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 Oggetto del messaggio: Il parto di madre Terra
MessaggioInviato: 18/12/2019, 11:27 
IL PARTO DI MADRE TERRA

L’attività fisica del nostro pianeta è oggi sotto i riflettori. Monitorata da varie branche della scienza, è oggetto di profondi cambiamenti, che, soprattutto negli ultimi anni, manifestano evidenze sempre più rilevanti, invitando a ipotesi sul futuro prossimo e a teorie sul significato della realtà. La Terra, è ormai generalmente riconosciuto, è influenzata, tra le componenti esterne, principalmente dalla sua stella di riferimento, il Sole, ma probabilmente questo non è l’unico fattore a condizionarla. La professoressa Giuliana Conforto, fisico, da sempre alla ricerca del senso profondo della vita, suggerisce infatti, forte del supporto di scoperte risalenti al 1995, che un altro piccolo sole, questa volta interno al pianeta, sia responsabile dell’attività magnetica terrestre: si tratta di un grande cristallo, un core cristallino, una sorta di feto di cui la Terra è gravida, che ruota più velocemente rispetto alla superficie, al quale la studiosa ha dedicato il titolo di un suo libro, Baby Sun (piccolo sole, appunto). Il campo magnetico terrestre, la cui forma ricorda una mela, potrebbe costituire una realtà per noi fittizia, limitando la nostra concezione di spazio? Oltre alla Terra come la concepiamo, potrebbe esistere una Nuova Terra, identificata con la plasmasfera, in un universo dominato dall’energia cosiddetta oscura? Questa e altre domande vengono affrontate nel testo, partendo dal racconto di tre scienziati che compiono un percorso di comprensione, sia della realtà fisica (illusoria?), sia di se stessi e del senso della propria esistenza, il cui motore è la forza elettrodebole, una corrente costituita da bosoni, espressa nell’eros, l’energia che muove letteralmente il mondo, la vita, l’evoluzione universale e la consapevolezza dell’Uomo. Un’energia di cui erano coscienti le maggiori civiltà antiche, che hanno fondato su di essa, preservandola nel tempo come conoscenza esoterica, una tradizione sacra, accessibile solo chi sceglie di intraprendere il cammino alchemico. La professoressa Conforto spiega ai lettori alcuni dei punti salienti del suo libro e delle sue ricerche, in questa intervista.

Silvia Agabiti Rosei: Cosa è il core cristallino che si trova all’interno della Terra, da lei associato a un feto, che ha ispirato il titolo del suo libro?

Giuliana Conforto: «Il core cristallino è il nucleo della Terra. È un unico gigante Cristallo che i geofisici hanno individuato sin dagli anni ‘30, studiando la propagazione dei grandi sismi. Più di recente, nel 1995, hanno scoperto che il core si muove in modo indipendente dal resto del pianeta e, cosa ancora più affascinante, è anche il cuore di una NUOVA TERRA, visibile da satellite in ultravioletto. La forma di questa NUOVA TERRA è simile a un feto, facilmente riconoscibile osservando l’immagine della Nasa pubblicata nel mio libro».

S.A.R.: Secondo lei la gestazione planetaria è resa metaforicamente dalla Madonna gravida che partorisce, all’interno di una grotta, il Sol Invictus. Ce ne può parlare?

G.C.: «Il Sol Invictus è il core cristallino che nasce in una grotta, perché sta dentro la crosta terrestre, che è simile a una grotta appunto. È la natività riproposta ogni anno dal presepe, anche millenni prima della nascita di Gesù. Il Sol Invictus è un mito che risale al profeta persiano Zarathustra e la recente scoperta del core cristallino dimostra che non si tratta solo di un racconto mitico, ma è una realtà che travolge sia le scienze, sia le religioni».

S.A.R.: Magnetosfera terrestre ed eliosfera hanno la forma di una mela. In che modo possono assomigliare a uno schermo al plasma, su cui sono proiettate immagini false, creando quindi una realtà illusoria?

G.C.: «La magnetosfera terrestre è fatta di plasma, come lo sono alcuni schermi televisivi. La magnetosfera ci avvolge, circonda tutta la Terra ed è composta di due fasce, le fasce di Van Allen, che possono dare l’illusione di un’immensità fittizia, uno spazio molto più grande di quello che è in realtà. La magnetosfera è simile a una sala di specchi e non è trasparente come fanno credere le ricerche spaziali; può essere uno schermo tridimensionale sul quale si proiettano immagini».

S.A.R.: Rifacendosi alla Genesi, lei paragona questa “mela” al frutto della falsa conoscenza, laddove il sistema nervoso del credente rappresenterebbe l’albero della conoscenza di biblica memoria. Può esporci questo concetto?

G.C.: «Per comprendere il paragone, bisogna partecipare al gioco delle forme, riconoscere che sono simili nel grande e nel piccolo. Qualsiasi campo magnetico è dipolare e a forma di “mela”, mentre ogni sistema nervoso è a forma di albero. Il gioco è simbolico, significante per chi vi partecipa, incomprensibile per chi pretende di capirlo con la ragione».

S.A.R.: In che modo la forza nucleare debole, associata all’energia oscura, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della coscienza e nell’andamento della vita in generale?

G.C.: «La forza debole è energia oscura che non si vede, ma che ognuno di noi può sentire; è l’unica forza nucleare che, viste le sue squisite peculiarità, può coincidere con la Vita che unisce infiniti mondi, come ha anticipato Giordano Bruno, l’unica che può svelare l’eternità, la centralità di ogni essere umano e l’inutilità dei “maestri” che parlano di spirito. Lo spirito è l’inganno di sempre, il vero segreto sta nella materia nucleare».

S.A.R.: La forza elettrodebole, costituita da un fiume di bosoni, è una corrente che attraversa i corpi e che lei paragona al Fiume della Vita di Eraclito e all’elisir dell’eterna giovinezza. Gli antichi, dunque, conoscevano già il campo nucleare debole?

G.C.: «Tutti gli esseri umani, antichi e moderni, capaci di sentire la Forza, l’hanno chiamata con il nome appropriato: è un Fiume, una corrente copiosa di bosoni, particelle massicce che penetrano e animano ogni corpo. Il mio lavoro è stato in fondo una traduzione tra il nome “debole”, dato dai fisici che misurano con strumenti artificiali, e chi sente e ama la Vita. Per gli strumenti metallici la Vita appare “debole”, per noi è eros ed emozioni cocenti».

S.A.R.: Qual è il ruolo dell’eros, come effetto della forza elettrodebole, nella nostra evoluzione?

G.C.: «Il ruolo dell’eros è fondamentale, cruciale per tutta la nostra esistenza e anche la nostra sopravvivenza come società, oltre che come individui. Il fatto che coincida con il lato “debole” della forza elettrodebole mostra che l’eros è la forza universale che le religioni ignorano e le scienze trascurano».

S.A.R.: Cos’è il cervello emozionale, in che modo è stato represso e come può essere riattivato?

G.C.: «Quello emozionale è uno dei tre cervelli che tutti possediamo: logico o razionale, limbico o emozionale, antico o rettiliano. Sono stati individuati dalle neuroscienze. I tre cervelli sono tre diverse funzioni che si dovrebbero integrare l’una con l’altra. L’educazione paralizza però quella del cervello emozionale, fondamentale per la salute del corpo e l’integrità tra soma e psiche. Con la paralisi del cervello emozionale il comportamento umano oscilla tra le altre due funzioni “opposte”, razionalità e istinto. Perciò l’essere umano è infelice, incapace di comprendere ed esprimere le sue emozioni. Il lavoro primo è quello di comprendersi, perdonarsi e riconquistare l’integrità funzionale del proprio cervello, la sua indissolubile unità con il proprio corpo».

S.A.R.: Che cos’è l’Arte della Memoria?

G.C.: «È l’Arte di ricordare le proprie origini nel passato e anche il progetto nel futuro. È impossibile spiegarla a parole. Come ogni Arte va assaporata, gustata, praticata…».

S.A.R.: Lei parla di quattordici dimensioni, associandone sette alle virtù e sette ai vizi capitali. Sette, secondo lei, sono anche gli elementi. Cosa rappresenta questo numero sacro da un punto di vista fisico?

G.C.: «Tutto è sacro e profano insieme e tutti i numeri possono avere dei significati per noi umani. Il sette è la base musicale, quella della settimana, dei vizi e delle virtù, appunto. Nel parlare di quattordici dimensioni, intendo mostrare che vizi e virtù non sono divisi, ma uniti e dipendenti tra loro. Nel mio libro parlo in realtà di almeno ventidue dimensioni, come i tarocchi, e accenno al fatto che siano ancora di più, forse sessantaquattro come I’Ching o addirittura infinite».

S.A.R.: Tornando al concetto di inganno subito dall’uomo, lei parla di “caduti”, esseri alieni che si nasconderebbero nelle zone invisibili della magnetosfera e si nutrirebbero delle emozioni umane, di cui sono privi, creando la falsa realtà di questo mondo. Cosa intende, riferendosi alla loro esistenza, con l’espressione “dio minore”?

G.C.: «L’inganno non è subìto, al contrario è creato dall’uomo, che crede alle mezze verità raccontate a scuola, e anche dalle entità che oggi affollano i convegni “spirituali”, facendosi passare per arcangeli, antichi maestri, etc. Sono anche mezze bugie, promosse dagli “alieni”, di fatto “alienati”, incapaci di sentire le emozioni. Gli alieni, o meglio gli alienati, sono alla disperata ricerca di emozioni, perché hanno perso il contatto con la Vita, credono solo al “dio minore”, il lato oscuro o campo elettromagnetico, e non sanno usare il lato luminoso, il campo nucleare debole».

S.A.R.: Secondo la sua opinione, che legame sussiste tra questo concetto e la gnosi cristiana?

G.C.: «Lo slogan “tutto è vibrazione”, tipico della spiritualità orientale, ignora il moto ruotante e penetrante della Vita, coltivato invece dalla tradizione ermetica occidentale. La mia comunque non è un’opinione, ma un sentire e un profondo bisogno di unità. La gnosi cristiana ne parla, ma chi parla di gnosi senza realizzare la propria integrità fa solo parole vane».

S.A.R.: Anche la misura del tempo costituisce, secondo lei, un inganno: per consuetudine comune si utilizza una sola freccia del tempo, mentre dovrebbero esserne considerate due. Può spiegarci questo concetto?

G.C.: «Quasi tutta la fisica è invariante, cioè la stessa, sia con una freccia del tempo che procede dal passato al futuro, sia con una che procede dal futuro al passato. L’uomo crede soltanto a una, ma non è vero che non usa l’altra. La mente, infatti, corre avanti e indietro nel tempo, senza alcun problema».

S.A.R.: Cosa intende sostenendo che tale inganno sarebbe frutto di una solidificazione della materia nucleare, risalente a 11.500 anni fa, che avrebbe provocato la Caduta dei Giganti?

G.C.: «Questo concetto della solidificazione non si può spiegare in poche righe; richiede una nuova e antica concezione della materia, un’interpretazione integrata delle due grandi rivoluzioni scientifiche del secolo scorso, fisica quantica e fisica relativistica. Mi duole dire che, esaltando la fisica quantica, i maestri “spirituali” fanno notevoli danni, perché fanno credere che questa abbia risolto il problema chiave, la natura della materia nucleare; non è vero».

S.A.R.: Lei parla, nel suo libro, della situazione critica che sta vivendo il nostro pianeta da un punto di vista fisico. Cosa pensa del cambiamento cui stiamo andando incontro? Cosa accadrà alla Terra?

G.C.: «La risposta non è univoca; per alcuni il cambiamento avverrà in un modo e per altri in un altro modo. Quanto alla Terra la risposta ognuno la può trovare dentro di sé. Se la Terra è gravida come credo, la domanda da porsi è: che cosa accade a una madre che partorisce?».

S.A.R.: Nel suo libro si parla di fusione fredda. In che modo lei la associa alla memoria dell’acqua?

G.C.: «È una domanda che richiede una lunga spiegazione, illustrata nel mio libro al quale rinvio. Comunque anche la fusione fredda si può spiegare, a patto di comprendere la relazione tra la Vita, “debole”, e la materia nucleare, che non è fatta di palline, come credono i fisici, né è solo spirito solidificato, come dicono gli spirituali».

S.A.R.: Anche il suono e la musica sono per lei strettamente legati alla forza elettrodebole, alla matrice universale e alla consapevolezza dell’uomo. Ce ne può parlare?

G.C.: «Si può comprendere che il lato “debole” della Forza è l’Armonia, che si coniuga con la Bellezza dell’altro lato, il campo elettromagnetico. Chi sente l’una e ammira l’altra smette di parlare».

S.A.R.: Che cos’è per lei l’alchimia e qual è la via da percorrere per realizzare il superamento dell’inganno e il risveglio della coscienza?

G.C.: «L’alchimia è un cammino di verità all’interno di se stessi e la coscienza è la percezione degli infiniti mondi, effetto di questo cammino».

Articolo di Silvia Agabiti Rosei


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Iscritto il: 21/12/2018, 19:11
 Oggetto del messaggio: Re: Il parto di madre Terra
MessaggioInviato: 20/12/2019, 19:38 
Fantastico, madre Terra = femmina = madonna = dea creatrice.

Queste amazzoni fallite della New Age sono davvero fuori di testa, eh? Povere sclerate.



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Offtopic (fuori argomento)
Correte correte... che per pagare i mercanti e i loro camerieri dovrete rubare sempre di più, e attenti a non dimenticarvi la carta di credito a casa... che se vi rompete il muso per strada neppure il carroattrezzi viene più a prendervi.
Mi raccomando: Votate, umili e silenti.
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