Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 90 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5, 6  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: LA SINDONE
MessaggioInviato: 15/04/2010, 00:36 
E' strano come nei siti Cattolici sia ben chiaro che Gesù non potesse avere i capelli lunghi :

http://www.albatrus.org/italian/vivere/ ... _barba.htm

Cosa che da sola esclude che la Sindone sia autentica.

Secondo la 1a lettera i Corinzi XI , 14

“La natura stessa non vi insegna che è un disonore per l’uomo portare la chioma?”

Quindi il modello creato per il Cristo venne preso probabilmente da Serapis

http://www.google.it/images?hl=it&gbv=2 ... =1&start=0


Serapis / Serapide

http://it.wikipedia.org/wiki/Serapide


Lo vedremo tra breve in Agorà.



zio ot



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2010, 01:11 
Questo è il miglior forum di studio su la Sindone che ho trovato in Italiano :

http://www.archeologia.com/forum/scienz ... ne-10.html


Ho provato ad iscrivermi .



zio ot



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 142
Iscritto il: 10/03/2010, 12:10
Località: Firenze
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/04/2010, 02:03 
una cosa curiosa e poco dibattuta è la questione dei fori sulle mani. nell'uomo della sindone i fori sono posti nella zona del polso dove verosimilmente venivano inchiodati i condannati alla pena della croce, e non nelle mani dove il peso non avrebbe permesso di sostere il corpo. l'iconografia cristiana ha sempre rappresentato i segni nella locazione anatomica sbagliata mentre nella sindone sono poste nella giusta collocazione anatomica!!!!



_________________
http://www.enricobaccarini.com
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/04/2010, 11:12 
Esame del carbonio 14 sulla Sindone

http://it.wikipedia.org/wiki/Esame_del_ ... la_Sindone

Il più celebre studio condotto sulla Sindone di Torino, per la grande risonanza che ebbe all'epoca sui mezzi d'informazione, è la datazione del lenzuolo eseguita nel 1988 con la tecnica radiometrica del Carbonio 14 svolta in tre laboratori. La prova del carbonio ha stabilito che il telo risale, con una certezza del 95% e una approssimazione di 10 anni in più o in meno, a una data compresa tra il 1260 e il 1390, periodo compatibile con le prime testimonianze storiche certe dell'esistenza della Sindone (circa 1353).

Questa datazione è generalmente accettata dalla comunità scientifica, oltre che da diversi esponenti della Chiesa cattolica anche per bocca dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Anastasio Ballestrero. I sostenitori dell'autenticità del telo hanno però avanzato diverse obiezioni sull'attendibilità del test.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 142
Iscritto il: 10/03/2010, 12:10
Località: Firenze
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/04/2010, 11:35 
notizia interessante che condivido con voi

EnricoB


Cita:
La Sindone e il “funzionario del certificato di sepoltura di Gesù”

12/04/2010 : 15:52

Stefano Stefanini

(NewTuscia) – VITERBO - Barbara Frale, nata a Viterbo nel 1970, risiede da sempre ad Orte, ove si è formata alla ricerca storica anche per l’ispirazione del prof. Delfo Gioacchini, come tante generazioni di giovani. Si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali nel 1994 presso l’Università della Tuscia .
Attualmente riveste l'incarico di officiale dell'Archivio Segreto Vaticano. Tiene seminari di storia del Papato e della Curia presso la ”Scuola Vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica”.
Ha pubblicato su L'Osservatore Romano in data 21 agosto 2008 un articolo nel quale ha sostenuto che “le carte originali del processo ai Templari rinvenute nell'Archivio Segreto Vaticano dimostrano l'infondatezza delle accuse di eresia”.

Più volte è stata relatrice ed ospite in convegni e trasmissioni televisive, ove ha illustrato i suoi studi archivistici Nel libro “I Templari e la sindone di Cristo edito nel 2009 la studiosa sostiene, tra l’altro, che l'idolo che i templari onoravano e conservavano gelosamente - secondo le accuse mosse loro dall'Inquisizione del tempo - corrisponde alla Sindone di Torino.

Recentemente ha trattato di uno dei ritrovamenti che potrebbe rivelarsi come tra più sorprendenti dell' era cristiana: Barbara ci ha confermato in una recente intervista rilasciata a Tele Orte , con tutte le precauzioni che la scienza e la ricerca storico-archivistica impone: “Penso di essere riuscita a leggere il certificato di sepoltura di Gesù il Nazareno”.

Ciò che Barbara Frale ha decifrato, viene illustrato da lei stessa nell’ultimo avvincente volume “La sindone di Gesù Nazareno” , edito nel novembre del 2009 dalla casa editrice Il Mulino, che consigliamo di leggere a tutti, credenti e non, in particolare a chi si recherà a Torino in occasione dell’Ostensione della Reliquia, solennemente inaugurata in questi giorni.

Le tesi della dottoressa Frale hanno riaperto proprio alla vigilia dell’ostensione della Reliquia conservata a Torino le questioni della datazione della Sindone ed in particolare dello storico enigma della sua autenticità . Ricordiamo che papa Giovanni Paolo II la definì la Sindone come “ la reliquia più splendida della Passione” .

La presenza di scritture sulla Sindone è nota da oltre un trentennio: Barbara Frale attribuisce i reperti della scrittura ad un funzionario imperiale che avrebbe stilato un certificato di morte sul lenzuolo in cui è stato avvolto il corpo martoriato di un condannato a morte. Consuetudine documentata da altri casi simili risalenti a quel periodo storico.

Chi scrive ricorda dagli studi del diritto romano come tanti particolari descritti dai vangeli corrispondono puntualmente alla procedura penale vigente al tempo di Gesù ed applicata da Ponzio Pilato nel processo più drammatico della Storia: la così detta “provocatio ad popolum” richiamata dalla frase del Passio: “chi volete che sia liberato: Gesù il Nazzareno o Barabba” e la risposta della folla adeguatamente sobillata : “Barabba…Barabba”……. e rivoltà a Gesù: “Cricifiggilo!!! Crocifiggilo!!!”
I risultati della ricerca e le deduzioni interdisciplinari (di ordine archeologico, storico e paleografico) di Barbara Frale sembrano, infatti, integrare e, comunque, non contraddicono il racconto dei Vangeli.

Leggendo l’avvincente rapporto delle studiosa, vengono riconsiderati “alcuni caratteri latini greci e ebraici che avrebbero circondato il volto dell' Uomo della Sindone, impresse in negativo: macchie chiare visibili solo dove si sovrappongono al colore rossastro che disegna l' immagine più controversa del mondo. Se ne accorse per primo nel 1978 il chimico Piero Ugolotti esaminando alcuni negativi fotografici del Telo, e sentendosi incompetente a decifrarle, chiamò in aiuto il classicista Aldo Marastoni. Altri studiosi, francesi e italiani, recuperarono poi nuovi frammenti di vocaboli. “

Dalle scritte si potrbbe dedurre: “iber poteva essere un “moncone” di Tiberios, l'imperatore regnante al tempo della Passione; l' apparente neazare richiama un “nazarenos”, e l' innece(m) può essere ricondotto alle circostanze della morte del condannato alla pena capitale. “

La Frale si domanda di cosa si trattasse: forse un' etichetta, di uno dei reliquiari che custodirono la Sindone quando era già oggetto di culto?
Nel 1988 la prova del radiocarbonio che stabilì per il Lenzuolo risalisse all’epoca tardomedievale, pertanto l' interesse per la questione delle scritte decadde: a chi poteva ormai interessare la presenza di complicati graffiti su una falsa reliquia? La studiosa non si avvale di quella datazione scientifica. Anche nel suo recente studio sui Templari e la Sindone, la Frale ipotizza che il telo di Torino possa corrispondere al bizantino Mandylion di Edessa, trafugato durante il sacco di Costantinopoli del 1204 e successivamente “adorato in modo clandesctino” dai monaci guerrieri dell’Ordine dei Templari.

Dunque le scritte potrebbero risalire ai primi secoli dell' era cristiana. Afferma Barbara Frale “Il confronto con le sepolture coeve, lo studio delle procedure giudiziarie romane e dei regolamenti necrofori giudaici suggerisce alla fine questa ipotesi: un povero corpo crocifisso dopo una condanna poteva essere riconsegnato ai parenti solo dopo un anno di "purificazione" nella fossa comune. Testualmente la ricerca della Frale sostiene che su “cartigli incollati con colla di farina all' esterno del sudario già avvolto attorno al cadavere” venivano scritti i dati di identificazione sommaria del corpo del condannato - nella fattispecie - alla crocifissione. Si tratterebbe di un documento di accertamento e identificazione della salma di un condannato a morte, qualcuno lo paragona ai cartellini oggi apposti sui cadaveri all’obitorio.

La scritta ricostruita dell’identificazione di Yeshua Nazarani la traiamo direttamente dal testo di Barbara Frale: si tratta di “ un certo (I) esou (s) Nnazarennos che nell' anno sedicesimo dell' impero di (T) iber (iou), una volta "deposto sul far della sera", (o) psé kia (tho), dopo essere stato condannato "a morte", in nece (m), da un giudice romano "perché trovato", mw ms' , secondo la denuncia di un' autorità che parlava ebraico (il Sinedrio?), colpevole di qualcosa, viene avviato a sepoltura con l' obbligo di essere consegnato ai parenti solo dopo un anno esatto, ossia nel mese di ada (r); c' è infine l' "io sottoscritto", o meglio "io eseguo", pez (o), da parte del funzionario rogante.

L' anno Sedicesimo di Tiberio corrisponderebbe all' anno 30 dopo Cristo, il periodo è la primavera, l' ora è la nona, quella del Golgota, le parole conservatisi di quella che potrebbe essere una copia del verbale del processo (un testo greco lungo ma illeggibile appare sotto il mento dell’Uomo della Sindone) coincidono con le espressioni che i Vangeli attribuiscono al Sinedrio di Caifa, quell' in necem sarebbe dunque una citazione delle parole della sentenza del governatore Pilato.

Le conclusioni della Frale hann provocato reazioni critiche da parte di studiosi della Sindone, ma ciò era prevedibile. Barbara, con obiettività, afferma: “Non ho voluto dimostrare verità di fede. Io sono cattolica, ma tutti i miei maestri sono stati atei o agnostici, l'unico credente era ebreo. Il mio libro non si esprime sull' origine miracolosa o meno dell' immagine della Sindone. Fin dall' inizio mi sono imposta, anche per disinnescare l' emozione che avrebbe potuto travolgermi, di lavorare come avrei fatto su qualsiasi reperto archeologico. Io ho incontrato un documento archeologico che parla della condanna e della sepoltura di un uomo di nome Yeshua Nazarani: a lui ho intitolato il mio lavoro. Se quell' uomo fosse anche il Cristo, il Figlio di Dio, non è compito mio stabilirlo».

Fonte - NewTuscia, 13 aprile 2010



_________________
http://www.enricobaccarini.com
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/04/2010, 12:34 
Enrico, così si legge meglio .[;)]

da

http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=13566


La Sindone e il “funzionario del certificato di sepoltura di Gesù”

12/04/2010 : 15:52

Stefano Stefanini







(NewTuscia) – VITERBO - Barbara Frale, nata a Viterbo nel 1970, risiede da sempre ad Orte, ove si è formata alla ricerca storica anche per l’ispirazione del prof. Delfo Gioacchini, come tante generazioni di giovani. Si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali nel 1994 presso l’Università della Tuscia .
Attualmente riveste l'incarico di officiale dell'Archivio Segreto Vaticano. Tiene seminari di storia del Papato e della Curia presso la ”Scuola Vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica”.
Ha pubblicato su L'Osservatore Romano in data 21 agosto 2008 un articolo nel quale ha sostenuto che “le carte originali del processo ai Templari rinvenute nell'Archivio Segreto Vaticano dimostrano l'infondatezza delle accuse di eresia”.

Più volte è stata relatrice ed ospite in convegni e trasmissioni televisive, ove ha illustrato i suoi studi archivistici Nel libro “I Templari e la sindone di Cristo edito nel 2009 la studiosa sostiene, tra l’altro, che l'idolo che i templari onoravano e conservavano gelosamente - secondo le accuse mosse loro dall'Inquisizione del tempo - corrisponde alla Sindone di Torino.

Recentemente ha trattato di uno dei ritrovamenti che potrebbe rivelarsi come tra più sorprendenti dell' era cristiana: Barbara ci ha confermato in una recente intervista rilasciata a Tele Orte , con tutte le precauzioni che la scienza e la ricerca storico-archivistica impone: “Penso di essere riuscita a leggere il certificato di sepoltura di Gesù il Nazareno”.

Ciò che Barbara Frale ha decifrato, viene illustrato da lei stessa nell’ultimo avvincente volume “La sindone di Gesù Nazareno” , edito nel novembre del 2009 dalla casa editrice Il Mulino, che consigliamo di leggere a tutti, credenti e non, in particolare a chi si recherà a Torino in occasione dell’Ostensione della Reliquia, solennemente inaugurata in questi giorni.

Le tesi della dottoressa Frale hanno riaperto proprio alla vigilia dell’ostensione della Reliquia conservata a Torino le questioni della datazione della Sindone ed in particolare dello storico enigma della sua autenticità . Ricordiamo che papa Giovanni Paolo II la definì la Sindone come “ la reliquia più splendida della Passione” .

La presenza di scritture sulla Sindone è nota da oltre un trentennio: Barbara Frale attribuisce i reperti della scrittura ad un funzionario imperiale che avrebbe stilato un certificato di morte sul lenzuolo in cui è stato avvolto il corpo martoriato di un condannato a morte. Consuetudine documentata da altri casi simili risalenti a quel periodo storico.

Chi scrive ricorda dagli studi del diritto romano come tanti particolari descritti dai vangeli corrispondono puntualmente alla procedura penale vigente al tempo di Gesù ed applicata da Ponzio Pilato nel processo più drammatico della Storia: la così detta “provocatio ad popolum” richiamata dalla frase del Passio: “chi volete che sia liberato: Gesù il Nazzareno o Barabba” e la risposta della folla adeguatamente sobillata : “Barabba…Barabba”……. e rivoltà a Gesù: “Cricifiggilo!!! Crocifiggilo!!!”
I risultati della ricerca e le deduzioni interdisciplinari (di ordine archeologico, storico e paleografico) di Barbara Frale sembrano, infatti, integrare e, comunque, non contraddicono il racconto dei Vangeli.

Leggendo l’avvincente rapporto delle studiosa, vengono riconsiderati “alcuni caratteri latini greci e ebraici che avrebbero circondato il volto dell' Uomo della Sindone, impresse in negativo: macchie chiare visibili solo dove si sovrappongono al colore rossastro che disegna l' immagine più controversa del mondo. Se ne accorse per primo nel 1978 il chimico Piero Ugolotti esaminando alcuni negativi fotografici del Telo, e sentendosi incompetente a decifrarle, chiamò in aiuto il classicista Aldo Marastoni. Altri studiosi, francesi e italiani, recuperarono poi nuovi frammenti di vocaboli. “

Dalle scritte si potrbbe dedurre: “iber poteva essere un “moncone” di Tiberios, l'imperatore regnante al tempo della Passione; l' apparente neazare richiama un “nazarenos”, e l' innece(m) può essere ricondotto alle circostanze della morte del condannato alla pena capitale. “

La Frale si domanda di cosa si trattasse: forse un' etichetta, di uno dei reliquiari che custodirono la Sindone quando era già oggetto di culto?
Nel 1988 la prova del radiocarbonio che stabilì per il Lenzuolo risalisse all’epoca tardomedievale, pertanto l' interesse per la questione delle scritte decadde: a chi poteva ormai interessare la presenza di complicati graffiti su una falsa reliquia? La studiosa non si avvale di quella datazione scientifica. Anche nel suo recente studio sui Templari e la Sindone, la Frale ipotizza che il telo di Torino possa corrispondere al bizantino Mandylion di Edessa, trafugato durante il sacco di Costantinopoli del 1204 e successivamente “adorato in modo clandesctino” dai monaci guerrieri dell’Ordine dei Templari.

Dunque le scritte potrebbero risalire ai primi secoli dell' era cristiana. Afferma Barbara Frale “Il confronto con le sepolture coeve, lo studio delle procedure giudiziarie romane e dei regolamenti necrofori giudaici suggerisce alla fine questa ipotesi: un povero corpo crocifisso dopo una condanna poteva essere riconsegnato ai parenti solo dopo un anno di "purificazione" nella fossa comune. Testualmente la ricerca della Frale sostiene che su “cartigli incollati con colla di farina all' esterno del sudario già avvolto attorno al cadavere” venivano scritti i dati di identificazione sommaria del corpo del condannato - nella fattispecie - alla crocifissione. Si tratterebbe di un documento di accertamento e identificazione della salma di un condannato a morte, qualcuno lo paragona ai cartellini oggi apposti sui cadaveri all’obitorio.

La scritta ricostruita dell’identificazione di Yeshua Nazarani la traiamo direttamente dal testo di Barbara Frale: si tratta di “ un certo (I) esou (s) Nnazarennos che nell' anno sedicesimo dell' impero di (T) iber (iou), una volta "deposto sul far della sera", (o) psé kia (tho), dopo essere stato condannato "a morte", in nece (m), da un giudice romano "perché trovato", mw ms' , secondo la denuncia di un' autorità che parlava ebraico (il Sinedrio?), colpevole di qualcosa, viene avviato a sepoltura con l' obbligo di essere consegnato ai parenti solo dopo un anno esatto, ossia nel mese di ada (r); c' è infine l' "io sottoscritto", o meglio "io eseguo", pez (o), da parte del funzionario rogante.

L' anno Sedicesimo di Tiberio corrisponderebbe all' anno 30 dopo Cristo, il periodo è la primavera, l' ora è la nona, quella del Golgota, le parole conservatisi di quella che potrebbe essere una copia del verbale del processo (un testo greco lungo ma illeggibile appare sotto il mento dell’Uomo della Sindone) coincidono con le espressioni che i Vangeli attribuiscono al Sinedrio di Caifa, quell' in necem sarebbe dunque una citazione delle parole della sentenza del governatore Pilato.

Le conclusioni della Frale hann provocato reazioni critiche da parte di studiosi della Sindone, ma ciò era prevedibile. Barbara, con obiettività, afferma: “Non ho voluto dimostrare verità di fede. Io sono cattolica, ma tutti i miei maestri sono stati atei o agnostici, l'unico credente era ebreo. Il mio libro non si esprime sull' origine miracolosa o meno dell' immagine della Sindone. Fin dall' inizio mi sono imposta, anche per disinnescare l' emozione che avrebbe potuto travolgermi, di lavorare come avrei fatto su qualsiasi reperto archeologico. Io ho incontrato un documento archeologico che parla della condanna e della sepoltura di un uomo di nome Yeshua Nazarani: a lui ho intitolato il mio lavoro. Se quell' uomo fosse anche il Cristo, il Figlio di Dio, non è compito mio stabilirlo».


Ultima modifica di barionu il 16/04/2010, 12:37, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/04/2010, 13:50 
Cita:
EnricoB ha scritto:

una cosa curiosa e poco dibattuta è la questione dei fori sulle mani. nell'uomo della sindone i fori sono posti nella zona del polso dove verosimilmente venivano inchiodati i condannati alla pena della croce, e non nelle mani dove il peso non avrebbe permesso di sostere il corpo. l'iconografia cristiana ha sempre rappresentato i segni nella locazione anatomica sbagliata mentre nella sindone sono poste nella giusta collocazione anatomica!!!!


... probabilmente perchè l' autore della Sindone era un grande anatomista ...

zio ot [;)]



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/04/2010, 13:55 
Barbara Frale su wiki

http://it.wikipedia.org/wiki/Barbara_Frale


Su Barbara Frale il parere di Nicolotti

http://www.christianismus.it/modules.ph ... w_topic=17


E' un tema che merita uno studio approfondito , e ci vuole tempo.

Intanto :

Cita Da Stefanini

Cita:
Chi scrive ricorda dagli studi del diritto romano come tanti particolari descritti dai vangeli corrispondono puntualmente alla procedura penale vigente al tempo di Gesù ed applicata da Ponzio Pilato nel processo più drammatico della Storia: la così detta “provocatio ad popolum” richiamata dalla frase del Passio: “chi volete che sia liberato: Gesù il Nazzareno o Barabba” e la risposta della folla adeguatamente sobillata : “Barabba…Barabba”……. e rivoltà a Gesù: “Cricifiggilo!!! Crocifiggilo!!!”
I risultati della ricerca e le deduzioni interdisciplinari (di ordine archeologico, storico e paleografico) di Barbara Frale sembrano, infatti, integrare e, comunque, non contraddicono il racconto dei Vangeli.



Il Processo di Pilato e la storiella di Barabba sono una delle bufale più clamorose e farsesche della Storia.

Pinocchio di Collodi è più attendibile.

Su Barabba il miglior studio esistente oggi :

http://digilander.libero.it/Hard_Rain/Barabba.pdf



zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 17/04/2010, 14:06, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Non connesso


Messaggi: 4
Iscritto il: 17/04/2010, 12:35
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/04/2010, 15:13 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Esame del carbonio 14 sulla Sindone

http://it.wikipedia.org/wiki/Esame_del_ ... la_Sindone

Il più celebre studio condotto sulla Sindone di Torino, per la grande risonanza che ebbe all'epoca sui mezzi d'informazione, è la datazione del lenzuolo eseguita nel 1988 con la tecnica radiometrica del Carbonio 14 svolta in tre laboratori. La prova del carbonio ha stabilito che il telo risale, con una certezza del 95% e una approssimazione di 10 anni in più o in meno, a una data compresa tra il 1260 e il 1390, periodo compatibile con le prime testimonianze storiche certe dell'esistenza della Sindone (circa 1353).

Questa datazione è generalmente accettata dalla comunità scientifica, oltre che da diversi esponenti della Chiesa cattolica anche per bocca dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Anastasio Ballestrero. I sostenitori dell'autenticità del telo hanno però avanzato diverse obiezioni sull'attendibilità del test.


Peccato che le analisi sono state fatte su pezzi di lino ricuciti dopo l incendio del 16 secolo....inoltre il carbonio 14 inquadra storicamente, il reperto, in un contesto temporale che ricopre un arco di nientepocodimenoche 130 ANNI

Quindi che credibilità possiamo dare al carbonio14 se non riesce ad identificare una datazione precisa di un oggetto di 2000 anni???? e poi pretendono di analizzarci le piramidi.......
LOL!



_________________
"CONOSCERETE LA VERITA' E LA VERITA' VI FARA' LIBERI (Giovanni 8, 32)

""NON VI E' NULLA DI NASCOSTO CHE NON SARA' RIVELATO, NULLA DI OCCULTO CHE NON SARA' CONOSCIUTO" (Matteo 10, 30)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/04/2010, 15:51 
Cita:
HOARA ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Esame del carbonio 14 sulla Sindone

http://it.wikipedia.org/wiki/Esame_del_ ... la_Sindone

Il più celebre studio condotto sulla Sindone di Torino, per la grande risonanza che ebbe all'epoca sui mezzi d'informazione, è la datazione del lenzuolo eseguita nel 1988 con la tecnica radiometrica del Carbonio 14 svolta in tre laboratori. La prova del carbonio ha stabilito che il telo risale, con una certezza del 95% e una approssimazione di 10 anni in più o in meno, a una data compresa tra il 1260 e il 1390, periodo compatibile con le prime testimonianze storiche certe dell'esistenza della Sindone (circa 1353).

Questa datazione è generalmente accettata dalla comunità scientifica, oltre che da diversi esponenti della Chiesa cattolica anche per bocca dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Anastasio Ballestrero. I sostenitori dell'autenticità del telo hanno però avanzato diverse obiezioni sull'attendibilità del test.


Peccato che le analisi sono state fatte su pezzi di lino ricuciti dopo l incendio del 16 secolo....inoltre il carbonio 14 inquadra storicamente, il reperto, in un contesto temporale che ricopre un arco di nientepocodimenoche 130 ANNI

Quindi che credibilità possiamo dare al carbonio14 se non riesce ad identificare una datazione precisa di un oggetto di 2000 anni???? e poi pretendono di analizzarci le piramidi.......
LOL!


CONSIDERAZIONI ERRATE.


LEGGERE

Furono consultati 7 laboratori tra i migliori al mondo per questa tecnologia ed infine fu deciso di affidare l’indagine a 3 di essi, situati a Tucson (Arizona, USA), Oxford (GB) e Zurigo (Svizzera). Fu discusso un complesso e sofisticato protocollo. L’asportazione dei campioni ebbe luogo il 21 aprile 1988 nella Sacrestia del Duomo di Torino. Dopo aver rimosso un telo di rinforzo che sostiene la tela, Giovanni Riggi di Numana taglio' una striscia di telo sindonico di 10x70 mm.

Il taglio fu eseguito alla presenza di due esperti di tessuti, F.Testore, professore di Scienze dei Materiali del Politecnico di Torino e G.Vial del Musee des Tissues et Centre International d’Etude des Textiles Anciens di Lione.


Fu presa la massima cura proprio per evitare i rammendi medievali.

La striscia fu poi tagliata in 3 parti, che furono pesate (50 mg ciascuna) codificate e sigillate in appositi contenitori.




Ma dico, vi sembra che potessero essere così imbranati da andare a fare l' analisi proprio sui rattoppi ?



zio ot [;)]



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Non connesso


Messaggi: 4
Iscritto il: 17/04/2010, 12:35
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/04/2010, 20:25 
E secondo te che metodologia è stata usata per distinguere i rattoppi medievali dai tessuti originali??? NESSUNA, se non il carbonio 14 che haindicat un arco temporale di 130 anni (LOL!). E questo perchè con nessuno strumento puoi distinguere una tale divergenza, se non, come ripeto, con il carbonio 14. Ma le analisi non sono state fatte sui tessuti originali. 1 cm x 7 cm è pochissimo a paragone della lunghezza della sindone.
Quindi la considerazione errata è la tua, non la mia.



_________________
"CONOSCERETE LA VERITA' E LA VERITA' VI FARA' LIBERI (Giovanni 8, 32)

""NON VI E' NULLA DI NASCOSTO CHE NON SARA' RIVELATO, NULLA DI OCCULTO CHE NON SARA' CONOSCIUTO" (Matteo 10, 30)
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 208
Iscritto il: 22/06/2009, 21:34
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/04/2010, 23:14 
Cita:
HOARA ha scritto:

E secondo te che metodologia è stata usata per distinguere i rattoppi medievali dai tessuti originali??? NESSUNA, se non il carbonio 14 che haindicat un arco temporale di 130 anni (LOL!). E questo perchè con nessuno strumento puoi distinguere una tale divergenza, se non, come ripeto, con il carbonio 14. Ma le analisi non sono state fatte sui tessuti originali. 1 cm x 7 cm è pochissimo a paragone della lunghezza della sindone.
Quindi la considerazione errata è la tua, non la mia.


La differenza tra il tessuto sindonico e i rammendi è evidentissima anche a occhio nudo. Questa è un foto che si trova in un sito di "credenti" nell'autenticità:

Immagine
http://www.angelibuoni.it/guida/sindone/sindone3.htm

La sindone originale ha una tessitura a spina di pesce, i rammendi una trama ortogonale. Quasi tutti i rammendi sono stati eliminati durante l'ultimo restauro.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... i-gli.html



_________________
Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/04/2010, 00:15 
Questa storie della datazione con carbonio 14 va chiarita una volta per tutte.

Le dichiarazioni di Ramsey , cui era stata attribuita una frase " dubitativa " sulla datazione fatta nei laboratori :

http://www.antoniolombatti.it/B/Blog01- ... 4C8A9.html

e un post veramente interessante del nick mario

da

http://www.archeologia.com/forum/scienz ... one-2.html


pag 2 in data 06-Aprile -2008 11:05.

Com’e’ noto la datazione medievale della Sindone pubblicata su Nature nel 1989 e accettata dalla Chiesa, ha invece suscitato una marea di polemiche da parte di studiosi di varie discipline, sia dilettanti che professionisti, riportate poi in modo distorto dalla stampa nazionale ed internazionale (il problema di una certa comunicazione non e’ solo in Italia) come i “i dubbi degli scienziati sulla datazione della Sindone”, concetto rispolverato di recente.
Vorrei sottolineare due punti molto importanti:


1.Nessuno studioso specialista di datazione con isotopi ha mai sollevato dubbi sulla datazione della Sindone.

2.Sono stati pubblicati solo due articoli scientifici contro la datazione . Il primo si e’ poi rivelato una penosa frode scientifica, il secondo e’ alquanto debole scientificamente.


Tutte le controversie possono essere divise in due gruppi:


1.L’ipotesi della contaminazione

2.L’ipotesi dello scambio dei campioni


1) Ipotesi della contaminazione.
Questo tipo di controversia sostiene in pratica che poiche’ attraverso la sua storia la Sindone e’ stata esposta all’aria, al fumo delle candele, all’azione dei batteri, forse bollita in olio nel Medioevo per dimostrare la permanenza dell’immagine e quindi la sua sacralita’ (fatto non storicamente provato) e via dicendo, contaminazioni organiche medievali o piu’ recenti avrebbero falsato la datazione con il radiocarbonio.

E’ vero che le contaminazioni organiche sono un problema riconosciuto nelle datazioni con il C14 e possono falsare le misure, ed e’ per questo che i protocolli di pulitura e preparazione dei campioni sono fondamentali, tuttavia bisogna tenere conto dell’aspetto quantitativo della contaminazione. Non c’e’ bisogno di essere degli esperti, basta solo conoscere i principi dell’analisi del C14, come m’immagino tutti gli archeologi e studenti di archeologia, per capire che le contaminazioni posteriori sono tanto piu’ serie quanto piu’ e’ antico il reperto. Per reperti molto antichi, risalenti al Neolitico o al Paleolitico, certamente anche una piccola contaminazione recente puo’ falsare di molto la datazione. Nel caso della Sindone, per la quale ci si aspetta un’eta’ di circa 2000 anni, e’ abbastanza semplice da capire, anche senza fare calcoli matematici, che per falsare il risultato di 1300 anni in meno, occorrerebbero contaminazioni pesantissime, dello stesso ordine ponderale del campione stesso.

Un microbiologo aveva ipotizzato che sulla tela, nel tempo, sarebbero cresciuti dei batteri formanti un biofilm (cioe’ una pellicola continua, come nella placca dentaria), tale da falsare i risultati. Per avere un risultato simile, la quantita’ di batteri avrebbe dovuto essere enorme, una crosta visibile ad occhio nudo. Invece neppure le fotografie delle fibre al microscopio rivelano contaminazioni di questa entita’.

Inoltre, come ho gia’ scritto precedentemente, i campioni sindonici e quelli di controllo sono stati sottoposti ad accurati protocolli di pulizia, alcuni molto energici, che hanno sicuramente eliminato le contaminazioni organiche.

Ma nel 1996 (lo ricordo benissimo) scoppio’ un grande chiasso mediatico sui giornali e televisione: uno scienziato russo aveva dimostrato scientificamente che la datazione della Sindone era errata e che il telo doveva essere molto piu’ antico.
Era stato pubblicato un articolo scientifico: Kouznetsov D. et al. Effects of fires and biofractionation of carbon isotopes on results of radiocarbon dating of old textiles: the Shroud of Turin Journal of Archaeological Science (1996) 23, 109–121.

In questo articolo, apparentemente scritto in modo molto professionale , veniva riportato che un campione di tela di lino, ben noto agli archeologi e proveniente dallo scavo di En Gedi (Israele), datato tra il I sec a.C e il I sec. d.C. dal famoso Centro AMS di Tucson (Arizona, USA), uno dei tre laboratori che aveva datato la Sindone, se sottoposto ad un particolare trattamento termico in presenza di vapore acqueo contenente ioni di argento (200 #8304;C, 90 min.) risultava invece risalire al 1200 d.C. nella datazione AMS/C14. Il particolare trattamento, descritto nei metodi, era stato ideato dal gruppo russo per riprodurre le condizioni nelle quali si era trovata la Sindone durante l’incendio di Chambery nel 1532 (calore, acqua usata per spegnere il fuoco e argento fuso). Secondo l’articolo, questo effetto sarebbe stato dovuto ad una reazione chimica, chiamata carbossilazione, tra la CO2 presente nell’aria e gli zuccheri della cellulosa del lino, catalizzata dagli ioni argento e dalle particolari condizioni termiche. Ci sarebbe stata quindi un’incorporazione di carbonio dell’epoca medievale nella struttura chimica delle fibre del lino (che ovviamente non sarebbe stata eliminata da nessun tipo di pulitura)

Il laboratorio AMS dell’Arizona rifece accuratamente gli esperimenti di Kouznetsov, su un piccolo campione rimasto in loro possesso del lino di En Gedi, senza riscontrare nessuna variazione del contenuto del C14. Inoltre, i ricercatori dell’Arizona riscontrarono gravi errori nei calcoli di Kouznetsov. Infatti, anche se la carbossilazione delle fibre di lino fosse stata reale e completa (ed una carbossilazione della cellulosa del lino in quelle condizioni non e' nota in chimica) il “ringiovanimento” delle fibre non avrebbe mai potuto superare i 100 anni. I ricercatori americani riportarono anche che quel trattamento termico aveva fortemente ingiallito il lino, e che quindi non riproduceva certo le condizioni di Chambery.

Il centro AMS dove si sarebbero svolti gli esperimenti di Kouznetsov, i Sedov Biopolymer Research Laboratories di Mosca, risulto’ essere totalmente sconosciuto agli esperti del settore, inclusi quelli russi, e nessun lavoro scientifico precedente risultava pubblicato da questo istituto nella letteratura scientifica. Ora, i centri AMS (Accelerator Mass Spectrometry) che si occupano di datazioni con metodi isotopici richiedono grossi investimenti, non sono molti (sono poco piu’ di un centinaio in tutto il mondo) e sono tutti ben conosciuti nel campo. In seguito si scopri’ che Kouznetsov aveva commesso altre volte frode scientifica, pubblicando articoli dove aveva perfino incluso referenze totalmente inventate. La “confutazione della datazione della Sindone” quindi non era altro che un’altra delle sue frodi.

Il centro dell’Arizona pubblico’ i risultati e le argomentazioni che smentivano Kouznetsov in un articolo sullo stesso giornale:
Jull AJT et al. Factors Affecting the Apparent Radiocarbon Age of Textiles: A Comment on ‘‘Effects of Fires and Biofractionation of Carbon Isotopes on Results of Radiocarbon Dating of Old Textiles: The Shroud of Turin’’, by D. A. Kouznetsov et al. Journal of Archaeological Science (1996) 23, 157–160

Vorrei sottolineare ,con sdegno, che i mezzi d’informazione, stampa o televisione, che mi ricordi, non hanno mai parlato di questa smentita. Io stesso ho scoperto questo articolo solo ora facendo ricerche bibliografiche.


2) Ipotesi della sostituzione dei campioni
Il secondo gruppo di contestazioni afferma che per errore i campioni della Sindone furono tagliati dai rammendi medievali oppure dal telo d’Olanda, il telo cucito sotto dalle Clarisse di Chambery per sostenere la Sindone. Addirittura si sostiene che ci fu una sostituzione dolosa con campioni di tessuti medievali. A me sembra estremamente improbabile che una cosa del genere possa essere accaduta, e credo che queste ipotesi vengano fatte nella piu’ totale ignoranza dei fatti oppure in malafede. Questa evenienza e’ stata una delle piu’ grandi preoccupazioni degli studiosi quando fu discusso il protocollo di datazione. Il Rapporto Sindone (che termina con la descrizione della raccolta dei campioni e che fu finito di stampare prima che si conoscessero i risultati) descrive come si svolsero i fatti e che in parte ho riportato.
Tutta l’operazione si svolse nella Cattedrale di Torino, il 21 aprile 1988, a porte chiuse, presenti non piu’ di 30 persone in tutto. Al contrario da quanto ho letto negli articoli de La Stampa citati da Cheope, tutto si svolse ordinatamente e con calma in circa 3 ore. Il taglio fu eseguito da Giovanni Riggi di Numana, che aveva coordinato tutti gli studi sulla Sindone e che la conosceva come le sue tasche. Gli esperti tessili esaminarono ed approvarono l’area di taglio. Tutte le operazioni vennero filmate e fotografate. Il Cardinale Ballestrero segui’ da vicino personalmente tutte le operazioni. Erano presenti i rappresentanti dei tre laboratori per la datazione e M.S Tite, del British Museum. I campioni furono pesati usando bilance elettroniche di precisione. I campioni di controllo furono tutti portati da Tite.
Dopodiche’ tutti i campioni furono codificati, chiusi in contenitori e sigillati. Quest’ultima operazione fu compiuta in segreto esclusivamente da Tite e dal Card. Ballestrero in un’area riservata. I campioni, sotto codifica, furono consegnati ai rappresentanti dei tre laboratori. Questo resoconto e’ anche riportato nell’articolo di Nature, e combacia fedelmente con quello pubblicato precedentemente nel Rapporto Sindone da Riggi di Numana.

Una sostituzione con dolo? E per quale motivo? Tite era l’unico in grado di farlo, anche se l’operazione non sarebbe stata facile sotto gli occhi del Card. Ballestrero, che non credo avesse alcun interesse a far risultare la Sindone medievale. Qualcuno e’ arrivato ad ipotizzare un complotto dei ricercatori, cosa quasi impossibile dato il coinvolgimento di tre centri qualificati AMS in tre nazioni diverse. In tutto, i ricercatori che hanno eseguito la datazione della Sindone erano 20.

Credo invece che sia molto difficile trovare in archeologia una datazione di un reperto eseguita con un metodo piu’ controllato ed accurato di questo.

Tre anni fa, Raymond Rogers, un chimico americano del Los Alamos National Laboratory (USA), che aveva lavorato sulla Sindone negli studi del 1978, pubblico’ un articolo su una rivista di chimica:Rogers RN Studies on the radiocarbon sample from the shroud of turin Thermochimica Acta 425 (2005) 189–194.
In questo articolo Rogers riportava una differenza nella composizione chimica delle fibre di lino (misurata con la spettrometria di massa) tra fibre che lui aveva prelevato nel 1978 con uno speciale nastro adesivo dall’area dell’immagine della Sindone (e quindi da lui ritenute di sicura origine sindonica) e fibre del campione usato per la datazione, prelevate con lo stesso metodo ed inviategli dal Prof. Luigi Gonella, un fisico del Politecnico di Torino, consulente scientifico del Cardinale Ballestrero per la Sindone, che aveva partecipato nel 1988 al prelievo dei campioni.

Inoltre sosteneva che le fibre sicuramente sindoniche non contenevano vaniglina nella lignina (un componente delle fibre),e che la degradazione della vaniglina della lignina poteva essere utilizzata come un metodo per la datazione di antichi tessuti. Secondo Rogers, teli di lino molto antichi al contrario dei teli medievali , incluso il telo d’Olanda, non presentavano tracce di vaniglina nella lignina. Inoltre sosteneva di aver riscontrato nelle fibre del campione della datazione tracce di alizarina, un colorante naturale comparso in Europa solo a partire dal periodo medievale.La conclusione di Rogers era che le fibre del campione della datazione erano diverse da quelle sicuramente sindoniche, a sostegno quindi dell’ipotesi che fosse stato tagliato un rammendo medievale.

L’articolo non sembra molto chiaro. Il metodo di datazione con la vaniglina non e’ un metodo scientificamente riconosciuto e nell’articolo molte affermazioni chiave non sono supportate da referenze scientifiche. Inoltre Rogers dichiara di aver condotto tale ricerca a titolo personale e di aver eseguito il lavoro preparatorio sulle fibre a casa sua, fatto alquanto insolito nella ricerca. Questo va a discredito del giornale che non avrebbe dovuto pubblicare un articolo cosi’ lacunoso.

Concludendo, non ho trovato nella letteratura scientifica nessuna obbiezione seria alla datazione della Sindone. Quelli che i media e i siti sindonici in rete definiscono “i dubbi degli scienziati sulla datazione della Sindone” sono solo una collezione di ipotesi infondate, illazioni false dovute ad ignoranza, malafede o ad entrambe, una grave frode scientifica ed un’ipotesi scientifica alquanto traballante ed inconsistente.

Mario



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11902
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/04/2010, 01:21 
Sempre sulla storia del Carbonio 14

il servizio che fece Canale 5 Su " Ramsey : forse ci siamo sbagliati ! "

http://www.video.mediaset.it/video/tg5/ ... liati.html


dimostratosi una penosa bufala :

http://www.antoniolombatti.it/B/Blog01- ... 4C8A9.html


zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 18/04/2010, 01:23, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 251
Iscritto il: 16/09/2009, 17:48
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/04/2010, 14:48 
Caro/a miss Rossella Hoara ,ma li conosci i vangeli?
Rileggiti Giovanni l'apostolo prediletto, che scriveva ispirato dallo spirito santo e scoprirai che il modo di seppellire dei giudei era con bende e con l'utilizzo di mirra e aloe.
Ripeto BENDE !!
Pertanto l'immagine miracolosa dovette tutt'al piu' formarsi sulle bende!Il lenzuolo serviva a trasportare il cadavere del crocifisso dalla croce al sepolcro o dalla croce ad una fossa comune .
Il C14 caro/a miss Hoara e' una cosa seria e non come tu pensi una marca di preservativi!!
Ti sei mai chiesto perche' la chiesa accetto' di sottoporre la sindone al test del C14??
Sapeva che in un modo o nell'altro se la sarebbe cavata, convinta come e' della idiozia dei suoi fedeli ,che vedendo non vedono ,sentendo non comprendono,ne hanno in nessun modo intenzione di guarire,


Un saluto


Ultima modifica di leviatan il 18/04/2010, 14:50, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 90 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5, 6  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 28/03/2024, 10:51
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org