Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 357 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5 ... 24  Prossimo
Autore Messaggio

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2713
Iscritto il: 04/12/2008, 11:27
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 08:43 
chiedo scusa in anticipo perchè non ho letto tutti i post :P .. pigrizia mattutina.. comunque, forse non tutti sanno che in origine anche il Cristianesimo contemplava la reincarnazione come parte integrante della dottrina. Questa fu rimossa solo in seguito, credo per volontà di una sanguinaria imperatrice, ma non ricordo i dettagli. La tipa aveva maciullato talmente tanta gente che aveva il terrore di reincarnarsi così spinse per l'abolizione del su detto dogma.


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1118
Iscritto il: 22/04/2009, 18:34
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 09:23 
credo che sia stata rimossa dalla Chiesa moderna nonostante sia esplicita nei Vangeli, perchè i sacerdoti stessi hanno voluto assumere una posizione di "potere giudiziario" agli inizi che li ha portati a fare il contrario dell' insegnamento del Cristo.. se avessero accettato la reincarnazione come legge universale, di giudizio, dell'anima stessa che si rincarna secondo il proprio successo o meno, loro non avrebbero potuto assumere la posizione di giudici...


Ultima modifica di Wave il 28/05/2011, 09:24, modificato 1 volta in totale.


_________________
"La verità vi renderà liberi"
Videomaker canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCC-aXa ... 1UHd_iItaw
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 09:32 
CAMERON, IL BAMBINO CHE VISSE DUE VOLTE





















Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13684
Iscritto il: 05/12/2008, 22:49
Località: Laveno Mombello (Va)
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 09:43 
Cita:
Hynekeniano ha scritto:

Cita:
aufononmistufo ha scritto:

La reincarnazione è una stupidaggine ed è anche l'unica cosa riguardante le religioni che si può confutare matematicamente.

Scrivere una formula completa è poco sensato dato che per capirla servirebbero conoscenze matematiche avanzate; però è facile dimostrare che noi non possiamo essere stati altre persone del passato dato che al mondo ci sono più persone in vita di quante ne siano morte negli ultimi 4 milioni di anni

A prima vista può sembrare assurdo che che ci siano più esseri umani vivi che morti ma è proprio così (e con ampio margine a favore dei vivi)

Ergo la reincarnazione è insensata.

PS. ovviamente vale pure con animali, piante, sassi e qualsiasi altro strampalato tipo di reincarnazione, solo che dimostrarne l'insensatezza richiede per forza di cose un calcolo complicato.


Azz ho passato una vita a ricercare e tu liquidi una credenza con 2 menate che neanche YHWH ha inculcato ai suoi seguaci.

Penso che ti farò un altare. [:o)]

E farò guerra Santa ad oltre 1 miliardo di induisti che ci credono.

Rifatti bene i calcoli [;)]

"Sulla terra sono nati non più di 100 miliardi circa di esseri umani da quando si è evoluto il moderno (dal punto di vista comportamentale) homo sapiens, tra 55.000 e 80.000 anni fa*.

Il numero approssimativo degli esseri umani vissuti in totale si può calcolare come segue.

Nei primi 60.000 anni di esistenza della specie umana moderna, c'erano circa 10 milioni di persone in vita in tutto il mondo, con una sostituzione completa a ogni generazione, ogni trent'anni circa.

Essendoci 2000 generazioni in 60.000 anni, si arriva a 20 miliardi di persone vissute in questo periodo.

Nei successivi 6000 anni l'umanità ebbe l'agricoltura, che consentiva di sostentare una popolazione di circa 300 milioni di persone.

Con 200 generazioni in 6000 anni, ciò significa che in questo periodo vissero 30 miliardi di persone. Infine si arriva al periodo moderno, sostanzialmente quello delle persone che vivono ora, che sono 6 miliardi in tutto il mondo.

Sommando questi numeri si ottiene 60 miliardi come numero totale delle persone vissute in tutta la storia dell'umanità.


*Jared Diamond, Evolution, consequences and future of plant and animal domestication in "nature", 418, 2002, pp.700-07

Fonti:
Frank J.Tipler "La fisica del cristianesimo - Dio, i misteri della fede e le leggi scientifiche"

Per la cronaca abbiamo saltato i 7 miliardi di abitanti sul pianeta.

Dal calcolo in questo sito si parla di 82 miliardi di persone vissute in totale.

http://www.sandrodiremigio.com/scienze/ ... azione.htm





La stanza delle anime. [:D]



_________________
Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

Immagine
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 09:55 
Va dunque ricordato che, per quanto concerne la Chiesa cristiana, fu il Concilio di Costantinopoli, nel 553, a vietare la reincarnazione. I Padri della Chiesa cristiana, come Origene o S. Girolamo, padre della prima versione ufficiale della Bibbia nel '300, parlavano della reincarnazione. Per citare S. Girolamo, in sostanza egli asseriva

"Dobbiamo riservare la dottrina della reincarnazione alla minoranza perché è preferibile che la maggioranza creda ai tormenti dell'inferno".


Ultima modifica di Bastion il 28/05/2011, 10:28, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 10:33 
Mi posti qualche link di riferimento hynek?


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 10:42 
La Reincarnazione come veniva insegnata dai primi Cristiani

I. M. Oderberg

traduzione, pubblicata dalla Rivista Italiana di Teosofia, marzo 2006.

Perché la reincarnazione in Europa fino a poco tempo fa era sconosciuta? Perché il Cristianesimo non la insegna?

Metempsicosi letteralmente significa "trasferimento di anime" ed è un termine correlato al processo di reincarnazione. Viene spesso chiesto: "Perché la reincarnazione fino a poco tempo fa era sconosciuta in Europa e perché il Cristianesimo non la insegna?"

Veramente quest’idea è rintracciabile nelle più antiche tradizioni della civiltà occidentale tanto quanto era insegnata in tutto l’antico Medio ed estremo Oriente. E ci sono prove evidenti che davvero durante i suoi primi secoli, il Cristianesimo impartiva quello che aveva imparato riguardo la pre-esistenza delle anime e la loro reincarnazione

Josephus, lo storico ebreo che visse durante la maggior parte del primo secolo dopo Cristo, annota nel suo Jewish War (3, 8, 5) e nel suo Antiquities of the Jews (18, 1, 3) che la reincarnazione era diffusamente insegnata ai suoi giorni, mentre pure Philo Judaeus, suo contemporaneo d’Alessandria, in vari suoi scritti si riferisce alla reincarnazione, in una forma o nell’altra. Inoltre vi sono dei passaggi del Nuovo Testamento che possono essere compresi solo alla luce della pre-esistenza delle anime come credo generalmente accettato.

Per esempio Matteo (16:13-14) scrive che quando Gesù chiese ai suoi discepoli: "Chi dicono che io sia?" essi risposero che alcune persone dicevano egli fosse Giovanni Battista (il quale era stato giustiziato solo pochi anni prima che la questione fosse posta). Altri pensavano che egli fosse Elia, o Geremia o un altro dei profeti.

Più tardi troviamo in Matteo (17:13) che Gesù, lungi dal respingere il concetto di rinascita, disse ai suoi discepoli che Giovanni Battista era Elia.

Giovanni (9:2-4) riporta che i discepoli chiesero a Gesù se un uomo cieco avesse peccato lui o i suoi genitori dato che era nato cieco. Gesù rispose che tutto ciò avveniva perché le opere di Dio si manifestassero nel cieco ovvero perché avesse compimento la legge di causa ed effetto. O, come si espresse san Paolo al riguardo: "Si raccoglie quello che si semina". L’uomo cieco non poteva avere piantato i semi della sua cecità in questa vita, ma l’avrà fatto in una precedente.

I primi cristiani, specialmente coloro che erano membri di una delle sette gnostiche come i Valentiniani, gli Ofiti e gli Ebioniti, includevano la reincarnazione tra i loro insegnamenti più importanti. A loro parere essa consentiva il compimento della legge - karma – tanto quanto forniva all’anima i mezzi per purificarsi dalle torbide caratteristiche che risultavano dalla sua immersione nella materia e dall’egoismo che abbiamo sviluppato nei primi stadi del nostro viaggio sulla terra.

Dopo le generazioni iniziali di cristiani, troviamo i primi Padri della Chiesa, come Giustino martire (100-165 d.C.), san Clemente Alessandrino (150-220 d.C.) e Origene (185-254 d.C.), che insegnavano la pre-esistenza delle anime, abbracciando la reincarnazione o uno degli aspetti della rinascita. Esempi di questo si trovano nelle opere di Origene, in special modo nel Contra Celsum (1, XXXII), dove egli chiede: "Non è razionale che le anime debbano essere introdotte in corpi secondo i loro meriti e azioni precedenti…?" E nel De Principiis afferma che l’anima non ha inizio né fine. San Gerolamo (340-420 d.C.), traduttore della versione in latino della Bibbia, conosciuta come la Vulgata, nella sua Lettera a Demetria, una matrona romana, afferma che alcune sette cristiane del suo tempo insegnavano una forma di reincarnazione come dottrina esoterica, impartendola a pochi, "come una verità tradizionale che non doveva essere divulgata".

Anche Sinesio, (370-480 d.C.), vescovo di Tolemaide insegnava lo stesso concetto e, in una preghiera che è giunta fino a noi dice: "Padre concedi che la mia anima possa fondersi nella luce e che non sia respinta nell’illusione materiale". Altri suoi Inni, come il numero 3, contengono frasi che riaffermano chiaramente il suo punto di vista e che supplicano che egli sia così purificato da rendere non più necessaria la rinascita sulla terra. In una tesi sui sogni Sinesio scrive: "E’ possibile, per l’anima immaginativa, grazie al tempo e al lavoro e ad una transizione in altre vite, emergere da questa oscura dimora". Questo passaggio ci ricorda i versetti dell’Apocalisse di Giovanni (3:12) con il suo linguaggio simbolico iniziatico che porta a: "Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più".

A questo punto dobbiamo ricordare quel che accadde dopo che Costantino dichiarò il Cristianesimo religione di stato dell’impero romano. La chiesa dimenticò l’ingiunzione di dare a Cesare quel che è di Cesare e si lasciò coinvolgere nell’amministrazione del regno di Cesare – l’arena politica. Il suo destino si legò così a quello dell’impero stesso e ai suoi sovrani.

Le svariate differenze tra gli insegnamenti nelle sette cristiane del quarto secolo erano parallele ai disordini che scoppiavano nelle province sotto il governo di imperatori poco energici, cosicché nel momento in cui Giustiniano prese l’incarico nel 527, ebbe seri problemi. Egli lavorò disperatamente per riunificare l’impero in rovina procedendo su due direttrici: da una parte il suo sforzo fu di guidare il suo esercito contro gli stati più piccoli all’interno del fold più grande; dall’altra impose un canone uniforme di credenze, al quale ci si doveva attenere strettamente. Teologo non disprezzabile egli stesso, lanciò una campagna contro le credenze dei cristiani nestoriani e altre minoranze e per fare questo dovette aggirare la decisione del Concilio di Chalcedon (451). Egli ordinò a Menna, patriarca di Costantinopoli, di convocare un sinodo locale o provinciale per affrontare il problema e venire incontro alle richieste di vari uomini di chiesa che si opponevano a certi insegnamenti, inclusi quelli di Origene sulla pre-esistenza delle anime.

Il sinodo locale accettò l’interdizione formulata da Menna, ma questo non sembrò ottenere grandi risultati. Dieci anni più tardi Giustiniano convocò il quinto Concilio di Costantinopoli, conosciuto anche come Secondo Concilio Ecumenico, ma questa definizione è sbagliata. Fu presieduto dal patriarca effettivo di Costantinopoli, Eutichio, alla presenza di 165 vescovi. Papa Virgilio era stato convocato dall’imperatore ma si oppose al Concilio e si rifugiò in una chiesa di Costantinopoli; non fu pertanto presente alle deliberazioni, né vi fu rappresentato.

Il Concilio redasse una serie di anatemi, 14 secondo qualcuno, 15 secondo altri, diretti principalmente contro le dottrine di tre "scuole" o "eresie", i cui documenti divennero noti come "I tre capitoli". Solo questi atti vennero presentati al papa per la sua approvazione. I papi successivi, incluso Gregorio Magno??? (590-604), mentre trattavano le faccende emerse dal quinto Concilio, non fecero riferimento alcuno alle idee di Origene. Tuttavia Giustiniano impose l’accettazione delle decisioni di quella che sembrava essere stata semplicemente una sessione extra conciliare, facendo sembrare che avesse approvazione o sanzione ecumenica. Quello che ci interessa qui è che gli ecclesiastici che si opponevano agli insegnamenti di Origene, soprattutto a quello che riguardava la pre-esistenza delle anime, si procurarono una condanna ufficiale, che cercarono di rendere obbligatoria.

Sebbene Gregorio Magno non facesse riferimento alcuno ad Origene quando intraprese i lavori del Quinto Concilio, accettò la tendenza alla codificazione del credo cristiano che si era sviluppato durante il quinto ed il sesto secolo, ed affermò perfino di aver "riverito" le conclusioni dei primi quattro Concilii, tanto quanto quelle dei quattro Vangeli!

Dal punto di vista dell’insegnamento pubblico l’idea della reincarnazione scomparve dal pensiero europeo dopo il sinodo provinciale del 543 e il Quinto Concilio del 553 – e questo adducendo come motivo il fatto che fosse in conflitto con un’appropriata comprensione del concetto di redenzione.

Malgrado gli anatemi, l’influenza di Origene continuò salda nei secoli, portando dritti i Cristiani verso Massimo da Tiro (580-662) e Giovanni Scoto Eriugena (810-877), il monaco irlandese immensamente erudito. Tale influenza raggiunse perfino figure relativamente più recenti come san Francesco d’Assisi, fondatore dell’Ordine Francescano (1182-1226) e san Bonaventura, il dottore "serafico" (1221-1274), che diventò cardinale e Generale dei Francescani. Perfino un teologo come san Gerolamo disse di Origene che fosse "il più grande insegnante della Chiesa primitiva dopo gli Apostoli".

Tranne le sette cristiane come i molto diffusi Catari, che comprendevano gli Albigesi, i Valdesi e i Bogomili, individui isolati come Jacob Boehme, il mistico protestante tedesco, Joseph Glanvil, il cappellano del Re Carlo II d’Inghilterra, il reverendo William Law, William R. Alger e molti ecclesiastici moderni, Cattolici e Protestanti, hanno appoggiato il concetto di reincarnazione sia sul piano logico che su altri piani. Henry More (1614-1687), il noto pastore della Chiesa d’Inghilterra e celebre neoplatonico di Cambridge, scrisse nel suo lungo saggio "L’Immortalità dell’Anima" uno studio considerevole e completo su questo tema, con risposte convincenti alle critiche sulla pre-esistenza.

Come disse More nel suo saggio sopra citato, "non c’è mai stato alcun filosofo che abbia parlato di un’anima spirituale ed immortale, che non ne sostenesse anche la pre-esistenza".

L’opposizione generale dei teologi nell’ultimo secolo sta venendo meno, dal momento che i loro successori hanno assunto un atteggiamento più aperto al riguardo. Sacerdoti di confessioni diverse stanno cominciando ad avallare i vecchi insegnamenti riguardo alla pre-esistenza dell’anima, la sua trasmigrazione in generale e la reincarnazione in particolare. Se ne sta parlando in modo più ampio di quanto non sia stato fatto per secoli, e lo scherno iniziale, basato sul fraintendimento della trasmigrazione, ha lasciato il posto ad un’indagine più seria.

Una delle tesi più comuni contro l’idea della reincarnazione è che non ricordiamo le nostre esistenze passate. Ma c’è una memoria diversa da quella cerebrale. Certe abilità o la capacità di fare o di capire certune tematiche o attività spesso evidenti nella prima infanzia, sicuramente indicano una reminiscenza di familiarità passate. Importa qualche cosa che nome avesse un certo personaggio se la caratteristica espressa attraverso quella vita continua nella presente, modificata secondo il genere e l’intensità del precedente periodo di auto-espressione? Spesso consideriamo la vita e la morte come degli opposti; in realtà la vita è un continuum con nascita e morte a fare da vie di accesso dentro e fuori alla fase terrena. Nascita, morte e rinascita – il ciclo si compie e completa se stesso continuamente finché non ci liberiamo di tutte le scorie della nostra natura per divenire il puro oro dello spirito.

Traduzione di Patrizia Calvi e Roberta Girardi.

Condensato da "Sunrise" e tratto dal Theosophical Digest, 2nd Quarter 2005.
[align=right]

Fonte: http://www.rosacroceoggi.org/pagine.eso ... stiani.htm[/align]



_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 11:03 
Gesù insegnava la Legge della Reincarnazione


".... Anche nei Vangeli i riferimenti alla preesistenza dell’anima e alla possibilità che questa ha di reincarnarsi portandosi dietro colpe e meriti, restano ancora molti. I discepoli di Gesù, sembravano a conoscenza della metampsicosi*, teoria secondo la quale le anime sono soggette a successive reincarnazioni. Un primo riferimento lo si ritrova in Matteo, 14, 1-2, in riferimento a Giovanni Battista, decapitato da Erode. Erode stesso sentendo la fama di Gesù divenire sempre più grande, dichiarò ai suoi servitori: “Costui è Giovanni Battista; egli è resuscitato dai morti”, e perciò agiscono in lui le potenze miracolose”.

* Dal greco Metempsýchõsis, passaggio delle anime.

E poi nel verso 16, 13, sempre in Matteo si trova scritto: Gesù venuto nelle parti di Cesarea, domandò ai suoi discepoli: “Che dice la gente che sia il Figliuol dell’uomo?” - Ed essi risposero: Gli uni dicono Giovanni Battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti.”

Nicodemo e la Reincarnazione

Vi era tra i Farisei un uomo chiamato Nicodemo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù di notte e gli disse: “Rabbì**, noi sappiamo che tu sei venuto da Dio, come Salvatore, perché nessuno può compiere i prodigi che fai tu, se Dio non è con lui” - Gesù gli rispose:

“In verità, in verità ti assicuro che se uno non nascerà di nuovo, non può vedere il regno di Dio.”

** In ebraico significa Maestro.

Nicodemo gli chiese: “Come può un uomo rinascere quand’è vecchio? Può forse rientrare nel seno della madre per essere rigenerato?”.
Gesù rispose: “In verità, in verità ti dico: chi non rinascerà per acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è generato dalla carne, è carne; e quel che nasce dallo Spirito è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: bisogna che voi siate generati di nuovo. Il vento spira dove vuole e ne senti la voce; ma non sai né donde venga, né dove vada; così è di ognuno che è nato dallo Spirito.
“Ma com’è possibile tutto questo?”- chiese Nicodemo. Gesù gli rispose: “Nicodemo, tu sei Dottore in Israele e non lo sai? In verità, in verità ti dico: noi parliamo di quel che conosciamo, e attestiamo quello che abbiamo visto; ma voi non accettate la nostra testimonianza. Se voi non credete quando io vi ho parlato di cose terrene, come crederete se vi parlerò di cose celesti?”
Giovanni, Cap. versetti da 1 a 12.

Il cieco guarito da Cristo Gesù
Innumerevoli libri sono stati scritti a riguardo della reincarnazione, ma quello che si è più trascurato è la Sacra Bibbia. Alcune persone sfogliano questo testo e lo interpretano in accordo con ciò che già essi credono e attendono in una sorta d’assoluta presunzione spirituale e fermano la loro attenzione sulla pagina in cui vi è il messaggio in cui accadono per loro tutte cose buone. Queste persone, che vivono nella più profonda illusione (Maya) credono, che la loro responsabilità finisca con la loro scoperta della “verità”; provate a dire loro qualcosa circa la Reincarnazione e vi accorgete che sarà una lotta senza quartiere.
Si dovrebbe dare una sguardo al capitolo nove del Vangelo di Giovanni, 9, 1-2, poiché qui vi è un importante esempio della conoscenza che Gesù ed i suoi Discepoli avevano circa la reincarnazione. Gesù ed i suoi Discepoli camminando incontrarono un uomo che era cieco dalla nascita. Essi chiesero a Gesù: “Salvatore, chi ha peccato, quest’uomo o i suoi genitori perché lui sia nato cieco?”. Gesù non rimproverò i suoi Discepoli per avergli fatto quella domanda, Egli rispose:

“Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così affinché le opere di Dio siano manifestate in lui.”

I discepoli sapevano, che l’uomo era nato cieco ed erano perplessi circa la causa: “Chi aveva peccato, questo uomo o i suoi genitori? Ora come poteva essere possibile che l’uomo avesse peccato se non avesse vissuto prima?

Naturalmente nessun individuo può peccare prima della sua nascita a meno che non si dia per scontata la sua preesistenza dell’anima e una colpa derivante da una precedente incarnazione. Il cristianesimo dunque è stato da sempre intriso di riferimenti più o meno espliciti alla reincarnazione e ancora oggi, anno 2006, la Chiesa Cattolica non si e mai espressa ufficialmente con la condanna ad essa.

Facciamo una lunga serie di respirazioni e andiamo avanti con Spirito sereno e cerchiamo di comprendere più a fondo l’insegnamento di Gesù a riguardo la guarigione del cieco.

Il “Buongiorno” speciale di Cristo Gesù e la guarigione del cieco
Ecco che, un’altra volta dal nulla, mi venne in soccorso Gesù: “Francesco, devi comprendere il cuore dell’immortale guarigione del cieco, in lei si fondono la legge del Karma e della Reincarnazione. Sappi che la Reincarnazione è un processo, il Karma è la legge di cui si serve. Karma significa equilibrio. E’ la legge di causa ed effetto che stabilisce una serie di condizioni; essendo presente una condizione specifica (causa), una rigorosa serie di condizioni stabilite seguirà invariabilmente (Effetto). Il processo di Reincarnazione unito alla legge del Karma crea il sistema della responsabilità che ciascuna Anima ha mentre passa attraverso i milioni di cicli (e sotto cicli) della sua evoluzione spirituale.
Francesco, figlio mio, ascolta questo profondo e antichissimo proverbio africano: “Tu puoi alzarti presto di mattino, ma il tuo destino* è in piedi prima di te!”

* In Oriente è conosciuto con il nome di karma.

Ascoltai con profonda attenzione l’insegnamento del Salvatore Gesù, Lui era davanti a me in totale silenzio a tracciare con il suo dito indice simboli davanti a me. D’incanto i suoi verdissimi occhi mi penetrarono a tal punto che sentii una corrente d’Amore che circolava nella mia totale essenza energetica. La sua voce, quella soave e dolcissima voce, prese piena padronanza del mondo che ci circondava: “Francesco, figlio mio, prima di andare avanti devi comprendere, che la malattia è una prigione nella quale l’uomo deve restare fino a che i suoi debiti saranno pagati se non che un Maestro Spirituale lo liberi dalla nebbia, affinché possa pagare i propri debiti”.

In quel preciso momento i suoi occhi mi penetrarono trasmettendomi nel più profondo del silenzio della mia anima l’eterno messaggio: “Francesco, tu lo puoi fare”
La sua voce riprese padronanza del mondo intorno a noi: “Adesso ti spiego la guarigione di colui che è nato cieco.”
D’incanto, dopo un movimento circolare delle mani del Salvatore, apparve la figura di una persona che chiedeva l’elemosina con un bastone in mano. La voce di Gesù riprese con più carica che mai: “Guarda quest’uomo! Una volta in un’altra vita egli era un uomo crudele, e in modo cattivo accecò gli occhi di un uomo suo simile. I suoi genitori a sua volta negarono l’aiuto ad un cieco bisognoso e lo scacciarono dalla loro porta”.

Ognuno si carichi il suo peso o croce
Vidi Gesù riprendere a fare quello che era il suo più gran divertimento cioè è quello di tracciare simboli nel terreno e capì, che mi stava dando la possibilità di fargli qualche domanda. Presi il coraggio e gli dissi:

Gesù, nella guarigione spirituale saldiamo i debiti degli uomini quando per mezzo del verbo li guariamo e scacciamo gli spiriti impuri o li liberiamo da ogni tipo di dolorosa forma?
Immediata fu la risposta del Salvatore Gesù e con paterno sorriso la sua voce entrò in ogni mia cellula: “No Francesco, non possiamo pagare i debiti d’alcun uomo, ma per mezzo del Verbo possiamo liberare uno spirito dai suoi mali e pene, e renderlo libero, affinché egli possa pagare i propri debiti, donando la sua vita in volontario sacrificio per gli uomini, o per altre cose viventi”.

Assumendomi la piena responsabilità di quel che scrivo, posso affermare con assoluta convinzione che Gesù, ha insegnato la dottrina della reincarnazione a me nelle vesti di Daniele e a suoi discepoli. Io credo che non insegnò loro solo verbalmente, ma li condusse “sulla montagna”, termine mistico che indica un luogo d’Iniziazione superiore. Vorrei mettere a risalto Giovanni Battista, il personaggio che Gesù ha sempre portato come esempio della reincarnazione. In termini inequivocabili, aveva già detto, parlando di Giovanni Battista: “Questi è Elia che doveva venire”.
Egli ripete tutto questo durante la scena della Trasfigurazione dicendo: “ Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto, ma hanno fatto contro di lui quanto vollero.” - Essi capirono che Egli parlava di Giovanni Battista.
Matteo, XVII, 12-13.

In questa occasione, come pure quando la dottrina della Reincarnazione fu discussa fra Lui e i Suoi discepoli, gli affermarono che qualcuno pensava essere Egli Elia mentre altri lo credevano uno dei profeti rinati. Egli ordinò loro di “Non dirlo a nessuno”
Ciò doveva costituire 2.006 anni fa, un insegnamento esoterico noto solamente a pochi Iniziati che si erano resi degni di ricevere tale conoscenza elevandosi fino allo stadio di sviluppo in cui questa verità sarà nuovamente conosciuta dall’uomo. E’ certo che Gesù insegnò la dottrina della Reincarnazione e la legge del Karma, non è forse dimostrato in alcun luogo così chiaramente come nel caso del cieco nato quando i discepoli Gli domandarono: “Chi ha peccato, quest’uomo o i suoi genitori, perché nascesse cieco?”

Se Gesù non avesse insegnato la Legge del Karma e quella di Conseguenza, cioè della Reincarnazione, la naturale risposta sarebbe stata: “Insensati! Come poteva un uomo peccare prima di nascere, e procurarsi la cecità come risultato?.”
Ma Gesù non risponde in tal modo. Non si sorprende della domanda, né la considera come priva di senso, dimostrando così che essa era perfettamente in armonia coi Suoi insegnamenti. Egli spiega: “Né quest’uomo ha peccato, ne hanno peccato i suoi genitori; ma affinché le opere di Dio si manifestassero in lui.”

Nelle “Confessioni” S.Agostino esclama: Il concetto che abbiamo toccato lo ritroviamo anche negli scritti di S. Agostino: “ Signore, quando ho io peccato? Forse quando ero nell’utero di mia madre o prima che io fossi? La mia infanzia seguì ad altra età già morta? Oppure prima ancora? Ho peccato io o i miei genitori?”

Possiamo quindi accettare quanto afferma Ruffino in una lettera diretta a S. Agostino: “questa credenza era comune tra i primi Padri (Papi) della Chiesa” Tanto che ancora nel V° secolo il Vescovo Nemesio d’Emesa nella sua opera filosofica, tuttora apprezzata per la precisione dei concetti, intitolata “De Natura hominun” afferma “Tutti i greci credono che l’anima sia immortale e ritengono che questa passi da un corpo all’altro.”
La credenza nella Reincarnazione o metempsicosi era generale fino alla chiusura dell’Accademia Platonica d’Atene e la condanna delle dottrine del Padre della Chiesa Origene sulla preesistenza delle anime deliberata dal V Concilio ecumenico (II concilio di Costantinopoli) nel 533 d.C. e in altre parole tre secoli dopo la morte d’Origene.

S. Girolamo, che attinse molto dalle opere d’Origene e poi l’avversò, in una lettera a Demetriade dice: “La dottrina della trasmigrazione (reincarnazione) era insegnata segretamente ai pochi, fin dai tempi antichi, come una verità tradizionale che non si doveva divulgare”.
[align=right]
Fonte: http://www.mikadofrancesco.it/3%20gesu% ... azione.htm[/align]



_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 11:05 
Ottimo! Grazie mille hynek! [:)]


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 11:08 
REINCARNAZIONE
di bardesane

Per comprendere il concetto di reincarnazione, bisogna prima definire il concetto di Karma. Il Karma è il principio secondo il quale ogni azione del corpo, della parola e della mente provoca una reazione di causa-effetto che vincola tutti gli esseri viventi al ciclo delle rinascite (Samsara).
Ogni azione virtuosa volontaria provoca benefici nella vita successiva. Ogni azione non virtuosa volontaria genera malessere e disagi nella vita successiva.
Il karma ha dunque sempre una azione negativa, perchè provoca la nascita di un nuovo essere vivente, ma i suoi effetti possono essere molto diversi: la rinascita può avvenire in un corpo di animale, di essere umano, ma può anche avvenire in uno dei tanti piani dell'esistenza superiori all'uomo. Ciò dipende da quanto rettamente si è agito durante la vita.
Le varie dottrine e filosofie che credono nella reincarnazione hanno visioni molto diverse di questo fenomeno.
Sia per l'Induismo che per il Buddismo esiste una via per sfuggire al ciclo delle rinascite.
Nell'Induismo tale via conduce alla Liberazione (Moksha), cioè alla rottura di ogni vincolo con lo spazio ed il tempo ed alla presa di coscenza dell'identità dell'anima individuale (Atman) con il Divino Assoluto (Brahman).
Per giungere alla Liberazione vi sono, nell'induismo, quattro vie: il Karma-Yoga che è la via dell'azione, il Bhakti-Yoga che è la via che usa come supporto temporaneo la credenza in un Dio personale, l'Jnana-Yoga che è la via della conoscenza ed infine il Raja-Yoga che è la via del controllo della mente.
Per il Buddismo, che invece parte dall'assioma "non esiste Dio - non esiste l'Anima", non vi è nulla che si trasferisce da un individuo all'altro, ma il Karma è solo causa della nascita di un altro essere vivente.
Nel Buddismo l'individuo si libera del ciclo delle rinascite raggiungendo l'Illuminazione mediante il nobile ottuplice sentiero: retta visione - retta intenzione - retta parola - retta azione - retta sussistenza - retto sforzo - retta presenza mentale - retta concentrazione.


Nell'antica Grecia i Pitagorici sostenevano la teoria della reicarnazione, chiamata metempsicosi. Probabilmente questa scuola derivò la teoria dai culti orfici dell'antica Grecia a loro volta influenzati dalle filosofie orientali. L'uomo secondo Pitagora è precipitato sulla terra a causa di una colpa originaria, per via della quale è costretto a trasmigrare da un corpo a un altro, non solo di umani ma anche di piante e animali. Per liberarsi da questa catena di morti e rinascite occorre ritornare allo stadio di purezza originaria dedicandosi alla contemplazione disinteressata della verità, praticando dei rituali esoterici di iniziazione e di catarsi, di purificazione. I pitagorici ritenevano che la vita del matematico fosse quella che più si avvicinasse alla condizione libera e divina in cui l'anima si trovava prima della sua caduta.
Anche Empedocle era un sostenitore della teoria della metempsicosi.
Lo stesso Platone, con la sua teoria della reminiscenza ammetteva la metempsicosi. Non si può non osservare quanto il sistema filosofico Platonico sia vicino alla filosofia induista. Egli asseriva che, a causa della "concupiscenza", cioè all'attaccamento alla illusorietà del mondo sensibile, l'anima è soggetta a reincarnarsi.
E così anche Filone di Alessandria, Plotino, Giamblico e Proclo asserivano che l'anima si reincarnava e si poteva liberare dal ciclo delle rinascite solo con un processo di ascesi.


Anche nel Cristianesimo vi sono accenni alla reincarnazione:
San Girolamo (400 d.c.), che soggiornò a lungo in Terrasanta ed in Egitto, dice: "Non conviene si parli troppo delle rinascite, perché le masse non sono in grado di comprendere."
San Giustino (150 d.c.) dice: "L'anima abita più di una volta in corpi umani, ma se si sono rese indegne di vedere Dio in seguito alle loro azioni durante incarnazioni terrestri, riprendono corpo in animali inferiori."
Sant'Agostino (380 d.c.) dice: "La mia infanzia ha forse seguito un'altra mia età, morta prima di essa? Forse quella che ho vissuto nel ventre di mia madre? E ancora, prima di quella vita, o Dio della mia gioia, io esistevo già in qualche altro luogo o altro corpo?."
La Chiesa Cattolica rigettò definitivamente la reincarnazione solo nel Concilio indetto dall'imperatore Giustiniano nel 553 d.C. Si noti che il Papa Virgilio, pur trovandosi a Costantopoli, si rifiutò di partecipare a quel Concilio.


Quasi tutte le sette che sorsero dopo la predicazione del Cristo credevano nella reincarnazione. Inoltre tutte le sette gnostiche ritenevano che il profeta Elia si fosse reincarnato in Giovanni Battista. Esse traevano questo convincimento sopratutto da questo versetto del Vangelo di Matteo:
"Se volete accogliere Giovanni Battista, egli è l’Elia al quale mi riferivo allorché dissi che sarebbe venuto", ma anche da altri passi delle decine di Vangeli che furono scritti nei primi due secoli dopo Cristo.


Non sono rari i casi di persone che, in regressione ipnotica, descrivono luoghi ed avvenimenti a loro sconosciuti. In qualche caso hanno anche parlato in lingue sconosciute. Queste potrebbero essere prove della reincarnazione come anche le esperienze di Déjà vu, cioè la sensazione di aver vissuto precedentemente un avvenimento o una situazione che si sta verificando.
Anche il Buddha, un attimo prima dell'Illuminazione, ebbe la visione di tutte le sue vite precedenti.


Questa è la famosa esclamazione del principe Siddharta quando nelle località Bodh Gaia, ora dichiarata dall'UNESCO "patrimonio dell'umanità", sotto l'albero di Bodhi, raggiunse l'lluminazione e divenne un Buddha:

" Ho corso lungo innumerevoli esistenze,

" Sperimentando la vita quale dolore che si rinnova,

" Alla ricerca di chi ha costruito la casa, senza trovarlo.

" O artefice! Ora ti ho scoperto,

" Non costruirai piu' una nuova casa!

" Sono infrante le tue travi, quella di colmo e' crollata:

" Liberata dal ciclo degli impulsi indisciplinati,

" La mente ha finalmente estinto ogni attaccamento.


[align=right]

Fonte: http://scienza.beeplog.it/162882_520128.htm[/align]


Ultima modifica di Hynekeniano il 28/05/2011, 11:10, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 11:13 
Reincarnazione: Verità o illusione?
di Corrado Piancastelli

Mi sembra giusto, parlando di reincarnazione, far premettere, all’insegnamento del nostro Maestro, una brevissima storia dei termini del problema e non si può che partire da Origene, il quale rappresenta la frattura storica tra il passato e la storia teologica moderna, almeno per quanto riguarda la vita dell’Anima. Non a caso è rispetto ad Origene che la Chiesa cattolica, ad un certo momento, prende le distanze, sebbene la modalità con cui allora si svolsero i fatti è, per certi versi, ancora abbastanza oscura.

Origene è vissuto tra il 185 e il 254 d. C. Fu veramente così importante?
Ci dicono di lui che fu «il più eminente fra tutti i Padri della Chiesa, fatta forse unica eccezione di Agostino»: è una definizione dell’Enciclopedia Britannica. San Girolamo, poi, lo considerò il «massimo maestro della Chiesa, dopo gli Apostoli» e San Gregorio di Nissa lo chiamò «principe della scienza cristiana nel terzo secolo».
Con questi tre pareri autorevoli viene dunque sancita - senza ulteriori esercizi storiografici da parte nostra - l’autorità e l’importanza di Origene. Andiamo a verificare allora che cosa egli scrisse nel Contra Celsum per scatenare le ire e gli anatemi del V Concilio Ecumenico del 553, dalla cui epoca in poi la dottrina della reincarnazione fu poi negata dalla Chiesa stessa: "Non è forse più conforme a ragione che ogni anima, per certe misteriose ragioni (parlo qui secondo l’opinione di Pitagora, di Platone e di Empedocle, che Celso di frequente nomina), venga introdotta in un corpo, e ivi introdotta secondo i suoi meriti e le sue precedenti azioni?..
Non è forse razionale che le anime siano introdotte in corpi conformemente ai loro meriti e alle loro precedenti imprese, e che coloro che abbiano usato il corpo per compiere il massimo del bene abbiano diritto a corpi dotati di qualità superiori al corpo di altri?..
L’anima, la quale è per sua natura immateriale e invisibile, non ha esistenza in un luogo materiale, a meno che non possieda un corpo adeguato alla natura di quel luogo; e a un certo momento depone un corpo fino ad allora necessario, ma non più adatto alla sua mutata condizione, e lo scambia con un secondo corpo».
In De principiis, Origene è ancora più esplicito, qualora ve ne fosse stato bisogno:
"L’anima - scrive- non ha né principio né fine... Ogni anima... entra in questo mondo fortificata dalle vittorie oppure indebolita dai difetti della sua vita precedente. Il suo posto in questo mondo, quasi dimora destinata all’onore o al disonore, è determinato dai suoi precedenti meriti o demeriti. Il suo operato in questo mondo determina il posto che essa avrà nel mondo successivo...".
Centinaia potrebbero essere i sostegni ad Origene, dai primi padri della Chiesa ai contemporanei. Per tutti basta citare Sant’Agostino (354-430), uno dei più grandi padri della Chiesa, i cui due scritti, che ora rileggeremo, mi hanno profondamente turbato poiché dimostrano come il problema della rinascita sia stato vissuto da questo grande mistico cattolico.
Il primo passo è nel Contra Academicos: «Il messaggio di Platone, il più puro, il più luminoso di tutta la filosofia, ha finalmente dissipato le tenebre dell’errore e ora traspare soprattutto attraverso Plotino, platonico così simile al suo maestro che crederesti abbiano l’uno insieme all’altro, o meglio (dato che un così lungo periodo di tempo li separa) che Platone sia rinato nella persona di Plotino».
Nelle celebri «Confessioni» Sant’Agostino è addirittura drammatico: «Dimmi, Signore... dimmi se la mia infanzia successe ad altra mia età morta prima di essa? Forse era quella l’età che io trascorsi nel grembo di mia madre... e prima ancora di quella vita, o Dio, mia gioia, fui io, forse, in qualche luogo, o in qualche corpo? Non ho nessuno che possa narrarmi di questo, né padre né madre né esperienza d’altri né la mia memoria».

Il 5 maggio si aprì a Costantinopoli il V Concilio Ecumenico (il II di Costantinopoli riferito all’epoca); ma esistono divergenze fra gli storici se veramente nel corso del Concilio vi fu anatema contro Origene e la dottrina della reincarnazione. È comunque certo che Papa Vigilio, nonostante si trovasse a Costantinopoli, rifiutò di partecipare al Concilio, ma per motivi diversi, forse per un conflitto di potere con l’imperatore bizantino Giustiniano il quale aveva dichiarato guerra ad Origene ed ai suoi seguaci. Comunque senza entrare in una discussione specialistica che ancora divide gli storici, è certo che, nel Concilio, furono sottoscritti quindici anatemi proposti da Giustiniano contro Origene; ma non esistono documenti probanti. Sembra, infatti, che gli anatemi fossero sottoscritti in una sessione extraconciliare dai vescovi presenti. Ne deriverebbe, ma è solo una interpretazione, che una sentenza extraconciliare, scambiata erroneamente per un decreto emanato da un concilio ecumenico, abbia determinato l’errore di escludere dalla dottrina cristiana la teoria della reincarnazione e quella della preesistenza dell’anima. Come si vedrà più avanti i due principi sono fra loro strettamente correlati. Per la Chiesa cristiana, infatti, l’anima non preesisterebbe al corpo e quindi cadrebbe di conseguenza, la stessa possibilità della reincarnazione. Vista la premessa, su cosa si fonderebbe, allora, la sopravvivenza? Sembra che per certi teologi i principi storici prevalgono su quelli di infinito e di eternità e che debba essere difesa più la genesi storica che la logica e debba prevalere il dogma sulla ragione.
Ma completiamo la rapida carrellata storica ed entriamo nel cuore dell’islamismo.
Maometto dice nel "Il Corano": «Dio genera gli esseri e torna inviarli nuovamente più e più volte, fino a quando non risalgano a Lui.»
Concetti consimili li troviamo nel Buddhismo tibetano, nell’induismo dell’India e quindi nelle scuole dello yoga, nel Buddhismo giapponese, nella dottrina cinese di Lao Tzu nello Zoroastrismo, nel Libro dei Morti egiziano, nel Giudaismo dell’antico testamento.
A proposito di quest’ultimo scrisse Geremia (1, 5) «Allora mi giunse la parola del Signore e diceva: -Prima che ti formassi nell’utero, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal grembo, ti ho santificato; ti ho stabilito profeta delle nazioni.»
E nell’Ecclesiaste (1,9-11): «Ciò che fu è ciò che sarà... ( non esiste nulla di nuovo sotto il sole. Esiste dunque qualcosa di cui si possa dire: Guarda, questo è nuovo? E’ già esistito, nei secoli che furono prima di noi. Non v’è ricordo di cose trascorse.»
Le due citazioni ci confermano, ove ve ne fosse bisogno, che anche nel Vecchio Testamento si credeva che l’Anima già preesistesse al corpo e d’altra parte la sola ragione ce lo conferma: perché mai, sopravvivendo dopo, non dovrebbe essere vissuta prima?
L’accettazione della reincarnazione è molto più diffusa di quanto supponga la nostra cultura occidentale, abituata ad ascoltare il solo messaggio cattolico e quindi rinunciataria, per formazione ideologica, a qualsiasi atteggiamento critico nei confronti delle materie di fede.
Nella reincarnazione credevano gli Esseni e i Farisei, gli Ebrei rabbini fondatori della Cabbala, i drusi della Siria, parte della Massoneria, i teosofi.
Frazer, in quel singolare e splendido libro «Il ramo d’oro» cita centinaia di gruppi che hanno creduto nella reincarnazione o comunque in una qualche forma di rinascita, tanto che Carl Jung fu costretto ad ammettere che forse si tratta di un’idea innata non derivata: forse, dice Jung, la reincarnazione ha qualcosa da vedere con gli archetipi dell’inconscio collettivo?
Certo la lista riportata da Frazer è imponente. Vengono elencate le tribù del Nord America, del Canada, dell’ America Centrale e Meridionale e quindi gli esquimesi, i maya, i peruviani, gli indiani; nell’Europa i finni, i lapponi, i danesi, i norvegesi, gli islandesi, i primi sassoni, i celti della Gallia, del Galles, dell’Inghilterra e dell’Irlanda, gli antichi prussiani, i primi teutoni, i lituani, i lettoni, parte dei russi, nel Medio Oriente i Caraiti di Babilonia, i bari del Nilo bianco, gli indiani del Bengala e dell’India orientale, gli indocinesi, i birmani, i semang della penisola del Malacca, praticamente tutta l’Africa orientale e occidentale, i negri della Costa d’Oro, del Kenia, del Sud Africa, gli abitanti di Okinawa, gli indonesiani, i papua della Nuova Guineas, del Borneo, dell’Australia e delle isole adiacenti. Chi altro citare? La Grecia antica, da Orfeo a Pitagora, da Giamblico a Eraclito, Pindaro, Anassagora, Empedocle, Platone, Aristotele, Plutarco, Plotino, Porfirio, Proclo, i romani come Giulio Cesare, Cicerone, Ovidio, Virgilio, Lucano, Apuleio, Luciano, Sallustio, Macrobio?
Le opinioni di costoro riguardano anche l’altro problema dell’esistenza dell’Anima prima della nascita, sicché troviamo spesso i due aspetti come facce della stessa medaglia.
Dobbiamo ancora ricordare Dante, Michelangelo, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Giuseppe Mazzini. Scrisse Giordano Bruno: «Cattolicamente parlando io credo che le anime non passino da un corpo all’altro, ma vadano o in paradiso o in purgatorio o in inferno. Ragionando però col lume naturale e parlando da filosofo, ho considerato che l’anima non può sussistere senza il corpo eppure non è un corpo; quindi può alla stessa guisa passare da un corpo all’altro. Il che se non è vero, par almeno verisimile l’opinione di Pitagora...»
Per quanto riguarda il cristianesimo voglio ricordare che già gli antichi ebrei vivevano nella speranza che si reincarnassero i loro grandi profeti. Secondo questa teoria Mosè era Abele re incarnato e il Messia avrebbe dovuto essere la reincarnazione di Adamo stesso già rinato una seconda volta come David. Malachia (Antico Testamento 4,5) aveva infatti profetato: «Ecco, io vi manderò Elia il profeta, prima che venga il giorno di Jahve, quello grande e terribile.»
Secondo questa tradizione Elia era già apparso fra i giudei. Nel Nuovo testamento questo accadimento viene collegato al vecchio Testamento per ben tre volte.
È sempre l’apostolo Matteo a riferirlo.
La prima volta (Matteo, 16,13-14): «Arrivato poi Gesù nella zona di Cesare di Filippo, interrogò i suoi discepoli: Chi dice la gente che sia, il Figlio dell’uomo? Quelli risposero: Alcuni dicono ch’è Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti.»
La seconda (17,9-13): «I discepoli gli domandarono: Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia? Egli rispose loro: -Si, Elia deve in verità venire per primo a rimettere tutto in ordine. Però io dico a voi che Elia è già venuto e non lo hanno riconosciuto, ma lo hanno trattato come è loro piaciuto; così anche il Figlio dell’uomo dovrà molto soffrire per causa loro.- Allora i discepoli capirono che aveva loro parlato di Giovanni il Battista (a quell’epoca già decapitato per ordine di Erode).»
E la terza volta (Matteo, Il,11-15 e in Marco. 9,13): «Fra i nati di donna - dice Gesù - non è apparso uno più grande di Giovanni il Battista... Fino a Giovanni, infatti, hanno profetato tutti i Profeti e la Legge. E, se volete capire, è lui Elia che deve venire. Chi ha orecchie da intendere, intenda.»
C’è poi la questione del nato cieco e della domanda a Gesù: «Chi commise questo peccato, quest’uomo o i suoi genitori?» Si ritiene, generalmente, che essendo la reincarnazione una credenza comune a quei tempi, se si fosse trattato di una falsa verità, Gesù sentendosi chiedere del nato cieco, sicuramente avrebbe colto l’occasione per smentire la reincarnazione. Smentita che non ci fu, anzi l’episodio di Elia conferma che Gesù l’ammetteva e che deliberatamente non abbia voluto ufficializzare questa verità.
Le testimonianze successive sono poi continue e variamente articolate e sono rappresentate dai nomi più autorevoli ed insigni della cultura. Posso citare solo qualche nome come Salvator Dalì che credeva di essere stato San Giovanni della Croce, Bacon, Henry Moore, David Hume, Thomas Taylor, Lowes Dickinson, Aldous Huxley, Shakesperare,John Milton, Shelley, Walter Scott, Dickens, Eliot, Oscar Wilde, Bernard Shaw, Conan Doyle, Kipling, Goethe, Schiller, Fichte, Hegel, Novalis, Schopenhauer, Heine, Wagner, Mahler, Albert Schweitzer, Voltaire, Honoré de Balzac, Victor Hugo, George Sand, Henri Bergson, Flaubert, Soeren Kierkegaard, Franklin. Quest’ultimo sulla sua futura tomba egli stesso, a 22 anni, e ancora operaio tipografo, si scrisse quello che fu poi definito il più celebre epitaffio d’America: - Giace qui il corpo di B. Franklin, tipografo, come la copertina di un vecchio libro, con tutte le pagine strappate e spoglio delle lettere dorate dei suoi titoli, cibo per i vermi, ma l’opera non andrà perduta, poiché, come egli ha creduto, essa tornerà. ad apparire in edizione nuova e più elegante rivista e corretta dall’autore.-

La lista dei reincarnazionisti può ancora continuare con Edgar Allan Poe, Mark Twain, Jack London, William Faulkner, Henry Ford, Edison, Lodge, Flammarion, William James, il trasvolatore Lindberg e sicuramente dovettero credervi, anche se esplicitamente non si espressero ma lo si ricava dai loro scritti, scienziati come Charles Darwin, Einstein, Alexis Carrel, Max Planc, Erwin Schrodinger (fisico, Premio Nobel 1933); ma qui facciamo veramente punto, poiché il fine che ci stiamo proponendo non é una passerella storica anche perché in molti casi questi studiosi non contribuiscono al problema con prove, ma solo con opinioni.
Tuttavia siamo indotti a pensare che se un gran numero di persone qualificate ammette la probabile esistenza di qualcosa, ciò ha pure un senso se la vita complessiva degli uomini e le culture e i pensieri prodotti hanno anche un valore testimoniale della vita e del pensiero intelligente.
Intendo cioè dire, ma anche questa è solo una traccia di impostazione del problema, che esiste una verità statistica espressa dall’intelligenza dell’uomo anche fuori della logica sperimentale delle scienze e che in questa accezione lo stesso pensiero ricorrente, in quanto prova testimoniale dello sviluppo intellettuale ha un senso scientifico. Ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo lontano e questa proposta metodologica andrebbe suffragata molto più ampiamente.

Perché tanto accanimento, da parte della Chiesa cattolica, contro la reincarnazione?

[align=right]
Fonte: http://www.centroitalianoparapsicologia ... rticolo=72[/align]



_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 12:07 
Dalla Società Teosofica un interessante articolo di Silvano Demarchi

Sulla reincarnazione

http://www.teosofica.org/bin/Sulla_rein ... ne.pdf.pdf



_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 12:20 
Reincarnazione

Si è scritto e detto molto sulla Reincarnazione, argomento affascinante che tratta della trasmigrazione delle anime, conosciuto come Palingenesi, Metempsicosi. Data la sua vastità esistono sul medesimo molte informazioni anche errate. Reincarnazione è una parola che per i Latini ha significato processo del divenire di nuovo nella carne e per i Greci ha voluto dire processo attraverso cui l'anima si trasforma dopo la morte di un nuovo corpo. E' usata dagli esoterici per indicare la discesa della monade dal regno spirituale verso il corpo fisico. Molte sono le dottrine esoteriche che insegnano come lo scopo della Reincarnazione sia l'emanazione e lo sviluppo della monade, mediante l'esperienza sulla terra. La dottrina della Reincarnazione insegna che l'anima prende nuovamente carne fino al raggiungimento dell'evoluzione spirituale necessaria, per godere dell'abbraccio Divino. Non manca di fornire soluzioni logiche ai vari perché della vita e spiega come sotto l'azione della legge karmica, ogni essere umano diviene fautore del proprio destino, nel senso che ricompensa o punisce se stesso. Reincarnazione NON è metempsicosi, quest'ultima afferma che le anime possono trasmigrare da un corpo all'altro, non escludendo quello animale, secondo la gravità delle colpe. Per la Reincarnazione invece l'anima, sia pure incolpata gravemente, tende sempre ad evolvere. La metempsicosi rappresenterebbe perciò un'involuzione. Fra le credenze Vediche esiste una dottrina che insegna la teoria della trasmigrazione delle anime, sostanzialmente diversa dalla Reincarnazione, secondo cui l'uomo è un essere in evoluzione che progredisce grazie a incarnazioni successive, in corpi sempre più perfetti.
Nell'antichità la Reincarnazione faceva da corredo alle religioni più importanti era sostenuta oltre che con la logica e la filosofia, con la saggezza delle sacre scritture. Trasmigrazione è inteso come processo del muovere attraverso. E' usato frequentemente, altri termini utilizzati sono Rinascita e Preesistenza questo però indica le vite anteriori. Il greco antico offre le sue espressioni nello specifico campo come Metempsicosi. Per gli antichi greci recitava così: processo attraverso cui l'anima si trasforma dopo la morte in nuovo corpo. Tra i termini collegati si trovano: metemsomatosi e palingenesi, sono antichissimi.

La reincarnazione nella cultura occidentale

Per quanto la Reincarnazione sia associata ai grandi pensatori orientali, anche l'Occidente vanta la sua lunga e importante storia nella propria cultura. La Reincarnazione faceva parte dei Misteri Eleusini, associati ai filosofi del XV secolo A.C. ad Eleusi piccola città a poche miglia da Atene. In Occidente le prime teorie sulla Reincarnazione risalgono al VI secolo A.C. Pitagora è legato alle prime idee di Reincarnazione; secondo Pindaro, Empedocle, Platone tale dottrina era quella più adatta al corso logico dell'anima. Anche Socrate fornisce le sue argomentazioni. Gli Studiosi raccolgono la versione del filosofo greco in dieci punti: Origine divina dell'anima; Caduta dell'anima; Durata di un ciclo di nascite; Discorso alle anime in attesa di reincarnarsi; Inevitabilità della metempsicosi; Possibilità di liberarsi dal ciclo dopo tre vite virtuose; Giudizio in un regno sotterraneo; Giudizio e condanna dei malvagi; Premiazione dei giusti; Ordine secolare delle vite umane.
Platone nelle sue idee riecheggia l'antico testo indiano Bhagavad-Gita ma il suo contributo ha mirato a dare una razionalità alle dottrine reincarnazioniste con lo scopo di rendere comprensibili ai contestatori tali verità. Aristotele, suo discepolo, non ha avuto considerazione della Reincarnazione e così pure gli Stoici e gli Epicurei; e la scienza col suo qui ed ora deve molto alla via facilitata da Aristotele. Col pensiero aristotelico i religiosi, pur di mantenere il proprio predominio sulle anime, compromisero le convinzioni più esoteriche. I cristiani di oggi non riconoscono la Reincarnazione, per quanto tale dottrina abbia avuto la sua centralità nella teologia cristiana più antica. L'Impero Romano ha vissuto un nuovo impulso della dottrina dopo Gesù; Plutarco trattò la trasmigrazione, come pure Porfirio, nel III secolo. E spesso si trova a citare i seguaci del Mitraismo, quale fonte di informazione sulla Reincarnazione, sicuramente diffusa tra le prime sette cristiane.

La Chiesa


La Reincarnazione fu insegnata dai primi Padri, in Origene si trova il grande sostenitore e divulgatore. La credenza fu abolita 5 secoli dopo Cristo, nel 553 dal II Concilio di Costantinopoli.
I nove anatemi pronunciati da Giustiniano contro Origene, riguardo all'apocatastasi, fu una conseguenza di manovre politiche. Papa Virgilio, presente a Costantinopoli, ostacolò il Concilio e non avallò gli anatemi.
Quando parliamo di Reincarnazione di vite precedenti e quelle che debbono essere vissute, si presume che l'uomo viva più volte, in realtà si tratta di una sola vita fatta di tanti giorni karmici. Dunque l'uomo vive una vita fatta di periodi, veglia, a cui si susseguono i periodi di sogni equivalenti alla vita tra ultima tomba e prossima culla, per approdare poi ad un sonno profondo che sarà consumato in un grande serbatoio dove le anime riposano, quindi il risveglio in una nuova giornata karmica.
L'ostilità della Chiesa è stata molto forte, quando la dottrina fu soppressa nel Sinodo della Chiesa d'Oriente di Costantinopoli, per sopperire alla lacuna formatasi con la condanna della Reincarnazione e per continuare a sostenere che l'uomo dispone di una sola vita, si dovettero creare nuovi articoli di Fede, ovvero i dogmi e da qui la necessità di introdurre il sacerdozio come mediatore di salvezza. La Chiesa ha avversato quanti si sono avvicinati a questa dottrina, Giordano Bruno, tra i più autorevoli filosofi del tempo, è stato arso vivo per la sua dichiarata fede nella reincarnazione. Herman Bauer in un'analisi approfondita di testi biblici, documenti sui Concili ed opere dei Padri della Chiesa, è giunto alla conclusione che la Reincarnazione è una dottrina del Cristianesimo, nei suoi primi secoli. La Reincarnazione è un processo naturale che mira a condurre l'individuo verso la consapevolezza di quel legame che lo unisce all'evoluzione.

La reincarnazione nelle cinque più importanti Religioni del mondo
La Reincarnazione recita una parte importante nelle cinque principali religioni del mondo: Induismo, Buddhismo, Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo.

Cristianesimo: Molti credenti rifiutano la Reincarnazione, perché ritengono non sia appoggiata dalla Bibbia. Nondimeno va ricordato che eminenti studiosi e autorità della Chiesa riconoscono che le prime comunità cristiane favorirono la dottrina della Rinascita, rispetto alla resurrezione e alle stesse finalità dell'Inferno e del Paradiso. Per Edgard Cayce, grande scrittore cristiano e uomo di fede, Gesù non ha mai screditato la Reincarnazione, egli stesso, secondo Cayce si sarebbe reincarnato tre volte prima di divenire Gesù di Nazaret.
Partendo dal presupposto che la Bibbia non insegna esplicitamente questa dottrina, bisogna anche notare che sono molti gli insegnamenti Giudaico-Cristiani che non sono contenuti in essa. Per esempio il Purgatorio è accettato da tutti i cattolici ma non è esplicitamente menzionato nel Testo Sacro. E non esistono affermazioni bibliche che sostengano il Limbo. Altro concetto diffuso e accettato dalla cristianità che non trova conferma nella Bibbia è quello di Trinità. Quindi non sussiste ragione, come sostiene il teologo cristiano Geddes Mac Gregor, che la dottrina della Reincarnazione non possa essere un caso analogo. Molti sono i non trascurabili elementi che si trovano nelle Sacre Scritture a suo favore e anche nella letteratura cristiana successiva.

Il Nuovo Testamento: Malachia nelle ultime righe del testo annuncia la venuta di Elia, prima dell'avvento del Cristo. Elia sarebbe tornato come Giovanni Battista e altri antichi profeti ebraici si sarebbero incarnati.
Gesù sostiene il principio della Rinascita identificando Elia in Giovanni. "E chi ha orecchie per intendere intenda!" (Matteo 17, 9-14; 11, 10-15).
In altra circostanza gli apostoli chiedono a Gesù: "Maestro chi ha peccato quest'uomo o i suoi genitori, perché lui sia nato cieco?" (Giovanni 9,1-3). E' una affermazione che merita la nostra riflessione, poiché se un uomo nascendo menomato avesse peccati da scontare, vorrebbe dire che ha già vissuto una precedente vita. Gesù non contestò la domanda, spiegò che la malattia era scritta nel destino di quest'uomo, predeterminata esattamente, come esattamente tutti i grandi avvenimenti della vita di un individuo sono scritti dai Maestri del Karma, prima della sua discesa sulla terra. Se la Reincarnazione fosse stata contraria agli insegnamenti biblici, Gesù lo avrebbe detto.

Nel Quinto Vangelo di Tommaso Didimo, nelle molte frasi di Gesù si legge: "Se scoprite il principio non dovrete preoccuparvi della fine, perché dove è la fine, là è il principio e chi conosce il principio conosce la fine e si libera dalle morti. Volete sapere in che modo un uomo si libera dalle morti? Divenendo consapevole di essere già esistito prima di ogni nascita."
Una sera Gesù guardando Tommaso disse: "Non ti lamentare se tutto ti va di traverso. In fondo queste prove che tu devi superare, le inventasti tu stesso. Quanti dal cielo si affacciano per vedere se cadi nelle trappole che tu stesso si sei preparato. Felice l'uomo che le supera, perché al di là egli trova la vita."

Negli scritti di S. Paolo si allude alla Rinascita. La Lettera ai Galati è un riferimento: "Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella carne, nella carne raccoglierà."

Sono molti i Padri della Chiesa che hanno appoggiato la Reincarnazione: Clemente di Alessandria (150-220 D.C.), Justin Matyr (100-165 D.C.), S. Gregorio di Nyssa (275-332 D.C.), Arnobius, S. Gerolamo (340-420 D.C). Lo stesso Agostino nelle sue Confessioni considera la Rinascita come possibile principio della Fede Cristiana. Il più esplicito fra i teologi cristiani fu Origene (185-254 D.C.), celebrato come il più grande maestro della Chiesa dopo gli Apostati, anche se la Chiesa Romana giunse a conclusioni ben differenti.

Nel segno della croce, si è abusato e si è seminata la morte, questo segno di salvezza è stato foriero di distruzione. La Chiesa firma la propria sopravvivenza soffocando ogni percorso di libera spiritualità, antecedente la sua nascita, trasformando la morte, momento di transizione, nella negazione della vita, rendendo così l'uomo schiavo delle paure.
La dottrina reincarnazionista, rimase nel movimento degli gnostici, corrente forte e diffusa del pensiero cristiano fino al V secolo. Gli Gnostici sono stati con gli Apostati, gli eredi dell'insegnamento esoterico del Cristo. Nella Pistis Sophia, opera attribuita a Valentino, maestro e poeta gnostico, si parla di Rinascita, quando si parla dei luoghi in cui soggiorna l'anima tra ultima tomba e prossima culla. Nel Medio Evo le storie mitologiche malviste dalla Chiesa come quella del Graal, si rifacevano alla Dottrina della Rinascita. Nel Rinascimento furono molte le scuole e gli ordini che ne promulgarono i principi: Templari, Frammassoni, Rosacruciani, Ermetici, Cabalisti, Alchimisti, Teosofi.
[align=right]

Fonte: http://www.libreriacristinapietrobelli. ... azione.php[/align]



_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1173
Iscritto il: 30/03/2011, 19:03
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/05/2011, 12:25 
IPNOSI REGRESSIVA

Perchè possa compiersi il percorso evolutivo verso la realizzazione delle nostre potenzialità, la Mente Inconscia deve avere la possibilità di rielaborare ed armonizzare il contenuto delle esperienze. A volte però le esperienze possono racchiudere violenze e conflitti di varia natura, e risultare quindi traumatiche.
Quando l'inconscio non può elaborare un vissuto perchè troppo doloroso lo rimuove dalla coscienza, in modo che smetta di creare turbamento, e lo sposta ad un livello più profondo dove può essere "dimenticato".

La nostra Mente Inconscia sta però costantemente lavorando per l'equilibrio migliore, e attraverso sintomi e disturbi ci segnala ciò che ha bisogno di essere curato e riequilibrato perchè noi possiamo continuare ad evolvere. Tutto ciò che viene relegato nell'inconscio perchè spaventoso, non permesso, negato diventa infatti la nostra parte ombra. Più l'ombra è grande più saremo preda delle emozioni "negative" e tenderemo a proiettare il nostro disagio all'esterno, su persone ed esperienze, che riterremo responsabili della nostra infelicità.

Con IPNOSI REGRESSIVA si intende l'utilizzo dell'ipnosi per attivare le capacità della mente di andare indietro in un tempo più o meno remoto, e lì favorire l'elaborazione e l'integrazione di quei vissuti dove si cela l'origine di problemi che si manifestano nel presente.

Ognuno di noi racchiude un insieme di capacità, talenti e doti peculiari che fanno di ogni individuo un essere assolutamente unico. E' quanto sta nell'ombra che va a nutrire sfiducia, senso di inadeguatezza, incapacità, paure...in altre parole quel sabotaggio costante che ci impedisce di sbocciare e di realizzare pienamente il fine unico ed irripetibile per il quale siamo venuti qui. Utilizzare le capacità della mente inconscia per accogliere ed integrare nella coscienza ciò che è inconscio, ci restituisce al presente e ci permette di non viverci come vittime del nostro destino, ma come persone sempre più libere e responsabili.

- A volte l'origine del trauma sembra risalire a un tempo più remoto di quello dell'attuale vita.
La prima regressione ipnotica a una vita precedente di cui esiste una documentazione avvenne in Germania nel 1862, ad opera del principe Galitzin. Egli stava sperimentando la regressione ipnotica su una povera donna, prostituta di basso rango e del tutto priva di istruzione. In trance essa indicò in un delitto compiuto nella sua precedente vita la causa delle sue attuali difficoltà, fornendo molti particolari delle persone coinvolte nel fatto e del luogo dove si era verificato. Si manifestò xenoglossia, un fenomeno che a volte si verifica nell'IPNOSI REGRESSIVA: in trance la donna si esprimeva correttamente in francese, lingua a lei totalmente ignota nell'esistenza attuale. A una successiva verifica la testimonianza di vecchi contadini del posto, che avevano appreso dai propri vecchi la storia in questione, confermò tutti i particolari emersi nella regressione.
Gli studi dello psichiatra inglese Ian Stevenson su bambini orientali (la cui cultura non nega la reincarnazione, e perciò meno repressi di noi a livello dell'inconscio collettivo) che ricordano le proprie vite precedenti, sono molto ricchi di dettagli e testimonianze circostanziate.

D'altronde il concetto di reincarnazione appartiene praticamente a tutte le culture del mondo; l'induismo, il buddismo, il taoismo, l'ebraismo ne parlano diffusamente nei loro libri sacri, e anche nel Corano se ne trovano riferimenti. Nell'antico Egitto lo studio della reincarnazione faceva parte dell'iniziazione ai grandi misteri. Per quanto riguarda l'occidente è interessante ricordare che il Cristianesimo delle origini considerava la reincarnazione un fatto del tutto naturale. Origene, Clemente d'Alessandria, Plotino, San Bonaventura, San Giustino, San Gregorio di Nissa, padri della Chiesa, credevano tutti alla reincarnazione. Secondo San Girolamo questa dottrina è stata insegnata per lungo tempo ai primi cristiani. Fu solo nel 553 nel V concilio che per volere dell'imperatore Giustiniano fu scagliato anatema contro una parte dell'insegnamento di Origene e furono depurati i Vangeli (che si sa sono stati manipolati più volte) dai riferimenti alla reincarnazione. Ne rimangono però dei passi che chiaramente si riferiscono al fenomeno: quando Gesù chiede alla gente chi crede che lui sia, gli rispondono "Tu sei Elia" e Gesù dice "Elia è già tornato e non l'hanno riconosciuto.(...) Allora i discepoli capirono che egli intendeva parlare di Giovanni il Battista. " Matteo 16,13-16; 17,10-13. Se ne parla anche nei Vangeli apocrifi, come in quello di Tommaso, e nei libri agnostici.

Dagli anni '60 del secolo scorso alcuni ipnotisti e psichiatri si sono misurati con l'IPNOSI REGRESSIVA, alcuni di loro hanno trovato vasta notorietà con le pubblicazioni di loro resoconti, come Helen Wambach, Bruce Goldberg, Brian Weiss, Raymond Moody jr.
A proposito del fenomeno della regressione alle vite passate ci sono sostenitori e oppositori. Per quest'ultimi la regressione alle “vite precedenti” non sarebbe altro che una sorta di messa in forma immaginativa, come una drammatizzazione di dinamiche relative ai problemi o conflitti attuali. Non si tratterebbe cioè di reali esperienze reincarnative bensì di proiezioni inconsce dei problemi attuali rappresentati simbolicamente utilizzando un'altra forma storica, che tuttavia faciliterebbe l'attenuazione o la scomparsa dei disturbi stessi.
Personalmente non penso sia importante "provare" la veridicità delle vite passate, nè che necessariamente la risoluzione dei problemi attuali debba avvalersi della terapia reincarnativa. Tuttavia nella mia esperienza di lavoro questa metodica si è mostrata in parecchi casi il decisivo strumento di sblocco da situazioni estremamente complesse. A mio avviso si tratta di essere pronti, e motivati da istanze più profonde di una mera curiosità mentale .

La nostra vita psichica è innegabilmente vastissima, si estende in tutte le direzioni molto al di là della nostra attuale capacità di comprensione e rappresenta un incredibile patrimonio di risorse. E' mia opinione che sia opportuno sempre utilizzare con rispetto e creatività ciò che l'inconscio fa emergere dal profondo: siano immagini simboliche o reali memorie di vite passate poco importa; è quanto l'inconscio ci offre in quel momento e se l'elaborazione di quanto si è palesato può condurci al ridimensionamento o al superamento della tematica limitante, è bene accoglierlo e utilizzarlo in ogni caso.
[align=right]
Fonte: http://www.fiumesilente.com/forums/pens ... siva100410[/align]



_________________
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/05/2011, 21:45 
Cita:
Sheenky ha scritto:

uhm...provo a lanciare un sassolino...
Non esiste solo la Terra nell'universo. E se come è probabile esistono altri pianeti abitabili, se la reincarnazione è reale, ci si potrebbe reincarnare anche in esseri viventi in altri pianeti. Quindi la matematica va a farsi benedire.


Esatto, e magari anche (ma non solo) in uomini non terrestri; in aggiunta a questo, tanto per rendere le cose ancora più complesse, c'è da dire che spesso e volentieri le diverse teorie relative alla reincarnazione o alla rinascita presuppongono una concezione della vita e del mondo non limitata al piano fisico, credendo quindi possibile una rinascita su svariati piani del reale; quindi anche sotto questo aspetto una confutazione basata su semplici conti è semplicemente impossibile, a meno di negare a priori gli assunti su cui si basano la maggior parte delle teorie reincarnazionistiche stesse; ma allora tanto vale negarle sic et simpliciter per atto di fede. Io penso che, ogni volta che si entra nel dominio del post-mortem, niente sia veramente possibile provare nel senso scientifico ordinario; per lo meno l'idea della reincarnazione è l'unica che offre una serie di fatti (bambini con ricordi difficilmente spiegabili etc) che, pur non provandola, in qualche modo ne appoggiano la plausibilità.

Una cosa mi ha sempre molto intrigato: nonostante la grande differenza di concezione tra la reincarnazione indù e la rinascita buddhista, mi sembra di notare all'atto pratico da parte dei buddhisti, soprattutto quelli di tradizione mahayana, un atteggiamento nei confronti della rinascita non molto diverso da quello induista.


Ultima modifica di quisquis il 29/05/2011, 21:52, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 357 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5 ... 24  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 28/04/2024, 01:36
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org