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MessaggioInviato: 13/11/2012, 14:34 
Il postulato di base è che le recenti scoperte della fisica quantistica permettono di attribuire ai tradizionali concetti di "anima" e di "coscienza" un significato più scientifico che religioso. Valore scientifico che, incredibilmente, coincide con quanto narrato nei testi sanscriti della tradizione orientale lasciando intendere la possibilità che le antiche culture Veda si interessassero di fenomeni quantici, soltanto oggi riscoperti dalla nostra scienza.

Il postulato di base è che la realtà trascende il piano materiale fisico, osservabile dai nostri sensi. Il fenomeno paranormale si dimostra essere reale. Il piano astrale diventa un aspetto della realtà che non siamo in grado di percepire. La coscienza diventa una energia, collegata al cervello, ma indipendente da esso e dall'attività cerebrale, residente nei nanotubuli delle cellule nervose del corpo... di tutte le cellule nervose presenti nel corpo.

Quando viene concepito un bambino, il cuore umano inizia a battere prima che il cervello si sia formato e cio’ sembra un «paradosso», ma non e’ cosi perche’ il cuore ha un piccolo e proprio cervello formato da circa 40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il piu’ ampio CEM (Campo ElettroMagnetico) del corpo.

Il campo elettrico del cuore, che viene misurato dall’elettrocardiogramma (EGC) è all'incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali, dei due cervelli nella testa, registrate da un elettroencefalogramma (EEG).

La componente magnetica del campo del cuore, è all’incirca 5000 volte più potente di quella prodotta dal cervello, non è impedita dai tessuti e può essere misurata anche a distanza dal corpo con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID), basato su magnetometri.

Infatti è stato sperimentato e dimostrato che questa energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa internamente al cervello di sopra nella testa a e di sotto a quello enterico nell’intestino, ma è anche recepibile da altri soggetti che si trovino nel suo raggio di azione-comunicazione che e’ di massimo 3 mt., di diametro.

Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensita’ e frequenza diversa a seconda del tipo di organo ma tutti questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore. L’insieme di questi campi (CEM) si chiama AURA ed essa forma una specie di “uovo” attorno all’organismo degli esseri viventi.

Ormai e’ stato sperimentato e dimostrato che questa energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa internamente al cervello di sopra nella testa a e di sotto a quello enterico nell’intestino, ma è anche recepibile da altri soggetti che si trovino nel suo raggio di azione-comunicazione che e’ di massimo 3 mt., di diametro.

Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensita’ e frequenza diversa a seconda del tipo di organo ma tutti questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore. L’insieme di questi campi (CEM) si chiama AURA ed essa forma una specie di “uovo” attorno all’organismo degli esseri viventi.

Le implicazioni di ciò sono enormi.

A livello di fisica classica, galileiana e newtoniana, e a livello di vita quotidiana nulla cambia circa l’apparenza e il modo di essere oggettivo del mondo e dei suoi fenomeni visti e vissuti come ben di-stinti dalla soggettività del percipiente, del suo Io e della sua coscienza.

Una differenza resta tuttavia fra i due tipi di fenomeno: i fenomeni normali nascono da un pensiero, da una percezione consci, cioè sempre dell’anima/coscienza, ma mediata dai sensi. I fenomeni paranormali sgorgano, più direttamente dall’anima, da una percezione e da una emozione extrasensoriali.

Entrambi sono "reali".

Mi rendo conto che, non essendo così esperto di fisica quantistica e non avendo mai approfondito 'scientificamente' le tematiche new-age i discorsi che vado a produrre rischiano di diventare contorti.

In estrema sintesi e cercando di semplificare un po' posso dire che io, personalmente, sono ora convinto che la fisica e la meccanica quantistica siano in grado di dimostrare l'esistenza dell'anima, della coscienza, e che essa risieda, come corpo astrale aderente al corpo fisico, sottoforma di energia - energia contenuta nei microtubuli delle cellule nervose del corpo fisico.

Quella stessa energia in grado di produrre i campi magnetici citati sopra, che le dottrine new-age conoscono con il termine di aura. Fosse così significa che migliaia di anni fa qualcuno già sapeva tutto questo... e in tal caso mi dovete spiegare come poteva...


Fonti utilizzate:
http://www.ricercapsichica.it/articoli/ ... antica.htm
http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=435



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MessaggioInviato: 13/11/2012, 14:59 
Cita:
Quando viene concepito un bambino, il cuore umano inizia a battere prima che il cervello si sia formato e cio’ sembra un «paradosso», ma non e’ cosi perche’ il cuore ha un piccolo e proprio cervello formato da circa 40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il piu’ ampio CEM (Campo ElettroMagnetico) del corpo.

Il campo elettrico del cuore, che viene misurato dall’elettrocardiogramma (EGC) è all'incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali, dei due cervelli nella testa, registrate da un elettroencefalogramma (EEG).




Wow! Bellissima questa cosa!

(non c'è reggente né coordinata, trattasi di esclamazione! [:D])



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MessaggioInviato: 14/11/2012, 00:49 
Forse i nostri sensi sono illusori, la realtà è illusione e la materia non esiste.

Se partiamo dall'assunto di Einstein sappiamo che E=mc2 - Ovvero l'energia è uguale alla massa moltiplicata la velocita' della luce al quadrato.

La velocita della luce è circa 300.000 KM/sec che al quadrato da' un numero del quale non abbiamo neppure cognizione, una velocita' di 9 trilioni di km al sec circa.

Il nostro occhio percepisce al massimo velocità di 50/100.000 Km orari, una inezia rispetto ai 9 trilioni di km al secondo per 1 solo grammo di materia. Pertanto se il nostro occhio non riesce a vedere la velocità degli elettroni e dei protoni in realtà cosa vediamo? In realtà vediamo cose che non sono reali, percepiamo continuità laddove non c'è, ma è solo un effetto ottico dato dalla stratosferica velocità dell'energia. Una energia che genera un campo vibrazionale così veloce da darci l'impressione di vedere corpi e masse che in realtà non esistono.

O meglio sono solo energia. Forse i nostri sensi sono ancora primordiali e illusori inquanto non ci consentono di allinearci all'energia che tutto pervade e che è il tutto stesso. Quello che percepiamo con i sensi è pura illusione.

La vera realtà è energia pura, quella dei piani astrali ove vive la nostra anima, il nostro corpo astrale. Ciò che siamo abituati a osservare e confrontarci, il mondo materiale, fisico, è solo una illusione dei nostri sensi e del nostro cervello.

Non che i nostri sensi siano in malafede... [:D] solo che si sono atrofizzati a causa di migliaia di anni di servitù, ignoranza, dedizione al mondo materiale invece che concentrarsi su quello spirituale.

Risultato? Ghiandola pineale atrofizzata. Capacità cerebrali ridotte al 20%. Sensi incapaci di percepire la realtà dei piani astrali. Caduta dell'uomo sui piani più infimi della realtà.. quelli della materialità.

Schopenhauer aveva capito tutto (d'altronde era appassionato di culture orientali... [;)])


Ultima modifica di Atlanticus81 il 14/11/2012, 00:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/11/2012, 19:52 
La vita dopo la morte - The Scole Experiment

Dal 1993 al 1998, a Scole, un villaggio della Contea di Norfolk in Inghilterra, furono condotti oltre 500 esperimenti in cinque anni sulla comunicazione medianica con intelligenze incorporee e fenomeni di materializzazione. Gli esperimenti scientifici furono condotti dal Prof. David Fontana, dal Prof. Arthur Ellison e Montague Keen e ad altri ricercatori di alto livello, utilizzando le facoltà dei medium Robin e Sandra Foy, Alan e Diana Bennett.

Gli esperimenti furono ripetuti con successo negli Stati Uniti, in Irlanda e in Spagna. Negli Stati Uniti prese parte un gran numero di scienziati della NASA, dell’Istituto Noetics Science e dell’Università di Stanford.

Sugli esperimenti è disponibile un’accurata relazione[1] scientifica di 300 pagine sulla cui conclusione si legge: “Nessuno dei nostri critici è stato in grado di individuare un solo caso di frode o inganno”.

Secondo il rapporto, davanti ai ricercatori furono materializzate persone, che gli sperimentatori poterono toccare con le loro mani e una cinquantina di oggetti. Uno dei fenomeni più interessanti riguardò quello dei globi di luce che volteggiavano nella stanza in modo intelligente, rispondendo alle richieste dei presenti, lasciando delle scie luminose e dando vita a complesse coreografie. I globi di luce attraversavano oggetti solidi e quando entravano dentro le persone si verificava una guarigione. Tutti i testimoni affermarono che era impossibile che le luci potessero essere state in alcun modo manipolate fisicamente in maniera fraudolenta. Si verificarono fenomeni di levitazione e di voci che rispondevano ai presenti, dando informazioni personali per dimostrare la loro autenticità. I fenomeni vennero registrati, fotografati e filmati.

James Webster, un mago professionista con 40 anni di esperienza sui fenomeni paranormali, fu testimone oculare degli esperimenti di Scole e pervenne alla seguente conclusione:“Non ho scoperto nessun segno di frode e, a mio parere, tali frodi non sarebbero state possibili, sia per il tipo di fenomeni osservati, sia per le condizioni in cui si sono prodotti”.

Sugli esperimenti di Scole è stata pubblicata una nuova edizione contenente nuove comunicazioni ricevute cinque anni dopo gli esperimenti originari.

Le critiche degli scettici sull’autenticità dei fenomeni paranormali dell’esperimento Scole sono tutte di ordine teorico e non pratico. La comunità scientifica nel suo complesso non ha ad oggi accettato i fenomeni paranormali come dato acquisito.

Gli Esperimenti del Gruppo Scole, che hanno preso il nome dal luogo dove il gruppo lavora, sono degni di nota e innovativi per tutto il futuro sviluppo della corrente spiritistica, a cui cercano di dare un'impronta scientifica (proprio come già osservava il garnde Gustavo Rol.

Nascita del gruppo:
Il gruppo Scole (SEG) si sviluppò nell'arco di un lungo perido. il loro lavoro è stato costellato da un'infinita pazienza e dedizione, e i grandiosi risultati, studiati dagli scienziati più illustri provenienti da tutto il mondo, sono il frutto di una lunga e incessante dedizione allo sviluppo di fenomeni paranormali e alla comunicazione con la dimensione degli spiriti. I fondatori sono Robert e Sandra Foy, che costruirono nella cantina della loro nuova casa a Norfolk una stanza dedicata ed attrezzata per tali esperimenti. Al gruppo si aggiunsero e tolsero diversi membri all'inizio delle attività, finchè riuscirono a formare un gruppo enrgeticamente armonico e consono per lo sviluppo dei fenomeni che si apprestavano a sperimentare.

Gli Esperimenti:
In ogni gruppo che si appresta a fare esperimenti su fenomeni fisici l'armonia è sempre fondamentale, ecco perchè prima di ottenere grossi risultati i Foy dovettero attendere di incontrare le persone "energeticamente" giuste. Per garantire la continuità delle energie, le sedute erano tenute secondo uno schema rigido.
La stanza era totalmente oscurata e per osservare meglio i fenomeni ed assicurarsi che non ci fossero trucchi vennero prese le più serie precauzioni. Tutti gli oggetti e le maniche dei membri vennero segnate con etichette e nastro fosforescente. Tra i membri del gruppo assistevano anche medium, che entrando in trance permettevano ai loro spiriti guida di orientare gli esperimenti in piena collaborazione fra le due dimensioni. I primi esperimenti dettero come risultato: luci in movimento, levitazione di piccoli oggetti, rumori e voci sconosciute da cui non si identificava la provenienza, cambio di temperatura nell'ambiente e manifestazioni tattili. In sottofondo, come indicato dalle Guide mettevano musiche allegre, dolci, con forti vibrazioni positive.

Con il procedere delle sedute i fenomeni si intensificarono ottenendo risultati davvero sbalorditivi: sono pervenuti durante le numerose sedute del Scole Group numerosi apporti, regali per i membri del gruppo e per gli ospiti, ed oggetti provenienti da diverse epoche che vennero analizzati e ritenuti autentici. Tutti gli oggetti erano accuratamente scelti dagli spiriti per il gruppo e si riferivano ai membri o agli spiriti stessi che intervenivano alle sedute. Sono stati sperimentati numerosi FENOMENI fotografici, non solo sulle pellicole all'interno delle macchine fotografiche s'impressero delle immagini senza che nessuna foto venne realmente scattata, ma persino su pellicole intonse ancora sigillate nella confenzione apparvero luoghi, volti, e successivamente scritte. Ancora risultati importanti furono ottenuti nella METAFONIA; servendosi prima di un semplice registratore poi sotto indicazione delle Guide, svilupparono un congegno apposito che rese migliore la recezione. La stessa cosa avvenne per gli esperimenti di psicovisione.

Gli spiriti scienziati:
Oltre agli incredibili fenomeni che il Gruppo Scole riuscì ad ottenere, interessante è proprio il particolare ed intenso lavoro di collaborazione che si instaurò con i loro spiriti guida, che definirono "scienziati, perchè, proprio come loro, avevano il compito di sviluppare la scienza nel campo spiritico permettendo nuove forme di comunicazione. Entrambi i gruppi lavorarono parallelamento nelle due diverse dimensioni per raggiungere scopi comuni. Tutti i risultati, come gli strumenti migliorati e creati insieme, ne sono la prova. Ai membri di Scole è stato detto che esiste un Consiglio di Spiriti appositamente istituito allo scopo di comunicare intradimensionalmente, e i loro spiriti guida erano incaricati di sviluppare questa collaborazione. Anche gli spiriti non sono onniscenti ma continuano ad evolversi nell'alro mondo. Per questo sottolineano continuamente al gruppo che anche loro stanno sperimentando e non posseggono tutte le risposte.

Energia Creativa:
Fondamentale mezzo di comunicazione tra le due dimensioni. E' l'insieme di tre diversi tipi di energia (spirituale appartenente al mondo degli spiriti-umano, dai corpi dei partecipanti alle sedute terrestri, da serbatoi energetici attivi in certe località della Terra) che gli spiriti possono manipolare per produrre fenomeni desiderati. Questo è differente dall'utilizzo dell'ectoplasma con i medium. Quest' energia era già conosciuta ed utilizzata in alcune civiltà evolute dell'antichità, ma nei secoli se ne è persa la coscienza.

Missione:
La missione che svolgono gli spiriti guida attrraverso Scole è quella di aiutare gli uomini a ricordare, a prendere coscienza del grande potere che hanno nel tempo dimenticato. Questa collaborazione è stata ricercata e sviluppata a questo fine ultimo. Il Gruppo Scole, sotto richiesta degli Spiriti, hanno istituito una fondazione, la New Spiritual Science Foundation, per studiare la scienza spirituale della vita e dell'aldilà.

http://www.misteridellastoria.com/artic ... morte.html



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MessaggioInviato: 19/11/2012, 00:09 
Conoscevo questo esperimento,ma è sempre bene rinfrescarsi le idee.Ci sono molteplici variabili in queste presunte verità sperimentabili e ripetibili.Presenza di persone estremamente sensibili con funzioni di tramite fra entità pluridimensionali(medium),collaboratori o persone "cariche di energia positiva"(scuscettibili e suggestionabili),condizioni straordinarie di sperimentazione(buio,sostanze fluorescenti).Qualche rumore di fondo e un paio di luci nella stanza,sarebbero la cornice occasionale di simili manifestazioni metafisiche.Vi convince tutto questo?Sinceramente,la vostra spiegazione, doveste assistere ad un fenomeno del genere,quale sarebbe?



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MessaggioInviato: 19/11/2012, 11:36 
Una volta escluse le variabili "terrene", ossia verificato che si tratti di una reale 'esperienza paranormale' e credendo io nei piani astrali e nella sopravvivenza del corpo astrale (anima) dopo la morte fisica ritengo che la spiegazione da me data a un tale fenomeno sarebbe un contatto con gli abitanti dei piani astrali: anime dei defunti in transito, ma anche altre entità.

E sono anche fermamente convinto che se fossimo in grado di oltrepassare le barriere sensoriali della nostra corporalità/materialità chiunque sarebbe in grado di osservare la realtà nella sua pienezza (realtà = fisica + astrale); esistono persone mistiche in grado di farlo.

Esistono anche persone sensibili che in particolari condizioni vivono esperienze paranormali, magari non comprendendole a pieno.

Esistono anche tanti truffatori che speculano su queste cose.

Una cosa non preclude l'altra.

Allan Hamilton è un neurochirurgo e psicologo americano, titolare di una cattedra presso la università della Arizona, ed autore di saggi e articoli molto apprezzati, tra cui The Scalpel and the Soul.

Nel video proposto di seguito il prof. Hamilton illustra le inconsuete conclusioni a cui è giunto attraverso l'osservazione scientifica di una serie di esperienze di pre-morte.




Ultima modifica di Atlanticus81 il 19/11/2012, 11:38, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 20/11/2012, 15:14 
FISICA QUANTISTICA, ANIMA ED ESPERIENZE DI PRE MORTE

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?item.8192.9

Una teoria rivoluzionaria sostiene che l'anima umana è una delle strutture fondamentali dell'Universo e che la sua esistenza è dimostrabile grazie al funzionamento delle leggi della fisica quantistica. Con la morte fisica, le informazioni quantistiche che formano l'anima non vengono distrutte, ma lasciano il sistema nervoso per essere riconsegnate all'Universo.

Due fisici quantistici di fama mondiale, l'americano dott. Stuart Hameroff e l'inglese Sir Roger Penrose, hanno sviluppato una teoria che potrebbe dimostrare definitivamente l'esistenza dell'anima. Secondo la Teoria Quantistica della Coscienza elaborata dai due scienziati, le nostre anime sarebbero inserite all'interno di microstrutture chiamate “microtubuli”, contenute all'interno delle nostre cellule cerebrali. La loro idea nasce dal considerare il nostro cervello come una sorta di “computer biologico”, equipaggiato con una rete di informazione sinaptica composta da più di 100 miliardi di neuroni . Essi sostengono che la nostra esperienza di coscienza è il risultato dell'interazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli, un processo che i due hanno definito “Orch-OR” (Orchestrated Objective Reduction).

Con la morte corporea, i microtubuli perdono il loro stato quantico, ma le informazioni in essi contenute non vengono distrutte. In parole povere, più legate ad un linguaggio tradizionale, l'anima non muore, ma torna alla sua sorgente. “Quando il cuore smette di battere e il sangue non scorre più, i microtubuli smettono di funzionare perdendo il loro stato quantico”, spiega il dott. Hameroff, professore emerito presso il Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e direttore del Centro di Studi sulla Coscienza presso l'Università dell'Arizona. “L'informazione quantistica all'interno dei microtubuli non è distrutta, non può essere distrutta, ma viene riconsegnata al cosmo”.

“Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l'informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, continua Hameroff. La grande portata di questa teoria è evidente: la coscienza umana, così intesa non si esaurisce nell'interazione tra i neuroni del nostro cervello, ma è un informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo a tempo indeterminato. Si tratta di quella che per secoli le religioni hanno definito “anima”.

Questa teoria scientifica si avvicina molto alla concezione religiosa orientale dell'anima. Secondo il credo buddista e induista, l'anima è parte integrante dell'Universo ed esiste al di fuori del tempo e dello spazio. L'esperienza corporea (o anche terrena, materiale), non sarebbe altro che una fase dell'evoluzione spirituale della coscienza umana. Ma anche le religioni del libro, quali l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam, insegnano l'immortalità dell'anima. Chissà che questa teoria non possa aprire una nuova stagione di confronto positivo tra la ragione e la fede, la religione e la scienza.


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MessaggioInviato: 02/01/2013, 11:04 
"Sono stato in Paradiso, ecco com'è - Il neuroscienziato racconta dopo il coma"
Eben Alexander viene ricoverato per un attacco di meningite nel 2008. Entra in stato vegetativo e al risveglio ricorda un viaggio in una "dimensione più alta", popolata da angeli, in uno scenario paradisiaco.Tra dubbi e dichiarazioni, un'esperienza che arricchisce la complessa fenomenologia delle esperienze di "pre-morte"

E' UNA STORIA particolare quella del dottor Eben Alexander, neurochirurgo a Harvard, con un curriculum accademico importante. Una storia finita sulla copertina di Newsweek, e ripresa - con una certa cautela - da altri giornali nel mondo. Certamente perché il settimanale è al centro di alcune polemiche negli ultimi tempi. Ma soprattutto perché il racconto della "settimana in paradiso" del neurochirurgo è quello di un salto notevole da una vita fatta di ricerche, accademia, dati, laboratori, a un'interpretazione della realtà profondamente diversa, durante i giorni in coma vissuti da Alexander. Che, va detto, sulla vicenda ha scritto un libro che vende, e non regala. Ma che dalla sua, ha i referti di un monitoraggio costante del suo stato cerebrale durante quello che lui definisce come un'esperienza in un altro mondo. Quello dopo la morte.

NDE. Le Near Death Experience, esperienze (o presunte tali) di "pre-morte" non sono eventualità rare. Sono anzi migliaia i casi ogni anno di persone che raccontano di aver visto, se non vissuto, in un "aldilà" dalla realtà terrena. Sono tutte esperienze accomunate da almeno un elemento, ovvero la costante, profonda e pervasiva sensazione di pace, riservata a chi attraversa il confine tra la vita e la morte. Molti parlano di una vera e propria estasi. E nella stragrande maggioranza, chi è tornato indietro non aveva alcuna intenzione di farlo, e i racconti convergono tutti sull'intervento di una forza non meglio specificata, in grado di riavvicinare la coscienza al corpo "abbandonato".

Farfalle e musica. Nello specifico caso di Alexander, 58 anni, la figura è quella di uno specialista con un curriculum di rilievo, che nell'arco della sua carriera avrà presumibilmente ascoltato decine di storie di questo tipo, e che lui stesso dice di aver sempre respinto. Ma dopo l'attacco di meningite nel 2008, e il ricovero in coma al Virigina Hospital, una condizione che avrebbe prodotto la NDE, il dottore ha la sua personale versione da raccontare. Mentre il suo cervello non comunicava attività, e il suo corpo era privo di conoscenza e non rispondeva agli stimoli, Alexander dice di essere giunto in un luogo "pieno di farfalle, in cui si udiva della musica e canti", in un viaggio che descrive come "molto vivido, in un universo coerente". Alexander narra del suo arrivo in un posto molto simile al Paradiso nella sua immagine più comune, quella di un "luogo pieno di nuvole", in cui è stato accolto da una donna "bellissima, con gli occhi azzurri", e ha percepito di essere "amato incondizionatamente" da un'entità spirituale, "volando su ali di farfalla". Tutto ciò mentre era privo di coscienza, il che porta lo scienziato a teorizzare l'esistenza di un'altra forma di coscienza, spirituale.

Quella di Alexander è quindi un'esperienza che ha modificato profondamente una radicata visione scientifica della coscienza umana. "Come neurochirurgo, non credevo alle Nde", scrive lo scienziato su Newsweek, "e ho sempre preferito le ipotesi scientifiche". Il dottore dichiara di non essere cattolico, e di non credere nella vita eterna. Ma poi ha sperimentato "qualcosa di così profondo", da fargli riconsiderare le esperienze NDE in chiave scientifica.

Il suo viaggio tra "nuvole rosa e creature angeliche che lasciavano scie in cielo" racconta di incontri con creature "diverse da qualunque altra abbia mai visto su questo pianeta", dice Alexander. "Erano più avanzate, forme più alte. E poi il canto corale che arrivava dall'alto, mi riempiva di gioia e stupore". Tutto questo, dicono i referti, durante uno stato in cui la corteccia cerebrale, la parte che controlla le emozioni e il pensiero, costantemente monitorata, è risultata priva di attività.

Alexander aggiunge: "Non c'è una spiegazione scientifica a quello che è successo: mentre i neuroni della corteccia erano inattivi a causa dell'infezione, qualcosa come una coscienza slegata dalla mente è arrivata in un altro universo. Una dimensione di cui mai avrei immaginato l'esistenza". Un'esperienza che lo stesso dottore ha ben chiaro possa ricordare un set hollywoodiano. E che però, dichiara, "Non era di fantasia. E ha prodondamente inciso sulla mia attività professionale e sfera spirituale". Forse il libro che ha scritto porterà cambiamenti anche sul conto in banca di Alexander, e un pezzettino di paradiso potrà materializzarsi anche in Terra. Con l'auspicio però che un contributo firmato da un neuroscienziato possa aiutare a fare più luce, terrena, sul complesso fenomeno delle Nde.

http://www.repubblica.it/scienze/2012/1 ... -44202072/

---

Le esperienze di pre-morte (NDE) testimoniano la possibilità concreta della sopravvivenza della coscienza al decadimento del corpo fisico.

Fosse così qual è la destinazione di questa particolare forma di "energia", se così possiamo chiamarla? Le tradizioni di diverse culture fanno riferimento a un "aldilà" inteso come un mondo parallelo al nostro - oggi tutto questo sembra scientificamente possibile.

Vi propongo a tal proposito alcuni video di diversi ricercatori e scienziati che trattano in modo diverso lo stesso argomento: gli Universi Paralleli, porta d'accesso a un mondo a noi sconosciuto, sfuggente ai nostri sensi, ma forse più vicino a noi di quanto non possiamo immaginare.









Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/01/2013, 11:10, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/01/2013, 15:57 
Mi chiedo però come faccia questo neuropsicologo ad affermare che ciò che ha VISTO è REALE. Anche a me i sogni appaiono reali finché non mi sveglio, quindi ogni volta che sogno la mia coscienza viene proiettata in una dimensione parallela?

L'ipotesi che la coscienza sopravviva mi sembra credibile dato che è fondamentalmente elettricità in movimento dunque materia sotto forma di onda e che quindi non possa essere distrutta, ciò che non capisco è come faccia questa energia ad essere coerente ed a mantenere intatte e connesse le informazioni di un singolo cervello facendo in modo che una volta spentosi il mezzo attraverso il quale questo flusso di elettroni si muove (il cervello\ corpo umano) essa mantenga la propria identità... Quale diventa il contenitore? Come fa la coscienza a traslare istantaneamente in un altro contenitore? E come faccia a raggiungere istantaneamente un luogo così' particolare che deve comunque avere una sua dimensione fisica... Se sono fenomeni fisici, devono avere una spiegazione razionale che esulino dalla fede personale (insomma a prescindere dal paradiso e dall'inferno di cattolica memoria) in qualunque universo e di qualunque tipologia di energia stiamo parlando.

E se scavando nei meandri della materia trovassimo il modo di "TRASFERIRCI" a piacimento tra i diversi piani? Sarebbe un pò ciò che accade nella saga LA TORRE NERA di STEPHEN KING (consiglio a tutti di leggerla ASSOLUTAMENTE!!!!!) e negli ulteriori libri connessi IL TALISMANO ed INSOMNIA e cioè andare a CONTEZZA *_*



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Scienziato russo fotografa l’anima nel momento in cui lascia il corpo dopo la morte


Immagine


L’esatto momento in cui l’anima lascia il corpo sembra essere stato catturato dallo scienziato russo Konstantin Korotkov, direttore del Research Institute of Physical Culture di San Pietroburgo, che avrebbe fotografato una persona con un dispositivo bioelettrografico nel momento esatto in cui è deceduta.

Korotkov ha scattato la foto con la tecnica Kirlian: il metodo, adottato dal Ministero della Salute russo ed utilizzato da oltre 300 medici in tutto il mondo come forma di monitoraggio per malattie come il cancro, è stato perfezionato da Korotkov con tecnica GDV (Gas Discharge Visualization) che ha poi applicato su una persona in punto di morte. L’alone azzurro nell’immagine a sinistra rappresenta il momento in cui, secondo lo scienziato, l’anima sta abbandonando il corpo che, una volta spirato il soggetto, diviene rosso.

kk2

Secondo Korotkov, l’ombelico e la testa sono le parti che per prime perdono la loro forza (cioè l’anima) mentre l’inguine ed il cuore sono le aree che vengono abbandonate per ultime.

Lo scienziato ha affermato che le immagini da lui ottenute dimostrerebbero che l’anima ritorna più volte nel corpo, specie in caso di morte violenta o improvvisa, come se manifestasse uno stato confusionale e ritornasse nel corpo nei giorni seguenti alla morte: lo scienziato ascrive il fenomeno ad energia non utilizzata che è contenuta nell’anima. Per Korotkov più la morte è improvvisa e non naturale, più l’anima, rappresentata dalle onde elettromagnetiche fosforescenti, resta a lungo vicino al corpo, quasi stentasse ad accettare l’improvvisa separazione.

Per Korotkov, la tecnica potrebbe essere utilizzata per monitorare tutti i tipi di squilibri biofisici, per le diagnosi in tempo reale ed anche per svelare se una persona possiede poteri psichici o meno.

[align=right]Source: Scienziato russo fotografa l#65533;...a morte ~ REPORTER LIVE ITALIA [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 07/09/2013, 11:26, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Wolframio ha scritto:

Scienziato russo fotografa l’anima nel momento in cui lascia il corpo dopo la morte


Immagine


L’esatto momento in cui l’anima lascia il corpo sembra essere stato catturato dallo scienziato russo Konstantin Korotkov, direttore del Research Institute of Physical Culture di San Pietroburgo, che avrebbe fotografato una persona con un dispositivo bioelettrografico nel momento esatto in cui è deceduta.

Korotkov ha scattato la foto con la tecnica Kirlian: il metodo, adottato dal Ministero della Salute russo ed utilizzato da oltre 300 medici in tutto il mondo come forma di monitoraggio per malattie come il cancro, è stato perfezionato da Korotkov con tecnica GDV (Gas Discharge Visualization) che ha poi applicato su una persona in punto di morte. L’alone azzurro nell’immagine a sinistra rappresenta il momento in cui, secondo lo scienziato, l’anima sta abbandonando il corpo che, una volta spirato il soggetto, diviene rosso.

kk2

Secondo Korotkov, l’ombelico e la testa sono le parti che per prime perdono la loro forza (cioè l’anima) mentre l’inguine ed il cuore sono le aree che vengono abbandonate per ultime.

Lo scienziato ha affermato che le immagini da lui ottenute dimostrerebbero che l’anima ritorna più volte nel corpo, specie in caso di morte violenta o improvvisa, come se manifestasse uno stato confusionale e ritornasse nel corpo nei giorni seguenti alla morte: lo scienziato ascrive il fenomeno ad energia non utilizzata che è contenuta nell’anima. Per Korotkov più la morte è improvvisa e non naturale, più l’anima, rappresentata dalle onde elettromagnetiche fosforescenti, resta a lungo vicino al corpo, quasi stentasse ad accettare l’improvvisa separazione.

Per Korotkov, la tecnica potrebbe essere utilizzata per monitorare tutti i tipi di squilibri biofisici, per le diagnosi in tempo reale ed anche per svelare se una persona possiede poteri psichici o meno.

[align=right]Source: Scienziato russo fotografa l#65533;...a morte ~ REPORTER LIVE ITALIA [/align]


In che lunghezza d'onda sono fatte queste foto?
Ci sarebbero milioni di spiegazioni possibili.


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Secondo me se vengono mantenuti uguali, prima e dopo la morte, il tempo di esposizione, tensione e frequenza, qualità della pellicola, modalità di sviluppo, non importa quale lunghezza d'onda venga usata perchè le differenze si vedono comunque.

O sbaglio?



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Cita:
Wolframio ha scritto:

Secondo me se vengono mantenuti uguali, prima e dopo la morte, il tempo di esposizione, tensione e frequenza, qualità della pellicola, modalità di sviluppo, non importa quale lunghezza d'onda venga usata perchè le differenze si vedono comunque.

O sbaglio?


Ma non vuol dire. Se per esempio fosse gli infrarossi.. cioè più o meno il calore del corpo, noi non sappiamo che cosa succede di preciso ad un corpo morto. Ad esempio molto spesso quando stai morendo o sei già morto, il corpo continua ad avere degli spasmi, che sono uguali a quelli che hai quando ti stai addormentando. Questi spasmi sono un tentativo del cervello di svegliarti in quanto preoccupato dal fatto che tu possa morire.
Magari potrebbero essere queste le emissioni di calore (se calore fosse) visualizzato anche dopo la morte nelle foto.

E questa è una possibile spiegazione.


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La tecnica usata in questione è la Kirlian



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http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kirlian

Effetto Kirlian
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'effetto Kirlian è un particolare effetto ottico-fotografico caratterizzato dalla presenza di un alone luminoso attorno a un oggetto osservato e/o fotografato, ottenuto applicando una tensione elettrica di valore elevato (dell'ordine dei chilovolt) all'oggetto stesso, quindi impressionato su di una pellicola fotografica; in fisica questo fenomeno viene comunemente attribuito ed associato al noto effetto corona, e cioè la ionizzazione dei gas in caso di un elevato campo elettrico, e che genera a sua volta delle visibili sfumature colorate e luminose attorno all'oggetto osservato.
Tale effetto fu scoperto nel 1939 dal russo Semyon Davidovich Kirlian, un riparatore di macchine fotografiche e di apparecchiature elettriche presso l'ospedale della città. Pare che, durante la riparazione di un generatore ad alta tensione fu investito da una scarica elettrica ad alta tensione elettrica (alternata ad alta frequenza), ma di bassa intensità (circa 0.1 A, quindi non dannoso), sufficiente a dare luogo a dei piccoli aloni luminosi che brillavano dalle sue dita e dagli elettrodi stessi del generatore.
Esperto e appassionato degli studi del suo predecessore Nikola Tesla sull'alta tensione elettrica, per indagare ulteriormente sul fenomeno decise di eseguire esperimenti fotografici in merito.
Dapprima su delle monete, poi sulla sua mano, che egli interposte sotto un elevato campo elettrico di minimo 6000 Volt e 0.1 Ampere, utilizzando delle allora antiquate lastre fotografiche in vetro, opportunamente oscurate di carta nera e su un tavolo di legno come isolante, quindi ancora isolato elettricamente dal terreno attraverso una seconda base in legno. Nella foto, la mano apparve con degli aloni colorati sulle punte delle dita, che egli stesso attribuì all'aura vitale, e cioè la presunta energia invisibile degli esseri viventi, mai dimostrata dalla fisica classica.

Kirlian coinvolse anche sua moglie, Valentina Khrisanovna Kirliana, nei successivi studi e nelle ricerche. I due coniugi continuarono a fotografare parti di esseri viventi, sia animali che vegetali, morti o vivi, sempre attraverso un apparecchio fotografico sotto elevato campo elettrico da lui stesso costruito, e sempre più perfezionato, chiamato successivamente Camera Kirlian (alcune volte anche Kirliangrafia) e ottenendo lo stesso risultato positivo. Quando però si accorse che anche gli oggetti inanimati sprigionavano sempre lo stesso tipo di alone, ne rimase deluso, poiché l'attribuzione della causa del fenomeno alla ipotetica "aura vitale" doveva essere riformulato.
Arrivò quindi il 1948, e Kirlian decise di depositare, in ogni caso, la sua scoperta all'ufficio brevetti di Mosca, che fu registrata come determinato effetto ottico-fotografico, ottenuto mediante strumentazione e attraverso impiego di energia elettrica, osservabile sugli stessi oggetti fotografati.
Negli anni successivi, gli studi dei coniugi Kirlian ebbero un certo seguito soprattutto negli Stati Uniti degli anni sessanta; il brevetto fu applicato soprattutto nell'impiego della fotografia per l'analisi della conducibilità elettrica dei materiali industriali e nella chimica delle vernici e di settori simili, ma nulla fu più sperimentato nel mondo della parapsicologia. Anzi furono largamente smentite le teorie dell'aura o una qualsiasi forma di bioenergia, e ancora oggi confutate dal CICAP. Per gli scettici infatti, l'effetto Kirlian, in ultima analisi, può essere determinato dallo stesso effetto corona dell'elevato campo elettrico, e cioè la cosiddetta ionizzazione dei gas quando essi sono sottoposti ad elevata tensione elettrica.
La cosiddetta aura, o addirittura l'aura fantasma, e cioè presunti contorni luminosi che appaiono nelle foto Kirlian in merito alla forma pre-esistente di un oggetto spezzato prima della fotografia stessa (ad es. una foglia spezzata, oppure arti amputati che riappaiono misteriosamente "interi" nella foto) sono attribuiti semplicemente a fattori noti alla fisica classica, come ad esempio la temperatura, oppure l'umidità residua o le alterazioni di campo elettromagnetico causate dell'oggetto stesso. Per i parapsicologi invece, l'"aura vitale" scoperta col metodo di Kirlian, e denominata quindi anche aura Kirlian, esisterebbe veramente, e rappresenterebbe la dimostrazione della compenetrazione del corpo fisico del soggetto da parte di una entità energetica individuale che ne costituisce il cosiddetto corpo eterico (per la new age e in esoterismo) detto anche corpo astrale e che, nelle relazioni umane, determinerebbe una predisposizione fisiologica alla taumaturgia.


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