Cita:
shemsu_hor ha scritto:
Nella sua mappa (1513) all'interno del Brasile c'è scritto:
"Un infedele, il cui nome era Colombo e che era genovese, fu colui che scoprì le Antille. Un libro era giunto nelle mani del suddetto Colombo e scoperse che in esso si diceva come alla fine del mare occidentale ci fossero delle coste e delle isole e ogni sorta di metalli e di pietre preziose. Il suddetto Colombo, dopo aver studiato a lungo il libro, riferì ogni cosa ai grandi nobili genovesi e disse: "Orsù, datemi due navi e io andrò e scoprirò questi luoghi". E questi gli risposero: "Folle, come puoi credere che il Mare Occidentale abbia fine? Esso affonda nelle nebbie dell'oscurità"".
Un LIBRO? Il nostro Piri torna sull'argomento anni dopo, nel 1520, quando redige un atlante (il Bahriyye) nel quale ci spiega da dove proveniva il suddetto libro:
"Il nome del Paese è Antilia e a scoprirlo fu un astronomo genovese chiamato Colombo... La storia risale ai tempi di Alessandro, il quale, dopo aver viaggiato per tutto il globo, aveva messo per iscritto le sue scoperte. Il suddetto testo rimase in Egitto fino alla conquista musulmana, che costrinse i Franchi (Bizantini) ad abbandonare quella terra, portandosi via il libro. Questo riscosse una scarsa attenzione finchè a leggerlo non fu Colombo, il quale si rese conto dell'esistenza di Antilia a occidente dell'Atlantico e convinse il re di Spagna della possibilità di scoprirla e colonizzarla.".
"Piri Re'is and Turkish Mapmaking after Columbus" di Svat Soucek, 1996
Sta parlando di Alessandro Magno (356 a.C. - 323 a.C.).
Non solo.
Il libro citato nel primo brano potrebbe essere "
Imago Mundi" di Pierre d'Ailly, che Colombo possedeva e sul quale aveva fatto molte annotazioni (oggi conservato nella Biblioteca Colombina a Siviglia)
http://cartographic-images.net/Cartogra ... Mundi.htmlNel libro di d'Ailly, oltre alle favolose descrizioni dei paesi d'oriente in cui abbondano oro e pietre preziose, si trovano anche molti dei toponimi che troveremo poi nelle carte cinquecentesche della "
Terra Australis Incognita", ad esempio la mitica "Regio Patalis" (forse un nome derivato dalla città di Patala descritta da Marco Polo), che secondo d'Ailly si sarebbe trovata sotto il Tropico del Capricorno:
"
secundum Plinium habitationem esse sub Capricorni tropico & ultra. Nam regio Pathalis insula dicitur habens portum celeberrimum ubi umbre solum in meridie cadunt, ergo habitatores ei habent semper Solem ad Aquilonem.…Dico igitur frons Indie meridianus pellitur ad tropicum Capricorni propter regionem Pathalis et terrarum vicinarum, quas alluit brachium maris descendet a mare oceano..."
A sua volta però d'Ailly citava in parte l'
Opus Majus di Roger Bacon...
Altri nomi di regioni sconosciute localizzate nella
Terra Australis Incognita, come "Psittacorum Regio", derivano invece dal
Milione di Marco Polo, altro libro posseduto e annotato da Colombo (
http://catalogue.nla.gov.au/Record/1614556 ), che contiene favolose descrizioni di ricchissimi paesi dell'estremo oriente.
http://www.raremaps.com/gallery/detail/22300?view=printQui un testo molto interessante che tratta delle fonti bibliografiche conosciute da Colombo:
Cristoforo Colombo e l'apertura degli spazihttp://docenti.lett.unisi.it/files/33/1 ... la+dicitur