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Astronave
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 Oggetto del messaggio: Il medico dell'anima - Intervista a Simone Barbieri
MessaggioInviato: 10/03/2022, 09:27 
IL MEDICO DELL'ANIMA
Articolo di Michael Salla

Radiestesia, cristalloterapia, possessioni “demoniache” e molto altro nell’intervista al famoso terapeuta Simone Barbieri.

Se abbiamo mal di denti andiamo dal dentista, ma se la situazione di dolore e di disagio non ha (ancora) colpito il corpo fisico, ma appartiene a una sfera più interiore e profonda, da chi andiamo? Traumi emotivi, lutti, paure, e sentimenti di questo genere sono trattabili con altre terapie che non riguardano la medicina tradizionale, o la farmacologia, ma come non sono tutti uguali i medici, anche i “medici dell’anima” vanno scelti con attenzione. Chi mi conosce sa che sono assai restia ad affidarmi ad altri, siano essi medici tradizionali oppure guaritori olistici. Preferisco cercare di superare da sola certe situazioni, anche se poi il risultato è pessimo. Ho sentito parlare di Simone Barbieri, radiestesista, cristalloterapeuta, reiki master e molto altro, da un’amica, scoprendo che è famoso e apprezzato in tutta Italia per le sue straordinarie qualità di guaritore e le sue non comuni conoscenze in campi diversi. E così, quando ho dovuto riconoscere con me stessa che da sola non ce l’avrei fatta a superare un trauma che avevo vissuto, ho bussato alla sua porta. Ho trovato una persona che sa subito metterti a tuo agio (anche un riccio orgoglioso come me), e che, cosa importantissima, ha una capacità che mi è sembrata quasi paranormale nel comprendere quale sia l’origine più profonda del tuo problema e come curarlo. Credetemi, ero a pezzi e grazie a lui sono tornata in vita. Simone ha uno studio a Milano, uno a Vigevano e uno a Firenze (le sue cure vengono contese in tutta Italia), e un’agenda fitta fitta per cui si deve prendere appuntamento con molto anticipo. Nell’agosto scorso, mentre Simone era in ferie, ci siamo sentiti su Zoom per questa intervista, perché tenevo molto a presentarlo ai nostri lettori. Magari qualcuno, come è successo a me, potrebbe aver bisogno di un medico dell’anima…

Partiamo dall’inizio: cosa ti ha spinto a interessarti a certe materie e intraprendere il tuo lavoro di terapeuta?

Avevo 10 anni e per una serie di circostanze particolari partecipai a una seduta spiritica con una medium molto conosciuta, in cui c’era molta gente. Ricordo che, a un certo punto, la medium si alzò in piedi, nel cerchio in cui eravamo disposti, e venne dritta verso di me, mi appoggiò una mano sulla spalla e mi disse: “tu guarirai le persone”. Non posso negare il disappunto che provai, perché all’epoca sognavo di fare il calciatore, figurati… Da allora non ci sono stati più eventi e tutto si sposta alla notte in cui muore mio nonno materno (in questo momento, tra l’altro, mi trovo in quella che era casa sua). Ho sentito quando è morto. Non ero dove mi trovo adesso, c’era solo mia mamma. Alle 7:00 precise del mattino stavo dormendo e mi sono svegliato improvvisamente, sapendo che era morto. Ho acceso il cellulare e in quel momento mi stava chiamando mia madre per dirmi che era morto. Da lì in avanti ho cominciato ad avere una particolare propensione nel sentire in anticipo le cose. Non mi riferisco alla preveggenza di fatti, ma quando sono vicino a una persona sento il suo campo, sento quello che non va emotivamente, psicologicamente, e quando dico non va non intendo che sia sbagliato, ma sento che in quella persona qualcosa emotivamente o psicologicamente ne abbassa l’energia, la frequenza, la vitalità, la felicità. Da allora è cominciata questa mia curiosità: ho delle sensazioni sul corpo particolari e quando mi trovo vicino a qualcuno, grazie alle sensazioni che mi arrivano, riconosco se questa persona ha un disagio. All’età di 26 anni, con la mia fidanzata di allora, sono andato a casa di un insegnante di cristalloterapia, che era uno dei suo migliori amici, per una serata con altre persone. A un creto punto lui mi chiede se avessi voglia di vedere la sua “stanza dei cristalli”. Io accetto, entriamo nella stanza, dove erano disposte delle teche bellissime piene di cristalli, e mi chiede se ho voglia di provarli. Accetto. M’invita a sceglierne un po’, che poi avrebbe usato per un trattamento su di me. Scelgo i cristalli, mi sdraio per terra, lui si mette in posizione del loto suonando una campana tibetana dietro la mia testa, mentre io sono sdraiato con addosso i cristalli, e lo fa per qualche minuto. Poi smette, accende uno stereo mettendo dei canti gregoriani ed esce dalla stanza. Non ho la più pallida idea di quanto sia rimasto in quella posizione, ma ho fatto un viaggio pazzesco. Ho visto delle cose di mie vite precedenti, consapevole da un lato di non avere idea di cosa fossero, ma dall’altro sentendo sulla pelle di averle vissute. Anche cose estremamente pesanti. Questo mi ha scatenato due situazioni: nella prima finisce la serata, io torno a casa e mi viene 41 di febbre, che dura tre giorni e tre notti ininterrottamente. Mia madre, preoccupata, chiama il cristalloterapeuta per capire cosa potesse essere successo e lui le consiglia di stare tranquilla, le spiega che si tratta di una reazione al trattamento e che non sarebbe successo niente di grave, ma quella di intervenire con dei farmaci per abbassare la febbre era una nostra decisione. Altrimenti potevamo lasciare che il corpo armonizzasse quello che si era mosso. Io opto per questa seconda possibilità, ma naturalmente nasce in me la necessità di capire come fosse possibile che dei sassi sul corpo potessero provocare delle reazioni del genere. Tutto è cominciato da lì: mi sono iscritto alla scuola di cristalloterapia e un giorno, mentre ero in un negozio per scegliere dei cristalli, sono stato attirato da un pendolo di quarzo ialino. L’ho guardato, l’ho preso dalla teca e il pendolo ha cominciato a girare come un pazzo, ma non ero io a farlo girare. Ho chiamato la persona del negozio per mostrarle quello che stava succedendo… Naturalmente ho comprato il pendolo, l’ho portato a casa e, senza sapere cosa mi stesse succedendo, ho cominciato a sentire che mi arrivavano delle informazioni dal pendolo, ma non dal pendolo come strumento, ma dalla connessione tra me e lui. Dopo chi che ho fatto corsi di radiestesia, reiki, kinesiologia applicata, ecc. Sono una persona che studia molto e ho bisogno di basi scientifiche in quello che faccio, nel senso che in ogni cosa a cui mi sono approcciato, persino la più alternativa, ho cercato la base scientifica, che mi dava la possibilità di spiegarla alle persone quando me lo chiedevano. Ho avuto tre grandi maestri individuali, che nella vita mi hanno incontrato in situazioni totalmente casuali, ma in tutte e tre le situazioni, pur non conoscendosi tra loro, mi sono sentito ripetere questa frase, “Io ti devo insegnare tutto esattamente come il mio insegnante ha fatto con me, poi io mi defilerò e tu continuerai. Un giorno troverai una persona a cui insegnerai tutto quello che io ti ho insegnato e ti defilerai e lei proseguirà”.

E tu hai già trovato un discepolo a cui trasmettere il tuo sapere?

No perché, come sai, faccio scuola di formazione e insegno radiestesia, cristalli, reiki, ecc. Tuttavia, ci sono delle pratiche private estremamente potenti, ritualistiche, che vengono tramandate solo a una determinata persona, e avendo io 43 anni - tieni presente che gli insegnanti di cui ti ho detto avevano tutti più di 65 anni - , credo che dovrò andar avanti ancora un po’. Nella scuola di formazione, comunque, insegno almeno l’80% delle mie conoscenze.

A questo punto mi concentrerei sull’argomento pendolo. Hai detto di aver ricevuto delle informazioni grazie alla tua connessione con questo oggetto. Di quale connessione stiamo parlando e da dove venivano quelle informazioni?

Ci sono diversi rami della radiestesia. C’è un ramo puramente scientifico/ medico, portato avanti da medici nella storia, soprattutto da medici negli Stati Uniti, poi c’è un ramo più esoterico e magico, portato avanti soprattutto dalla scuola francese e belga… Tutto quello che ti sto dicendo appartiene al campo della sensibilità umana, che è quello che fa la differenza tra una persona e un’altra. Noi siamo tutti potenzialmente portati ad avere una capacità espansiva e di connessione con un nostro profondo campo d’indagine, che percepisce, vuoi spiritualmente, vuoi fisicamente, tutte le informazioni che lo circondano da un punto di vista sottile. Per cui il mio essere all’interno di un campo di informazioni, a seconda della mia sensibilità, può farmi accedere a un certo numero di informazioni rispetto a un’altra persona. Questo si ottiene con delle strutture sensibili, che sono il nostro campo eterico che ci avvolge, ma anche con delle strutture meno sensibili, meno volatili e intangibili: abbiamo delle aree del cervello che sono deputate ad assorbire le informazioni che arrivano dall’esterno e a trasmetterle sotto forma di impulso neuromotorio, esattamente come fosse la placca neuromuscolare di un qualsiasi movimento muscolare. Ad esempio, c’è un fornello col fuoco acceso e tu te lo sei dimenticato; tocchi la pentola e appena senti il calore tiri indietro la mano. Quella è la placca neuromotoria, che in una frazione di secondo ti ha fatto fare un movimento velocissimo. Allo stesso modo, quando percepisci l’informazione esterna, quella placca neuromotoria dal cervello va alla periferia. Quando tieni in mano il pendolo, essendo questo compreso nel tuo campo energetico, è una prosecuzione del tuo corpo in tutto e per tutto, per cui trasmette sotto forma di energia cinetica l’energia che produce il tuo organismo attraverso un movimento. Starà all’operatore codificare il movimento del pendolo in una risposta. Quando viene usato il pendolo dall’operatore, l’atto di prendere in mano il pendolo innesca nell’operatore il desiderio di voler chiedere delle cose. Questo attiva quelle aree di cui ho parlato prima, permettendo di entrare in connessione con tutto il campo energetico che ci circonda. Ad esempio, se fai un’indagine su una persona, mentre stai guardando o toccando, o entrambe le cose, quella persona, ricevi informazioni sotto forma di effetto di risonanza. Se invece stai indagando su una situazione spirituale, ricevi informazioni dal campo, ma la branca della radiestesia spirituale ci dice che siamo connessi tutto il tempo con la Fonte. Che cos’è la Fonte? Non è nient’altro che il campo universale, torsionale, o campo morfico, da cui attingiamo energia e informazioni. Entriamo in connessione con il Tutto e il Tutto sa tutto. Se sono profondamente credente (non religioso, credente), mi è naturale appoggiarmi a quello che credo e dunque rivolgermi a delle figure energetiche, che possono essere le Guide spirituali, gli Angeli, gli Arcangeli, ma esse sono strutture energetiche e informazionali dell’Universo.

Queste tue ultime affermazioni sono quasi eretiche…

In verità no, e sai perché? Da settembre insegno in una scuola di Naturopatia di Milano, e nella preparazione del programma mi sono confrontato con il ricordo che ho sempre avuto secondo cui la radiestesia europea, in Francia, in Italia, ha all’origine, nei suoi più grandi esperti e nei suoi più famosi interpreti, tutti preti! I più grandi radiestesisti della storia, soprattutto prima del 1900, sono preti. Quindi la Chiesa, attorno al 1950, si è posta il problema del fatto che questa cosa prendesse piede e la sua posizione è stata che ognuno è libero di fare a casa sua ciò che vuole, purché non lo faccia pubblicamente, intendendo i preti, e lo faccia per sé e non per gli altri. E che la Chiesa come istituzione non crede a niente di simile. Nel momento in cui la Chiesa stessa dice una cosa del genere, non sono eretico nel dire che Angeli e Arcangeli sono delle vibrazioni.

Io, da persona che non sa niente, ma che ha usufruito delle tue conoscenze e competenze, so che attorno a noi ci sono delle entità che possono anche essere veicolate da un utilizzo improprio del pendolo, che può catalizzare forme parassite. Cerchiamo di definire queste entità. Cosa sono? Ricordo che la prima volta che sono venuta nel tuo studio di Milano avevo una di queste entità attaccata, senza esserne consapevole e questo mi creava dei forti stati d’ansia. Te ne sei accorto tu, l’hai tolta e quella bruttissima sensazione di costrizione alla bocca dello stomaco, che sentivo da giorni, è scomparsa istantaneamente. Di che cosa possiamo essere preda noi umani?

C’è da fare un distinguo tra quello che viene riconosciuto dalla Chiesa come “possessione del maligno” e quello che effettivamente rappresenta la possessione del maligno. L’Universo è fondato sulla dualità: il bianco e il nero, il bene e il male, il giorno e la notte, il dolce e il salato, la femmina e il maschio, ecc. L’Universo non esisterebbe se non esistesse la dualità. Non esisterebbe vita se nella natura, a parte alcuni rarissimi casi di forme viventi che non hanno bisogno del loro opposto per procreare, non esistesse dualità, per cui se contempliamo l’esistenza del bianco, del pulito, dell’illuminato, in varie sfumature, dobbiamo ammettere l’esistenza dell’opposto. Ma come si manifesta questo opposto? Parliamo degli esseri umani e consideriamo due piani di coscienza. Il primo è quello che è successo a te ed è quello che succede al 99 per cento delle persone che hanno delle entità attaccate. Siccome siamo duali, e nella vita viviamo delle esperienze, quando andiamo in sofferenza, in dolore, in paura, in senso di colpa, in abbandono, quando siamo in quella vibrazione, siamo nella dualità bassa, nella nostra parte oscura. Nel buio profondo, dove siamo indifesi perché abbiamo una vibrazione molto bassa e siamo anche manifestatori di forme dense. Il mio dolore, la mia rabbia, generano – perché tutti noi siamo creatori, siamo divini – il primordio di forme energetiche che si densificano nel nostro campo e che sono di bassa frequenza. Queste non sono pericolose, ma ci suscitano tutta una serie di situazioni emotive, psicologiche, ecc. che ci fanno sprofondare sempre di più. Queste forme sono però in tutto e per tutto controllabili, mentre le entità della possessione non sono controllabili, non sono generate da noi e sono un’altra cosa.

Il fatto che la stragrande maggioranza di queste forme sia autoprodotta e chepossa essere curata, è piuttosto rassicurante…

Sì, ed è anche responsabilizzate, perché quando porti alla consapevolezza la persona che ha una forma densa negativa di questo genere materializzata addosso, la persona ha un risveglio, cosa che nell’altra situazione di possessione non avviene mai.

Quindi che differenza c’è con la possessione “del secondo tipo”?

Esistono delle forme energetiche circolanti che sono estremamente negative, pesanti, e derivano dal fatto che l’Universo stesso è duale, bianco e nero. Per avere un equilibrio energetico, esso ha molte forme bianche e luminose e molte forme che si oppongono parimenti, che hanno la frequenza esattamente opposta e con la stessa potenza. Diversamente l’Universo sarebbe sbilanciato.

In quest’ottica, il contraltare di queste forme energetiche negative qual è ?

Quelle che prima ho chiamato guide spirituali, entità con frequenza molto elevata, che sono letteralmente informazioni ed energia di altissima frequenza che quando prendi in canale sei “guidatissimo”. Tutti i libri che si basano sul pensiero positivo, sul principio di attirare ciò che siamo, in realtà si appoggiano su questa frequenza. Ti stanno dicendo che se tiri fuori in tuo pieno potenziale, ti appoggi a dei raggi che, per dirla in modo semplice, quando li becchi vai come una locomotiva.

Spiegati così ha molto più senso dei soliti discorsi che sento, che invitano a vivere felici e sereni anche se ti è appena caduta in testa una valanga di sfiga, cosa che trovo onestamente un po’ difficile.

Sì, che perché se quella persona ha letto il libro, ma è ancora decentrata, e non trova la frequenza giusta per sé, continuerà a non capire come fare. Come sai, una delle cose che faccio è portare la persona a quella risposta e consiglio anche degli esercizi da praticare a casa per mantenere la frequenza. Qui si entra nella propria responsabilità del cambiamento, ed è fondamentale che il terapeuta mostri la via. La strada del cambiamento è una strada lunga e va a fasi. Devi accorgerti di alcune cose che non vanno, e anche una volta che te ne sei accorto non è detto che tu ci metta poco tempo a processarle, ma è importante non essere crudeli con se stessi, troppo giudicanti, non avere fretta, ma tenere a mente che c’è un cammino da percorrere con la propria responsabilità verso se stessi e andare avanti.

A volte trattiamo l’argomento possessioni, che, secondo alcune interpretazioni, possono essere di entità aliene, extraterrestri, di altri pianeti o dimensioni ma che hanno un certo tipo di connotazione, oppure, secondo altre interpretazioni, dei demoni. Queste entità oscure di cui abbiamo parlato prima possono essere definite demoni, o siamo in un altro campo?

Assolutamente sì, ma ancora una volta ribadisco che lo sono in base alle credenze. I buddisti, ad esempio, chiamano i demoni in altro modo, ma sono la stessa cosa e sono il contraltare di quelle altre frequenze. Quelle basse frequenze hanno la violazione del libero arbitrio all’interno del loro codice, della loro matrice, ovvero, dovendo mantenere un equilibrio tra il bianco e il nero nell’Universo, sono vibrazioni che devono per forza non conoscere la legge del libero arbitrio, altrimenti non potrebbero sfruttare corpi, agganciandovisi. In rarissimi casi la Chiesa conferma l’esistenza di una possessione (rarissimi rispetto all’alto numero che invece posso confermarti esistere), e dunque è necessario l’intervento di uno o più esorcisti. In questi casi si tratta di demoni che hanno aggredito il campo energetico di una persona a un livello talmente elevato che è necessaria tutta una serie di pratiche di pulizia estremamente intense.

Ma chi viene aggredito in modo così aggressivo ha in sé uno squilibrio particolarmente profondo? Ha qualche mancanza, oppure tutti possiamo cadere preda di queste entità?

Le opzioni sono diverse. Io, ad esempio, per quanto riguarda quel tipo di possessione demoniaca, cioè sull’intervento di quel tipo di vibrazioni, non sono tanto propenso per la linea delle mancanze, ma piuttosto ritengo che quella persona abbia un potenziale che va fermato.

Quindi sono aggressioni che vogliono impedire che quella persona possa evolversi? Una visione molto interessante.

Quando si verifica una possessione demoniaca in cui interviene l’esorcista significa che nella persona posseduta c’è una struttura energetica altissima. Altrimenti non potrebbe accogliere un’energia così potente come un demone.

E per quanto riguarda la vita nell’Aldilà e ciò che diventiamo una volta lasciato il corpo fisico? Cosa ne pensi, secondo le tue conoscenze?

Mi preme dire che uno dei più grossi problemi che terapeuticamente riscontro riguarda il fatto che su questo piano materiale restano, all’atto del trapasso, un sacco di anime, per svariati motivi. Sia perché sono estremamente attaccate alla vita, o trattenute da chi resta (parenti, amici, ecc.), sia perché, ad esempio, hanno un attaccamento molto forte alle cose create nella vita stessa (una casa, ad esempio). Ci sono moltissime segnalazioni di defunti intrappolati nella nostra dimensione, nelle case, nei castelli, che continuano a farsi sentire. In questo caso, l’anima resta in questa dimensione. Nell’atto pratico abbiamo un involucro energetico, ossia lo spirto, un involucro informazionale, ossia l’anima, e un involucro fisico, che è il corpo, in cui entrano spirito e anima all’atto del concepimento. All’atto della morte, sia che l’anima vaghi in questa dimensione o che ascenda, lo spirito se ne va. Lo spirito è come se fosse la benzina, una volta che non hai più bisogno della macchina, non hai più nemmeno bisogno dello spirito. L’anima invece mantiene la tua identità nelle varie incarnazioni e se vaga in questa dimensione ha bisogno di essere accompagnata nell’altra; se invece va direttamente nella sua dimensione, va in un bacino, come fosse una grande culla dove processerà le informazioni vissute in questa vita per poi programmare le informazioni da vivere nella successiva. Nel campo di coscienza, cioè nel Tutto. Questa cosa è autoresponsabilizzante: tu sai esattamente dove hai sbagliato, dove hai fatto bene, che esperienze puoi vivere meglio, che esperienze non hai più bisogno di vivere, e nel campo del tutto, dove tutto è possibile e tutto è accettato, il giudizio scompare, tu non sei giudicante verso te stesso: sono il corpo e la mente che giudicano, non l’anima.

Che consiglio daresti ai nostri lettori per cercare di allinearsi con le frequenze giuste, considerato anche il periodo estremamente difficile e angoscioso che stiamo vivendo?

La prima cosa che consiglio, e che ho fatto io stesso, è smettere di seguire tutte le chat, che siano su Telegram o altro, perché abbassano le frequenze. È tutto basato sulla strategia del terrore; anche quello che sembra essere un sito di risveglio, una chat di risveglio, che veicolano informazioni su cose anche negative che hanno sentito avverranno, sono solo abbassatori di frequenza mascherati. In uno stato in cui è concessa la manifestazione del proprio pensiero, su chat, ecc, e quindi potenzialmente è uno stato libero, all’interno di un controllo mediatico che non lo rende uno stato libero perché l’opinione è profondamente veicolata, la domanda che tutti si dovrebbero fare è: se l’opinione è profondamente veicolata, perché a chiunque è permesso farsi un video col cellulare e dire qualsiasi cosa pensi? Molto semplicemente è permesso perché serve allo stato di controllo, perché abbassa l’energia, ti spaventa e quindi ti porta esattamente dove vuole il controllo: a essere controllato. Se ci fosse una netta distinzione tra Yin e Yang, dove il nero fa la sua parte e in bianco anche, allora il bianco sarebbe molto più aggredito, più censurato. Ma non è così, perché il bianco ha in sé il nero che tende a continuare a inquinarlo per far sì che il nero prenda sempre più campo. Il consiglio è distaccarsi dagli urlatori, dagli accusatori, da tutta quella sfera di persone che parlano, ma che hanno già subito l’effetto di bassa frequenza, per cui sono spaventate, terrorizzate, arrabbiate e violente e ti portano esattamente nella parte che non devi cavalcare. La parte da cavalcare è una terza via, cioè stare esattamente nella punta della piramide. Cerchiamo di far diventare l’Universo la terza via: ovvero mi distacco dal mainstream, mi distacco dai terroristi emotivi e psicologici, la mia via è quella di informarmi da solo. Cercare per conto mio ciò che mi serve dove mi risuona; quella è la mia verità e non sono condizionato da nessuno. Leggo le notizie e ascolto me stesso. Se una notizia mi toglie il respiro, mi provoca rabbia, è una notizia di bassa frequenza. Se invece arriva una risposta profonda dalla mia coscienza, dal mio inconscio, allora sta vibrando a una frequenza completamente diversa. Quella sarà la mia verità e vado ad approfondirla. Voglio svelarvi una cosa: Loro dicono sempre tutto. Chi vuole controllare e manipolare, non può non dirti cosa sta facendo, quindi la verità viene sempre a galla, ma non bisogna farsi distrarre da tutto il teatro costruito intorno. Questo teatro è rappresentato anche dalle situazioni in cui, ad esempio, ogni giorno c’è una versione diversa rispetto al giorno prima: questo genera confusione e la confusione fa sì che le persone smettano di avere il desiderio di informarsi, perché non ne possono più e diventano passive e così anche esseri completamente controllabili.

In sostanza rinunci al tuo spirito critico e ti abitui a vivere passivamente…

Tutte le persone che erano indecise al 50 e 50 se accettare di fare la terapia farmacologica sperimentale o meno, tra tutte quelle che ho conosciuto solo in pochi casi hanno preso molta più coscienza nell’informarsi e nello scegliere consapevolmente. Altri piano piano sono stati risucchiati e si sono allineati.

Io resisto…

Sai che non si tratta di resistere? Perché questo è il bianco e il nero. Se pensi a resistere, è vero che ti sei schierata, è vero che hai le idee chiare, ma sei ancora nel vecchio paradigma. Per uscirne non bisogna “resistere”, perché resistere è faticoso e alla lunga ti consuma e ti fa attrarre a livello universale delle esperienze dove verrai messo nella condizione di dover sempre combattere per resistere…

Eh no, questo non va bene, è una vita di lotte continue!

Esatto. Invece la soluzione è quella di scegliere e sapendo di aver scelto cambia qualcosa dentro, perché ti sei informato, hai scelto e non è più una battaglia. Tu sei un essere libero e hai scelto. Scegliendo, sei allineato con te stesso, non hai più bisogno di scegliere tra il bianco e il nero. Ti sei informato, hai scelto la tua via e la tua via è la tua, e credimi, nessuno lì si potrà mai avvicinare, perché non stai combattendo, sei te stesso.


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