"Troll" è il termime moderno con cui la Babilonia materialista e perbenista (bigotta o atea che sia) definisce colui che tagliando corto e netto bypassa tutta la logorroica e blasonata prosopopea dei moderni grandi "dottori di sapienza", che brandiscono fiumi di letteratura altrui e di parole vuote, pestandogli la loro ipocrita coda di paglia, tanto da fare di lui il capro espiatorio delle loro contraddizioni, lacune profonde, luoghi comuni e menzogne evidenti, invocandone in coro il ban; lo status quo esige infatti una "paciosa" palude stagnante di amebe senz'Anima, che "documentandosi nei testi religiosi o profani" vanta il sapere assoluto.
Così il troll viene contrastato in tutti i modi, ignorato, attaccato, spesso definito "malato di mente, esaltato, indemoniato, sovversivo e irritante", oppure, finite le cartucce, "un poveraccio"; si, perchè con lui le loro belle mascherine non funzionano mai e quindi il volgo verminoso insorge unito, apparendo qual è in effetti: un solo golem trasversale.
Ma non è esattamente quello che gli antichi farisei, i loro "osservanti adepti" e perfino i suoi parenti stretti dicevano di Gesù Cristo?
Non è stato lui bannato in croce dal "popolo di Dio", ossia dai "savi e dagli intelligenti", dai Romani e dai loro contendenti?
Nulla è cambiato pare sotto il Sole... dopo ben 2.000 anni di vomitevoli recite sociali.
https://www.scambiofigu.net/host/up/1eecd39097a8.jpgMolto bene. E' l'ora delle pulizie.