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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Ipnosi e vite precedenti: un'ipotesi alternativa
MessaggioInviato: 29/09/2011, 10:14 
Malgrado i racconti dell'ipnosi regressiva sulle vite precedenti, malgrado le verifiche inspiegabili in certi casi, non ho mai creduto alla reincarnazione di un'anima che si reincarna più volte a meno che non si vadano a modificare totalmente i termini del discorso.

Ieri sera sono andata a letto e subito dopo aver chiuso gli occhi, ho avuto uno strano flash che mi ha portato a farmi una domanda.

Che rapporto c'è tra noi, la nostra anima e quelli che solitamente vengono definiti angeli custodi?

La componente angelica è connaturata all'uomo, nel senso che l'uomo ha una componente angelica oppure si tratta di un compagno di viaggio, quasi impercettibile e che essendo "immortale" ha già vissuto più vite, facendo da angelo ad altre persone?

Oppure l'angelo potrebbe essere, in alcuni casi, anche un essere umano già vissuto e poi elevatosi in un'altra dimensione.

Ci sono due brani del Nuovo Testamento in cui quello che si dice a proposito degli angeli mi dà da pensare e possono essere considerati degli spunti di riflessione.

Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (Matteo 18,10).

"E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunciate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi". (Pt 1:12)

Nelle scritture si parla di anima e di angeli come soggetti separati dal punto di vista concettuale. Potrebbero essere loro i custodi delle memorie che appartengono ad altre vite che vengono rivelate durante le ipnosi regressive?



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 10:21 
Per una curiosa coincidenza, mi sono resa conto che oggi è il 29 settembre, data che la chiesa cattolica dedica agli arcangeli Raffaele, Michele e Gabriele.



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 21:14 
Augurandovi un buona serata di San Michele vi riporto parte di conferenza del Dr Giovanni Colazza( Antroposofo)
29 Settembre 1945 Festa di Michele -
http://it-it.facebook.com/notes/la-scienza-dello-spirito/giovanni-colazza-festa-di-michele/253407291369288

Immagine

Anche quest'anno si riuniscono qui - come ormai per molti anni abbiamo fatto - nello stesso giorno, quelli che sono attivi nella società Antroposofica e che intendono parteciparvi sempre più intensamente, secondo le finalità dell'Antroposofia.

Nelle riunioni che facciamo regolarmente, al volger delle stagioni, durante l'anno, questo giorno è particolarmente significativo il giorno della festa di Michele. Non dico San Michele, come la Chiesa, perché il "santo” rappresenta piuttosto una diminuzione applicato ad un Essere di tanta grandezza spirituale che sorpassa certamente, quello della santità umana.

Noi abbiamo ricevuto dal Dr Steiner. la rivelazione di Michele come qualche cosa di nuovo che non era stato dato al mondo

in quanto soltanto alcuni accenni vaghi e nascosti erano penetrati al di fuori. Il Dottore ci ha presentato questa Entità spirituale quasi come una chiave di volta della nostra evoluzione, come un mediatore necessario, anzi indispensabile, fra gli uomini e il mondo spirituale. Noi dobbiamo, quindi, al Dr. Steiner se possiamo coordinare lo nostre attività verso un fine o dirigerci verso di esso; possiamo così contare sulla cooperazione attiva delle forza del mondo spirituale.

Più volte abbiamo parlato sotto diversi aspetti di Michele ed anche oggi vogliamo rievocare la Sua figura, brevemente, perché non voglio soffocare nei dettagli quelle che sono le caratteristiche generali dell'immagine che vogliamo evocare fra noi.

Ho avuto occasione di dire molto volte, secondo l'indicazione del Dottore, che la via di Michele è la via del pensiero. Se noi prendiamo da uno speciale punto di vista rapido e sommario l'insieme dell'evoluzione umana, noi vediamo che al culmine dell'evoluzione, come essa si presenta nel momento attuale di fronte a noi, noi vediamo allora che tutto tendeva a trarre fuori dalle forze evolutive quello che è il pensiero umano. E' appunto per questo che l'uomo è disceso da un rapporto spirituale fino all'oscurità, fino a quella condizione in cui non solo non ha più la vista del mondo spirituale, ma ha potuto anche rinnegarlo nella sua orgogliosa solitudine. Questo è avvenuto lentamente nel corso dei secoli ed ha cominciato a culminare nell'epoca dell'anima cosciente, nel 15° secolo. Noi sappiamo che prima gli esseri umani erano guidati spiritualmente, il loro mobile corpo eterico riceveva impulsi dal mondo spirituale, rappresentazioni dal mondo spirituale, in realtà egli sentiva il suo pensiero come scendere in lui dal di fuori. Egli trovava in sé le formo dei pensieri ed, infatti, il riconoscimento dei mondo esteriore non era obiettivo, non era, compiutamente come il nostro, basato sull'esperienza sensibile era sempre qualche cosa che si presentava con un legame col mondo spirituale. Le forze della natura erano viste non separate dalle forze spirituali, è più tardi, a poco a poco i che l'uomo ha formato in sé il proprio pensiero, si è inteso padrone dei propri pensieri ed ha allora compiuta un'opera che si può dire meravigliosa, unica; ha creato la logica, ha creato la coordinazione dei concetti, ha cominciato a stabilire dei rapporti con questo mondo sensibile, tangibile, ha dato al suo pensiero una forma solida. Il fatto che il suo essere si svolgeva nel tempo e che gli eventi umani ai evolvevano nel tempo, ha fatto al che potesse avere una concezione evolutiva del mondo e non una concezione stabile come l'aveva avuta nel passato. Il senso dei rapporti fra le cose lo ha portato a scoprire delle leggi; ora, tutto questo è il risultato della discesa dell'essere umano nella materia, dell'allontanarsi dal mondo spirituale e del penetrare sempre più profondamente nel mondo sensibile e calcolabile, A questo punto noi possiamo incominciare ad intravedere quale è lo scopo della creazione dell’uomo e perche le forze spirituali hanno voluto l’uomo: è stato appunto perché si completasse un ordine del quale le forze del pensiero e dell'esperienza dell'uomo potessero ritornare nel mondo spirituale. La coscienza divina nel mondo spirituale è qualche cosa di completamente diverso, ha un carattere unitario: per la concezione umana, per le forze acquistate dall'uomo nella sua discesa, anche il mondo spirituale assume l'immagine evolutiva, l'immagine d'uno svolgersi nel tempo. Le forze del mondo spirituale si raggruppano In gerarchie, hanno un carattere ed un nome: voi ricorderete perché più volte ho avuto l'occasione di citarla - quella famosa leggenda in cui si racconta che il Signore chiamò Adamo e chiese a lui di da¬re un nome alle piante, agli animali e poi gli chiese di dare un nome alle Entità divine e Adamo nominò Angeli, Arcangeli e così, via e poi finalmente domandò: "qual'é il mio Nome?”

In questo modo noi vediamo ciò che viene rappresentato appunto quello che è il fine della evoluzione umana, vale a dire la possibilità che le forze spirituali vedano se stesse e sentano se stesse in un modo diverso, acquistino una figurazione - per così dire che prima non avevano. E’ in questo modo che, meravigliosamente, l'evoluzione umana completa l'evoluzione divina e questo ai svolge per la conquista del pensiero umano. Gli uomini, quindi, hanno ricevuto il dono della vita perché essi facciano evolvere le forze del proprio pensiero,e quelli che vivono così da brava gente, giorno per giorno, compiendo i loro piccoli doveri quotidiani, contentandosi di non fare del male, accettando tutto ciò che viene, conformandosi così agli avvenimenti a ciò che è stato fatto, coltivando magari una scienza, una disciplina, solo per assumere informazioni e mai portando una forza interiore in tutto questo, ebbene, questi uomini tradiscono il dono che hanno ricevuto, perche l'uomo ha avuto la vita per evolvere le forze del pensiero in armonia col mondo spirituale. Quando noi, infatti, non coltiviamo il nostro pensiero, abbiamo un appesantimento, un imprigionamento del nostro corpo eterico, che diventa sempre più aderente al cervello, che non è capace di elevarsi dal pensiero obiettivo al pensiero vivente,dal pensiero che è unicamente una rappresentazione della, realtà a quel pensiero che tenta di trascendere la visione reale e la visione sensibile. Infatti, dopo la morte, il corpo eterico di coloro che hanno applicato ciò che il pensiero umano aveva guadagnato nel suo evolversi alla considerazione del mondo spirituale, porta un contributo reale, obiettivo, vivente,al mondo spirituale. E' appunto ciò che aspettano gli Dei dagli uomini; le forze del mondo spirituale sono là ad attenderà cha l'uomo compia la sua missione nel mondo.
A questo punto noi troviamo di nuovo la figura di Michele: da una parte egli è il portatore dell'intelligenza divina e dall'altra ha la capacità di comprendere e di rivolgersi a quegli atteggiamenti che la mente umana assume quando ai eleva dal pensiero morto al pensiero vivente. In quel momento egli ricongiunge l'intelligenza cosmica all'intelligenza umana, e questo rende possibile passare il punto di svolta che altrimenti porterebbe l'uomo in una direzione arimanica, che porterebbe l'uomo ad incatenarsi ed irretirsi nel proprio destino, a contentarsi delle apparenze e delle realizzazioni esteriori dell'essere.Il mondo è pieno di questi pensieri morti che nulla possono rappresentare nel mondo spirituale e che non possono essere illuminati dalle forze del mondo spirituale. Se si guarda intorno verso la natura, se si vuole considerare, per esempio, il mondo vegetale come un insieme di individualità viventi, ogni pianta di per sé si può dire - è studiata separatamente secondo la specie, invece di vedere un'unità nel mondo vegetale per cui le forze dei minerali sulla Terra si tramutano in vita. Se sì guardano gli animali come esseri intermediari fra le piante e l'uomo, ognuno viene guardato come essere separato,più limitato di fronte all'uomo, invece di considerare la specie come un'unità che viene diretta da una forza spirituale al di fuori. E se si considera l'uomo come un essere che comincia e finisce in una vita - dalla nascita alla morte - invece di rappresentare una linea di continuità, sulla Terra egli qui segue il cammino, non si tiene conto che esso non solo rappresenta un essere più elevato degli animali ma che è la finalità di tutta l'evoluzione, che rappresenta lo Spirito ed il significato dell'evoluzione stessa. Ora sono questi i pensieri che vengono accolti, che vengono mandati nel mondo spirituale. Il fatto che noi ci siamo evoluti nel tempo, ha dato la possibilità di concepire un'evoluzione spirituale nel tempo e questo ha sempre significato per il mondo spirituale, in quanto esso determina una trasformazione profonda che prima dell'uomo non esisteva.

L'opera di Michele, quindi,non è soltanto di dare dei pensieri, ma si compie con lo stabilire una relazione dell'uomo con le gerarchie spirituali. Non appena noi ci solleviamo dall'attività comune, noi troviamo per l'opera di questo Mediatore, che si stabilisce un rapporto con le gerarchie. Quando noi e la nostra interiorità non siamo passivi,ma diventiamo anzi attivi, noi portiamo coscientemente il sentire ed il volere nel nostro pensiero e ci riuniamo allora alle forze della terza gerarchia. Quando noi consideriamo non più il mondo come una realtà sensibile che, per cosi dire, è completa in se stessa, ma invece vediamo in essa l'essenza spirituale trasformata o noi vediamo in essa e dietro di essa lo spirituale vivente, allora noi ci riuniamo alle forze della seconda gerarchia. Quando cominciamo a vedere nella vita e negli eventi umani non più l'opera del caso, ma una linea spirituale che raccoglie tutto ciò che si manifesta verso un fine, noi allora ci uniamo alle forze della prima gerarchia. In questo modo noi vediamo come per il tramite di Michele, attraverso il nostro pensiero coltivato ed esaltato, riunito allo spirituale, noi creiamo un'unione ed una relazione col mondo spirituale stesso. Se poi, invece, noi abbandoniamo il pensiero a se stesso e, invece di elevarlo e portarlo al di sopra del mondo della realtà sensibile, cerchiamo ancor più e sempre più di indagare la realtà sensibile, come distaccata da relazioni spirituali, allora compare quello che è l'arimanesimo. E' perciò che nella figurazione di Michele esso ha sotto i piedi il drago, ciò rappresenta la vittoria contro questa attitudine del pensiero umano, vittoria che è stata prima riportata nel mondo spirituale e che deve adesso effettuarsi nella mente degli uomini. Per ora questo è possibile soltanto in alcuni uomini perche la maggioranza continua ancora il suo commino nella direzione arimanica anziché in quella di Michele.

Se noi guardiamo le nostre relazioni col mondo elementale, noi vediamo che le entità del mondo elementare, le forze della natura, vengono incatenate ed imprigionate sempre più profondamente dal pensiero umano realistico e materialistico, mentre il guardare la natura con gli occhi dello spirito le libera. Ed a questo appunto alludeva S Paolo quando scriveva che la natura nella sofferenza aspetta la liberazione! questa liberazione deve appunto venire dagli uomini, deve venire dal modo come essi guardano il mondo,e questi esseri allora non vengono sempre più incatenati e celati nella sotto natura.

A questo punto il Dr. Steiner, fra tanto cose che aveva potuto prevedere, aveva preveduto che il più grande cataclisma e la più grande tragedia dell'umanità erano derivati appunto dall'abbassare le forze elementali sempre più profondamente nella sotto-natura in modo che la natura non era più portata ad essere compresa secondo il suo valore spirituale, ma ad essere sempre più scomposta negli elementi materiali. Invece di elevarsi, l'uomo si sprofondava sempre più nella concezione materialistica, ha cercato di penetrare nella già materia,nella molecola, nell'atomo, nell'elettrone e questa attitudine doveva essere fatale all'umanità.

A questo punto noi vediamo come il compito dell'Antroposofia, che contiene appunto il messaggio di Michele, messaggio che è un impulso che spinge le forze umane non verso la sotto-natura, ma verso il mondo spirituale;costituisce appunto la possibilità di elevazione, la possibilità al punto di svolta in cui ci troviamo, di non discendere sempre più verso ciò che noi chiamiamo l'abisso, ma di elevarci invece, al di sopra di esso ed incominciare quella ascesa cosciente il mondo spirituale, dove aveva cominciato nell'unione incosciente col mondo spirituale.

Il Dottore ha parlato lungamente di Michele sotto tanti aspetti ed è appunto necessario per noi rappresentarci questi quadri in cui questa figura coni vicina a noi, così pronta a dare pienezza alle nostre aspirazioni, questa Figura diviene per noi una realtà con la quale noi possiamo attuare uno scambio, per cui noi diamo la nostra visione del' mondo spirituale, alimentata dalle forze che dal mondo spirituale stesso ci vengono e che noi rendiamo trasformate.

In questo momento, quindi, in cui ricominciamo il nostro lavoro, dobbiamo sentirci coscienti di quello che noi dobbiamo al mondo spirituale o di quello che il mondo spirituale aspetta da noi, e volgere la nostra esistenza e la nostra opera in questa direzione.

Se noi cerchiamo nell'Antroposofia soltanto delle informazioni, delle conoscenze, noi non facciamo nulla per il mondo spirituale. Dopo la nostra morte, il corpo eterico non porta nulla al mondo spirituale;può apportare soltanto in quanto questi pensieri dell'antroposofia si trasformano in immagini, in visioni d'insieme, in forze viventi. E' perciò che abbiamo sempre incominciato il nostro lavoro antroposofico da questo giorno, come un punto di partenza che è anche una meta. Perciò a tutti voi, ai gruppi ai quali appartenete, io faccio l'augurio che durante questo periodo di lavoro possiate portare a fine quello che è il vostro dovere di Antroposofi.

Giovanni Colazza.


Ultima modifica di Mariah il 29/09/2011, 21:16, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 29/09/2011, 21:23 
Scrivo due righe sull'Angelo Custode, troppo poche per spiegarne la magnificenza ma abbastanza per dare l'idea del lavoro che a Lui compete.



L’Angelo Custode:
illumina l’Io
custodisce il Corpo Astrale
regge il Corpo Eterico
governa il Corpo Fisico.


Tutti i bambini vengono dal cielo (e non vengono “fatti” dai loro genitori i quali, tutt’al più, collaborano alla predisposizione del corpo fisico del bambino), anche nella Bibbia si può trovare diverse nascite annunciate dagli Angeli ai genitori.

E l’anima del bambino
sia a me donata
dai mondi dello Spirito
secondo il Vostro volere
( Preghiera di R. Steiner)

Gli Angeli inoltre, portano anche la notizia del superamento della “sterilità”, come nel caso di Elkana ed Anna, che poi concepirà il profeta Samuele. L’individualità che sta per nascere,viene accompagnata dal cielo sulla terra dagli Angeli, e, in particolare, dall’Angelo Custode.

Gli Angeli, infatti, sono le nostre guide nel periodo fra la morte e una nuova nascita, perchè mantengono la memoria della nostra individualità da una vita all’altra. In parole molto più semplici: i nostri angeli ci “prelevano” nel momento esatto del distacco della nostra anima dal corpo fisico (il terzo giorno dopo la morte) e ci accompagnano per tutto il lunghissimo tempo che va fino al nostro rientro nell’esistenza fisica.

Gli Angeli presiedono il nostro post mortem; ora possiamo aggiungere che, in linea di massima,custodiscono tutta la nostra esistenza ma, se vogliamo essere più precisi, si occupano in particolare degli anni che preparano alla piena evoluzione ed emancipazione dello spirito, cioè dell’Io di ognuno di noi.

Qual nesso vi sarebbe mai tra le diverse incarnazioni di un uomo sulla Terra, il quale ancora non ricordi le sue incarnazioni precedenti, se non vi fossero certe entità le quali, per così dire, collegano tra loro le diverse incarnazioni, e vegliano sul progressivo sviluppo dell’uomo da un’incarnazione all’altra?
Per ogni individuo umano dobbiamo presupporre un’entità che, per il fatto di essere di un grado superiore all’uomo,conduce l’individualità a passare da un’incarnazione all’altra. Va però notato che queste non sono le entità che regolano il Karma, queste sono semplicemente entità custodi, le quali serbano memoria dall’una all’altra incarnazione fino a che l’uomo non sia in grado di serbarla da sè. Queste entità sono appunto gli Angeli.
Possiamo dunque dire che ogni uomo è, in ogni incarnazione, una persona, ma che su ciascuno veglia un’entità la quale ha una coscienza che va da incarnazione a incarnazione. Per questo fatto l’uomo che ai primi gradi di iniziazione non sa ancora nulla per scienza propria delle sue incarnazioni precedenti, acquista però la possibilità di interrogare, in proposito, il suo Angelo. Ciò è assolutamente possibile a certi gradi inferiori dell’iniziazione. Possiamo dunque dire: gli esseri angelici stanno un grado più su degli uomini, hanno il compito di vegliare su tutto lo svolgimento del filo umano che per la singola individualità passa attraverso le successive incarnazioni” ( R. Steienr, Gerarchie spirituali, pp.83/4).

Vi sono ancora altre entità che attorniano l'uomo, queste sono perlopiù invisibili ai sensi fisici. Queste sono gli Esseri Elementari, e quì c'è da aprire un altro meraviglioso capitolo.

http://arcadellavita.forumattivo.it/t117-l-angelo-custode

Un caro saluto a tutti


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MessaggioInviato: 30/09/2011, 12:58 
Cita:
Messaggio di Hannah

Che rapporto c'è tra noi, la nostra anima e quelli che solitamente vengono definiti angeli custodi?

La componente angelica è connaturata all'uomo, nel senso che l'uomo ha una componente angelica oppure si tratta di un compagno di viaggio, quasi impercettibile e che essendo "immortale" ha già vissuto più vite, facendo da angelo ad altre persone?


Splendida domanda...che rapporto c'è...me lo sono chiesto tante volte anche io.
Per tre volte, nel corso della vita, ho rischiato di morire, due volte per incidenti gravissimi (al 100% avrebbero causato la mia morte) evitati per un soffio e una volta per malattia, ne sono sempre uscito incolume con una sola certezza, "qualcuno" è intervenuto.
Questo "qualcuno", per forza di cose ti deve essere accanto in ogni istante, dire se sia un essere spirituale staccato da noi (come l'Angelo custode o un alieno...) o se sia una componente nascosta in noi (dotata comunque di grandi poteri!) è molto difficile.
Vi posso comunque segnalare un link estremamente interessante, durante la lettura capirete perchè sia attinente alla domanda:
http://thematrixrw.wordpress.com/2010/0 ... d-socrate/
Cita:
Hannah ha scritto:

Per una curiosa coincidenza, mi sono resa conto che oggi è il 29 settembre, data che la chiesa cattolica dedica agli arcangeli Raffaele, Michele e Gabriele.

Le coincidenze non esistono...
Raffaele=origine ebraica=Rapha(medico)+El(Dio)significato: Medico di Dio
Michele=origine ebraica=mi(Chi)+kha(come)+El(Dio)significato:Colui che è come Dio
Gabriele=origine ebraica=gabar(essere forte)+El(Dio)significato:L'Eroe di Dio


Ultima modifica di Angel_ il 30/09/2011, 13:20, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Angeldark ha scritto:

Cita:
Messaggio di Hannah

Che rapporto c'è tra noi, la nostra anima e quelli che solitamente vengono definiti angeli custodi?

La componente angelica è connaturata all'uomo, nel senso che l'uomo ha una componente angelica oppure si tratta di un compagno di viaggio, quasi impercettibile e che essendo "immortale" ha già vissuto più vite, facendo da angelo ad altre persone?


Splendida domanda...che rapporto c'è...me lo sono chiesto tante volte anche io.
Per tre volte, nel corso della vita, ho rischiato di morire, due volte per incidenti gravissimi (al 100% avrebbero causato la mia morte) evitati per un soffio e una volta per malattia, ne sono sempre uscito incolume con una sola certezza, "qualcuno" è intervenuto.
Questo "qualcuno", per forza di cose ti deve essere accanto in ogni istante, dire se sia un essere spirituale staccato da noi (come l'Angelo custode) o se sia una componente nascosta in noi (dotata comunque di grandi poteri!) è molto difficile.
Vi posso comunque segnalare un link estremamente interessante, durante la lettura capirete perchè sia attinente alla domanda:
http://thematrixrw.wordpress.com/2010/0 ... d-socrate/


Grazie Angel, anch'io ho avuto almeno una volta l'esperienza di essere salvata e spesso provo quel senso di compagnia interiore che non saprei descrivere altrimenti. In alcuni casi, ho pensato ad una suggestione ma quando ho sperimentato il vuoto e la solitudine interiori, mi sono guardata bene dal mettere in dubbio tale realtà.

Per fede, sono portata ad appoggiarmi e a rapportarmi soprattutto alla figura di Cristo ma in tutte le scritture sono riportati brani che trattano di angeli,figure angeliche e del loro ruolo di messaggeri.

E' un periodo importante e difficile per me questo: sapete che ho preso un anno sabbatico ma che sta per scadere a gennaio e, oltretutto, le mie condizioni attuali non mi permettono alternative, se non quella di tornare nel sistema.

Spero in un miracolo, ma un miracolo c'è già stato perché in questo periodo ho ripreso tutte le mie energie interiori, nonostante i momenti di crisi, mi rendo conto di essere cambiata e cresciuta.

Non ho capito ancora qual è il mio posto però spero prima o poi di esserci.

Anche questo forum è importante perché molto spazio viene dedicato alla spiritualità, nonostante le tante differenze, ma come gli strumenti di un'orchestra ben affiatata riusciamo in certi momenti ad esprimere un'unica armonia, malgrado il fracasso del mondo circostante. Ed è bello, si sente.

Ho letto anche i brani postati da Mariah e la ringrazio. Sento che anche tu sei alla ricerca del tuo percorso e non dev'essere sempre un percorso facile. Spero che trovi le sue risposte ma ti faccio un invito che estendo anche a me: a volte alcuni sembrano portarci le risposte ma con troppe complicazioni. Ho imparato (stoimparando) ad apprezzare le risposte semplici, a volte sono semplici flash come quelli che mi stanno giungendo in questi giorni.


Ultima modifica di Hannah il 30/09/2011, 13:28, modificato 1 volta in totale.


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LE PAROLE DEL PONTEFICE - «Cari amici - ha detto il Papa - il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell'umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali "custodi", cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall'inizio fino all'ora della morte, - ha aggiunto - la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli angeli fanno corona» alla Madonna che, «nella prima domenica di ottobre» «dal santuario di Pompei» per «il mondo intero», viene supplicata «affinchè sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio».
Fonte:http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_02/papa-angeli-esistono_218cdd3e-ece4-11e0-9c5b-49e285760169.shtml



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Messaggio di Hannah

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Secondo la mia modesta esperienza, la seconda che hai detto. Sono entità elevate (o spiriti evoluti) che non si incarnano più sul piano fisico perchè - vita dopo vita su questo piano di esistenza - hanno trasceso la materia.

Cita:
Anche questo forum è importante perché molto spazio viene dedicato alla spiritualità, nonostante le tante differenze, ma come gli strumenti di un'orchestra ben affiatata riusciamo in certi momenti ad esprimere un'unica armonia, malgrado il fracasso del mondo circostante. Ed è bello, si sente.


Bella questa cosa...... [:)]



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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