Cita:
riguardo ai piedi NON HAI RISPOSTO alla mia domanda...la misura è stata presa dalla punta o dal calcagno?..
Hallora, nel libro non viene specificato , ma , visto che gli autori si fanno un dovere di specificare che avevano chiamato
degli Accademici forensi (la cosa fece molto rumore ) , suppongo che abbiano fatto
le cose in modo professionale , con un bel calcagno come riferimento .
Cita:
ED ANCORA...riguardo la differenza RISCONTRATA tra il lato verso e quello sottostante QUALE IDEA ti sei fatto? a COSA è dovuta questa differenza secondo te?..
Penso sia dovuto alla modalità d' esecuzione adoperata da Leonardo :
una sorta di primitiva proiezione fotografica ,
( realizzando quindi prima il lato recto e poi quello verso : 2 pose distinte ; )
che lui descrive in un CODICE assai poco conosciuto ,
il CODICE Chttps://www.ibs.it/codice-c-libro-leona ... 8884161260se ci date un' occhiata vi accorgete subito di quanto Leonardo fosse avanti in quel settore ,,,
e poi, considerando che probabilmente Leonardo ha avuto a disposizione
una pezza di tessuto prob di 100 metri et oltre, come appunto si faceva anticamente,
deve aver fatto molte sindoni di prova...
Questo coadiuvato dal suo committente , Giuliano della Rovere , futuro Papa Giulio II ,Fra il 1353 e il 1356 la Sindone appare a Lirey (diocesi di Troyes), in possesso di Goffredo di Charny, cavaliere crociato, che fece costruire una chiesa per ospitare e ostendere il lenzuolo (la prima ostensione avvenne nel 1355). Goffredo morì nella battaglia di Poitiers (1356) e non rivelò mai come fosse entrato in possesso del lenzuolo (tra gli ascendenti della famiglia Charny vi erano tuttavia cavalieri della quarta crociata e vari templari).
Nel 1389, il figlio di Goffredo, Goffredo II, ostende la Sindone a Lirey senza chiedere il permesso del vescovo di Troyes, Pierre d'Arcis, che se ne risentì a tal punto da convocare un sinodo per vietare al clero di far parola della Sindone. Goffredo II e il clero si appellarono all'antipapa di Avignone Clemente VII, che permise sì le ostensioni (Clemente VII era imparentato con gli Charny), ma a condizione di dichiarare esplicitamente che quella non era la vera Sindone.
Nel 1418 i canonici di Lirey, temendo che venisse coinvolta nella guerra fra Borgogna e Francia, affidarono la reliquia al conte Umberto de la Roche, che morì nel 1448, lasciandola alla moglie Margherita di Charny, nipote di Goffredo I. Questa, invece di restituire il telo ai canonici, lo consegnò (in cambio di benefici) nel 1453 alla duchessa Anna di Lusignano, moglie del duca Ludovico di Savoia, che viveva a Chambéry, capitale di Casa Savoia. Sperava in cambio di ottenere il riscatto del presunto erede del defunto conte di Charny, che era prigionero dei turchi. Margherita fu colpita da scomunica, ma morì nel 1459.
I duchi di Savoia nel 1502 fecero costruire una cappella nel castello di Chambéry in cui custodire il lenzuolo.
Nel 1504 papa Giulio II approva la messa con "colletta" e Ufficio proprio della Sindone. La festa liturgica verrà riconfermata da papa Clemente X nel 1673, mai abrogata.
La Sindone sparisce per circa 50 anni , proprio quando perviene ai Savoia .E proprio quando è cardinale a Carpentras in francia Giuliano della Rovere ( futuro Giulio II ).
E' LUI CHE COMMISSIONA LA NUOVA SINDONE A LEONARDO .Leonardo esegue la Sindone tra il il 1490 e il 1495 .
Nel Codice Atlantico e nel Codice Leicester le notizie di un suo viaggio in Savoia alla fine
degli anni 80 .
Ma leonardo ha lasciato tracce di studi preparatori per la Sindone ?
Lo scrittore Ladislao Reti ci da notizia ci un quaderno di Leonardo che venne acquistato intorno al 1560
da un agente dei Savoia , dalla raccolta di Francesco Melzi .
Il committente era il Duca di Savoia Carlo Emanuele .
http://www.amazon.com/The-Leonardo-Ladi ... 0070371962Del quaderno non si è più avuta alcuna notizia .
La Sindone ai Savoia
https://books.google.it/books?id=PXrkR1 ... ne&f=falsezio ot