Falsi ricordi indotti con elettrodi, terapeuti travestiti da lupi, disegni manipolati.
L'orrore nella mente dei bambini
Nell'inchiesta "Angeli e Demoni" sugli affidi illeciti nella Val D’Enza la lista degli "stratagemmi" usati per allontanare i minori dalle loro famiglieTerapeuti mascherati da “lupi cattivi” per convincere i bambini della cattiveria dei genitori nei loro confronti, ore e ore di sedute di psicoterapia equiparabili a “lavaggi del cervello” in piena regola, falsi ricordi di abusi sessuali indotti in realtà tramite impulsi elettrici. E ancora: “ritocchi” ai disegni realizzati dai bambini, a cui venivano aggiunti particolari che potevano essere letti come segnali di abusi sessuali, in realtà inesistenti. Fa venire la pelle d’oca l’elenco degli “stratagemmi” messo a punto - secondo l’accusa - dalla rete di medici, assistenti sociali e liberi professionisti coinvolti, insieme a politici locali, in quell’abisso che gli inquirenti hanno deciso di chiamare “inchiesta Angeli e Demoni”.
L’inchiesta ha fatto emergere un business illecito ai danni di decine e decine di minori che sarebbero stati ingiustamente sottratti alle loro famiglie per essere dati in affido, in cambio di soldi, anche ad amici e conoscenti delle persone indagate. Alcune vittime dei reati contestati dall’inchiesta, oggi adolescenti, “manifestano profondi segni di disagio, tossicodipendenza e gesti di autolesionismo”, evidenziano i carabinieri di Reggio Emilia, che hanno svolto gli accertamenti.
Le indagini sono iniziate alla fine dell’estate 2018 dopo un’anomala escalation di denunce all’Autorità Giudiziaria, da parte dei servizi sociali coinvolti, per ipotesi di reati di abusi sessuali e violenze a danni di minori commessi da parte dei genitori. L’analisi dei fascicoli vedeva puntualmente approdare le indagini verso la totale infondatezza di quanto segnalato. Da questo spunto si è sviluppata l’indagine che ha svelato numerosi falsi documentali, redatti secondo l’accusa dai servizi sociali in complicità con alcuni psicologi, “artatamente trasmessi all’Autorità Giudiziaria”.
A sconvolgere, in particolare, sono le tecniche che psicologi e assistenti sociali avrebbero utilizzato per manipolare le menti dei bambini così da alternarne i ricordi e le percezioni. Tra questi gli inquirenti segnalano uno strumento spacciato come “una macchinetta dei ricordi” che mediante “impulsi elettrici” riusciva ad alterare la memoria dei piccoli in prossimità dei colloqui giudiziari, così da produrre in loro “falsi ricordi di abusi sessuali”.
Non solo: innocenti disegni dei bambini venivano falsificati - questa la ricostruzione dei carabinieri - attraverso la mirata “aggiunta” di dettagli a carattere sessuale; le abitazioni erano descritte falsamente come fatiscenti e gli stati emotivi dei piccoli venivano modificati ad hoc nelle relazioni. A volte – prosegue l’accusa - i terapeuti apparivano ai bambini con travestimenti da personaggi “cattivi” delle fiabe messi in scena per simboleggiare la mamma e il papà intenti a fare del male ai loro figli, o comunque per denigrare la figura materna o paterna.
Decine anche i regali e le lettere di affetto, consegnati negli anni da parte dei genitori naturali, che i carabinieri hanno sequestrato in un magazzino dove erano nascosti e che gli appartenenti ai servizi sociali indagati non avrebbero mai consegnare ai piccoli.
Il tutto per allontanare i bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito anche ad amici e conoscenti, per poi sottoporre i minori a un programma di psicoterapia per un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro.
https://www.huffingtonpost.it/entry/sul ... d014fba1d0-------------------
siamo oltre ogni orrore ....
seguiamo la cosa .
con attenzione critica .
zio ot