già ,
un' po OT
Sarebbe opportuno aprire o metterlo in un posto adeguato poiché non ho ancora capito come mai
qui
https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=63421879, barionu, hai scritto:
Cita:
PIETRO A ROMA ...
PIETRO SI
Pietro è stato a ROMA ?
ECCO COSA DICONO LE FONTI STORICHE
:Vi ho scritto, come io ritengo, brevemente per mezzo di Silvano, fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! Vi saluta la comunità che è stata eletta come voi e dimora in Babilonia; e anche Marco, mio figlio”(1 Pt 5,12-13)
Nell'antichita conosciamo 2 Babilonia RISPETTIVAMENTE in Mesopotamia e Babilonia in Egitto .Per quanto riguarda Babibilonia in Mesopotamia All'inizio dell'Era Volgare, secondo lo storico e geografo Strabone, la grande città era comunque ormai diventata un "gran deserto" (Strabone, Geografia XVI, 1, 5).
Sempre secondo Flavio Giuseppe, le rovine di Babilonia sarebbero state abbandonate nella seconda metà del sec. I dagli stessi giudei che si trasferirono a Seleucia (Antichità Giudaiche XVIII, 3, 8).Per Babilonia in Egitto sappiamo da Strabone (Geografia XVII, 30) e Flavio Giuseppe (Antichità Giudaiche, II, 15) Che era un Castrum Militare abitato da vari giudei ma qui non abbiamo alcuna testimonianza storica che vi fossero comunita Cristiane nel 1 sec. d.c. Come già nell'Apocalisse di S. Giovanni (c. 17-18) nei Libri Sibillini e in 4 Esdr. 4,23 il nome di "Babilonia " designa la Roma pagana.
Ora quali testimonianze ATTESTANO LA PRESENZA DI PIETRO A ROMA :
1) Clemente Romano (ca. 96 d.C.) per primo parla della morte di Pietro e di Paolo, dicendo: "Per l'invidia e gelosia furono perseguitate le più grandi e più giuste colonne le quali combatterono sino alla morte. Poniamoci dinanzi agli occhi i buoni apostoli. Pietro che per l'ingiusta invidia soffrì non uno, ma numerosi tormenti, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Fu per effetto di gelosia e discordia che Paolo mostrò come si consegua il premio della pazienza ." (Clemente, 1 Corinzi V, 2-5)
2) Ignazio, vescovo di Antiochia, verso il 110 d.C. scrive alla chiesa ivi esistente di non voler impartire loro "degli ordini come Pietro e Paolo" poiché essi "erano liberi, mentre io sono schiavo" (Ignazio, Ai Romani 4, 3).
3) Papia di Gerapoli, verso il 130 d.C. afferma che Pietro scrisse da Roma la sua lettera (Papia in Eusebio, Storia Ecclesiastica II, 15, 2), usando il termine figurato di Babilonia per indicare Roma.
4)Ireneo 140-202 d.c Afferma che la Chiesa di Roma sia stata fondata dall'Apostolo Pietro e Paolo (Contro le eresie III, 1-3 5)
5)Origene (185-254) è il primo a ricordarci che Pietro fu crocifisso a Roma con il capo all'ingiù. Egli infatti scrive: "Si pensa che Pietro predicasse ai Giudei della dispersione per tutto il Ponto, la Galazia, la Bitinia, la Cappadocia e l'Asia e che infine venisse a Roma dove fu affisso alla croce con il capo all'ingiù, così infatti aveva pregato di essere posto in croce". (Origene in Eusebio, Storia Ecclesiastica III, 1, 2).
6)Dionigi, vescovo di Corinto, verso il 170 d.C., i "Con la vostra ammonizione voi (Romani) avete congiunto Roma e Corinto in due fondazioni che dobbiamo a Pietro e Paolo. Poiché ambedue, venuti nella nostra Corinto hanno piantato e istruito noi, allo stesso modo poi, andati in Italia, insieme vi insegnarono e resero testimonianza (con la loro morte) al medesimo tempo" (Dionigi in Eusebio, Storia Ecclesiastica II, 25).
7) Clemente Alessandrino (150-215) ricorda che, "quando Pietro ebbe predicato pubblicamente la Parola a Roma e dichiarato il Vangelo nello Spirito, molti degli ascoltatori chiesero a Marco, che lo aveva seguito da lungo tempo e ricordava i suoi detti, di metterli per iscritto" (Eusebio, Storia Ecclesiastica VI, 14).
8)Tertulliano (160-240) ripete che Pietro fu crocifisso a Roma durante la persecuzione neroniana, dopo aver ordinato Clemente, il futuro vescovo romano (Scorpiace XV; Sulla prescrizione degli eretici XXXII);
9) Eusebio di Cesarea (260-337) ricorda come, sotto il regno di Claudio, la Provvidenza condusse Pietro a Roma per porre fine al potere di Simon Mago (Eusebio, Storia Ecclesiastica, II, 14). Egli inoltre ricorda come, a Roma, sotto l'impero di Nerone, Paolo venne decapitato e Pietro crocifisso (Eusebio, Storia Ecclesiastica, II, 25; Eusebio, Storia Ecclesiastica, III, 1).
10)Girolamo (347-420) scrive che "Simon Pietro venne a Roma per debellare Simon Mago....fu crocifisso con il capo all'ingiù e i piedi rivolti verso l'alto, dichiarandosi indegno di venir crocifisso come il suo Signore" (Gli uomini illustri I).
11) La presenza di Pietro a Roma è presente anche nel testo Asc. Isaia 4,2-3)
12 ) Un'iscrizione, detta della platonia (corruzione forse di "platoma " - lastra di marmo), posta, nelle Catacombe di S. Sebastiano, al terzo miglio della via Appia, suona così: "Tu che domandi sul nome di Pietro e di Paolo, sappi: qui un tempo hanno abitato i due santi.
13) Dal Liber Pontificalis sappiamo che Costantino costrui la Basilica antecedente sullla tomba dell'Apostolo Pietro,sino al ritrovamento ad oggi mediante scavi archeologici di un iscrizione «petros ení» le due parole greche - il cui significato è «Pietro è qui» - identificate dall'archeologa Margherita Guarducci nel graffito su un sepolcro paleocristiano ipogèo del II secolo, corrispondente all'altare maggiore della soprastante Basilica Vaticana: il che consentì con quasi certezza la localizzazione della tomba dell'apostolo Pietro.
ciao
mauro