18/02/2016, 10:59
tom ha scritto:MaxpoweR ha scritto: E' di fatto la parte inconscia (quindi involontaria) del cervello a prendere QUALUNQUE TIPO di decisione, la parte conscia ne prende solamente atto "credendo" di aver operato la scelta.
ecco Max ci hai azzeccato.
E' su questo concetto che si basa lo stato di "testimonianza", citato da Osho nel lungo post di Atlanticus ed alla base del pensiero di tutti i maestri Advaita.
Testimonianza è osservare la manifestazione ricomprendendo se stessi nell'osservazione .
Ogni nostra azione è solo apparentemente volontaria poichè fondata sulla convinzione di avere effettivamente operato una scelta, ma in realtà non è che un elemento indifferenziato della manifestazione. La testimonianza neutralizza l'ego poichè si pone in una ottica "esterna" alla azione compiuta.
20/03/2016, 16:22
21/03/2016, 11:37
21/03/2016, 13:32
Atlanticus81 ha scritto:L’ego non esiste in nessuna parte del mondo eccetto che tra gli esseri umani, ed inizia a svilupparsi non appena il bambino cresce.
I genitori, la scuola, il collegio, l’università, tutti gli danno una mano nel rinforzare l’ego per il semplice motivo che nei secoli l’uomo ha dovuto lottare per la sopravvivenza e la sola idea è diventata una fissazione, un profondo condizionamento inconscio: solo ego forti possono sopravvivere nella battaglia della vita.
La vita stessa è diventata una lotta per la sola sopravvivenza. Gli scienziati hanno fatto diventare questa idea ancora più convincente con la teoria della sopravvivenza dei più forti, e noi tutti aiutiamo i bambini a crescere e diventare sempre più forti nell’ego. I problemi nascono proprio da questo.
http://www.osho.com/it/highlights-of-os ... ego-quotes
Gli scienziati hanno fatto diventare questa idea ancora più convincente
24/03/2016, 00:41
MaxpoweR ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:L’ego non esiste in nessuna parte del mondo eccetto che tra gli esseri umani, ed inizia a svilupparsi non appena il bambino cresce.
I genitori, la scuola, il collegio, l’università, tutti gli danno una mano nel rinforzare l’ego per il semplice motivo che nei secoli l’uomo ha dovuto lottare per la sopravvivenza e la sola idea è diventata una fissazione, un profondo condizionamento inconscio: solo ego forti possono sopravvivere nella battaglia della vita.
La vita stessa è diventata una lotta per la sola sopravvivenza. Gli scienziati hanno fatto diventare questa idea ancora più convincente con la teoria della sopravvivenza dei più forti, e noi tutti aiutiamo i bambini a crescere e diventare sempre più forti nell’ego. I problemi nascono proprio da questo.
http://www.osho.com/it/highlights-of-os ... ego-quotes
a davvero? E come lo sai? Te lo hanno detto i delfini? Gli elefanti? I Babbuini?
24/03/2016, 02:50
24/03/2016, 10:58
MaxpoweR ha scritto:La domanda invece è serissima
24/03/2016, 10:59
24/03/2016, 14:07
Atlanticus81 ha scritto:[...]
Beh, guardati intorno e trovami un altro animale che abbia compiuto tutti i casini che abbiamo fatto noi.
24/03/2016, 14:30
MaxpoweR ha scritto:Per me si può filosofeggiare quanto si vuole ma ci si attenga a ciò che si sa invece di lanciarsi in voli pindarici ed in frasoni ad effetto che sono il motivo per cui quando sento parlare di queste cose mi cadono le palle e non riesco a dare il minimo di credibilità a questi "movimenti filosofici".
24/03/2016, 15:17
Atlanticus81 ha scritto:L'essenza della vita. Il risveglio della consapevolezza nel cammino spirituale
Nell'uomo abita un anelito profondo che è il Divino stesso. Dio preme in noi per sbocciare. In noi esseri umani il risveglio del Divino si manifesta sotto forma di un anelito profondo. Dunque gli uomini si incamminano sulla via verso Dio perché portano in sé questo profondo desiderio ardente, che in fondo è l'anelito di Dio stesso.
Willigis Jäger è nato a Hösbach [Germania] nel 1925. Già monaco e sacerdote, nel 1975 è divenuto allievo del maestro zen Yamada Ko-un Roshi in Giappone. Nel 1996 è stato nominato maestro zen. Nel dicembre 2001, la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dall'allora cardinale J. Ratzinger, ha vietato al benedettino di svolgere ogni attività pubblica, quale discorsi, corsi o pubblicazioni.
http://www.ibs.it/code/9788895120034/ja ... -vita.html
24/03/2016, 15:31
Atlanticus81 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Per me si può filosofeggiare quanto si vuole ma ci si attenga a ciò che si sa invece di lanciarsi in voli pindarici ed in frasoni ad effetto che sono il motivo per cui quando sento parlare di queste cose mi cadono le palle e non riesco a dare il minimo di credibilità a questi "movimenti filosofici".
Se talune frasi sfuggono la tua comprensione non significa che non possano e non debbano avere la credibilità che meritano.
Altrettanto vale per la filosofia e il filosofeggiare.
La vera domanda che dovresti porti arrivati a questo punto è cosa ritieni più importante tra "materia" e "spirito"... Da altre tue risposte precedenti mi sembra evidente che la tua scelta ricadrebbe sulla "materia".
Da ciò dipende tutto il resto delle considerazioni che leggo, ivi compreso il disprezzo nei confronti dell'esercizio del semplice pensiero e speculazione filosofica...
Eppure andrebbe ricordato che« Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui. » - (Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)
La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza" è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'uomo, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza.
shighella ha scritto:
Credevo impossibile il fatto che un sacerdote, benedettino in questo caso, potesse anche virare verso dottrine estranee al cattolicesimo...
Anzi, non è stato poi tanto severo l' allora cardinale Ratzinger, pensavo rischiasse la scomunica
24/03/2016, 17:42
Atlanticus81 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Per me si può filosofeggiare quanto si vuole ma ci si attenga a ciò che si sa invece di lanciarsi in voli pindarici ed in frasoni ad effetto che sono il motivo per cui quando sento parlare di queste cose mi cadono le palle e non riesco a dare il minimo di credibilità a questi "movimenti filosofici".
Se talune frasi sfuggono la tua comprensione non significa che non possano e non debbano avere la credibilità che meritano.
Altrettanto vale per la filosofia e il filosofeggiare.
La vera domanda che dovresti porti arrivati a questo punto è cosa ritieni più importante tra "materia" e "spirito"... Da altre tue risposte precedenti mi sembra evidente che la tua scelta ricadrebbe sulla "materia".
Da ciò dipende tutto il resto delle considerazioni che leggo, ivi compreso il disprezzo nei confronti dell'esercizio del semplice pensiero e speculazione filosofica...
Eppure andrebbe ricordato che« Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui. » - (Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)
La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza" è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'uomo, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza.
24/03/2016, 17:46
MaxpoweR ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Per me si può filosofeggiare quanto si vuole ma ci si attenga a ciò che si sa invece di lanciarsi in voli pindarici ed in frasoni ad effetto che sono il motivo per cui quando sento parlare di queste cose mi cadono le palle e non riesco a dare il minimo di credibilità a questi "movimenti filosofici".
Se talune frasi sfuggono la tua comprensione non significa che non possano e non debbano avere la credibilità che meritano.
Altrettanto vale per la filosofia e il filosofeggiare.
La vera domanda che dovresti porti arrivati a questo punto è cosa ritieni più importante tra "materia" e "spirito"... Da altre tue risposte precedenti mi sembra evidente che la tua scelta ricadrebbe sulla "materia".
Da ciò dipende tutto il resto delle considerazioni che leggo, ivi compreso il disprezzo nei confronti dell'esercizio del semplice pensiero e speculazione filosofica...
Eppure andrebbe ricordato che« Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui. » - (Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)
La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza" è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'uomo, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza.
C'è differenza tra la "speculazione filosofica" e lo scrivere scemenze ed inesattezze e questo proprio per AMORE DELLA SAPIENZA E' proprio questa la mia discriminante. quando leggo una scemenza mi viene difficile considerarla una considerazione filosofica credibile. E gli esempi sopra riportati sono abbastanza indicativi del mio pensiero.shighella ha scritto:
Credevo impossibile il fatto che un sacerdote, benedettino in questo caso, potesse anche virare verso dottrine estranee al cattolicesimo...
Anzi, non è stato poi tanto severo l' allora cardinale Ratzinger, pensavo rischiasse la scomunica
Beh si tratta comunque di un "percorso" che ti fornisce una cultura umanistica sconfinata e quindi se non si è bovini, o lo si è nel giusto, e si mantiene la curiosità dopo un pò ci si rende conto delle cavolate che si legge e quindi si devia verso "filosofie" reali e non costruite in un concilio per fottere le persone. Anche solo per la sete di sapere.
24/03/2016, 19:28
shighella ha scritto:
Max, la natura si evolve secondo criteri che la riguardano, criteri che noi, che siamo solo una cellula di essa, non possiamo nemmeno sospettare, non dovremmo considerarlo un dramma perche questo è un dato di fatto e nulla possiamo per cambiare le cose...
Per contro i casini che perpetriamo noi esseri umani vanno contro l'istinto di conservazione della specie..
L'origine dei casini risiede, come la storia ci insegna, nella brama del "piacere" personale e della propria cerchia..