11/11/2018, 14:39
14/11/2018, 10:53
15/11/2018, 15:54
Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romanosarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre Nostro (non abbandonarci alla tentazione) e dell'inizio del Gloria (pace in terra agli uomini amati dal Signore).
Papa Francesco, infatti, già un anno fa aveva aperto il dibattito sulla traduzione della preghiera, non ritenendo corretta la versione che siamo abituati a recitare (non indurci in tentazione). «Sono io a cadere - aveva spiegato Bergoglio - non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito.Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana».
Per papa Francesco il senso della preghiera è quindi: «Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la tua mano. È come quel dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora perché sta affogando». Per il Pontefice la traduzione corretta è quella adottata dalla Conferenza episcopale italiana nel 2008 che recita «non abbandonarci alla tentazione».
La Cei aveva già fatto dieci anni fa la modifica, ma non era stata introdotta nel Messale. Quindi durante le celebrazioni si è proseguito a recitare il vecchio testo. Questo non crea certo nessun problema per i fedeli sia chiaro. La disputa è di ambito teologico, il valore profondo della preghiera non cambia a seconda della traduzione. Conta ovviamente l’animo di chi si rivolge a Dio.
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15/11/2018, 16:41
16/11/2018, 01:06
Angel_ ha scritto:Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romanosarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre Nostro (non abbandonarci alla tentazione) e dell'inizio del Gloria (pace in terra agli uomini amati dal Signore).
Papa Francesco, infatti, già un anno fa aveva aperto il dibattito sulla traduzione della preghiera, non ritenendo corretta la versione che siamo abituati a recitare (non indurci in tentazione). «Sono io a cadere - aveva spiegato Bergoglio - non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito.Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana».
Per papa Francesco il senso della preghiera è quindi: «Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la tua mano. È come quel dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora perché sta affogando». Per il Pontefice la traduzione corretta è quella adottata dalla Conferenza episcopale italiana nel 2008 che recita «non abbandonarci alla tentazione».
La Cei aveva già fatto dieci anni fa la modifica, ma non era stata introdotta nel Messale. Quindi durante le celebrazioni si è proseguito a recitare il vecchio testo. Questo non crea certo nessun problema per i fedeli sia chiaro. La disputa è di ambito teologico, il valore profondo della preghiera non cambia a seconda della traduzione. Conta ovviamente l’animo di chi si rivolge a Dio.
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Cambia tutto...altroché...
16/11/2018, 08:45
Angel_ ha scritto:Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romanosarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre Nostro (non abbandonarci alla tentazione) e dell'inizio del Gloria (pace in terra agli uomini amati dal Signore).
Papa Francesco, infatti, già un anno fa aveva aperto il dibattito sulla traduzione della preghiera, non ritenendo corretta la versione che siamo abituati a recitare (non indurci in tentazione). «Sono io a cadere - aveva spiegato Bergoglio - non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito.Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana».
Per papa Francesco il senso della preghiera è quindi: «Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la tua mano. È come quel dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora perché sta affogando». Per il Pontefice la traduzione corretta è quella adottata dalla Conferenza episcopale italiana nel 2008 che recita «non abbandonarci alla tentazione».
La Cei aveva già fatto dieci anni fa la modifica, ma non era stata introdotta nel Messale. Quindi durante le celebrazioni si è proseguito a recitare il vecchio testo. Questo non crea certo nessun problema per i fedeli sia chiaro. La disputa è di ambito teologico, il valore profondo della preghiera non cambia a seconda della traduzione. Conta ovviamente l’animo di chi si rivolge a Dio.
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Cambia tutto...altroché...
16/11/2018, 10:42
16/11/2018, 10:58
16/11/2018, 11:26
16/11/2018, 11:30
16/11/2018, 13:36
andreacorazza ha scritto:Santa pazienza, fermatela!
16/11/2018, 13:41
MaxpoweR ha scritto:Angel_ ha scritto:Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romanosarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre Nostro (non abbandonarci alla tentazione) e dell'inizio del Gloria (pace in terra agli uomini amati dal Signore).
Papa Francesco, infatti, già un anno fa aveva aperto il dibattito sulla traduzione della preghiera, non ritenendo corretta la versione che siamo abituati a recitare (non indurci in tentazione). «Sono io a cadere - aveva spiegato Bergoglio - non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito.Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana».
Per papa Francesco il senso della preghiera è quindi: «Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la tua mano. È come quel dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora perché sta affogando». Per il Pontefice la traduzione corretta è quella adottata dalla Conferenza episcopale italiana nel 2008 che recita «non abbandonarci alla tentazione».
La Cei aveva già fatto dieci anni fa la modifica, ma non era stata introdotta nel Messale. Quindi durante le celebrazioni si è proseguito a recitare il vecchio testo. Questo non crea certo nessun problema per i fedeli sia chiaro. La disputa è di ambito teologico, il valore profondo della preghiera non cambia a seconda della traduzione. Conta ovviamente l’animo di chi si rivolge a Dio.
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Speriamo che questa ventata di verità nelle traduzioni del sedicente papa prenda piede anche per il cosi detto loro libro sacro tradotto "ad mentula canis" giusto per imbambolare i ruminanti.
16/11/2018, 20:44
andreacorazza ha scritto:carissimo Angel_ io te lo avevo detto che bisognava fermarla...
adesso, sviati !
! | zakmck ha scritto: |
Avresti la cortesia di spiegarci il senso di questo intervento? No perche' sembra proprio un tentativo di mandare in flame la discussione. |
17/11/2018, 11:54
shighella ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Angel_ ha scritto:Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romanosarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre Nostro (non abbandonarci alla tentazione) e dell'inizio del Gloria (pace in terra agli uomini amati dal Signore).
Papa Francesco, infatti, già un anno fa aveva aperto il dibattito sulla traduzione della preghiera, non ritenendo corretta la versione che siamo abituati a recitare (non indurci in tentazione). «Sono io a cadere - aveva spiegato Bergoglio - non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito.Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana».
Per papa Francesco il senso della preghiera è quindi: «Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la tua mano. È come quel dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora perché sta affogando». Per il Pontefice la traduzione corretta è quella adottata dalla Conferenza episcopale italiana nel 2008 che recita «non abbandonarci alla tentazione».
La Cei aveva già fatto dieci anni fa la modifica, ma non era stata introdotta nel Messale. Quindi durante le celebrazioni si è proseguito a recitare il vecchio testo. Questo non crea certo nessun problema per i fedeli sia chiaro. La disputa è di ambito teologico, il valore profondo della preghiera non cambia a seconda della traduzione. Conta ovviamente l’animo di chi si rivolge a Dio.
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Cambia tutto...altroché...
Speriamo che questa ventata di verità nelle traduzioni del sedicente papa prenda piede anche per il cosi detto loro libro sacro tradotto "ad mentula canis" giusto per imbambolare i ruminanti.
tradotto "ad mentula canis" ahahahaha ...caruccia questa!
17/11/2018, 12:18