Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 29 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 05/04/2021, 16:55 
Inizio a riportare qui la mia ricerca più importante , che vedete qui

https://originidellereligioni.forumfree ... y560382812

per favore nessuno intervenga,

sarà un lavoro lungo et elaborato .

modifico la grafia e limo il testo .....



zio ot [:305]


Ultima modifica di barionu il 05/04/2021, 17:25, modificato 2 volte in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 05/04/2021, 16:56 
--------------------



Immagine



שער מלאך מדיאל







Sceneggiatura per un possibile film , un thriller storico .

( basato su fatti realmente avvenuti .... )

( la parte iniziale venne postata nell' estinto ufologia.net il 14 Febbraio 2007 )



si compone di un Prologo , dove espongo la trama ,

e di vari Capitoli , con prequel e sequel rispetto la trama ,

con note di approfondimento .





CONSECRATIO

DEUS EX MACHINA








Immagine

















MYSTERIA MITHRAE






A BOLOGNA ( conversazioni con Mario Pincherle )

Una storia occulta di Bologna ,

tra sotterranei , spiritismo , e Logge segrete ...













-------------------------


Ultima modifica di barionu il 05/04/2021, 17:30, modificato 3 volte in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 05/04/2021, 17:20 
----------------





PROLOGO











1982 Città di Bologna







Una sera, durante una ronda d’armi, in stile Kubrik,
che frequentavo in quel periodo,
ci capitò di trovarci in Vicolo degli Ariosti.

E’ un posto molto particolare, una tradizione precisa vuole che la Città di
Bologna
sia stata fondata proprio lì,
poco distante infatti ci sono le vestigia delle antiche mura di selenite, le
prime edificate
per cingere il borgo e proprio nel vicolo doveva essere l’ingresso dell’
immenso tempio di Giove
che fu distrutto da un terremoto nel 11 a. c.
Le cronache narrano che la selenite del tetto era visibile a decine di
chilometri,
e ora le macerie formano quella improbabile collina che i bolognesi ben
conoscono
vicino al Museo Medievale.

Era probabile che la nostra indomita ronda finisse nel cinema
che allora era addossato al vicolo,
e così mentre adocchiavo annoiato le scritte sui muri dei soliti idioti,
do uno sguardo proprio in fondo al vicolo, nella parte più buia, e mi accorgo
che,
dipinto sul muro, era presente un Simbolo che non avevo mai visto.


Immagine


IL CENTRO DI BOLOGNA

https://www.originebologna.com/strade/s ... icolo-del/

https://www.originebologna.com/odonomas ... olo-degli/

https://www.google.com/maps/d/u/0/viewe ... 69227&z=13

https://sites.google.com/site/originebo ... di-bologna


Centro di Bologna

Guidicini

Nell’ angolo del vicolo del Seminario, dalla parte del Seminario stesso,

era conficcato in terra un pezzo d’ antica colonna scanellata che serviva di termine ad un marciapiede e che pretendevasi esser il punto centrale o l’ombelico della città.

Dicevasi che da questo tronco di colonna alla porta di S. Felice, e a quella di strada Maggiore vi fossero pertiche 352, e a quelle di Galiera,

e di S. Mamolo 276, lo che darebbe la differenza fra i due semidiametri di pertiche 76.







segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 11/04/2021, 10:47 
------------------





L’ autore scenografo era stato proprio bravo. Per un gioco di luci ombre e
prospettiva
più che vedere, si era costretti a intuire la presenza del Simbolo:
una barra orizzontale, con due barre verticali poggiate sopra quasi ai
vertici,
e una barra verticale in mezzo, staccata dalla base.
Sempre per il gioco di luci, avvicinandosi il manufatto sembrava illuminarsi,
ma di sicuro si poteva coglierne un aspetto: era stato composto con una
Matrice,
gli angoli e le linee erano impeccabili, e la vernice appariva di una
compattezza
totalmente insolita.
Per l’occasione ero attrezzato con armi bianche di ogni tipo, ma mi accorsi di
provare
qualcosa molto simile al disagio.

Allontanandomi, mi resi conto che avevo già deciso di indagare.


Plutarco, Vita di Romolo, XI; trad. M. Serio

Romolo, seppellito suo fratello nella Remoria [la rupe scelta da Remo per il rito
augurale], assieme a quelli che li avevano allevati [Faustolo e Acca Larenzia], fondò la
città; a tale scopo aveva fatto venire dalla Tirrenia [il paese degli etruschi] degli esperti
che gli spiegassero la corretta procedura da eseguire. […] Romolo dunque per prima
cosa scavò una fossa circolare nella zona su cui ora sorge il Comizio, e in essa depose
le primizie di tutto ciò che era utile secondo consuetudine e necessario secondo natura.
Quindi ciascuno vi gettò dentro un po’ di terra del proprio paese natale, e mescolarono
assieme il tutto. Questa fossa è indicata con il nome di mundus, lo stesso con cui
designano il cielo. Poi finalmente venne tracciato il perimetro delle mura, considerando
la fossa come centro della futura città. Il fondatore fissò all’aratro un vomere di bronzo,
vi aggiogò un bue e una vacca, quindi li guidò lui stesso, tracciando un profondo solco
lungo il perimetro stabilito; quanti lo seguivano avevano poi il compito di rivoltare
all’interno le zolle sollevate dall’aratro, badando che neanche una rimanesse all’esterno
del solco. Così tracciarono il perimetro delle mura, chiamato con forma sincopata
pomerium, vale a dire «dietro, o dopo, le mura» [post murum]; là dove intendevano
collocare una porta, estraevano dalla terra il vomere e sollevavano l’aratro in modo da
lasciare un intervallo nel solco. Considerano pertanto sacro e inviolabile l’intero
perimetro delle mura, eccezion fatta per le porte; considerando sacre e inviolabili anche
le porte, infatti, non sarebbe stato possibile far entrare o uscire le cose necessarie, ma
impure, senza commettere sacrilegio.
(Plutarco, Vita di Romolo XI; trad. M. Serìo)



In quel periodo mi vedevo spesso con Mario Pincherle, ad Ancona.
Nella sua casa di Via Fornetto 107, a due passi dal celebre crocicchio delle
streghe,
( dove Michel de Nostredame salutò il frate Felice Peretti nel futuro Papa
SistoV )
il grande archeologo discuteva con me la sua Teoria degli Archetipi:
in un’organizzazione antropica, una città ad esempio,
i 22 Archetipi fondatori dell’universo, che i Cabalisti del medioevo
riformularono con il nome di Tarocchi,
si materializzano spontaneamente, a priori dalla intenzioni degli architetti,
e seguendo questa intuizione, ora giocavo a trovare le Carte dei Tarocchi
nella planimetria felsinea,
rintracciando Bet, ב


La Papessa, la Grande Madre, nella finestra sull’ipogeo
delle acque
vicino Porta Lame

Immagine

Nun, נ

La Temperanza, Proteo, il Fauno gigantesco nell’alcova
orfica
di Strada Maggiore,


Immagine


Scin, ש


Il Matto, il moto rettilineo, l’ipnosi, nella
celebre finestra
che guarda il naviglio di Via Piella.


Immagine


Mi addentravo nelle strade come un veggente turista
( già allora gli amici mi dicevano che sembravo Jack in Shining )
diventando postino, pubblicista, maniaco, e professore
riuscivo a introdurmi dove volevo,
Bologna è una città fantastica, piena di giardini segreti
e vestigia archeologiche.

Dando la caccia ai 22 Arcani Maggiori,
ritrovati nella città dentro le mura e nella Certosa Monumentale, il Cimitero
di Bologna,
in poco tempo mi resi conto che erano apparse altre Matrici.

Vicino Via Galliera, in Via Farini, vicino Piazza Santo Stefano.
4 in tutto.

Mefisto mi diceva che ce n’erano altre.
Iniziò una frenetica ricerca negli Archivi Comunali sulla storia di quei punti
particolari,
andando indietro circa 5 secoli con le cronache e ancora oltre con i
documenti.

Neanche la scoperta di un nuovo romanzo di Hoffmann mi avrebbe coinvolto
così,
non poteva essere una coincidenza, tutti e 3 i luoghi dove avevo scoperto
le altre Matrici erano legati a fatti e persone riconducibili a processi di
stregoneria, ( questa l' anticipo subito, la stregoneria non c' entra una sega .... )
e alle notizie su una presunta Società Segreta legata al culto di Mithra: la
prima data in cui compariva era il 1100,
quando fu fondata l’Università, e nei secoli si era estinta o mutata in
corporazione,

lo studioso Giulio Camillo Delminio la citava in un commento al Libro del
Comando
di Cornelius Agrippa senza identificarla,

una Vachetta de li Giustiziati del 1500 la associava al Collegio Judicum
Mutine
dello Statuta Civitatis del 1270, ma all’inizio del 1800 gli inquirenti la
conoscevano
con il nome de I Ribelli di Lucifero, forse in onore a Milton.


( Per Inquirenti intendo la Polizia Pontificia ; sto facendo una ricerca capillare su vari faldoni

de Atti riservati di Polizia . a Bologna, Archivio di stato , in particolare faldone ( busta ) 244 -1851/2 )



A distanza di anni mi ricordo ancora il loro Stemma,
una testa di morto con la bocca cucita su cui è poggiato un gallo.

Nessuna Araldica ne avrebbe ammesso l’esistenza.

Intanto stavo allargando le ricerche ad amici e studiosi, giornalisti e anche
investigatori,
nessuno ne sapeva niente.

Passavo le settimane tra biblioteche e librerie antiquarie di mezza Italia
a cercare le tracce che si inseguivano in libri spesso inaccessibili.

Tra l’altro una scuola di pensiero vuole che le sorti e i libri legati alla
magia,
perché abbiano potere debbano essere rubati.

Funziona. E’ un metodo sicuro per finire nei guai.

Stavo infatti seguendo una traccia: in un testo alchemico che sono riuscito a
sottrarre
da una collezione privata, si racconta di una leggenda bolognese,
su come un Ordine Segreto si riunisse in un palazzo dell’attuale Via
Galliera,
per poi percorrere un tunnel sotterraneo che portava direttamente
alla Certosa Monumentale.

In realtà ne avevo già sentito parlare, sembra che i partigiani lo
utilizzassero
durante l’ultima guerra per gli spostamenti e come deposito d’armi.
Chi ha visitato l’immensa galleria sotterranea del torrente Avesella,
che passa proprio sotto le 2 Torri, ha potuto accorgersi che sotto Bologna
esiste un’altra città, con centinaia di passaggi , piccoli ipogei e cortili
e migliaia di cunicoli che fungevano da servizi e da comunicazione.
Con tocchi di noir gotico,
ad un certo punto della galleria, tra le muffe delle pietre antiche,
e i ratti che attraversano i muri , compare una scalinata al cui vertice
è una normale porta d’appartamento con maniglia.


Immagine


La guida ci descrisse un passaggio in comunicazione, 7 metri più sopra,
con un locale di Via dell’Inferno. ( Un caso. )

Sapendo benissimo che non mi sarei mai più divertito così tanto,
neanche in un film di Corman,
decisi di fare un’ incursione nella Certosa Monumentale.

Di notte, Corsia dello Stillicidio, riuscii a calarmi dentro quella cripta
sotterranea,

Immagine



vicino all’attuale obitorio, che so essere la porta per l’ingresso del secondo
sotterraneo
della Certosa, quello abbandonato da secoli,
e con una soddisfazione molto simile al terrore vi trovai la 5° Matrice.

Le indicazioni del libro erano precise: la Setta percorreva il passaggio
per raggiungere la tomba di un Magister Doctissime morto nell’Alto Medioevo.

Le spoglie del corpo erano state traslate e nello Stemma c’erano
gli indizi per ritrovarne il loculo



Immagine

porta murata sala della pietà sotterraneo.jpg






Nel frattempo a Bologna la Teoria del Simbolo era impazzita,
ne stavano apparendo a decine dentro la città antica,
tracciati e dipinti con i mezzi più occasionali sui muri,
sulle bacheche dei giornali, sulle porte, spesso in gruppi
eseguiti da mani differenti.
Notai che più ci si allontanava dal centro storico
E più si diradavano.

Le Madri, in tutto, erano 5.

Loro, sempre presenti in un’enigmatica indifferenza
dei passanti,
erano in silenzio.

Io, Faust ammalato tra vecchi libri,
indagavo sui Simboli che calavano in città come
Carte da Briscola.

Era il periodo del mitico Q. BO., una discoteca dove facevo il buttafuori, con
scarsa efficacia,
quello era il punto ideale per raccogliere tutte le voci e le tendenze.
Almeno 3 gruppi di bande Dark, Punk, Rock, e altri scoppiati del coro,
mi dicevano la loro, senza enfasi, interpretandolo un semplice sistema di
riconoscimento
dei luoghi dove incontrarsi, un Logo per marcare il territorio,
e tutti mi davano una versione differente su come era nato.
Mi ricordo che con 2 ragazzi mi feci un dovere di portarli ad una delle
Madri,
raccontando ( con cautela ) qualche antefatto.
Buio più assoluto, mai visto e mai fatto,
in compenso mi promisero una loro indagine interna.
Da allora, in tutti i gruppi Dark di quel periodo c’era la sicurezza
che io fossi un Negromante.
‘’ State alla larga da Jack, oltre che pazzo
gioca con i morti ‘’

Ad un certo punto pensai alla celebre Setta Satanica del Bambini,
di cui si parla va molto,
ma gli amici inquirenti lo escludevano.

Nel mezzo del cammino, un colpo di scena.
Fui contattato da un noto esponente politico di un partito:
‘’ Carissimo, Alfa mi ha parlato del suo interessamento per una storia che non
ha
niente di misterioso, vede, la Matrice di cui Lei tanto sta chiedendo
è solo il simbolo stilizzato del nostro partito. Eccola qua ! ‘’

Ero sbalordito e senza parole, l’idiota che mi stava parlando doveva essere
stato imbeccato da qualcuno, nel mostrarmi uno stampo, che tra l’altro,
anche se leggermente, era diverso dall’originale,
voleva saper tutto sulle mie ricerche.

E così, a distanza di anni, confidai a un telefono la notizia che sapevo
certo
l’interesse di 2 Logge Massoniche per la questione,
ciò mi procurò un primo risultato:
259/95 R.G.N.R. art. 407 c. p. Profanazione di sepolcro.
Un bel decreto di perquisizione domiciliare.

( E’ una cosa che non ho mai capito, forse visto il mio passato di studente
teatrale,
Madama chi stava cercando, Yorick ? )

Dopo quasi 15 anni di ricerche riuscii a trovare gli indizi presenti
nello Stemma dei Ribelli,
il loculo si trova vicino alla Chiesa,
nella parte più antica della Certosa.

Ma intanto la danza macabra stava continuando a suonare,
gruppi che mi comparivano attribuendosi l’origine certa,
gruppi in opposizione che modificavano il Simbolo:
ci ha pensato Saturno,
altri anni sono passati e squadre attrezzate di spietati imbianchini
hanno provveduto a ricoprire tutte le Madri con intonaci d’autore.


Chi erano i Ribelli ?

Li vedevo attraversare il tempo
come un Drago di pietra.

I secoli lo colpivano mutandolo
in un edificio in rovina.

La Setta aveva deciso di lasciare una traccia nelle tombe degli Adepti,
giravo la Certosa alla ricerca di tutte
le forme del Serpente,


Immagine


Immagine


che avrebbe fatto da guardiano ai nomi delle famiglie
seguaci dell’Ordine da venti o trenta generazioni.

Una Fenice rampante su campo armellino
le ali afferranti due martelli che si affrontano.

Ne ricordo la superba potenza,
una giovane Lince tra i ceppi anneriti dei tumuli,



Immagine


E le Idre e i Grifoni sulle metope dei portici
sembravano disegnare un percorso,
sempre distante dalle Squadre e i Compassi Massonici,




Immagine



he portava al Recinto dei Cappuccini
vicino la Loggia a Levante.

Poco distante, alla fine
era il giusto traghettatore delle anime,

Un Aion Mithraico dal corpo di Leone,
l’Aspide che lo avvinghiava aveva 12 bocche,
tutte guardanti la stessa direzione,




Immagine




Come una muta processione
Lentamente il silenzio si posava
Su queste tracce sempre più lontane
E negli anni le mani esperte dei ladri
Le hanno cancellate per sempre.


A distanza di molto tempo
Sono ritornato nei luoghi dove so essere le Matrici,

e ho scrostato l’intonaco,

i Simboli sono ancora lì,
sembrano Diavoli in sonno









OGNI ATTO DI GIUSTIZIA


GENERA UN CRIMINE


LUCIFERO QUEL DIADEMA ROVENTE


E' IL RICORDO


DELLA TUA BELLEZZA


QUANDO ABITAVI LA LUNA


E IL TUO RESPIRO GENERAVA


LE MAREE


IL TUO CORPO SEPOLTO


DAGLI ASTRI


RISPLENDE NERO


E ABITA LA BOCCA DI DIO


COME UNA CORAZZA


VIENI


MADIEL


TUO FIGLIO VUOLE NASCERE











Lettori , vi avviso ,

i fatti qui narrati potrebbero essere veri .




Postai questo racconto il

14 Febbraio 2005


nel topic Questioni di sfumature a ufologia.net , forum estinto e topic disintegrato ...

ma per fortuna salvato ,,,,posterò poi gli aggiornamenti in blu nel racconto con dozzine di note e link e almeno100-200 foto ,



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 13/04/2021, 13:05 
altre informazioni .....


CAP 1



1)

RESOCONTO :

( città di Bologna )

IN UN LOCALE ATTIGUO ALLA CRIPTA DI SAN PIETRO , E SOTTO IL SUO LIVELLO ,C' E' L' INGRESSO

A 7 TUNNEL .

6 PORTANO AD ALTRI LUOGHI DI CULTO , TRA CUI SIC LA CHIESA DI SAN MARTINO .

C' E' UNA PRECISA TRACCIA DI QUESTI TUNNEL ALL' ARCHIVIO ARCIVESCOVILE .

( l' ubicazione esatta dell' entrata dei tunnel.

La cripta ha un tunnel che conduceva al' ex seminario arcivescovile ( ora Hotel Baglioni ) il tunnel presenta varie sepolture , ossari et,

ad un certo punto , appare una porta di legno chiusa ( per entrare ci vuole una chiave lunga 30 cm ... prob del 1700 ) ....quella porta da su un vestibolo , da

cui si diramano i tunnel ...

.interessante la presenza di numerose porte ( 20-30 ) nei tunnel con architravi in selenite, a riprova della loro estrema antichità

il tunnel che porta al seminario lo vedete nel video sotto minuto 54

( aggiornamento fatto in data 11 settembre 2019 )



al minuto 47 si intravede .... ( salvate il video )

http://www.youtube.com/watch?time_conti ... BvI7AnYrp8





COME MEMORIA TRACCIO UNA DESCRIZIONE DEL TUNNEL N 7 CHE ARRIVA FINO ALLA BASILICA DI SAN LUCA ,

( ANCORA DA ME NON VISITATO , ESEGUO UNA RELAZIONE DALLE TESTIMONIANZE RACCOLTE

DAL 1970

E DALLE DESCRIZIONI DI """""""""" E DI UN ALTRO ELEMENTO,

CHE CHIAMIAMO L' OMINO DELLA FERRAMENTA )

L' ENTRATA E' UN CUNICOLO OBLIQUO CHE PORTA A UN VESTIBOLO , DA LI IL TUNNEL PROSEGUE VERSO SAN PETRONIO ,

CON 3- 4 STANZE MOLTO VASTE , SI PARLA DI 8 -10 METRI LUNGHEZZA E4 - 6 METRI DI LARGHEZZA, PARETI

ALTE 3 -4 METRI .

"""""""""" SOSTIENE CHE QUESTE STANZE UN TEMPO ERANO AMBIENTI ESTERNI ... L' OMINO DELLA FERRAMENTA HA

VISTO UN AFFRESCO MOLTO GRANDE ,

SU PRECISA INDICAZIONE DEL SUO ACCOMPAGNATORE, ALIAS LA PERSONA CHE PER ORA NON CITO .

CI SONO MOLTE PORTE LATERALI CHE POTREBBERO DARE SU LOCALI .

NON SI SA COSA SIANO QUEI LOCALI , SE SOLO PORTE O AMBIENTI ,

LA PERSONA CHE NON CITO HA RIFERITO DI UNA NECROPOLI ... OMINO DIXIT

IL TUNNEL E' TUTTO ILLUMINATO DA LAMPADE.



LA PERSONA CHE NON CITO

AVEVA UN CABREO CHE FACEVA DA MAPPA

DEL SOTTERRANEO .


LE PORTE HANNO ARCHITRAVI IN SELENITE , L'OMINO MI DICE DI AVER VISTO PEZZI

DI STATUE E FORSE OSSA UMANE QUA E LA' , SIC CI SONO DELLE SEPOLTURE .


SUPERATO SAN PETRONIO IL TUNNEL PROSEGUE , CON TRAGITTO NON PARALLELO AL PORTICO FINO

AL MELONCELLO , DOVE E' INTERROTTO DA UNA FRANA .

CI SONO UNA O 2 DEVIAZIONI AGIBILI , DI SICURO UNA VA VERSO I COLLI .

L' OMINO , VERSO IL MELONCELLO , MI DICE DI AVER VISTO UNA SPECIE DI SCARTO MURATO ,

PROB ERA LA DEVIAZIONE CHE ANDAVA IN CERTOSA -

IL TUNNEL VERSO SAN LUCA E' SEMI INTERRATO , """"""""" MI HA DETTO DI ESSERE USCITO E RIENTRATO VARIE VOLTE DA BOTOLE ,

A SAN LUCA L' ENTRATA E' NEL RIFUGIO ANTIAEREO SOTTO LA BASILICA , UNA PORTA IN LEGNO NASCOSTA .






2)



ANCONA 1980


IN QUEL PERIODO ERO AD ANCONA OGNI SETTIMANA DAL GRANDE MARIO PINCHERLE , L' ARCHEOLOGO


ERA GENNAIO , MI RICORDO CHE MARIO MI DISSE CHE ALCUNI GIORNI PRIMA ERA STATO DA LUI UN PERSONAGGIO DI BOLOGNA ,

PROB UN EX MASSONE CHE GLI AVEVA PARLATO DI MOLTE COSE , CON RIFERIMENTI E NOTIZIE MOLTO, MOLTO PRECISE .


OVVERO, DALLA ROCCA DI GALLIERA , EX ROCCA IMPERIALE DI BOLOGNA ORA MUSEO MEDIEVALE ESISTEVA UN TUNNEL CHE ANDAVA FINO LA CERTOSA DI BOLOGNA

( FECI UN SALTO FINO AL SOFFITTO .... ( infatti avevo già avuto notizie simili molti anni prima ) ) FORSE L' ORIGINE ERA ETRUSCA ...DI SICURO ERA STATO POI RIUTILIZZATO DA MOLTE PERSONE NEI SECOLI , DAI MASSONI ,

DA ALTRE SETTE CHE AVEVANO COLLEGAMENTI ANCHE CON MUTINA-MODENA , SETTE CHE USAVANO SIMBOLI COME MARCHI TOPOGRAFICI ,

E CHE AVEVANO UN PUNTO DI RIFERIMENTO AL 24 FEBBRAIO 1530 , L' INCORONAZIONE DI CARLO V , DOVE SIC GIULIO CAMILLO DELMINIO E AGRIPPA DI NETTESHAIM SI ERANO INCONTRATI ,

( CONFERMATO DALLE CRONACHE ) .....


( Ovvero l' incontro a un Palazzo del Voltone dei Ghisilieri , la notte del 23 Febbraio 1530

tra Delminio , Agrippa e un Cabalista Ebreo , Avraham ben Shaul haKhoèn


אברהם בן שאול הכוהן )





STAVANO CERCANDO UN LIBRO DI ALCHIMIA , QUALCOSA COME LIBRO DEL NOME DEI MORTI ---- LIBER NOMINE MORTUI


" MARIO , MA SEI SICURO ????? QUESTO TIPO TI PARLAVA DI LOVECRAFT E DEL SUO LIBRO INVENTATO , IL NECRONOMICON ?????? !!!! "

" STEFANO , ANCH'' IO GLI HO DETTO COSì . IL TIPO ERA SERISSIMO .... "


E MARIO MI PARLA DI SETTE, TRA CUI GLI APOFASIMENI , E DI UNA SETTA CHE UTILIZZA UNO STRANO E X LIBRIS, UNA TESTA DI MORTO CON GALLO .

IL TIPO VOLEVA L' AIUTO DI MARIO PER RITROVARE 2 MITHREI , DI CUI UNO INTONSO E L' ALTRO SPOSTATO .


,
( prob quello spostato era in Certosa , eccolo :


Immagine



IL TIPO PARLAVA DI 2 PORTE IN LEGNO IN 2 LOCALI DELLA CERTOSA



Immagine

Immagine




3)



BOLOGNA 2010



PER ANNI ANNI ANNI A PENSARE A LEGGENDE METROPOLITANE ,,, LA STORIA DEL 1982 E I SIMBOLI MADRE ....

IN QUELL' ANNO FREQUENTAVO UNO STRANO PERSONAGGIO , MOLTO SIMPATICO, UN VECCHIETTO CHE

INCONTRAVO AL BAR , DI NOME MARIO ( nome di fantasia ) , CHE SAPEVA MOLTO BENE IL DIALETTO BOLOGNESE VECCHIO STILE ...


UNA VOLTA GLI CHIEDO , MA MARIO CHE LAVORO FACEVI PRIMA ?

E MI DICE CHE LAVORAVA ALLA CERTOSA COME BECCHINO ....

DOPO 2 MINUTI , PARTE IN TROMBA :

" POI MIA NONNA MI RACCONTAVA SEMPRE CHE DA SAN PIETRO PARTIVANO IN PROCESSIONE SOTTOTERRA FINO ALLA CERTOSA. E POI ANDAVANO A SAN LUCA "

NON GLI AVEVO ACCCENNNNNATO A NIENTE !!!!!!!!!!!!!!!!!

MI DICE CHE IL TUNNEL ERA STATO MURATO A INIZIO SECOLO 900 .

POI HO PENSATO DI COINVOLGERLO A VISITE DOVE LUI MI FACESSE VEDERE DELLE PORTE MURATE E ALTRE COSE ,

E MI PARLA DI 2 PORTE IN LEGNO NEL SOTTERRANEO DELLA SALA DELLA PIETA'


Immagine

( questa porta è stata murata inizio anni 90 )



E QUESTA

05152018550 canc costanza.jpg




( la piccola porta era in legno , inizio anni 90 è stata messa una porta in ferro )






MA , ALL' INIZIO MI DISSE DI SI ...E POI MI DISSE DI NO ...


L' HO PERSI DI VISTA TEMPO DOPO .... AVEVA AVUTO L' AMPUTAZIONE DI UNA GAMBA CAUSA DIABETE .

PENSO SIA DECEDUTO


( E invece è vivo e vegeto ! Nel 2019 ho avuto altre preziose informazioni da altre

persone che lui mi ha fatto conoscere ) aggiornamento in data 13 04 2021






HO PARLATO DI LUI PER LA STORIA DI RENNES LE CHATEAU



http://www.renneslechateau.it/blog.php




Recentemente , in seguito a una strana storiella su tombe che si muovono da sole

http://www.massimopolidoro.com/blog/tom ... #more-1289

ho approfondito un ramo di studio di tipo " cimiteriale ".

Parlando con alcuni " operatori cimiteriali " ho appurato delle cose

molto particolari , vi do un resoconto in forma di dialogo tra zio ot in blu e il suo amico Mario

Riporto , visto che il forum di Tomatis è offline



Al bar , dopo parecchi bicchieri di vino :

Allora Mario mi dicevi ...

Quest' usanza di seppellire i morti con addosso gli ori e i gioielli personali è un' usanza che in Italia è andata avanti fino agli anni 60 ,

ma prima dell' ultima guerra era molto più in essere di adesso , ci sono delle tombe che traboccano d' oro !

Ma va , gli avranno messo un paio di anelli ...


Ma scherzi , quando ci capitava di fare delle esumazioni c'era la fila dei parenti aventi diritto ,

che erano sempre informati , con uno della polizia mortuaria a fare l' inventario ,

e abbiamo trovato delle bare con anche 20 kg d' oro e oltre e gioielli incredibili ,

mi ricordo di una collana di smeraldi e quei bagagli rossi

Parli dei granati ?

Machè granati , rubini , grossi da far paura !

Ma erano tombe di nobili ?

No , persone senza titoli , ma facoltose sì, è evidente ...
però ho saputo da colleghi anziani che nell' 800 si ricopriva d'oro il defunto.

In particolare se nobile , e sai qual' è la fregatura ,
che se all' esumazione non c'è nessun parente avente diritto gli ori e i gioielli finiscono dentro gli ossari insieme alle ossa

Ma dici sul serio ?

Se c'è quello ******* della polizia mortuaria si.

Mario , un altro bicchiere ?


Sta a vedere che nel Tombeau degli Hautpoul il nostro ...........








4)






Immagine






LA CELEBRE


Aelia Laelia Crispis.

è una perfetta traslitterazione dall' Ebraico

elyàh leelyàh k(e)risfy'

אֵלִיָּה לְאֵלִיָּה כְּרִשְׁפִי



ovvero:

Elia a Elia come la mia fiamma

letterale :

Elia verso Elia come fiamma di me



NOTARE LA IS di Crispis



, GENITIVO 3 DECLINAZIONE ,



DI ME .



questa è solo la prima parte dell' enigma, ...






Immagine





Monumenta illustrium virorum et elogia [Sigifridi Rybischii, Tobiae Fendtii][/size]




RM0267 BVECR Biblioteca nazionale centrale - Roma - RM - [consistenza] 1 esemplare - [tipo di digitalizzazione] integrale - copia digitalizzata


https://books.google.it/books?id=alv-44 ... q&f=falsev


Monumenta clarorum doctrina præcipuè toto orbe terrarum virorum collecta passim & maximo impendio cura & industria in æs incisa sumptu & studio nobilis viri d Sigefridi Rybisch, opera vero Tobie Fendt ciuis & pictoris Vratislauiensis etc




BO0304 UBOGA Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO - [consistenza] 1 esemplare, 1 microfilm


RM0267 BVECR Biblioteca nazionale centrale - Roma - RM - [consistenza] 1 esemplare - [tipo di digitalizzazione] integrale - copia digitalizzata



https://books.google.it/books?id=R2-GQW ... &q&f=false





Immagine







segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 13/04/2021, 18:13 
-------




CAP 2




ANCONA 1980

zio ot in blu


IN QUEL PERIODO ERO AD ANCONA OGNI SETTIMANA DAL GRANDE MARIO PINCHERLE , L' ARCHEOLOGO


ERA GENNAIO , MI RICORDO CHE MARIO MI DISSE CHE ALCUNI GIORNI PRIMA ERA STATO DA LUI UN PERSONAGGIO DI BOLOGNA ,

PROB UN EX MASSONE CHE GLI AVEVA PARLATO DI MOLTE COSE , CON RIFERIMENTI E NOTIZIE MOLTO, MOLTO PRECISE .


OVVERO, DALLA ROCCA DI GALLIERA , EX ROCCA IMPERIALE DI BOLOGNA ORA MUSEO MEDIEVALE ESISTEVA UN TUNNEL CHE ANDAVA FINO LA CERTOSA DI BOLOGNA

( FECI UN SALTO FINO AL SOFFITTO .... ( infatti avevo già avuto notizie simili molti anni prima )

FORSE L' ORIGINE ERA ETRUSCA ...DI SICURO ERA STATO POI RIUTILIZZATO DA MOLTE PERSONE NEI SECOLI , DAI MASSONI ,

DA ALTRE SETTE CHE AVEVANO COLLEGAMENTI ANCHE CON MUTINA-MODENA , SETTE CHE USAVANO SIMBOLI COME MARCHI TOPOGRAFICI ,

E CHE AVEVANO UN PUNTO DI RIFERIMENTO AL 24 FEBBRAIO 1530 , L' INCORONAZIONE DI CARLO V ,

DOVE SIC GIULIO CAMILLO DELMINIO E AGRIPPA DI NETTESHAIM SI ERANO INCONTRATI ,

( CONFERMATO DALLE CRONACHE ) .....


( Ovvero l' incontro a Palazzo Ghisilieri Caccialupi ( oggi Vicolo degli Ariosti , ex Vicolo del Seminario ) , la notte del 23 Febbraio 1530

tra Delminio , Agrippa e un Cabalista Ebreo ,


Avraham ben Shaul haKhoèn

אברהם בן שאול הכוהן )







STAVANO CERCANDO UN LIBRO DI ALCHIMIA , QUALCOSA COME LIBRO DEL NOME DEI MORTI ---- LIBER NOMINE MORTUI


ספר דברי מתי



" MARIO , MA SEI SICURO ?????

QUESTO TIPO TI PARLAVA DI LOVECRAFT E DEL SUO LIBRO INVENTATO , IL NECRONOMICON ?????? !!!! "


" STEFANO , ANCH'' IO GLI HO DETTO COSì . IL TIPO ERA SERISSIMO .... "


E MARIO MI PARLA DI SETTE, TRA CUI GLI APOFASIMENI ,

E DI UNA SETTA CHE UTILIZZA UNO STRANO E X LIBRIS, UNA TESTA DI MORTO CON GALLO .

IL TIPO VOLEVA L' AIUTO DI MARIO PER RITROVARE 2 MITHREI , DI CUI UNO INTONSO E L' ALTRO SPOSTATO .


,
( prob quello spostato era in Certosa , eccolo :




Immagine



Immagine



L TIPO PARLAVA DI 2 PORTE IN LEGNO IN 2 LOCALI DELLA CERTOSA

------------------------



LE INFORMAZIONI VENIVANO ,

Mario me lo disse dopo , da glosse riportate a una cinquecentina de

il libro del comando

DE CERIMONIJIS MAGICIS

https://it.wikipedia.org/wiki/Libro_del_comando

Mario mi specificò di aver visto l' ex libris dei Ribelli in una delle pagine di guardia







segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 13/04/2021, 18:20 
-----------------------



CAP 3 )





Data l' estensione , metto il link .

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=45&t=18394






segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 13/04/2021, 18:30 
-----------




CAPITOLI 4 E 5 COME APPROFONDIMENTO DEL CAPITOLO 2








CAP 4)


ANCONA 1980


Casa Pincherle, Via del Fornetto .

Dialogo fra zio ot in blu e Mario Pincherle




Lui mi ha detto di essere nella Massoneria , ma parlava a titolo personale .

Si è presentato , ma ho idea che mi abbia dato un falso nome .

Come ti dicevo , secondo lui e le sue fonti ci sono 2 o 3 Mithrei nei sotterranei di Bologna, e mi ha chiesto aiuto per trovarli .


Certo che questa storia dei tunnel è pazzesca ....


Un tunnel che da San Pietro arriva fino a San Luca , anzi dal Mundus , il pozzo scavato dove il fondatore di Bologna pose l'aratro fino all' altare sacro sul colle ,

dove i Fulgurales avevano trovato le pietre nere .


Quindi secondo lui i tunnel sarebbero stati scavati dagli Etruschi ?



Esatto , dal Mundus fino al Colle della Guardia , con un ramo che andava fino in Certosa , dove, come sai ,

era un loro importante luogo di sepoltura .

Gli Etruschi ! Ma ti sembra possibile ?



Questo è quello che dice il tipo.

Anche io ho molti dubbi , se non è tutta una sua fantasia, o una serie di leggende tramandate ,

penso che sia eventualmente opera dei Romani ,

ma altrettanto dubbia è la versione che circola

tra i pochi a conoscenza del tunnel , ovvero che sia stato scavato in contemporaneo

al Portico che andava a San Luca .

Una via di fuga , per intenderci .

Altra cosa strana è il fatto che l' Architetto dell' opera , Don Carlo Salaroli ,

sia stato sepolto in terra sconsacrata .

Ma guarda ! Una punizione per i 666 archi ?


Chissà ...

Ma ha detto chi sarebbero i componenti di questa setta che ha tramandato le notizie ?



Lui li ha chiamati i Ribelli , ma deve essere un nome moderno , almeno del Rinascimento .

Ha detto che erano soliti farsi riconoscere da marchi , simboli che mettevano nei punti della città dove era l' ingresso sotterraneo ai tunnel .

Io ho visto un loro simbolo , un ex libris incredibile , una testa di morto che aveva la bocca cucita , con un gallo sopra .

Molto macabro .


Io penso che si sia inventato tutto .

Anche io , ma tu stesso mi hai confermato che hai sentito parlare di questi tunnel e delle processioni

che venivano fatte fino a cento anni fa .

E' vero , varie persone me ne hanno parlato .



E ancora mi ha descritto una tradizione molto , molto antica di percorrere questi tunnel dal Mundus fino al colle come rito di evocazione

e fertilità , forse per evocare la caduta delle pietre nere , per gli Etruschi il ferro meteoritico era la cosa più importante .

Ma ancora più inquietante è il fatto che queste processioni , a suo dire , proseguono anche oggi ,

i Ribelli sarebbero attivi .

Abbiamo una tradizione secolare della Madonna di San Luca che scende in città , e un Dio Etrusco dei fulmini che sale al Colle della Guardia .

Veramente un soggetto da Lovecraft .



Infatti , lui si è soffermato molto sul fatto di questo libro che i Ribelli cercavano , un testo di Alchimia .

Ma la cosa veramente interessante è quello che mi ha raccontato sui Ribelli : erano custodi , custodi di un sapere molto,

molto antico , in particolari custodi di libri , mi ha parlato di una imponente Biblioteca .

E guarda che a Bologna i misteri non mancano , nessuno ancora ha scoperto come Wernnerius , che Odofredo Danari

ha battezzato in Yrnerius Lucerna Iuris , abbia avuto i libri che gli hanno permesso di far rinascere il Diritto Romano ,

tutti si chiedono cosa fosse quel libro che viene definito " Codex Secundus " , oltre la Lictera Fiorentina che conteneva

Le Pandette , il Codex Iustinianus . Fatto sta che lo Studium , che di li a poco diventerà la prima Università ,

ha le radici in questo " Codex Secundus "

Mi ha anche detto che i Ribelli si sarebbero fatti riconoscere , in posti di potere , con dei simboli precisi .

Ma che simboli ?



Questo non te lo posso ancora dire , gli ho dato la mia parola .

Ma è perchè voglio saperne di più , la faccenda è molto grossa , sembra che nei secoli al tunnel

siano state aggiunte molte entrate laterali , e molte persone , gruppi di persone ,

nei secoli lo hanno usato .

Gruppi di persone ?


Di sicuro i Massoni nell ' 800 per recarsi in Certosa, e forse anche gli Apofasimeni ,

ma il tipo mi ha fatto capire che lo usava anche Wernerius , e i Ribelli .

La storia di questi fantomatici Ribelli è sicuramente nascosta nella Storia delle Corporazioni ,

e dentro gli Statuti che bisogna cercare .


Se esiste questa Biblioteca è una cosa che dobbiamo trovare .

Una Biblioteca che è sfuggita alla censura del Clero Romano ?


Precisamente .

Ma per trovarla è un vero casino .

Le indicazioni , secondo quello che mi ha detto il tipo , sono nel tunnel , nella parte che

da San Pietro arriva a Porta Saragozza .

--------------------


Tempo dopo Mario mi disse che il tipo gli aveva descritto una vera e propria MAPPA di indicazioni

per trovare i Custodi della Biblioteca .

( queste indicazioni mi sono state tramandate . Aggiornamento in data 13 04 201 )







segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 14/04/2021, 11:36 
------------




CAP 5)







Un tunnel che da San Pietro arriva fino a San Luca , anzi dal Mundus ,

il pozzo scavato dove il fondatore di Bologna pose l'aratro fino all' altare sacro sul colle ,

dove i Fulgurales avevano trovato le pietre nere .








E' il luogo dove trovai la prima delle 5 MADRI


E' Plutarco a descriverci la tradizione



Plutarco, Vita di Romolo, XI; trad. M. Serio

Romolo, seppellito suo fratello nella Remoria [la rupe scelta da Remo per il rito
augurale], assieme a quelli che li avevano allevati [Faustolo e Acca Larenzia], fondò la
città; a tale scopo aveva fatto venire dalla Tirrenia [il paese degli etruschi] degli esperti
che gli spiegassero la corretta procedura da eseguire. […]

Romolo dunque per prima
cosa scavò una fossa circolare nella zona su cui ora sorge il Comizio, e in essa depose
le primizie di tutto ciò che era utile secondo consuetudine e necessario secondo natura.
Quindi ciascuno vi gettò dentro un po’ di terra del proprio paese natale, e mescolarono
assieme il tutto. Questa fossa è indicata con il nome di mundus, lo stesso con cui
designano il cielo.

Poi finalmente venne tracciato il perimetro delle mura, considerando
la fossa come centro della futura città. Il fondatore fissò all’aratro un vomere di bronzo,
vi aggiogò un bue e una vacca, quindi li guidò lui stesso, tracciando un profondo solco
lungo il perimetro stabilito; quanti lo seguivano avevano poi il compito di rivoltare
all’interno le zolle sollevate dall’aratro, badando che neanche una rimanesse all’esterno
del solco.

Così tracciarono il perimetro delle mura, chiamato con forma sincopata
pomerium, vale a dire «dietro, o dopo, le mura» [post murum]; là dove intendevano
collocare una porta, estraevano dalla terra il vomere e sollevavano l’aratro in modo da
lasciare un intervallo nel solco.

Considerano pertanto sacro e inviolabile l’intero
perimetro delle mura, eccezion fatta per le porte; considerando sacre e inviolabili anche
le porte, infatti, non sarebbe stato possibile far entrare o uscire le cose necessarie, ma
impure, senza commettere sacrilegio.



IL MUNDUS

https://it.wikipedia.org/wiki/Mundus_Cereris









Bologna 1740 mappa di Carlo Salaroli ( nick Ciro Lasarolla )

Di tutte le strade sotteranei e i luoghi riguardevoli

della città di Bologna

la freccia indica il MUndus


Immagine


il luogo del Mundus oggi , Vicolo degli Ariosti . , dove trovai la prima delle Madri


Immagine

--------






BOLOGNA 1904


CASA GALLETTI ORA MAIANI VIA PIETRAFITTA.



Immagine



1955






Immagine



2015



Immagine





MAPPE

http://www.originebologna.com/mappe/piante-della-citta

http://rivista.ibc.regione.emilia-romag ... 0017/#null




Abbiamo ampia documentazione sul luogo del Mundus

Veniva chiamato Strada della Pietrafitta

Pietrafitta, dal IV volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani


Pietrafitta è in oggi quella strada, che dalla Piazza di S. Pietro va e termina a Battisasso dal Voltone dei Gessi; ma essa fu detta via di Porta di Castello e poi via didietro la Gabella Nuova.

L’ antica, Pietrafitta era quel vicolo ora chiuso, che oggi dicesi vicolo del voltone dei Ghisilieri, il quale ha il suo cominciamento nell’angolo meridionale del Seminario in faccia ad Altabella.

Pietrafitta è lunga pertiche 38. 8. 0 e di superficie 67 e Piedi 67. 4.

Pietrafitta a destra entrandovi per la Piazza di S. Pietro.



Via del Volto dei Ghisilieri, dal II volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La via del volto dei Ghisilieri comincia sulla piazza di S. Pietro accanto al Seminario, dirigendosi da levante a ponente, poi piegando a destra in direzione di settentrione, termina senza uscita contro il portone delle case dei Fava.

Questa via si disse anticamente Pietrafitta, e nei tempi più vicini via del Seminario. E l' ultimo campione delle case di Bologna l'ha intitolata via del volto dei Ghisilieri.


Il nome di Pietrafitta gli fu dato dalla pietra che dicesi segnasse il centro della città,

e della quale se ne parlerà alla piazza di S. Pietro.




Piazza di San Pietro, dal IV volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Questa Piazza nella quale sboccano la strada di Galiera, le vie dei Malcontenti, Canonica, Altabella, Cantone dei Fiori, Pietrafitta e il vicolo del Seminario, è lunga pertiche 28 piedi 9 ed ha di superficie tav. 60. 69 a carico del Governo e tav. 41. 99. 2 a quello della Comune; totale tav. 102. 68. 2.

La piazza di S. Pietro se vi si può applicare tal nome è quel tratto di strada che comincia dalla via Malcontenti e termina a quella del Cantone dei Fiori.

Anticamente si disse via di S. Pietro, via in loco detto Pietrafitta e ai tempi a noi vicini, via di Galiera. Nel 1734 questo tratto di strada dalla parte dei Malcontenti era largo piedi 23 once 6 e da quella di Altabella piedi 21 once 6.

Nel predetto anno fu allargata coll’atterramento delle parti anteriori delle case dei Scala, degli Ariosti e degli Arrigoni.

Nel 1289 si pubblicavano i Bandi innanzi la chiesa di S. Pietro in Pietrafitta.

Piazza di S. Pietro a destra cominciando dalla via dei Malcontenti

NN. 592. 593. Seminario Arcivescovile composto dei seguenti stabili:


1. Nell‘angolo con Galiera, e in confine dei Fava, vi era la casa dei Rustighelli con torre di piedi 17 in quadro la qual torre pretendevasi fabbricata da Francesco Rustighelli.

Questa famiglia si dice orionda da Montasico, e venuta a Bologna del 1251; e pare estinta in Lodovico morto li 30 maggio 1610. Passò ai Dal Lino e Alessandro del senatore Gaspero la vendette li 6 ottobre 1567 a Giovanni Battista Scali discendente da Federico di Gerardo dottor di legge e lettore pubblico vivente del 1258 e di quel Federico di Morando Scala, che testò nel 1289 facendo il seguente legato. - Che delle rendite della sua possessione Tomba di Quarto, e del podere nel Comune di Marano sieno tenuti i padri di S. Michele in Bosco di dare ad ogni sacerdote della Città e del contado di Bologna, tante ostie per la consacrazione del Corpo di Cristo ogni anno, come pure tanto vino per la consacrazione del Sangue di Cristo, purchè non si dia più di una corba per ciascun sacerdote, e meno di mezza corba, così trovasi nel archivio di S. Giovanni in Monte. Li Scali terminarono nel canonico penitenziere Lodovico di Carlo morto li 20 novembre 1773, nel padre Giovanni Antonio Maria al secolo Giovanni Antonio di Carlo ministro degli infermi morto il 25 agosto 1777 e in Gaspare di Carlo sacerdote, poi padre Gioacchino del terz’ordine della Carità morto al primo febbraio 1773.


L’ eredità Scali passò ai conti Bezzi di Forlì in causa di Maria Cattarina di Carlo Scali moglie del conte Ippolito del fu conte Innocenzo Bezzi di Ravenna, ma questa casa li 12 febbraio 1746 fu venduta dai padri della Carità a nome del padre Gioacchino e del canonico Lodovico Scali alla Mensa Arcivescovile per lire 16106. 08, rogito Tommaso Lodi, dicendosi nell‘istrumento essere casa nobile sotto S. Pietro nella strada maestra che va da S.Pietro a quella di Galiera in confine di detta strada a levante, della casa già Ariosti ora del Seminario a mezzodì, di uno stradello comune ai Scala ed ai Fava di dietro a ponente e della via di Galiera a settentrione. La fronte di questa casa era di piedi 41 e nel fianco di Galiera sporgeva in fuori sotto il portico per piedi 4 once 6 la suindicata torre.


2. Veniva in seguito un vicoletto morto, largo in bocca piedi 8 e largo in fine piedi 6. once 6.


3. Passato il vicolo vi erano due case con tre botteghe vendute da Giacomo e Girolamo del fu Alessandro Dal Muto a Rinaldo del fu Giovanni Ariosti per lire 3700 rogito Nane Costa dei 4 aprile 1561. Si danno per poste sotto S. Andrea dei Piatesi in confine della via pubblica del compratore degli eredi di Giacomo Bucchi e di Francesco Rustighelli.


4. Dopo le case suddette cominciavano le antiche case degli Ariosti, famiglia conosciuta sotto il cognome di Riosto e de Ariosto nei pubblici atti del 1148 e fin d’ allora potente e domiciliata nel centro della Città in faccia a S. Pietro.


Del 1332 14 febbraio si trova la promessa di Nicolò e di altri degli Ariosti di non contra

venire a certo laudo promulgato in occasione di alcune liti sopra uno stradello posto fra le case dei detti Ariosti, rogito Ventura.
Nel 1340 8 ottobre. Tommaso Nicolò e Princivalle fratelli e figli di Dinadano Ariosti dividono le loro case sotto S. Pietro, che erano estesissime.


1454 23 alaggio. Cristoforo di Rinaldo Ariosti comprò da Cristiano Francesco del fu Galeotto Bevilacqua da Verona abitante in Ferrara, e da Gherardo, Bonifazio e Galeotto suoi figli, ed eredi di Lucia del fu Bonifazio Ariosti loro madre una torre grande con terreno o cortile, e casa contigua a detta torre posta in capella S. Pietro e con strada S. Pietro vicino a detta chiesa in loco detto Pietrafitta; confina detto compratore, Pietrafitta; Maria vedova di Chilino da Argile e la via di S. Pietro. Rogito Michele Sanvenanzi.
Il suddetto Cristino Bevilacqua fu fatto cittadino di Bologna li 4 gennaio 1417; e il libro Fantacino fol. 281 dell‘Archivio Notarile dice che era chiamato degli Ariosti.


Dicesi che la torre degli Ariosti fosse eretta nel 1248, e che poi in parte rovinasse per il terremoto del 2 gennaio 1505. I suoi resti radano il portico attuale del Seminario quasi rimpetto alla porta piccola della Metropolitana dalla parte di via Altabella.
La sua grossezza da levante a ponente era di piedi 17. 6 e da mezzodì a settentrione 13. 6. Le case degli Ariosti avevano giardino della estensione di piedi 55.


1578 3 Marzo. Sotto questa data le case degli Ariosti dicesi confinassero coi Scala successori Rustighelli, e si aggiunge che erano rimpetto al passo sotto il portico di S. Pietro.


1624 11 Dicembre. Il Cardinale Lodovico Lodovici come amministratore della fabbrica di S. Pietro di Bologna comprò da Rinaldo, Attilio e Azzo fratelli e figli del fu Azzo Ariosti e da Lavinia del fu Rinaldo Ariosti vedova del dottor Ercole Pellegrini una casa con casette contigue e botteghe sotto dette case poste sotto S. Pietro e rimpetto a detta chiesa. Confinava il compratore successore Arrigoni, ed i Ghisilieri a mezzogiorno coi Castelli, e con certo stradello morto a ponente, altro vicolo morto fra gli Ariosti e i Scala, con i Fava a settentrione e la via di Galiera (via di S. Pietro) a levante, per L. 80000 rogito Fabrizio Felina. La fronte delle case degli Ariosti comprese quelle già del Dal Muto (N. 3) era di piedi 93 once 2.


Finalmente vi erano le case che del 1454 erano di Maria vedova di Chilino da Argile e del 1624 li 22 maggio di Tarsia, e Giovanna Arrigoni, e per esse vendute alla fabbrica di S. Pietro per lire 10287, rogito Fabrizio Felini. Confinavano le vie di Galiera, di Pietrafitta, un vicolo di dietro, e gli Ariosti.


Le case degli Ariosti, e delle Arrigoni furono comprate dalla Fabbrica di S. Pietro per essere atterrate, onde fare un piazzale d’ avanti la Cattedrale.

Nel 1630 l’Arcivescovo Cardinale Girolamo Colonna traslocò i Seminaristi nelle predette case già Ariosti, ed Arrigoni le quali li 1 agosto 1732 si acquistarono dal Seminario per lire 23420. 16, rogito Tommaso Lodi.
Li 10 maggio 1734 si cominciò la demolizione della parte anteriore dei suddetti stabili per allargare la strada e nel susseguente anno fu compita la facciata.


Li 26 luglio 1738 il Papa diede ordine al Tesoriere generale di Roma di somministrare all’Arcivescovo di Bologna Prospero Lambertini scudi 2000 per la fabbrica del Seminario.


Nel 1748 si aggrandì il Seminario colla casa dei Scala e anche di questa si atterrò il d’avanti portandola a linea della fabbrica fatta precedentemente lavoro che fu terminato li 25 settembre dello stesso anno. In questa circostanza fu distrutta la torre già dei Rustighelli.
La facciata del Seminario fu senza portico fino al 1772 quando l’Arcivescovo Cardinale Vincenzo Malvezzi, li 2 marzo penultimo giorno di Carnevale vi fece por mano sotto direzione dell’ architetto Francesco Tadolini.


I 23 archi che lo compongono e furon terminati li 12 dicembre 1772; poi il suddetto seminario aperto li 10 Giugno 1773 giorno del Corpus Domini.


Una specie di fondazione di Seminario in Bologna l’ abbiamo nella Instituzione fatta in agosto del 1478 da Monsignore Antonio Grassi canonico di S. Pietro di un Collegio per dieci chierici della Cattedrale, le cui costituzioni trovansi nell’ Archivio del Capitolo F. 15 N. 27.
Li 17 maggio 1567 il cardinale Gabrielle Paleotti pubblicò l’ editto d’erezione del Seminario, al quale assegnò mezza decima dei frutti della Mensa Vescovile, del capitolo di tutte le dignità, delle Prebende, delle Abbazie, dei Priorati, Monasteri, Commende, Ospitali, Fabbriche, Collegi e Confraternite.


Li 27 giugno 1568 di Domenica 23 alunni, e cinque sopranumerari Seminaristi furono condotti processionalmente alla casa che fu del Gozzadini in strada Castiglione nell’angolo di Cartolaria vecchia presso la casa e chiesa di S. Lucia. Questa casa fu presa a pigione ed al suo governo furono deputati i Canonici di S. Pietro D. Leonoro Leonori e D. Francesco Canobbio, D. Antonio Dolfi Decano di S. Petronio e D. Mercantonio Rossi Priore Commendatario Camaldolese.


Nella sua instituzione ebbe questo Collegio il titolo di Collegio dei Poveri di Cristo e in seguito di Seminario.


Li 25 gennaio 1569 il Seminario comprò dai conti Guido e Filippo fratelli Pepoli una casa grande con orto grande posta sotto la parrocchia di S. Lucia in strada Castiglione per scudi 2250 d’oro , e cioè quella stessa venduta ai Pepoli dai padri di S. Michele in Bosco per lo stesso prezzo quali eredi di Antonio da Budrio. Confinava Girolamo Beroaldi a levante, Matteo Zani e la via detta il Campo di S. Lucia a mezzodì, strada Castiglione a ponente , e Paolo Manfredini a settentrione rogito Annibale Rusticelli.


Li 16 maggio 1569 i seminaristi cominciarono ad intervenire alle processioni vestiti di pavonazzo.


1592 21 Giugno. L’ Arcivescovo nominò in amministratori del Seminario un canonico per lui eletto, altro canonico da eleggersi dal Capitolo, un sacerdote da lui nominato, ed un altro da eleggersi dal Clero.


1593 13 Marzo. Unione della Chiesa, e dell‘ Ospitale de’ SS. Giacomo, Filippo e Bovo fatta al Seminario per decreto del Vescovo Alfonso Paleotti.


1597 15 dicembre. Monsignor Alfonso Paleotti assegnò al Seminario due case sotto S. Nicolò degli Alberi, e cioè una grande con torre e l’ altra piccola N. 1708, 1709 nella via Carbonara e queste per abitazione del Collegio in luogo della casa grande in strada Castiglione. Rogito Girolamo Folchi.


Li 30 gennaio 1598 i seminaristi vi presero posto. Durante il tempo che il Collegio stette in strada Castiglione gli alunni furono instruiti dai Gesuiti passati questi nel nuovo locale vennero diretti da preti secolari.


Nel 1630 furono traslocati rimpetto alla Metropolitana e vi pagarono pigione fino al 1733.


1745 Benedetto XIV unì al Seminario i beni della casa, e collegio dei Cattecumeni sotto condizione di soddisfare ai pesi inerenti alla detta pia instituzione.


Li 27 giugno 1798 si volle dalle Autorità Dipartimentali che il Seminario si dicesse Collegio degli Uniti, e che dodici alunni scelti dall’Arcivescovo per servigio della Cattedrale vestissero l’abito da prete e gli altri alla francese; le quali ordinazioni furono eseguite li 30 del mese stesso.


Nel 1799 all’ arrivo delle armate tedesche in Bologna tutto fu restituito al primitivo sistema.


Nel 1800 trovandosi disestato nell’Ecconomico, il Collegio Seminario rimase chiuso per il corso di quasi un anno.


Nel 1806 furono restituite tutte le primitive consuetudini e discipline.

Si passa ii vicolo che si disse Pietrafitta, poi via del Seminario e anche via del Voltone dei Ghisilieri.

Nell’ angolo di questo vicolo dalla parte del Seminario era conficcato in terra un pezzo d’ antica colonna scanellata che serviva di termine ad un marciapiede e che pretendevasi esser il punto centrale o l’ombelico della città. Dicevasi che da questo tronco di colonna alla porta di S. Felice, e a quella di strada Maggiore vi fossero pertiche 352, e a quelle di Galiera, e di S. Mamolo 276, lo che darebbe la ditferenza fra i due semidiametri di pertiche 76.
ù

Il fianco della casa in via Pietrafitta d’ oggdì numerata 649 che corrisponde sopra questa Piazza fu comprato d’ ordine di Benedetto XIV emanato ai 16 aprile 1748 per scudi 1160, e fatto atterrare fino al punto attuale. La facciata fu fabbricata a spese del venditore marchese Filippo Carlo Ghisilieri, come da rogito Tommaso Lodi del 22 aprile 1748.


In un inventario degli stabili Ghisilieri fatto nel 1660 si descrive questo stabile per casa con bottega ad uso di fabbro di cortelli. E sotto S. Pietro, confinante a levante con Galliera; a mezzodì con la via Gabella; a ponente coi Ghisilieri, e a settentrione collo stradello Pietrafitta. Vedi Pietrafitta N. 649.

Piazza di S. Pietro a sinistra cominciando dalla via Malcontenti e andando verso il Cantone dei Fiori.

San Pietro Metropolitana.

473. Canonica della Cattedrale, in oggi Monte S. Pietro. Comincieremo la storia di questa cattedrale inserendovi un importantissimo documento relativo ai Vescovi, che potrà servire di illustrazione per la loro storia e per rettificare molti errori commessi dagli scrittori che trattarono questo argomento interessante.

1. S. Zama. Si crede sia stato il primo vescovo di Bologna, ma non se ne hanno prove autentiche, ciò che è indubitato si è la non esistenza di altro prima di lui. Se però vogliamo attenerci a quanto ne riferiscono i cataloghi più degni di fede, tale credenza risolverebbesi in verità, citandolo essi Primus Episcopus siccome può verificarsi ancora da quelli di Verona del sesto secolo i quali tutti indistintamente vi concordano. Fatto tanto più rimarchevole perchè a quei dì il cristianesimo cominciava ad essere nel maggior suo sviluppo, S. Pietro mandò in questi paesi S. Apollinare a predicar la fede che i suoi successori emularono, talchè cresciuto in progresso di tempo il numero dei cristiani rendesi probabile che dal governo della chiesa di Ravenna fosse staccata Bologna per formarsi un vescovato a parte, dipendente però da quella pel corso di parecchi anni.


Questo nome Zama sembra Mauritano. Fuvvi un Zama frai capitani dei Mori di Spagna che pei Pirenei passarono in Francia da dove furono cacciati da Carlo Martello. Un Zama fratello di Gildone si fece vedere in Affrica ai tempi di Teodosio, e di Arcadio. La persecuzione dei cristiani di cui fa menzione Sigonio non è certo avesse luogo sotto Zama o Faustiniano, anzi sembra che Sigonio non determini che Faustiniano fosse immediato successore di Zama, ed invece frapponga fra essi qualche intervallo di tempo nel quale accadeva la persecuzione suindicata e che accagionò in Bologna la Sede vacante per qual che tempo.

L’ Ughelli invece mette fra Zama e Faustiniano un vescovo detto AEduus e ciò all’appoggio di un martirologio il quale cita bensì un vescovo AEduus ma non di Bologna. Chi ha promosso il dubbio sulla esistenza di S. Zama vescovo di Bologna è il Baronio che lo mette in campo la presunzione che le città primarie d’ Italia avessero vescovi particolarE


Vi ha opinione che S. Procolo vescovo di Terni fosse successore di S. Zama nel Vescovato di Bologna. S. Zama fu ordinato da S. Dionisio papa, i Bollandisti, Benedetto XIV, e l‘ Arcidiacono Marsili sono concordi nel ritenere S. Procolo vescovo successore di Zama, ma il catalogo dei Vescovi bolognesi pubblicato nel 1755 dai Canonici di S. Salvatore, rilevato dal preclaro codice delle Costituzioni della Metropolitana di Bologna da essi possieduto, scioglie la questione provando che questo S. Procolo non poteva essere vescovo di Bologna. Veggasi Cart. 105.

2. S. Faustiniano. Sul di lui conto nulla più se ne sa al di là di quanto ne tramanda il Sigonio, soltanto aggiungesi in proposito che in un antico sepolcro della Badia trovasi scritto - Secundus Episcopus -. Questo sepolcro è di una data molto remota, e la notizia è basata soltanto su di una tradizione e nulla più.

3. S. Domiziano. Di Questo Vescovo notato nel Catalogo Trombelliano non si hanno notizie certe che sul suo nome.

4. S. Jobiano. L’Ughelli, e l’ Alidosi lo chiamano Giovanni.

5. S. Eusebio. Dopo Sobianus, secondo i nostri storici, dovrebbe ritenersi successore di lui Basilio, del quale più non si fa menzione alcuna nel catalogo Trombelliano. Eusebius potrebbe ritenersi lo stesso Basilius, o per la difficolta di leggere gli antichi caratteri, o per la mala sua formazione dacchè non è molto lungi dal possibile che E chiuso possa prendersi per un B, l’u chiuso per un a, la lettera s ritiensi per entrambi, l’ e per un i ed il b aperto in fondo per un l
Eusebius
Basilius


Nullameno la nostra Chiesa per antichissimo instituto fa ufflcio distinto fra S. Eusebio e S. Basilio sebbene che nella leggenda di S. Stefano ove sono nominati i Vescovi coi sepolti non ricordi S. Basilio. Egli è però vero che nei libri di remotissima data non trovasi citato S. Eusebio, ma ciò perchè S. Ambrogio facendone menzione lo cita soltanto siccome Vescovo di Bologna. Non è però caso insolito che di ‘un solo santo se ne siano fatti due: così S. Alò e S. Eligio. Il Sigonio dice che S. Basilio fabbricasse la chiesa di S. Pietro, ma ciò non è provato da alcun atto autentico.

6. S. Eustasio. Non si ha il di lui nome che dal catalogo Trombelliano. Si congettura che il nome Eustaxius sia lo stesso che Eustachio, perchè anticamente scrivevasi a mo’ di lingua greca mettendo l‘ X invece del ch. In alcuni libri antichi trovasi citato - Societas S. Eustaxii, - ma è probabilissimo che riferissesi a S. Eustachio martire, ma non a questo Vescovo.

7. S. Felice. Nulla di più può aggiungersi sul conto di questo Vescovo, a quello ne disse il Sigonio.

8. S. Petronio. Il più antico documento che esista riferentesi a questo santo, si è la sua vita conservata già nell’ archivio di santo Stefano, ed oggi nella biblioteca dell‘ Università. È falso ch‘esso fosse orientale, dacchè suo padre, che pure chiamavasi Petronio, era prefetto del pretorio occidentale, carica della quale non si sono mai insigniti gli orientali. La moglie di suo padre non era altrimenti sorella di Teodosio, mentre le sorelle son troppo conosciute dagli storici, e neppure si sa ove siasi attinta la notizia che portasi da qualche cronista e scrittore, essere stato mandato da Teodosio al Papa.


Si applica a S. Pier Crisologo, contemporaneo di S. Petronio, una rivelazione di Celestino papa per destinare un Vescovo a Bologna, ma non esiste verun documento comprovante che la scelta cadesse sopra S. Petronio.


Quanto dicesi fatto da S. Petronio non lo abbiamo che tradizionalmente. La suaccennata vita di S. Petronio, non parla punto del diploma conferitogli da Teodosio pel nostro studio, e simile diceria fu al certo emessa solo dopo che la compilazione della vita stessa era già da alcun tempo redatta. La fondazione di S. Stefano per fatto di S. Petronio è probabile. Perciò che si riferisce alle opere scritte da lui è d'uopo consultareGennadio, ma si avverte però che riscontransi ne’ suoi riferti molti fatti dubbi.

Il Fleury parla pure di questo santo. Ciò che è oltre ogni dire singolarissimo, si è che un benefattore di Bologna sì tanto prodigioso per tanti titoli tradizionalmente trasmessici, e dalla sua vita stessa, mancasse di una chiesa a lui dedicata, e se pure esisteva che fosse distrutta e negletta;

e trascurato pel corso di tant’ anni il suo culto, e che neppure la campagna tutta non possedesse un titolare di S. Petronio, non un benefizio eretto ad onore di lui. non un cittadino, o provinciale che a di lui venerazione portasse il nome di Petronio, e che solo sul finire del secolo XIV si pensasse di innalzargli una sontuosa fabbrica per testimoniargli la meritata riconoscenza e devozione. Infine reca meraviglia sì tanta trascuraggine, mentre all’ incontro troviamo moltiplicate le chiese dedicate a S. Pietro, a S. Ambrogio, a S. Sinesio e Teopompo ecc. ecc. Il più antico monumento che ricordi S. Petronio, è il Borgo che si dice di S. Petronio Vecchio e prima Borgo di S. Petronio.

9. S. Marcello. L’ Ughelli fra S. Petronio e S. Marcello mette un Adrianus successore di S. Petronio. Egli si è informato a quanto ne disse l’Alidosi, che attinge tal notizia dal libro dei Memoriali dato dagli Anziani nel quale sta scritto - S. Adriani Militis - ma non avvertendo l’Alidosi alla parola Militis, lo fa Vescovo.

10. S. Partenio. Questi si è lo stesso che noi chiamiamo Paderniano o Paterniano. Nel catalogo antico e nella leggenda di S. Stefano è chiamato Paternio, e il nome di Paterniano è praticato più tardi. L’ Alidosi pone invece il vescovo Giacchino citando il suddetto libro dei Memoriali, ma letto il testo nel libro delle Provvisioni si trova scritto cosi pat'nus che egli ha letto Gioachino il p chiuso per un jo, ma è Paternius detto ancora Paterniano o Paterno. L’ Ughelli che fu ingannato dall‘Alidosi per Adriano, non insistè nel suo errore per Gioacchino. Sigonio applica a Paternio molti fatti perchè avvenuti circa quell’ epoca.

11. D. Giuliano. Nulla di certo raccogliesi sul di lui conto.


SU GOOGLE MAP STORICO



https://www.google.com/maps/d/u/0/viewe ... 53602&z=18



https://www.originebologna.com/





SEGUE



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 15/04/2021, 08:31 
--------------------




I FULGURALES



https://books.google.it/books?id=m0SRJX ... ni&f=false

https://www.treccani.it/enciclopedia/ta ... Antica%29/

https://www.treccani.it/enciclopedia/di ... fulgurale/


Libri FULGURALES



Questi libri regolavano la vita sociale, politica e religiosa degli Etruschi. I libri , attribuiti a Tagete e alla Ninfa Vegoia furono tradotti in latino nel I secolo , e ripresi da Cicerone (De Divinatione) dove In accordo con i principi filosofici dello Scetticismo egli attacca ogni aspetto riguardante gli oracoli, l’astrologia e l’aruspicina, contestandone la serietà, l’attendibilità ma ne giustifica la pratica in quanto necessaria al mantenimento degli equilibri interni dello Stato e alla salvaguardia delle tradizioni.


A fondamento della dottrina Fulgurale vi erano tre elementi; il preciso valore di segno divino, inequivocabile e perentorio, attribuito alla folgore; l’interpretazione di tale segno in relazione con gli spazi del TEMPLUM il che consentiva la sua immediata qualificazione; la certezza di poter provocare per mezzo di riti la modifica dei suoi effetti o la loro sanatoria.

Gli dèi che potevano lanciare il fulmine erano nove; tra loro, solo TINIA aveva il potere di lanciarne tre(uno per ognuna delle sue sedi celesti); di questi,il primo aveva valore ammonitivo(PRESAGUM), e il dio aveva la facoltà di lanciarlo di sua propria iniziativa;il secondo era diretto a manifestare la potenza divina (OSTENTARIUM), e a provocare effetti salutari oltre a quelli traumatici, ma prima di lanciarlo Tinia doveva avere l’assenso dei dodici dèi consentes; da ultimo, il PERENTORIUM’ o fuoco devastatore,poteva essere scagliato solo dietro autorizzazione degli dèi del Fato.
A proposito degli dèi consentes, Arnobio, storico romano, notava che ”gli Etruschi hanno degli dèi chiamati consentes, sei maschi e sei femmine, che sorgono e tramontano da Est ad Ovest, i cui nomi sono ignoti e sono pochissimo misericordiosi”.


ALLUSIONE AI DODICI SEGNI ZODIACALI,PERSONIFICAZIONE DELLE FORZE CELESTI CHE AGISCONO NEL MONDO,

TRAGICAMENTE IMPASSIBILI,E PERCIO’ PRIVI DI MISERICORDIA?

Come abbiamo visto nell’articolo precedente sui Libri Rituales, nella divisione quaternaria del TEMPLUM la parte destra era considerata favorevole e la sinistra infausta; di conseguenza, i fulmini che provenivano dal quadrante N/O erano ritenuti di pessimo auspicio; quelli da N/E considerati ottimi; quelli dei quadranti inferiori S/E e S/O (pars postica) meno significanti di quelli caduti nella pars antica. Vi erano poi diversissimi tipi di fulmini, se considerati in rapporto alla provenienza, al tempo dell’anno, all’oggetto colpito,ecc.. Ne ha lasciato una vasta casistica l’aruspice Aulus Caecina da Volterra, la quale è riportata da Seneca nella sua ”Naturalis Quaestio”.

https://www.etruscancorner.com/it/conos ... ulgurales/









////////////////////////////////




IN CORSIVO CIT MARIO PINCHERLE




E guarda che a Bologna i misteri non mancano , nessuno ancora ha scoperto come Wernnerius , che Odofredo Danari

ha battezzato in Yrnerius Lucerna Iuris , abbia avuto i libri che gli hanno permesso di far rinascere il Diritto Romano ,

tutti si chiedono cosa fosse quel libro che viene definito " Codex Secundus " , oltre la Lictera Fiorentina che conteneva

Le Pandette , il Codex Iustinianus . Fatto sta che lo Studium , che di li a poco diventerà la prima Università ,

ha le radici in questo " Codex Secundus "



Su Irnerio , Yrnerius , Guarnerius , Wernerius

https://originidellereligioni.forumfree ... y600614449





Di sicuro i Massoni nell ' 800 per recarsi in Certosa, e forse anche gli Apofasimeni ,

ma il tipo mi ha fatto capire che lo usava anche Wernerius , e i Ribelli

.


Massoni in Certosa , la Loggia Concordia nel 1851 ,

la notizia mi è stata confermata dal Sergio Sarri , mi ha riferito che Carlo Manelli gliene parlò .

viewtopic.php?f=45&t=18394


Gli Apofasimeni


https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=71132505





/////////////////////////////////////////////






La storia di questi fantomatici Ribelli è sicuramente nascosta nella Storia delle Corporazioni ,

e dentro gli Statuti che bisogna cercare .




Sugli Statuti esiste molto materiale , scelgo :

https://mefrm.revues.org/2396


da cui :

Bologna ha conservato 17 redazioni statutarie: ante 1250/1454, data dell’ultimo statuto del comune.






infatti , sono 17 libroni , metto la foto di uno dei 17 che sto studiando , all' archivio di Stato di Bologna , alla ricerca

di alcune informazioni et indicazioni che Pincherle mi diede , forse tra 200 anni ho finito ....



Immagine



---------------------------






SU GOOGLE MAP STORICO

https://www.google.com/maps/d/viewer?mi ... 53617&z=18






---------------------------------







C' ERANO 2 VIE PIETRAFITTA








DISEGNO ORIGINALE DEL GUIDICINI 1820 - 1830




Immagine



Immagine














VOLTONE DEI GHISILIERI


Immagine










Dove sarà ambientata una scena importante tra 3 Magister .

https://www.originebologna.com/strade/v ... i-via-del/


https://www.originebologna.com/strade/pietrafitta/



-----------------------------


GUIDICINI COSE NOTABILI VOLUME IV


Palazzo dei Caccialupi che lo vendettero ai Sanseverini nel 1474. Un decreto dei Riformatori dei 14 novembre anno predetto concesse a Roberto Sanseverini di edificare, e di rifare certi volti, ponti ed archi, che già minacciavano fra la casa da esso, i giorni scaduti comprata da Lodovico Caccialupi, e altre case esistenti all’opposto, le quali erano di ragione dei casamenti grandi di detto Lodovico, comprate per detto Roberto, e sopra la via pubblica dalla quale si va alla Porta di Castello contrada ed alla chiesa di S. Pietro maggiore, sovra le quali volte intendeva fare una bella capella. Le volte in questione sono quelle che danno il nome alla via del voltone dei Ghisilieri.

Monsignore Federico e Galeazzo Maria di Roberto d’ Aragona afflttarono li 22 gennaio 1489 al conte Galeazzo di Romeo Pepoli una casa sotto S. Bartolomeo di Palazzo, per annui ducati 50 d’oro che confinava la via pubblica da tre lati, gli eredi di Bartolomeo Garganelli, e i fratelli Castelli, più una stalla quasi rimpetto alla detta casa.


Nel 1511 era affittata a un giudeo,

e vi abitò Alessandro Bentivogli per il tempo che potè rimanere in Bologna.



Nell'inventario legale dell'eredità del Senatore Francesco Ghisilieri delli 5 settembre 1507 si trova che aveva case di dietro la Gabella vecchia, rogito Fulvio Musi. Si rifletta che del 1507 la Gabella era di dietro ai Sampieri in strada Castiglione.
Dal Sanseverini passò ai Pii, ed Eleonora del fu Giovanni Bentivogli vedova, ed erede usufruttuaria di Giberto Pio, e Costanzo di lei figlio, ed erede proprietario vendettero questa casa grande posta sotto S. Bartolomeo di Palazzo per scudi 3000 d’oro a Francesco del fu Virgilio Ghisilieri rogito Bornio Sala e Galeazzo Schivazappa. Questo Palazzo fu rimodernato dal Senatore Filippo Carlo iuniore il quale levò dalla facciata i bellissimi antichi ornati della facciata.


Per la morte di Francesco di Filippo Carlo seguita li 23 febbraio 1712 i fedecomessi Ghisilieri passarono alle di lui sorelle Pantasilea nel conte Astorre Volta, e Lucrezia in Valerio d’ Alessandro Sampieri nella quale si concentrò l’ eredità suddetta. Alessandro del detto Valerio con suo testamento delli 16 febbraio 1743 sostituì, nell’eredità Ghisilieri, i Tortorelli Ghislardi in causa di Elena di lui figlia, moglie d’Astorre d’ Antonio Tortorelli. Verificatasi la mancanza della linea Sampieri nel P. Ferdinando prete dell’oratorio morto li 23 febbraio 1787 passò questo palazzo ad Antonio del detto Astorre Tortorelli, il quale li 7 luglio 1791 lo vendette per lire 42,000 al banchiere Francesco Antonio Montanari come da rogito di Filippo Tacconi.


Palazzo antico dei Castelli, la cui porta principale era nella via del voltone dei Ghisilieri, e cioè dalla parte di tramontana. Vedi via del Voltone Ghisilieri in Porta di Castello.



SU GOOGLE MAP STORICO

https://www.google.com/maps/d/u/0/viewe ... 53602&z=18



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 16/04/2021, 11:11 
------------------





CAP 6 )



Erano passati 2 anni da quella conversazione con Mario Pincherle ( cap .4 )

Su precise indicazioni del Massone mi ero subito messo alla ricerca di quella Setta

che lui chiamava i Ribelli e che io avevo riscritto ne " I Ribelli di Lvcifero " ,

In Ebraico hillel baryonym

הילל בריונים

vista la mia " antica amicizia " con il Principe delle Tenebre .

Archivi , biblioteche pubbliche e private , le tracce erano sparse tra Mutina ( Modena ) e

Bononia ( Bologna ) . Era come cercare un ago in 100 pagliai , ma, con una mia certa

emozione iniziale , mi accorsi che qualcuno mi stava guidando , spesso trovavo

arrivando in Biblioteca un messaggio di Mario che mi indicava autore e libro : il Massone

era in contatto con lui .

Bello il contatto con certi collezionisti privati , gente facoltosa ed elegante che per un

grimoire autentico ti fa accoppare senza pensarci un secondo , ma fu da uno di questi

" Fratelli " che rintracciai una copia de " Il LIbro del Comando "

ovvero il DE CERIMONIJIS MAGICIS attribuito ad Agrippa di

Nettesheim con le glosse ( lui dixit ) di Giulio Camillo Delminio .

Era una persona anziana , mi fu facile sottrargli il libro , usando tutta la violenza che serviva.

Sicuramente mi stanno cercando , è gente che non scherza quella a cui ho fatto

il massimo degli sgarbi .

Ma anche io sono un Collezionista .

Conosco le Regole della Partita .


Non esiste niente che mi dia più soddisfazione del violare la Legge ,

il crimine è un assoluto afrodisiaco dell' anima , e del sangue .




Ma un fatto veramente notevole mi aveva messo in allarme :

a Bologna era comparso uno strano simbolo


logo - Copia.jpg





.




( ne parlo nel Prologo ) e avevo subito pensato alle informazioni del Massone " i Ribelli segnavano il loro territorio con dei simboli "

quindi avevo chiesto notizie ai madamotti che conoscevo , amici giornalisti , investigatori privati , gli amici Sinti , a maragli di ogni

risma , gruppi punk etc etc..... nessuno ne sapeva niente , oppure , ognuno pretendeva di saperlo , una dozzina di teorie ,

ognuna più sicura dell' altra ...

a questo punto serviva una lunga conversazione con Mario Pincherle , una riunione per il punto della situazione .

Ma mi prima di iniziare ( ne parlo nel Prologo ) è importante che sappiate di una dette Teorie più importanti di Mario .





GLI ARCHETIPI .

Ovvero le 22 forme - funzioni con cui è costruito l' Universo .


Immagine



queste forme funzioni sono descritte nel Sefer Yetzirah , il Libro della formazione




ספר יצירה


e i 22 Archetipi corrispondo alle Lettere della Lingua Ebraica .


I Magister del Medioevo avevano riformulato questi 22 Archetipi negli Arcani maggiori dei Tarocchi



Immagine




infatti nei mazzi di Tarocchi più antichi potete vedere le lettere dell ' Alfabeto Ebraico




Immagine



http://www.mariopincherle.it/archetipi.html








SEGUE



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 16/04/2021, 18:19 
-------------------------






Ancona GENNAIO 1984

Casa Pincherle.



Dialogo tra zio ot in blu e Mario Pincherle


in corsivo le note




Come ti dicevo , lo abbiamo trovato in Vicolo degli Ariosti , dove è stata fondata Bologna .


( ex Vicolo del Seminario , ex Via Pietrafitta )

Immagine


E' un simbolo con un forte potere ipnotico , come vedi sono le 3 barre della shin


ש





il Moto Rettilineo , l' Ipnosi , l ' Arcano XXII , IL MATTO






Immagine

Immagine



Quindi il messaggio che ti ho fatto arrivare aveva una sua validità ,

esisteva un pericolo reale !


Eravamo in 5 armati fino ai denti . Devo dirti che i ragazzi con cui lavoro si stanno divertendo,

e tutta gente che ha fatto la buia , e quindi queste storie di mistero sono un piacevole diversivo ....






Non che approvi il tuo comportamento Stefano , ma i risultati

sono molto concreti .


Sai Mario , mi sto chiedendo se mai dovessimo far trapelare questa storia

come la si potrebbe raccontare , ho praticamente devastato il codice penale

in questo ultimi 2 anni, e più opero , è più mi sento coinvolto



Guarda che ho io un ' idea , che vorrei sviluppare in un libro ,

mi è venuta dopo che sono stato a trovare Rol a Torino .

Immagina una Setta di Alchimisti , di Magister che praticano la Goezia e che ti contattano

tramite lo spiritismo , tra l ' altro so che è una tua passione ...


Una mania di famiglia , non ho mai smesso di praticare lo spiritismo , fin da cinno

quando fui iniziato da mio Nonno Bertrand ,,, vuoi ridere ? I ragazzi dicono

che sento arrivare la madama con mezz'ora di anticipo ....




Proprio non hai rispetto per niente e nessuno .... ti dicevo , sai che tutti siamo dentro

a una linea di energia che noi stessi tracciamo e che ci tiene legati alle persone

e ai luoghi che conosciamo , e che abbiamo conosciuto nelle vite precedenti , lo spiritismo sente

il tempo come un unico spazio indivisibile , e i messaggi più importanti arrivano al Medium

tramite il Golem .


גלם



Il Golem ? Parli della Leggenda Ebraica ?

In parte , ma i Maestri Talmudici mi hanno spiegato che in realtà il Golem è quell' essere

che improvvisamente si anima con un messaggio di cui è inconsapevole ,

in pratica nel tuo caso , lui ti porta un messaggio che viene dagli Alchimisti senza che ne sia partecipe .


So alla perfezione di cosa parli , sempre nel campo dello spiritismo

a Bologna sono conosciuto da una stretta cerchia di persona che

sanno di " queste cose " che mi capitano , e chiesero il mio aiuto

per una fatto specifico .

Un loro congiunto era deceduto ed erano andati persi dei documenti molto importanti , mi chiedevano di ritrovarli .

Poichè non avevo avuto nessun tipo di messaggio , iniziai con lo Spiritismo ,,,

una medium di mia conoscenza , durante la catena , mi comunicò molti dati confusi e assolutamente insignificanti , tranne che per un frase , dove avevo sentito chiaramente la presenza dell' Astrale ( una specie di brivido-vertigine )

" cerca la via di Gerusalemme ! "


Bella storia .

Un miliardo di possibili interpretazioni .

Ma seguivo una linea precisa , avevo poi avuto la visione di un Re Inglese ,

per cui andai in biblioteca per cercare numerose versioni dell' Enrico IV di Shakespeare , che muore nella stanza detta di Gerusalemme all' interno del palazzo reale ,,,


e mentre scartabellavo le varie edizioni sento parlare 2 ragazze che parlavano di una strana storia successa in un appartamento e di cose scomparse ...

Alzo gli occhi dal libro e sulla cinta di quella che stava parlando vedo la scritta " Jerusalem "


Era successo che in quell' appartamento era stata fatta una ristrutturazione che aveva finito con il chiudere un muro dove c' era una
botola di accesso a un piccolo vano .


E identicamente nel mio caso , potei indicare con precisione di cercare

in una zona di recente ristrutturazione , dove fu rinvenuta una botola con un vano segreto , e dentro i documenti .


(Nota attuale : Ripensandoci : l' astrale funzione esattamente come Google , la via di Gerusalemme era uno delle migliaia di risultati , che unito alla visione di un Re Inglese , mi convinse a klikkare l' opzione visita in biblioteca . )



Infatti questo è un tipico esempio di psicometria-criptestesia .

Ovvero il golem è il messaggio che arriva attraverso un vettore inconscio ,

come le 2 ragazze e la cintura .

la cosa straordinaria che ho potuto appurare in anni di studi e avvenimenti

è che molti fatti possono trovare una vera spiegazione solo leggendoli come

un golem che voleva essere trasmesso .

Ad esempio , il nascere di una setta satanica ( o un movimento spirituale, un' associazione priva di lucro , una cooperativa di lavoro etc etc ) dovuto al fatto che un golem occulto dovesse manifestarsi .

esistono tecniche precise per creare un golem ( e nel libro della Qabballàh infatti se ne parla ) .

Si può creare un " dispositivo " per cui un' informazione occulta può essere letta dal medium anche secoli dopo .

ma anche un ciclo di avvenimenti , di tipo sociale-politico , che appare perchè in realtà il golem possa essere captato dal medium .

e questi sono i casi più interessanti .

in ogni caso il dispositivo deve essere attivato dal medium che lo crea , per poi essere captato da un medium che lo riceve . . .


E ora ti ritrovi con i Ribelli che vogliono farti ritrovare quel libro di cui parlava il Massone ,

e di cui ora abbiamo una traccia precisa da quelle glosse in quel codice che hai rubato , Agrippa di

Nettesheim e Giulio Camillo Delminio si incontrarono con un Qabbalista Ebreo la notte prima dell'

incoronazione di Carlo V a Bologna per avere notizie su un Testo Alchemico :

il LIBER NOMINE MORTUI , dove i morti sarebbero gli Elementi che servono per compiere l' Opera

Quegli Elementi che Lovecraft ha poi riscritto come I GRANDI ANTICHI .

nel libro leggenda per eccellenza , il NECRONOMICON,,,, che a questo punto comincio

a pensare esista veramente , e abbia un effettivo potere .


Ma il simbolo che compare in 5 punti precisi della città che cosa vuole dire ?


Questa è una cosa su cui devi indagare tu Stefano , con il tuo gruppo

di gentilhuomini ...

( Nota attuale, fu una precisa informazione del Massone che ci disse ci andare al Mundus

dove era stata fondata Bologna , ma allora trovammo solo il simbolo , e fu solo tempo dopo

che ho potuto scoprire come proprio sotto Vicolo degli Ariosti ci sia un sotterraneo immenso ( oggi rispettabili cantine e magazzini )

che doveva far parte di quella rete di galleria che dalla Rocca di Galliera andava fino in Certosa e fin su a San Luca , gallerie che erano state usate nei secoli per tutte le trame occulte

storiche avvenute a Bologna , e di cui alla data di oggi 30 Aprile 2017 ho notizie come

funzionante per precise funzioni ,,,,

la cosa comica è che la porta degli inferi

sia oggi situata a 2 metri dal McDonald di Via Indipendenza ,

si intravede anche la scala che scende




Immagine


e cosa ancora più strana , quando postai la foto sul net

nella prima redazione del racconto , poco tempo dopo la grata venne cambiata

con una molto più " ermetica "


Immagine

Immagine


proprio di fronte a una Banca



Immagine




Mario , stai tranquillo che indaghiamo , ma è dal punto di vista Esoterico

che voglio saperne di più ...




Beh , il simbolo è sicuramente una Porta




Una Porta ? Intendi un ingresso a una dimensione Esoterica ?


Anche , sappiamo infatti che le Madri sono indicatori di gallerie sotterranee ,

ma più che per far entrare direi che le Madri sono porte per far uscire ...


Cavolo , come la storia dei Grandi Antichidi Lovecraft !


Sicuramente , però non è al grande Howard che sto pensando , ma a una cosa

molto, molto concreta : il tragitto di vita del prodotto .



Maestro , sono tutto orecchi .


Pensaci bene , noi vediamo dei Simboli, che abbiamo chiamato Madri ( Matrix , nb che era il 1984 ! )

ma sono sicuramente qualcosa che possiamo anche chiamare Logos λόγος

E nel tragitto di vita di un' ideologia , di un prodotto , di una azienda , di una organizzazione ,

( in questo caso sappiamo che è una Setta ) ,

come in tutte le forme antropiche , è prevista un ' idea

base , un progetto , una preparazione , e poi lo sviluppo , ed è a questo punto che di solito

si cerca il Logo , il Marchio , con il quale si sceglie di comunicare con l' esterno , pensa solo

ai marchi Storici , come la Mercedes , come il coniglio di Playboy , o come il Logos maledetto per

eccellenza , la Croce .

A questo punto , un Logos che si è scelto , come la Croce , è il simbolo per invadere il mondo ,

il suo apparire non è tanto una porta in se , ma un sigillo che testimonia come l' idea che lo ha

generato sia di fatto attiva da molto , molto tempo .

Quindi mi chiedo , cosa stanno facendo i Ribelli ?


Forse stanno solo progettando .


Forse , ma da quello che ho intuito è gente molto potente , con grande capacità

creativa , in grado di Manipolare e attivare gli Archetipi , anche solo

immaginando una serie di avvenimenti , ma questo , come sai, è molto

pericoloso , perchè poi gli Archetipi si attivano in modo autonomo ,

e le cose poi succedono .





Pensi stiano organizzando una forma di invasione a livello ideologico ?




E' possibile , se i Ribelli hanno quei libri di cui parlava il Massone , possono fare

molto , molto rumore , nelle mani giuste quel sapere potrebbe capovolgere il mondo .




Mario, è pazzesco, tutta questa storia mi sembra la trama di un film ...












Immagine













Vidi Mario Pincherle molte altre volte , e fu in grado di comunicarmi un corpus

di notizie molto dettagliate , indicazioni topografiche e storiche che il Massone

gli aveva scritto , con le quali penso potrebbe essere possibile rintracciare i Mithrei,

e in particolare rintracciare quei Libri che i Ribelli avevano tramandato e conservato ,

In effetti è come se avessi una mappa, un cabreo molto dettagliato , ma devo trovare

il punto di partenza , trovato il quale si procede fino all' arrivo .

Ma il punto di partenza mi manca

Ed è un punto di partenza molto preciso , si tratta di un Blasone ,

di uno Stemma Gentilizio .

Ho trovato una prima traccia nella Certosa di Bologna






Immagine



Immagine





Devo riuscire a entrare in quei sotterranei .



Bologna 30 Aprile 2017

Notte di Valpurga









segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 17/04/2021, 14:13 
-----------------








CAP 7 )







Immagine



שער מלאך מדיאל








I Ribelli di Lvcifero , è , di fatto , il nome che ho dato al mio gruppo di ricerca

sul Cristo Storico




https://originidellereligioni.forumfree ... y530446806

https://www.facebook.com/Scuola-Di-Arpi ... 2/?fref=ts






Come dicevo nel CAP 6 l' idea di chiamarli RIBELLI fu di Mario , e io

aggiunsi DI LVCIFERO .

Ma il Massone ci disse , e fu molto preciso ( ma questo Mario me lo disse tempo dopo ... ) ,

anche come questa Setta come veniva chiamata .

Nome , e piramide di situazioni , che ancora oggi mi sembrano paradossali ,

al di sopra della mia più eretica immaginazione .

Questa Setta era un autentico spauracchio per tutte le Corti Europee da ANNO DOMINI 1000 in poi ,

e veniva riservata a loro una caccia molto , molto particolare ,chi per sconfiggerli e bruciarli ,

e chi per acquisirli e diventarne i prosecutori .

In particolare in Inghilterra nel 1600 la Setta fu presa di mira da Sir Francis Walsingham ,


https://it.wikipedia.org/wiki/Francis_Walsingham



che attivò il suo pezzo più pregiato , l ' Occultista e Qabbalista John Dee



https://it.wikipedia.org/wiki/John_Dee














I RIBELLI DI LVCIFERO

הילל בריונים




Immagine






ERANO ALCHIMISTI ,


NECROMANTI

e , in particolare ,

ARCHIVISTI







Alla data di oggi sono sicuramente la minaccia

più potente per i Figli della Croce e le

Società occidentali satelliti del Soglio di Pietro .


Di fatto sono la porta per la venuta dell ' Anticristo .


Io credo , Eccellenza ,

oggi Eminenza ,

che lei sappia molto bene

di cosa sto parlando .







אני מלאך סטרא אחרא





--------------------
















SEGUE



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 18/04/2021, 14:20 


NOTE AL CAP 6 )



Sulla tradizione degli omina di Cicero

https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=78424296



MAPPA DEL GASPARINI ( Archiginnasio di Bologna )


www.storiaememoriadibologna.it/gasp...-481182-persona

www.storiaememoriadibologna.it/la-g...mbol-494-evento

http://sevbru.altervista.org/simboli/



Immagine

Uno dei testimoni mi dice che potrebbero essere le cantine poste sotto la Chiesa di San Gerolamo della Certosa .

www.storiaememoriadibologna.it/chie...tosa-1372-luogo

In questo caso potrebbe essere il Mithreo spostato di cui parlava il Massone a Mario Pincherle

Una San Clemente a Bologna .

https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_...nte_al_Laterano

https://it.wikipedia.org/wiki/Mitreo_di_San_Clemente


IL CENTRO DI BOLOGNA

www.google.com/maps/d/viewer?mid=1...6474169242&z=13

https://sites.google.com/site/originebolog...ntro-di-bologna



Centro di Bologna

Guidicin
i


Nell’ angolo del vicolo del Seminario, dalla parte del Seminario stesso, era conficcato in terra un pezzo d’ antica colonna scanellata che serviva di termine ad un marciapiede e che pretendevasi esser il punto centrale o l’ombelico della città. Dicevasi che da questo tronco di colonna alla porta di S. Felice, e a quella di strada Maggiore vi fossero pertiche 352, e a quelle di Galiera, e di S. Mamolo 276, lo che darebbe la ditferenza fra i due semidiametri di pertiche 76.

BYRON A BOLOGNA

www.storiaememoriadibologna.it/albe...rino-2785-luogo

https://sites.google.com/site/originebolog...-via-dei/n-86-7






segue



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11903
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: Re: A BOLOGNA
MessaggioInviato: 21/04/2021, 08:34 
----------------------






CAP 8)


ANCONA

PRIMAVERA 1984

CASA DI MARIO PINCHERLE




Avevo iniziato le indagini sul simbolo comparso a Bologna , ma nessuno ne sapeva niente ,

in compenso i writer lo avevano replicato centinaia e centinaia di volte in giro per il centro .

In Vicolo degli Ariosti e in Via Manzoni le Madri si presentavano cosi



Immagine



Dialogo tra zio ot e Mario Pincherle :






Come ti dicevo è l' Archetipo SHIN , il moto rettilineo , L' IPNOSI


le 3 barre della shin





ש



il Moto Rettilineo , l' Ipnosi , l ' Arcano XXII , IL MATTO


Immagine






Ma il Massone mi accennò a un possibile omaggio alla tomba

di un Grande Maestro

Immagine


Come del resto potrebbe essere opera di una pseudo setta formata da giovani adepti

che sono stati ispirati da quella forma particolare della SHIN ש


Delle Matricole Scapigliate ?

Dei Goliardi che fanno un gestto irriverente ?



Sicuramente possibile, ma altrettanto possibile che questo gesto dei Goliardi

sia stato ispirato dalla Forza degli Archetipi .



Gli Archetipi attivati dai Necromanti del passato ?

Come tu immaginavi ?



Con una precisa azione rituale ,

che noi chiamiamo stoltamente Sacrificio

ma si tratta di un dispositivo atto a conservare l' energia e la memoria

di una forma, che assume l' aspetto di un messaggio che anche secoli dopo

può essere riattivato dagli Archetipi .



Ma come ?



Si tratta di attivare il SANGUE .

Lo sai cosa c' è dietro il mito dei vampiri ?


Il sangue , non l' elemento sangue in se ,

ma l' energia che lo rende attivo , vivo , la forza unitaria

che lo fa scorrere dentro un corpo.

Il Necromante usa quell' energia

nel momento stesso che la recide,

lui la prende,

la beve ,

la vede ,

la legge ,

è solo in quell' attimo in cui viene fermata la vita,

che questa invade il terzo occhio del Necromante .

E il Necromante vede il presagio

tramite quella Forza .

E ora il Mantikè μαντικὴ decide di tramandare il messaggio

tramite un ' azione violenta ,

un omicidio che serva a fissare nel tempo e nello spazio,

il Secretum .


Veniva chiamata Goezia , poi Stregoneria ,

ma la sua base è il Sapere degli Antichi Sciamani .

E' questa la vera ragione per cui gli uomini

amano e ricercano la morte .












LE ARMI DEI RIBELLI DI LVCIFERO





----------






Di nero armellinato

nella sua immortalità

d'argento massacro di testa d' uomo

in maestà

privo della bocca

sormontato da un gallo

rosso ardito














Bologna ,

Notte di Valpurga 2018













-------








SEGUE



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 29 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 28/03/2024, 23:30
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org