

Santo Stefano Quisquina: interesse della rivista Vanity Fair per il Teatro Andromeda
Il Teatro Andromeda riscuote sempre più successo anche in ambito internazionale. Questa volta ha attratto l’interesse della rivista Vanity Fair, il periodico di costume nato negli Stati Uniti d’America nel 1983, che si occupa di cultura, moda e politica. Dal 2003 è presente anche in Italia con una delle diverse riviste in lingua inglese. Il Teatro Andromeda è stato realizzato a partire dalla fine degli anni ’80 dal pastore-artista stefanese Lorenzo Reina, che ha creato, in una zona panoramica dei Monti Sicani (nel territorio di Santo Stefano Quisquina), un palco circolare e dei posti a sedere costituiti da 108 blocchi di pietra, disposti a riprodurre la configurazione della costellazione di Andromeda.
L’opera, già in passato, è stata scelta da prestigiosi marchi della scena nazionale e internazionale. Le foto del teatro sono arrivate alla XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia del 2018; sempre nello stesso anno ha ospitato il concerto di Marco Mengoni. Nel 2020 è apparso nello spot “Open Sicily” del brand Averna, mentre nel 2023 è stato protagonista dello spot di Louis Vuitton. Come annunciato sui social dallo stesso Lorenzo Reina, la nota rivista ha mostrato notevole interesse per il teatro:“Vanity Fair realizza delle collaborazioni con artisti che poi vengono pubblicate sul magazine in occasione dei numeri principali del prêt-à-porter, durante le settimane della moda di New York, Milano e Parigi. Saremmo molto interessati a fare lo stesso con lei e con il Teatro Andromeda. Le collaborazioni con artisti sono state diverse e variegate, ma la più recente è stata quella con Michelangelo Pistoletto, che ha accolto il team di Vanity Fair dentro la sua bellissima Cittadella dell’Arte a Biella. Ci piacerebbe coinvolgere nel progetto un grande fotografo che possa sposare la sua visione e creare qualcosa di bellissimo all’interno dell’opera d’arte da lei progettata”. Un’altra importante novità riguarda la Fattoria dell’Arte. Infatti, lo scorso 19 marzo si è svolta la cerimonia di apertura della “Stanza della Madre” nel “Giardino della Meditazione”. Questo nuovo spazio è nato come giardino molti anni fa, quando Lorenzo ha creato un percorso naturalistico, un paesaggio che guarda anche all’astronomia. Prima della “Stanza della Madre” c’era una grande eclittica, che ricorda il percorso che la terra compie girando attorno al sole. Le piante ruotano attorno a questa ellisse. È un nuovo luogo di silenzio, di pace e di introspezione per i visitatori, che dovranno accedervi uno alla volta, per almeno un’ora, per ritrovare sé stessi.
Alessandro Mistretta (da ripost.it)
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