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Frasi di consapevolezza http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=45&t=15045 |
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Autore: | Thethirdeye [ 29/06/2013, 02:26 ] |
Oggetto del messaggio: | Frasi di consapevolezza |
Frasi di consapevolezza di Salvatore Brizzi L’individuo che prende su di sé la responsabilità per quanto accade nella sua vita e nella sua nazione, diviene inarrestabile. Chi invece attende passivamente che siano le condizioni esteriori a cambiare, si sta comportando come un mendicante di felicità. Il cittadino del futuro non cerca le condizioni adatte, le crea. Non esistono né destra né sinistra, ma solo idee che sono utili o che non sono utili allo sviluppo di una nazione. Quando il nostro spirito è orientato al Bene Comune, solo l’utilità, e non l’appartenenza a un’ideologia, guida le nostre azioni. Quando l’ideologia prende il sopravvento sul Bene Comune, con il tempo si creano degli apparati statali da cui il cittadino è costretto a difendersi. Anticamente con il termine crisi (dal gr. krisis = scelta, giudizio) si indicava un momento della vita di una persona in cui era necessario giudicare la situazione e compiere una scelta. Solo più tardi ha assunto l’accezione negativa di “brutto periodo di difficoltà”. Ogni qualvolta il discepolo attraversava una Crisi, ciò veniva interpretato come un evento positivo in quanto preludio e causa di un’apertura della coscienza. La lamentela ti rende schiavo di ciò di cui ti stai lamentando. Solo chi non è in grado di controllare il suo destino spreca tempo nel lamentarsi. Chi è divenuto condottiero della propria vita non si lamenta ma agisce per modificare ciò che non gli piace. Ogni cittadino può aspirare a essere Re, perché la regalità è uno stato interiore, non una condizione sociale. Essere Re significa prendere su di sé la responsabilità per quanto accade in una nazione; e ognuno di noi, in qualunque momento può farlo. Non quando impartiamo ordini, ma quando raccogliamo una bottiglia rotta dal marciapiede e la buttiamo nel cestino… allora prendiamo su di noi la responsabilità. Essere Re significa essere al Servizio. La confusione è quel magnifico stato che precede di poco la successiva chiarezza. Noi siamo stati educati a evitare i periodi di dubbio e confusione, quando invece dovremmo considerarli come le porte attraverso cui transitare per giungere a conoscere il nuovo. I risultati non corrispondono direttamente ai nostri bisogni emotivi o economici. Corrispondono piuttosto agli sforzi fatti per rimanere focalizzati sull’impresa. Non è infatti importante l’obiettivo in sé, bensì il fatto che noi ci costringiamo a diventare la persona più adatta per quell’obiettivo. Non dovremmo chiederci “Come faccio a raggiungere quell’obiettivo?”, ma “Come faccio a diventare la persona che ci vuole per raggiungere quell’obiettivo?”. La lamentela sottrae all’essere umano la sua energia. L’azione consapevole gli fornisce invece la Forza per cambiare se stesso e il mondo in cui vive. I politici non parlano più di politica. Ormai è solo una gara a difendersi dalle accuse reciproche. Si vantano di non aver mai rubato… come se fosse un punto di merito nel loro curriculum! Ma un Paese che non è governato da leader sognatori, con una grande Visione politica, è un Paese senza futuro. Tecnici e burocrati non possono rendere grande una nazione, possono al più posticipare la sua fine. La libertà è collegata a concetti come Volontà e Responsabilità, che riguardano l’individuo, non lo Stato. La bizzarra idea che la libertà ci possa venire regalata dall’esterno, da un sistema di governo piuttosto che un altro, non solo è falsa, ma ci costringe a una sottile sottomissione rispetto a chi è al potere, e inoltre ci distrae dalla ricerca della libertà psicologica, l’unica che può davvero cambiare le cose. Poiché un popolo di schiavi non può che cercarsi un padrone. di Salvatore Brizzi (http://cosmosdream.it/cosmos/?p=3277) |
Autore: | Hannah [ 29/06/2013, 11:08 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Per carità il pensiero è condivisibile e auspicabile. Il problema è quando non vivi allo stato brado ma sei inserito comunque in un sistema: lavoro, condominio, comunità in cui vivi. Quando assisti regolarmente a situazioni in cui c'è chi elude e trasgredisce le leggi. Che fai? Lo ignori e pensi a te stesso? Fuggi dalla civiltà? Io sono molto utopista ma conosco le regole della concretezza. In ogni situazione ci sono rischi e opportunità che vengono dall'esterno e punti di forza e di debolezza che sono soggettivi. (si chiama analisi swot e si può applicare un po' a tutto). Ci sono situazioni più favorevoli e altre meno. E se oggi è difficile cambiare le cose per chi ha un buon livello di istruzione, una sicurezza economica, figuriamoci per chi non ce l'ha. Ma forse è proprio questo il punto, agisce meglio chi non ha nulla da perdere. Ma siamo stati "programmati" dalla nascita a essere buoni cittadini, a rispettare le regole, a comportarci in maniera "perbene". E' vero, anch'io, ad es., dopo l'ennesimo problema condominiale, dopo aver visto l'amministratore fregarsene e gli altri condomini comportarsi come ignavi, vedere in che modo la persona scorretta si è guadagnata la copertura di comune, amministratori, vigili, ecc., ho rimpianti i tempi in cui le persone scendevano ai fatti: un bel paliatone e chi si è visto si è visto! ![]() |
Autore: | shighella [ 29/06/2013, 21:14 ] |
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Ciao Hannah, cos'è un "paliatone"? ![]() ![]() |
Autore: | Hannah [ 29/06/2013, 21:47 ] |
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Cita: shighella ha scritto: Ciao Hannah, cos'è un "paliatone"? ![]() ![]() Alla Totò nel film Totò e i re di Roma: All'esame per la licenza elementare, Alberto Sordi lo interroga e lo mette in difficoltà, con varie domande e alla fine chiedendogli cos'è un pachiderma. Totò reagisce e lei non sa cosa "significhi" paliatone? ![]() [BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=p55ACfxdUmA[/BBvideo] Fare un paliatone, significa dare le botte a qualcuno però paliatone dà proprio l'idea della spontaneità della cosa, dovuta a una reazione esasperata. A parte gli scherzi, io sono contro la violenza però mi rendo conto che certe volte i ragionamenti sfiancano mentre un paliatone sistema tutto subito... ![]() |
Autore: | shighella [ 29/06/2013, 22:50 ] |
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Hahahah Hannah!... ![]() ![]() Allora se dettato da esasperazione, prevaricazione, oppressione è legittimo! ![]() |
Autore: | ArTisAll [ 30/06/2013, 00:32 ] |
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Cita: Thethirdeye ha scritto: Frasi di consapevolezza di Salvatore Brizzi .................... Molto vero questo scritto. Grazie per averlo riportato Thethirdeye. ![]() ![]() |
Autore: | MaxpoweR [ 30/06/2013, 04:28 ] |
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Cita: Messaggio di Thethirdeye Frasi di consapevolezza di Salvatore Brizzi L’individuo che prende su di sé la responsabilità per quanto accade nella sua vita e nella sua nazione, diviene inarrestabile. Chi invece attende passivamente che siano le condizioni esteriori a cambiare, si sta comportando come un mendicante di felicità. Il cittadino del futuro non cerca le condizioni adatte, le crea. Non esistono né destra né sinistra, ma solo idee che sono utili o che non sono utili allo sviluppo di una nazione. Quando il nostro spirito è orientato al Bene Comune, solo l’utilità, e non l’appartenenza a un’ideologia, guida le nostre azioni. Quando l’ideologia prende il sopravvento sul Bene Comune, con il tempo si creano degli apparati statali da cui il cittadino è costretto a difendersi. Anticamente con il termine crisi (dal gr. krisis = scelta, giudizio) si indicava un momento della vita di una persona in cui era necessario giudicare la situazione e compiere una scelta. Solo più tardi ha assunto l’accezione negativa di “brutto periodo di difficoltà”. Ogni qualvolta il discepolo attraversava una Crisi, ciò veniva interpretato come un evento positivo in quanto preludio e causa di un’apertura della coscienza. La lamentela ti rende schiavo di ciò di cui ti stai lamentando. Solo chi non è in grado di controllare il suo destino spreca tempo nel lamentarsi. Chi è divenuto condottiero della propria vita non si lamenta ma agisce per modificare ciò che non gli piace. Ogni cittadino può aspirare a essere Re, perché la regalità è uno stato interiore, non una condizione sociale. Essere Re significa prendere su di sé la responsabilità per quanto accade in una nazione; e ognuno di noi, in qualunque momento può farlo. Non quando impartiamo ordini, ma quando raccogliamo una bottiglia rotta dal marciapiede e la buttiamo nel cestino… allora prendiamo su di noi la responsabilità. Essere Re significa essere al Servizio. La confusione è quel magnifico stato che precede di poco la successiva chiarezza. Noi siamo stati educati a evitare i periodi di dubbio e confusione, quando invece dovremmo considerarli come le porte attraverso cui transitare per giungere a conoscere il nuovo. I risultati non corrispondono direttamente ai nostri bisogni emotivi o economici. Corrispondono piuttosto agli sforzi fatti per rimanere focalizzati sull’impresa. Non è infatti importante l’obiettivo in sé, bensì il fatto che noi ci costringiamo a diventare la persona più adatta per quell’obiettivo. Non dovremmo chiederci “Come faccio a raggiungere quell’obiettivo?”, ma “Come faccio a diventare la persona che ci vuole per raggiungere quell’obiettivo?”. La lamentela sottrae all’essere umano la sua energia. L’azione consapevole gli fornisce invece la Forza per cambiare se stesso e il mondo in cui vive. I politici non parlano più di politica. Ormai è solo una gara a difendersi dalle accuse reciproche. Si vantano di non aver mai rubato… come se fosse un punto di merito nel loro curriculum! Ma un Paese che non è governato da leader sognatori, con una grande Visione politica, è un Paese senza futuro. Tecnici e burocrati non possono rendere grande una nazione, possono al più posticipare la sua fine. La libertà è collegata a concetti come Volontà e Responsabilità, che riguardano l’individuo, non lo Stato. La bizzarra idea che la libertà ci possa venire regalata dall’esterno, da un sistema di governo piuttosto che un altro, non solo è falsa, ma ci costringe a una sottile sottomissione rispetto a chi è al potere, e inoltre ci distrae dalla ricerca della libertà psicologica, l’unica che può davvero cambiare le cose. Poiché un popolo di schiavi non può che cercarsi un padrone. di Salvatore Brizzi (http://cosmosdream.it/cosmos/?p=3277) Tutto bello condivisibile ed auspicabile. (S)fortunatamente non siamo singole unità autosufficienti, viviamo in una comunità ed in un sistema, e nessuno può autodeterminare la propria vita indipendentemente dalle variabili esterne, nè può da solo mutare tali variabili affinché rispecchino il proprio modello e tantomeno può sperare che i propri bisogni ed i propri ideali vengano condivisi a pieno dalla comunità di cui si fa parte. Gli interessi e le esigenze personali sono diverse dalle esigenze generiche di una comunità. Non siamo formiche, o api o termiti. siamo singoli individui in una rete sociale. Purtroppo, volenti o nolenti, si deve scendere a compromessi, per cercare di ottenere il massimo possibile, per se stessi che non è mai il massimo desiderabile e soprattutto non è il meglio auspicabile anche in una ottica comunitaria. |
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