@Solarys
Guarda che le vicende personali non hanno niente a che vedere con il condividere tesi gnostiche,parlo per esperienza personale,ho avuto una vita normale come tutti,qui non si parla di disaffezione alla "vita",si parla di comprensione della non realtà della vita stessa.
Il famoso "lamento gnostico" non è una malattia mentale, disagio esistenziale che hanno bisogno di cure mediche,ma uno stato interiore che fin da bambino inizia a manifestarsi in noi,sai di trovarti fuori posto,quello che vedi e in particolare quello che "senti" non è consono al tuo essere
La "Gnosi" è latente in ognuno di noi(se è presente "anima") fin quando vivi la realtà e l'identificazione con essa è totale,allora niente
potrà cambiare la "visione" della cose
Cita:
L’anima gnostica è racchiusa nel corpo fisico, e resa in catene dalla percezione dei sensi, incapace di trovare soddisfazione, appagamento, in quanto la circonda. Il mondo esterno assume forma di intricato un intricato labirinto. Essa non trova linimento alcuno al dolore, che anzi è amplificato dalla constatazione che ad esso non vi è uscita. Questo salmo Naaseno
rappresenta al meglio l'origine della speculazione gnostica, che non è riconducibile a fenomeno depressivo, ammantato di retorica o aulico fraseggio, ma bensì attivo interrogarsi su di uno stato di disagio, di perenne insoddisfazione, d’intuizione che vi è altro oltre il fitto ordito della realtà. Lo gnostico riconosce un disagio intimo, non dettato dall’avere, ma dall’essere, ed ad esso vuole dare risposta e rimedio. Il primo atto dell'anima gnostica è rappresentato dal riconoscimento di una prigione, e dalla ricerca di una via verso la libertà. Non è, infatti, il primo atto di colui che desidera evadere, quello di rendersi conto della prigionia in cui versa ? Questa volontà di trascendenza non è forse ciò un attivo relarsi ?
http://www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/nostalgiagnostica.htm Lo gnostico è "anarchico" per natura,non ambisce potere,soldi,fama,successo,tutt'altro,egli comprende che quei desideri sono il "patto con il diavolo",
lo rendono schiavo ,sono "artifizi,raggiri" per identificarsi sempre più nella materia
John Baines è ancora piu drastico e diretto
Cita:
L'uomo, nella sua lotta inclemente per l'esistenza, fa sì che il suo apparato emozionale,
elabori certi elementi incorporei, ma di una eccezionale potenza, i quali abbondano nel corpo
umano, in forma di vibrazioni emesse da "antenne incorporate" nella sua unità biologica, le quali sono
orientate o sintonizzate sulle frequenze degli Arconti che "raccolgono" questa forza e la utilizzano
per fini che non divulgheremo, avvertendo però che, ad ogni modo, compiono una funzione
cosmica. Ed è così che l'uomo è spogliato inavvertitamente dal prodotto più nobile, che egli
stesso produce, il distillato finale dell'esperienza umana... il "caldo aurifero" della sua vita... l'uomo
deve nascere, soffrire, amare, godere, riprodursi, costruire civiltà, distruggerle, ammalarsi e
morire solo per il beneficio di potenze superiori invisibili, coloro che capitalizzano il "prodotto
vitale.
L'uomo è, pertanto, uno schiavo per l'eternità, nonostante esemplari individuali o isolati (separati
dal gruppo) possono arrivare ad essere liberi"
John Baines Los brujos hablan /gli stregoni parlano
È altresì vero che guardando il mondo con una birra in mano cambia tutto,le idee diventano più chiare,l'alcol per antonomasia
è portatore di saggezza e illuminazione,d'altronde è stato donato dagli dei all'uomo proprio per questo,non per renderlo più mansueto e rinxoglionito
ma per illuminarlo.
Senza offesa Solarys
Nessuna offesa.
Abbiamo semplicemente una visione della vita e del dopo che è in buona parte diversa.
Nessun problema.
Non lo ritengo impossibile e sarei felice se tutti noi andassimo dall'altra parte con uno spirito più combattivo
Credo che chiunque abbia una minima base delle teorie gnostiche voglia andare di là con quello spirito, anche se come me crede ci sia di più oltre a quello che ci dice la gnosi.
n'artro papiro ... qui ci giochiamo i lettori, che poi siamo solo noi due
Ma no. Ci sono pure io che leggo. E penso anche molti altri, anche se non partecipano