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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 16/01/2022, 13:10 
Basta guardare il video del suo "suicidio" per capire chiaramente che è stato buttato di sotto, tra l'altro dopo qualche minuto mentre è ancora agonizzante qualcuno getta il suo orologio dalla stessa finestra.



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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 16/01/2022, 13:36 
MaxpoweR ha scritto:
Basta guardare il video del suo "suicidio" per capire chiaramente che è stato buttato di sotto, tra l'altro dopo qualche minuto mentre è ancora agonizzante qualcuno getta il suo orologio dalla stessa finestra.

concordo [:290]

[:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 19/01/2022, 15:08 
Per visualizzare questo messaggio devi registrarti e eseguire l’accesso al forum.


qui molto materiale interessante :

https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=78483005



zio ot [:305]



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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 20/01/2022, 17:06 
Non pensavo che un Contatore Geiger arrivasse a 410 euro...


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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 16/04/2022, 17:31 
In Cina ci sono proteste contro la quarantena...


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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 17/05/2022, 13:43 
caro barionu,
in questo topic, suggerivi di acquistare "dollari",, ma attualmente sembra meglio...RUBLI [:D]

ciao
mauro



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sono lo scuro della città di Jaffa
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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 30/11/2022, 11:28 
barionu ha scritto:
Hallora ragazzi , cominciamo a serrare le fila ....

intanto vi informo , lo sto sentendo da circa un anno ,,,,, che la Cina sta per saltare ,,,,

LA PESTE SUINA IN CINA

https://ilmanifesto.it/la-peste-suina-dilaga/



Siamo di fronte alla più vasta epidemia nella storia degli allevamenti. La peste suina africana, una forma più aggressiva della peste suina classica, sta colpendo gli allevamenti di maiali di tre continenti, Africa, Asia e Europa. Gli studiosi sono concordi nel ritenerla la peggiore epidemia che abbia mai interessato il mondo animale. Il presidente dell’Oms per la salute animale, Mark Schipp, sostiene che «la peste suina potrebbe colpire un quarto di tutti i maiali presenti sul pianeta perché si tratta della più grave minaccia tra quelle che hanno visto coinvolto qualsiasi tipo di bestiame allevato dall’uomo».

NON SI SA COME FERMARE questa malattia, provocata da un virus della famiglia Asfaviridae, genere Asfivirus, che provoca una febbre emorragica in suini e cinghiali, con una mortalità del 90%. Gli animali infettati muoiono nel giro di 10-12 giorni. La malattia non è contagiosa per gli esseri umani e non si trasmette alle altre specie animali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono almeno 2,5 milioni gli animali morti perché colpiti direttamente dal virus. Non esistono cure e vaccini e l’unica soluzione finora adottata è quella di abbattere tutti i capi presenti nelle aree di infezione. Quando si individua un focolaio in un allevamento, la sorte di tutti gli animali è segnata. Molti allevatori tendono a non segnalare i casi di infezione, anche se c’è l’obbligo di notifica alle autorità sanitarie, nella speranza di controllare il virus ed evitare la mattanza degli animali. Il contagio può avvenire direttamente tra animali, ma anche attraverso urine e feci, mangimi contaminati, attrezzature, scarpe e indumenti del personale.

ANCHE LE ZECCHE POSSONO DIFFONDERE il virus, che ha una struttura complessa, una elevata resistenza e presenta una ventina di varianti. La Cina, che è il principale produttore, importatore e consumatore mondiale di carne suina, è diventata l’epicentro dell’epidemia. Nel paese asiatico si allevano ogni anno 500 milioni di suini e per fermare i focolai di infezione ne sono stati finora abbattuti 100 milioni di capi. In Cina il 2019 si festeggia l’anno del maiale e l’epidemia viene considerata una tragedia nazionale perché sta sconvolgendo le produzioni animali e le abitudini alimentari. I festeggiamenti di ottobre per i 70 anni della Repubblica popolare cinese sono stati segnati da un clima di preoccupazione perché, nonostante gli abbattimenti, non si riesce a fermare la malattia.

IL PRIMO FOCOLAIO DI INFEZIONE era stato registrato nell’agosto 2018 a Shenyang, nel nord est del paese, per diffondersi poi con grande rapidità nelle altre aree. Il virus si è diffuso velocemente favorito dalla particolare struttura produttiva cinese. Sono almeno 20 milioni le strutture, grandi e piccole, in cui si allevano maiali, con una miriade di piccoli produttori che vendono direttamente gli animali vivi e le carni macellate. Un mercato molto attivo, con trasferimento degli animali e delle carni da una zona all’altra del paese, che ha determinato una propagazione della malattia in tempi rapidi. Le misure di contenimento finora adottate dalle autorità sanitarie non hanno prodotto i risultati sperati. La disponibilità di carne scarseggia e il suo prezzo è raddoppiato rispetto a un anno fa. Il governo cinese è intervenuto per cercare di tenere sotto controllo i prezzi, attingendo alle riserve di carne suina congelata, immettendone sul mercato migliaia di tonnellate.

IL CROLLO DELLA PRODUZIONE NON CONSENTE di soddisfare la domanda di carne suina e rende più che mai necessario rivolgersi al mercato estero. Ogni cinese consuma, in media, 55 kg di carne di maiale all’anno, che rappresenta quasi il 70% dei consumi animali. In molte regioni le autorità cinesi hanno invitato la popolazione a prendere in considerazione la carne di pollo, ma non è facile modificare abitudini alimentari consolidate. Intanto i macelli del Brasile, tra i principali produttori mondiali di carne di maiale, lavorano a pieno ritmo per fronteggiare le richieste cinesi. Anche l’export europeo verso il paese asiatico è aumentato del 50%. Germania e Spagna, che allevano ogni anno più di 50 milioni di suini ciascuno, fanno fatica a stare dietro alla domanda cinese. L’Italia, che pure è il maggiore importatore europeo di carne suina per la preparazione dei prosciutti nazionali, sta esportando verso il paese asiatico ad un livello record. Ma si tratta degli scarti delle lavorazioni dei salumifici italiani (teste, piedi, orecchie, interiora) che in Cina hanno un notevole mercato.

Un flusso senza precedenti di carni suine si muove verso la Cina, che dall’inizio dell’anno ha triplicato la quantità importata e che, tuttavia, non è sufficiente a compensare gli abbattimenti di questi mesi. Nessuno è in grado di sapere se in Cina l’epidemia ha toccato il punto più alto e quale potrà essere la sua evoluzione. Dal marzo di quest’anno i focolai del virus si sono propagati nel Vietnam, dove è stato già abbattuto un milione di maiali. Anche negli altri paesi del sud-est asiatico, in particolare Cambogia e Filippine, la situazione è drammatica, perché quella del maiale è una delle industrie principali.

MOLTE AREE AGRICOLE SONO STATE POSTE in quarantena, dopo aver abbattuto migliaia di animali, per cercare di fermare l’epidemia. Decine di villaggi nell’area di Manila stanno vivendo una situazione di emergenza, con misure di contenimento che incidono sull’attività produttiva e sulla organizzazione sociale. Ma anche Mongolia, Laos, Corea del Sud, Corea del Nord, sono interessati dal virus, con centinaia di focolai attivi.

In Europa l’epidemia ha assunto dimensioni drammatiche nei paesi dell’est, in particolare Romania e Bulgaria, con centinaia di migliaia di maiali abbattuti.

SECONDO I DATI DELL’AUTORITA’ EUROPEA per la sicurezza alimentare (EFSA), in Romania sarebbero già 1200 i focolai di infezione accertati e l’area più colpita è quella sud-orientale e del delta del Danubio. La Romania prima dell’epidemia allevava più di 4 milioni di suini, rifornendo Russia e paesi europei. Ed è proprio in Romania, dove l’epidemia era stata segnalata nel 2017, che si è registrato il più grave episodio. Il maggiore allevamento di maiali del paese, il secondo d’Europa, situato nell’area di Braila, è stato attaccato dal virus perché l’acqua prelevata dal Danubio era contaminata per la presenza di animali malati che alcuni allevatori avevano gettato nel fiume. Tutti i 140 mila suini presenti nell’allevamento e nelle zone adiacenti sono stati abbattuti nel giro di pochi giorni, con centinaia di fosse comuni nelle campagne circostanti per sotterrare i corpi.

LA BULGARIA E’ L’ALTRO PAESE maggiormente colpito e sono stati già uccisi 160 mila dei 600 mila maiali allevati. L’epidemia oramai è diffusa in tutti i paesi dell’est Europa, con decine di focolai segnalati in Ungheria, Moldava, Polonia, Repubblica Ceca, Ucraina, Paesi Baltici. L’Unione Europea ha stanziato dei fondi per attuare azioni di contenimento della peste suina, che prevedono analisi sierologiche sugli animali e disinfezione degli ambienti. Ma il problema che non viene affrontato è l’elevata concentrazione di maiali negli allevamenti e le condizioni in cui sono tenuti. Tra tutti i tipi di allevamento quello dei suini presenta le maggiori criticità.
L’Europa occidentale è rimasta finora indenne dal virus, ma vive una condizione di grave allarme. Il divieto di importazione di carni suine dai paesi colpiti, le normative varate per gli allevamenti, il controllo sulle popolazioni di cinghiali, mirano a scongiurare che il virus possa insediarsi in Germania, il principale produttore di carne suina. Al confine con la Polonia, uno dei paesi colpiti, la cintura sanitaria, predisposta dalle autorità tedesche, è riuscita a proteggere i mega-allevamenti situati nella parte orientale.

I SERVIZI SANITARI ITALIANI E IL CORPO forestale hanno accentuato i controlli nei boschi al confine con Slovenia e Austria per individuare la presenza di cinghiali infettati che potrebbero rappresentare un veicolo di infezione per i suini. Si sta lavorando per ottenere un vaccino che mostri efficacia su tutti i ceppi virali. Il rischio è che l’epidemia, anche se verrà contenuta, rimanga endemica per decenni, ripresentandosi con virulenza a intervalli di tempo nelle varie aree del pianeta.


anche

https://www.google.com/search?q=PESTE+S ... e&ie=UTF-8


PER FARVI CAPIRE, IN CINA SEPPELLISCONO I MAIALI VIVI ,,,,



https://www.liveleak.com/view?t=CkJcz_1533875824





consiglio vendere titoli e azioni e comprare valuta : dollari e franchi svizzeri ,

e prepararsi all' assedio .



zio ot [:305]



Hallora ragazzi , cominciamo a serrare le fila ....

intanto vi informo , lo sto sentendo da circa un anno ,,,,, che la Cina sta per saltare ,,,,






POST DEL 20 dic 2019 20:57




zio ot cassandra [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: PROFEZIA DI ZIO OT SULL' EURO
MessaggioInviato: 04/12/2022, 14:20 
Ahahahah!Un vero eroe. [8D]

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A schifìu finiu. [:305]

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MessaggioInviato: 16/01/2023, 19:29 
-------------------------------







https://www.sinistrainrete.info/crisi-m ... emico.html



Published: 25 June 2021

Created: 22 June 2021




Paradigma Covid:

collasso sistemico e fantasma pandemico




di Fabio Vighi





















A un anno e mezzo dall’arrivo di Virus, qualcuno forse si sarà chiesto perché la classe dominante, per sua natura senza scrupoli, abbia messo nel congelatore la macchina del profitto a fronte di un patogeno che si accanisce quasi esclusivamente contro i soggetti improduttivi – quegli ultra-ottantenni che, tra l’altro, da tempo mettono a dura prova il sistema pensionistico. Perché, improvvisamente, tutto questo zelo? Cui prodest? Solo chi non conosce le mirabolanti avventure di GloboCap (capitalismo globale) può illudersi che il sistema chiuda i battenti per spirito caritatevole. Ai grandi predatori del petrolio, delle armi, e dei vaccini, non frega proprio niente dell’umanità.



Quale emergenza?

Prima di entrare nel vivo della discussione facciamo un passo indietro all’estate 2019, quando l’economia mondiale, a 11 anni dal collasso del 2008, era di nuovo sull’orlo di una crisi di nervi.

Giugno 2019: La ‘Banca dei Regolamenti Internazionali’ (BRI), potentissima ‘banca centrale di tutte le banche centrali’, con sede a Basilea, lancia un grido d’allarme sulla sostenibilità del settore finanziario. Nel suo Rapporto Annuale la BRI evidenzia il forte rischio di “surriscaldamento [...] nel mercato dei prestiti a leva”, dove “gli standard del credito si sono deteriorati” e “sono aumentate le obbligazioni garantite da collaterale (CLO).” Si tratta di prestiti erogati a società iper-indebitate che vengono poi messi sul mercato come bond. In parole povere, la pancia dell’industria finanziaria è di nuovo piena di spazzatura.

9 agosto 2019: Sempre la BRI pubblica un working paper in cui si chiedono esplicitamente “misure non convenzionali di politica monetaria” finalizzate a “isolare l’economia reale da un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie”.

15 agosto 2019: BlackRock, il fondo di investimento più potente al mondo, pubblica un documento ufficiale in cui si ‘suggerisce’ alla Federal Reserve di iniettare liquidità direttamente nel sistema finanziario per prevenire “una drammatica recessione”. Confermando l’allarme della BRI, BlackRock sostiene che “è necessaria una risposta senza precedenti”, ovvero “un’azione diretta [going direct]”, da parte della banca centrale. Un piano che, come tale, comporta un rischio ben preciso: “l’iperinflazione. Gli esempi includono la Repubblica di Weimar negli anni ’20, così come, più di recente, l’Argentina e lo Zimbabwe.”

22-24 agosto 2019: I banchieri centrali del G7 si incontrano a Jackson Hole, nel Wyoming, per discutere il suddetto documento di BlackRock a fronte di una crescente volatilità finanziaria. James Bullard, presidente della Federal Reserve di St Louis, afferma: “Dobbiamo smettere di pensare che il prossimo anno le cose saranno normali”.

15-16 settembre 2019: La crisi finanziaria viene ufficialmente inaugurata da un picco dei tassi repo, che schizzano dal 2% al 10,5% nel giro di poche ore. ‘Repo’ sta per repurchase agreement, contratto finanziario in cui i grandi fondi di investimento prestano denaro dietro collaterale (tipicamente bond governativi). Al momento dello scambio, l’operatore finanziario (banca) si impegna a riacquistare il collaterale a un prezzo più alto, tipicamente nel giro di poche ore (overnight). In breve, i repo sono prestiti garantiti, l’equivalente dei nostri ‘pronti contro termine’. Fanno parte dello shadow banking system, gigantesco apparato di intermediazione finanziaria parallelo e complementare alla rete tradizionale, ma libero da vincoli di vigilanza. La funzione dei repo è consentire alle banche di ottenere liquidità a breve termine per rimanere attive nel settore speculativo, soprattutto nella galassia dei derivati. Una mancanza di liquidità nei repo, che solo negli USA muovono circa 3.000 miliardi di dollari al giorno, può scatenare una devastante reazione a catena su tutti i principali mercati. L’impennata dei tassi nella notte tra il 15 e il 16 settembre 2019 finisce per prosciugare l’erogazione del credito. La notizia fa il giro del mondo (vedi qui, qui, e qui) ma viene sottostimata dal mainstream.

17 settembre 2019: La Fed inaugura un programma monetario emergenziale che prevede la creazione settimanale di centinaia di miliardi di dollari da iniettare nel sistema finanziario, esattamente come suggerito da BlackRock. Non sorprende che, nel marzo 2020, la Fed affidi proprio a BlackRock la gestione del pacchetto di salvataggio in risposta alla ‘crisi pandemica’.

18 ottobre 2019: a New York viene simulata una pandemia zoonotica globale nell’ormai celebre Event 201, esercizio strategico coordinato dal Johns Hopkins Biosecurity Center e dalla Bill and Melinda Gates Foundation.

21-24 gennaio 2020: A Davos, in Svizzera, il World Economic Forum (WEF) discute di economia e di vaccini.

23 gennaio 2020: La Cina chiude Wuhan insieme a altre città della provincia di Hubei.

11 marzo 2020: Il direttore generale dell’OMS definisce il Covid-19 una pandemia. Il resto è storia.

Se colleghiamo i fatti sopracitati, emerge un’ipotesi riassumibile nel modo seguente: i lockdown, e dunque la sospensione globale delle transazioni economiche, hanno permesso alla Fed di inondare i mercati finanziari di denaro fresco di stampa arginando il rischio iperinflazione, che si sarebbe scatenata se quella massa di denaro avesse raggiunto l’economia reale. Tra settembre 2019 e marzo 2020 la Fed ha pompato più di 9.000 miliardi di dollari nel sistema interbancario, pari a più del 40% del PIL statunitense.

Per comprendere le ragioni della pandemia dobbiamo inserirla nel contesto economico che le spetta. Pochi mesi prima della comparsa del SARS-CoV-2, la Fed stava cercando di domare l’incendio che divampava nel sistema interbancario. Sappiamo che nel magico mondo della finanza, tout se tient. Uno battito d’ali di farfalla in un certo settore può far crollare l’intero castello di carte; a maggior ragione in un sistema drogato di debito, sorretto cioè da credito erogato a tassi vicini o pari a zero. Se lasciato al suo corso, l’incendio avrebbe contagiato i cicli economici globali legati a produzione e distribuzione, attraverso un effetto domino di insolvenze e default di tale portata da minare persino la tenuta del dollaro quale valuta di riserva globale.

Ci sono buone ragioni per sospettare che la crisi di liquidità nei circuiti finanziari fosse divenuta esiziale, al punto da imporre l’extrema ratio del congelamento dell’economia. Solo un coma economico indotto avrebbe garantito alla Fed lo spazio d’azione necessario a sbrogliare la matassa finanziaria. Dietro il paravento pandemico la Fed ha lavorato alacremente a tappare le voragini apertesi nel sistema dei prestiti interbancari, aggirando sia l’iperinflazione che il Financial Stability Oversight Council (agenzia federale per il monitoraggio del rischio finanziario creata nel 2010). Come ha scritto l’economista Ellen Brown, si sarebbe trattato di un altro bailout (salvataggio), ma questa volta sotto le mentite spoglie di un virus. John Titus, che da anni vigila sulle operazioni della banca centrale americana, non ha dubbi: “La pandemia virale è la narrazione di copertura [cover story] che ha permesso alla Fed di dare il via al piano BlackRock con un’ondata di acquisti massicci e del tutto senza precedenti.” Altri sono arrivati alla medesima conclusione.

In questa sede non importa stabilire dove esattamente si trovasse la miccia, perché quando l’aria è satura di materiali infiammabili qualsiasi scintilla può causare l’esplosione. Preme piuttosto constatare che nell’autunno del 2019 il sistema finanziario avesse raggiunto un’altra volta il punto di non ritorno. La vulgata del mainstream andrebbe dunque rovesciata: la finanza non è crollata perché è stato necessario imporre i lockdown; piuttosto, è stato necessario imporre i lockdown perché la finanza stava crollando. Il congelamento delle transazioni commerciali ha infatti drenato la circolazione del denaro e la richiesta di credito. Ciò ha permesso la ristrutturazione dell’architettura finanziaria attraverso manovre monetarie straordinariamente aggressive, possibili solo all’ombra di un’economia bloccata. E se oggi si comincia a riaprire, lo si fa con estrema cautela, evocando ‘varianti’ che andrebbero interpretate come sintomi dissimulati del rischio inflazionistico, autentica spade di Damocle da cui non si capisce come potremo liberarci.

A mio modo di vedere siamo di fronte a un cambio di paradigma. La gestione autoritaria di economia e società si impone come condizione necessaria alla sopravvivenza (distopica) del capitalismo stesso, che non è più in grado di riprodursi attraverso il lavoro salariato di massa e l’annessa utopia consumistica. L’agenda che ha partorito il fantasma della pandemia come religione sanitario-vaccinale nasce dalla percezione della sopravvenuta impraticabilità di un capitalismo a base liberal-democratica. Mi riferisco al crollo di redditività di un modello industriale reso obsoleto dall’automazione tecnologica, e per questo sempre più vincolato a debito pubblico, bassi salari, centralizzazione di ricchezza e potere, stato d’emergenza permanente, e alla creatività del settore finanziario, dove il denaro si moltiplica da sé, per partenogenesi.

Se partiamo da questo assunto, noteremo che il blocco dell’economia subdolamente attribuito all’emergenza sanitaria ha ottenuto risultati tutt’altro che disprezzabili in termini capitalistici. Ne sottolineo rapidamente quattro: 1) Ha permesso alla Fed di riorganizzare il settore finanziario grazie alla stampa di miliardi di dollari a getto continuo; 2) Ha accelerato il processo di estinzione delle piccole e medie imprese, consentendo ai maggiori gruppi di potere di monopolizzare i flussi di commercio, legandoli alle politiche monetarie delle banche centrali; 3) Ha ulteriormente alleggerito il costo del lavoro, facilitando inoltre cospicui risparmi attraverso lo smart working (che è smart soprattutto per chi lo impone); 4) Ha favorito la crescita dell’e-commerce, l’esplosione dei Big Tech, e la proliferazione del farma-dollaro – inclusa la tanto denigrata industria della plastica, che ora produce milioni di mascherine e guanti alla settimana, molti dei quali finiscono in mare (per la gioia dei green new dealers). Nel solo 2020, la ricchezza dei circa 2.200 miliardari del pianeta è cresciuta di 1.9 trilioni di dollari, aumento senza precedenti storici. Tutto ciò grazie a un virus talmente devastante che, stando ai dati ufficiali (OMS), almeno il 99.8% degli ‘infetti’ guarisce.

L’ipotesi del motivo economico deve dunque essere inserita in un più ampio e complesso contesto di trasformazione sociale. Lo scenario che ci si prospetta, se solleviamo il velo di Maya, è di carattere marcatamente neo-feudale. Masse di consumatori sempre meno produttive vengono regimentate, semplicemente perché i nuovi glebalizzatori non sanno più che farsene. Insieme ai sottoccupati e agli esclusi, il ceto medio impoverito diventa un problema da gestire con il bastone del lockdown (a breve anche in versione climatica), del coprifuoco, della propaganda, e della militarizzazione della società, piuttosto che con la carota del lavoro, del consumo, della democrazia partecipativa, dei diritti sociali (sostituiti nell’immaginario collettivo dai diritti civili delle minoranze), e delle ‘meritate vacanze’.

È dunque da illusi pensare che lo scopo delle chiusure sia terapeutico e umanitario. Quando mai il capitale si è preso cura dei suoi sudditi? Indifferenza e misantropia sono da sempre i tratti tipici del nostro modo di produzione, la cui unica vera passione è il profitto, e il potere che ne deriva. Oggi la classe dominante fa capo ai tre maggiori fondi di investimento al mondo: BlackRock, Vanguard e State Street Global Advisor. Questi giganti, posizionati al centro di un’enorme galassia di entità finanziarie, gestiscono una massa di valore vicina alla metà del PIL globale, e sono i maggiori azionisti in circa il 90% delle società quotate in borsa. Attorno a loro gravitano istituzioni transnazionali come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il Forum Economico Mondiale, la Commissione Trilaterale, e la Banca dei Regolamenti Internazionali, la cui funzione è coordinare il consenso all’interno della costellazione finanziaria. Non è difficile ipotizzare che in tale ambito vengano prese tutte le principali decisioni strategiche, non solo di carattere economico ma anche politico e militare.

D’altra parte, come potremmo fidarci di un mega cartello farmaceutico (l’OMS) che si occupa non di ‘salute pubblica’, ma di commercializzare prodotti privati in tutto il mondo alle tariffe più redditizie possibili? I problemi di salute pubblica, semmai, derivano da condizioni di lavoro ignobili, cattiva alimentazione, inquinamento di aria, acqua e cibo, e soprattutto da una dilagante povertà; eppure nessuno di questi ‘patogeni’ rientra nella lista delle preoccupazioni umanitarie dell’OMS. L’enorme conflitto di interesse tra i predatori lombrosiani dell’industria farmaceutica, le agenzie mediche nazionali e sovranazionali, e gli esecutori politici, è ormai un segreto di Pulcinella. Non deve stupire che il giorno in cui l’OMS ha classificato COVID-19 come pandemia, il WEF, insieme all’OMS stessa, ha lanciato la Covid Action Platform, una coalizione per la “protezione della vita” gestita da oltre 1.000 tra le aziende private più potenti al mondo.

Mettiamoci in testa che l’unica cosa che conta per chi dirige l’orchestra emergenziale è soddisfare la fame di profitto e potere, e dunque ogni mossa è programmata in tal senso. D’altronde, se chi produce armi provoca guerre, chi produce farmaci deve inventarsi malattie. Non a caso la ‘salute pubblica’ è il settore di gran lunga più remunerativo dell’economia mondiale, al punto che Big Pharma spende circa tre volte più di Big Oil e il doppio di Big Tech in finanziamenti lobbistici. La domanda potenzialmente infinita di vaccini e intrugli genici vari offre ai cartelli farmaceutici la prospettiva di flussi di profitto pressoché illimitati, specie quando garantiti da programmi di vaccinazione di massa sovvenzionati da denaro pubblico (altro debito che ricadrà sulle nostre teste).

Perché tutte le cure precoci al Covid, dall’efficacia comprovata, sono state criminosamente sabotate? Come ammette candidamente la FDA (Food & Drug Administration, organo ufficiale americano in materia di salute pubblica) l’utilizzo di vaccini emergenziali è possibile solo se “non ci sono alternative adeguate, approvate e disponibili”. Le terapie domiciliari avrebbero aiutato a ridurre i ricoveri, mettendo fine all’emergenza ospedaliera. Ma l’operazione Covid mira a salvaguardare i privilegi economici, non la salute dei cittadini. Chi ancora si ostina a negarlo diventa complice di un sistema che, per sopravvivere, deve terrorizzare.

D’altra parte, la messinscena emergenziale attecchisce grazie a un palese difetto democratico, che si evidenzia nella feroce manipolazione dell’opinione pubblica. Ogni ‘dibattito pubblico’ è spudoratamente privatizzato, ovvero monopolizzato dalla religiosa osservanza di un Verbo tecnico-scientifico a libro paga delle élites economiche. Ogni ‘libera discussione’ è legittimata dall’adesione a postulati pseudo-scientifici accuratamente depurati sia dal contesto socio-economico che dalla possibilità del dubbio e del confronto. Il pensiero unico dei virologi di regime, talmente bislacchi da cambiare opinione con la frequenza con cui si cambiano i calzini, si fonda sulla censura di premi Nobel come Luc Montaigner, o giganti della microbiologia come Didier Raoult; per non citare dozzine di altre eccellenze scientifiche silenziate dal mainstream.

La salute pubblica privatizzata è da tempo un mezzo di ingegneria sociale, oltre che di leva economica. Si può dire che abbia sostituito la religione come avanguardia ideologica dell’imperialismo capitalista, come ben comprese il filantropo Frederick T. Gates, nonno di Bill e principale consigliere commerciale del grande industriale del petrolio John Rockefeller. Nel 1901, Gates nonno convinse Rockefeller a fondare una struttura di ricerca di medicina sperimentale contro le malattie infettive, il Rockefeller Institute for Medical Research (poi Rockefeller University) – buon sangue non mente.

In breve, per COVID-19 non ci è difficile immaginare il seguente quadro strategico. Si prepara una narrazione fittizia sulla base di un potenziale rischio epidemico presentato in modo tale da favorire comportamenti di estrema sottomissione. Per far questo basta un virus influenzale di ambigua collocazione epidemiologica, su cui costruire un’aggressiva narrazione di contagio relazionabile a aree geografiche in cui è alto l’impatto di polmoniti e malattie respiratorie o vascolari nella popolazione anziana e immunodepressa, magari con l’aggravante del forte inquinamento. Non c’è neppure bisogno di inventarsi granché, visto che le terapie intensive in paesi ‘avanzati’ come l’Italia erano già al collasso negli anni precedenti all’arrivo del Covid, con picchi di mortalità per i quali nessuno si era però sognato di riesumare la quarantena.

Ma questa volta si fa sul serio: si dichiara uno stato di emergenza che scatena il panico generalizzato, l’intasamento di pronto soccorso, ospedali e case di cura (in Italia, le sole infezioni ospedaliere causano circa 50.000 decessi annui), l’applicazione di nefasti protocolli terapeutici, e la sospensione della medicina di base. In queste condizioni, la pandemia diventa una profezia che si auto-avvera. La propaganda che impazza nei centri nevralgici del potere finanziario (Nord America e Europa zona Euro) è da subito essenziale al mantenimento dello stato di crisi, accettato come unica forma possibile di razionalità politico-esistenziale. Le moltitudini esposte a bombardamento mediatico non solo si piegano, ma addirittura si auto-disciplinano, aderendo con grottesco entusiasmo identitario a forme di civismo in cui la coercizione diventa altruismo, a tal punto che la lotta per il bene comune resuscita persino la pratica infame della delazione.

Ai registi del piano pandemico va dunque riconosciuta una certa sadica genialità, per quanto il crimine non possa dirsi perfetto. Da un punto di vista dialettico, qualsiasi forma di dominio che ambisce a totalizzarsi è destinata a fallire, e questo vale anche per i burattinai della finanza, e tutti i pupazzi di cui si servono per tenere in piedi l’operazione di guerra psicologica che ipnotizza le masse da più di un anno. Il potere, in fondo, tende sempre a illudersi sulla propria onnipotenza, innanzitutto perché, paradossalmente, è anch’esso eterodiretto. Oggi, le decisioni prese da chi siede nella stanza dei bottoni hanno come fine la riproduzione dell’ingranaggio socio-economico che chiamiamo ‘capitalismo’. Il potere, in altre parole, è la macchina impersonale del profitto, il cui unico scopo è continuare la sua folle corsa. E nell’attuale fase storica, lo stato d’emergenza globale rappresenta l’assetto politico che meglio garantisce la riproducibilità del dispositivo economico, indipendentemente da chi lo sta pilotando e dalle contraddizioni generate.



La grande simulazione, ovvero: presi per il Covid

Chiunque abbia conservato un minimo di indipendenza intellettuale dai media di regime dovrebbe aver compreso che l’emergenza da coronavirus è un artefatto. Di seguito farò un breve inventario delle principali evidenze di cui disponiamo.

Come ammesso dall’OMS, il tasso di letalità del misterioso patogeno, che colpisce quasi esclusivamente soggetti anziani affetti da comorbidità gravi, è paragonabile a quello di un’influenza stagionale (0.23% a fine 2020, e 0.15% a marzo 2021). Nulla a che vedere con le stime monstre di Neil Ferguson, padre di tutti i modellisti apocalittici sponsorizzati da Big Pharma. A causa della sua bassa letalità, SARS-CoV-2 rientra nel penultimo livello dei cinque stilati dalle autorità sanitarie statunitensi; un livello che, secondo le linee guida dell’OMS, richiede solo l’isolamento facoltativo dei malati, mentre esclude categoricamente misure emergenziali come lockdown, mascherine, chiusura delle scuole, distanziamento, e vaccinazioni. O meglio, le escludeva fino a quando non si sono cambiate le carte in tavola per legittimare la più grande campagna vaccinale di tutti i tempi, la cui assurdità è riassumibile nella seguente domanda: perché l’umanità intera (inclusi i bambini!) dovrebbe iniettarsi un siero sperimentale dagli effetti avversi sempre più inquietanti e fuori norma,1 quando almeno il 99.8% dei contagiati, di cui la stragrande maggioranza asintomatici, guarisce? La risposta è lapalissiana: perché i vaccini sono il vitello d’oro del terzo millennio, e l’umanità-gregge è carne da profitto di ‘ultima generazione’, ovvero in versione cavia.

Proprio alle cavie parlava Mario Draghi (l’uomo della provvidenza delle banche) inaugurando il Global Health Summit di Roma il 21 maggio scorso: “dobbiamo vaccinare il mondo contro il coronavirus, e farlo velocemente”. Parole sante, subito ribadite in accorato appello da Ezio Mauro: “abbiamo il dovere di salvare il mondo.” In un esercizio di impareggiabile ipocrisia, Mauro ci dice che “il gap tra i Paesi Poveri e i Paesi Ricchi si supera con un’inversione culturale”, che ovviamente consiste nell’abbracciare la teologia dell’universalismo vaccinale: “All’universale si risponde solo con l’universale”. Amen, con buona pace di Hegel.

Per chi non lo sapesse, in Europa il passaporto sanitario digitale era stato programmato nel 2018, con attuazione prevista per il 2022. A ridosso dalla ‘pandemia’ si erano tenuti grandiosi eventi promozionali come il Global Vaccination Summit (Commissione Europea, Bruxelles, 12 settembre 2019); e il Global Vaccine Safety Summit (OMS, Ginevra, 2-3 dicembre 2019). Negli USA, il 19 settembre 2019 Donald Trump firmava l’Ordine Esecutivo 13887, in cui veniva istituita una Task Force con l’obiettivo di lanciare un “piano nazionale quinquennale per la promozione dell’uso di tecnologie vaccinali più agili e scalabili” per contrastare l’impatto di “una pandemia influenzale”, che, “può diffondersi rapidamente in tutto il mondo, infettare un numero maggiore di persone e causare alti tassi di malattia e morte nelle popolazioni senza immunità”. Insomma, la tavola era stata apparecchiata con largo anticipo.

Basta poi osservare che la sintomatologia ufficiale del Covid e delle sue varianti (stanchezza, febbre, tosse secca, perdita di gusto e olfatto, ecc.) è talmente generica che tutti, anche i più sani, vi si possono riconoscere al primo sternuto; allo stesso tempo, rende la malattia facilmente riclassificabile come causa di decesso di chi sarebbe comunque passato a miglior vita, sia per anagrafe che per quadro patologico ampiamente compromesso. La stessa trasmissione per via respiratoria si sposa perfettamente con le ragioni dell’isolamento, per giustificare il quale si arriva persino a inventare la categoria molieriana del ‘malato asintomatico’.

C’è poi il punto dirimente, la leva di Archimede del ‘paradigma corona’. Tutta la sceneggiatura pandemica – dalla ‘curva del contagio’ ai ‘decessi da Covid’ – si regge sulla farsa del test PCR, strumento autorizzato alla rilevazione del SARS-CoV-2 da uno studio prodotto in tempi record dall’equipe del virologo berlinese Christian Drosten, su commissione dell’OMS. Come molti ormai sapranno, l’inaffidabilità diagnostica del test PCR fu già denunciata dal suo stesso inventore, il premio Nobel Kary Mullis (malauguratamente scomparso il 7 agosto 2019), e di recente ribadita, tra gli altri, da 22 esperti di fama internazionale che hanno chiesto lo stralcio dello studio in questione per evidenti difetti scientifici. Ovviamente la richiesta è caduta nel vuoto.

Autentico motore della pandemia, il test PCR (tampone) si presta a essere abusato in modo simile a come da bambini si abusava del termometro al mercurio, mettendolo sul termosifone per fingere la febbre e saltare la scuola. Si tratta di uno strumento che funziona attraverso gli ormai celebri ‘cicli di amplificazione’ (cycle thresholds): più se ne fanno, più si sfornano falsi positivi, come incautamente ammesso persino dal guru Anthony Fauci quando ha affermato che sopra i 35 cicli i tamponi non hanno alcun valore. Orbene, perché durante la pandemia, nei laboratori di tutto il mondo, si sono fatti di norma amplificazioni pari o superiori a 35 cicli? Persino il New York Times – non certo un covo di pericolosi negazionisti – l’estate scorsa aveva sollevato la questione.

Grazie alla sensibilità del tampone la pandemia si può aprire e chiudere come un rubinetto, cosa che permette al regime sanitario di esercitare un controllo assoluto sul mostro numerologico del contagio e della mortalità da Covid – gli strumenti chiave del terrore quotidiano. Così non deve stupire che nel gennaio del 2021, a inizio campagna vaccinale, l’OMS abbia messo in guardia sul rischio dei falsi positivi generati dall’uso improprio del test. A conferma di questa nuova prassi, nell’aprile-maggio di quest’anno il CDC americano ha chiesto sia di abbassare il numero dei cicli PCR laddove si sospettassero nuove infezioni, che di sospendere la conta delle infezioni asintomatiche o lievi di coloro che sono stati vaccinati. Tutto ciò per dimostrare che i vaccini funzionano.

Ricordiamo poi che a gonfiare la bolla dei decessi ha contribuito l’introduzione di nuovi protocolli medici (marzo 2020) che istruiscono a certificare ‘COVID-19’ come causa di morte anche laddove si presume abbia causato o contribuito al decesso, e senza necessità di verifica clinica. Lo scrive l’OMS ai medici legali: “applicate sempre queste istruzioni, che siano corrette o meno dal punto di vista medico”; e lo ratifica l’ISTAT: “anche se non c’è una diagnosi confermata.” Interessante, poi, come il Covid abbia ‘curato’ l’influenza, che è miracolosamente scomparsa. È stato inoltre dimostrato che la trasmissione asintomatica è statisticamente inesistente, e che i lockdown sono sia inefficaci che socialmente distruttivi, non ultimo nel causare migliaia di decessi attraverso la sospensione delle cure mediche. Sappiamo, per ammissione dello stesso CDC americano, e della Commissione Europea, che il patogeno in questione non è mai stato isolato né purificato, e che quindi ci si presenta con tutti i crismi di un virus-fantasma.

Se ciò non bastasse, pensiamo per un attimo all’evoluzione del significato di pandemia prima del 2020, rispetto all’influenza aviaria (2003) e alla suina (2009). Nel corso di quest’ultima, l’OMS decise di cambiare la definizione del termine, eliminando il riferimento all’“alta mortalità”. In sostanza, “diffusione epidemica di una malattia” divenne criterio sufficiente a far scattare l’allarme pandemico, insieme ai succulenti contratti vaccinali. E se aviaria e suina non portarono le vagonate di morti pronosticati dagli apprendisti stregoni dell’industria farmaceutica (celebri i 150 milioni di decessi pronosticati da David Nabarro, OMS, riguardo l’aviaria), furono comunque funzionali sia a sdoganare il business miliardario di mascherine, vaccini et similia, che nell’introdurre nelle popolazioni il tarlo del virus apocalittico, che ci attende sulla soglia di casa nonché ogni volta che incrociamo altri esemplari di Homo pandemicus; e dal quale, pare, non ci libereremo mai.

Negli ultimi anni, l’attesa per il grande evento era divenuta spasmodica, a un punto tale che si era preso a simularla, come in un blockbuster hollywoodiano: prima con il Clade X (maggio 2018), poi con il già citato Event 201 (ottobre 2019), esercizi strategici promossi dal WEF dell’ubermensch Klaus Schwab in collaborazione con il centro di biosicurezza della Johns Hopkins University e con l’immancabile Bill and Melinda Gates Foundation. Peraltro, già dal 2014 i meeting WEF a Davos promuovevano con insistenza il Great Reset, rivoluzione socio-economica a loro dire resa inevitabile dall’avvento di nuove tecnologie tra cui Intelligenza Artificiale, robotica, 5G e Blockchain. E nel 2010 la Rockefeller Foundation aveva pubblicato Scenarios for the Future of Technology and International Development, in cui si vaticinava, insieme alla quarta rivoluzione industriale, un’imminente pandemia che avrebbe spedito all’altro mondo 8 milioni di persone. Invece, cos’è successo?

Nel gennaio 2020 arrivarono sui nostri schermi immagini sconvolgenti di cinesi che “cadevano come birilli” per mano di un virus fulminante – situazioni da cinematografia fantascientifica mai più verificatesi in nessun’altra parte del mondo. Tant’è che in Cina il lockdown fu circoscritto a Wuhan e alla provincia di Hubei, di cui è capitale. La Cina, insomma, attivò e quasi subito disattivò l’emergenza. Dopo soli due mesi, quando Virus con un balzo prodigioso era sbarcato nel nord Italia, Wuhan tornò alla normalità.

Per comprendere il ruolo della pandemia nell’accelerare la transumanza verso il Nuovo Medioevo sarebbe utile rileggere Jean Baudrillard, il filosofo che meglio di tutti ha capito che nell’epoca del digitale la realtà finisce per sovrapporsi alla sua simulazione, divenendo così iper-reale, e in quanto tale incontestabile. Non c’è dubbio che la crisi sanitaria, vera in quanto simulata, sia dell’ordine dell’iper-realtà, proprio perché ci appare come un dogma inconfutabile: gli scettici e i dubbiosi sono eretici, e come tale vanno bruciati sul rogo. Altrimenti detto: abbiamo interiorizzato la nostra dominazione al punto tale da non poterla più riconoscere.

È lecito supporre che la maggior parte delle élites politiche fossero state informate sulla necessità di questa operazione. Ciò spiegherebbe perché tutti i capi di governo direttamente coinvolti, da tempo ridotti al ruolo di camerieri dell’alta finanza, abbiano recitato esattamente lo stesso copione. Il lancio di Virus gli dev’essere stato presentato come opzione molto meno traumatica rispetto a uno tsunami finanziario capace di mettere in ginocchio le maggiori economie occidentali, con annessi scenari da guerra civile. D’altronde, la stabilità finanziaria è nell’interesse di tutte le grandi potenze, incluse Cina e Russia, che per questo si suppone abbiano accettato di stare al gioco, anche se defilandosi quasi subito. Sicuramente più convinta la complicità degli alleati più fedeli degli Stati Uniti – sia quelli inseriti nell’alleanza dei ‘5-eyes’ (Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda) che quelli de facto sotto egemonia economica e militare americana, tra cui il ‘laboratorio Italia’.

Indipendentemente da quest’ultima ipotesi, puramente speculativa, riflettere sulla causa finanziaria sollecita una considerazione di natura socio-ontologica. Per comprendere la portata di ciò che stiamo vivendo dobbiamo allargare lo sguardo sull’intera struttura di riproduzione sociale. Ci sarà allora impossibile ignorare come l’emergenza covidiana sia sintomo di implosione sistemica: siamo entrati in una nuova fase storica caratterizzata dalla bancarotta del modo di produzione fondato sulla dialettica lavoro-capitale. Il blocco dell’economia ci ha detto che il lavoro salariato non è più la base della produzione di ricchezza nelle società capitalistiche. Questo perché il capitalismo può ormai solo affidarsi ai salti mortali della finanza, che, oltre a essere cinica e bara, è sempre più incompatibile con la struttura liberal-democratica di società fondate sul lavoro. Alla base del cambiamento di rotta verso il dominio totalitario del ‘capitale fittizio’ (Marx) c’è il crollo di redditività del capitale investito nell’economia reale.

Depurare il capitalismo dalla sua escrescenza finanziaria è dunque una pia illusione, per il semplice motivo che l’ingranaggio che muove le criminali speculazioni finanziarie è lo stesso che da sempre muove la ricerca del profitto. Parafrasando la formula di Marx nei Lineamenti, diremmo che l’anatomia della finanza è la chiave per comprendere l’anatomia del capitalismo sfruttatore di lavoro. Il capitale, indipendentemente da come si manifesta, è sempre denaro che crea altro denaro. E se fino a ieri lo sfruttamento del lavoro è stato il mezzo ideale per generare plusvalore e profitto, oggi, all’epoca dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, il capitale a trazione tecnologico-finanziaria tende a liberarsi del lavoro salariato. Ma non possiamo illuderci che, con la fine della società del lavoro, il capitalismo crolli. Piuttosto, come ha sempre fatto, si auto-rivoluziona, inaugurando ora una nuova fase che ha tutti i crismi di un ritorno alle origini, cioè a un regime leviatanico di predazione diretta. Questa fase richiede nuovi strumenti critici e nuove logiche di opposizione.

Diciamolo più chiaramente: per sopravvivere all’attuale implosione sistemica, il capitalismo deve distruggere la sovrastruttura liberale e promuovere un regime subdolamente oligarchico. Dovrebbe essere chiaro che ci stanno confezionando addosso un capitalismo basato sul signoraggio monetario, a scapito di un’umanità ridotta a 1) Un immensa mandria di sottoccupati in condizioni neo-schiavistiche (i cui pionieri sono gli operatori di Amazon costretti a orinare in bottiglie e defecare in sacchetti di plastica); 2) Disoccupati a sussidio; 2) Masse di reietti di cui nessuno ha più interesse a occuparsi. Anche per questo le teorie di Malthus sul depopolamento rimangono attuali.

Questa deriva non sarebbe possibile senza il potenziamento della propaganda: i media oggi operano come il clero in epoca medievale. L’evoluzione stessa del sistema-mondo ha reso possibile la messa in atto del più grande progetto propagandistico di tutti i tempi. Le possibilità di manipolazione sono aumentate vertiginosamente con la diffusione capillare di nuove tecnologie, che entrano direttamente nelle menti dei più giovani. La materia prima, peraltro, è sempre la stessa: l’intima e irrefrenabile vocazione al conformismo della specie umana.

Jacques Lacan sosteneva che la più grande passione dell’essere senziente è l’ignoranza. Nulla è più irresistibile della nostra volontà di non sapere, di spegnere il cervello dinanzi all’ipotesi che la realtà possa essere diversa rispetto a come ci viene narrata. L’adattamento, fatto di tanti piccoli comportamenti ostinatamente meccanici, è da sempre l’opzione esistenziale prediletta di Homo sapiens, per il semplice motivo che il pensiero critico richiede uno sforzo piuttosto doloroso, che costringe alla solitudine. Molto più semplice unirsi al coro, specie quando fondato sul ricatto morale di una guerra sanitaria per la difesa dell’umanità. A quel punto diventa persino gratificante obbedire a moralizzatori imbellettati che si auto-proclamano salvatori del mondo, pur essendo gli stessi che da tempo lo devastano.

Il Covid è una forma di dominio reale fondata su un preciso linguaggio, un arsenale di armi semantiche usate con cinismo su popolazioni preparate da decenni a vivere nell’insicurezza e nel conformismo. Il successo di questo linguaggio si misura sulla capacità di installare una vera e propria liturgia covidiana, un culto fatto di nuove abitudini che ci accomunano solo nell’alienarci, nell’allontanarci ulteriormente da noi stessi e l’uno dall’altro: dalla mascherina al distanziamento, dal coprifuoco ai vaccini, dal ‘green pass’ alla sanificazione compulsiva delle mani. “Inginocchiati e prega, e la fede verrà da sola” – il vecchio monito di Blaise Pascal oggi potrebbe tradursi così: “metti la mascherina e mantieniti a distanza dal tuo prossimo, e la fede (nel Covid) verrà da sola.”

La vera malattia è la nostra assuefazione alla farsa globale. Storicamente, essa è frutto di un’affabulazione emergenziale cresciuta di intensità a partire dall’11 settembre 2001, data d’inizio di una ‘guerra globale al terrore’ che ha sterminato milioni di innocenti. La paura di un nemico esterno caricaturizzato all’inverosimile (da Bin Laden alle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein) rende il gregge particolarmente docile e pronto al sacrificio di tutto ciò che rende ancora vivibile la vita, poiché l’alternativa viene sempre dipinta come qualcosa di mostruoso, al limite dell’immaginazione, come appunto la ‘spaventosa morte da Covid’. La guerra epidemiologica, indipendentemente da dove e come sia partita, è oggi una guerra psicologica totale, surrogato dell’improbabile conflitto militare globale. Non illudiamoci, l’assedio è destinato a durare. La concessione di qualche ora di libertà vigilata servirà a indorare la pillola di nuove forme di coercizione.

Il destino del modo di produzione su cui si reggono le nostre società è l’implosione. Non se ne esce. La crisi da coronavirus conferma che il capitale dipende sempre più dal debito pubblico, dunque dalla creazione di denaro virtuale delle banche centrali, che finisce per svilire la moneta fiat (le valute nazionali per come le conosciamo dal 1971, quando fu interrotta la convertibilità dell’oro in dollaro). L’arrivo di una devastante iperinflazione legittimerà il consolidamento di valute digitali controllate dall’alto. Probabilmente si tratterà di un evento a tappe che il capitalismo potrà affrontare solo cavalcando nuove iterazioni di autoritarismo mascherato da una qualche ragione etica e umanitaria. L’unica reale alternativa al signoraggio monetario sarà abbattere definitivamente il sistema di produzione di merci a scopo di lucro, ma per far questo occorrerà una convergenza popolare tra tutti coloro che avranno compreso che il senso delle loro vite non è più gestibile dal capitalismo.



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SALVATAGGIO DEL MATERIALE











Note
1 A maggio 2021, il sistema di segnalazione passiva VAERS, che registra solo una piccolissima parte degli eventi reali, ha contabilizzato un numero di decessi dopo vaccinazione Covid negli USA superiore ai decessi per tutti i vaccini riscontrati nei precedenti 21 anni messi assieme.
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Comments (6)
Luda
Luda

Monday, Nov 1 2021 11:55:17pm
#11947
Ho controllato la diffusione della pandermia, in diversi paesi, non basandomi sui dati della Hopkin Universisty e ho notato grandi differenze, che però nel tempo si sarebbero un po' appianate, anche se non del tutto, anche per capire le differenze di gestione tra paese e paese. Per esempio la Cina, non ha avuto la pandemia, la Russia, ha vissuto una situazione simile, anche se adesso, sembrerebbe avere un contagio consistente. E' chiaro che non tutti hanno optato per una vaccinazione di massa, e questo aspetto è degno di interesse, per vari motivi. Ma vorrei chiedere se ci sono paesi, che non hanno adottato, la vaccinazione, e se possiamo ritenere quella scelta fuori da ogni logica economica, ovvero, chi non vaccina, diventa un paese, con cui non commercializzare.. se quindi potrà mai prefigurarsi un mondo spaccato, tra totalmente vaccinati e non grazie

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Marco
Marco

Monday, Aug 9 2021 1:20:52pm
#10955
Che significa la frase "Da un punto di vista dialettico, qualsiasi forma di dominio che ambisce a totalizzarsi è destinata a fallire"?

Sto cercando di studiare la filosofia marxista-leninista e il materialismo dialettico, non so se la frase c'entra qualcosa, se lo fosse sarei grato a chi volesse spendere un po' di tempo per farmi capire, grazie.

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Mario M
Mario M

Monday, Jun 28 2021 1:10:44pm
#10528
Pantaleone, d'accordo: occorre anche andare alla radice di questa mostruosità, ma ora è più importante denunciare e combattere questo imbroglio e inganno globali. Anche quando un territorio viene inondato, spesso la causa è da addebitare a una gestione urbanistica dissennata, alla mancata cura dei corsi d'acqua ecc; ciononostante occorre portare aiuto e soccorso agli sventurati.

Io mi chiedo cosa fa questa sinistra marxista-marxiana operaista ecc di fronte alle mostruosità che il regime sta infliggendo alla popolazione, in spregio alle più elementari regole del vivere civile, come ad esempio imporre dei trattamenti sanitari obbligatori addirittura al personale medico. Siamo alla follia, alla barbarie.

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Pantaléone
Pantaléone


Mario M

Monday, Jun 28 2021 5:58:50pm
#10535
Mio caro Mario, non cadere nella trappola caro compagno, questa sinistra di cui parli, è semplicemente controrivoluzionaria, essa e la controrivoluzione, come il capitalismo! Chiede un capitalismo più equo, meglio distribuito, meglio gestito, più ecologico, di più.
Ma non menziona mai l'abolizione delle categorie che l'hanno fondata, il Silver State.
È da molto tempo che nella sua mente il capitalismo è eterno e quindi è opportuno negoziare con il suo dominio.

Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)

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Pantléone
Pantléone

Monday, Jun 28 2021 8:47:47am
#10525
Dopo questo singolare episodio di incanutimento di una parte dell'economia, che segnala l'impossibilità del capitalismo di assicurare la sua riproduzione e la risoluzione della sua crisi, il capitalismo avrà sempre più difficoltà ad assicurare la riproduzione del suo spettacolo.
La mistificazione appare in pieno giorno e viene rivelata.
La crisi non può essere risolta e quindi siamo entrati nell'era del Covid perpetuo.

Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)

Reply
Mario M
Mario M

Saturday, Jun 26 2021 7:14:16pm
#10518
"La vulgata del mainstream andrebbe dunque rovesciata: la finanza non è crollata perché è stato necessario imporre i lockdown; piuttosto, è stato necessario imporre i lockdown perché la finanza stava crollando. Il congelamento delle transazioni commerciali ha infatti drenato la circolazione del denaro e la richiesta di credito."


Occorre anche rovesciare l'altra vulgata: non sono i virus a causare la malattia, ma è la malattia che genera i virus, come scarti, detriti cellulari. Alcune immagini possono aiutare a spiegare questo rovesciamento di rapporti causali: non sono le zanzare responsabili dell'acqua stagnante, ma è questa acqua "malata" che attrae le zanzare; non è il pus responsabile della ferita, ma viceversa.

La teoria della malattia come causata da un agente patogeno (virus o batteri) è anche funzionale a rafforzare la mentalità capitalistica, che così giustifica la lotta, la competizione degli agenti economici; a ben vedere anche la teoria di Darwin è stata favorita dal capitalismo, che vedeva nella lotta per la sopravvivenza delle varie specie uno schema che si poteva trasportare nella lotta del capitale. Ritengo che Marx e la sua lotta di classe abbia cristalizzato questa situazione, invece di indebolire il capitale lo ha rafforzato.

Tornando al vigolettato, in effetti più di un anno fa vi fu un bancario-blogger Andrea Cecchi che aveva denunciato e delineato lo stesso scenario che ha richiesto la pandemia è ha portato all'esplosione delle menti della popolazione https://andreacecchi.substack.com/p/il- ... nto-giusto

La generica popolazione ha supinamente accettato e si è sottomessa a queste palesi assurdità come gli arresti domiciliari, il coprifuoco e gli straccetti sul volto; ma anche i cosiddetti intellettuali o uomini di cultura non si sono mostrati più perspicaci, anzi. Non si tratta di un loro tradimento, ma di una loro perdita di contatto con la realtà, con la verità; eppure avevano i dati lì davanti, dati macroscopici che parlano da soli e che il nostro autore qui ha messo bene in evidenza.

Il proemio a questo scenario di ottusità generalizzata e ai massimi livelli non fu anticipato solo dalla falsa narrazione degli attentati dell'11 Settembre. La messa a punto biologico-sanitaria si ebbe con la teoria dell'AIDS. 30-40 anni fa quella patologia poteva essere facilmente spiegata osservando i comportamenti e le sostanze che assumevano quei gruppi a cui venne diagnosticata la malattia: le comunità gay e i tossicodipendenti. Invece si preferì percorrere la teoria virale con l'HIV, che, come il SarsCov2, non è mai stato isolato; si diede credito alle analisi sieropositività; e molti di questi positivi venivano danneggiati e portati a morte con l'AZT, come ora si sta facendo con le terapie geniche.
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I migliori funzionari ucraini e statunitensi sono presi dal panico perché 100 miliardi di dollari di aiuti non sono sufficienti di Andrew Korybko Il viaggio di Zelensky a Washington il mese scorso non è stato il successo che i Media Mainstream (MSM) dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti hanno...

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Jack Orlando: Si vis pacem… appunti su guerra o rivoluzione (347) 14-01-2023
Si vis pacem… appunti su guerra o rivoluzione di Jack Orlando Evento. Ripetizione. Cronaca. Normalizzazione. Panico. Ansia. Accettazione. Assuefazione. Nell’epoca della crisi permanente e dell’ipertrofia dell’infosfera ogni catastrofe è merce deperibile. Ogni “evento” è destinato alla ripetizione...

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Leo Essen: Autismo scientifico nella Fortezza Vuota a occidente (592) 13-01-2023
Autismo scientifico nella Fortezza Vuota a occidente di Leo Essen Non aspettatevi niente dal futuro. Tutto è stato scritto. Tutto è stato inventato. Nessun cambiamento epocale è in vista, nessuna tecnologia che possa cambiare lo stile di vita, alleggerire i ritmi di lavoro, migliorare il ménage...

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Thierry Meyssan: L’ordine mondiale è precipitato già nel 2022 (641) 13-01-2023
L’ordine mondiale è precipitato già nel 2022 di Thierry Meyssan Nella storia è una costante: i cambiamenti sono rari ma repentini. Il prezzo più alto lo pagano generalmente gli ultimi a scorgerli arrivare perché se ne accorgono troppo tardi. Al contrario dell’immagine statica che se ne fa...

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Alessandra Ciattini: L’Europa che ci aspetta (501) 13-01-2023
L’Europa che ci aspetta di Alessandra Ciattini L’attuale guerra fa tornare alla ribalta antichi disegni come l’Intermarium e l’egemonia della Germania, entrambi assai pericolosi Abbiamo già avuto modo di riflettere sulla questione dell’Eurasia e sulla sua relazione con la guerra per procura tra...

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Pierluigi Fagan: La questione indoeuropea e la nascita delle società gerarchiche (636) 13-01-2023
La questione indoeuropea e la nascita delle società gerarchiche di Pierluigi Fagan [Più che un post molto lungo un articolo-recensione]. Per chi non conosce la questione indoeuropea (IE) farò una breve introduzione. Le lingue slave, baltiche, germaniche, celtiche, italiche (latino), il greco,...

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Claudio Conti - Guido Salerno Aletta: Gli Usa tornano al punto di partenza (della crisi)? (714) 12-01-2023
Gli Usa tornano al punto di partenza (della crisi)? di Claudio Conti - Guido Salerno Aletta I segnali che arrivano dagli Usa sono sempre significativi per chi vuole capire, almeno a grandi linee, l’evoluzione della crisi di lunga durata che sta facendo declinare l’egemonia “euro-atlantica” sul...

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Megas Alexandros: Financial Times: “Italia anello debole con la politica aggressiva BCE” (545) 12-01-2023
Financial Times: “Italia anello debole con la politica aggressiva BCE” È in gioco la vita dell’Euro ma soprattutto quella degli italiani di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani) Il quotidiano economico londinese conferma le enormi paure di Draghi sugli effetti che l'azione di Francoforte, avrà su...

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Michele Paris: Siria-Turchia, disgelo all’orizzonte (353) 12-01-2023
Siria-Turchia, disgelo all’orizzonte di Michele Paris Il ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Siria e Turchia potrebbe segnare una tappa decisiva nella soluzione del conflitto che sta lacerando il paese mediorientale. Per questo motivo, il primo incontro ad altissimo livello dal 2011 tra...

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Paolo Mottana: Il pensiero calcolante (489) 12-01-2023
Il pensiero calcolante di Paolo Mottana L’economia dello sfruttamento non è solo quella della multinazionali, dei grandi poteri finanziari o degli stati in guerra prima di tutto per denaro. È anche quella del pensiero calcolante che si infila sempre più spesso in ogni nostro comportamento, in ogni...

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Federico Giusti: Notizie sulla guerra dal Fronte interno ed esterno (588) 11-01-2023
Notizie sulla guerra dal Fronte interno ed esterno di Federico Giusti* Non ci meraviglia l’imminente visita in Ucraina del Presidente di Confindustria e del Ministro delle imprese, trattasi di un viaggio pianificato da tempo con un Fondo di investimento Usa, il Blackbrock, il cui patrimonio totale supera...

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Geraldina Colotti: Guaidò e il “regno di Narnia”: in Venezuela c'è chi si preoccupa per il bottino (453) 11-01-2023
Guaidò e il “regno di Narnia”: in Venezuela c'è chi si preoccupa per il bottino di Geraldina Colotti Come si smantella una finzione a cui tutti hanno voluto credere pur sapendo che era tale? Certo, non proprio tutti, considerando che le nazioni esistenti sono 193, mentre i governi che hanno...

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Giuseppe Masala: Céline (Louis Ferdinand) batte OpenAI ChatGPT (547) 11-01-2023
Céline (Louis Ferdinand) batte OpenAI ChatGPT di Giuseppe Masala Nel mondo della tecnologia e in particolare dell'Intelligenza Artificiale sta spopolando l'ultimo strumento di Machine Learning denominato forse troppo precipitosamente “IA Generativa” dove con questo termine di “nuovo conio” si vorrebbe...

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Megas Alexandros: Mattarella: “La Repubblica è di chi paga le tasse” – anche di ENI che le paga in Olanda? (816) 10-01-2023
Mattarella: “La Repubblica è di chi paga le tasse” – anche di ENI che le paga in Olanda? di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani) Nell’ultimo discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intriso di affermazioni apodittiche e luoghi comuni vari – come solitamente i...

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Riccardo Zolea: Il socialismo nel XXI secolo (588) 10-01-2023
Il socialismo nel XXI secolo di Riccardo Zolea Recensione di SOCIALIST ECONOMIC DEVELOPMENT IN THE 21ST CENTURY. A Century after the Bolshevik Revolution di Alberto Gabriele e Elias Jabbour Cos’è il socialismo oggi? A più di 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre (1917) e più di 150 dalla Comune di Parigi...

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Giuseppe Sapienza: Il capitale contro l'individuo (563) 10-01-2023
Il capitale contro l'individuo di Giuseppe Sapienza L'individuo è un essere obsoleto, inviso al capitale e il sistema cerca di disfarsene. Nel 1987 Margaret Thatcher disse: «Non esiste una società. Ci sono singoli uomini e donne e ci sono famiglie e nessun governo può fare nulla se non attraverso...

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Aginform: Operazione speciale russa e politica internazionale (802) 09-01-2023
Operazione speciale russa e politica internazionale Le tre posizioni dei partiti comunisti mondiali a confronto di Aginform Se è vero che bisogna definire il comunismo come il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente è necessario fare qualche riflessione in materia che permetta ...

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Andrew Korybko: I primi cinque sviluppi geostrategici in Africa lo scorso anno (584) 09-01-2023
I primi cinque sviluppi geostrategici in Africa lo scorso anno di Andrew Korybko Il secondo continente più grande e più popoloso del mondo è stato indirettamente colpito dalla guerra per procura della NATO contro la Russia attraverso l’Ucraina, ma ha anche sperimentato altre forme di dinamismo che...

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La Redazione de l'AntiDiplomatico: "Twitter Files": i documenti e le prove di come l'intelligence Usa ha fabbricato la madre delle fake news (848) 08-01-2023
"Twitter Files": i documenti e le prove di come l'intelligence Usa ha fabbricato la madre delle fake news di La Redazione de l'AntiDiplomatico Che il cosiddetto RussiaGate fosse un immenso castello di bufale è assodato da anni. Restano solo i media con i “bollini verdi” a continuare a dare per certa...

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Piccole Note: Ucraina: l'attacco di capodanno dopo il discorso di Putin (802) 08-01-2023
Ucraina: l'attacco di capodanno dopo il discorso di Putin di Piccole Note Quello di capodanno è stato l’attacco più devastante subito dai russi dall’inizio della guerra, peraltro particolarmente doloroso perché sono stati colpiti i coscritti mandati al fronte e proprio al momento del brindisi, a...

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Arianna Cavigioli: Produzione in serie di esseri umani: per quanto tempo ancora rimarrà solo una distopia? (713) 08-01-2023
Produzione in serie di esseri umani: per quanto tempo ancora rimarrà solo una distopia? di Arianna Cavigioli In perfetto tema natalizio due settimane fa il giovane biotecnologo molecolare, divulgatore scientifico, regista e produttore Hashem Al-Ghaili ha messo in rete un video su un ipotetico...

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Giorgio Paolucci: Qatargate: cronaca di uno scandalo annunciato… Sin dal 1847 (494) 08-01-2023
Qatargate: cronaca di uno scandalo annunciato… Sin dal 1847 di Giorgio Paolucci Più cresce il numero dei politici coinvolti nell’affaire Quatargate,più l’indignazione e lo sconcerto tracimano come un fiume in piena nella cronaca politica di tutti i mezzi di informazione. Normalmente, faccende del...

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comidad: La sinistra è morta di intervistocrazia (687) 07-01-2023
La sinistra è morta di intervistocrazia di comidad I quotidiani italiani annunciano trionfalmente che l’inchiesta giudiziaria della magistratura belga, battezzata mediaticamente “Qatargate”, sarebbe entrata nella “fase 2”; al che il lettore ingenuo si aspetterebbe finalmente qualcosa di concreto....

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Fabio Mini: Ucraina-Russia: l'anno che verrà (1162) 07-01-2023
Ucraina-Russia: l'anno che verrà di Fabio Mini La situazione sul campo di battaglia è congelata (in tutti i sensi) ma non statica. Le truppe russe e ucraine si muovono abbastanza agevolmente conducendo azioni limitate, ma soprattutto tendendo ad acquisire e consolidare le posizioni. A sud di...

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Fernando Buen Abad Domínguez: Guerra dei media: non l’abbiamo capita (613) 07-01-2023
Guerra dei media: non l’abbiamo capita di Fernando Buen Abad Domínguez Alcuni dubitano che ci troviamo nell’epicentro di una “guerra mediatica” ibrida. Non vedono che tutte le armi ideologiche, finanziarie e militari del capitalismo sono schierate. Alcuni non si rendono conto che parliamo le...

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Luca Greco: “Della realtà. Fini della filosofia”: un addio alla realtà? (674) 07-01-2023
“Della realtà. Fini della filosofia”: un addio alla realtà? di Luca Greco “Della realtà. Fini della filosofia” è un saggio che delinea il percorso di conoscenza del filosofo torinese Gianni Vattimo. Attraverso la riflessione sul pensiero di Heidegger vengono documentate le trasformazioni della...

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Patrizia Gentilini: L’aumento dei casi di cancro è una notizia che allarma: ecco la mia analisi (954) 07-01-2023
L’aumento dei casi di cancro è una notizia che allarma: ecco la mia analisi di Patrizia Gentilini L’autrice del post aderisce alla “commissione medico scientifica” delle piazze no green pass, nata in contrapposizione a quella creata dal governo per affrontare la pandemia da Covid. Recentemente...

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Wang Wen: Il 2022 sarà considerato l’anno della “de-occidentalizzazione” (894) 06-01-2023
Il 2022 sarà considerato l’anno della “de-occidentalizzazione” di Wang Wen In un articolo comparso sul South China Morning Post, il prof. Wang Wen “mette a nudo il Re” parlando del 2022 come dell’anno della de-occidentalizzazione del mondo contemporaneo. Non solo, secondo Wang Wen “Il 2023 non...

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Fabrizio Marchi: Benedetto XVI, dall’anticomunismo all’antirelativismo (654) 06-01-2023
Benedetto XVI, dall’anticomunismo all’antirelativismo di Fabrizio Marchi Non sono un vaticanista né tanto meno un esperto di questioni teologiche (per la verità non sono esperto di nulla se non nell’esprimere la mia modesta opinione sui fatti del mondo), tuttavia mi sembra doveroso fare alcune...

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Pier Aldo Rovatti: Quella siccità profonda dentro di noi (603) 06-01-2023
Quella siccità profonda dentro di noi di Pier Aldo Rovatti Ogni fine d’anno tentiamo di guardare dentro noi per fare una specie di bilancio: vorremmo sapere come stiamo e dove stiamo andando, un momento di riflessione non così facile, spesso increspato da preoccupazioni di ogni genere. Per quanto...

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Salvatore Bravo: Dubbi papali (520) 06-01-2023
Dubbi papali di Salvatore Bravo La morte di Ratzinger non chiude la discussione sul “papa vero” e sulla “prospettiva cattolica” del papa emerito. Il termine prospettiva non si addice alla Chiesa, almeno in teoria, poiché la verità è unica. Il dramma della Chiesa negli ultimi decenni è stato,...

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Pierluigi Fagan: Realtà e malinconia (519) 06-01-2023
Realtà e malinconia di Pierluigi Fagan Prenderemo in esame le due fotografie su “lo stato d’animo del Paese” fatte dal 56° Rapporto CENSIS uscito ai primi dello scorso dicembre, i cui temi confermerebbe l’IPSOS con una indagine uscita sul Corsera. Chi scrive ha lavorato in passato con queste...

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Lorenzo Palaia: Discorso di fine anno: elogio di una nave che affonda (728) 05-01-2023
Discorso di fine anno: elogio di una nave che affonda di Lorenzo Palaia Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica è iniziato con la consueta formula “cari concittadini e care concittadine”, ma in realtà il Presidente avrebbe voluto dire “cari alleati americani ed europei, cara...

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Diego Fusaro: Il mio ricordo di Ratzinger, gigante teologico-filosofico (1020) 05-01-2023
Il mio ricordo di Ratzinger, gigante teologico-filosofico di Diego Fusaro Negli Scritti corsari, Pasolini scriveva che la Chiesa “potrebbe essere la guida, grandiosa ma non autoritaria, di tutti coloro che rifiutano […] il nuovo potere consumistico che è completamente irreligioso”. Per questa...

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Caitlin Johnstone: Perché dovremmo sostenere le proteste nei paesi attaccati dall’imperialismo? (732) 05-01-2023
Perché dovremmo sostenere le proteste nei paesi attaccati dall’imperialismo? di Caitlin Johnstone* La pagina web Truthout ha recentemente pubblicato un articolo intitolato “La sinistra può sostenere i manifestanti in Cina senza servire l’imperialismo statunitense“, con un sottotitolo che afferma che...

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Giulio Tarro: Cina,“Ma quale Covid, vi spiego che sta succedendo” (1133) 05-01-2023
Cina,“Ma quale Covid, vi spiego che sta succedendo” Americo Mascarucci intervista Giulio Tarro L’Unione Europea cerca una risposta comune sul fronte degli arrivi dalla Cina, che sembra nuovamente travolta dall’emergenza Covid. Sempre più paesi intanto impongono test negativi ai viaggiatori. Xi...

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Paolo Bartolini: Oltre i fondamenti, senza cadere nelle tentazioni nichiliste (521) 05-01-2023
Oltre i fondamenti, senza cadere nelle tentazioni nichiliste di Paolo Bartolini Torno sulla dipartita del papa emerito, perché ritengo importante sottolineare un aspetto filosofico (non teologico) sotteso al confronto di questi giorni sulla pregnanza del pensiero di Ratzinger. Nell’area...

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Andrea Zhok: Nota a margine per la morte del papa emerito Benedetto XVI (1009) 04-01-2023
Nota a margine per la morte del papa emerito Benedetto XVI di Andrea Zhok Premesso che chi scrive non ha alcun titolo a parlare di un'istituzione millenaria, di cui neppure fa parte, tuttavia la vicenda della diarchia tra Benedetto e Francesco, connessa manifestamente e dichiaratamente a scontri di...

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Leonardo Mazzei: Perchè non tornerà il 2020 (588) 04-01-2023
Perchè non tornerà il 2020 di Leonardo Mazzei Forse il Pd ha un’altra potenziale candidata alle primarie di febbraio. Che ne direste di Licia Ronzulli? Per ora è capogruppo di Forza Italia al Senato, ma perché mettere limiti alla provvidenza? Quel che è certo è che la fanatica sempre-vax, colei...

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Kurt Nimmo: BlackRock porta l’accattonaggio di Zelenskyy ad un livello superiore (757) 04-01-2023
BlackRock porta l’accattonaggio di Zelenskyy ad un livello superiore di Kurt Nimmo Volodymyr Zelenskyy e Larry Fink si preparano a trarre profitto dalla distruzione dell'Ucraina BlackRock è la più grande società di gestione patrimoniale e di investimento del mondo. Ha in gestione più di 10.000...

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Geminello Preterossi: La Complessata (575) 04-01-2023
La Complessata di Geminello Preterossi Non intendo nominarla. Voglio parlare di ciò che, per limite obbiettivo o vezzo narcisista prezzolato, è inibito alla sua comprensione. Ed è l’unica cosa che conta. Come Hegel ha compreso, la chiave pre-filosofica per pensare l’infinito nel finito, la presenza...

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Fabrizio Casari: Ucraina, piatto ricco mi ci ficco (623) 04-01-2023
Ucraina, piatto ricco mi ci ficco di Fabrizio Casari La trattativa per un cessate il fuoco in Ucraina non sembra nemmeno sul punto di nascere ma in realtà tutti gli addetti ai lavori sanno che da tempo ormai gli Stati Uniti, di fronte all’insostenibilità militare e finanziaria del confronto tra Ucraina e Russia,...

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Mauro Armanino: Lettere dal Sahel III (407) 04-01-2023
Lettere dal Sahel III di Mauro Armanino La banalità del bene Niamey, 10 dicembre 2022.E’ quella che si manifesta nelle migliori occasioni e circostanze. Si fanno tante (troppe?) cose a fin di bene. C’è chi giustifica l’accaparamento del potere a tempo indeterminato, chi cerca di intruppare il...

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Giacomo Rotoli: Atlantica demenza (755) 03-01-2023
Atlantica demenza di Giacomo Rotoli Ci mancava solo Christian Rocca sull’”Inkiestina” [1] il giornaletto online finanziato dagli amici di Renzi a cantar le lodi delle auspicate primavere ucraine e iraniane con l’evocazione del fantasma di Fukuyama che “non aveva torto”, e dopo Trump, la Brexit e...

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Pier Paolo Dal Monte: La medicina: arte scienza, tecnocrazia o burocrazia? (548) 03-01-2023
La medicina: arte scienza, tecnocrazia o burocrazia? di Pier Paolo Dal Monte Non è esagerato affermare che, oggi, la medicina sia alquanto screditata, sia dal punto di vista della prassi, che da quello epistemico. Il colpo di grazia le è stato inferto dal ridicolo approccio alle vicende di questi...

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José Ernesto Novaez: “Leggere de-colonizza” (397) 03-01-2023
“Leggere de-colonizza”. Intervista all’intellettuale cubano José Ernesto Novaez a cura di Geraldina Colotti José Ernesto Novaez, poeta, scrittore, saggista, ex rettore della Universidad de las Artes, coordina il capitolo cubano della Rete degli Intellettuali, artisti e movimenti popolari in difesa...

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Marco Ferri: Austerità sociale e ambiguità politica (527) 03-01-2023
Austerità sociale e ambiguità politica di Marco Ferri Qual è la convenienza dei ceti sociali dominanti ad assecondare un governo reazionario e conservatore come quello che si è insediato in Italia? E più in generale, perché le politiche economiche nella Ue sono espressione dei partiti di...

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Giorgio Agamben: La tecnica e il governo (716) 03-01-2023
La tecnica e il governo di Giorgio Agamben Alcune delle menti più acute del Novecento si sono trovate d’accordo nell’identificare la sfida politica del nostro tempo con la capacità di governare lo sviluppo tecnologico. «La questione decisiva», è stato scritto, «è oggi in che modo un sistema...

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Claudio Conti - Guido Salerno Aletta: L’auto elettrica si sta scaricando, come il capitalismo (963) 02-01-2023
L’auto elettrica si sta scaricando, come il capitalismo di Claudio Conti - Guido Salerno Aletta* L’automobile, oltre a essere il simbolo del tipo di “libertà” promessa dal capitalismo (individuale, ma solo se te la puoi pagare), è stata la merce-pivot di tutto il Novecento. Ossia la merce al...

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Antonio Mazzeo: Di base in base. La fitta rete militare Usa-Nato in Italia (723) 02-01-2023
Di base in base. La fitta rete militare Usa-Nato in Italia di Antonio Mazzeo Alea iacta est. Il dado è tratto. Le nuove bombe nucleari USA a caduta libera saranno dislocate in Europa entro la fine del 2022 con tre mesi di anticipo sul cronogramma fissato da Washington con i partner NATO. Si tratta...

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Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta – organizzazione giovanile comunista, Opposizione Studentesca d’Alternativa (OSA): Israele, dalla culla del sionismo è nato il “fascismo ebraico” (565) 02-01-2023
Israele, dalla culla del sionismo è nato il “fascismo ebraico” di Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta – organizzazione giovanile comunista, Opposizione Studentesca d’Alternativa (OSA) Giovedì 29 dicembre si è insediato il governo “più a destra” della storia Israele. La Knesset, il parlamento...

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Roberto Pecchioli: La vittoria dei complottisti (621) 02-01-2023
La vittoria dei complottisti di Roberto Pecchioli Termina un altro annus horribilis, il 2022, anno III dell’era pandemica e primo del ritorno della storia in Europa, con il conflitto bellico e geopolitico in Ucraina. Eppure, per qualcuno, è stato l’anno della vittoria. I cosiddetti complottisti – gli...

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comidad: La cleptocrazia europea confeziona altri pacchi (561) 02-01-2023
La cleptocrazia europea confeziona altri pacchi di comidad Ogni governo ha bisogno di indirizzare le pulsioni forcaiole della pubblica opinione contro falsi bersagli, che siano ovviamente soggetti deboli. Esattamente un anno fa il governo Draghi, nel contesto di una crisi energetica già conclamata e di...

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Luisa Vicinelli: Dal corpo neutro al cyborg postumano: recensione di un libro che andava scritto (655) 01-01-2023
Dal corpo neutro al cyborg postumano: recensione di un libro che andava scritto di Luisa Vicinelli Tempi difficili, i nostri. Anche se il delirio di onnipotenza maschile è iniziato qualche millennio fa, è di questo tempo l’affondo transumanista per sostituire alla natura la cibernetica. Claudia von...

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Alessandro Bianchi: Open "sito più attendibile del 2022": a NewsGuard il premio bufala dell'anno al fotofinish (791) 01-01-2023
Open "sito più attendibile del 2022": a NewsGuard il premio bufala dell'anno al fotofinish di Alessandro Bianchi* Puntuale come una fake news di politica estera su Open di Enrico Mentana, esce oggi il nuovo report "di fine anno" di NewsGuard. Sconosciuta ancora ai più, l’agenzia statunitense...

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Ennio Abate: Adelante, Raffaele, con juicio (461) 01-01-2023
Adelante, Raffaele, con juicio di Ennio Abate In polemica con l'articolo "Operaismo, un'illusione alla Pisacane?" di Raffaele Simone Se l’operaismo fu «un’illusione alla Pisacane» ci fu ai suoi tempi qualcosa di meglio e meno illusorio? A confronto col PCI togliattiano e post-togliattiano a me è sempre...

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Savatore Bravo: Homo academicus (511) 01-01-2023
Homo academicus di Savatore Bravo La qualità di una intera civiltà è espressa materialmente nelle istituzioni della ricerca e della formazione. “Ricerca significa libertà” dai condizionamenti politici ed economici. La “Ricerca” è il luogo dello spirito in cui la cultura critica esanima i limiti e...

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Aginform: La fine del PD: per un suicidio assistito (836) 31-12-2022
La fine del PD: per un suicidio assistito di Aginform Non è detto che questo congresso del PD sia l'ultimo. Può darsi che i conati e i contorcimenti di questo partito non siano finiti, ma bisogna comunque ammettere che la sua funzione politica è arrivata alla frutta. Nel progetto di rifondazione...

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Piccole Note: L'omicidio di JFK, la Cia e la Baia dei porci (729) 31-12-2022
L'omicidio di JFK, la Cia e la Baia dei porci di Piccole Note L’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy è tornato a tema in qualche media alternativo americano, a iniziare da Fox New, che alternativo non è ma lo è il giornalista che vi ha dedicato una puntata, Tucker Carlson, l’anchorman...

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Sergio Dalmasso: Sebastiano Timpanaro. L’inquietudine della ricerca (576) 31-12-2022
Sebastiano Timpanaro. L’inquietudine della ricerca di Sergio Dalmasso Luca Bufarale: Sebastiano Timpanaro. L’inquietudine della ricerca, Pistoia, ed. Centro di documentazione, 2022 Il centro di documentazione di Pistoia è tra i pochi a mantenere la memoria della “stagione dei movimenti” (raccolta di...

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Il Chimico Scettico: Yes, it was (yes, it is) (599) 31-12-2022
Yes, it was (yes, it is) di Il Chimico Scettico Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto. E' una delle più note citazioni di G.K. Chesterton. Ma Chesterton non faceva altro che riecheggiare Chateaubriand: Si è pronti a credere a tutto quando non si...

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Luca Cangianti: La Giacarta della sanità pubblica (679) 30-12-2022
La Giacarta della sanità pubblica di Luca Cangianti C’era una volta in Italia è un film documentario sulla distruzione della sanità pubblica, ma si apre con le immagini del colpo di stato in Cile. La seconda parte del titolo, inoltre, contiene una minaccia: Giacarta sta arrivando. Si riferisce...

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Francesco Dall’Aglio: Russia/Ucraina, Corea e Kosovo. Il mosaico della crisi… (769) 30-12-2022
Russia/Ucraina, Corea e Kosovo. Il mosaico della crisi… di Francesco Dall’Aglio* Dopo la pausa natalizia ricominciamo a tutta forza. Quest’ultima è stata davvero la notte dei droni – e no, non mi riferisco a quelli che 24 ore su 24 impazzano su tutta la linea del fronte da entrambi i lati. Andiamo con...

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Antonio Mazzeo e Luigi Sturniolo: Il Ponte sullo Stretto come il Muos di Niscemi e Sigonella (718) 30-12-2022
Il Ponte sullo Stretto come il Muos di Niscemi e Sigonella di Antonio Mazzeo e Luigi Sturniolo Non prova neanche a mimetizzarlo il suo punto vista, Lucio Caracciolo, sul ponte sullo Stretto. Ne ha parlato in un pezzo scritto per La Stampa il 7 dicembre scorso. Per lui sono secondari gli argomenti, e gli...

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Riina Bhatia: Ridefinire il concetto di benessere con Epicuro e Gramsci (483) 30-12-2022
Ridefinire il concetto di benessere con Epicuro e Gramsci di Riina Bhatia Con la pubblicazione del 6° rapporto di valutazione dell’IPCC, è chiaro che lo stile di vita consumistico ha causato gravi danni ai sistemi di supporto alla vita della Terra. Il rapporto riconosce la decrescita e la...

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L’unica riforma necessaria per il Mes (518) 30-12-2022
L’unica riforma necessaria per il Mes L’Italia è rimasto il solo paese a non aver sottoscritto la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e si moltiplicano le pressioni, interne ed esterne, perché provveda a farlo. Il principale argomento di chi è a favore della ratifica è che il Mes è...

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Valerio Romitelli: Una maggioranza silenziosa contraria a quella governante (783) 29-12-2022
Una maggioranza silenziosa contraria a quella governante* di Valerio Romitelli Passato il momento elettorale, il fenomeno dell’astensionismo, per quanto abbia raggiunto livelli inediti, sembra scemare d’importanza. Ma evidentemente all’opinione dominante interessa poco o nulla il fatto che il...

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Davide Sali: Tenere a bada le masse (765) 29-12-2022
Tenere a bada le masse di Davide Sali Quella che – con intuito geniale – Adorno e Horkheimer hanno chiamato l’«industria culturale» ha subito oggi, a quasi ottant’anni dalla Dialettica dell’illuminismo, un’inflazione spaventosa su tutti i fronti: diffusione, investimenti, promozione… Sembra davvero...

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Guido Vetere: Posso chiamarti Prosdocimo? (678) 29-12-2022
Posso chiamarti Prosdocimo? Perché è bene non fidarsi troppo delle risposte di ChatGPT di Guido Vetere Volevo provocarlo sul piano personale. Chi? Lui, naturalmente: ChatGPT, il grande interlocutore automatico di OpenAI, il chatbot al quale, in questo istante, milioni di persone stanno rivolgendo...

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Guido Silvestri: Domande che non avranno risposta (sensata) (681) 29-12-2022
Domande che non avranno risposta (sensata) di Guido Silvestri* Dodici domande sui lockdown Ogni giorno che passa la valutazione dei lockdown diventa più negativa. La loro efficacia si è rivelata limitata a fronte di una assoluta insostenibilità, al punto che l'idea di ZERO-Covid è naufragata...

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Elisabetta Frezza: Il digitale minaccia l’intelligenza. Ce lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione (679) 29-12-2022
Il digitale minaccia l’intelligenza. Ce lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione E allora che ne facciamo della “Scuola 4.0”? di Elisabetta Frezza Questa settimana, riguardo la scuola, sono successe cose bizzarre (questioni legate a quelle che abbiamo già affrontato in un articolo del 14 dicembre e in...

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Giuseppe Masala: Il romanzo criminale dell'occidente (821) 28-12-2022
Il romanzo criminale dell'occidente di Giuseppe Masala Basato su una poderosa bibliografia, “Le guerre illegali della Nato” (Fazi Editore) di Daniel Ganser è un ampio saggio che illustra gli ultimi settanta anni di storia dell’Occidente dalla prospettiva delle guerre di coalizione scatenate...

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Michele Castaldo: Un modello di sviluppo o un movimento storico? (663) 28-12-2022
Un modello di sviluppo o un movimento storico? di Michele Castaldo Il compagno Moiso, in “Uno sguardo altro sulla Cina contemporanea e le sue contraddizioni di classe”, una recensione al libro Il sorgo e l’acciaio del collettivo Chuang, su Carmilla, a giusta ragione si chiede: «Mi perdonino gli...

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Piccole Note: The Intercept: Big tech e i regime-change made in Usa (642) 28-12-2022
The Intercept: Big tech e i regime-change made in Usa di Piccole Note Su The Intercept, Lee Fang spiega come Twitter venisse utilizzato a scopi militari. cioè nell’ambito delle operazioni di Psy-ops per innescare e alimentare rivoluzioni contro governi non graditi. Si tratta di cose più che note, ma...

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Edoardo Laudisi: Intellettuali al servizio della censura (668) 28-12-2022
Intellettuali al servizio della censura di Edoardo Laudisi Nelle ore più buie della vaccinazione di regime, quando migliaia di persone che si erano rifiutate di prendere il farmaco della Pfizer rimanevano senza stipendio, venivano discriminate negli ospedali, espulse dalla vita sociale e scansate...

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Pietro Salemme: Il disagio psichico e l’isolamento da pandemia (449) 28-12-2022
Il disagio psichico e l’isolamento da pandemia di Pietro Salemme Quando si pensa il disagio psichico subito un’immagine può farsi presente alla nostra attenzione o in forma di un qualche ricordo visivo o in forza di un immaginario collettivo che nel tempo della storia umana si è sedimentato...

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Andrea Zhok: La bolla (923) 27-12-2022
La bolla di Andrea Zhok L’argomento principale di Immanuel Kant a proposito della necessità morale di non mentire era che la menzogna non era una pratica sostenibile, mentire non era una massima universalizzabile, in quanto un mondo in cui tutti mentissero era un mondo in cui la parola, il...

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comidad: Adesso la superiorità morale è della destra (791) 27-12-2022
Adesso la superiorità morale è della destra di comidad Nessuno può ragionevolmente dubitare che l’Unione Europea sia un letamaio; anzi, l’intera architettura dell’UE è stata progettata da menti criminali. La frode è un reato che presuppone la finzione e la dissimulazione, infatti l’UE è una macchina di...

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ilsimplicissimus: Calibano non vuole la pace in Ucraina (657) 27-12-2022
Calibano non vuole la pace in Ucraina di ilsimplicissimus Nei giorni scorsi ha avuto grande rilievo la notizia che Washington aveva intenzione di mandare in Ucraina alcune batterie di missili Patriot come se fossero l’arma fine di mondo. Questa fede nelle wunderwaffen americane è così radicata e...

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Maria Micaela Bartolucci: Il falò delle vanità (536) 27-12-2022
Il falò delle vanità di Maria Micaela Bartolucci È il periodo dell’anno in cui si fa ordine, si eliminano, definitivamente, la maggior parte degli ingombranti cascami della rifinitura e ci si rimbocca le maniche per proseguire il lavoro, è tempo di bilanci e prospettive, è il momento di bruciare,...

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Dante Barontini: Come “l’Europa” ha perso la “superiorità morale”… (576) 27-12-2022
Come “l’Europa” ha perso la “superiorità morale”… di Dante Barontini Come in un film di Bunuel, la tavola imbandita per commensali ben vestiti e cerimoniosi nasconde la fogna da cui tutti loro traggono la propria fortuna. E’ difficile sottovalutare la portata politica e strategica del cosiddetto...

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Sergio Cesaratto: J’accuse/ “La Bce vuole la recessione e colpisce due volte l’Italia” (1068) 26-12-2022
J’accuse/ “La Bce vuole la recessione e colpisce due volte l’Italia” Lorenzo Torrisi intervista Sergio Cesaratto La Bce cerca una recessione per far diminuire l’inflazione e colpisce doppiamente l’Italia che si troverà quindi in grandi difficoltà Continuano a far discutere le decisioni prese dalla...

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Piccole Note: L'apparizione di Zelensky al Congresso Usa (705) 26-12-2022
L'apparizione di Zelensky al Congresso Usa di Piccole Note Zelensky vola negli Stati Uniti, il primo viaggio all’estero dall’inizio della guerra. Una visita che, secondo quanto riferisce Politico è dettata da due urgenze. Zelensky e i suoi più stretti alleati americani, neocon e falchi vari, teme...

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Isidoro Davide Mortellaro: Storia e guerra al galoppo (509) 26-12-2022
Storia e guerra al galoppo di Isidoro Davide Mortellaro Scartabellato e letto tutto d'un fiato, il volumetto “La pace è finita” solleva tanti, troppi interrogativi. Colpisce l'assenza assoluta di alcuni termini: computer, televisione, informazione, internet. Ma anche spazio, petrolio, DNA,...

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coniarerivolta: I regali di Natale del Governo Meloni (549) 26-12-2022
I regali di Natale del Governo Meloni di coniarerivolta Il Governo Meloni è nel pieno di un’offensiva violenta e senza quartiere contro i pensionati, le fasce meno abbienti della popolazione e la sanità pubblica, coerentemente con un progetto politico che mira a disciplinare i lavoratori ed...

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Paolo Bartolini: Sinistra alla prova della sindemia (544) 26-12-2022
Sinistra alla prova della sindemia di Paolo Bartolini Il tanto decantato superamento dell’opposizione tra destra e sinistra, sembra oscurare il fatto che, alle soglie dell’era complessa, è invero la sola sinistra ad essere superata dai fatti, mentre i valori e gli opportunismi della destra...

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Pedro Carvajalino: “Dietro le quinte del caso Alex Saab” (566) 24-12-2022
“Dietro le quinte del caso Alex Saab” Geraldina Colotti intervista l’analista politico Pedro Carvajalino Pedro Carvajalino, giornalista del programma Zurda Conducta, cura la comunicazione del movimento Free Alex Saab, sia in ambito nazionale che internazionale. Lo ringraziamo per questa intervista...

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Francesco Coniglione: Il comitato dei Simplicio (585) 24-12-2022
Il comitato dei Simplicio di Francesco Coniglione La cosa più difficile da far capire al Simplicio nostro contemporaneo – utilizziamo questo nome in onore a Galileo – è che quando sta parlando di cosa sia la scienza e di cosa includere o meno al suo interno, non sta facendo più scienza (la sua...

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Enrico Tomaselli: Le 5 principali criticità dell'Ucraina (1647) 24-12-2022
Le 5 principali criticità dell'Ucraina di Enrico Tomaselli Nell'ambito del conflitto con la Russia, l'Ucraina deve affrontare - al momento - cinque criticità. La prima è quella economica. Kyev è entrata in guerra che era già praticamente in default, ma adesso la situazione è drammatica, perché...

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Noi non abbiamo patria: Alfredo Cospito: innocente (696) 23-12-2022
Alfredo Cospito: innocente di Noi non abbiamo patria Piazza del Quirinale, 41, Roma. La Corte Costituzionale conferma la legittimità dello Stato di difendersi con qualsiasi mezzo dall’uomo, l’anarchico Alfredo Cospito che tanta paura fa a chi difende il diritto eguale tra diseguali, la proprietà...

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Rosso Malpelo: I lupi Nato e l’orso russo (921) 23-12-2022
I lupi Nato e l’orso russo di Rosso Malpelo Un lupo vide un agnello vicino a un torrente che beveva, e gli venne voglia di mangiarselo con qualche bel pretesto. Standosene là a monte, cominciò quindi ad accusarlo di sporcare l’acqua, così che egli non poteva bere. L’agnello gli fece notare che, per...

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Alessandra Ciattini: Tra autarchia e dipendenza? (582) 23-12-2022
Tra autarchia e dipendenza? di Alessandra Ciattini E’ noto quanto sostenevano gli antichi: gli dei accecano coloro che vogliono perdere. Questa considerazione si attaglia perfettamente alle élites del cosiddetto occidente collettivo che, per smania di potere e per megalomania, sono accecate e non...

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Giacomo Marchetti: Il “Peruanazo” e la linea di faglia latino-americana (529) 23-12-2022
Il “Peruanazo” e la linea di faglia latino-americana di Giacomo Marchetti Sale a 21 il numero delle vittime tra i manifestanti che dal 7 dicembre, giorno della destituzione del legittimo presidente Pedro Castillo, stanno animando le strade e le piazze del Perù. La prima vittima è stata un 15enne,...

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Claudio Martinotti Doria: Situazione in Ucraina: stanno dando i numeri, ma sono fasulli, frutto di propaganda e disinformazione (1187) 22-12-2022
Situazione in Ucraina: stanno dando i numeri, ma sono fasulli, frutto di propaganda e disinformazione di Claudio Martinotti Doria Diverse volte nei miei articoli precedenti ho cercato di fornire i numeri reali delle perdite subite dagli ucraini nel corso del conflitto, affidandomi a fonti esterne ai...

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Igor Giussani: Commentando Inferno digitale (629) 22-12-2022
Commentando Inferno digitale di Igor Giussani “Le ICT hanno davvero reso il mondo migliore, ma in termini di impatto ambientale è la cosa peggiore che potesse capitare” (esperto di tecnologie digitali citato nel libro). Se Luiss University Press, editore per nulla ‘alternativo’, pubblica un libro...

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Domenico Moro: “Gli immorali", un giallo-noir che è anche un romanzo generazionale (576) 22-12-2022
“Gli immorali", un giallo-noir che è anche un romanzo generazionale di Domenico Moro I generi letterari giallo e noir sono spesso visti come letteratura leggera o d’evasione, il cui scopo è divertire e intrattenere. Tuttavia, nelle loro espressioni migliori questi generi sono anche uno strumento...

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Gian Marco Martignoni: «Il vento conservatore» (443) 22-12-2022
«Il vento conservatore» recensione di Gian Marco Martignoni Giorgia Serughetti: Il vento conservatore. La destra populista all'attacco della democrazia, Laterza, 2021 Risale ai primi anni 80 l’affermazione di un insieme di forze conservatrici e reazionarie che hanno segnato gli equilibri politici,...

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Giorgio Agamben: Libertà e insicurezza (1176) 21-12-2022
Libertà e insicurezza di Giorgio Agamben John Barclay, nel suo profetico romanzo Argenis (1621), ha definito in questi termini il paradigma della sicurezza che i governi europei avrebbero più tardi progressivamente adottatto: «O rendi agli uomini la loro libertà o dai ad essi la sicurezza, per la...

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Domenico De Simone: Corruzioni mondiali (775) 21-12-2022
Corruzioni mondiali di Domenico De Simone Poco dopo essere stata lanciata e fatta esplodere con grande fragore, la bomba della corruzione mondiale dei qatarioti si sta rivelando sempre più un boomerang. Per la banale ragione che qualcuno si è posto l’ovvia domanda per quale ragione i qatarioti...

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nlp: Lobbismo, da Soumahoro a Panzeri ultimi siluri a sinistra (776) 21-12-2022
Lobbismo, da Soumahoro a Panzeri ultimi siluri a sinistra di nlp Scoprire oggi il peso del lobbismo nelle istituzioni europee, e il suo modo di condizionare velenosamente la politica, è estremamente ingenuo. Come lo è l’eventuale fresca scoperta di quanto sia tossico, a tutti i livelli di...

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Leonardo Mazzei: Guerra, la verità viene a galla (1122) 21-12-2022
Guerra, la verità viene a galla di Leonardo Mazzei Tre flash nella nebbia della propaganda NATO Il tempo è galantuomo, e sull’Ucraina la nebbia comincia a diradarsi. La montagna di menzogne della propaganda occidentale inizia infatti a franare. Un crollo che permette di cogliere meglio i veri...

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Giulio Chinappi: La NATO usa l’arma della provocazione anche contro la Serbia (595) 21-12-2022
La NATO usa l’arma della provocazione anche contro la Serbia di Giulio Chinappi Le provocazioni della NATO rischiano di creare un nuovo fronte bellico in Europa, esacerbando le tensioni fra la Serbia e il governo dell’autoproclamato Kosovo La Serbia è (ri)entrata ufficialmente a far parte della...

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Aginform: Antagonisti e comunisti (686) 20-12-2022
Antagonisti e comunisti di Aginform Sarà perchè di notte tutte le vacche son nere, ma in questa fase, in cui è necessario organizzare seriamente la lotta contro il governo neofascista della Meloni (ideologicamente neofascista, ma draghista nella sostanza), bisogna far chiarezza sulle prospettive ed...

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Roberto Buffagni: John Mearsheimer e Carl Bildt sulle prospettive della guerra in Ucraina (1049) 20-12-2022
John Mearsheimer e Carl Bildt sulle prospettive della guerra in Ucraina di Roberto Buffagni Su un recente dibattito tra John Mearsheimer e Carl Bildt sulle prospettive della guerra in Ucraina È del massimo interesse questo dibattito del 4 dicembre 2022 (link in calce) tra John Mearsheimer e Carl...

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Domenico De Simone: C’era una volta la destra sedicente anti imperialista… (552) 20-12-2022
C’era una volta la destra sedicente anti imperialista… di Domenico De Simone Ieri sera ho visto su Rai 1 dal computer (che la televisione l’ho buttata una trentina di anni fa), la partita tra la Francia e il Marocco. Confesserò che facevo il tifo per il Marocco, sostenuto dall’intero popolo arabo in...

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Salvatore Bravo: PD delle liquidità (699) 20-12-2022
PD delle liquidità di Salvatore Bravo Ancora una volta il PD dimostra di essere il partito del mercato, e non solo a difesa del mercato, ma è esso stesso una azienda sul mercato elettorale. L’ideologia politica e il progetto che ne consegue sono stati sostituiti dalla logica del mercato. Il...

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Davide Sabatino and L'Indispensabile: L’inedito attuabile (573) 19-12-2022
L’inedito attuabile di Davide Sabatino and L'Indispensabile Uno scoglio difficilmente aggirabile per chiunque volesse impostare una riflessione generale sulla situazione politica attuale, è quello che potremmo definire “opportunismo politico”. In pratica, questa vecchia soggettività politica...

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comidad: Il businnes del controllo sul controllo (604) 19-12-2022
Il businnes del controllo sul controllo di comidad Nel loro gioco di ruolo, il governo (o presunto tale) ed i suoi altrettanto presunti detrattori si ispirano agli stessi criteri polizieschi e punitivi. Il governo Meloni ha avviato l’abolizione del cosiddetto “reddito di cittadinanza” (che in effetti è...

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Michele Paris: Ucraina: i Patriot e i Marines (823) 19-12-2022
Ucraina: i Patriot e i Marines di Michele Paris Se da qualche parte nelle stanze del potere in Occidente si è infilato un dubbio sull’opportunità di continuare ad appoggiare “per quanto necessario” il regime ucraino nella guerra contro la Russia, le notizie che filtrano sulla stampa in questi...

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Anna Cortelazzo: Vogliamo davvero una scuola basata sul merito? (494) 19-12-2022
Vogliamo davvero una scuola basata sul merito? di Anna Cortelazzo "Noi siamo contrari al merito". "Premiare il merito è una pessima idea". "Noi odiamo i meritevoli, non troveranno mai posto nella nostra azienda". Queste sono frasi che probabilmente nessuno di noi ha mai sentito pronunciare, e per...

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Silvia Di Fonzo: La conoscenza come elemento della catena del valore (682) 18-12-2022
La conoscenza come elemento della catena del valore di Silvia Di Fonzo* Io penso che non sia assolutamente possibile separare il settore della conoscenza dal resto di tutte le altre attività produttive e dei servizi. Nel sistema capitalista anche la conoscenza viene utilizzata per ridurre i costi...

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coniarerivolta: Il governo Meloni fa cassa sulle pensioni (619) 18-12-2022
Il governo Meloni fa cassa sulle pensioni di coniarerivolta Il governo Meloni si appresta a varare in questi giorni l’annunciata riforma delle pensioni. Nuovo governo, ennesima riforma, stessa identica filosofia di intervento: risparmi, risparmi e ancora risparmi, sulla pelle di lavoratori e...

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Fabrizio Casari: Pechino-Ryad, il nuovo paradigma (462) 18-12-2022
Pechino-Ryad, il nuovo paradigma di Fabrizio Casari La recente visita del presidente cinese Xi Jnping in Arabia Saudita, per presenziare alla prima edizione di due summit multilaterali - uno tra Cina e paesi arabi e un altro tra Cina e Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc) – ha aperto un nuovo...

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Alberto Giovanni Biuso: Tesi e mondi (541) 18-12-2022
Tesi e mondi di Alberto Giovanni Biuso È in corso da tempo una demagogica e distruttiva tendenza a regalare diplomi e lauree che perdono in questo modo valore professionale e significato scientifico. Per quanto riguarda le Università, tra le varie ragioni della catastrofe ce ne sono due: la...

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Piccole Note: Ucraina, nessuno spazio alla diplomazia (787) 17-12-2022
Ucraina, nessuno spazio alla diplomazia di Piccole Note Pace-cessate il fuoco sono parole ormai bandite dalla narrazione della guerra ucraina. Nessuno ne parla più, almeno tra quanti hanno qualche potere in tal senso, né i media internazionali indugiano più sul tema. Anche i russi, dopo aver...

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Il Chimico Scettico: Eseguivo gli ordini con entusiasmo (quanto la pandemia ci ha resi migliori) (1270) 17-12-2022
Eseguivo gli ordini con entusiasmo (quanto la pandemia ci ha resi migliori) di Il Chimico Scettico Mi girano questa roba di un annetto fa (+/- alcuni giorni) Un "Mi spiace, è il mio lavoro, sono obbligato a seguire le leggi e le direttive" sarebbe stata la risposta neutra. Invece la risposta non fu...

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Giuseppe Simone, Mario Pianta: Inflazione e salari. Come affrontare cause e conseguenze (624) 17-12-2022
Inflazione e salari. Come affrontare cause e conseguenze di Giuseppe Simone, Mario Pianta In Italia le politiche per affrontare l’inflazione si sono limitate ai sussidi per famiglie e imprese, senza affrontare le cause profonde nei mercati dell’energia e neanche le conseguenze sulla caduta dei redditi...

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Massimo Mazzucco: Le mele marce siamo noi (918) 17-12-2022
Le mele marce siamo noi di Massimo Mazzucco Stupisce lo stupore con cui è stata accolta dai media la notizia dello “scandalo” di Bruxelles. “Ohibò, proprio nella sede dei diritti comuni – strillano scandalizzati i nostri pennivendoli – là dove dovrebbe regnare la democrazia più cristallina, ecco...

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Andrew Korybko: L’ammissione della Merkel che Minsk era solo uno stratagemma garantisce un conflitto prolungato (1012) 16-12-2022
L’ammissione della Merkel che Minsk era solo uno stratagemma garantisce un conflitto prolungato di Andrew Korybko L’ex Cancelliera finalmente fa chiarezza Nessuno può affermare con sicurezza di sapere come si concluderà l’ultima fase del conflitto ucraino, che ha avuto origine dall’operazione speciale...

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Redazione: Donbass. La lista completa di tutti i massacri con armi NATO sui civili (784) 16-12-2022
Donbass. La lista completa di tutti i massacri con armi NATO sui civili di Redazione La NATO ha dato il via libera alla distruzione mirata degli obiettivi civili e degli abitanti delle Repubbliche mediante le sue armi ad alta precisione Il primo utilizzo dell’Himars MLRS sul territorio del Donbass è...

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Federico Greco e Mirko Melchiorre: "Giacarta sta arrivando" (705) 16-12-2022
"Giacarta sta arrivando" di Federico Greco e Mirko Melchiorre E' con grande entusiasmo che l'AntiDiplomatico annuncia la nascita del blog dei registi Federico Greco e Mirko Melchiorre, in concomitanza con l'uscita del loro attesissimo nuovo film "C'era una volta in Italia: Giacarta sta arrivando"....

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John Holloway: La forma dello Stato e il capitale (590) 16-12-2022
La forma dello Stato e il capitale di John Holloway Lo Stato non è capitalista per quel che fa e per le funzioni che svolge ma per la sua forma. Le funzioni dipendono dalla forma. La sua stessa esistenza dipende dal fatto che deve fare tutto il possibile per assicurare le condizioni necessarie alla...

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Guido Salerno Aletta: Cina-Arabia Saudita, verso i PetroYuan? (772) 15-12-2022
Cina-Arabia Saudita, verso i PetroYuan? di Guido Salerno Aletta* L’informazione italiana aveva preferito ignorare la notizia, oppure darne una versione politica di basso profilo e lievemente insultante (“un vertice tra dittatori”). Ancora adesso mancano resoconti sulla quantità e rilevanza degli...

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Domenico De Simone: Un evento epocale (857) 15-12-2022
Un evento epocale di Domenico De Simone Nel silenzio assordante dei nostri media si è svolto in questi giorni un evento che è destinato a cambiare la storia del mondo e modificare profondamente gli equilibri di potere nel pianeta. Il vertice a Riyad tra il Presidente della Cina Xi Jinpinge i...

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Mario Agostinelli: Guerra, patria, gas e nucleare (668) 15-12-2022
Guerra, patria, gas e nucleare di Mario Agostinelli Che il prossimo decennio sia decisivo per la storia umana lo scrive nell’introduzione il documento in 80 pagine sulla strategia di difesa USA ( DNS), centrato in gran parte sull’impiego dell’arma nucleare (v....

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comidad: Anarco-pandemo-carestia in tempo di guerra (702) 15-12-2022
Anarco-pandemo-carestia in tempo di guerra di comidad Secondo la narrativa ufficiale ci troveremmo nella fase di coda di una pandemia - che però potrebbe riprendere virulenza -, e nel pieno di una crisi economica ed energetica, aggravata da una guerra che potrebbe generare una crisi alimentare...

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Ugo Bardi: Qual è la prossima cosa che ci arriverà addosso? Preparatevi, perché potrebbe essere una gran bella botta (1384) 14-12-2022
Qual è la prossima cosa che ci arriverà addosso? Preparatevi, perché potrebbe essere una gran bella botta di Ugo Bardi Nonostante io abbia antichi veggenti come antenati (gli "aruspici"), non pretendo di essere in grado di prevedere il futuro. Ma credo di poter proporre degli scenari per il...

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Silvia Ribeiro: I magnati del cibo (607) 14-12-2022
I magnati del cibo di Silvia Ribeiro Era il gennaio del 1994, poco meno di trent’anni fa, quando migliaia di indigeni con il volto coperto dal passamontagna spuntarono d’improvviso dalla Selva Lacandona e diedero vita a un’insurrezione che avrebbe segnato in profondità molti dei movimenti...

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Leonardo Mazzei: Guerra energetica, i veri colpevoli (713) 14-12-2022
Guerra energetica, i veri colpevoli di Leonardo Mazzei Un milione e trecentomila proiettili di artiglieria da 155 millimetri, questo il regalo a Zelesky che sta svuotando gli arsenali della Nato. Ma la guerra non è fatta solo di bombe. Quella che l’Alleanza atlantica ha scatenato contro la Russia,...

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Jack Orlando: Athena, la «racaille» e la cattiva coscienza bianca (559) 14-12-2022
Athena, la «racaille» e la cattiva coscienza bianca Recensione al film di Romain Gavras su Netflix di Jack Orlando Un commento sulla pellicola, disponibile nei circuiti della distribuzione di massa, che mette in scena la rabbia irriducibile delle banlieue - Dopo tutto quello che hanno fatto perché non...

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Manolo De Los Santos: Perù. Il Presidente Castillo deposto dall’oligarchia… e dai suoi errori (747) 13-12-2022
Perù. Il Presidente Castillo deposto dall’oligarchia… e dai suoi errori di Manolo De Los Santos* Una ricostruzione sul colpo di stato contro il presidente Castillo in Perù Il 6 giugno 2021 è stato un giorno che ha scioccato molti nell’oligarchia peruviana. Pedro Castillo Terrones, un insegnante...

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Antonio de Martini: Golpe e colpi di mano (764) 13-12-2022
Golpe e colpi di mano di Antonio de Martini Il tentativo di golpe in Germania somiglia come una goccia d’acqua alla favola del “ golpe Borghese” organizzato dal capo della Polizia di allora, Vicari ai primi del 1971, per rendere plausibile la “ minaccia” fascista” e far accettare l’entrata del PCI nell’area...

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Cristina Quintavalla: Brevi considerazioni sui candidati alla Segreteria del Partito Democratico (1119) 13-12-2022
Brevi considerazioni sui candidati alla Segreteria del Partito Democratico di Cristina Quintavalla Quando Bonaccini – oggi uno dei principali candidati alla segreteria del PD – impostava la sua ultima campagna elettorale per la presidenza della Regione Emilia-Romagna sull’orgogliosa rivendicazione...

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Marco Cattaneo:Il pensiero unico BCE porta fuori strada (513) 13-12-2022
Il pensiero unico BCE porta fuori strada di Marco Cattaneo Spesso si afferma che un problema della governance BCE è l’assenza di un mandato duale stile Federal Reserve. L’obbiettivo di stabilità monetaria, al contrario che negli USA, non è per la BCE sullo stesso piano rispetto alla...

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Andrew Korybko: Il manifesto per gli affari esteri di Olaf Scholz conferma le ambizioni egemoniche della Germania (1001) 12-12-2022
Il manifesto per gli affari esteri di Olaf Scholz conferma le ambizioni egemoniche della Germania di Andrew Korybko Il leader tedesco ha appena pubblicato quello che può essere interpretato come il suo manifesto in cui spiega perché il suo Paese debba presumibilmente ripristinare il suo precedente...

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Federico GIusti: Bankitalia bacchetta la Meloni (610) 12-12-2022
Bankitalia bacchetta la Meloni Prime critiche del capitale finanziario alla Manovra di Bilancio di Federico GIusti La premessa è d’obbligo, ossia non prendere per oro colato le posizioni del capitale finanziario nè tanto meno subirne i diktat. Già nel passato gli interventi della Banca Europea...

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Andrea Muni: Istruzione, Merito, Suicidio (585) 12-12-2022
Istruzione, Merito, Suicidio di Andrea Muni La notizia terribile quanto tristemente ricorrente di un giovane che si toglie la vita per non essere stato all’altezza delle aspettative sociali e genitoriali che si sentiva gravare sulla coscienza, fa ormai a malapena notizia nel mondo assuefatto...

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Anna Angelucci e Renata Puleo: “Voto sì o voto no”: è questo il problema? (469) 12-12-2022
“Voto sì o voto no”: è questo il problema? di Anna Angelucci e Renata Puleo Mentre i pedagogisti à la page ci costringono a discutere inutilmente del grado di affidabilità del voto e di chi lo esprime, ruotando vorticosi nell’imbuto di una falso problema, la valutazione nelle spire di INVALSI...

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Pierluigi Fagan: Dilemmi multipolari (802) 11-12-2022
Dilemmi multipolari di Pierluigi Fagan Inizia oggi la tre giorni di Xi Jinping in Arabia Saudita. Raro Xi prenda l’aereo e vada fuori il suo Paese. La visita si articolerà in tre giorni e tre riunioni: bilaterale, Cina e Paesi del Golfo, Cina a Paesi arabi. la composizione di quest’ultimo non è al...

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Claudio Conti: Xi Jinping nel Golfo, cambia l’equilibrio del mondo (903) 11-12-2022
Xi Jinping nel Golfo, cambia l’equilibrio del mondo di Claudio Conti Nel silenzio assoluto dei media occidentali – quelli italiani non fanno più informazione da anni – oggi Xi Jinping è in visita di Stato in Arabia Saudita e ci resterà fino al 10 dicembre. In contemporanea o quasi si sta tenendo il...

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Michele Paris: UE, il tetto impossibile (565) 11-12-2022
UE, il tetto impossibile di Michele Paris Il tetto artificiale al prezzo del petrolio russo, deciso formalmente dall’Unione Europea nel fine settimana, rischia di diventare la più inutile e, forse, dannosa delle misure sanzionatorie dirette contro Mosca e adottate a proprio svantaggio negli ultimi...

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Raffaele De Luca: Studio sui vaccini Covid ai giovani: 18,5 eventi avversi per ogni ricovero evitato (681) 11-12-2022
Studio sui vaccini Covid ai giovani: 18,5 eventi avversi per ogni ricovero evitato di Raffaele De Luca “La nostra stima mostra che è probabile gli obblighi vaccinali COVID-19 causino danni netti a giovani adulti sani, fattore che non è controbilanciato da un beneficio proporzionale per la salute...

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Piccole Note: Ucraina: dal sabotaggio degli accordi di Minsk alla guerra (819) 10-12-2022
Ucraina: dal sabotaggio degli accordi di Minsk alla guerra di Piccole Note Parlando al G-20 di Bali Zelensky ha escluso che possa ripetersi un accordo con i suoi attuali nemici in stile Minsk, un concetto ribadito alcuni giorni dopo da Putin. Pare questa l’unica cosa sulla quale i duellanti...

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Fabrizio Marchi: Schlein o Bonaccini? L’eterno ritorno dell’identico (897) 10-12-2022
Schlein o Bonaccini? L’eterno ritorno dell’identico di Fabrizio Marchi Con la scesa in campo di Elly Schlein, seguita a quella di Stefano Bonaccini, si è ufficialmente aperto il confronto interno al PD per la successione di Enrico Letta. Di certo nessuno, forse neanche all’interno del Partito...

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Nicoletta Forcheri: Non si gioca in difesa, meglio stare in panchina (574) 10-12-2022
Non si gioca in difesa, meglio stare in panchina di Nicoletta Forcheri Sul comunicato stampa della Consulta e la sessione per giudicare della costituzionalità dell’obbligo vaccinale sottoposta all’attenzione della Corte, non mi dilungo più di tanto, già tanto inchiostro è stato versato. Dal punto di...

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Carlo Clericetti: Sei domande ai candidati segretari del Pd (747) 10-12-2022
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16/01/2023 19:14


Banche centrali: è in arrivo la frode delle frodi!


Categoria: Economia


Pubblicato: 18 Gennaio 2023
Visite: 15372
di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

“Quando piove, vuol dire che da qualche parte sta piovendo”, ed infatti la pioggia, già ben evidente, ci fa intravedere di tutto punto, quello che pare essere un temporale di dimensioni bibliche, che potrebbe abbattersi sui popoli, qualora la nuova frode pensata dai poteri profondi, venga messa in atto in tutta la sua diabolicità di pensiero.

Dopo aver reso i governi indipendenti dalle banche centrali e di fatto gli Stati debitori di esse, stiamo per assistere alla magia più grande e satanica di sempre: stanno per rendere le banche centrali – creatrici di denaro dal “nulla” – ufficialmente debitrici di un ente superiore che se non si trova nell’alto dei cieli, è certamente rappresentato dal potere stesso che da sempre comanda sul pianeta terra.

La frode gira tutta intorno alla falsa prospettazione che una banca centrale debba ricorrere ad una “fantascientifica” ricapitalizzazione da parte dei governi, per coprire eventuali perdite derivanti dalla politica monetaria messa in atto su tassi e titoli. Stiamo parlando dell’istituzione unica creatrice della “materia prima”, ovvero la valuta in cui si denominano le supposte perdite su asset finanziari, che esistono in quanto le banche centrali stesse, hanno dapprima creato la moneta necessaria per acquistarli e darne quindi un valore.

Per essere ancora più chiari, senza la creazione della moneta da parte delle banche centrali, tali asset non avrebbero mai visto la luce e di conseguenza anche le perdite sul valore degli stessi.

Ad infondere la frode per conto dei padroni ci ha pensato Fitch Rating, che già ad Ottobre scorso, in un suo documento/articolo dichiarava: “l’aumento dei tassi di interesse e il calo delle valutazioni dei titoli hanno aumentato la probabilità di perdite per le banche centrali dei mercati sviluppati che si sono impegnate in programmi di acquisto di attività”. [1] [2]

La prospettiva di perdite nei bilanci delle banche centrali, ponendole in modo del tutto fuorviante sullo stesso piano delle banche commerciali, deriva dal seguente ragionamento, a cui da sempre voce la stessa agenzia che dispone di due quartier generali, uno a New York e l’altro a Londra: “il recente aumento dei tassi di interesse nella maggior parte dei mercati sviluppati significa che alcune banche centrali ora stanno pagando di più sulle loro passività verso gli istituti finanziari di quanto guadagnano sui loro titoli detenuti, aumentando il rischio di perdite”.

Tutti noi sappiamo che in virtù del principio dell’indipendenza, pur le banche centrali non facendo parte del bilancio consolidato del governo, in realtà poi tendono a distribuire i profitti ai propri governi. Come del resto restituiscono al Tesoro anche tutti gli interessi incassati sui titoli di stato affluiti nel proprio bilancio in virtù dei programmi di monetizzazione del debito degli Stati.

Cosa si vuole fare adesso nella pratica reale di quello che ci viene prospettato?

In sostanza si vuol fare in modo che in conseguenza della copertura finanziaria di tali perdite – come se la banca centrale fosse costretta ad operare alla stregua di qualsiasi azienda del settore privato – si arrivi a non versare più un centesimo nelle casse dello Stato.

Non solo, nel caso in cui le perdite fossero di entità tale da far atterrare il patrimonio della banca in area negativa, si prospetta addirittura una ricapitalizzazione dell’Istituto da parte dei governi, i quali, come ben sappiamo, hanno un unico modo per reperire le risorse: le tasche dei cittadini!

Siamo alla follia più totale, siamo oltre il gioco delle tre carte! la banca centrale che crea la moneta per prima in regime di monopolio e che attraverso il governo la fornisce al settore privato, qualora registrasse nel proprio bilancio un patrimonio negativo, dovrebbe essere ripatrimonializzata dai cittadini. I quali, non essendo creatori della moneta, logicamente, un giorno prima o poi sono destinati ad esaurirla nelle proprie tasche.

Come vedete, siamo in perfetto allineamento con il fine ultimo che il disegno del Grande Reset si prefigge da tempo: togliere totalmente la moneta dalla disponibilità della maggioranza.

Sempre leggendo Fitch Ratings sia apprende che: “gli approcci contabili mark-to-market hanno provocato di recente perdite particolarmente ingenti presso la Banca nazionale svizzera (BNS) (che infatti annuncia che non invierà più soldi ai Cantoni nel breve periodo) e la Reserve Bank of Australia (RBA) – queste ultime sufficienti a spingere la RBA in un patrimonio netto negativo”.

Ormai la frode pare proprio essere stata sdoganata, se un paese come la Svizzera, dotato di sovranità monetaria ed esperta di banche, la sta già mettendo in atto nella politica di trasferimento fiscale verso i Cantoni.

Ed il fatto che il 9 Gennaio scorso anche il noto quotidiano economico voce dei poteri di casa nostra, Milano Finanza, dia pieno risalto alla notizia e ci indichi verso quale rotta si vuol far navigare l’imbarcazione, non ci deve lasciare per niente tranquilli:



La stessa Fed ha affermato che le rimesse al Tesoro degli Stati Uniti potrebbero cessare per un certo periodo se gli alti tassi di interesse le causano l’accumulo di perdite nette; tali rimesse nel 2021 erano circa lo 0,5% del PIL.

Le banche centrali che utilizzano approcci contabili diversi, come quelle negli Stati Uniti, in Giappone e nella zona euro, e quelle come la Bank of England e la Reserve Bank of New Zealand che hanno indennità governative che coprono i programmi di acquisto di attività, hanno meno probabilità di sperimentare un’estrema volatilità degli utili – tiene a prospettare Fitch Rating – aggiungendo poi: “tuttavia, le perdite indennizzate rappresentano una passività potenziale per il sovrano”.

Insomma, nonostante una tecnica che dopo lo schiaffo, preveda il farti rilassare con un paterno “scappellotto“, per poi affondarti con un “cazzotto” in pieno volto – con il preciso intento di farci credere che per noi (intesi come europei) sarà diverso – tutto lascia prevedere invece che non sarà proprio così!

Continuando nella nella lettura del documento, si apprende che la maggior parte delle banche centrali dispone di riserve, che possono consentire loro di mantenere le distribuzioni al governo anche quando si registrano perdite. Tuttavia – afferma sempre Fitch Ratings – la portata e la velocità dei movimenti del mercato possono sopraffare le riserve, mettendo a repentaglio le entrate pubbliche delle banche centrali. La RBA ha dichiarato a settembre che si aspetta che i suoi profitti futuri vengano mantenuti fino al ripristino del suo capitale; la banca ha pagato circa lo 0,1% del PIL al governo nell’anno finanziario conclusosi a giugno 2021.

Leggendo queste poche righe, con l’occhio di chi conosce il corretto e reale funzionamento della moneta e dei sistemi monetari moderni, verrebbe immediatamente da strappare il documento e denunciare il tutto alla corte dei diritti dell’uomo, per le immani falsità (provate a livello contabile e dalla dottrina), che si cerca di far apparire come verità per ingannare chi legge ed i popoli ignari che per mezzo di queste falsità sono costretti a sofferenze ed una vita di stenti.

Le banche centrali, non dispongono di riserve, loro le riserve le creano all’occorrenza come gli pare e piace, con un semplice “click” sul proprio computer e lo possono fare all’infinito nello spazio e nel tempo. Lo possono fare in virtù di una disposizione di legge conferita loro da dei governi che dovrebbero essere espressione democratica del popolo.

Affermare che: “la portata e la velocità dei movimenti del mercato possono sopraffare le riserve”– è una pura e delinquenziale falsità dimostrata e dimostrabile. Per i motivi sopra esposti, per nessuna ragione e/o qualsiasi tipo di evento catastrofico al mondo le banche centrali possono terminare le loro riserve.

Fortunatamente anche Fitch Ratings, nel proseguo della sua analisi, non se l’è sentita di continuare sulla strada della frode dottrinale appena evidenziata, ossia che le riserve delle banche centrali sarebbero limitate. Dando così un contributo essenziale alla Verità.

Infatti continuando nella lettura, si può apprezzare che la questione viene ricondotta esclusivamente all’interno di una precisa volontà politica: “Le banche centrali possono subire perdite nei loro bilanci e continuare ad operare con una posizione patrimoniale negativa. Tuttavia, se i governi decidessero di rafforzare le posizioni patrimoniali delle banche centrali, ciò metterebbe a dura prova le finanze pubbliche”.

Del resto che le banche centrali possono tranquillamente non curarsi delle loro passività ed operare in tutta tranquillità con una posizione patrimoniale passiva, lo hanno confermato a più riprese tutti i banchieri centrali del mondo occidentale, da Powell alla Lagarde.

Quindi che necessità c’è di esporre tale problema, se il problema di fatto non esiste?

La necessità è sempre la stessa, quella di far credere che la creazione della moneta da parte delle banche centrali abbia natura debitoria, con il fine ultimo di depredare i popoli dei loro risparmi, dei loro asset, delle loro sicurezza, della loro tranquillità ed infine della loro vita.

di Megas Alexandros

Note:

[1] Central Bank Losses May Add to Sovereign Fiscal Pressures (fitchratings.com)

[2] Le banche centrali perdono soldi, quali sono gli effetti per gli Stati? — Notizie TradingView

Fonte


https://luogocomune.net/26-economia/615 ... elle-frodi




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MessaggioInviato: 13/02/2023, 18:34 
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https://luogocomune.net/28-opinione/617 ... ri-confusi




Rivoluzionari confusi






Categoria: Opinione
Pubblicato: 13 Febbraio 2023
Visite: 5191



di Andrea B. Nardi

Dappertutto abbiamo movimenti anti-sistema, partiti contestatari, gruppi e associazioni contro il potere, grida, urli, comizi, cortei e manifestazioni, però, inevitabilmente, nessuno di questi riesce a ottenere l’appoggio decisivo e duraturo dei popoli: perché?

Il motivo è semplice: sbagliano a scegliere il problema contro cui lottare.

Se non si conosce il problema sarà impossibile risolverlo e, tanto meno, farlo conoscere alle masse, convincendole a lottare per esso. È la scelta della corretta strategia – ossia l’individuazione dell’obiettivo da colpire – a dare un senso alla guerra, mentre la tattica si limiterà a utilizzare mezzi e modi atti a raggiungere quel fine.

La Gran Bretagna, per esempio, ha, sì, vinto la battaglia per uscire dalla UE e liberarsi della BCE – di cui, peraltro, non aveva adottato l’euro –


ma ha perso la guerra restando comunque sotto lo scacco della Bank of England, ossia il lievito madre del peggior morbo che abbia mai colpito l’umanità, fin dal 1694, regina e artefice dell’associazione a delinquere di stampo mafioso chiamata circuito bancario privato internazionale.

Una rivoluzione, questa inglese, abortita sul nascere, e un’ottima occasione persa, con gran piacere dei dominanti. D’altra parte, il potere criminale finanziario, che da trent’anni è riuscito a vincere la sua lotta contro la democrazia, assoggettando tutte le repubbliche occidentali e non – corrompendone governi, media, politici – resta timoroso della rivoluzione, dacché sappiamo che, nella Storia, anche il più assurdo, iniquo, crudele, forte e duraturo sistema liberticida può essere abbattuto (col feudalesimo medievale ci abbiamo messo mille anni, ma poi ci siamo riusciti, salvo poi buttare tutto alle ortiche).

Pertanto, per eliminare dalla propria strada ogni tendenza sovversiva, è lo stesso regime a indicare ai popoli gli obiettivi insulsi con cui giocare alla rivoluzione: l’ambiente, l’ecologia, il riscaldamento globale, diritti individuali diversi a seconda della sessualità delle persone, l’educazione transgender per i bambini, l’eliminazione del maschile e del femminile nel linguaggio, l’abbattimento dei monumenti, l’imbrattamento delle opere d’arte, la distruzione delle auto di lusso e dei piccoli negozi privati durante la finta guerriglia urbana.

Tutto ciò non è rivoluzione, ed è, invece, perfettamente funzionale al regime, che non ha nulla da temere da queste idiozie isteriche e infantili.

Le nuove generazioni, che per una questione biologica sarebbero, a quell’età, naturalmente portate a combattere il regime, in una sorta di parricidio edipico, anche per la disponibilità di tempo nullafacente che attanaglia i giovani, loro malgrado disoccupati, sono distratte dai golem che il regime stesso getta loro in pasto, facendogli rincorrere le battaglie stupide di cui sopra, al seguito, per esempio, di una bambina psicotica e ignorante che sproloquia cretinate prive di senso, fantoccio di una messinscena mediatica il cui business frutta miliardi al suo entourage, o di innumerevoli bloggers e cantanti, i quali convincono i ragazzi che essere ribelli significhi coprirsi di tatuaggi, piercing, vestirsi da deficienti, e urlare luoghi comuni ai concerti.

Sull’altro lato, pure i partiti e i movimenti politici anti-sistema sbagliano completamente le loro lotte: Podemos, Cinque Stelle, Syriza, Italexit, Occupy Wall Street, Verdi/Destre/Sinistre anti-governative di ogni compagine nazionale, ognuno di loro ha avuto un seguito popolare riottoso, e ognuno, immancabilmente, l’ha perso.

Qual è il motivo? La risposta è che nei loro programmi anti-regime c’era dentro di tutto, in un minestrone confuso, la cui assenza di precisione ha impedito alle popolazione di capire per cosa, effettivamente, stessero lottando e quale fosse il vero nemico da combattere.

Il mondo degli adulti, impegnati a non affondare nella propria vita, non può permettersi di perdere tempo dietro nonsense e proteste farraginose, e lo stesso dicasi per quella classe media di lavoratori, già troppo tradita dai politici.

A queste masse nazionali, per poterle far arrivare ad appoggiare, anima e corpo, una causa di lotta, occorre chiarire in modo assolutamente esatto il problema da risolvere, denunciarlo, insegnarlo, e spiegarne la soluzione, senza mischiarlo con mille altre questioni. Solo così si può sperare di conquistare la popolazione alla lotta.

Finché si fanno programmi politici generalizzati, dove si incita all’uscita dalla UE, al sovranismo, contro i mercati, contro la corruzione, contro la dittatura sanitaria, contro le ideologie (liberismo, capitalismo, statalismo, welfare…), oppure troppo particolaristici, come le battaglie contro una determinata imposta o provvedimento governativo, contro la privatizzazione di quel determinato ente, contro il bancomat o la raccolta differenziata… L’uomo della strada, il popolo, la stragrande maggioranza dei cittadini non verrà coinvolta nella rivoluzione, poiché, per quanto favorevole a detti provvedimenti, non li capirà a pieno.

Perché, in fondo, devo uscire dalla UE? Cosa me ne viene? E che significa, poi, sovranismo? E se tornassimo alla lira non sarebbe un casino? E le tasse ci sono sempre state, quindi? I politici diventano corrotti appena eletti, non c’è da aspettarsi che questi siano diversi. E se poi non faccio il vaccino e muoio? E che significa liberalismo? E ancora a parlare di comunismo…?

Ecco, quindi, la disillusione borghese, la rassegnazione, la tanto amata – dal regime – resilienza.

La rivoluzione, invece, si fa dichiarando un obiettivo unico, chiaro, comprensibile a chiunque, spiegando come esso sia l’origine di tutti i problemi e il suo raggiungimento sia l’inizio della soluzione di tutti i suddetti.

Se si insistesse fino alla nausea a denunciare un preciso obiettivo da colpire, insegnando quali tragedie esso abbia provocato e quali miglioramenti ne sorgerebbero una volta eliminato, allora il popolo prenderebbe coscienza. Coscienza di classe, coscienza del problema, coscienza di lotta.

E nessuno può fermare un popolo che abbia capito quant’è stato ingannato per generazioni.

Ora, qual è il problema primordiale che affligge l’umanità, la tragedia fondamentale che aleggia sui popoli? La continua penuria di denaro da parte degli Stati.

Ciò è stato causato in passato dall’idiozia di ancorare il denaro a un qualche materiale scarso e limitato e, oggigiorno, all’ulteriore follia di aver delegato la creazione della moneta alle banche private, esautorando gli Stati sovrani dalla sacrosanta prerogativa di emettere da sé moneta fiat, ossia creata dal nulla come semplice unità di misura del valore del lavoro.

Viviamo in un’epoca in cui gli Stati piangono miseria, martoriano i cittadini di tasse inique e li abbandonano in balia delle privatizzazioni e delle proprie rovine, mentre le banche centrali private elemosinano ai Governi denaro da esse creato dal nulla, imprestandoglielo col contagocce dietro interessi e ricatti, salvo poi trovare, d’incanto, mille miliardi di dollari per salvare le banche private nel 2008, e centinaia di miliardi di euro per sostenere un presidente ucraino sanguinario e cialtrone.

Nessuna compagine politica che voglia sovvertire il criminale sistema di potere finanziario che attualmente governa il mondo può prescindere dall’individuare come suo primo obiettivo, suo capitale, essenziale, basilare obiettivo, l’abbattimento del meccanismo delle banche centrali private, la messa fuorilegge delle stesse, la riappropriazione della sovranità statale nell’emissione di moneta, e la creazione di un parallelo circuito di risparmio e prestiti totalmente pubblico, estraneo ai mercati privati.

Confiscare, espropriare, condannare e neutralizzare i banchieri privati dalla gestione del denaro pubblico dev’essere emblema e bandiera di qualsiasi progetto politico che voglia restituire libertà e benessere ai popoli, ed è un obiettivo facile da comprendere, con un nemico facile da far odiare alle masse, ben definito nella lotta di classe, e determinante per le sorti della prospettiva politico-economica.

Essendo le banche, da oltre un secolo – almeno dal 1913, anno di fondazione della sciagurata FED – la causa principale dei mali del mondo, guerre mondiali comprese, “Morte ai banchieri!” potrebbe essere il provocante e colorito, quanto interessante slogan di questa lotta.

Senza questo, tutti gli altri propositi politici sono fuffa.

Tratto da: “Lo Stato senza tasse” di Andrea B. Nardi – Robin Edizioni









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