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Coscienza, arte e creatività nel percorso evolutivo
e nella conoscenza del sè
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Nel mio vero Eden

03/01/2020, 01:11

La Genesi ebraica è andata come sapete, qui c'è quella finale, molto diversa in effetti...

Riporto dal capitolo 1, versetti 20:22

L'Uomo, sorprendendo la donna a fare carte con il serpente, non perse un solo istante, raccolto un bel mazzone nodoso ben secco lo provò sulla testa dell'uno e dell'altra, azzerandoli, giusto per non rischiare guai.

E verso sera, l'eterno bugiardo, il demiurgo, uscito dalla sua buia caverna camminava nel giardino, e chiamò l'Uomo dicendo: "Dov'è la tua donna?".

Allora l'Uomo, col mazzone in mano, rispose indicandogli la sua mattanza mattutina:

"Il serpente e la sua fedele degna compagna giacciono insieme, mangiavano quel frutto mortale ed infatti sono morti, ma tu dove occidente sei stato? Non dirmi a prostitute! Quando servi non ci stai mai, ed ora sparisci eternamente là sotto e non farti più vedere in superficie o sarete in tre a giacere beati insieme all'Inferno".

E il dimiurgo sinistro, pacato e pacifista lui, udito ciò se la dette a zampe levate, con il grande stupore del feroce Anubi, il quale lo venerava temendolo molto.

Questa è la storia del vero Eden, il regno dell'Anima, di cui questo infimo mondo di larve giudaico-cristiote è l'ombra nera, una putrida latrina a cielo chiuso piena d'imbecilli replicanti, che al posto dell'Anima hanno un ectoplasma, pertanto il loro dio deve essere necessariamente un delinquente NATO.
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