qui giudichi ma.. non puoi saperlo

ciao
mauro

p.s parli sempre della paura del pollo e wodka, chi ti dice che non sia stata una forma di "penitenza"
per arrivare alla caduta del regime

Non voglio demoralizzarti ma gli atei autentici doc alla Odifreddi non si convertono. Tutti gli altri sono solo persone inquiete in una fase di interregno tra un sistema di credenze e un altro, alla ricerca di un qualcosa di diverso che li appaghi meglio. Spesso approdano all' induismo, buddismo e sette esotiche varie. Qualcuno approda all'Islam se cerca una religione più intransigente, in pochi tornano alla casa madre. Comunque la Chiesa, come tutti gli altri culti, nel corso dei secoli ha sempre preferito coloro che sono nati e cresciuti nel timore di Dio fin dall'età di 0 anni, in quanto ritenuti più affidabili dei convertiti ( volontari o forzati) dell'ultima ora, perché questi possono facilmente ricadere in errore senza neanche accorgersene.

Torno a formulare la mia domanda: perché Fatima si e altri casi tipo quello della piccola Adelaide Roncalli no?

Fesserie, ci sono stati molti casi di giovani allevati, cresciuti e pasciuti all'interno delle chiese e in mezzo ai sacerdoti che poi hanno disertato, con il passare del tempo cominciavano a CAPIRE E RIFLETTERE sorgendoci dubbi sulla vericità di racconti, altri hanno abbandonato l'Abito Talare per sposarsi.

Questo dipende anche dal peso della religione in una società. In fasi di scristianizzazione i casi da te citati tendono a moltiplicarsi, altrimenti decisamente no.Il pensiero della Chiesa e di tutte le altre fedi in merito è quello che ho esposto. C'era anche un detto che recitava "affidami un bambino per i primi 7 anni e sarà mio per sempre" o qualcosa del genere.

Mi chiedo quale sia questa vostra (presunta o possibile), Fede e soprattutto dove la troverete. Comunque buona fortuna!

Te due Santi come Sant'Agostino o Sant'Ignazio come li collocheresti?

Giudica la cosiddetta "Congregatio de causis sanctorum" cioè il Dicastero addetto a tali valutazioni.

Non si tratta di atei come li si intende oggi, né tantomeno alla Odifreddi. Trattasi di persone vissute in epoca premoderna, quando la credenza nel Divino o comunque in qualcosa che ti scrutava in maniera perenne la faceva da padrona e influenzava ogni più piccolo aspetto della vita sociale e anche gli eruditi dell'epoca.

confermo e cito il caso di uno che andava a leggere il Vangelo in chiesa...diventato comunista

ciao
mauro

io l'ho già trovata!

ciao
mauro

Io pure.

"Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede." (1Gv 4)

Cito quanto ho trovato in rete, riferito al caso di Bonate:

«Il vescovo mons. Adriano Bernareggi, dopo attenta riflessione, ponderata ogni cosa, giunse a dichiarare che non vi erano elementi tali da potersi stabilire la soprannaturalità delle presunte apparizioni : non constat!». Un giudizio sospensivo – «allo stato attuale non ci sono elementi sufficienti per riconoscere la soprannaturalità dell’evento» –, ma che, aprendo alla possibilità di nuovi sviluppi di indagine, di fatto non chiude la questione. Cosa che, invece, sembrerebbe purtroppo aver fatto ora mons. Beschi, dal momento che, nel proseguo del decreto, dichiara: «Fu un giudizio solido: nei decenni successivi, i vescovi di Bergamo, personalmente e con l’aiuto di esperti, sempre in dialogo con la Santa Sede, non cessarono di interrogare e di interrogarsi sui fatti di Ghiaie, ma mai hanno ritenuto di discostarsi da tale autorevole giudizio: senza nulla togliere alla ricchezza di una profonda esperienza spirituale, oggi come allora, non vi sono elementi sufficienti che possano attestare il carattere soprannaturale delle presunte apparizioni. Scorrono gli anni, i decenni e anche se qualcuno ha tentato di strumentalizzare la devozione del popolo di Dio, la grande maggioranza dei fedeli, compresa la stessa Adelaide, si è sempre affidata con fiducia alla saggezza della Chiesa vivendo una vera e feconda devozione mariana. Un fiume di fedeli mai contro qualcuno, ma sempre con la Chiesa».